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IGNORED

Legio V.


Caio Ottavio

Risposte migliori

Salve a tutti. Questa volta l'oggetto della nostra discussione non è un personaggio poco conosciuto o che ha fatto grandi cose. Vorrei, infatti, affrontare un argomento ancora tutt'oggi dibattuto e tutt'altro che chiuso. Ma, per capire la conclusione di questo mio piccolo intervento, bisogna analizzare bene la storia di due legioni che hanno servito Roma e i suoi generali.

post-24898-0-27909300-1316875307_thumb.j LEGIO V MACEDONICA

Legione di origni incerte, forse composta per volere di Pompeo Magio. Passò agli ordini di Giulio Cesare prima del 4 aprile 46 a.C., dato che si hanno notizie della sua presenta durante la battaglia di Tapso, in Africa, dove i cesariani sconfissero i pompeiani che, grazie ad un patto di alleanza col Re Giuba I, disponevano anche di elefanti. Molto probabilmente la legione si distinse nel combattimento contro questi pachidermi e di qui deriva un suo ipotetico simbolo: l'elefante, appunto. Gli emblemi "ufficiali" erano l'Aquila accompagnata dalla Vittoria alata e il Toro (foto sopra). Il suo appellativo era "Urbana", perchè, molto probabilmente, era composta da reclute provenienti dall'Urbe, la capitale Roma, e messi agli ordini del Console Caio Vibio Pansa intorno al 43 a.C. come guarnigione di difesa alla Città durante la guerra civile tra C. Ottaviano e M. Antonio. Si sa per certo che la V legione era di stanza in Macedonia (da cui deriva il suo appellativo più famoso e usato di "Macedonica") nel 44 a.C. e che fu sconfitta da Ottaviano durante la battaglia di Philippi ( 4 e 23 ottobre 42 a.C) dato che si era schierata con i cesaricidi. Partecipò anche alla battaglia di Azio nel 31 a.C. e, successivamente, fu adoperata prima nei Balcani e poi in Oriente (forse Galatia) per partecipare alla restituzione delle insegne militari perse dall'esercito di Crasso a Carrhae. Ma, cosa molto importante ai fini della nostra ricerca è sapere che la Legio V fu per la prima volta in Oriente agli ordini di M. Antonio durante la sua spedizione contro i Parti (36-35 a.C.).

Prese parte anche alla campagna partica condotta da Corbulone e, nel 66 d.C., intervenne allo scoppio della prima Guerra Giudaica militando agli ordini dell'allora generale Flavio Vespasiano. Alla fine della Guerra e dopo l'anno dei quattro imperatori, la Legio V Macedonica si trasferì in Moesia. Combattè contro i Daci sotto Traiano e nuovamente contro i Parti sotto Lucio Vero, contro i Marcomanni, i Sarmati e i Quadi sotto Marco Aurelio, per poi passare al servizio di Settimio Severo dopo essere stata agli ordini di Pescennio Nigro e Clodio Albino. Quando la V sconfisse un esercito di mercenari in Dacia, nel 185 o nel 187, ricevette il titolo onorifico di Pia Constans ("Pia e affidabile") o Pia Fidelis ("Pia e leale"). Pur restando di stanza a Potaissa per tutto il III secolo, la V Macedonica combatté in diverse occasioni, guadagnandosi onori ed encomi. La V Macedonica fu probabilmente distrutta nella battaglia di Yarmuk (636) contro gli Arabi.

La moneta emessa da M. Antonio per la Legio V Macedonica (?):

1) AR Denario di M. Antonio, zecca itinerante, battuta intorno al 32-31 a.C.

Al D/ Nave pretoria con la legenda ANT. AVG. III VIR. R.P.C.

Al R/ Aquila legionaria tra due stendardi con LEG V.

Rif.: Craw., 544/18; Bab., 110; Syd., 1221.

post-24898-0-05320600-1316877130_thumb.j post-24898-0-07816700-1316877137_thumb.j

Bisogna dire che generalmente la legione per cui furono coniate queste monete è riconosciuta come V Macedonica, ma non tutti gli studiosi sono d'accordo. Quest'ipotesi fu appoggiata anche dallo Gnecchi.

Ma io ho avuto qualche dubbio in merito a quest'affermazione: infatti, la serie legionaria di M. Antonio è databile tra il 32 e il 31 a.C., cioè il periodo più prossimo alla battaglia di Azio (31 a.C.). Ora, sappiamo che la Legio V Macedonica (che all'epoca dell'invasione partica di Antonio non si chiamava ancora così) partecipò solo precedentemente ad una campagna militare sotto il comando dello stesso Antonio tra il 36 e il 35 a.C. Quindi, mi chiedo, se all'epoca della battaglia di Azio la V Macedonica militava per C. Ottaviano, come poteva M. Antonio emettere questi denarii per una legione a lui ostile? Oltre all'incongruenza storica c'è anche quella cronologica: campagna partica, unica occasione in cui la Legio V fu condotta da Antonio => 36-35 a.C.; serie legionaria di Antonio => 32-31 a.C. Per non ribadire, poi, il fatto che la Legio V parteggiava per Ottaviano ad Azio. Quindi, l'ipotesi dello Gnecchi non mi sembra del tutto plausibile. Bisogna, allora, andare avanti e cercare un'altra Legio V per cui furono battuti questi denarii tra il 32 e il 31 a.C. Infatti:

post-24898-0-38607400-1316878345_thumb.j LEGIO V ALAUDAE.

