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Il Colosso di Nerone.


Caio Ottavio

Risposte migliori

Salve a tutti.

E' da un po' di tempo che avevo in mente di mettere a conoscenza tutti voi di una mia singolare idea. Come da titolo, attraverso questa discussione, vorrei parlarvi di una mia "teoria" sull'iconografia di questa statua, oggi in gran parte perduta. Infatti, ho notato che fino ad oggi nessuno aveva mai attribuito la presenza di questa opera su alcuni tondelli di epoca neroniana. I lineamenti che si hanno della scultura sono stati ricostruiti grazie ad alcune rappresentazioni molto più tarde e, per giunta, modificate col passare del tempo, come vedremo di seguito. Prima di passare alla mia idea che prende in oggetto monete e medaglioni, analizziamo a grandi linee, giusto per capire di cosa stiamo parlando, la scultura denominata Colosso di Nerone.

post-24898-0-97719100-1320590063_thumb.j Ricostruzione grafica del Colosso di Nerone dopo la morte dell'imperatore.

post-24898-0-33059400-1320590814_thumb.j Rovescio dell'aureo di Nerone, illustrato di seguito, rappresentante, secondo la mia analisi, il Colosso di epoca neroniana.

<<Quandiu stat Colisaeus, stat et Roma, quando cadet Colisaues, cadet et Roma. Quando cadet Roma, cadet et Mundus>>.

(Traduzione: Finchè sta in piedi il Colosseo, sta in piedi anche Roma; quando cade il Colosseo cade anche Roma. Quando cade Roma, cade il Mondo).

Questa profezia, redatta da Beda il Venerabile (Britannia, VI-VII secolo d.C.) si riferisce non all'Anfiteatro Flavio che ancora non era chiamato "Colosseo", bensì alla statua colossale di Nerone che all'epoca dello studioso stava ancora in piedi davanti al monumento. Nerone aveva voluto una statua in bronzo dorato di dimensioni uniche per quei tempi, addirittura più grande del famoso Colosso di Rodi, opera ellenistica il cui ricordo era ancora vivo all'epoca di Nerone; secondo la testimonianza di Plinio, la statua era alta 35 metri, senza tenere conto del piedistallo -rivestito anch'esso di bronzo- che era alto circa 11 metri, per un totale di 46 metri di altezza. L'opera, frutto del lavoro dell'artista ellenistico Zenodoros, celebrava l'imperatore nelle vesti del dio Helios-Sole. Zenodoros era considerato per l'epoca un vero esperto di colossi e aveva realizzato in precedenza anche altre statue di questo genere per scopi religiosi. Dopo la morte di Nerone, era iniziata la progressiva trasformazione dell'opera fino all'XI secolo circa, quando il papa Silvestro (per altri Gregorio Magno), fuse la stastua e ne conservò solamente tre parti, oggi riconosciute nei bronzi del presunto colosso di Costantino, conservati ai Musei Capitolini. Stabilire quale aspetto avesse all'inizio la scultura era, quindi, quasi impossibile. Si sono susseguite moltissime ricostruzioni, sia grafiche che virtuali, ma spesso esse invece di illustrarci l'aspetto originario, mostrano la statua già modificata dai successori di Nerone e, peraltro, in modo discordante tra di loro: neanche le ricostruzioni moderne sono, quindi, tutte concordi. Così come, per raggiungere il nostro obiettivo, non possiamo basarci solo su monete o medaglioni del III secolo che, ritraendo il vicino Colosseo, mostrano anche una statua molto distante, iconograficamente parlando, da come si doveva presentare ai tempi di Nerone. Ed è qui che entra in gioco la mia idea: alcuni tondelli neroniani, infatti, presentano al R/ la figura dell'imperatore in una posa e con degli attributi molto simili a quelli del Colosso.

Attraverso le monete, anche successive, potrò ricostruire i punti fondamentali della vita del Colosso neroniano.

