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Venezia Scudo delle croce Pasquale CICOGNA


stella alpina

Risposte migliori

Salve amici

Oggi mi si è presentata l'occasione per l'acquisto di uno SCUDO DELLA CROCE del Doge Pasquale Cicogna (1585 - 1595) espertizzato in conservazione BB+ RARO grammi 31,53 ed io non me la sono fatta sfuggire ;) :P ;)

Che cosa ne pensate :) :)

Allego le foto

Aspetto Vs commenti e critiche

Grazie

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Supporter

Ciao Mario

Indubbiamente non è una moneta comune e se è stata un'occasione hai fatto bene ad acquistarla.

Mi dispiace solamente vedere il leone tutto graffiato; indubbiamente questo penalizza un po' la moneta.

Non sono un duro e puro circa la conservazione (sarebbe oltremodo assurdo per pezzi coniati a martello); personalmente però preferisco una moneta usurata omogeneamente.....ma so di fare "accademia"....se c'è il "prezzo", si può e si deve rinunciare a qualche principio; soprattutto se parliamo di monete non comuni.

Complimenti.

Luciano

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Direi più che graffi mi par di vedee sfogliature di metallo o peggio tracce di corrosione sul leone in moleca.

Direi che la moneta è stata pulita da incrostazioni, piuttosto comuni per gli esemplari che sono stati a lungo in mare, come pure per l'eventuale corrosione del metallo. Sebbene si tratti di una moneta di fine XVII secolo, il Doge Cicogna è stato prolifero nelle emissioni e lo scudo da 140 soldi fu abbondantemente battuto.

Non so se il massaro CB sia più o meno raro. Ho un paio solo di scudi di questo Doge ma non questo massaro. Nella valutazione della moneta, deve essere sempre considerato il fatto che parliamo di grandi moduli d'argento battuti nel '500 e questo non era semplice a farsi con i macchinari di stampa del tempo, infatti, la qualità degli scudi d'argento batuti a Milano da Filippo II oppure a Napoli e le piastre papali di Sisto V non è migliore.

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Però le Giustine di Pasquale Cicogna sono piuttosto belle e coniate con accuratezza...

Arka

P.S. Mi sembra che a Picchio sia sfuggita una I e la moneta si è ringiovanita di 100 anni... :D

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lo scudo veneziano di Stella Alpina si presenta in buona conservazione ma e' davvero 1 peccato vedere il leone marciano cosi' ridotto.... comunque molto dipende da quanto ti piace tenendolo in mano e quanto e' stato pagato. dice bene Picchio riferendosi alle difficolta' comuni alle altre zecche italiane nel coniare monete di grande modulo in buona conservazione ( ne va tenuto conto dunque e non poco, poi capitano anche belle conservazioni come la stessa postata da Picchio e come Arka sottolinea x le giustine che solitamente e' vero sono piu' curate ).

Modificato da sixtus78
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Grazie Sixtus78 dei tui complimenti per la moneta da me acquistata. :rolleyes:

Effettivamente il leone è ridotto nelle condizioni che si vedono dalle foto, ma a me non dispiace affatto. :D

La moneta l'ho pagata meno di 300,00 euro ................visto la rarità della moneta (mi riferisco al massaro CB) ho fatto veramente un'affare ;) ;)

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Le rarità dei massari sono relative. Oggi nessuno colleziona i massari (bisognerebbe avere le disponibilità di Papadopoli e forse, oggi, non basterebbe). E tra l'altro gli esemplari che ho citato hanno realizzato rispettivamente € 200 più i diritti da Ghiglione, £ 280.000 più diritti quello della Finarte e quello di M&M è rimasto invenduto.

Arka

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Supporter

Buona serata

ci mancherebbe anche collezionare monete di Venezia per iniziali dei massari :blink:

Sono daccordo con Arka, non basterebbe una vita ed un patrimonio di tutto rispetto.

Circa la Rarità, credo che Stella alpina si sia riferito al giudizio di Gamberini e che prescinde dal massaro.

Nel suo prontuario, infatti, non la classifica "C" come comune, ma "1"; anche il Papadopoli non la giudica "C" ma di "Valore 8".

Possiamo dire quindi che, pur non essendo una moneta rara, è comunque definita come moneta "non comune". ;)

Saluti

Luciano

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Buona serata Luciano

Hai perfettamente ragione circa la rarità della moneta. ;)

Anche il PAOLUCCI l' ha definita di rarità 1 per cui non comune. :rolleyes:

Saluti Mario

Modificato da stella alpina
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Non tenendo conto dei singoli massari, nell'asta Giglione 40 c'erano tre esemplari, nella NAC 36 altri due (non illustrati), nella NAC 20 altri tre e nella Finarte 843 altri tre ancora.

Direi, quindi, che è rara solo se conservata come quella di Picchio ;) .

Arka

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e si Arka hai ragione, certe conservazioni su tipologie particolari ( monete di vario genere e metallo ante 1800 ) vanno considerate almeno R1 gia' x la loro stessa conservazione, quella postata da Picchio ne e' 1 esempio, saluti.

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Per una moneta così effettivamente 300 euro sono un pò tanti soprattutto per una moneta sì non comune, ma comunque di facile reperibilità.

L' importante però è che la moneta piaccia a chi l' ha comprata, tutto il resto sono pareri e nient'altro. ciao.

