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LE MONETE ROMANE PIU' COMUNI DEL IV SECOLO


Illyricum65

Risposte migliori

Ciao a tutti.

Frequentemente sul Forum, nelle sezioni “Monete Imperiali” e in quella “Identificazioni”, vengono postate richieste di notizie su monete del IV secolo. Si tratta delle monete romane più facilmente reperibili, a prezzi anche bassi e che spesso attraggono chi, alle primi armi, vuole accostarsi alla monetazione romana con l’acquisto di una moneta .

Sulla base di questi presupposti e sperando di poter venire in aiuto a stiano per compiere il loro “primo passo”, ho pensato di scrivere una sorta di “guida”, una sorta di piccolo preambolo introduttivo, condivisa con Exergus, su quelle più comuni del tempo. Non avendo la presunzione di scrivere un vero e proprio trattato su quanto descritto e per sintetizzare un tema di portata molto estesa, mi son limitato, anche per ragioni di tempo, a prendere spunto e materiali da alcuni siti tra i quali principalmente:

http://dougsmith.ancients.info./uncleaned.html

e

http://www.constantinethegreatcoins.com/

MONETE COMUNI DEL IV SECOLO

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UN BREVE INQUADRAMENTO STORICO

Se l’Impero corse un periodo di importante crisi verso la metà del III secolo, questo venne superato grazie alle imprese di una serie di capaci imperatori che riuscirono ad arginare almeno militarmente un declino ormai sopravanzante. Tra questi indubbiamente possono venir menzionati dapprima Claudio II , che mise un primo freno alla caduta dell’Impero con alcune importanti vittorie ma che fu fermato nella sua opera dalla sua prematura scomparsa e quindi Aurelianus, che riuscì nel tentativo di riunificare un Impero colpito da varie usurpazioni maggiori (Impero Gallico e di Palmira), minori e flagellato da invasioni barbariche. Altra figura importante fu Diocletianus, che si rese protagonista di riforme sia strutturali che economiche dello status imperiale, dando avvio alla Tetrarchia e alla suddivisione dell’Impero in zone, conscio della difficoltà da parte di un’unica guida nel poter governare un territorio così vasto. Questo esperimento fallì, nel medio-lungo termine, grazie (o causa?) di uno dei Cesari, Constantinus I, che nel tempo riunì nuovamente l’Impero sotto la sua guida. Constantinus comunque dimostrò grandi doti militari, riuscendo comunque, nel corso del suo regno, a bloccare le varie invasioni barbariche cui fu soggetto il territorio imperiale; alla sua scomparsa si assistette alla lotta da parte dei suoi discendenti per l’ottenimento della porpora imperiale. Questa serie di guerre intestine causarono gravi perdite sia in termini economici sia umani; a tal riguardo va riportato che la popolazione imperiale scese dai 4 milioni di abitanti del III secolo ai 2 milioni nella metà del secolo successivo. Le campagne cominciarono ad esser abbandonate (anche per cercare rifugio nelle città) e per evitare un abbandono delle attività agricole nel tempo si cominciò chiudere un occhio e a lasciar occupare le terre abbandonate a popolazioni barbariche che oltrepassavano il Limes in piccoli gruppi, in maniera pacifica. Altri gruppi barbarici erano richiesti per essere arruolati nel’esercito.

