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IGNORED

Parere su sesterzio - Traiano


skubydu

Risposte migliori

p.s. quanto da te segnalato si manifesta anche nella monetazione greca...esempio bronzi siciliani....povero bronzo.....

Figurarsi se restano indietro...

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Interessante discussione.... non mi cimento nel dare pareri tecnici dono che si sono mossi personaggi di tale caratura ;) :guitarist:

dico solo che il colore grigio ferro (o è lo schermo del portatile che uso che me lo fa vedere cosi??) della moneta mi preoccupa molto più dei rappezzini nei campi, che pure ci possono anche stare. Il colore è innaturale, fa pensare ad una ripatinatura globale della moneta.

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Riguardo il Traiano ed il Claudio gli interventi meccanici sono evidenti e, a mio giudizio, non deturpanti (preferisco una moneta sapientemente restaurata meccanicamente e senza aggiunte che una ripatinata e totalmente uniformata artificialmente).

Riguardo gli inneschi del cancro tengo a precisare che non sono sempre e solo dovuti all'uso degli acidi. E' molto probabile infatti che un intervento su incrostazioni dure, con l'obiettivo finale di spianarle e livellarle, nel tempo possa dare origine a focolai proprio sulle zone spianate. Questo perchè l'intervento meccanico inevitabilmente rompe l'equilibrio chimico di quelle patine e metalli contenenti sali insoluti che, a contatto con aria ed umidità, innesca gli indesiderati fenomeni corrosivi.

Un buon restauratore questo lo sa bene e sa anche che tutti i bronzi necessitano di intervento di stabilizzazione (non solo quelli puliti meccanicamente).

Tali interventi, se raffrontati con i tempi necessari alla pulizia vera e propria, non sono poi così lunghi e trovo quindi assurdo non proteggere un bronzo al termine di un lavoro di pulizia.

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Riguardo il Traiano ed il Claudio gli interventi meccanici sono evidenti e, a mio giudizio, non deturpanti (preferisco una moneta sapientemente restaurata meccanicamente e senza aggiunte che una ripatinata e totalmente uniformata artificialmente).

Riguardo gli inneschi del cancro tengo a precisare che non sono sempre e solo dovuti all'uso degli acidi. E' molto probabile infatti che un intervento su incrostazioni dure, con l'obiettivo finale di spianarle e livellarle, nel tempo possa dare origine a focolai proprio sulle zone spianate. Questo perchè l'intervento meccanico inevitabilmente rompe l'equilibrio chimico di quelle patine e metalli contenenti sali insoluti che, a contatto con aria ed umidità, innesca gli indesiderati fenomeni corrosivi.

Un buon restauratore questo lo sa bene e sa anche che tutti i bronzi necessitano di intervento di stabilizzazione (non solo quelli puliti meccanicamente).

Tali interventi, se raffrontati con i tempi necessari alla pulizia vera e propria, non sono poi così lunghi e trovo quindi assurdo non proteggere un bronzo al termine di un lavoro di pulizia.

Ciao Francesco...e grazie per aver completato l'argomento.

L'ottimo e preparato amico Centurione ci sta dicendo che la cuprite, a volte rinvenibile in formazione escrescente è piuttosto tosta.

Per rimuoverla va schiacciata, più che tagliata...con finale levigatura.

Cosa accade?

Si è così entrati dentro il metallo...così come recidendo un bubbone, od un foruncolone...si taglia la carne.

Si è...insomma...dentro la moneta...che resta scoperta ove era sigillata.

Tale dinamica meccanica ha una forte azione aerobica...può innescare i cloruri, ove presenti, così come i bastoncini sfregati possono innescare il fuoco.

Nella migliore delle ipotesi...ci troveremo di fronte ad un punto di innesco.

Se la moneta riposa in ambiente umido (basta anche meno di una cantina o di un posto di mare)...è probabile che vedremo prima o poi le famose macchioline azzurrognole.

Per evitare sorprese si dovrebbe procedere ad un bagno di sostanze inibitrici con passaggi e tempi adeguati alla bisogna...secondo esperienza.

Purtroppo tali interventi possono provocare...viraggi nel colore delle superfici che, all'occhio esperto rivelano il trattamento.

Che succede?

Che una moneta trattata...resta comunque a rischio e non avendo conosciuto direttamente la storia degli interventi...non si può sapere...quali sono i rischi e le probabilità negative che permangono.

