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IGNORED

Pietro III di Vico [ERA: Denarino che non conosco]


Risposte migliori

ti aiuterei volentieri, ma non riesco a leggere la moneta. Se non puoi mandare foto migliori, almeno comunica le lettere che vedi e il diametro.

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Adolfos questo e' il massimo che posso fare, comunque il lato della croce e' abbastanza nitido.

Mi vorrei sbilanciare ma prima voglio essere sicuro. Potrebbe essere una moneta della più grande rarità.

Prova a rifare le foto.

Ciao

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Adolfos non e' una questione di foto e' la moneta che e' in queste condizioni, comunque il diametro e' mm. 15 e nel lato della croce patente mi sembra di leggere BETRDUICO.Ciao

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Adolfos non e' una questione di foto e' la moneta che e' in queste condizioni, comunque il diametro e' mm. 15 e nel lato della croce patente mi sembra di leggere BETRDUICO.Ciao

La moneta è in buone condizioni.

E' un denaro di Pietro III di Vico per Viterbo. Eccellente. Abbiamo appena pubblicato un articolo su Panorama Numismatico di Gennaio 2012.

Per ora guarda il nostro catalogo online.

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VIT2/1

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Complimenti ad entrambi, ad Adolfo per l'articolo, a Lanzo per la moneta, un R5 è un R5 !

Complimenti ad entrambi, ad Adolfo per l'articolo, a Lanzo per la moneta, un R5 è un R5 !

Complimenti ad entrambi, ad Adolfo per l'articolo, a Lanzo per la moneta, un R5 è un R5 !

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Vi ringrazio a tutti e' proprio lei, il lato della croce recita PETR.D'VICO il retro ora che lo so' intuisco scritto PREFET'URB' mi avete fatto un bel regalo per il primo dell'anno; auguri di nuovo a tutti. Dove trovo Panorama numismatico?

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Vi ringrazio a tutti e' proprio lei, il lato della croce recita PETR.D'VICO il retro ora che lo so' intuisco scritto PREFET'URB' mi avete fatto un bel regalo per il primo dell'anno; auguri di nuovo a tutti. Dove trovo Panorama numismatico?

Siamo noi a ringraziare te per averci dato la possibilità di vedere la moneta.

Mi piacerebbe avere ulteriori informazioni quale il peso etc. per motivi di studio. Eventualmente in seguito, se vorrai (grazie!).

E sarebbe interessante fare alcune considerazioni a riguardo. Quella che si vede è una bianchitura oppure un effetto della foto?

Panorama Numismatico viene venduto solo su abbonamento. Ma contattando il relativo sito lo puoi ordinare su internet.

Cordiali saluti a tutti

Adolfo

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Nel frattempo, anche se forse la discussione potrebbe essere ritenuta chiusa, continuo a riflettere. Da quel poco che si può vedere dalle immagini, il conio del denaro del lanzo mi sembra diverso dagli altri esemplari che ho analizzato personalmente in precedenza. Se prendiamo in considerazione il fatto che con un conio di martello si potevano battere circa 8.000 pezzi e fino a 15.000 con uno di incudine, arriviamo genericamte ad un numero considerevole di produzione. Che fine hanno fatto? Parliamone. Forse ritirate dal circolante monetario per un qualche motivo? Se siete d'accordo io proporrei di spostare la discussione nella sezione medievale. Che ne dite? Saluti

Modificato da adolfos
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Supporter

E si....

saluti e buon anno

luciano

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Adolfos non e' una questione di foto e' la moneta che e' in queste condizioni, comunque il diametro e' mm. 15 e nel lato della croce patente mi sembra di leggere BETRDUICO.Ciao

La moneta è in buone condizioni.

E' un denaro di Pietro III di Vico per Viterbo. Eccellente. Abbiamo appena pubblicato un articolo su Panorama Numismatico di Gennaio 2012.

Per ora guarda il nostro catalogo online.

http://numismatica-i...moneta/W-VIT2/1

Non posso che rallegrarmi con te Adolfos e con Paleologo per l'articolo pubblicato su PN di gennaio 2012

"Pietro III Di Vico e la zecca di Viterbo nel XIII secolo ", che leggerò con molto piacere ed interesse appena, nei prossimi giorni, riceverò la rivista.

Complimenti ed auguri vivissimi.

Modificato da miroita
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Supporter

Nel frattempo, anche se forse la discussione potrebbe essere ritenuta chiusa, continuo a riflettere. Da quel poco che si può vedere dalle immagini, il conio del denaro del lanzo mi sembra diverso dagli altri esemplari che ho analizzato personalmente in precedenza. Se prendiamo in considerazione il fatto che con un conio di martello si potevano battere circa 8.000 pezzi e fino a 15.000 con uno di incudine, arriviamo genericamte ad un numero considerevole di produzione. Che fine hanno fatto? Parliamone. Forse ritirate dal circolante monetario per un qualche motivo? Se siete d'accordo io proporrei di spostare la discussione nella sezione medievale. Che ne dite? Saluti

Adolfo, quello che dici è corretto; forse non c'è stato tempo per arrivare a coniare tanti denari per altri motivi, indipendenti dagli aspetti tecnici di durata dei coni.