Nota anche come V Gallica fu creata da Giulio Cesare nel 52 a.C. I suoi soldati provenivano dalla gallia Transalpina. Il fatto che fu soprannominata Alaudae lo si deve alla cresta di origine celtica che portavano sugli elmi. Riconosciuta dal Senato, prese parte prima alle guerre galliche e poi trasferita in Spagna. A Tapso diede grande prova di valore: si racconta, infatti, che nel corso della suddetta battaglia, dopo aver sostenuto e respinto con sommo coraggio un attacco di grandi pachidermi africani, alla stessa fu dato come simbolo, proprio l'elefante. La V Alaudae combatté poi per Marco Antonio dal 41 a.C. al 31 a.C. e, probabilmente, prese parte alla battaglia di Azio. Dopo il suicidio di Antonio, la legione entrò a far parte dell’esercito di Augusto (30 a.C.). Dopo la battaglia di Azio fu posizionata prima nella Gallia Aquitania e poi lungo la frontiera renana dal 19 a.C., dove rimase e combatté fino a circa il 69 d.C. in numerose guerre. Nel 69 prese parte alla prima battaglia di Bedriaco nel corso della guerra civile, dalla parte di Vitellio.

Incerta è la data di scomparsa di questa legione, che sembra sia stata distrutta o durante la campagne daciche di Domiziano (nell'86), oppure pochi anni più tardi ad opera dei sarmati Iazigi nel 92 durante la seconda fase della guerra suebo-sarmatica.

CONCLUSIONE

Mettendo a confronto quanto detto fino ad ora credo sia più credibile affermare che i denari LEG V di M. Antonio furono emessi per la Legio V Alaudae e non per la V Macedonica, proprio per i motivi che ho avuto già modo di esporre:

1) l'unica spedizione effettuata dalla Legio V Macedonica agli ordini di Antonio risale al 36-35 a.C., mentre la moneta in questione è stata battuta tra il 32 e il 31 a.C. (incongruenza cronologica); invece la Legio V Alaudae fu fedele ad Antonio per un periodo compreso tra il 41 e il 31 a.C.;

2) la Legio V Macedonica fu inglobata nell'esercito di Ottaviano dopo la disfatta di Filippi (42 a.C.), quindi nel 32-31 a.C. non poteva assolutamente parteggiare per Antonio, dato che era sotto il comando di Ottaviano. Quindi Antonio non avrebbe certo battuto moneta per una legione avversaria (incongruenza storica). La Legio V Alaudae, per contro, avendo combattuto per Antonio nel periodo suddetto (41-31 a.C.) e fu assunta da Ottaviano solamente nel 30 a.C. In questo caso, Antonio avrebbe potuto benissimo coniare monete per la sua Legio V (Alaudae, però).

Bibliografia e fonti:

Manuale Hoepli compilato da F. Gnecchi dal titolo "Monete Romane" - Milano 1896;

Wikipedia: Legio V Macedonica; Legio V Alaudae.

L'immagine della moneta è tratta dal sito di Moruzzi Numismatica.

Modificato da Caio Ottavio
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Ottima indagine Caio Ottavio, leggendo quanto sopra (e dopo una piccola ricerca in rete) non posso che concordare, la V legione rappresentata sui denari di Marco Antonio può essere solo la V Alaudae (le allodole), la prima legione ad essere reclutata in Gallia.

Legio V Alaudae

Legio V Macedonica

Modificato da Exergus
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DE GREGE EPICURI

Nel 3° secolo, le monete di Viminacium (COL VIM), la cui coniazione iniziò con Gordiano III, riportavano proprio i simboli delle due legioni stanziate nella zona: un toro e un leone. Potaissa però è in Dacia; e monete analoghe, molto più rare, vennero coniate proprio per la Dacia. Credo comunque che ci si riferisca sempre alle stesse legioni, è così? Ecco un Viminacium per Gallieno (qui chiamato GALLENUS):

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Ci sono anche i rari antoniniani "legionari" di Gallieno, coniati a Mediolanum. La Legio V riporta come simboli l'aquila e la vittoria, come detto all'inizio da Caio Ottavio, ed è proprio la LEG V MAC(EDONICA). Moneta di Wildwinds, RIC 345:

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Un toro invece compare in collegamento con la Legio VII CL (Claudia, mi pare), RIC 348, sempre da Wildwinds. Se ben ricordo, non solo le Legioni nei secoli subirono molti spostamenti, ma in certi casi vennero accorpate o smembrate; vi risulta che anche la "simbologia" (toro, leone, capricorno, pegaso, centauro, ecc.) abbia subito mutamenti?

