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Inviato

Ciao a tutti mi aiutate con questa monetina del peso di1.08g diametro 12 mm?non capisco chi sia l'imperatore,forse aureliano o gallieno?può essere una imitativa barbarica?

poi dei radiati così piccoli non ne ho mai visti,che tipo di nominale è?sul retro si vede augg e deità con cornucopia.

grazie,scusate le foto ma è veramente poco fotogenica.


Inviato

DE GREGE EPICURI

Non è facilissimo risponderti, in quanto:

-le immagini sono molto adeguate e ben fatte, e così pure le scritte (specie al rov.), e questo farebbe pensare ad una moneta ufficiale. La parte visibile del R (una cornucopia) fa pensare a Hilaritas o Laetitia (la parte a sin. non c'è nel tondello) di Tetrico 1°.

-le dimensioni però portano piuttosto ad una imitativa. In teoria, come numerario, si potrebbe parlare di un "antoniniano ridotto" o "di piccole dimensioni", ma comunemente si usa il termine di MINIMO (al di sotto di 12,5 mm di diametro). Proviene quindi da una "zecca di imitative" della Gallia o della Britannia.

Ma attendi anche il parere di Grigioviola, che è un mago per le tipologie!


Inviato (modificato)

Ciao gianfranco e grazie per la celere risposta,faccio presente che ho messo il diametro minimo della moneta che raggiunge nel punto di massima invece i 13 mm.

Sicchè se ho capito bene comunque è tetrico I,antoniniano ridotto o minimo,e comunque anche se ben fatta di probabile provenienza da zecca di imitative.

Le figure e le scritte sul rovescio sono ben fatte e qui concordo con te ma sinceramente il diritto come effige di tetrico mi pare un pò alla buona rispetto gli antoniniani ufficiali....aspetto anche il parere di grigioviola.

Modificato da giano3

Inviato

ho guardato un pò in giro ed ho trovato questa foto di un imitativo proveniente da zecca gallica,mi sembra che il ritratto sia somigliante alla mia soprattutto vedasi l'occhio a pallino,sul rovescio la figura non ha la cornucopia ma nello stile delle vesti mi pare rassomigliante anche i caratteri delle g che sembrano piuttosto delle c......non so ditemi voi....

http://wildwinds.com/coins/ric/tetricus_I/RIC_0086.jpg


Inviato

Penserei ad una HILARITAS AVGG con cornucopia e palma, di Tetrico I. Laetitia è generalmente raffigurata con ghirlanda e timone.

Non mi dà l'impressione di imitativa, anche se le dimensioni sono minime, lo stile appare pulito. Come fa supporre la perlinatura al verso, probabilmente è stata battuta su un tondello ridotto, e le figure sono rimaste fuori...

Opterei per quanto proposto da Gianfranco: un antoniniano ridotto.

Sentiamo comunque altri pareri.

post-18735-0-33503500-1320627335_thumb.j

Hilaritas

Ciao, Exergus

p.s. Per le monete antiche, irregolari, si considera sempre il diametro maggiore.


Inviato

grazie exergus per la risposta,comunque il dubbio a me resta(ripeto che per quanto il rovescio possa apparire ufficiale il diritto mi pare molto dubbio come ritratto) ,oltretutto non mi è chiara una cosa,questi antoniniani ridotti erano una coniazione tipica delle imitative o no?cioè ufficialmente esisteva questa moneta od erano solo i barbari che facevano le imitative più piccole?perchè in tal caso se non esite come modulo ufficiale deve per forza essere imitativa,o no?comunque capisco che nell'impero secessionista di gallia c'era una bella confusione....


Inviato

cioè ufficialmente esisteva questa moneta od erano solo i barbari che facevano le imitative più piccole?

Gli "antoniniani irregolari" o "radiati imitativi", non hanno nulla a che vedere con le popolazione cosidette "barbariche".