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Ecco le monete che, secondo me, riportano al R/ il Colosso così come fu eretto sotto il regno di Nerone:

1) AU Aureo battuto tra il 64 e il 65 d.C.

D/ NERO - CAESAR, busto laureato a destra.

R/ AVGVSTVS - GERMANICVS, Nerone, togato e radiato, stante frontalmente regge con una mano un globo niceforo e coll'altra un ramo.

Rif.: BMC 56; Calico 402; Coh. 44; RIC 46.

Esemplare custodito al British Museum.

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2) AR Denario coniato intorno al 64-65 d.C.

D/ NERO - CAESAR, busto laureato a destra.

R/ AVGVSTVS - GERMANICVS, Nerone, togato e radiato, stante frontalmente regge con una mano un globo niceforo e coll'altra un ramo.

Rif.: RIC 153, 47. C. 45. BN II, 141, 206.

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Allo stato attuale delle cose non è riconosciuta nessuna moneta di Nerone riportante il suo Colosso al R/. Analizziamo quindi le date: la scultura bronzea fu costruita per essere collocata alla fine della Via Sacra, all'interno del vestibolo della sua nuova Domua Aurea, la cui costruzione si ebbe dopo l'incendio di Roma, verso il 64 d.C. Il Colosso, all'interno di questo ambiente che doveva introdurre nella sua Domus, dominava tutta la città. Se notiamo bene le date coincidono: l'emissione monetaria che ho sopra illustrato si data tra il 64 e il 65 d.C. così come la costruzione dell'opera, come si è appena visto (64 d.C.). Il periodo più complesso è quello seguente la morte di Nerone. La prima modifica essenziale che fu apportata al Colosso fu effettuata per volere di Vespasiano: il ricordo del "tiranno" Nerone, infatti, era inviso a molti e il nuovo regnante non perse tempo a trasformare il colossale Nerone-Sol/Helios in un generico Helios-Sol, togliendo il ritratto del predecessore, aggiungendovi uno scettro-verga e spogliandolo della toga imperiale. La verga era un simbolo proprio del Sol come ci testimoniano questo bassorilievo e le parole dello Gnecchi, a pagina 22 della sua opera The coin types of Imperial Rome , London, 1908: <<He (Sol) is always, when not in a biga or quadriga, standing, and bears, according to the occasion, globe or wand or the two things together.>>

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Sotto Adriano, invece, la statua fu spostata di qualche metro per far spazio all'edificazione del suo nuovo tempio dedicato a Venere e Roma. Il Colosso, però, mantenne il suo aspetto di Helios-Sol. Fu, però, ritoccato da Commodo: egli tolse il volto del Sole e fece mettere un suo ritratto, aggiungendo, al posto dello scettro, una clava e la pelle del leone Nemeo, soliti attributi di Ercole nel quale l'imperatore si riconosceva. Alla sua morte, il Colosso ritornò con le vecchie sembianze di Sol.

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Ciò è testimoniato da un medaglione di Alessandro Severo:

AE medaglione bimetallico emesso intorno al 224 d.C.

D/ IMP CAES M AVREL SEV ALEXANDER AVG, busto laureato drappeggiato e corazzato a destra.

R/ PONTIF MAX TR P III COS P P, immagine del Colosseo con Meta Sudans, Colosso e costruzioni.

Ecco il particolare che mostra il Colosso radiato, nuovamente vestito, che regge una verga con una mano e il globo coll'altra:

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Ultima modifica apportata all'opera e testimoniata su tondello avvenne sotto Gordiano III in occasione dei lavori di restauro effettuati all'Anfiteatro Flavio e documentati da un altro medaglione bronzeo emesso tra il 243 e il 244 d.C.:

D/ IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG., busto laureato, drappeggiato e corazzato a sinistra, tiene uno scudo decorato con quadriga e una lancia.

R/ MVNIFICENTIA GORDIANI AVG., immagine del Colosseo, con Meta Sudans, costruzioni e Colosso.

