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IGNORED

L'incendio


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Inviato (modificato)

Era passato un botto di tempo dall'ultima volta che ho aperto una discussione qua, forse troppo... piccolo suggerimento, credo che la cosa andrà per le lunghe, prendetevi un po di tempo.

Intro

Il fuoco, fin dai tempi più remoti è conosciuto dall'uomo, qualche milione di anni fa quest'ultimo impara anche ad usarlo, ma sa che deve temerlo. L'uomo, però, non si limitò a riscaldarsi, illuminare e cuocere, iniziò a studiarne tante funzioni, tra queste la fusione dei metalli a cui dobbiamo le bellissime monete di ogni epoca, come utilizzo remoto, per fare un'esempio recente basti pensare alle proprie auto.

Ma l'uomo è sempre stato affascinato dal fuoco, ha sempre sognato di poterlo dominare, ma il dominio rimane e rimarrà sempre ristretto.

Ha anche avuto funzioni e rappresentazioni religiose, lo Spirito Santo viene sotto forma di fiamma, Maometto viene raffigurato spesso dentro una fiamma, e le streghe venivano uccise col fuoco per "purificare"

L'inizio

La giornata inizia alla grande (si fa per dire...) è l'alba, lo vedo dalla finestra, ma non ho ancora voglia di tirarmi su dal letto, tanto meno dopo tutte le volte che mi sono svegliato di notte (almeno cinque).

Mi risveglio dopo un po, il sole è alto (si fa per dire...) sono le 7, esco fuori, la giornata sembra fresca, anzi, a dirla tutta sentivo freddo, apro la fontana, mi butto l'acqua ghiacciata in viso, rimango fuori ancora un po... vedo che si svegliano tutti, allora mentre aspetto la granita faccio un lavoretto con un cavo. Con la granita, il giornale e il caffè arriva anche il momento di prendere in mano la penna e fare qualche cruciverba, poco tempo, vengo interrotto per fare qualche altro lavoretto, ma meglio così, penso, avrò meno seccature dopo, penso. Alla fine riesco a finire anche il sudoku (per la serie "sembrava impossibile, ma ce l'abbiamo fatta"). La mattina corre veloce.

Siamo nel pieno pomeriggio, prendo il libro in mano, la mia lettura quotidiana, anche se preferisco leggere prima di dormire, ma il titolo sembrava interessante.

L'incendio

Mia madre mi interrompe, odio essere interrotto, mi dice che sente puzza di fumo... mah, aspetto di finire il (breve) capitolo e controllo. Il capitolo finisce, ma sfugge di mente la richiesta precedente. Si continua a leggere. Finisco altri quattro capitoli, poso il libro. Si vede un tizio fuori dal cancello che suona col motorino, chiama, si sente scricchiolare... esco fuori calmo... vedo il fumo, le fiamme non troppo lontane, comunico la cosa al resto della famiglia, ai vicini, si esce tutti. Qualcuno si fa prendere un po dal panico, forse la fretta di sgomberare il campo o non so cosa, apro il mio armadietto (si, avete capito bene, quelli col lucchetto tipo alle scuole nei film americani), le prime cose che metto in tasca? L'altro libro (I Pensieri, Marco Aurelio) e in gran fretta le poche monete che mi ero portato con me. Il cellulare mi chiedo? Mah, che resti pur-- Lo metto in tasca, ci rifletto un po su, poi prendo anche il carica batterie e il lettore MP3. Da notare che, mentre per le monete ed il libro è stato quasi un riflesso incondizionato per quest'ultimi ho avuto dubbi sul da farsi.

Si scende dalla stradina alla strada, quella vera. L'incendio è vasto. Ci si inizia a lamentare, insieme agli altri, del fatto che i possessori dei terreni vicini non li puliscano quasi mai (toglierei il quasi) quelli che hanno le case più sopra sono preoccupati, il fuoco è più vicino lassù. Nel tempo chiamiamo, mio pare i pompieri, io la forestale. I primi hanno scaricato tutto sui secondi dicendo che già sapevano, i secondi non hanno neanche risposto. Fattostà che dal lato opposto c'era un furgone della forestale (uno solo?!) ma ancora non sapevamo quante forze c'erano dentro tutto quel casino.