Nel IV secolo le popolazioni di origini barbariche germaniche premevano ai limes, pressate a loro volta da altre spinte verso ovest da spostamenti di gruppi umani dovuti a cambiamenti climatici e quindi alla ricerca di territori; quali migliori di quelli dell’impero Romano, ricco e quasi “mitico”? I vari popoli di ceppo germanico cominciano a perdere la loro tradizionale struttura su base tribale e cominciano a riunirsi in federazioni, aumentando il peso militare nei propri avanzamenti verso l’Impero . Il sistema difensivo romano, secondo Luttwak, basato su una difesa “elastica”, passiva, non ce la fece più a reggere la massiccia pressione di forze di invasione di una certa entità. Ma la pressione sulle frontiere non si limitò al limes europeo e si riaccese anche il fronte orientale, dove i Sassanidi avevano preso il posto degli “storici” nemici dell’Impero Parthico. Constantius II fu costretto ad impiegare forze in questo settore e, alla fine, a sconfiggere Shapur II. Ma ciò necessitò una presenza militare che indebolì il contingente utilizzato a scopo difensivo in Europa. Inoltre il suo successore, Iulianus II, dopo aver ben figurato nelle campagne militari in Europa, spinto anche dallo spirito di rivalsa sul suo predecessore, si cimentò in un’invasione della regione mesopotamica che, dopo un inizio vittorioso, si trasformò in una pesante debacle con la perdita di gran parte dell’esercito impiegato. La pace fu negoziata (in maniera svantaggiosa per Roma) dal nuovo imperatore Iovianus . Dopo un breve regno quest’ultimo morì, lasciando la porpora a Valentinianus I (occidente) e a suo fratello Valens (oriente). Ci fu l’ennesimo usurpatore (Procopius, cugino di Iulianus II) che fu sconfitto da Valens con l’aiuto militare dei Goti Tervingi. Ma ben presto questo popolo germanico cominciò a diventare un problema; Valentinianus d’altra parte era impegnato in campagne belliche contro Alemanni, Quadi e Sarmati e a seguire l’evolversi dei disordini in Nord Africa e Britannia. Negli anni Settanta Valentinianus I morì e fu avvicendato al trono da Gratianus e Valentinianus II. Nel contempo i Goti, spinti verso ovest da popoli messi in movimento dalle orde di Unni, premevano sul confine danubiano chiedendo di per poter entrare nel territorio imperiale pacificamente ed avere delle terre da coltivare. Alla fine i Tervingi furono fatti insediare nei Balcani ma ben presto cominciarono a ribellarsi alle vessazioni romane. Nell’ estate del 378 Valens, di ritorno da Antiochia, chiese l’appoggio a Gratianus per un attacco congiunto ai Goti ma quest’ultimo, alla testa dell’esercito occidentale in movimento verso le regioni balcaniche fu costretto a recedere sui suoi passi per fronteggiare un attacco degli Alemanni: Valens quindi attaccò i Goti presso Adrianopoli (9 agosto) senza attendere l’arrivo di Gratianus, ormai quasi giunto a destinazione. La sconfitta fu totale: 2/3 dell’esercito e lo stesso Valens furono uccisi. In seguito L’imperatore Theodosius I gestì con successo i Goti, concedendo loro terre in Tracia in cambio in cambio del servizio militare. Questo fu particolarmente prezioso quando l’imperatore chiese il loro appoggio militare contro gli usurpatori nel 387 e nel 394. Theodosius I morì a Mediolanum nel 395 lasciando il trono a Arcadius (oriente) e Honorius (occidente).

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TABELLA RIASSUNTIVA DEI MAGGIORI EVENTI POLITICI E MILITARI DEL IV° SECOLO

305 Abdicazione di Diocletianus a Maximianus

306 Morte di Costantius I (Chloro) e proclamazione da parte delle truppe di suo figlio Constantinus I. Questo sconfigge i Franchi (307) a occidente del Reno

308 Constantinus I sconfigge i Bructeri; Galerius i Carpi (basso Danubio)

310 Constantinus I sconfigge Franchi e Alemanni; Licinius lotta contro i Sarmati

312 Constantinus I prende Roma dopo la battaglia di Ponte Milvio contro Maxentius

313 Constantinus I e Licinius sconfiggono nuovamente i Franchi e Alemanni; il secondo i Sarmati

315 Licinius sconfigge di nuovo i Sarmati e i Goti

322 Constantinus I sconfigge i Sarmati Iagizi

323 Constantinus I sconfigge nuovamente i Sarmati Iagizi e quindi i Goti

324 Constantinus I sconfigge Licinius I e diviene l’unico imperatore

324/325 Crispus sconfigge gli Alemanni

326 Constantinus I fa giustiziare Crispus e Fausta

328 - 331/332 Constantinus I assieme al figlio Constantinus II sconfiggono gli Alemanni dopo alcuni anni di guerre