"Spesso chiamati in termine anglosassone “barbarous radiates” ossia "radiati barbari" non hanno nulla a che vedere con le popolazioni barbariche, anche se nel passato si è creduto fossero monete dei Goti o degli Alemanni (callu, 1969); il termine fu usato per la prima volta da Akerman nel 1848 ("barbarous imitations of roman types") ed è rimasto in uso ancora oggi.

Potresti indicare l'orientamento degli assi di conio della moneta?

Luigi


Inviato (modificato)

eeeeeh! addirittura esperto! diciamo che amatore è più che sufficiente! :P

cmq sia gianfranco che exergus ti hanno messo sulla strada giusta: si tratta quasi certamente di una imitativa di Tetrico I derivata, ammettendo una legenda riportata correttamente, con buona probabilità da una HILARITAS AVGG (questo appunto se la legenda è stata ripresa correttamente e quindi la parte terminale AVGG è riportata con cognizione di causa). diversamente data la cornucopia potrebbe essere una derivata dalla CONCORDIA AVG con raddoppio sulla G, cosa di certo non infrequente anzi!

come imitativa è di stile veramente prossimo a quello ufficiale (gruppo 1 secondo la classificazione stilistica di Hill), ma è imitativa e non soltanto per le ridotte dimensioni, ma proprio anche per lo stile del ritratto al dritto che è sì accurato, ma al tempo stesso anche un po' troppo "semplicistico" e non con tutti i dettagli delle produzioni ufficiali.

il diametro la farebbe ricadere nel calderone dei cosiddetti minimi (minore uguale di 13 mm) e in effetti le legende sono pressochè fuori tondello (completamente al dritto e quasi del tutto al rovescio).

dicevamo del tipo ufficiale preso a riferimento... dovessi catalogarla scriverei HILARITAS AVGG... però... potrebbe essere di tutto e di più!

guardate che spettacolo questa imitativa:

post-8339-0-77373500-1320764651_thumb.jp post-8339-0-36477600-1320764755_thumb.jp

Tetrico I

diametro 19mm; peso 3,06 gr; AE

D/ IMP C TETRICVS P F AVG, testa radiata dellimperatore a destra

R/ SPES AVG, figura femminile in abito lungo volta a sinistra davanti a un altare che regge un fiore con mano destra e una cornucopia con la destra.

La particolarità sta nel rovescio dove vi è una fusione di almeno tre (se non quattro) tipi differenti: il tipo SPES AVG per quanto riguarda la legenda, il tipo SALVS AVG per la presenza dellaltare e il tipo LAETITIA o HILARITAS per la presenza della cornucopia.

per cui, anche per l'esemplare postato, per essere certi al 100% del tipo primigenio da cui è derivata bisognerebbe conoscere completamente la legenda del rovescio... ma ciò è ovviamente impossibile! quindi, con i dati oggettivi di cui si dispone, la soluzione sta nell'identificare il tipo con l'HILARITAS AVGG senza farci troppi ragionamenti perché diversamente... non se ne esce più!

Infine: tacrolimus ha giustamente riportato la genesi del termine barbarous radiates di cui in passato spesso si è fatto un uso improprio e in parte anche dispregiativo proprio per colpa di quel barbarous che poco nobilita questo tipo di monetazione.

il termine è comunemente ancora in uso sia in letteratura scientifica che didascalica... anche se è orientamento recente e più corretto definire queste monete come "radiati imitativi".

per quanto concerne l'orientamento degli assi... se non interpreto male le foto (ma sarebbe da vedere dal vivo) mi pare di intuire che possa essere un ore VI (che ci starebbe anche in una produzione ufficiale! :P... ma io in questo caso specifico considererei un po' tutto l'insieme: peso, diametro, stile, orientamento assi... la sensazione è quella di un'imitativa al 99.9%)

questi antoniniani ridotti erano una coniazione tipica delle imitative o no? cioè ufficialmente esisteva questa moneta od erano solo i barbari che facevano le imitative più piccole?