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Modificato da gpittini
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Molto interessante ed acuto il tuo lavoro, Caio Ottavio! Complimenti! :)

L'osservazione è compatibile anche con le descrizioni che, delle legioni, propone Jérome Carcopino (1935) nel libro: Giulio Cesare, Bombiani Editore, Milano (2006). Egli si sofferma a descrivere, in più punti del testo, le legioni di Cesare, quelle di Antonio e di Ottaviano e seguendo i tuoi calcoli e le tue considerazioni tutto calza alla perfezione oo)

Enrico :)

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Salve a tutti. Vi ringrazio molto per le preziose risposte e i contributi che mi avete fornito e che attendevo con ansia. :)

Ma come mai venivano coniate monete riportanti il nome delle legioni?

E' semplice: << Marc'Antonio, allo scopo di lusingare l'amor proprio dei soldati, inaugurò il sistema di coniare monete apposite, che rappresentano generalmente l'aquila legionaria fra due insegne militari e portano scritto il numero delle legioni. L'esempio fu seguito da altri imperatori, i quali, oltre il numero, vi aggiunsero i titoli e i simboli delle rispettive legioni...>> (F. Gnecchi, "Monete Romane", Milano 1896).

Modificato da Caio Ottavio
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Interessante è anche la moneta postata da Gianfranco con la peculiarità nella legenda del D/ GALLENVS. La domanda che hai posto è altrettanto interessante: è vero, alcune legioni, nel corso del tempo, furono smembrate, sciolte, accorpate e i simboli variavano molte volte da legione a legione. Essendo impossibile in questa sede illustrare tutti gli emblemi legionari, mi limito di seguito a mostrarvi quelli più comuni e famosi:

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1) Legio Adiutrix: Capricorno; più comunemente Pegaso o Galea.

2) Legio VI Ferrata:

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3) Legio I Isaura Sagittaria:

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4) Legio I Maximiana Thebaeorum:

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5) Legio I Iovia:

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19) Legio XIII Gemina:

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20) Legio XXX Ulpia Traiana:

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21) Legio I Germanica: simbolo sconosciuto; forse un toro.

22) Legio Minervia: ariete; Vittoria alata.

23) Legio Martia: Marte.

24) Legio XII Fulminata:

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Modificato da Caio Ottavio
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26) Legio XI Claudia Pia Fidelis (Nettuno ?):

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Intanto ringrazio Caio Ottavio per i contributi preziosi che offre al forum, poi gli vorrei chiedere perchè nel suo ultimo post ha messo il punto interrogativo sul dio Nettuno. Forse perchè l'aquila è il simbolo per eccellenza che riporta a Zeus-Giove?

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DE GREGE EPICURI

Anni fa ho avuto una moneta come questa, e mi pare che Nettuno tenesse in mano un delfino. Bellissima questa discussione, grazie Caio Ottavio! Ma dove li hai trovati i disegni di questi simboli legionari?

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26) Legio XI Claudia Pia Fidelis (Nettuno ?):

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Intanto ringrazio Caio Ottavio per i contributi preziosi che offre al forum, poi gli vorrei chiedere perchè nel suo ultimo post ha messo il punto interrogativo sul dio Nettuno. Forse perchè l'aquila è il simbolo per eccellenza che riporta a Zeus-Giove?

Salve Dareios it. Grazie per la segnalazione. In effetti all'inizio pensavo che fosse un'aquila, tipico attributo di Giove, ma in seguito mi sono reso conto che si trattava di un delfino, simbolo di Nettuno, come afferma correttamente anche Gianfranco. Quindi, secondo me, adesso possiamo anche togliere quel punto interrogativo. Grazie ancora Dareios it. :)

Modificato da Caio Ottavio
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Grazie, Gianfranco: sono contento che ti piaccia. :) Gli emblemi legionari li ho trovati su internet, dopo aver fatto una ricerca sulle legioni più importanti.

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Salve a tutti. Vi ringrazio molto per le preziose risposte e i contributi che mi avete fornito e che attendevo con ansia. :)

Ma come mai venivano coniate monete riportanti il nome delle legioni?

E' semplice: << Marc'Antonio, allo scopo di lusingare l'amor proprio dei soldati, inaugurò il sistema di coniare monete apposite, che rappresentano generalmente l'aquila legionaria fra due insegne militari e portano scritto il numero delle legioni. L'esempio fu seguito da altri imperatori, i quali, oltre il numero, vi aggiunsero i titoli e i simboli delle rispettive legioni...>> (F. Gnecchi, "Monete Romane", Milano 1896).

capisco, grazie mille!!! E abbiamo monete della Legio X??

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