328 Scontri con Germani, Sarmati e Goti

329 Disordini causati dai Goti

331/332 I Visigoti sono sconfitti da Constantinus II

334 Sedati militarmente disordini causati dai Sarmati

336 Campagna di Constantinus I nell’ex- provincia della Dacia

337 Constantinus I muore a Constantinopolis mentre prepara una spedizione in Oriente. Seguono lotte di sucessione dinastica tra i discendenti

338 Constantinus II sconfigge i Sarmati Iazigi

342 I Franchi e poi Alemanni vengono respinti da Constantius II

353 Constantius II sconfigge l’usurpatore Magnentius e riunifica l’Impero sotto un unico reggente

354 Scontri tra Costantius II e Alemanni che penetrano in Gallia

355 Iulianus II viene cooptato a Cesare da Constantius II; le loro truppe sconfiggono Franchi, Alemanni e Sassoni

356 Iulianus II viene sconfitto dagli Alemanni a Rems

357 Iulianus II sconfigge gli Alemanni a Strasburgo; Marcomanni, Quadi e poi Sarmati Iazigi invadono e saccheggiano Rezia, Pannonia e Mesia Superiore

358 Iulianus II blocca i Franchi; le razzie dell’anno precedente vengono bloccate militarmente e diplomaticamente da Constantius II

359 Constantius II si allea con gli Alemanni contro Iulianus II

360 Gli Alemanni attaccano Iulianus II

361 Iulianus II si proclama Imperatore e alla morte di Constantius II ne prende il posto.

363 Invasione e morte di Iulianus II durante la campagna in Mesopotamia

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364 Alemanni invadono la Gallia

365 Valentinianus I si reca in Gallia a dirigere la guerra contro gli Alemanni; nel contempo Quadi e Iazigi attaccano la Pannonia

366 Importanti vittorie contro i Goti sul Danubio

367 I Visigoti appoggiano Procopio contro Valens. Valentinianus I rintuzza invasioni di Franchi e Sassoni.

368 Gli Alemanni sfondano a Mogontianum (Magonza); Valentinianus I e Valens accorrono in forze e vincono

369 Spedizione oltre il Reno di Valens contro i Visigoti

370 Sassoni, Burgundi e Franchi vengono respinti

371-4 Valentinianus I combatte per anni contro il re alemanno Macrianus

374 Pace con Macrianus e nomina degli Alemanni come Foederati; Quadi, Sarmati e Iazigi sfondano e battono due Legioni; solo Theodosius I, futuro imperatore, resiste.

375-6 I Visigoti attraversano il Danubio, quindi l’anno successivo si ribellano

378 Sconfitta e morte di Valens ad Adrianopoli per mano dei Goti

379 Theodosius I cerca di restaurare l’esercito distrutto; Gratianus lotta contro Alemanni e Franchi

382 Theodosius I concede ai Goti di stabilirsi nei Balcani come federati

383 Incursioni di Alemanni respinte da Gratianus – in Britannia ascesa al potere di Maximus Magnus 384 Incursioni di Sarmati Iazigi in Pannonia

387 Incursioni di Sarmati

388 Maximus Magnus, divenuto imperatore della Gallia, viene sconfitto e ucciso a Siscia da Theodosius I

389 Arbogaste, franco, tutore di Valentinianus II, batte Franchi e Sassoni

394 Theodosius I sconfigge l’usurpatore Eugenius e riunifica l’Impero

395 Theodosius muore e l’Impero viene diviso tra Arcadius e Honorius. Alarico, generale visigoto, rompe l’alleanza e penetra in Tracia arrivando a Constantinopolis; Penetrano anche gli Unni e i Marcomanni

396 Stilicone batte Alarico in Macedonia (fuori dai territori di Honorius); Arcadio nomina quest’ultimo magister militum per l’Illirico e nomina nemico il generale.

