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JUVENILIA - Zecca di Ancona - Aggiornamento


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Rileggendo da "JUVENILIA raccolta di scritti presentati al Concorso per Giovani Numismatici Nino Rapetti", l'ottimo lavoro di Riccardo Attorri (il ns. "coins") leggo al capitolo IX. Ducato d'oro : "Ancora più intrigante e ancora più sconosciuta è la moneta d'oro che potrebbe essere stata coniata nella zecca di Ancona….."

Ebbene, ad integrazione e a supporto dell'esistenza di tale moneta di cui si è molto discusso e tuttora si discute, vorrei allegare (sperando di non essere tacciato per uso illecito dei diritti d'autore) copia della Tav. IX tratta dal volume LE "ZECCHE ITALIANE fino all'Unità" a cura di Lucia Travaini, editore IPZS, 2011. La didascalia riporta "Repubblica di Ancona, ducato d'oro anonimo ; 3,46 gr. 22 mm ; dal tesoro di Sant Pere de Rodes : Tesoro di Sant Pere 1999, n. 2327. MNAC-Museu Nacional d'Art de Catalunya, Barcellona; Fotografos Calveras / Merida / Sagristà.

Vorrei ringraziare tutti quanti sopra per avermi consentito di ammirare una capolavoro di moneta sino ad ora sconosciuta al grande pubblico e nota (??) solo nelle descrizioni di alcuni studiosi come G. Castellani ed il Catalogo Rossi del 1880, curato da G. Sambon.

Un grazie agli autori tutti del volume LE ZECCHE ITALIANE e al Museo di Barcellona che ha consentito la pubblicazione delle immagini.

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Allegato

D/ + D_E_ANCO_NA /Cavaliere a cavallo con spada brandita e al galoppo verso destra

R/ PPS+S Q__VIRIACVS / San Ciriaco benedice con la mano destra e tiene una lunga croce astata con la sinistra.

La moneta è datata attorno alla metà del 1300 durante il periodo della Repubblica Autonoma.

post-11314-0-25327200-1321373149_thumb.j

Modificato da miroita
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Grazie Miro della seganlazione! :)

Premetto che non ho il libro e che non ne so molto a rigurado ma non ti sembra che l' iconografia della moneta sia più recente?

Guardando i grossi attribuiti a Clemente VII la prima cosa che salta all' occhio è la croce del santo ( molto simile a quella del Ducato)

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ANOANB/8

Ripeto che queste sono solo mie congetture! :P

Modificato da lollone
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L'elemento che fa attribuire la moneta al periodo della Repubblica Autonoma, quindi parliamo di metà del XIV secolo, e data dalla posizione del cavaliere e cavallo galoppanti a destra. Infatti il cavaliere compare per la prima volta nelle monete di Ancona (legenda o campo) verso la metà del XIV sec. ed è sempre rivolto verso destra (taluni lo fanno risalire addirittura alla seconda metà del XIII sec.). Solo circa due secoli più tardi il cavallo con il cavaliere (che poi diventeranno lo stemma della città di Ancona) volgeranno la loro direzione verso sinistra.

Non si è riusciti a stabilire per quale motivo questo sia avvenuto, ma .... è così.

La storia del guerriero armato di spada la si può rintracciare nel recente libro di Giuseppe Borbone "Il Guerriero d'Oro Armato di Spada sul Cavallo Corrente e lo Stemma della Città di Ancona" , edito da Libreria Canonici, 2009.

Alla fine del XV sec. iniziamo a vedere su alcuni quattrini il cavaliere rivolto a sinistra, così come all'inizio del XVI sec. con le monete anonime attribuite a Clemente VII troviamo inizialmente il cavallino e cavaliere rivolti a destra per poi divenire definitivamente rivolti a sinistra (versione finale e come già detto stemma attuale della città di Ancona). Se ti capita di andare a vedere il Palazzo degli Anziani, nella Attuale Piazza Stracca, si può ancora vedere una serie di bassorilievi con cavalieri a cavallo galoppanti a destra.

Modificato da miroita
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L'elemento che fa attribuire la moneta al periodo della Repubblica Autonoma, quindi parliamo di metà del XIV secolo, e data dalla posizione del cavaliere e cavallo galoppanti a destra. Infatti il cavaliere compare per la prima volta nelle monete di Ancona (legenda o campo) verso la metà del XIV sec. ed è sempre rivolto verso destra (taluni lo fanno risalire addirittura alla seconda metà del XIII sec.). Solo circa due secoli più tardi il cavallo con il cavaliere (che poi diventeranno lo stemma della città di Ancona) volgeranno la loro direzione verso sinistra.