Ergo...l'oggetto può risentirne, anche notevolmente, nel valore.

Ecco perchè...se l'innesco non è già in corso...non si interviene, nella speranza di sbarazzarsene prima della varicella.

Non si dovrebbe fare...non è corretto farlo.

Ma l'ambiente e la materia sono difficili...e questo è solo un altro esempio.

Le monete vanno acquisite da chi può garantirle in tutto e per tutto...dalla lecita e legale provenienza...alla libera circolazione...all'integrità, qualità oggettiva del metallo compresa.

La numismatica è un piacere...se si debbono avere patemi e brutte sorprese...che piacere è?

Mica sarete masochisti?

:)

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P.S.

E' opportuno specificare che gli argomenti sopra trattati non hanno diretta e proporzionale importanza per le monete di questa asta...chiaramente non di primo pelo, ma nemmeno in disfacimento.

E' stata un'occasione di approfondimento.

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Ciao a tutti,

mi sento in dovere di intervenire per mettere in evidenza un punto che non è emerso in questa bella e interessante discussione forse perchè diversi iscritti di questo bellissimo forum sono commercianti di monete e quindi forse con un leggero conflitto di interesse. Si dice che per essere sicuri bisogna comprare da commercianti seri dimenticando che le loro monete comunque provengono da aste (o comprano da tombaroli? ) e quindi si crea un circolo vizioso perchè chi mi assicura della lecita provenienza di quella moneta? La casa d'aste (come gia' accennato piu' sopra) si limita ad accettare le monete dal conferente e non è tenuta a fare indagini, e se il conferente è un tombarolo o un ladro? Ecco che a un'indagine approfondita magari si scopre che la bella moneta comprata da un commerciante serio è di origine illecita e quindi tutti gli anelli della catena verranno perseguiti. Secondo me rischi ce ne saranno sempre, per carita', minimi, ma ci sono. E allora viva E-bay, tanto non cambia nulla e almeno spendo meno.

Altro discorso è per la bonta' della moneta, comprando da foto certi falsi o monete buone ma pasticciate sono sempre in agguato e la' sta alla persona stare accorta. Diciamo che una certa quantita' di incu.ate fa parte del gioco, è come andare in bicicletta, cadendo si impara.

Scusate la franchezza, spero di non aver offeso nessuno...

Maurizio

Ah dimenticavo, nella mia vita collezionistica (30 anni) ho visto e anche comprato (sigh) monete false e monete restaurate (e poi scoppiatemi in mano) sia da aste che da commercianti seri........

Modificato da maurizio7751
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Ciao a tutti,

mi sento in dovere di intervenire per mettere in evidenza un punto che non è emerso in questa bella e interessante discussione forse perchè diversi iscritti di questo bellissimo forum sono commercianti di monete e quindi forse con un leggero conflitto di interesse. Si dice che per essere sicuri bisogna comprare da commercianti seri dimenticando che le loro monete comunque provengono da aste (o comprano da tombaroli? ) e quindi si crea un circolo vizioso perchè chi mi assicura della lecita provenienza di quella moneta?

Bè, quì più che un problema di lecita provenienza sine tempore, è un problema di responsabilità civile e penale. Che la moneta possa aver avuto qualche traversia incognita,nessuno può garantirlo al 100% ( sennò non la definiremmo incognita) però , comprando da canali "ufficiali" e verificati ( Ebay non lo è) , come abbiamo ripetuto fino alla nausea, in caso di contestazioni ci si può rivalere sia legalmente che economicamente, sul venditore di turno.

Senza contare che un commerciante scrupoloso, se compra specialmente all'estero ( le aste italiane sono autorizzate intrinsecamente dal momento che vengono esitate, per via degli obblighi comunicativi di chi le tiene) dovrebbe preoccuparsi di farsi rilasciare la documentazione pregressa da cui si evince la lecita provenienza e possesso....se la casa d'aste estera o il commerciante estero non possono o non vogliono fornire adeguata documentazione, allora si dovrebbe sprassedere all'acquisto.....c I commercianti scrupolosi, lo fanno, quelli meno scrupolosi, magari non sempre lo fanno....un privato dubito che se preoccupi minimamente..e un 'inserzionista di Ebay, anche meno...è una questione di responsabilità postuma.