diciamo che i cosiddetti minimi, cui accennavo all'inizio della discussione, sono prettamente caratteristici delle imitative (questo non esclude che ci siano anche moduli ridotti su coniazioni ufficiali per svariati motivi) anche se nel mare magnum degli imitativi i minimi sono solo una parte e non la totalità.

gli imitativi venivano coniati da officine di produzione locali, non erano dei falsi così come li intendiamo oggi. ma una monetazione d'ausilio alla produzione ufficiale, circolavano comunemente assieme ed erano riconosciute. le dimensioni e il peso minore rispetto alle produzioni ufficiali erano dovute sia al "guadagno" che ci faceva l'officina (lega più povera e meno metallo impiegato) che alle maestranze e mezzi spesso di fortuna che venivano impiegati. non esisteva un coordinamento globale di tutte queste zecche locali, non funzionavano come una zecca ufficiale che dipendeva direttamente dall'apparato centrale dello stato. forse poteva esserci un qualche coordinamento zonale o regionale... ma sono solo ipotesi. spesso le officine erano ubicate in città di una certa importanza (passaggi di strade "importanti", prossimità a centri religiosi...) e anche in villae di signorotti locali: diversi di questi centri di produzioni sono stati trovati nel corso di campagne archeologiche, specialmente in Francia.

PS complimenti per la moneta! davvero molto bella!

Modificato da grigioviola
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Inviato (modificato)

grazie anche a luigi e grigioviola siete stati molto esaustivi,non mi intendo di questo tipo di monetazione ed è una delle prime che vedo,adesso ne so molto di più.

riguardo l'asse della moneta non so bene come si indichi posso dire che tenendola al diritto correttamente orientata e considerando una linea perpendicolare che passa la testa dell'imperatore quindi ribalandola di 180 gradi verso l'alto si ottiene proprio la figura del rovescio nella posizione che ho postato.grazie ancora.ne ho un'altra che vorrei farvi vedere apro perciò una seconda discussione.

Modificato da giano3

Inviato

Grazie per le indicazioni sulla rotazione degli assi di conio, Giano3.

Il modo a mio avviso più semplice per valutarlo è di tenere la moneta tra pollice ed indice, con le due dita rispettivamente a ore 6 e ore 12; poi si ruota orizzontalmente la moneta per avere di fronte il rovescio. A questo punto si identifica la direzione dell'asse che passa attraverso la raffigurazione, dal centro alla testa. Il risultato può essere espresso in gradi o come le lancette di un orologio.

Riguardo alla moneta, non mi permetto di aggiungere altro a quanto sapientemente detto da grigioviola; vorrei solo far notare che l'orientamento degli assi di conio non è esattamente a ore 6 (cosa che non permetterebbe di fare ipotesi certe), ma più spostato verso ore 7 o addirittura 8.

I dati indicano che raramente i Tetrici ufficiali hanno tale orientamento.

Questo, unito al modulo ovale ed al diametro decisamente sotto gli standard delle emissioni ufficiali dei Tetrici che difficilmente scende sotto i 15 mm, confermerebbero quanto già detto: per quanto lo stile non sia eccessivamente degradato, è molto probabile che si tratti di un antoniniano irregolare (o se preferisci un radiato imitativo).

Luigi


Inviato

sì, in effetti dai dati aggiunti da giano confermo quanto detto da tacrolimus, l'orientamento va decisamente verso le ore VIII.

sono monetine spesso bistrattate nel senso di poco considerate dai collezionisti italici, vuoi perchè si trovano in quantità non dico industriali ma quasi e a un prezzo conseguentemente davvero basso rispetto ad altri settori della numismatica classica, vuoi perchè battuti oltralpe e quindi non propriamente "imperiali" in senso stretto, vuoi perchè non facilmente catalogabili e semplicisticamente liquidate come imitazioni... insomma, qui in suolo italico non sono molto apprezzate! ...io invece passerei ore (se ne avessi di libere!!!) a leggere, tradurre articoli, testi e cercar foto e immagini di questi splendidi radiati!!!

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