Non si è riusciti a stabilire per quale motivo questo sia avvenuto, ma .... è così.

La storia del guerriero armato di spada la si può rintracciare nel recente libro di Giuseppe Borbone "Il Guerriero d'Oro Armato di Spada sul Cavallo Corrente e lo Stemma della Città di Ancona" , edito da Libreria Canonici, 2009.

Alla fine del XV sec. iniziamo a vedere su alcuni quattrini il cavaliere rivolto a sinistra, così come all'inizio del XVI sec. con le monete anonime attribuite a Clemente VII troviamo inizialmente il cavallino e cavaliere rivolti a destra per poi divenire definitivamente rivolti a sinistra (versione finale e come già detto stemma attuale della città di Ancona). Se ti capita di andare a vedere il Palazzo degli Anziani, nella Attuale Piazza Stracca, si può ancora vedere una serie di bassorilievi con cavalieri a cavallo galoppanti a destra.

Discussione indubbiamente interessante ma mi ha confuso le due idee che avevo su questa moneta

Allego un esemplare passato per un'asta (credo NAC ) di qualche anno fa , nella descrizione veniva attribuita alle anonime battute sotto, o di poco precedente, a Clemente VII, parliamo quindi del primo quarto del 1500.

Rispetto a quanto riportato sopra noto i seguenti particolari nell'esemplare da me postato:

1) il cavaliere è volto a dx

2) la forma delle lettere nei due esemplari appare assai simile, questo è il punto maggiormente controverso a mio avviso: come può una tipologia che sia assume sia stata battuta nel 1300/1350 mostrare le stesse lettere di una moneta coniata 200 anni dopo? Oltretutto non appare strano che un ducato battuto nel 1350 non abbia carattere unciali o almeno gotici ? [questo dovrebbe essere facilmente risolto confrontando le legende denari o grossi risalenti con certezza a metà del XIV secolo]

3) i due cavalieri paiono abbastanza simili iconograficamente eccetto per la finitura delle bardature , più evoluta, nell'esemplare qui postato postato. Da notare la figura del cavaliere (D) che irrompe , in entrambi gli esemplari, nel campo della legenda, dando un piacevole senso di armonia e dinamica

4) la croce del santo nei due esemplari pare molto simile iconograficamente , anche se le due figure di santo appaiono assai diverse, soprattutto nel manto del santo

5) i due esemplari differiscono per la presenza del cerchio interno che racchiude le figure centrali (appena accennata nel ducato, più marcata e definita nell'esemplare qui postato)

6) l'esemplare qui postato dovrebbe essere un doppio ducato , non ho il peso esatto ma ricordo che nel catalogo veniva descritto come doppio ducato con un peso sicuramente superiore a 6 grammi.

post-4253-0-56327100-1321475118_thumb.jp

Modificato da numa numa
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Grazie A numa numa per il suo intervento!

Proprio questo volevo dire quando parlavo dell' iconografia più recente!

Aggiungo anche che nella legenda del D/ dell' esmplare postato da Miroita, c' è la crocetta mentre nell' altro ci sono le chiavette decussate.

Modificato da lollone
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Ragazzi non mi fate scherzi, così mi cade il castello che mi ero forse illuso di aver trovato!

Quello Zecchino d'oro di cui si parla nel Catalogo Rossi del 1880 che viene riportato, senza purtroppo alcuna un'immagine con le seguenti descrizioni

ZECCHINO. PPS + S QVIRIACVS /Il Santo in piedi

R/ DE ANCONA / Cavaliere armato galoppando a d.

R3 ORO C1

Forse che mi sono sbagliato con il Ducato Papale del Periodo Anonimo (inizio XVI sec. attribuite a Clemente VII) che equivarrebbe a questo riportato in catalogo e classificato al CNI 4, Munt. 5 (vedi) ?

La moneta indicata da lollone con le chiavette sarebbe il CNI 30, Muntoni 4 (vedi)

mentre quella di numa numa sarebbe il doppio ducato con chiavette e rondini in legenda (vedi) CNI 28(?), Munt. 2.

Se così fosse e mi sono ingannato con il ducato papale, c'è qualcuno che abbia notizie di tale moneta della Repubblica di Ancona di cui si sarebbero perse le tracce?

D'altra parte credo che Giulio Sambon quando l'ha inserita tra le monete della Repubblica non possa aver sbagliato. Io si, posso sbagliare, ma lui no! :lol:

Modificato da miroita
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Credo si tratti della stessa moneta, o almeno la moneta da te postata dovrebbe essere il ducato anonimo attribuito al periodo di Clemente VII

per la zecca di Ancona , e quella da me postata dovrebbe essere il doppio.

