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Crisi danese del 19° secolo e monete d’emergenza


darioelle

Risposte migliori

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La difficile situazione del sistema monetario e bancario danese agli inizi del 19° secolo porterà alla bancarotta del 1813, alla fondazione della Banca Centrale Danese (NationalBank) nel 1818 e infine alla reintroduzione dello standard con l’argento nel 1845. La mia attenzione si porrà dopo un excursus storico, sulle monete di necessità coniate tra il 1813 ed il 1815 (TN1-TN6 sul World Coins) di cui mostrerò i miei esemplari. Mi scuso sin d’ora per la conservazione piuttosto bassa e chiedo a chi ne possedesse di migliori, e vi assicuro che non è difficile, il contributo con monete sicuramente più gradevoli delle mie, magari inviando le immagini per PM. Attendo quindi fino a domani, prima di scrivere altri messaggi, nel caso riceva qualche contributo. Faccio presente che, per cercare di rendere la trattazione meno noiosa, ogni tanto inserirò delle immagini di alcune banconote e di altre monete (tutto sommato siamo qui per questo no?) queste ultime esclusivamente della mia collezione e più o meno attinenti al tema che si svilupperà.

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Abbiamo detto che il culmine si avrà nel 19° secolo ma facciamo un passo indietro: intorno al 1730 i tassi d’interesse e la richiesta di capitali nel Regno di Danimarca (che comprendeva anche la Norvegia, la Groenlandia, l’Islanda ed il Ducato di Schleswig-Holstein) aumentarono fondamentalmente per due cause:

1) la ricostruzione di Copenhagen dopo il disastroso incendio del 1728

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2) una rinnovata attività commerciale da parte di molte delle compagnie danesi d’oltremare.

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attività commerciale da parte di molte delle compagnie danesi d’oltremare

Forse non tutti ricorderanno infatti che la Danimarca colonizzò tra il quattordicesimo e il diciannovesimo secolo, territori in Nord America (Groenlandia e le attuali Isole Vergini Americane), Africa (con alcuni stanziamenti nell'attuale Ghana), Asia (a partire dal seicento soprattutto nella parte meridionale dell'India) ed in Europa (Faer Oer, Norvegia, Islanda). Agli inizi dell'Ottocento nel momento di massima espansione tale impero si estendeva dunque su una superficie superiore ai due milioni e seicentomila chilometri quadrati (anche se in larga parte ricoperti di ghiacci perenni). In realtà l'impero esiste ancora, dato che la Danimarca mantiene ancora la sovranità sulla Groenlandia e sulle Isole Faer Oer, pur avendo assicurato a questi territori una larga autonomia.

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Ecco un esempio delle monete delle Isole Far Oer il 5 ore KM#3, uno dei 5 tipi di monete coniate durante il periodo della guerra quando le isole furono occupate dalle truppe britanniche a seguito del’invasione tedesca in Danimarca.

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Ciao Darioelle :)

Davvero una discussione interessante. A questo proposito volevo fare una domanda: per le Indie Occidentali Danesi furono coniate delle monete o dei gettoni? Se si quali? Se no, cosa veniva usato come moneta in quei territori?

Modificato da collezionistabari
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Le indie Occidentali Danesi avevano una loro monetazione basata sul sistema danese in skilling ma non proprio identico a quello della madrepatria, a partire dal 1740.

Le monete verranno coniate nelle zecche di Copenhagen, Altona e Kongsberg nomi che ci ritroveremo più avanti nella discussione. Nel corso del 18° e 19° secolo furono usate anche le monete in argendo danesi.

Queste isole verranno cedute agli Stati Uniti nel 1917 in quanto gli USA erano strategicamente interessati all'Anegada Passage, uno stretto di vitale importanza per il controllo del Canale di Panama.

Avrei una moneta delle I.O.D. ma la conservazione non è buona per cui se qualcuno ne ha una bella può inserire la sua?

Se entro stasera non arriverà nessun contributo inserirò la mia...

Modificato da darioelle
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E prima di riprendere la discussione, due immagini di mie monete della Groenlandia il 5 KRONER KM#9, una delle mie monete preferite della Groenlandia durante il periodo in cui era colonia danese, per il bel disegno del grosso modulo, anche la conservazione in questo caso non è male….

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Questa moneta, come si legge nel World Coins, contrariamente alle sorelle minori coniate nel 1926, fu prodotta alla zecca di Philadelphia allo scopo principale di essere usata dalle forze americane in Groenlandia con valore equivalente ad 1 dollaro.