La casa d'aste (come gia' accennato piu' sopra) si limita ad accettare le monete dal conferente e non è tenuta a fare indagini, e se il conferente è un tombarolo o un ladro?

Legalmente sono problemi del conferente, dal momento che dichiara sotto la sua respnsabilità che il bene è suo llegalmente...la casa d'aste NON PUO' a termini di legge,svolgere azioni di polizia giudiziaria andando a verificare la esattezza del dichiarato...Un commerciante idem...la casa d'aste deve inviare la bozza del listino a diverse istituzioni perché prendano visione e controllino il materiale..il commerciante deve tenere fermo il materiale per un certo numero di giorni, prima di metterlo in vendita, e ,teoricamente, chi di dovre dovrebeb passare periodicamente a controllare che nello stock non vi siano materiali "dubbi....come vedi i dispositivi di sicurezza ci sono già....basta applicarli...poi, ripeto, la palla di vetro non ce l'ha nessuno e se uno arriva con documenti falsi e monete di scavo, ci puoi fare poco...lì ci vuole anche un pò di mestiere per annusare il furbetto...

.Ecco che a un'indagine approfondita magari si scopre che la bella moneta comprata da un commerciante serio è di origine illecita e quindi tutti gli anelli della catena verranno perseguiti. Secondo me rischi ce ne saranno sempre, per carita', minimi, ma ci sono. E allora viva E-bay, tanto non cambia nulla e almeno spendo meno.

Su Ebay la percentuale di rischio mi sembra parecchio più alta proprio perché questi dispositivi non si applicano....

Altro discorso è per la bonta' della moneta, comprando da foto certi falsi o monete buone ma pasticciate sono sempre in agguato e la' sta alla persona stare accorta. Diciamo che una certa quantita' di incu.ate fa parte del gioco, è come andare in bicicletta, cadendo si impara.

Scusate la franchezza, spero di non aver offeso nessuno...

I latini dicevano " caveat emptor" ( maccheronicamente " occhio al c...o) che è anche il motto di Ebay,,,,vorrà significare qualcosa? Non mi risulta che la stessa avvertenza sia affissa su nessun negozio o sia stampata su nessun catalogo d'asta....e ci mancherebbe altro...ci vuol altro che una infarinatura di esperienza per stare a riparo da sòle telematiche e giochini vari...non basta una vita ...dammi retta...

Maurizio

Ah dimenticavo, nella mia vita collezionistica (30 anni) ho visto e anche comprato (sigh) monete false e monete restaurate (e poi scoppiatemi in mano) sia da aste che da commercianti seri........

Come dicevo sopra, ci sono commercianti coscienziosi e no..in ogni caso un commerciante o una casa d'aste li ritrovi sempre...un seller su ebay è già più complicato ricondurlo alle sue responsabilità...

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Ciò che si poteva dire...l'ha detto Numiz.

Si può aggiungere:

un Operatore serio e competente...non metterà mai a rischio anni di prestigio, se non per un incidente di percorso vissuto in buona fede, col quale comunque rischierà di vedere scendere le proprie quotazioni.

Se un operatore perde la barra a dritta...è probabile che sia costretto da difficoltà insorte o da qualche forma di avidità.

Ma nel momeneto stesso in cui cade in tentazione, si giocherà la serietà professionale a lungo cercata e duramente acquisita.

Uno dal fondo della sala dice: a Piakòsse?

Ma che stai a dicere...prima lo debbono sgamare eppoi sai quante panzane dirà a propria difesa.

Anche se potrà sembrare sofisticato...non è così.

L'ambiente è piccolo e permeabile!

Si finisce per sapere tutto...più o meno, anzi - per dirla tutta - in più che in meno.

Si potrà fare finta di non sapere...pochi o nessuno andrà a dire al reprobo: ma che hai fatto!

Ma chi tratta la numismatica seriamente e/o chi per la numismatica spende...con quell'operatore avrà chiuso, per evitare ogni problema.

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Ciò che si poteva dire...l'ha detto Numiz.

Si può aggiungere:

un Operatore serio e competente...non metterà mai a rischio anni di prestigio, se non per un incidente di percorso vissuto in buona fede, col quale comunque rischierà di vedere scendere le proprie quotazioni.

Se un operatore perde la barra a dritta...è probabile che sia costretto da difficoltà insorte o da qualche forma di avidità.

Ma nel momeneto stesso in cui cade in tentazione, si giocherà la serietà professionale a lungo cercata e duramente acquisita.