La classificazione di Sambon nel catalogo Rossi fa riferimento a quale periodo ?

Hai controllato quello che riporta il CNI per la zecca di Ancona per le emissioni del sec. XIV ?

Controlla anche due importanti collezioni che sicuramente avranno sia questi pezzi riportati nella discussione, sia l'ipotetico ducato del XIV secolo :

Castellani - Collezione Papadopoli

Gnecchi - Vendita Leo Hamburger (in 3 parti ; 1902-03)

Fatte queste verifiche la situazione dovrebbe essere più chiara

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Ho provveduto io a fare il controllo dei cataloghi suggeriti (cosi mi rispondo da solo :lol: )

Coll. ROSSI - Raffaele Dura e Giulio Sambon - 1880

Vi sono due esemplari, ambedue con cavaliere a dx. : il primo è un doppio ducato descritto al n. 6 come (doppio zecchino) Inedito e riportato nella Tav. I

Il secondo è un ducato (descritto come zecchino) al n. 7 dato come R3 - non raffigurato nelle tavole

Coll. Gnecchi - Leo Hamburger 7 gennaio 1902 lotto 10 :

ANCONA - zecchino attribuito alla Repubblica (nessuna indicazione di data - unico riferimento bibl. Coll. Rossi n. 7) prezzo realizzato 105DM

[prezzo buono ma non da grande rarità - la moneta non è illustrata , altro indice che non viene considerata rara - di contro viene illustrato un obolo : SOLA CIVITAS ANCON , considerato molto raro]

Coll. PApadopoli - pubblicata da Castellani nel 1925 , n. 13811 peso gr. 3.47 - moneta illustrata alla Tv. XI

cavaliere galoppante volto a dx. Il Castellani l'assegna al periodo Comunale che si estende dal sec. XII al sec. XVI

MUNTONI

descritta come ducato al n. 76 con cavaliere a dx. CNI 5 della stessa tipologia (con cavaliere a dx o a sin) ne sono descritta ben 6 esemplari , tutti illustrati alla tavola 33 - la moneta è emessa a nome di Clemente vii

Sia Leone X che Adriano VI coniano anche loro la stessa tipologia di ducato con il proprio nome (Leo coniò anche doppi ducati).

Queste monete sono facilmente distinguibili (ancorche molto simili o identiche come tipi) perche riportano al rovescio il nome del pontefice , a differenza degli altri ducati e doppi ducati anonimi, oggetto della discussione , che hanno legenda DE ANCONA

L'esemplare da me postato l'avevo visto in asta Nomisma n. 26 del 19.2.2004 lotto 440 e pesa gr. 6.88

è de tipo anonimo e potrebbe essere della medesima tipologia descritta nel catalogo Rossi al n.6

infine suggerisco la lettura dell'articolo di CASTELLANI, in RIN 1893 pp. 335-339

"Il ducato d'oro anconitano nel secolo XIV"

dove l'autore parla appunto della stessa moneta descritta da Miroita, attribuita al periodo repubblicano,

che si distinguerebbe da quelle della dominazione pontificia perche mancante delle chiavi decussate e triregno, attributi

precipui della dominazione pontificia. Questo parrebbe essere l'unico elemento di distinzione tra un supposto zecchino attribuito al periodo comunale e i successivi battuti sotto la dominazione pontificia.

Sia il doppio ducato della vendita Rossi (n.6) che quello Nomisma riportano il simbolo pontificio.

Per il ducato nulla si può dire non essendo raffigurato .

Il ducato della coll. Papadopoli parrebbe senza simboli ma la legenda parrebbe assai simile come forma di caratteri a quelle degli esemplari emessi sotto il dominio papale.

Il Castellani nel suo articolo non fornisce prove conclusive ad una coniazione sicuramente riconducibile al periodo comunale pur citando l'esemplare visto dal Peruzzi e l'esemplare del museo di Brera.

Suggerisco in ultimo anche la lettura del piacevole articolo di Riccardo Attorri "La storia anconetana dei secc. XII, XIII e XIV, raccontatata dalle sue monete, pubblicato in JUVENILIA, ottobre 2011 (ricerca redatta per il concorso Nino Rapetti). :)

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Ringrazio numa numa per il pregevole lavoro di ricerca.