398 il generale Eutropius sconfigge gli Unni

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MONETAZIONI PIU’ COMUNI

Riprendendo quanto pubblicato sul web da Doug Smith, di seguito propongo la sua suddivisione nei 12 tipi principali rinvenibili più facilmente.

1) FEL TEMP REPARATIO (acronimo FTR)

E’ sicuramente la tipologia più diffusa, come già detto. La legenda del rovescio ha etimologia incerta nella sua piena espansione ma sta a significare qualcosa sul tipo “ Il ritorno dei tempi felici”, intendendo con ciò un augurio alla restaurazione della Pax romana, interrotta sia dalle guerre civili del IV secolo che dalle frequenti invasioni barbariche ma anche da motivi economici derivanti. Furono emesse da Constans, Constantius II, Constantius Gallus, Magnentius e Iulianus II.

Esistono varie iconografie al rovescio, le più diffuse sono le seguenti:

- Legionario che trafigge un cavaliere disarcionato

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Constans, zecca di Siscia.

- Imperatore con due prigionieri

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Constans, zecca di Siscia.

- Imperatore sulla galea guidata dalla Vittoria

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Constans, zecca di Thessalonica.

- Legionario che allontana un bambino da una capanna.

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Constans, zecca di Nicomedia.

- Fenice su globo

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Constantius II, zecca di Antiochia

- Fenice su pira (sul RIC scrivono “rock mound”, ma probabilmente, visto come rinasce la fenice, è più corretta l’interpretazione della pira)

post-3754-0-51237600-1320951851_thumb.jp Constans, zecca di Siscia

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2) GLORIA EXERCITVS

Altra tipologia molto comune, dedicatoria alla “Gloria dell’Esercito”, con iconografia rappresentante due soldati che reggono uno o due stendardi. Questo può presentare il Chi-Rho, ovvero la XP. Emesse da Constantinus I nel 330 d.C. e da vari discendenti del suo casato.

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Constantinus II, zecca di Roma, GLORIA EXERCITVS 2 stendardi

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Delmatius, zecca di Cyzicus (1 stendardo)

3) VICTORIAE DD AVGG Q NN

Più piccole rispetto alle Gloria Exercitvs, presentano due Vittorie alate che si trovano una di fronte all’altra. Il significato è “ Dedicata alla Vittoria dei nostri Signori Augusti” , furono emesse da Constans e Constantius II tra il 340 e il 348 d.C.

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Constans, zecca di Treveri

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4) SPES REIPVBLICE

La legenda significa “La Speranza dello Stato” (dove “Repubblica” viene intesa nel senso di “cosa pubblica”, ovvero di tutti), furono messe da Constantius II o Iulianus II (Cesare, a capo scoperto). L’iconografia al rovescio rappresenta l’imperatore con lancia a sinistra e reggente nella destra il globo.

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Constantius II, zecca di Costantinopolis

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Iulianus II, zecca illeggibile

5) VRBS ROMA / CONSTANTINOPOLIS

Emesse da Constantinus I per commemorare la nuova capitale dell’Impero (Costantinopolis) e quella “storica” (VRBS ROMA). Entrambi i diritti presentano la personificazione della città, elmata. I rovesci delle CONSTANTINOPOLIS presentano la Vittoria sulla prua di una nave, quelli delle VRBS ROMA la lupa che allatta Romolo e Remo. Talune presentano invece un rovescio con l’iconografia delle GLORIA EXERCITVS.