Io, che non conosco questa monetazione, indagherei su motivi differenti; ora io non ho testi adeguati, né mi è possibile ora dare risposte congrue, ma lume di naso, se queste nonete sono ora introvabili, controllerei:

- c'era il diritto da parte del de Vico di coniare queste monete?

- quanto è durata la sua Signoria?

- era congruo il contenuto di fino rispetto alla metrica monetale nella quale doveva inserirsi la moneta?

queste sono solo alcune cause che potrebbero far abortire una moneta nel momento nel quale è stata decisa la sua battitura e si è dato il via alla coniazione.

potrebbe esserci stata qualche congiuntura politica/finanziaria che determinò una interruzione della sua battitura o qualche "lamentela e/o pressione" di stati confinanti che hanno visto in quella moneta una minaccia ai loro commerci......

Spunti per indagare....

Leggerò con curiosità il prossimo Panorama Numismatico :good:

Saluti

Luiciano

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Supporter

Complimenti a tutt*!

Direi senz'altro di spostare la discussione nella sezione medievale, laddove potremo approfondire, anche una volta che sarà possibile per i vari utenti aver letto il bell'articolo in uscita su PN.

Un saluto: e che sia davvero di buon auspicio per l'inizio del nuovo anno! MB

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Grazie Luciano. I tuoi spunti sono molti interessanti. Per alcuni abbiamo cercato di rispondere nell'articolo.Per altri c'è da approfondire. Un problema è stato anche lo spazio limitato che un articolo divulgativo può contenere. Ma dopo che lo avrete letto potremo discuterne molto volentieri. Le critiche non mancheranno sicuramente. Intanto abbiamo appurato che la moneta non è un R5. Non ho mai creduto in questo grado di rarità. Molti esemplari giacciono in collezioni private, non riconosciuti oppure non segnalati per egoismo collezionistico. E forse anche in qualche casseto a fare la muffa. Cari saluti Se qualche moderatore cortesemente spostasse questa discussione nella sezione Medievali di zecche italiane ci farebbe piacere. Grazie Adolfo

Monica ti leggo solo ora: le tue osservazioni ci saranno di grande aiuto. Ciao

Modificato da adolfos
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Nel frattempo, anche se forse la discussione potrebbe essere ritenuta chiusa, continuo a riflettere. Da quel poco che si può vedere dalle immagini, il conio del denaro del lanzo mi sembra diverso dagli altri esemplari che ho analizzato personalmente in precedenza. Se prendiamo in considerazione il fatto che con un conio di martello si potevano battere circa 8.000 pezzi e fino a 15.000 con uno di incudine, arriviamo genericamte ad un numero considerevole di produzione. Che fine hanno fatto? Parliamone. Forse ritirate dal circolante monetario per un qualche motivo? Se siete d'accordo io proporrei di spostare la discussione nella sezione medievale. Che ne dite? Saluti

Monete piccole, in mistura. Non venivano tesaurizzate e difficilmente entravano anche in piccoli ripostigli.

Questo il motivo per il quale ce ne sono pervenuti pochi esemplari.

I sempre più numerosi scavi in siti medioevali riporteranno comunque sempre di più alla luce esemplari "minuti" delle zecche minori.

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Nel frattempo, anche se forse la discussione potrebbe essere ritenuta chiusa, continuo a riflettere. Da quel poco che si può vedere dalle immagini, il conio del denaro del lanzo mi sembra diverso dagli altri esemplari che ho analizzato personalmente in precedenza. Se prendiamo in considerazione il fatto che con un conio di martello si potevano battere circa 8.000 pezzi e fino a 15.000 con uno di incudine, arriviamo genericamte ad un numero considerevole di produzione. Che fine hanno fatto? Parliamone. Forse ritirate dal circolante monetario per un qualche motivo? Se siete d'accordo io proporrei di spostare la discussione nella sezione medievale. Che ne dite? Saluti

Monete piccole, in mistura. Non venivano tesaurizzate e difficilmente entravano anche in piccoli ripostigli.

Questo il motivo per il quale ce ne sono pervenuti pochi esemplari.

I sempre più numerosi scavi in siti medioevali riporteranno comunque sempre di più alla luce esemplari "minuti" delle zecche minori.

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Adolfos, quella che tu chiami bianchitura e' forse l'effetto della lampada da tavolo sotto la quale ho scattato le foto. Per le altre cose che mi chiedi sono ben felice di aiutarti perche' tu sei un numismatico mentre io un collezionista. Il diametro come gia' avevo detto e' mm.15 il peso g.o,50. Spero nei prossimi giorni di postare foto migliori. Ciao

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