Uno dal fondo della sala dice: a Piakòsse?

Ma che stai a dicere...prima lo debbono sgamare eppoi sai quante panzane dirà a propria difesa.

Anche se potrà sembrare sofisticato...non è così.

L'ambiente è piccolo e permeabile!

Si finisce per sapere tutto...più o meno, anzi - per dirla tutta - in più che in meno.

Si potrà fare finta di non sapere...pochi o nessuno andrà a dire al reprobo: ma che hai fatto!

Ma chi tratta la numismatica seriamente e/o chi per la numismatica spende...con quell'operatore avrà chiuso, per evitare ogni problema.

Concordo con le conclusioni di piakos...avevo trascurato la questione "sputtanamento" per essermi troppo concentrato sulle regole pure e semplici, senza tener conto che, come dice piakos, il mondo della Numismatica è piccolo, e cinque minuti dopo si sa tutto e anche di più, a volte anche se sono solo invenzioni strumentalizzate per tornaconto, figuriamoci se poi invece sono cose vere....

Ed è altrettanto vero che ci davvero spende soldoni, in monete, difficilmente si riavvicinerà a chi ha avuto una defaillance....il che non è neanche del tutto giusto, perché, primo: tutti possono sbagliare anche in perfetta buona fede...secondo : chi vende monete è nel mezzo tra acquirente e conferente, e dato che del conferente non può sapere tutto tutto, ogni tanto ci sta che gli scappi qualcosa.....lìetica impone che si corregga l'errore , riprendendo la moneta senza accampare scuse per tirarsi indietro e risarcendo il cliente di turno, magari spiegando cosa è successo..

.Ecco, forse ,alla fine, l'unica cosa che sarebbe più auspicabile sarebbe il ricorso ad una maggior trasparenza commerciale...è pur vero che se un commerciante compra una moneta alla tale asta o in una collezione,è una pia illusione pensare che la rivenderà senza un giusto ( nel senso di dovuto, non di modesto) ricarico...di questo mangia, deve guadagnare, sennò il servizio finisce presto.

Altrettanto , chi acquista, si deve mettere in testa che questo servizio ha dei costi, che verranno scaricati sul prezzo della moneta stessa,per cui si potrebbe smettere di scandalizzarsi ogni vlta che si vive la situazione come acquirenti....anche perché è uno dei discorsi più ipocriti che esistano, dal momento che, anche chi compra ,vive, nel suo settore, di questi ricarichi sul venduto, che sia esso materiale, o intellettuale...

Mi si obietterà che ci sono commercianti che applicano ricarichi esagerati...e a questo punto faccio io una domanda: quanto è, secondo le vostre opinioni, il ricarico commerciale "corretto" che un qualsiasi commerciante deve applicare, per rivendere, cominciando ad avere un profitto, anche solo il minimo congruo , una moneta da 1000 euro di battuta, ( quindi al netto di diritti, Ive locali e spese accessorie che saranno da aggiungere) comperata in una asta nelle tre opzioni :asta Italiana--Europea--Extraeuropea, ed importata con tutti i crismi legali.

Facciamo conto che sia un test...tanto per vedere quanto discostano le risposte dalla realtà commerciale.

Grazie a chi vorrà cimentarsi nella risposta.

Modificato da numizmo
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io a differenza dello Stregonecapo :D non demonizzo ebay in quanto:

a) è una fonte iconografica mica indifferente

b) se ci si deve muovere al suo interno lo si deve fare non considerando il canale in se stesso ma chi vi è ospitato e quindi dialogare con i commercianti professionisti che usano ebay e non indiscriminatamente con tutti gli utenti del sistema, fatto questo... ebay, asta, commerciante di bottega... son tutti sullo stesso livello

a parte questa precisazione, un giorno ebay mi manderà una cesta di natale! :D, devo dire che gli interventi emersi da questa discussione sono di un livello decisamente alto. complimenti!!!

...non si finisce mai di imparare! e com'è affascinante anche il mondo che sta dietro al restauro della moneta e alle sue tecniche... anche la chimica ha un cuore (a volte duro, ma ce l'ha)!!!

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Awards

Secondo me il ricarico canonico del 30% (tolte le spese) è il guadagno giusto, anche perché è quello storicamente accettato dalle due controparti nelle aste (15% dal conferente - 15% dall'acquirente).

