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Romani in America?


Pat1998

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D'altronde, ha sottolineato Luigi Fozzati, soprintendente ai Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia,e' assodato che ''sia Romani che i Fenici hanno circumnavigavano l'Africa ed erano giunti fino in Cina''.

Già mi mancava questa... però sull'America mi pare l'abbia sparata grossa, poi tutto può essere a sto punto!

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D'altronde, ha sottolineato Luigi Fozzati, soprintendente ai Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia,e' assodato che ''sia Romani che i Fenici hanno circumnavigavano l'Africa ed erano giunti fino in Cina''.

Già mi mancava questa... però sull'America mi pare l'abbia sparata grossa, poi tutto può essere a sto punto!

I Fenici hanno navigato molto. Lessi tempo fa che un certo Annone riuscì a raggiungere il golfo di Guinea e pare che ci siano anche delle certezze su questa impresa.

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mah ! mi sembra una sola

in india ci arrivavano dal mediooriente e in africa dal mar rosso da dove poi affluivano leoni ippopotami etc , facile che avessero esplorato quelle zone

d altronde non si sono mai neanche interessati alla scandinavia per esempio

la navigazione in mare aperto , specialmente oceanica non era una cosa semplice

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mah ! mi sembra una sola

in india ci arrivavano dal mediooriente e in africa dal mar rosso da dove poi affluivano leoni ippopotami etc , facile che avessero esplorato quelle zone

d altronde non si sono mai neanche interessati alla scandinavia per esempio

la navigazione in mare aperto , specialmente oceanica non era una cosa semplice

Rick tu che ne sai sicuramente più di me. Io sapevo che il greco Erodoto scrisse che i Fenici in tre anni riuscirono a circumnavigare l'Africa, ma questa notizia non trova fondamento tra gli storici d'oggi, in più ci sono delle certezze riguardo l'arrivo dei Fenici nel golfo di Guinea raggiunto da questo tale Annone e aprirono anche una rotta verso nord per le isole Cassiteridi (in pratica l'odierna Gran Bretagna), rotta toccata da un certo Imilchione. In più qualche tempo fa appresi che si sono trovate resti di fondazioni fenicie lungo la costa atlantica dell'Africa e resti si sono trovati anche in Nord Europa, presumo che i resti di fondazione fenicia in Nord Europa siano da attribuire al fatto che i fenici acquistavano lo stagno da lì, giusto?

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Io credo che l'ipotesi sia improbabile; sia perché non avevano le conoscenze per avventurarsi im un mare che nessuno conosceva sia perché la storia si basa sulle fonti e sui reperti e qui non ce ne sono, al contrario dello sbarco dei Vichinghi nel X-XI secolo come dimostrano alcuni ritrovamenti a Terranova.

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appunto !

ma era tutta navigazione sottocosta , cioe navigavo continuando a vedere la costa ,

magari il sahara l han passato , ma poi c era da navigare la costa della namibia o skeleton coast.

un altro conto e` la navigazione in mare aperto , se fossero stati capaci magari avrebbero scoperto le azzorre.

i vichinghi son arrivati in america anche loro sotto costa passando attraverso l islanda e la groenlandia in un epoca in cui il clima era piu` caldo di oggi

Modificato da rick2
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Chissà.. io non mi sorprenderei..

A mio parere è comunque difficile che con le tecnologie di allora si potessero portare a termine traversate simili, ma non impossibile!

Io non ci metterei la mano sul fuoco che i romani, o i greci prima di loro, gli egizi non fossero a conoscenza di altri mondi oltre l'atlantico!

Durante tutto il Medioevo tante cose si sono dimenticate o sono state volutamente omesse da chi tramandava la storia. Tale processo ha avuto origine dall'Editto di Costantino e ha avuto termine solo con la nascita delle prime università

Il tutto è stato sapientemente filtrato apposta per poter controllare il popolo. Un popolo ignorante è più facilmente controllabile.

La mia opinione è che i romani e gli altri popoli conoscessero già tante cose (compreso il fatto che la terrà non era piatta, tant'è che già Eratostene ne calcolò la circonferenza oltre 2 secoli prima di Cristo). Semplicemente con il tempo tanti particolari e tante conoscenze sono state cancellate dalla faccia della terra.

