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IGNORED

L'INCASTELLAMENTO


dabbene

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Il castello è un pò uno dei simboli del Medioevo, simbolo misteroso, affascinante, da scoprire anche ; potremmo definirlo un villaggio fortificato da mura con all'interno degli abitanti ,spesso si pensa invece a una entità isolata lontano dal mondo con un Signore proprietario e abitante che si difende chiudendosi in questi habitat.

Con incastellamento ci potremmo riferire alla costruzione di nuovi castelli con all'interno dei villaggi abitati .

Dall'epoca carlolingia abbiamo un fiorire di fotificazioni, torri,rocche a volte collegati tra loro che servivano da baluardo verso gli attacchi esterni .

A volte questi castelli erano dei veri centri del potere, anche amministrativi ed economici ; di solito era una prerogativa del re che però poteva delegare altri, ma la casistica in tal senso è ampia, abbiamo castelli costruiti senza autorizzazzione, altri con l'autorizzzazione e costruiti dal re ma gestiti da Signori come fossero totalmente loro,altri furono gestiti da Vescovi che lo fecero come dei veri Signori .

Che l'operazione fosse più o meno legale non era fondamentale chi aveva potere e mezzi lo costruiva e cingeva di mura il villagggio.

Il castello diventa di fatto e in pratica un centro del potere, un potere che poi veniva esercitato sulla popolazione nei fatti.

Nel Medioevo sono tanti gli esempi dell'incastellamento,gli scavi archeologici ci hanno fornito dei dati importanti recentemente, ne cito alcuni molto indicativi tipo quello di Scarlino, quello di Montarrenti, quello di Rocca San Silvestro.

il modello di solito era una struttura fortificata che concentrava al suo interno gli abitanti con all'esterno le coltivazioni agricole ;

il Signore offrì così ai suoi contadini un luogo per ricoverarsi e difendersi dagli attacchi esterni fornendo a loro protezione, ma nel contempo legittimando verso gli stessi il suo potere.

A Montarrenti abbiamo una struttura degli spazi per gerarchia, col Signore e i suoi in alto, e il villaggio disposto in basso ; a Rocca San Silvestro abbiamo una parte alta con la torre e l'abitazione del Signore, sotto la parte dei nobili e poi il borgo , in questo caso all'interno abbiamo una vera e propria struttura lavorativa che consisteva nello sfruttamento minerario e con l'attività metallurgica fuori del castello nei dintorni.

Spesso questi castelli anche per risparmiare erano costruiti sulle mura e sui resti di età precedenti tipo del periodo tardo romano.

Quando la popolazione però aumentò sorsero all'esterno casali,case sparse, piccoli insediamenti, che però in caso di pericolo importante si riversavano alla meglio all'interno delle fortificazioni.

Tutto questo fenomeno Medievale dell'incastellamento come si inserisce in un ambito economico e monetario ? Certamente ci furono come risulta anche dai ritrovamenti , dei depositi all'interno degli stessi questo per ovvii motivi di sicurezza e protezione,ma il circolante fu probabilmente in entrata e in uscita , per risparmiare all'interno,ma poi all'esterno per spendere, quindi sicuramente il fenomeno interessò anche il circolante monetario delle varie epoche e anche i ritrovamenti degli stessi depositi.

Argomento ampio che si presta a tante riflessioni sia sul fenomeno incastellamento medievale, che sul circolante, che sui depositi e ripostigli.