Devo dire di avere spesso constatato che i ricarichi dei commercianti sono a volte esagerati, oltre il 200% a volte, questo, e non è ipocrisia, fa girare i santissimi.

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Supporter

Un ricarico del 50% sarebbe giusto.....

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Ciò che si poteva dire...l'ha detto Numiz.

Si può aggiungere:

un Operatore serio e competente...non metterà mai a rischio anni di prestigio, se non per un incidente di percorso vissuto in buona fede, col quale comunque rischierà di vedere scendere le proprie quotazioni.

Se un operatore perde la barra a dritta...è probabile che sia costretto da difficoltà insorte o da qualche forma di avidità.

Ma nel momeneto stesso in cui cade in tentazione, si giocherà la serietà professionale a lungo cercata e duramente acquisita.

Uno dal fondo della sala dice: a Piakòsse?

Ma che stai a dicere...prima lo debbono sgamare eppoi sai quante panzane dirà a propria difesa.

Anche se potrà sembrare sofisticato...non è così.

L'ambiente è piccolo e permeabile!

Si finisce per sapere tutto...più o meno, anzi - per dirla tutta - in più che in meno.

Si potrà fare finta di non sapere...pochi o nessuno andrà a dire al reprobo: ma che hai fatto!

Ma chi tratta la numismatica seriamente e/o chi per la numismatica spende...con quell'operatore avrà chiuso, per evitare ogni problema.

Concordo con le conclusioni di piakos...avevo trascurato la questione "sputtanamento" per essermi troppo concentrato sulle regole pure e semplici, senza tener conto che, come dice piakos, il mondo della Numismatica è piccolo, e cinque minuti dopo si sa tutto e anche di più, a volte anche se sono solo invenzioni strumentalizzate per tornaconto, figuriamoci se poi invece sono cose vere....

Ed è altrettanto vero che ci davvero spende soldoni, in monete, difficilmente si riavvicinerà a chi ha avuto una defaillance....il che non è neanche del tutto giusto, perché, primo: tutti possono sbagliare anche in perfetta buona fede...secondo : chi vende monete è nel mezzo tra acquirente e conferente, e dato che del conferente non può sapere tutto tutto, ogni tanto ci sta che gli scappi qualcosa.....lìetica impone che si corregga l'errore , riprendendo la moneta senza accampare scuse per tirarsi indietro e risarcendo il cliente di turno, magari spiegando cosa è successo..

.Ecco, forse ,alla fine, l'unica cosa che sarebbe più auspicabile sarebbe il ricorso ad una maggior trasparenza commerciale...è pur vero che se un commerciante compra una moneta alla tale asta o in una collezione,è una pia illusione pensare che la rivenderà senza un giusto ( nel senso di dovuto, non di modesto) ricarico...di questo mangia, deve guadagnare, sennò il servizio finisce presto.

Altrettanto , chi acquista, si deve mettere in testa che questo servizio ha dei costi, che verranno scaricati sul prezzo della moneta stessa,per cui si potrebbe smettere di scandalizzarsi ogni vlta che si vive la situazione come acquirenti....anche perché è uno dei discorsi più ipocriti che esistano, dal momento che, anche chi compra ,vive, nel suo settore, di questi ricarichi sul venduto, che sia esso materiale, o intellettuale...

Mi si obietterà che ci sono commercianti che applicano ricarichi esagerati...e a questo punto faccio io una domanda: quanto è, secondo le vostre opinioni, il ricarico commerciale "corretto" che un qualsiasi commerciante deve applicare, per rivendere, cominciando ad avere un profitto, anche solo il minimo congruo , una moneta da 1000 euro di battuta, ( quindi al netto di diritti, Ive locali e spese accessorie che saranno da aggiungere) comperata in una asta nelle tre opzioni :asta Italiana--Europea--Extraeuropea, ed importata con tutti i crismi legali.

Facciamo conto che sia un test...tanto per vedere quanto discostano le risposte dalla realtà commerciale.

Grazie a chi vorrà cimentarsi nella risposta.

Ti capisco perfettamente perchè anch'io sono un commerciante (di altro settore) e conosco le problematiche e le spese di gestione di un'azienda e quindi secondo me (naturalmente con il metro che uso per la mia azienda) il ricarico dovrebbe essere dal 30% (per cifre importanti) al 50-60%. Poi naturalmente se fai l'affare e paghi poco una moneta non vedo perchè non puoi guadagnare un po' di piu' (anche perchè il maggior guadagno va a compensare qualche fregatura che immancabilmente si prende, tipo clienti che non pagano ecc.ecc.)