Eccone il Rovescio:

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Come si può vedere, la statua si ritrova, ora, nuovamente nuda, con il timone, simbolo dell'imperatore che guida lo Stato al posto della verga solare.

L'opera potè sopravvivere fino ai primi tempi dell'alto medioevo grazie all'intervento di Costantino che vi fece applicare la sua effige, impedendone la distruzione da parte dei cristiani. Distruzione che non fu risparmiata da papa Silvestro (o Gregorio Magno) per dimostrare il definitivo tramonto del mondo antico e della vittoria del Cristianesimo sul paganesimo.

In conclusione, secondo questa mia idea, il Colosso così come appariva al tenpo di Nerone è rappresentato sul R/ di quelle due monete che ho sopra descritto.

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Ciao Caio Ottavio,

complimenti per la discussione e per la ricerca numismatica relativa al cosiddetto “Colosseo”, ovvero la statua di Nerone attigua all’Anfiteatro Flavio (tanto che nel tempo il termine “Colosseo” rappresentò comunemente ed impropriamente l’Anfiteatro).

Una recente ricerca identifica le parti di statua colossale di Costantino esposta ai Museo Capitolini con quella di Nerone di cui allego sotto una foto.

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A comprova di ciò vengono portate tre indizi sulle superfici dell’effigie stessa:

- Capigliatura a fitte ciocche arcuate tipica dell’età giulio-claudia. In età costantiniana fu aggiunta una fila di riccioli a chiocciola (a mezza fronte) comune in quest’ultima epoca.

- Parte posteriore della testa con lunghe ciocche sinuose, tipiche della ritrattistica neroniana

- A livello del collo, sotto le orecchie, si notano delle saldature dovute alla probabile sostituzione del ritratto precedente.

Per contro le misure presunte della statua di Costantino non coincidono con quelle maggiori descritte da Plinio (35 metri di altezza) ma l’errore può esser dovuto ad una misurazione della statua stessa assieme al basamento marmoreo.

Ciao

Illyricum

:)

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Aggiungo ancora che il globo rappresentato presenta un puntale postumo, essendo stato aggiunto nel 1692.

Ciao

Illyricum

:)

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teoria veramente interessante, complimenti.

in effetti spesso le monete sono l'unica "fotgrafia" della storia romana, ci rendiamo conto di quanto sia andato perduto.

C.

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Volevo chiedervi di poter utilizzare i dati da voi gentilmente offerti per una ricerca in ambito scolastico, abbiamo da poco studiato la dinastia Flavia ... :)

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Awards

Complimenti Caio, un'ipotesi molto interessante, e ben supportata dalla tua analisi, a mio avviso più che plausibile.

Discussione già messa in archivio tra i rovesci imperiali.

Ciao, Exergus

[edit]

@ ggpp TheTop:

Per quanto mi riguarda, qui non ho apportato contributi, ma penso che nessuno abbia nulla in contrario ad usare il contenuto delle discussioni di questa sezione a scopo di studio, specialmente a livello di ricerca scolastica.

Credo che diffondere il sapere numismatico tra i giovani, e far capire come le monete possano riempire dei buchi non riportati da altre fonti "sia cosa buona e giusta" ;)

Modificato da Exergus
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Volevo chiedervi di poter utilizzare i dati da voi gentilmente offerti per una ricerca in ambito scolastico, abbiamo da poco studiato la dinastia Flavia ... :)

Ciao ggpp The Top.

Certo che puoi: prendi tutto ciò che ti serve. Se ti occorre altro non esitare a contattarmi. :)

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Volevo chiedervi di poter utilizzare i dati da voi gentilmente offerti per una ricerca in ambito scolastico, abbiamo da poco studiato la dinastia Flavia ... :)

Ciao ggpp The Top.