.. ma questa è solo una mia opinione..

ciao

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i romani andavano dove c era il grano

e difatti posti come la scozia , l irlanda oppure le steppe ucraine non le han filate minimamente

stesso discorso per la costa della mauritania.

per me c e` il dibattito del mar rosso su cui secondo me arrivavano le fiere per i giochi

di sicuro conoscevano l india, ma ci andavano per via terra attraverso i commerci con la persia

io mi son sempre chiesto quali fossero le rotte che portavano i leoni le giraffe o gli ippopotami a roma , visto che dovevan passare da somalia e mar rosso

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i romani andavano dove c era il grano

e difatti posti come la scozia , l irlanda oppure le steppe ucraine non le han filate minimamente

stesso discorso per la costa della mauritania.

per me c e` il dibattito del mar rosso su cui secondo me arrivavano le fiere per i giochi

di sicuro conoscevano l india, ma ci andavano per via terra attraverso i commerci con la persia

io mi son sempre chiesto quali fossero le rotte che portavano i leoni le giraffe o gli ippopotami a roma , visto che dovevan passare da somalia e mar rosso

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Map_of_the_Periplus_of_the_Erythraean_Sea.jpg Probabilmente le rotte per il traffico di animali esotici africani erano queste.

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Non ricordo dove ma tempo fa lessi dello "scheletro" di una nave di età romana ritrovato in Texas. Peraltro resta una notizia inverosimile...

mah

comunque immaginati tra 2000 anni quando scopriranno a las vegas i resti di venezia e di bellagio

questo e` il link per scaricare il periplus

http://archive.org/details/periplusoferythr00schouoft

Modificato da rick2
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Ciao,

personalmente non ci credo molto.

Ma esistono "storie" di monete romane rinvenute in Messico e in Texas. Il problema non sono le monete che ci sono e sono autentiche quanto chi le ha messe lì.

Visto il tipo di navigazione, le caratteristiche delle imbarcazioni e anche il fatto che oltre le Colonne d'Ercole il mondo finiva... non ci credo.

Che poi i Romani siano giunti fino in India e alcuni dicono fino in Vietnam (su rotte finalizzate a contatti con l'Impero Cinese per ottenere la seta, ambita dalla nobiltà romana e cara, visto il trasporto terrestre) sembra accertato.

E' stato anche detto che la statua del generale romano di età antoniniana o marco-aureliana con la crocchia sulla nuca (ho letto un articolo in merito ma non rammento come trovarlo) sia il risultato di contatti con l'area cinese.

Ciao

Andrea

:)

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appunto !

ma era tutta navigazione sottocosta , cioe navigavo continuando a vedere la costa ,

magari il sahara l han passato , ma poi c era da navigare la costa della namibia o skeleton coast.

un altro conto e` la navigazione in mare aperto , se fossero stati capaci magari avrebbero scoperto le azzorre.

i vichinghi son arrivati in america anche loro sotto costa passando attraverso l islanda e la groenlandia in un epoca in cui il clima era piu` caldo di oggi

Quindi avevano effettivamente raggiunto il golfo di Guinea. Riguardo all'America del Nord sono anche io molto scettico.

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Non ci sono prove che i romani siano arrivati in America, questo è vero, ma è possibile che una imbarcazione persasi nell'oceano, col favore degli alisei che sono venti costanti, sia arrivata fin in america. E' un viaggio di 20-30 giorni, mica molto di più. Inoltre le navi di epoca romana , sebbene piatte, senza deriva e senza timone, avevano murate alte (alcune, non tutte, se guardiamo le navi raffigurate sui sesterzi di Adriano, sono vascelli non dissimili dalla nina e dalla pinta). quindi erano in grado di resistere ad un atlantico normale, con venti costanti.

