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Abrogato art. 47 della Convenzione con RSM


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Abrogato de facto l'art. 47 della Convenzione di amicizia e di buon vicinato con RSM che imponeva alla REpubblica di utilizzare l'IPZS

http://www.sanmarinonotizie.com/?p=46246

L’Accordo monetario tra la Repubblica di San Marino e l’Unione Europea è stato firmato questa mattina, a Bruxelles, dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, e dal Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario per gli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn. L’Accordo sostituisce la Convenzione monetaria che era stata sottoscritta il 29 novembre 2000 fra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Italiana, a ciò delegata dall’Unione Europea, a seguito della decisione del 26 novembre 2009 del Consiglio Europeo, che aveva dato mandato di rinegoziare tale Convenzione.

Il nuovo testo recepisce la normativa comunitaria nel settore della protezione dell’euro contro la contraffazione e in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e allinea la legislazione del settore bancario e finanziario a quella degli Stati membri dell’area euro. Per l’attuazione di tale normativa San Marino potrà avvalersi dell’assistenza tecnica dei competenti servizi comunitari.

L’Accordo prevede la creazione di un Comitato misto, composto da rappresentanti di San Marino, Italia, Commissione Europea e Banca Centrale Europea, con il compito di favorire l’attuazione dello stesso e di discutere eventuali modifiche all’elenco delle disposizioni comunitarie che San Marino sarà tenuto ad applicare.

Viene inoltre introdotto un nuovo metodo per determinare i massimali di emissione di monete in euro, con una parte fissa e una variabile, al fine di far sì che tutti i Paesi che hanno sottoscritto accordi monetari con la UE godano di un trattamento uniforme. San Marino, attualmente, conia monete per un ammontare di 2.300.000 euro; ammontare che con l’accordo firmato oggi passerà a 2.600.000 il primo anno e sarà annualmente rivalutato. Decade infine l’obbligo di servirsi esclusivamente della Zecca italiana per la coniazione.

Soddisfazione è stata espressa dai Segretari di Stato Mularoni e Valentini, che hanno sottolineato come il nuovo Accordo e le disposizioni in esso contenute pongano San Marino in uno stato di relazione più diretta con l’Unione Europea e favoriscano una sempre maggiore integrazione del nostro Paese nel sistema economico e finanziario europeo.

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Per i francobolli l'IPZS è stato abbandonato da tempo (viene utilizzato solo per le emissioni congiunte per sfruttare giustamente le economie di scala), con risultati... vabbè lo immaginate no? Lo devo proprio scrivere? :lollarge:

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Sono sostanzialmente contrario a queste convenzioni. Vogliono l'Euro? Aderiscano all'UE...

Concordo pienamente.

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Sono sostanzialmente contrario a queste convenzioni. Vogliono l'Euro? Aderiscano all'UE...

Accidenti, che novità! Però condivido il pensiero di Luke, io sono contrario agli apparentamenti fasulli; se vogliono i benefici dello stare in comunità dovrebbero pensare di aderirvi e subirne le conseguenze, tutte.

Numismaticamente parlando è una svolta epocale, chissà se hanno già intenzione di rivolgersi altrove per la coniazione delle loro monete; sognamo un attimo: se facessero un accordo con la zecca austriaca potremmo cominciare a vedere monete sanmarinesi in argento e niobio! :clapping:

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Dubito che San Marino farà coniare le proprie monete a Roma anche in futuro, penso che si rivolgeranno a Francia o Austria, in ogni caso lo sapremo presto.

.............una moneta di San Marino in Niobio e Argento sarebbe da non perdere!

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Awards

O per lo meno, io mi accontenterei di un 2€ commemorativo fatto come si vede, anche se uscisse da Vantaa non mi dispiacerebbe anche perchè tra i miei 2€, specie il Borghesi, sporco e mal coniato lascia alquanto a desiderare..

CIccio 86

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Awards

Sono sostanzialmente contrario a queste convenzioni. Vogliono l'Euro? Aderiscano all'UE...

Accidenti, che novità! Però condivido il pensiero di Luke, io sono contrario agli apparentamenti fasulli; se vogliono i benefici dello stare in comunità dovrebbero pensare di aderirvi e subirne le conseguenze, tutte.

Condivido il vostro pensiero, dovrebbero aderire all'U.E. con tutti i vantaggi e gli svantaggi che la cosa comporta.

