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Cesare


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Ho questo denario da molti anni (un tempo non era difficile da trovare come ora), e l'ho sempra trovato un po' malconcio; ora però vorrei mettere a punto il livello di conservazione. Il ritratto di Venere è mal centrato, e presenta alcuni segni di saggiatura. Il R (Enea col Palladio e Anchise) non è molto meglio, il rilievo è consunto dalla circolazione, però si vede tutto quanto. Pesa 3,4 g. e misura 18 mm. Secondo voi riesce ad arrivare a MB+, o almeno ad MB?

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E' sempre molto bello osservare questo denario di Giulio Cesare. La moneta celebra l'origine leggendaria della Gens Julia e l'intento che ha mosso Cesare a concepire questo conio rientrava in tutta la sua strategia politica di prepararsi la strada del potere a Roma. La stessa strategia verrà in seguito utilizzata e continuata da Ottaviano Augusto con estremo successo e non è un caso se il primo imperatore riprenderà lo stesso rovescio del denario di Cesare mettendo poi al dritto la sua testa laureata. Un ottimo libro in argomento è: Paul Zanker, Augusto e il potere delle immagini, Bollati Boringhieri Editore.

Traiano farà la stessa cosa.

Babelone scrive, poi, che questo denario viene spesso datato al 50 d. C., ma ritiene che sarebbe da datare almeno al 46 a. C., anno in cui Cesare ha consacrato un tempio a Venere Genitrice e dedicato alla dea il 25 settembre che da quell'anno divenne per Roma un giorno di festa. Venere era la divinità protettrice di Cesare e poi, in senso più allargato, della Gens Julia.

La catalogazione del denario è: Bab. 10 (2); Syd. 1013; Cr. 443/1; Var. 658

Modificato da minerva
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Bab. sta per Babelon e' un testo di riferimento per le monete repubblicane:

BABELON E., Description historique et cronologique des monnaies de la République Romaine, Rollin et Fevardent - Paris 1885 un po datato ma ancora molto usato......

SYDENHAM E.A., The coinage of the Roman Republic, Spink and Son - London 1952 invece per il Syd.

sono delle abbreviazioni che si usano per i testi di riferimento. se avrai dei cataloghi di aste o testi di numismatica troverai sempre questi riferimenti ed abbreviazioni.

ciao

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dipende se parliamo di repubblicane o imperiali. Cmq che anche il Michael H. Crawford: Roman Republican Coinage. Cambridge, 1974 per le repubblicane, il Catalli che da poco si vede nelle aste di Artcoin Roma come riferiremnto insieme ai sopra citati, il Banti della repubblica che pero le aste non l'utilizzano per classificare.

Anfoldi per le monete coniate nel 44, quelle riguardanti Giulio Cesare

Campana, Alberto: La monetazione degli insorti durante la guerra sociale (91-87 a.C) Per il periodo della guerra civile

Thurlow, B. - Vecchi I.: Italian Aes Grave and Italian Aes Rude, Signatum, and the Aes Grave of Sicily, per gli assi ect...

Per l'imperiali c'e:

Cohen H. Déscription Historique..., un testo in otto volumi

R.I.C. Roman Imperial Coinage, vol. 1. (a cura di Harold Mattingly e Edward A. Sydenham).

Il banti simonetti sia i 18 volumi che quelle 9 volumi dei Grandi Bronzi (quest'ultimo e' l'unico dei Banti utilizzato dalle aste per la classificazione, vedi per esempio CNG)

e molti altri......come il catalogo del British Museum (BMCRE), il Roman Silver Coins ect...

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Ah capito! Tutti in francese o in inglese pero!! Grazie mille!!!

Ps:i testi di riferimento sono solo questi?

Ciao Afranio :)

Snam ti ha già fornito le indicazioni bibliografiche del Babelon e del Sydenham che sono rispettivamente in francese il primo ed in inglese il secondo. In inglese è anche il Crawford: Roman Republican Coinage.

In italiano puoi trovare il libro: Varesi Alberto (2005), Le monete d'argento della Repubblica Romana, Edizione Numismatica Varesi, Pavia.

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  • 5 anni dopo...
Supporter
Il 16/9/2011 at 17:23, minerva dice:

E' sempre molto bello osservare questo denario di Giulio Cesare. La moneta celebra l'origine leggendaria della Gens Julia e l'intento che ha mosso Cesare a concepire questo conio rientrava in tutta la sua strategia politica di prepararsi la strada del potere a Roma. La stessa strategia verrà in seguito utilizzata e continuata da Ottaviano Augusto con estremo successo e non è un caso se il primo imperatore riprenderà lo stesso rovescio del denario di Cesare mettendo poi al dritto la sua testa laureata. Un ottimo libro in argomento è: Paul Zanker, Augusto e il potere delle immagini, Bollati Boringhieri Editore.

Traiano farà la stessa cosa.

Babelone scrive, poi, che questo denario viene spesso datato al 50 d. C., ma ritiene che sarebbe da datare almeno al 46 a. C., anno in cui Cesare ha consacrato un tempio a Venere Genitrice e dedicato alla dea il 25 settembre che da quell'anno divenne per Roma un giorno di festa. Venere era la divinità protettrice di Cesare e poi, in senso più allargato, della Gens Julia.

La catalogazione del denario è: Bab. 10 (2); Syd. 1013; Cr. 443/1; Var. 658

Ma è giusta la catalogazione?

Se il denario è questo (NAC 78), la catalogazione dovrebbe essere quella riportata nella didascalia (Cr. 458/1).

1995647.m.jpg.c5702201dd6c713c101b535bdeff566a.jpg

The Roman Republic 
Julius Caesar.
Denarius, Asia 48-47, AR 3.85 g. Diademed head of Venus r. Rev. CAESAR Aeneas advancing l., carrying palladium in r. hand and Anchises on l. shoulder. Babelon Julia 10. C 12. Sydenham 1013. Sear Imperators 55. Woytek Arma et Nummi, p. 218 ff. Crawford 458/1. Toned and extremely fine.

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Modificato da apollonia
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Supporter

Ho trovato lo stesso riferimento al Crawford su questa possibile imitazione contemporanea del denario.

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Julius Caesar. 47-46 BC. AR Denarius (18mm, 3.91 g, 12h). Military mint traveling with Caesar in North Africa. Diademed head of Venus right / Aeneas advancing left, carrying Anchises and holding palladium. Crawford 458/1; CRI 55; Sydenham 1013; RSC 12. Good VF, toned.

As the style of this coin appears somewhat different from others in the issue, it may in fact be a contemporary imitation.

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Qui potrete trovare i link ad altre discussioni sul denario:

 

Modificato da L. Licinio Lucullo
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Supporter
16 minuti fa, L. Licinio Lucullo dice:

Qui potrete trovare i link ad altre discussioni sul denario:

 

Bene.  Al curioso esemplare, forse in piombo, si può aggiungere la possibile imitazione contemporanea del post # 13.

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