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Statere Corinto


Luc75

Risposte migliori

Ciao rorey36 ! Grazie per il tuo intervento. Avevo visto la lista che mi hai mandato. Credo che il prezzo non sia basso ma ne ho viste molte pagate molto di più. Credo di aver capito che non è affatto rara ma mi piaceva molto il " modellato " di questa in particolare. In realtà è un regalo per mia sorella che si laurea. Grazie ancora, avete informazioni o vostre impressioni sul tipo di moneta ?

Modificato da Luc75
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Corinthia, Corinth, c. 375-300 BC. AR Stater (19mm, 8.51g, 10h). Pegasos flying l. R/ Laureate and helmeted head of Athena l.; A-P at neck; plow behind. Ravel 1021; Pegasi 439; BCD 107. Toned. Good VF

così ?....

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Gli Statèri Corinzi sono tipologicamente comuni, un poco meno il tipo con la corona d'alloro sull'elmo. Moltissimi sono i simboli che appaiono solitamente dietro la testa della Dea.

E' un moneta che fu coniata non solo a Corinto ma in tutte le colonie corinzie. In Italia ( Magna Grecia) è rara quella di Medma ( oggi Rosarno Calabro) e stilisticamente bellissima quella di Siracusa.

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Una leggenda racconta che il cavallo alato Pegaso abbia ,colpendo il terreno sull’acropoli della città, dato vita alla sorgente Peirene che rifornì Corinto di acqua .

Bellerofonte,figlio di Poseidone volle domare Pegaso ma non ci riuscì .Mentre dormiva gli apparve in sogno Atena che gli fece dono di briglie d’oro con le quali domò Pegaso.

Pegaso divenne il simbolo della città e apparve sulle monete di Corinto per centinaia d’anni ,così come sulle monete delle colonie corinzie.

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Ciao,

andiamo per gradi; queste sigle riportate nella descrizione della moneta sono le abbreviazioni dei testi usati per la catalogazione.

Pegasi = R. Calciati, Pegasi, Voll. I - II, Mortara 1990;

BCD = Numismatik Lanz n. 105 (26 Nov. 2001) "BCD Corinth" 981 ancient coins of Corinth.

Ravel = O. Ravel “Les Poulais” de Corinth. Voll. I-II, Basel – London 1936-1938 (Credo faccia riferimento a questo testo la catalogazione, Ravel scrisse parecchi lavori sulla monetazione di Corinto).

Relativamente al simbolo, nel caso l'aratro, credo che l'uso dei simboli su queste emissioni prendessero spunto dalla vita comune.

Calciati nella sua ottima opera, compone nel volume I dedicato a Corinto un catalogo dei simboli (disegnandoli) presenti sui pegasi di ben 526, che variano dalle raffigurazioni religiose, agli animali, alle armi ed agli oggetti di uso comune.

Relativamente alla catalogazione, posso essere concorde, anche se gli esemplari indicati da Calciati al n. 439 e 439/1 non riportano al Rovescio sotto Athena, le lettere A P che sono invece presenti al numero 441/1 (in questo esemplare non è però visibile la corona perchè non correttamnete centrato nel tondello).

Per la rarità, in generale non è una moneta considerata rara, tieni presenti che Calciati ne rapprasenta 500 esemplari, suddivisi nei 5 periodi di classificazione (la tua è riportata come emissione nel V periodo che va dal 345 a.C al 307 a.C).

I periodo 555 a.C. - 515 a.C. (arcaico)

II periodo 515 a.C. - 450 a.C. (arcaico)

III periodo 450 a.C. - 415 a.C. (periodo di transizione)

IV periodo 405 a.C. - 345 a.C.

V periodo 345 a.C. - 307 a.C.

Di sicuro, gli esemplari emessi nel IV e V periodo solo stilisticamente piu belli e di maggior quantità. Relativamente alle lettere riportate sulla tua moneta, ti riporto quanto indicato sul Calciati: " Il periodo quarto è caratterizzato da alcuni elementi significativi: in esso troviamo alcuni tra i piu belli esemplari di pegasi mai coniati oltre ad una grande varietà di simboli; compaiono per la prima volta iniziali di magistarti monetari e lettere riferibili ad incisori. Anche se Ravel aveva attribuito significato decorativo e successivamente apotropaico ai simboli del periodo quarto, sembra fuor di dubbio che, sia pure escluso il loro collegamento con singoli magistrati, essi si debbano riferire a singole partite di argento da coniare".

ciao,

sku

Modificato da skubydu
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  • 2 settimane dopo...

Quando una moneta veniva coniata poteva capitare che il conio d'incudine ed il conio di martello ( quello che riceveva il colpo per imprimere le immagini sul tondello) non fossero perfettamente allineati. Succedeva allora che le immagini sui lati non collimassero perfettamente, ed in effetti quando guardi un immagine su una moneta antica e la fai poi ruotare di 180 gradi per ammirare l'altro lato puoi notare che l'immagine è inclinata rispetto alla precedente. Questa sfasatura di immagini è l'asse di conio

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