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Condivido il fatto che anche loro dovrebbero aderire all'Unione Europea prendendo vantaggi e sopratutto svantaggi, per quanto riguarda la coniazione sono contento, intanto perche aumenta il numero dei pezzi in circolazione e magari se decidessero di usufruire di altre zecche anche la qualita delle stesse, visto che la zecca italiana la trovo molto scadente nella produzione delle monete da circolazione, mentre la trovo molto affidabile nella monetazione argentea e aurea.

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Sono europeista convinto, in un'accezione che va oltre l'Unione Europea, ma mi sono stufato di chi sta nell'unione solo in parte: mi rifersico a chi potrebbe avere l'Euro e non lo vuole (Scandinavia, UK) a chi non aderisce ai trattati (vedi Schenghen con UK e Irlanda o gli ultimi accordi con Rep. Ceca; Ungheria; UK); a chi ha percepito aiuti e si lamenta quando arrivano ad altri (Spagna/Polonia); chi ne vuole i vantaggi, senza neppure aderire (Monaco, San Marino, Vaticano); chi truffa (Grecia); chi rivendiaca territori, ma non vuole cedere i propri (la Spagna rivuole Gibilterra, ma non pondera minimamente l'idea di cedere Ceuta, melilla, etc.); chi sbraita contro le multe, ma chiede aiuto (Italia).

Fino a quando l'Unione Europea non diventerà un'Unione degli Europei sarà sempre un cavallo zoppo.

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Certo he vista sotto quest'ottica la situazione non è molto rosea, a salvarsi sono davvero pochi Stati, forse il Benelux, Francia e Germania.. Però mi chiedo, ad esempio sulle questioni territoriali spagnole non potrebbe intervenire l'UE dall'alto a fermare queste rivendicazioni ?

Ciccio 86

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Awards

l'accordo per poter far coniare a chi gli pare le loro monete è un arma a doppio taglio...

si sveglieranno e usando la testa faranno fare le monete col miglior conio possibile (magari cambiando zecca ogni tanto in modo da avere simboli di zecca sempre diversi e collezionisti sempre interessati anche alle divisionali normali) in questo aggiungo anche eventuali bimetalliche.

oppure guarderanno al prezzo e andranno a coniare dal miglior offerente e chi se ne importa della qualità?

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Certo he vista sotto quest'ottica la situazione non è molto rosea, a salvarsi sono davvero pochi Stati, forse il Benelux, Francia e Germania.. Però mi chiedo, ad esempio sulle questioni territoriali spagnole non potrebbe intervenire l'UE dall'alto a fermare queste rivendicazioni ?

Ciccio 86

Ai tempi del tanto vituperato Blair si era raggiunto un accordo per la condivisione del territorio (anche se permanevano disaccordi sulla gestione della base militare) nonostante un referendum consultivo del 2002 avesse dato esito negativo (98,9% dei votanti...). Avrebbe potuto essere un'ottima soluzione, ma con Brown e cameron non se n'è più parlato... Certo che pretendere la decolonizzazione altrui, ma rifiutare la propria non ha certo aiutato le pretese spagnole...

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Il problema sta come sempre sul piano dei costi e benefici; per la Germania una unione vera significherebbe aggiungere costi nuovi a quelli che già sostenendo, mentre altri ci guadagnerebbero. In più, nessun paese è disposto a cedere sovranità più di quanto non sia stata già ceduta finora, ed il continuo ricorso all'opting out da parte dei soliti noti ne è prova. L'€uropa così com'è è una via di mezzo tra uno stato federale ed un club della terza età. Senza considerare che i popoli stessi, intendendo così la gente comune, è poco disposta a sostenere governi che mirino ad una real integrazione tra popoli, quindi tra nazioni, quindi tra persone, prima ancora che fra stati. Finché l'inglese continuerà a ritenersi migliore del francese, il tedesco odierà l'italiano spaghetti-mafia-mandolino e così via non si perverrà mai ad una unione forte e capace davvero di apportare i benefici di un grande stato federale.

Frattanto, siamo un poco offtopic ma tant'é, gli svizzeri pensano di annettere Lombardia, Baden-Wuttemberg e Baviera per creare la terza potenza economica europea...

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No.. è sempicemente decaduto un obbligo.

. Decade infine l’obbligo di servirsi esclusivamente della Zecca italiana per la coniazione.

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