Certo che puoi: prendi tutto ciò che ti serve. Se ti occorre altro non esitare a contattarmi. :)

Pur avendo contribuito in modo marginale, al caso quoto il buon Caio Ottavio... :D

Ciao

Illyricum

:)

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Volevo chiedervi di poter utilizzare i dati da voi gentilmente offerti per una ricerca in ambito scolastico, abbiamo da poco studiato la dinastia Flavia ... :)

Ciao ggpp The Top.

Certo che puoi: prendi tutto ciò che ti serve. Se ti occorre altro non esitare a contattarmi. :)

Pur avendo contribuito in modo marginale, al caso quoto il buon Caio Ottavio... :D

Ciao

Illyricum

:)

Grazie mille :lol:

Modificato da ggpp The Top
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Awards

DE GREGE EPICURI

Di problemi prettamente archeologici mi intendo proprio poco, ma mi sembra una ricostruzione ineccepibile ed anche con un pizzico ( o più) di genio. Oltretutto, dai richiami storici che fai, credo che l'insieme della tua ricostruzione possa essere confermata da altri elementi che gradualmente emergeranno. Complimentoni Caio Ottavio!

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Vorrei ringraziare tutti sentitamente per i commenti e contributi che avete postato: sono molto contento che questa mia argomentazione vi sia piaciuta.

Grazie mille. :)

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Stimatissimo Caio Ottavio siamo noi "lettori" che ringraziamo per l'arricchimento culturale che ci offri di continuo con i Tuoi eruditi post.

Grazie mille!

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Stimatissimo Caio Ottavio siamo noi "lettori" che ringraziamo per l'arricchimento culturale che ci offri di continuo con i Tuoi eruditi post.

Grazie mille!

Grazie Caiogregorio. :)

Devo dire che i miei interventi sarebbero "vuoti" senza i vostri contributi. Sono davvero felice di poter condividere tutto ciò con voi. :)

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  • 3 settimane dopo...

ho letto solo oggi questa interessante discussione... tuttavia credo di non aver capito bene una cosa; il colosso, come è rappresentato nell'iconografia tipica è nudo, mentre sulla moneta di età neroniana è togato. Secondo la tua ipotesi, la "trasformazione" da Nerone a Helios, passava attraverso la sostituzione del ramo con una verga e soprattutto la rimozione della veste. Quello che non capisco è che sulla moneta che proponi, la veste compre quasi per intero la figura, tuttavia, mi sembra strano che tu non abbia tenuto conto del fatto che, uno scultore che realizza una statua vestita, non realizza un corpo nudo, per poi vestirlo come un manichino, quindi la rimozione della veste, comporterebbe la distruzione quasi completa della statua (si salverebbero solo la testa e gli arti che dovrebbero essere saldati su un corpo nudo realizzato da zero). Prova ad immaginare in che modo si potrebbe "spogliare" la statua della libertà. C'è qualcosa che mi sfugge della tua teoria? o davvero ipotizzi che dopo la morte di Nerone, la statua sia stata sostituita da una nuova con corpo nudo a cui furono saldati piedi mani e testa originari?

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Come hai ben detto una volta "svestita" la statua non sarebe uscita nuda sotto, dato che la veste copre il corpo e i particolari anatomici non sono evidenziati a causa della presenza dell'abito. Io ipotizzo che la statua fu rimaneggiata attraverso processi di saldatura (che si sono protratti fino al periodo tardo imperiale e sono archeologicamente dimostrati) e che l'iconografia a cui noi oggi siamo abituati (la statua nuda di Helios) fu solo il risultato di restauri e modifiche successive. D'altronde, anche l'utile intervento che ha apportato Illyricum ha messo in chiaro che alcuni pezzi del Colosso (guarda caso proprio quelli che hai nominato tu: testa e mano - i piedi no perchè sotto la toga si indossavano le calzature, peraltro ben visibili sulle monete di Nerone prese in esame) sono sopravvissuti e grazie a recenti analisi svoltesi sui bronzi si è capito che il volto di Costantino è stato applicato mediante saldatura solo in seguito.

