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Inviato

BUONASERA A TUTTI

Vorrei sapere se la moneta ( HYPERPYRON ) di TEODORO II imperatore di Nicea (impero bizantino) DAL 1254-1258 VENIVA USATA ANCHE DAI MERCANTI VENEZIANI PER LE LORO TRANSIZIONI..........

GRAZIE


Inviato

Ciao Manolo :)

premetto che anche se mi piacciono le monete bizantine, non sono un bizantinista

credo sia difficile affermare che i mercanti veneziani della metà del XIII

secolo utilizzassero abitualmente gli Hyperpera di teodoro II per le loro

transazioni, ma credo che, come di solito avviene nel commercio, accettassero

queste monete che, essendo d'oro, garantivano comunque grazie all'intrinseco

possibilità di realizzo.

E' comunque un'opinione personale che però si basa anche sul ruolo giocato dai Veneziani negli anni successivi allo smembramento dovuto alla IV crociata

P


Supporter
Inviato

Venezia nel bene e nel male ha sempre avuto rapporti con Bisanzio, la moneta d'oro bizantina circolava tranquillamente in Europa(anche perchè Bisanzio fu per continuità l'unica zecca a battere "oro" fino alla sua caduta) ed è stata ritrovata in diversi ripostigli.

Imercanti veneziani usavano gli "iperperi"? Certo, come probabilmente accettavano qualsiasi forma di moneta nobile valida.

Per farti capire come fosse comune la moneta bizantina almeno nel sud-italia,Ma certamente anche a Venezia

ti scrivo un verso di Cieli/o D'alcamo(tratto da Rosa fresca aulentissima...) scritto intorno al 1230

"Donna mi son di PERPERI, d'auro massamotino......"


Inviato

Iperpero, introdotto da Alessio I nel 1092 con la sua riforma monetale, era una moneta d'oro con elevato titolo e con rapporti di cambio con gli altri nominali predeterminati e garantiti dall'autorità dello stato. Per cui 1 iperpero valeva 3 trachy aspron (in elettro), 48 stamina o aspron trachy (bronzo argentato), 288 folles di conto e 864 tetarterà.

Il ritorno della moneta d'oro bizantina nel mercato internazionale dell'epoca fù accettata nelle transazioni di maggior rilievo, come documentano i documenti commerciali dell'epoca di Venezia.

Tuttavia questo sistema fu sottoposto a notevoli contraccolpi nel XII secolo a causa delle consistenti spese militari nei Balcani ed in Asia Minore, anche se l'iperpero mantenne la sua sostanziale stabilità.

La monetazione introdotta dai Comnene non resse a lungo la crisi che colpi l'impero provocata dai conflitti con i turchi e con i popoli balcanici, dalle crociate e in particolare da Venezia. Dopo la divisione del 1204 e fino al 1261 nell'Impero Latino ebbero corso delle monete di bronzo, il trachy di grande epiccolo modulo, ottenute con procedimenti di sommaria fabbricazione.

Nell'impero di Nicea si continuava a battere denominazioni di origine Comnena: l'iperpero, all'inizio con una notevole percentuale d'oro, il trachy aspron, divenuto una moneta di puro argento e il trachy di solo bronzo.

Anche in questo caso pero le difficolta finanziarie dell'impero provocarono una progressiva diminuzione dell'oro contenuto nell'iperpero e di fatto una sua progressiva svalutazione che raggiunse l'apice quando la percentuale di metallo prezioso divenne inferiore al 50 %.

Nell'impero restaurato venne mantenuto l'iperpero fu accompagnato però dal 1295 da un nuovo nominale, il Basilikon, una moneta di puro argento il cui valore dipendeva dal grosso veneziano, fino ad arrivare al 1353 quando l'impero abbandono la coniazione dell'oro e l'iperpero rimase solo una unità di conto.

Non bisogna neanche dimenticare come nel 1252 riprende la coniazione dell'oro anche in Occidente (proprio in Italia: genova e Firenze) ed il periodo tra la sua introduzione e il 1370, viene considerato dagli studiosi l'età aurea della monetazione medioevale italiana.

Queste monete, il fiorino ed il genovino, divennero le monete principali degli scambi con l'europa, prima affiancando e poi sostiuendo sia la moneta bizantina ma anche il grosso veneziano.


Inviato (modificato)

ciao manolo e benvenuto nel forum :)

Vedo che ci sono già alcune risposte e provo ad integrarle.

Ho letto su "Venezia nel Medioevo " di Giorgio Cracco, che dopo l'ascesa al dogato di Giovanni Dandolo, per sostituire l'impoverito iperpero bizantino, nel 1284 venne deciso di emettere una moneta d'oro detta "ducato". Ne deduco che i mercanti veneziani in precedenza avevano usato l'iperpero regolarmente e anche prima del periodo di Teodoro II (1254-58). Per maggiori informazioni e per evitare pubblicità, ti invio un messaggio privato con l'indirizzo di un sito che potrebbe interessarti.

;)

Modificato da bavastro
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