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@ Arka

scrivere con l'I-pad è un incubo, corregge quello che non dovrebbe, ed a volte non mi prende la battuta; e così Pascuale Ciconia è ringiovanito di un secolo ... ma chi non lo vorrebbe !

Sul fatto che non ci siano collezionisti che collezionano per massari, mi permetto di dissentire, ci sono; probabilmente non si conoscono ma ci sono. Ad esempio la NAC ha venduto una piccola parte di argento di un collezionista che raccoglieva per massari, per lo meno per i grandi moduli d'argento; quelle monete da qualche parte sono pur finite e probabilmente nuovi massari continuano ad alimentare la collezione. Io stesso, pur non facendone una ossessione quando trovo belle monete a prezzi congrui acquisto per massaro. E' uno studio interessante, forse limitato a pochi collezionisti fuori dal Veneto ma di soddisfazione. Sono ancora, gli scudi della croce, monete acquistabili a 300-500 euro pensate solo ad altri grandi moduli in argento dello stesso periodo battute in altre zecche quanto costerebbero per Savoia, Napoli o Papali.

La Santa Giustina, a differenza dello scudo della croce, ha una rappresentazione Sacra di per se ed ancra più Sacra per i veneziani che si ispirano alla battaglia navale di Lepanto. E' "naturale" che il conio sia più curato. Non ho ancora trovato una S.Giustina senza galere che mi piaccia al punto da spendere quei soldi. Me ne è capitata in una collezione privata, ne ho parlato così entusiasticamente che alla fine hanno preferito tenerla e cercare di completare la serie tipologica di P.Ciconia .... capita a chi è innamorato delle monete finisce per essere così trascinante che convince il prossimo a fare esattamente l'opposto di ciò che si vorrebbe.

Più facile trovare una S. Giustina con le galere di bella conservazione:

non è certo un esemplare di prima qualità, ha debolezze di conio ed una centratura non perfetta; però, non mi dispiace, i rilievi sono omogenei e la patina più che gradevole.

Certo i conii del '700 e fine '700 sono più curati, ma sono cambiati anche i macchinari di produzione, non sono più battute a martello ma con l'utilizzo del torchio, quindi con una pressione attai maggiore e per forza anche i dettagli sono più nitidi.

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Mi fa piacere che ci siano ancora collezionisti che si dedicano ad una collezione più completa e più interessante dal punto di vista numismatico. Mi ricordo la collezione Curti... che spettacolo! :D

Arka

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Supporter

Buon pomeriggio

E' il bello del collezionismo; chiunque se lo può "tagliare" addosso come più gli piace.

Quando esprimevo la mia perplessità circa il collezionare per massaro, pensavo a chi può permettersi - oggi - di collezionare tutte le monete di Venezia, comprendendo anche i pezzi con le sigle differenti dei massari....

Non intendevo assolutamente mettere in dubbio che ci fosse qualche collezionista che, nell'ambito di una collezione corposa come quella veneziana, avesse deciso di fare una selezione dei pezzi anche per le iniziali dei massari, limitandosi ad un periodo storico, ad una tipologia di moneta, ad un doge, ecc, ecc.

Io stesso ho conosciuto collezionisti che per i più disparati motivi, collezionavano solo monete di Francesco Foscari, oppure solo grossi con tutte le varianti relative ai segni del massaro ed anche chi collezionava solo ducati d'oro (non gli zecchini).

Indubbiamente ciò comporta una conoscenza approfondita della moneta, in tutte le sue componenti, sia storiche, sia sociali; certamente un collezionismo più completo e interessante, come dice Arka.

Saluti

Luciano

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La collezione del Dr. Edoardo Curti era il meglio delle collezioni Gavazzi, Zoppola e Don Riberti, con esemplarindella collezione Lucheschi e di una vendita Lanz di grande importanza. Una parte, quella più vicina all'800 con le oselle ed altre rarità fu venduta alla Finarte negli anni '90. Una seconda parte venduta in asta, in tempi recenti. Il Dr. Curti è conosciuto quale una delle massime conoscenze della monetazione veneziana, ed aveva impostato la collezione proprio sui Massari e varianti di conio.

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Supporter

Buona giornata picchio,

grazie delle precisazioni!

Dell'asta Finarte (Ritengo che ti riferisca alla 843 del nov. 92) lo sapevo; c'ero anch'io ed un paio di monete me le sono aggiudicate. :)

Dell'asta della Kunst und Munzen XXVII del 89, sai se comprendeva qualche collezione importante? Le veneziane erano tantissime!

grazie e saluti

luciano

Modificato da 417sonia
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Della Vendita FINARTE 92 l'unico rimpianto è di non aver speso abbastanza :). Per il periodo Napoleonico erano presenti tre monete irripetibili: 5 lire 1808 Venezia, 10 gazette per Corfù, e l'oncia per Zara di giusto peso a pied fort. il 5 lire veniva da un commerciante di Milano, il 10 Gazette (mancante al Pagani) da un'Asta UBS e l'oncia è quella pubblicata al Traina. Ed anche gli esemplari del blocco di Venezia ex Collezione Victor Napoleon-Bank Leu

Azzardo potesse essere una parte della collezione del Conte Danilo Lucheschi, una parte fu venduta nel 1978 da Semenzato e forse la secnda parte da KuM nel 1989.

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