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salve argomento davvero interessante

centri di potere e protezione per la maggior parte dei uomini che si dedicavano quasi esclusivamente al lavoro delle terre pagando al signore tributi di ogni genere

erano anche centri di consumo da parte del signore che si spostava da uno all'altro consumando le produzioni dei sui terreni almeno in alcuni periodi in cui il commercio era quasi del tutto fermo

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Modificato da scacchi
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occhio che nel periodo romano l unita agricola era la villa romana che viene abbandonata dal IV secolo per porcedere alla costruzione di rocche e insediamenti abitativi protetti

vedi per esempio la rocca di garda del V - VI secolo

dove questi castelli son costruiti sopra insediamenti romani questo lo si deve alla geografia del territorio e non al pericolo di invasioni

(altrimenti si sarebbero tenuti le ville)

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Certamente il pericolo di invasioni è la prima molla e il conseguente modo di prepararsi attivamente militarmente, ma non solo, molti Signori volevano offrire ai contadini un luogo di ricovero protetto per loro, ma anche per i loro prodotti agricoli, tipo il grano,ed evitare che in caso di pericolo questi si dessero alla fuga.

Protezione, sicurezza e potere direi riassumendo.

La società medievale era parsimoniosa nelle spese, nell'uso dei materiali da costruzione e se c'era qualche luogo già predisposto lo utilizzavano, gli stessi longobardi erano abituati al riutilizzo di strutture precedenti e sono un esempio che difficilmente si lasciavano decadere strutture più antiche, anche parziali, ancora esistenti.

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Sempre in guerra ...forticato cume al" iron age" eh il castellani vivevano cume i servi ...per difendere un po di terra ...qualque donne ...et l'onore di u castellano....

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Modificato da Corsodinazione
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Bello Corso, vero esempio reale di quello che stiamo cercando di spiegare,alla fine gli esempi sono tanti e anche le immagini aiutano in questo caso, alla fine anche l'incastellamento fa parte della nostra storia, della nostre identità, fa parte dell'essere dei nostri antenati....ed è giusto non dimenticarlo,

Saluti alla bella Corsica,

Mario

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salve argomento davvero interessante

centri di potere e protezione per la maggior parte dei uomini che si dedicavano quasi esclusivamente al lavoro delle terre pagando al signore tributi di ogni genere

erano anche centri di consumo da parte del signore che si spostava da uno all'altro consumando le produzioni dei sui terreni almeno in alcuni periodi in cui il commercio era quasi del tutto fermo

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Bello questo castello... dove si trova ?

Rapino qualche banca in giro e me lo compro!!! :D

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tanti saluti Mario........! :) .......l'incastellamente,e una manera di protegersi,e dominare un territorrio.....sia terra fertile e pascoli ricci,sia un passaggio obbligato,per fare pagare impositi.....di natura o di soldi....... :)

tirrare a profito dil relievo del terreno,nel posto il piu alto............nelle pianure,su una colletta,con fortificazione....in montagna su i picci alti.........

in corsica sono stati distrutti per impedire segnori dominare e ritirarssi per fare guerra......distrutti da i genovesi con l'aiuto del popolo.....i segnori ribbassati al piu basso statu......si sono,con le generazione,sdrugiti come sale nel mare..

molti erano antenati di colonie romane.etrusci,grecci,etc ....terre date da roma, a soldati eroi delle guerre passate........anno prosperato su terre incolte e vergine....e si sono misciati con gli abbitanti d'origine.......e quella forza di un isola che assimile tutti quelli venuti di fuori ,per fare che uno...ritrovamo da noi,cognomi di "cesar,augusto,jules....etc.."...mah????!!! ..... mi alontanno del sugetto.....!!! :lol:

i nostri castelli spariti,deroccati,minati,distrutti,avevanno tutti un bastimento commune,la torre centrale.quadratta,o tonda......dopo,le muraglie che proteggevano la torre,con sistemma di diffesa elaboratto,e in fine,la cisterna.....molto importante per tenire in caso di assalto.........al intorno,taggliavanno gli alberi ,per non dare la possibilita di fare trabbucce,e altre macine di guerra che potevanno meterlo in perille.......malorosamente,la polvera che meteva in oppera bombarde,a sonnato la fine di quelli castelli anticci,perche i muri non supportevanno le battute di ferro,e pietre.......piu tardi,l'uomo ingieno a trovatto una replica a quelle nuove arme.......le muragglie con angoli,forme di stelle ed altro....... :D .....