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CONSTANTINOPOLIS, anonimo, zecca di Lugdunum

post-3754-0-13456200-1320952404_thumb.jp VRBS ROMA, anonimo, zecca di Nicomedia

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6) COMMEMORATIVE DI CONSTANTINVS I

Dopo la morte di Constantinus I (337 d.C.), i figli coniarono molte monete commemorative in suo onore. Le due più comuni, con un diritto contraddistinto dal ritratto velato, riportano legenda DV CONSTANTINVS PT AVGG (Divino Costantino Padre degli Augusti) e le seguenti iconografie ai rovesci:

- Constantinus I che guida una quadriga verso il cielo, dal quale si vede la mano del Signore che lo accoglie per portarlo al Cielo. Anepigrafica.

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Constantinus velato, zecca di Nicomedia

- Constantinus I in piedi con ai lati la sigla VN – MR (Venerata Memoria)

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Constantinus velato, zecca di Cyzicus

7) IOVI CONSERVATORI / SOL INVICTO COMITI

Per quanto passato alla Storia come primo Imperatore cristiano (in realtà fu battezzato, pare, nel letto di morte) Constantinus I durante la propria esistenza emise monete dedicatorie alle divinità pagane. Nel dettaglio egli comparve con rovesci auspicanti la protezione di Giove (IOVI CONSERVATORI), presentanti la divinità con il suo animale simbolo (l’aquila) ai piedi, reggente una Vittoria; Sol invece riporta la legenda SOL INVICTO COMITI (A Sol compagno invincibile dell’Imperatore), nella versione più comune con al rovescio la stessa divinità calzante la corona radiata e reggente un globo.

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IOVI CONSERVATORI, Constantinus I. zecca di Siscia

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SOLI INVICTO COMITI, Constantinus I, zecca di Treveri

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8) LA TORRE DI GUARDIA

La monetazione con legenda PROVIDENTIAE AVGG è estremamente comune nella monetazione di Constantinus I ed è presente anche in quella di Licinius. L’iconografia è controversa, considerata da alcuni la rappresentazione di una cinta muraria fortificata, da altri la porta d’accesso di un campo militare o ancora, infine, un fortino di frontiera. Sopra la struttura sono presenti dei simboli (stelle, sfere) che si ritiene possano essere dei bracieri utilizzati per segnalazioni a distanza.

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Constantinus I, zecca di Constantinopolis

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Constantinus I, zecca di Alexandria

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Licinius I, zecca di Heraclea (conservante argentatura)

Verso la fine del secolo la Torre di guardia ricompare come iconografia su bronzetti di minore diametro (AE4) e di qualità stilistica minore.

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Flavius Victor, SPES ROMANORVM, zecca di Arelate

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9) I “VOTA”

Altra serie molto diffusa. E’ contraddistinta da una corona racchiudente lettere e numeri romani disposti su 2 o 4 righe orizzontali. Si tratta di una sorta di ringraziamento divino al compimento di un certo numero di anni di regno e l’auspicio di proseguire. VOT X MVLT XX può esser tradotto, ad esempio: "Dopo aver riscattato i miei voti per governare bene per un periodo di dieci anni, porgo i voti ad un periodo di 20 anni".

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Constantinus II, VOT V, zecca di Aquileia

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Iovianus, VOT V MVLT X, zecca di Sirmium

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Crispus, VOT X, zecca di Aquileia

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Constantius I, VOT XV MVLT XX, zecca di Ticinum

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10) VITTORIA ALATA (Tipo)

Si tratta di varie tipologie emesse successivamente al periodo della dinastia costantiniana e contraddistinte da rovesci rappresentanti una Vittoria alata nell’atto di avanzare lateralmente . Il rovescio più comune è il SECVRITAS REIPVBLICAE (Valentinianus I, Valens e Gratianus).