Mio padre mi chiede di salire con lui per bagnare le sterpaglie attorno, almeno per rallentare nel caso le cose dovessero peggiorare. Gli chiedo perché io e non il fratello maggiore... la risposta? "Mi scantu chi iddu si scanta" (mi spavento che lui abbia paura). Daje, a volte sono un pezzo di ghiaccio, forse, però si esagera. Diciamo che mascheravo bene la paura ma non le facevo prendere il sopravvento, non potevo. Si vede una fiammata enorme, neanche troppo lontano... scendiamo di nuovo, non possiamo fare niente in nessun caso.

Si fermano dei "ragazzacci" per ammirare le fiamme, sento qualcuno di loro dire "andiamo dall'altro lato che si vede meglio". Saranno stati loro ad appiccicare l'incendio? Non lo sapremo mai, ma di certo so dove trovarli (okay, abbiamo la trama per il terzo film della serie "Io vi troverò" :P )

L'Eroe

Arriva il possessore del terreno dietro casa, inizio a guardarlo male, arriva con l'autobotte. Sembrava l'eroe dei film che arriva per salvare il mondo all'ultimo minuto, ma in un primo momento la metto giù sul ridere. Cosa si scopre poi? Che la forestale non c'era... c'era solo lui con la sua pompa a getto limitato (molto a confronto delle lance in dotazione alla forestale.

Inizia a spegnere le zone più pericolose, vicino alle abitazioni lambite dalle fiamme che,pare , nonostante sia stato fatto notare, per i pompieri e la forestale non valevano più di tanto.

Una signora ha perso i cani, qualcuno le galline, ma il peggio è passato, sembra.

Il viaggio

In tanto dal lato opposto divampa ancora qualche fuocherello, passa la protezione civile (evvai! ... no, no) spegne il pezzetto vicino alla strada ma del "grosso" rimanente non interessa, se ne vanno. Vado avanti, la zona colpita è enorme, c'è chi si dimena dalla propria dimora con la pompa per assicurarsi che l'incendio già spento li vicino, possa evitare di riprendersi.

Decido di salire, per controllare la situazione, il nostro Eroe è andato a riempire l'autobotte, si sale. Ogni passo è un'inferno, il luogo di una desolazione incredibile. Sono caduti anche due pali (il legno [giustamente...]) che tenevano i cavi del telefono (o della luce).

Insomma, la zona vasta in cima, piena di vegetazione era solo una collina di cenere.

La fine

Alcuni alberi hanno i rami in alto ancora in fiamme, leggere. Si spengono ma rimane tipo rosso come quando si spegne il fiammifero. Tutto sembra calmo, tranne "spisiddi" che cadono dai rametti ancora accesi... un'albero però aveva ancora una luce strana, diversa dagli altri... penso che in cuor proprio tutti pensino che non si fermerà solo a quel ramo.

I miei decidono di scendere in città, la sorellina ha paura... ma la desolazione fa decisamente più paura delle fiamme.

Sperando di non avervi annoiato e di non avere un sequel concludo. Ce ne sarà qualche altra sul libro di cui sopra, ma non ora.

Saluti, ggpp The Top :)

P.S.: aggiungiamo qualche particolare.

La Forestale è arrivata circa due ore dopo la chiamata (nostra), alla fine passa una suora con l'auto, si ferma e dice che aveva visto l'incendio sul nascere ed aveva subito avvisato la forestale. C'è da dire, però, che stando a quanto letto sui giornali ci sono stati circa 90 incendi solo ieri, e pensare che (dicono) i piromani siano circa l'1% della popolazione mondiale, secondo me è una stima al ribasso.

La scena triste è stata vedere un'uccellino posarsi su di un'albero ormai in cenere, forse, era li che aveva il nido...

Modificato da ggpp The Top
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