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Non ho più aggettivi per sottolineare la bellezza e l'importanza dell'argomento. L'incastellamento, secondo me ha cambiato un'epoca.

Posso aggiungere che, a differenza delle cattedrali (che potevano durare molti decenni, addirittura secoli come il Duomo di Milano iniziato nel 1300 è stato terminato nel 1800!!), costruire i castelli doveva necessariamente essere un lavoro rapido, sia per la sicurezza che per il governo, inoltre richiedeva un esborso notevole. Filippo Augusto per ciascuno dei castelli costruiti tra il 1203 e il 1214 fu costretto a sborsare una cifra equivalente alla paga assegnata in due mesi a un migliaio di fanti, sappiamo inoltre che in Inghilterra Riccardo Cuor di Leone, per la costruzione di Chateau-Gaillard (roccaforte su un'isola della Senna) fra il 1196 e il 1198 tirò fuori 21.203 sterline: una somma enorme, corrispondente alla paga giornaliera di due milioni e mezzo di soldati.

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http://www.trekearth.com/gallery/Europe/France/South/Corse/Piedigriggio/photo184662.htm

saluti diz.......!!....ecco un tipo di castello di quel epoqua medievale......torre,e muragglia.....un rarrissimo testimone che e sempre in piede....forsa e stato costruito dopo quel scambiamento di politica....e lasciato in pace....... :lol:

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Le isole ovviamente erano molto soggette alla difesa dalle continue invasioni, ma anche in zone prealpine c'erano avanposti di questo tipo, per esempio lo studiato e miniera di informazioni anche per la numismatica Castello di Tremona ,un esempio del periodo intenso di incastellamento avvenuto in quella zona anche per la grande instabilità politica.

La posizione di Tremona era nevralgica e permetteva di controllare la zona di Mendrisio, la parte meridionale del Ceresio, tratti del comasco e del varesotto, era un luogo privilegiato per un insediamento umano .

Lo studio di Martinelli e di Arslan ha potuto dare notevoli e importanti informazioni sul circolante e sui depositi di monete dell'epoca, e attualmente sono ancora in fase di studio molti aspetti.

Quindi l'incastellamento fonte importante e funzionale agli studi numismatici e sul circolante del periodo relativo.

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Non ho più aggettivi per sottolineare la bellezza e l'importanza dell'argomento. L'incastellamento, secondo me ha cambiato un'epoca.

Posso aggiungere che, a differenza delle cattedrali (che potevano durare molti decenni, addirittura secoli come il Duomo di Milano iniziato nel 1300 è stato terminato nel 1800!!), costruire i castelli doveva necessariamente essere un lavoro rapido, sia per la sicurezza che per il governo, inoltre richiedeva un esborso notevole. Filippo Augusto per ciascuno dei castelli costruiti tra il 1203 e il 1214 fu costretto a sborsare una cifra equivalente alla paga assegnata in due mesi a un migliaio di fanti, sappiamo inoltre che in Inghilterra Riccardo Cuor di Leone, per la costruzione di Chateau-Gaillard (roccaforte su un'isola della Senna) fra il 1196 e il 1198 tirò fuori 21.203 sterline: una somma enorme, corrispondente alla paga giornaliera di due milioni e mezzo di soldati.

le costruzione di quelli nidi di aquilla,era tutto un saper fa.....come dici tu....rapidita,e soppratuto mano d'opera.....!!....non posso imaginare le condizzione di lavoro di quelli uomini......il maestro ingeniore era il piu pagato.....ma li altri...un ripasto avra bastato???..quelli che portavano pietre.....che scalpelinavano note e giorno.......quelli che eranno al forno a calcina...nel fuocco e li vapori......e dopo,quelli che faccevano i primi impianti,con punta e mazzolu;tennuti nel vuoto da una corda,su i bordi delle corniccie ......quanto si ne sarrano scesi sottu......???