Modificato da Caio Ottavio
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Ciao,

ho ripescato quella ricerca cui facevo riferimento nel mio post precedente.

In essa non si accenna direttamente alla presunta "nudità" del Colosso ma ci dà alcuni spunti chiarificatori.

Innanzitutto fu costruito da Zenodoros, artista di origine incerta (varie opzioni: Asia Minore, Massalia, Egitto o Syria) , considerato all'epoca uno "specialista" in "colossi", avendone già costruito uno in Gallia per gli Averni (una statua di Mercurio). Ma tant'è...

Il modello a ispirarlo fu probabilmente il Colosso di Rodi, anche sulla base dell'attrazione manifestata da Nerone verso l'ambiente ellenistico.

Comunque ebbe le sembianze del dio Helios-Sole radiato che reggeva il globo (simbolo del regno) e appoggiava il braccio destro su un timone ( "reggitore"dell'Impero).

Commodo fu il primo a sostituirne il volto, mettendoci il suo e sostituendo il timone con una clava e aggiungendo un leone ucciso. In pratica Helios divenne Heracles!

Dopo la sua morte tornò ad esser posizionato il timone e il leone sparì.

E infatti se vediamo il rovescio della moneta di Gordiano III

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vediamo che c'è il timone, a sinistra della figura.

E si nota che non è togato ma pressochè nudo o perlomeno a torace nudo, con le pudenda coperte da una specie si velo.

Per quanto concerne l'aureo neroniano, il rovescio è controverso:

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certe attribuzioni lo descrivono come Nerone, altre come Apollo.

Certamente con attributi solari il primo, come anche nel secondo caso, propri della divinità stessa.

Il ramo (bisognerebbe stabilire di che albero- alloro, sacro ad Apollo?) verso l'alto contrasta con quanto riportato sopra. E inoltre lo stesso Apollo nel III secolo sarà spesso raffigurato con un ramo in mano, perloppiù rivolto verso il basso, come nell'atto di spazzare (probabilmente l'Orbis dalle frequenti epidemie).

Per cui, sulle basi delle prove numismatiche direi che il Colosso era di tipo "eroico", almeno a torace nudo e che l'aureo neroniano possa rappresentare Nerone stesso con attributi solari o lo stesso Apollo ma non ci sono prove chiare che lo possano far identificare con il Colosso stesso, se non la similitudine ritrattistica tra Helios e Apollo stesso.

Ciao

Ilyricum

:)

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  • 2 anni dopo...

Un po' di chiarezza sul Colosso di Nerone : inizialmente la testa della statua rappresentava effettivamente la testa di Nerone che l' aveva fatto costruire nella vicinanza della sua Domus Aurea , era alto 120 piedi ; da Plinio , Storia Naturale , libro XXXIV , 7 , 45 , sappiamo che la statua tutta in bronzo dorato era alta circa 35 metri , opera dello scultore Zenodoro , e si trovava nel vestibolo della Domus Aurea , in seguito fu Adriano che fece sostituire la testa originale con quella radiata del Sole ( Dione Cassio libro LXXII , 22 , 3 ) ed e' quella che si vede raffigurata nella moneta grande di Gordiano III postata da Illirycum ; un' altra versione storica invece ci dice che la testa originale di Nerone fu fatta togliere da Commodo e sostituita con la rappresentazione della sua testa , facendovi incidere il suo nome , i suoi titoli materiali , compresi quelli di Gladiatore e di Effemminato ( Storia Augusta , Vita di Commodo , XVI )

Personalmente do piu' credito alla versione di Plinio e di Dione Cassio anche perché nelle monete la testa del Colosso e' rappresentata radiata come ci viene descritto a proposito della sostituzione fatta da Adriano , inoltre perché Plinio e Dione Cassio vissero piu' vicini ai tempi narrati , piuttosto che gli autori della Storia Augusta tutti del IV secolo , che oltre tutto e' sempre stata dichiarata storicamente poco affidabile

Modificato da Legio II Italica
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