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Valens, SECVRITAS REIPVBLICAE, zecca di Lugdunum

11) GLORIA ROMANORVM – variante “soldato (sul RIC segnalato come “Imperatore”) che trascina un prigioniero per i capelli”

L’iconografia di cui sopra, con il soldato (vedi sopra) reggente il labaro e trascinante un prigioniero (più piccolo di dimensioni) per i capelli va riferito a questa leggenda (La Gloria dei Romani).

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Gratianus, GLORIA ROMANORVM, Siscia

12) GLORIA ROMANORVM – variante ”i tre imperatori”

Un’altra varietà della legenda inneggiante alla Gloria Romana caratterizzata in genere da dettagli di lavorazione abbastanza grezzi, impostata su AE4. Rappresenta i tre Imperatori Arcadius, Honorius e Theodosius II. Quest’ultimo,in quanto bambino all’epoca dell’emissione, viene identificato nella figura più piccola.

Theodosius II, GLORIA ROMANORVM, zecca di Cyzicus.

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Io personalmente ci aggiungerei almeno due categorie:

SALVS REIPVBLICAE

Di diametro molto limitato (AE4), rappresentanti una vittoria avanzante a sinistra e trainante un prigioniero.

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Theodosius I, zecca di Nicomedia

VICTORIA AVGG

AE4 come la serie precedente, rappresentano anch’esse la Vittoria alata avanzante a sn e reggente una corona

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Theodosius I, zecca di Siscia

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Come detto in presentazione, quest’elenco è solamente propedeutico. In realtà i tipi monetali del IV secolo sono molti e spesso di difficile identificazione a causa delle condizioni di conservazione della moneta. Talvolta legende uguali presentano diverse iconografie (vedasi ad esempio le GLORIA ROMANORVM… e non son state descritte tutte) o vari imperatori emittenti.

Solo la Vittoria, considerata come singola raffigurazione alata reggente una corona, presenta nel periodo IV-V secolo le seguenti legende:

VICT AVG/AVGG, VICTORIA CAESS NN, VICTORIA CAESARIS, VICTORIA AVGVSTORVM, VICTORI/A AVG/AVGG/AVGGG/AVGG NN, VICTORIA AVGVSTORVM, VICTORIA ROMANORVM, FELICITAS ROMANORVM, GLORIA ROMANORVM, SECVRITAS REIPVBLICAE, SPES ROMANORVM, SALVS REIPVBLICAE, CARTAGINE PP

Spesso è di aiuto confrontare le dimensioni della moneta, considerando che il diametro dei tondelli decresce nel Tardo Impero (salvo qualche eccezione) e dai valori di circa 20-18 mm del periodo costantiniano nel V secolo i bronzi raggiungono frequentemente i 14-12 mm, se non anche minori.

Per indicare velocemente la dimensione della monetazione tardo imperiale da Constantinus I in poi viene utilizzata la terminologia proposta da D.R.Sear:

SIGLA

AE 1 maggiore o uguale a 25 mm di diametro

AE 2 maggiore o uguale a 21 mm di diametro

AE 3 maggiore o uguale a 17 mm di diametro

AE 4 inferiore a 17 mm di diametro

Qualora la moneta analizzata presenti un diametro variabile dovuto ad una forma ovalizzata, ad esempio con assi tra i 18 e 16 mm, questa verrà indicata con la sigla AE ¾.

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RITRATTI

Limitatamente al IV secolo i ritratti spesso sono scarsamente discriminanti, normalmente diademati in quanto rappresentanti Augusti .

Esistono classificazioni relative alla tipologia di diadema indossato, se questo non sia presente o se il ritratto sia elmato, velato, etc... , al tipo di busto e alla posa dell’imperatore. Di seguito alcuni esempi, per avere una visione dettagliata dei vari tipi si acceda ai link:

http://www.constantinethegreatcoins.com/busts/

http://www.constantinethegreatcoins.com/bust2/

http://www.constantinethegreatcoins.com/bust3/

Capo scoperto (tipo A)

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Laureato (tipo B)

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Radiato (tipo C)

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Elmato (tipo D)

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Diademato (tipo E): ne allego vari esemplari...