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Mi permetto umilmente di postare un link ad un'interessante lezione della Prof.ssa Enrica Salvatori

La ricostruzione territoriale: incastellamento e signoria - parte 1/3

La ricostruzione territoriale: incastellamento e signoria - parte 2/3

La ricostruzione territoriale: incastellamento e signoria - parte 3/3

Modificato da fra crasellame
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Buonasera a tutti.

Solo ora leggo la nuova discussione e come sempre mi complimento con dabbene per i sempre interessanti spunti di argomentazione che propone. In vero, questa volta, Mario mi ha preceduto di poco; era mio proposito, infatti, intavolare a breve un discorso riguardo un campo di ricerca a me molto caro. Ma va benissimo così ;) .

Tuttavia, essendo un fenomeno di estrema importanza nella storia medievale italiana, con letteratura molto vasta che nella maggioranza dei casi si contraddice, dovremmo, a mio parere, cercare di capire quali sono state le cause dell'incastellamento nei vari periodi storici e le relative problematiche. Altrimenti si rischia di abusare del termine "incastellamento" facendolo diventare una "macedonia".

Inizialmente vi chiederei: quali sono i processi storici con cui suddividere le varie fasi? Siamo sicuri che gli insediamenti d'altura nascano con contesti militari?

Vi seguirò con molta attenzione ed interesse e nei limiti delle mie conoscienze cercherò di intervenire insieme a voi.

Intanto qualche buona lettura, come quella consigliata da fra, sicuramente ci sarà di aiuto

Saluti a tutti

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Adolfo fa una giusta distinzione e cerca di capire in che fasi e i contesti anche cronologici dell'incastellamento medievale, penso che si possa fare qualche considerazione e distinzione, vediamo :

Fase 1 ° a grandi linee corrisponde al periodo già accennato dei Castelli Signorili,luoghi dove poteva organizzarsi la difesa del territorio e delle persone, ma anche luogo di ricovero per i contadini, i lavoratori e delle loro merci, in questo caso il Signore così facendo esrcita il suo potere.

Fase 2° dove inserirei i castelli dell'espansione economica, in questi casi funzionavano come luoghi protetti per esercitare attività economiche di vario tipo così facendo in questo caso si sosteneva la ripresa economica

Fase 3° è quella in cui si ha una espansione demografica, quando aumenta la popolazione sorgono fuori del castello , casali, case , piccoli insediamenti esterni ; qui vanno a vivere diverse famiglie obbligate perchè non riescono a stare tutte nel castello,ma in caso di pericolo sempre presente, le stesse erano pronte a ritornare in qualche modo comunque nel castello per difendersi e proteggersi.

Per quanto riguarda la domanda interessante e non credo casuale di Adolfo penso che in alcune aree come anche quella laziale, i castelli erano visti come uno strumento in mano ai Signori per organizzare l'occuapazione dei suoli a partire anche dagli insediamenti in altura.

Sempre rimanendo ai Signori laziali tra il 920 e il 1150 avrebbero gli stessi pianificato un passaggio dalle case sparse a quello dei villaggi fortificati concentrando le popolazioni e creando tutto intorno l'agricoltura e le coltivazioni.

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Io credo che si debba distinguere diverse zone e controllare bene il rispettivo tessuto sociale. Ultimamente sono cambiate molte cose nella storia medievale, ma alcuni concetti radicati, ora ritenuti errati, continuano a essere considerati validi. Soprattutto terrei in considerazione che per molto tempo la storiografia medievale è stata monopolizzata dai francesi e così teorie che si applicavano benissimo alla realtà francese furono trasportate in altre realtà, che solo adesso e a fatica cominciano a far intravvedere una loro diversità.

Comunque un argomento interessante e ricco di spunti... Dabbene docet.

