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IGNORED

Gallieno SECVRIT PERPET, 38° ex Braithwell hoard


cancun175

Risposte migliori

Ho appena acquistato questa monetina di Gallieno proveniente dal Braithwell hoard. E' la mia 38° moneta proveniente da quella collezione (la 57°, se si considerano le collezione congiunte di Illyricum e mia).

Gallienus (253-268 d.C.), R/ SECVURIT PERPET (ex Braithwell hoard)

Gallienus, antoninianus, zecca di Roma

AE, 2.42 gr, 19.0 mm, aF

D/ GALLIENVS AVG, testa radiata a dx

R/ SECVRIT PERPET, Securitas stante a sinistra appoggiata a una colonna, le gambe incrociate, regge uno scettro, H a dx

RIC V 280

Provenienza: ex Braithwell hoard (2002), ex CNG (2007), ex Yorkcoins (2010), ex Imperial coins (2012)

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voi 2 siete fissati con sta braithwell :rofl:

comunque riporto la composizione dell hoard

Central Empire:

Valerian and Gallienus (AD 253-60), 2 (Rome)

Gallienus and Salonina (AD 260-8), 101 (Rome, Milan, Siscia Viminacium)

Claudius II (AD 268-70), 85 (Rome, Milan, Siscia Viminacium, Eastern)

Divus Claudius, 10 (Rome, uncertain)

Quintillus (AD 270), 6 (Rome, Milan)

Aurelian (AD 270-5), 1 (Milan)

Probus (AD 276-82), 6 (Rome, Gaul).

Total: 211

Gallic Empire:

Postumus (AD 260-9), 14 (Mint I, Milan)

Laelian (AD 269), 1 (Mint II)

Victorinus (AD 269-71), 282 (Mint I, Mint II, uncertain)

Divus Victorinus, 1 (uncertain)

Tetricus I and II (AD 271-4), 725 (Mint I, Mint II, uncertain)

Total: 1,023

perche` interessante vedere che le monete di gallieno circolavano ancora sotto probo.

non solo , ma anche il fatto che quest hoard messo via nel 280 circa , quindi alcuni anni dopo la riforma di aureliano contiene in maggioranza monete pre riforma

ciao

Modificato da rick2
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voi 2 siete fissati con sta braithwell :rofl:

comunque riporto la composizione dell hoard

Central Empire:

Valerian and Gallienus (AD 253-60), 2 (Rome)

Gallienus and Salonina (AD 260-8), 101 (Rome, Milan, Siscia Viminacium)

Claudius II (AD 268-70), 85 (Rome, Milan, Siscia Viminacium, Eastern)

Divus Claudius, 10 (Rome, uncertain)

Quintillus (AD 270), 6 (Rome, Milan)

Aurelian (AD 270-5), 1 (Milan)

Probus (AD 276-82), 6 (Rome, Gaul).

Total: 211

Gallic Empire:

Postumus (AD 260-9), 14 (Mint I, Milan)

Laelian (AD 269), 1 (Mint II)

Victorinus (AD 269-71), 282 (Mint I, Mint II, uncertain)

Divus Victorinus, 1 (uncertain)

Tetricus I and II (AD 271-4), 725 (Mint I, Mint II, uncertain)

Total: 1,023

perche` interessante vedere che le monete di gallieno circolavano ancora sotto probo.

non solo , ma anche il fatto che quest hoard messo via nel 280 circa , quindi alcuni anni dopo la riforma di aureliano contiene in maggioranza monete pre riforma

ciao

Ciao,

non solo ma nella stragrande maggioranza sono "galliche", le imitative son percentualmente basse e i minimi, che al tempo erano già circolanti, sono assenti. E su questi vari aspetti scatterebbero altre considerazioni. Ma non posso... giocarmi tutte le carte! :D

E perchè venne deposto in una zona lontano da vie di comunicazione importanti? Che ci faceva il proprietario in una zona dove non ci sono evidenze attuali di epoca romana nei pressi? Chi era? E perchè depose le sue 1331 monete?

E' ormai da un anno che cerchiamo contatti, dati, confronti per avere uno spaccato della realtà storica di cui questo hoard rappresenta un' "istantanea". Si tratta quest'hoard perchè era l'unico che presentava una certa disponibilità sul mercato ma per farlo abbiamo dovuto estendere ovviamente le ricerche all' analisi della situazione politica, economica, militare e sociale della Britannia della seconda metà del III secolo (che di suo è nota a grandi linee ma nel dettaglio è lacunosa). Vi assicuro che non è stato facile, pur con risultati inaspettati all'inizio tuttora alcuni punti son poco chiari e che speriamo troveranno risposta nel prossimo viaggio in UK.

Già trovare il fantomatico "Mr.P. Leech", lo scopritore, per chiedere ragguagli sulla scoperta del deposito, è stato impegnativo, tra privacy e diffidenze iniziali. Per farvi un esempio di Leech in zona ce ne son 190, di P. Leech una cinquantina, di Peter Leech (dopo varie ricerche abbiamo trovato che la "P." stava per "Peter") una decina. Avevamo pensato di tentare inviando una lettera a ciascuno, per fortuna abbiamo trovato un' archeologa locale disponibile a farci da contatto.

Ma dati alla lunga ne son saltati fuori. E tanti che in realtà avremo problemi nel cercare di mantenere il libro in un numero di pagine relativamente contenuto.

Comunque va sottolineata la disponibilità, la serietà e la velocità manifestata dai vari ricercatori nei contatti con le Istituzioni inglesi. Per farvi un esempio il Prof. Adby, docente all'Università di Glasgow, responsabile delle monete romane del British Museum ha risposto dopo nemmeno 36 ore dall'invio della mail di richiesta dati. Un altro mondo...

Ciao

Illyricum

:)

:)

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