Purtroppo, giriamo sempre attorno al Catalogo Rossi del 1880 curato da Sambon in cui ci sono in asta un doppio zecchino al n. 6 del catalogo e uno zecchino al n. 7 del catalogo. Mentre la prima moneta sarebbe stata identificata e sarebbe, salvo errore, il doppio ducato delle monete anonime attribuite a Clemente VII , che ho già segnalato e che corrisponderebbe al CNI 1 (salvo smentita, perchè in questi giorni il cervello mi si sta intrecciando, anche con i denari del XIV sec. di cui ogni giorni trovo delle varianti), la moneta incriminata è quella al n. 7 (lo zecchino non raffigurato nelle tavole finali) ed è quella di cui parla poi anche il Castellani nel suo studio "Il ducato d'oro anconitano nel secolo XIV", RIN 1893......

Questa è la moneta che io erroneamente ho ritenuto fosse quella pubblicata sulla Tavola IX del recentissimo lavoro "Le zecche d'Italia fino all'unità" e che si trova presso il Museo di Barcellona.

In un momento di euforia, senza forse pensarci troppo, ho detto "è quella!", ma giustamente gli amici del forum mi hanno fatto rimettere i piedi sulla terra. Quella sulla tavola IX è una bellissima moneta, rarissima, ma purtroppo non è quello zecchino di metà XIV sec. che tutti gli studiosi di monetazione anconetana cercano.

Peccato!

Continueremo a cercarla! Io continuerò il mio lavoro di ricerca, sperando che anche qualcun'altro si adoperi nel raggiungimento di questo risultato.

PS: conosco molto bene il lavoro di Riccardo Attorri, dal quale ho preso spunto per iniziare questa discussione. Se devo essere sincero, e la cosa mi ha fatto immenso piacere, quel grosso agontano in copertina del volume JUVENILIA è parte della mia collezione (come ho avuto modo di segnalare già in altra discussione).

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Grazie di averci spiegato il contesto Miroita

Ripensando al Rossi in fondo non vi è nessun elemento che porterebbe a pensare che quello zecchino descritto al n. 7 sia il fantomatico esemplare del XIV secolo , potrebbe essere, al pari degli altri citati un esemplare del 1500 battuto sotto l'egida papale.

Forse l'esemplare della coll Papadopoli potrebbe avere più chances.

Comunque per la tua ricerca perche non rintracci gli esemplari citati nell'articolo del Castellani ? Io comincerei da li e poi vedrei se ne viene fuori qualcosa .. ;)

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Ho provveduto io a fare il controllo dei cataloghi suggeriti (cosi mi rispondo da solo :lol: )

Coll. ROSSI - Raffaele Dura e Giulio Sambon - 1880

Vi sono due esemplari, ambedue con cavaliere a dx. : il primo è un doppio ducato descritto al n. 6 come (doppio zecchino) Inedito e riportato nella Tav. I

Il secondo è un ducato (descritto come zecchino) al n. 7 dato come R3 - non raffigurato nelle tavole

Coll. Gnecchi - Leo Hamburger 7 gennaio 1902 lotto 10 :

ANCONA - zecchino attribuito alla Repubblica (nessuna indicazione di data - unico riferimento bibl. Coll. Rossi n. 7) prezzo realizzato 105DM

[prezzo buono ma non da grande rarità - la moneta non è illustrata , altro indice che non viene considerata rara - di contro viene illustrato un obolo : SOLA CIVITAS ANCON , considerato molto raro]

Coll. PApadopoli - pubblicata da Castellani nel 1925 , n. 13811 peso gr. 3.47 - moneta illustrata alla Tv. XI

cavaliere galoppante volto a dx. Il Castellani l'assegna al periodo Comunale che si estende dal sec. XII al sec. XVI

salve Numa Numa

vorrei sapere se questi cataloghi sono reperibili oppure è meglio che lasci perdere :) !

buonagiornata

Lorenzo

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Si Lollone ciao

sono reperibili anche se hanno comunque costi sostenuti, esistono ristampe di diversa qualità per la coll Rossi (Forni) e Gnecchi (Nummorum Auctiones di Lugano) che ne ha curato una di eccellente qualità- A volte anche l'originale Gnecchi si riesce ancora a trovare a prezzi non proibitivi.

Più difficile la coll Papadopoli della quale non so se sia stata fatta una ristampa. Infine la RIN citata

la puoi scaricare da Google books o Incuso/Altervista.

Se vuoi acquistare volumi e/o ristampe ti consiglio una prossima vendita all'asta di biblioteca numismatica (ne ha una Rauch il prossimo mese ) oppure una fornita ditta numismatica

Modificato da numa numa
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