Non è una ipotesi da escludere aprioristicamente, le grandi imprese dell'uomo sono sempre state compiute in condizioni sfavorevoli

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Segnalo tra l'altro che sui romani in America c'é un bel romanzo (ucronico) di Mario Farneti, intitolato Imperium Solis.

http://www.amazon.it...35172793&sr=8-1

Prima ancora di dire che i romani ci sono arrivati forse però dovremmo chiederci se i romani sapevano, intuivano o immaginavano o meno la presenza di un grande continente oltre l'oceano. Qualche studioso, una minoranza, immagina di si, leggendo qualche verso della Medea di Seneca:

venient annis saecula seris,

quibus Oceanus vincula rerum

laxet et ingens pateat tellus

Tethysque novos detegat orbes

nec sit terris ultima Thule.

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Non ci sono prove che i romani siano arrivati in America, questo è vero, ma è possibile che una imbarcazione persasi nell'oceano, col favore degli alisei che sono venti costanti, sia arrivata fin in america. E' un viaggio di 20-30 giorni, mica molto di più. Inoltre le navi di epoca romana , sebbene piatte, senza deriva e senza timone, avevano murate alte (alcune, non tutte, se guardiamo le navi raffigurate sui sesterzi di Adriano, sono vascelli non dissimili dalla nina e dalla pinta). quindi erano in grado di resistere ad un atlantico normale, con venti costanti.

Non è una ipotesi da escludere aprioristicamente, le grandi imprese dell'uomo sono sempre state compiute in condizioni sfavorevoli

Da velista e appassionato di storia della navigazione quoto in pieno.

Per una nave mercantile romana, che non era in grado di risalire il vento ma poteva navigare solo con andature dal traverso alla poppa, una volta finita, a causa di una burrasca, alle latitudini dei venti perenni da est (alisei), era più facile proseguire verso ponente che tornare verso la costa africana. Magari la nave aveva subito danni, governava male e l'equipaggio (ridotto) non era in grado di risalire a remi il vento, le correnti e il mare contrari. A quelle latitudine anche un relitto raggiunge le coste americane (o meglio le isole caraibiche e il golfo del Messico) in un paio di mesi.

Comunque, se vi sono arrivati, non sono più tornati indietro: per ritornare avrebbero avuto bisogno di una nave in grado di bolinare e avrebbero dovuto risalire la costa americana verso nord, fino a trovare i venti favorevoli ad una rotta per oriente.

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Ciao,

il rinvenimento di monete romane nei territori dell'odierno Vietnam è accertato storicamente.

...Roma ed i suoi mercanti, di norma puteolani ed alessandrini, oltre che orientali in genere, trovarono il modo di far giungere i loro prodotti e di acquistarne di rari e pregiati nei paesi più lontani. In Mongolia furono rinvenuti dei tessuti greci dell’epoca di Augusto; indubbiamente più che ad un commercio organizzato si può pensare a qualche scambio casuale. Tuttavia il clima secco e ventoso della Mongolia ha permesso la conservazione di un materiale così deperibile come il tessuto e fortunata è stata la coincidenza del ritrovamento; d’altro canto la spedizione del colonnello Kozlov in Mongolia recuperò appunto oggetti e tessuti romani del I sec. d.C. di notevole interesse... Oltre che in Mongolia, reperti romani sono stati rinvenuti in Corea, nella Malacca, in Thailandia, ad Oc Eo nell’ex Cocincina (ora Vietnam) ed a Kattígara emporio dei Sinai, nel delta del Mekong...

Tratto da "Soldati di Crasso in Cina e mercanti campani in Mongolia, India e Ceylon" di R. Adinolfi

Ciao

Illyricum

:)

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Ciao,

vi allego alcuni link .. perlomeno curiosi:

http://www.storiainrete.com/2133/storia-antica/i-romani-arrivarono-in-america-e-tornarono-pure/

http://notizielibere...in-america.html

e per quella notizia sulla nave romana trovata negli USA (e altre notizie):

http://www.veja.it/2...ani-in-america/

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65
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Ciao,

non si arrivava per mare aperto ma per navigazione pericostiera. Le rotte erano note alle popolazioni dell'attuale Arabia.

E dal 166 d.C. ci furono degli scambi di ambascerie da una parte all'altra: romani in Cina e viceversa (168).

http://it.wikipedia....che_sino-romane

Che non ebbero poi ulteriori sviluppi.

Ciao

Illyricum

:)

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