Maurizio

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Supporter

Ciao anchio sono nel commercio uno strano commercio ma ci sono, è giusto ci mancherebbe che un commerciante debba avere il suo profitto e secondo me la percentuale sta nel tipo di articolo che si vende meno hai smercio e più alta sarà la percentuale non si può mettere a confronto un panettiere e uno che vende monete che per forza di cose deve avere una percentuale molto più alta, visto poi le tasse e i balzelli vari che uno deve pagare per essere in regola, perciò secondo me' tra il 50 e il 60% per un piccolo negoziante se poi si parla di grossi nomi la percentuale dovrebbe scendere. Ora parliamo dell'argomento iniziale e quì parla la mia parte polemica, preciso che io preferisco le monete al massimo pulite e senza ritocchi e non vedo perchè devo pagare di più per una moneta rifatta completamente e a mio avviso falsa in ogni sua parte e non ci sta il discorso del vaso etrusco quello è solo rimontato e portato alla sua forma originale non è stato rifatto completamente o quasi da qualc'uno che vuole guadagnarci di più tanto il pollo ricco la trova sempre, ma di quella moneta di storia non ne è rimasta. Vi posto la foto di un dupondio a nome di Augusto passato in asta da poco, secondo voi vale i 3000$ di vendita? Un bel lavoro ma notate al retro in alto sotto l'iscrizione si vedono i gradini di dove sono stati abbassati i fondi e poi da notare le incrostazioni naturali sul bordo che spariscono nei campi.A voi le conclusioni.

Silvio

post-4344-0-72081200-1326303576_thumb.jp

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Vi posto la foto di un dupondio a nome di Augusto passato in asta da poco, secondo voi vale i 3000$ di vendita? Un bel lavoro ma notate al retro in alto sotto l'iscrizione si vedono i gradini di dove sono stati abbassati i fondi e poi da notare le incrostazioni naturali sul bordo che spariscono nei campi.A voi le conclusioni.

Silvio

mi serve un microscopio... :help: (per quanto la foto è piccola)

Modificato da BiondoFlavio82
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Secondo me il ricarico canonico del 30% (tolte le spese) è il guadagno giusto, anche perché è quello storicamente accettato dalle due controparti nelle aste (15% dal conferente - 15% dall'acquirente).

Devo dire di avere spesso constatato che i ricarichi dei commercianti sono a volte esagerati, oltre il 200% a volte, questo, e non è ipocrisia, fa girare i santissimi.

Però le aste hanno un guadagno del 30% incluse le spese... e su monete un minimo importanti si accontentano anche di percentuali inferiori. Un paio di anni fa con una stimata casa d'aste nazionale ho venduto una moneta per la quale chiedevo almeno 3000 euro: il titolare pose in vendita la moneta con una base di 3000 e medesimo prezzo di riserva: se avesse spuntato la base avrebbe guadagnato solo sui diritti dell'acquirente e nulla dal conferente...

Per le vendite a trattativa privata riconoscerei congruo un ricarico intorno al 20/25% per le monete acquistate da aste nazionali o da privati, per le europee e internazionali non saprei.

Mi si risponderà che al netto delle tasse, delle spese di gestione, magari pure di personale (se ha collaboratori) poco gli resta...: io preferirei guadagnare meno sul singolo lotto ma vendendo il doppio del materiale.

Modificato da BiondoFlavio82
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Non sono un commerciante ma dall esperienza che ho avuto ho notato che i commercianti hanno un rincaro del 200% di quello pagato a un privato mentre quando comprano all asta dipende...ultimamente ho visto una moneta in vendita a 1900 euro ma pagata 720 dollari esclusa spedizione. Qui c è un rincaro del 300% circa.....pero la moneta è stata pagata poco per la rarità perciò......Cmq il grosso delle spese sono dovute anche dal personale, che spesso c è, e all'affitto del locale.

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personalmente, credo che se un commerciante acquista e rivende una moneta, senza spese per la redazione ad esempio del catalogo o listino(che cmq ha i sui costi..), un 30% in piu come guadagno (alla fine si tratta di rigirare semplicemente la moneta al nuovo acquirente) sia corretto.

ciao

sku

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