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Eraclio 20 nummi?


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Inviato (modificato)

Ciao a tutti,non mi è passata la mania per le bizantine ma come detto in precedenza trovo siano più difficili da reperire sul mercato.

Comunque volevo chiedere lumi per questa ultima compera che dovrebbe essere un 20 nummi a nome eraclio peso 4.55 g,ho guardato un pò in giro e sinceramente non saprei,dal viso potrebbe anche essere maurizio tiberio....qualche idea?

riguardo la zecca purtroppo non si legge nulla...grazie.

p.s. ho caricato le foto invertite ma penso sia lo stesso

Modificato da giano3

Inviato (modificato)

Concordo su Eraclio, mezzo follis della zecca di Cartagine.

L'unica altra possibilità potrebbe essere Foca ma il volto particolarmente tondo sul tuo esemplare, insieme al globo crucigero al posto della mappa nella mano destra del sovrano, mi fa propendere per Eraclio. Per un confronto tra le due ipotesi: http://www.acsearch.info/record.html?id=420575 La prima è di Foca, la seconda è di Eraclio.

Modificato da Follis Anonimo

Inviato

ciao follis e grazie per la risposta,sì mi sa che eraclio ci stia meglio di foca e dal viso è sicuramente lui.

Mezzo follis,che poi sarebbe uguale a 20 nummi?....mi sa che devo fare un giro a leggermi il sistema monetario bizantino....come moneta come ti sembra messa?non sarà al massimo della conservazione ma per me è troppo bella...... :D


Inviato

Anche a me piace: al dritto i dettagli del volto si leggono bene, peccato per il rovescio che manca della sigla della zecca che però in questo caso non è un dettaglio determinante per l'identificazione. Mi pare quindi una moneta di tutto rispetto!

Ps

Dalla riforma di Anastasio I del 498:

1 Follis = 40 nummi; 1/2 Follis = 20 nummi; 1 Decannumo= 10 nummi; 1 Pentanummo = 5 nummi

Questo sistema è riscontrabile, almeno teoricamente, al massimo fino a Teofilo (829-842) che, per l'appunto, ad un certo momento toglie la grande M dal rovescio del Follis indicante il valore di 40 nummi per apporre la consueta iscrizione relativa all'Imperatore che sarà usata sino all'altra grande riforma della monetazione bizantina del 1092 ad opera di Alessio I. Nei primi decenni successivi a Teofilo qualche raro mezzo follis continua comunque ad essere battuto, sebbene, ovviamente, senza l'indicazione del valore. Spero di essermi spiegato correttamente.

A presto!


Inviato (modificato)

sì sì tutto chiaro,grazie ancora,mi sono rivisto anche la questione delle lettere sul rovescio,appunto la M ,la K,la E ecc....sai il fatto è che con queste monete faccio sempre fatica a capire lo stato di conservazione effettivo perchè per dire il ritratto sul diritto è sempre un pò approssimativo anche se la moneta è appena battuta per dire,quindi capisco a fatica se si vede più o meno bene particolareggiato per causa dell'usura e del tempo o per via del modo sbrigativo ed approssimativo appunto del conio.

Modificato da giano3

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