- diadema piatto (E1)

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- diadema a rosette (E2)

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- diadema con perle (E3)

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- diademato in vari modi, sguardo verso il cielo (E4, 5, 6)

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- busti corazzati con vari tipi di diademi (E 7, 8, 9). Quello sotto è il diademato a perle di Constantius II.

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- diademi femminili (E 10, 11)

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Velato (tipo F)

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Laureato con lancia e/o scudo (G)

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Elmato con lancia e/o scudo (H)

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Laureato reggente la Vittoria su un globo (I)

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Laureato con globo, scettro e/o mappa (J)

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Consolare (K)

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Mostrante un gesto dell'Imperatore (alza la mano, regge un globo) (L)

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Laureato con globo (M)

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Elmato con lancia capovolta (Constantinopolis) (N)

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Busti affiancati (O)

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Busti che si fronteggiano (P)

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Busto singolo, frontale (Q)

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I Cesari sono rappresentati a capo scoperto. Più comunemente si tratta di Constantius Gallus e Iulianus II Cesari (il secondo riconoscibile facilmente anche da Augusto un quanto barbato e elmato).

post-3754-0-45951200-1320957135_thumb.jp

Constantius Gallus Caesar

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Iulianus II Caesar

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Iulianus II Augusto (praticamente il dritto del "VOTA" inserito da ggppTheTop nella discussione)

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Inoltre va considerato che le effigie degli imperatori spesso cambiano stilisticamente da zecca a zecca, come evidente ad esempio nella monetazione di Constantinus I.

post-3754-0-29342500-1320957652_thumb.jp Antiochia

post-3754-0-36217100-1320957673_thumb.jp Cyzicus

post-3754-0-03080100-1320957722_thumb.jp Londinium

post-3754-0-83479100-1320957744_thumb.jp Lugdunum

post-3754-0-09965900-1320957767_thumb.jp Nicomedia

post-3754-0-45857600-1320957792_thumb.jp Ostia

post-3754-0-89383200-1320957806_thumb.jp Roma

post-3754-0-34224500-1320957824_thumb.jp Sirmium

post-3754-0-33538600-1320957850_thumb.jp Siscia

post-3754-0-33450600-1320957894_thumb.jp Ticinum

post-3754-0-11373700-1320957917_thumb.jp Treveri

Chiaramente nel caso specifico va considerata anche la durata temporale del regno di Constantinus I e quindi la possibile variazione somatica dello stesso imperatore.

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CARATTERISTICHE DEI BUSTI

Parte del ritratto è contraddistinta dal busto e quindi dal tipo di indumento indossato che può essere corazzato, paludato o misto paludato/corazzato.

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Corazzato, con i “pterugi” sporgenti dalla spalla

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Paludato

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Misto paludato/corazzato. Si intravvede parte della corazza sul petto, sotto il paludamentum, un mantello ad uso militare. In alternativa si potrebbero notare i “pterugi”.

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Anche la direzione verso la quale è rivolto il busto o la dimensione dello stesso rispetto alla moneta può dare qualche indicazione. Eccezionalmente il busto è in veduta frontale, specie nelle monete del V secolo, come comune in epoca bizantina.

Alcuni esempi di varianti del ritratto su esemplari di IOVI CONSERVATORI:

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Licinius I, zecca di Serdica, "testa grande rivolta a dx"

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Licinius I, zecca di Cyzicus, "busto a sn"

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Licinius II, cesare, zecca di Cyzicus, "busto piccolo a sn"

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Constantinus I, zecca di Aquileia, "busto a dx"

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Constantinus I, zecca di Cyzicus, "busto a sn"

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PICCOLO GLOSSARIO NUMISMATICO

AE, AR, AV: simbolo per indicare che la moneta è rispettivamente in lega bronzea, in argento o in oro.