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Questa invece è una moneta della Groenlandia come parte integrante dello stato Danese in seguito all’abolizione dello stato coloniale, si tratta del Krone del 1964 KM10a coniato in 110.000 esemplari e quindi relativamente poco comune.

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Vi ricordo che cliccando sulle immagini le vedrete molto più grandi e nei pochi casi in cui le monete sono in buona conservazione può valere la pena...

Modificato da darioelle
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aggiungo che ci sono ducati d oro che raffigurano Christiansborg fort in Ghana

http://en.wikipedia.org/wiki/Osu_Castle

http://www.coinfactswiki.com/wiki/Denmark_1699_ducat_Fr-170

e che le monete dell india danese son molto rare da trovare.

tenete presente che quasi tutte le potenze del 1600-1700 avevano creato societa commerciali per il commercio con le nuove terre , a parte la piu` conosciuta VOC olandese , c erano anche quelle svedesi e prussiane

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aggiungo che ci sono ducati d oro che raffigurano Christiansborg fort in Ghana

http://en.wikipedia....wiki/Osu_Castle

http://www.coinfacts...99_ducat_Fr-170

e che le monete dell india danese son molto rare da trovare.

tenete presente che quasi tutte le potenze del 1600-1700 avevano creato societa commerciali per il commercio con le nuove terre , a parte la piu` conosciuta VOC olandese , c erano anche quelle svedesi e prussiane

Già, la famosa Nuova Svezia, anche se non ebbe vita lunga. Quindi Rick anche per queste colonie svedesi e prussiane furono coniate gettoni o monete?

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Tornando all’argomento principale della discussione, la maggiore richiesta di capitali nel Regno di Danimarca, a cui abbiamo accennato sopra, portò alla fondazione della Banca Danese (Kurantbanken) nel 1736.

Si trattava di una banca privata ma con forte supporto economico da parte dello Stato ed ebbe la possibilità di emettere banconote con il monopolio assoluto. Le banconote potevano essere convertite in argento ma potevano essere stampate senza limiti, cosa comune anche ad altre banche del tempo.

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Una delle sedi della Kurantbanken fu il palazzo Charlottenborg visto da Piazza del Re.

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Le banconote potevano essere convertite in argento ma potevano essere stampate senza limiti

Tuttavia la (prevedibile) richiesta di molte persone di convertire le banconote in argento erose le limitate riserve di metallo della ancora nascente banca. Inoltre i dispendiosi armamenti durante la guerra dei sette anni (1756-1763), che non videro la diretta partecipazione del Regno di Danimarca, ma che lo sorpresero al centro di questa prima vera guerra a livello mondiale, condussero ad una eccessiva produzione di banconote da parte della Kurantbank. Una delle conseguenze fu che queste banconote furono dichiarate non convertibili già nel 1757 dal momento che le riserve in argento ammontavano ormai a solo il 4% del valore delle banconote circolanti!

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Banconota da 50 rix-dolar courant della Kurantbank (privata) del 1740 (dim. 11.3 x 17 cm)

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aggiungo che la banca d inghilterra fondata nel 1696 era molto simile come istituzione alla kurantbank

inoltre gia nel 1721 in francia c era stato un primo esperimento di emissione di banconote da parte di john law e della compagnia per la colonizzazione delle luisiana che aveva avuto lo stesso risultato , cioe troppe banconote e conseguante svalutazione.

john law e` oggi sepolto a venezia e la sua avventura insieme agli assignat della rivoluzione francese contribuira al ritardo nello sviluppo della banconota che prende piede solo con la fine del 1800

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cosa comune anche ad altre banche del tempo

aggiungo che la banca d inghilterra fondata nel 1696 era molto simile come istituzione alla kurantbank

infatti mi riferivo ad esempio proprio alla Banca d'Inghilterra :good:

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Per restare in vita la Kurantbank dovette accettare finanziamenti ripetuti da parte dello Stato finché esso ne assunse il controllo nel 1773. La sede della Kurantbank fu trasferita dal 1785 in un palazzo più prestigioso costruito dall’architetto C. F. Harsdorf. Nel 1791 dal momento che la fiducia nella Kurantbank era ormai terminata fu fondata la Speciesbank danese-norvegese che però subirà lo stesso tracollo della precedente.

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Banconota da 10 rigsdaler della Kurantbank (ormai statalizzata) del 1778

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Le banconote furono dichiarate non esportabili e mezzo di pagamento obbligatorio in Danimarca ed in Norvegia, che allora come abbiamo detto erano tutt’uno sul piano monetario, ma non nel Ducato di Schleswig-Holstein, regione in passato (ed in seguito) parte dell’Impero Germanico ma allora appartenente alla Danimarca pur godendo di una certa indipendenza.