Anepigrafica: moneta sprovvista di legenda.

Asse del conio: rapporto tra la posizione del dritto e rovescio. Misura la differente angolazione tra l'asse del diritto e quello del rovescio. Si misura in gradi o in ore del quadrante dell' orologio. Un buon link consultabile è: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/asse/asse.html

dell'amico De Florio

Campo: lo spazio della faccia della moneta libero da immagini e legende. Si divide in destro e sinistro.

Esergo: sezione inferiore della moneta, separata dal tipo principale della moneta, in epoca romana di solito riportante il segno di zecca (vedi sotto), indicato con lettere, sigle, numeri romani o simboli grafici particolari.

Dritto (o diritto): faccia della moneta con la figura più importante. Opposto al rovescio. Non sempre è chiaro quale sia il dritto. Nelle monete antiche in genere si considera dritto il lato impresso dal conio di incudine e quindi convesso.

Legenda: lettere e parole presenti sulla moneta. Di solito scritta attorno al bordo del conio (contorno), ma non esclusivamente.

RIC: Abbreviazione di Roman Imperial Coinage, opera in 10 Volumi in fase di revisione, testo di riferimento per la numismatica romana imperiale.

Rovescio : faccia opposta al dritto (v.)

Segno di zecca (o marchio di zecca): lettera o simbolo usata per indicare nella zecca di quale città è stata coniata la moneta.

Tondello disco metallico liscio preparato a ricevere l'impronta del conio.

Zecca: laboratorio o officina per la fabbricazione di monete. Per un elenco orientativo sulle zecche romane, le sigle più comuni e gli anni di attività:

http://tjbuggey.ancients.info/mints.html

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Con questo avrei concluso la discussione generale. Spero che, come da obiettivo iniziale, risulti utile a quanti si accosteranno per la prima volta alla monetazione tarda-romana. E che non sia stata una discussione troppo superficiale ma al pari, nemmeno troppo complessa o noiosa nella lettura. A breve conto di postare una ricerca analoga e mirata, riferita però unicamente alla monetazione “classica” del periodo: la FEL TEMP REPARATIO, con analogo obiettivo didattico finale di aiutare il neofita alla conoscenza della tipologia.

Per quanti invece, già addentro al tema “tardo imperiali”, che abbiano letto la stessa, spero averne ottenuto il coinvolgimento e magari, ravvivato i ricordi e un pizzico di nostalgia dei “ bei tempi “ di “ quando ho comperato la mia “numero 1” “.

Che non avrà magari un valore immenso, non sarà magari splendida…

post-3754-0-61211400-1320958975_thumb.jp

...ma al pari della “numero 1” di quel grande “collezionista” di Paperon de’ Paperoni sarà sempre e comunque indimenticabile…

Ciao e grazie per l'attenzione

Illyricum

:)

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Grazie ClaudioDruso,

il tuo (e spero non sia l'unico ;) ) è la miglior ricompensa per il tempo e l'impegno che ho impiegato nel creare la discussione di cui sopra.

Una discussione "semplice" rispetto ad altre già postate ma spero didattica e utile.

Prossimamente... le FEL TEMP REPARATIO, come già detto.

Chiaramente sono ben accette integrazioni alle monete di cui sopra.

Ciao

Illyricum

:)

PS: dimenticavo, le foto sono tratte perloppiù da ACSearch e Constantinethegreat.com

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Complimenti sinceri, Illyricum, per questa discussione così bella ed utile che rende chiari e ben organizzati degli argomenti complessi e di solito presentati in modo dispersivo. E' un lavoro davvero utilissimo oo)

Enrico :)

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Non posso fare altro che unirmi a coloro che mi hanno preceduto per porgerti i miei complimenti: una discussione ben fatta, sicuramente utile dal punto di vista didattico con un bel corredo iconografico. :)

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