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Questa è un’immagine di 1 sosling del 1681 (Lange 407 bb) dello Schleswig-Holstein-Gottorp cioè del periodo in cui faceva parte del Sacro Romano Impero.

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Giusto per restare in zona, allego questi due pezzi dello Schleswig-Holstein (entrambi del periodo risalente all'unione personale con la Danimarca). Il primo è un falso d'epoca di fine '700; il secondo è del periodo della Confederazione Germanica, fra la prima e la seconda guerra dei ducati, quindi una delle ultime coniazioni. Grazie al possesso di tali ducati, il re di Danimarca, aveva diritto ad un seggio nella Confederazione Germanica, così come il re di Gran Bretagna e Irlanda (per l'Hannover) e quello dei Paesi Bassi (per parte del Granducato del Lussemburgo).

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quindi le banconote avevano corso forzoso o fiduciario , la ragione per cui non erano esportabili era che non le avrebbe accettate nessuno , per quello si e` dovuto dichiararle mezzo di pagamento obbligatorio , altrimenti avrebbero iniziato a circolare a sconto

tipo uno zero coupon bond per far un esempio odierno, la stessa cosa successe con gli assignat francesi

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Questa invece è la mia moneta da 1 sechsling del 1787 durante il periodo in cui il Ducato era danese esattamente da quando Paolo (futuro Zar di Russia) e nuovo Duca di Holstein-Gottorp, sotto la reggenza della madre, Caterina la Grande, nel 1773 aveva ceduto i diritti della casata al cugino del nonno l'anziano Principe-Vescovo di Lubecca, che rappresentava la linea collaterale degli Holstein-Gottorp. Il Principe-Vescovo cedette in cambio la Contea di Oldenburg. Caterina rinunciò per se e per il figlio ai diritti sullo Schleswig-Holstein, che andarono quindi al Re di Danimarca.

Modificato da darioelle
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Bellissima discussione DarioElle, grazie per le particolari monete che hai postato, non ne avevo mai viste.

Ti seguirò con interesse. Giò :)

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Le banconote furono dichiarate non esportabili e mezzo di pagamento obbligatorio in Danimarca ed in Norvegia, che allora come abbiamo detto erano tutt’uno sul piano monetario, ma non nel Ducato di Schleswig-Holstein

Nello Schleswig-Holstein, più precisamente ad Altona, verrà fondata una seconda Banca Reale che avrà potere di emettere banconote e convertirle in argento grazie a riserve di metallo più cospicue. Ma la Altona Species Bank esisterà per soli dodici anni a partire dall’ottobre 1776 senza acquisire grande importanza in particolare a causa delle strette connessioni creditizie con la vicina Amburgo da parte dei commercianti di Altona.

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Nel 1788 il Ducato avrà una nuova banca la Schleswig-Holstein Species Bank, che sostituirà la precedente con una novità: austere regole per la restituzione delle banconote emesse, riserve d’argento sin dall’inizio ed emissione solo di banconote “species” e non “courant” come la Kurantbank di Copenhagen. Le banconote courant erano inconvertibili e come detto non erano un mezzo obbligatorio di pagamento nel Ducato mentre le banconote species furono stabili e restarono convertibili, ma il numero in circolazione di esse fu in media di meno di 2 million di rix-dollars, non molto a confronto del quantitativo di banconote courant della Kurantbank. Questo indica anche che la circolazione di denaro nel Ducato era dominata dalle monete. L’infranto monopolio nella produzione di banconote garantirà allo Schleswig-Holstein la possibilità di limitare i danni sul piano della inflazione rispetto allo Stato centrale negli anni di maggior crisi.

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Banconota da 8 rix-dollars species della Schleswig-Holstein Species Bank del 1790. (dim. 16.3x18.9 cm)

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Questa crisi sarà scatenata dalla Guerra delle Cannoniere contro il Regno Unito per il predominio dei mari circostanti la Danimarca e la Norvegia. Dopo un primo periodo di neutralità, in cui delle leggere navi armate servivano a mantenere la sicurezza nelle transazioni commerciali senza necessità di azioni belliche, si passò ad una vera e propria guerra quando l’ammiraglio Nelson bombardò, nel 1801 e poi nel 1807, Copenhagen.

La Danimarca divenne alleata della Francia nelle guerre napoleoniche e l’Inghilterra le dichiarò guerra.

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Dipinto del bombardamento di Copenhagen del 1807

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