Arka

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Io credo che si debba distinguere diverse zone e controllare bene il rispettivo tessuto sociale. Ultimamente sono cambiate molte cose nella storia medievale, ma alcuni concetti radicati, ora ritenuti errati, continuano a essere considerati validi. Soprattutto terrei in considerazione che per molto tempo la storiografia medievale è stata monopolizzata dai francesi e così teorie che si applicavano benissimo alla realtà francese furono trasportate in altre realtà, che solo adesso e a fatica cominciano a far intravvedere una loro diversità.

Comunque un argomento interessante e ricco di spunti... Dabbene docet.

Arka

Sono molto d'accordo con Arka: per decenni la storiografia medievale è stata fatta da Braudel, Fossier, Le Goff, Duby, per citare i più conosciuti al grande pubblico, ma sono stati solo la testa di ponte dell'école che ha globalizzato il medioevo alla situazione francese, le cose sono state più complesse e soprattutto più diverse. Mi permetto di sottolineare che si tratta di fenomeni storici alquanto complessi da poter essere analizzati in questo contesto.

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Una personale analisi ho cercato di farla prima, certo l'argomento è vasto e complesso, anche in fase di studio.

Potremmo anche vedere intanto qualche esempio ben studiato italico , prima ho parlato di Rocca San Silvestro.

Un altro esempio molto importante studiato anche attualmente da Martinelli e Arslan ci porta a Tremona , nel sito Castello, vicino all'attuale Mendrisio, nell'attuale Svizzera italiana,qui oltre a uno studio archeologico , alla stratigrafia, abbiamo un tesoro ingente di monete ritrovate che sono state studiate e che ci danno uno specchio del circolante dell'epoca.

Il tesoro monetario trovato fu forse dovuto a un evento bellico improvviso,o a un semplice deposito legato a un abbandono, non necessariamente tragico.

Oggi sappiamo che Tremona fu un insediamento importante, a carattere essenzialmente militare, ma con una popolazione stabile e numerosa tra la quale circolava moneta che a volte veniva ovviamente anche smarrita e abbandonata nel terreno.

Quindi i dati che ne derivano dal punto di vista numismatico sono interessanti e importanti .

Tremona era probabilmente collegato con altri avanposti, sicuramente col Castello di Serravalle , ma forse anche con altri, avevano la funzione di presidio che ne giustifica la fortificazione e spiega anche quello che successe dopo con le vicende belliche e la sua distruzione.

I due " castelli " erano sulla strada degli imperiali che passavano in discesa e in salita dagli stessi ; questi erano poi strategici per la non lontana Milano.

Questo di avanposti di presidio, ma anche di transito è un dato interessante da valutare .

La presenza cospicua di abitanti nel sito , decisamente non occasionale ma stabile, potrebbe essere stata di natura militare o civile o di entrambe.

Di certo Tremona che è ancora in fase di studio, pur essendo già usciti contributi imortanti,è un complesso archelogico, storico, numismatico,che ci offre una quantità di dati impressionante che potrà in futuro essere ulteriormente valorizzato.

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L'argomento è molto, molto complesso ed il rischio è quello di generalizzare complessivamente come spesso accade nel forum.

A mio avviso la discussione se ben incentrata ha le potenzialità per diventare molto interessante. Se così non fosse, l'importante è comunque parlarne. Documentandosi, chiaramente. Mario è un'ottimo esempio da seguire ed ogni considerazione, se ragionevole, utile.

Le somme le tiriamo alla fine.

Grazie a tutti per i vostri interventi

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Aspettiamo ovviamente commenti che possano migliorare e ampliare la discussione.

Personalmente oltre alla mia chiosa di prima e la successiva, ho scelto di procedere con tre esempi italici, abbiamo visto quello del centro, quello del nord, ora per la gioia degli amici sardi, ma anche di Jagd e Corso parliamo di isole, in particolare della Sardegna.

L'incastellamento in Sardegna come era rappresentato ?

E' l'età giudicale quella in cui nasce in Sardegna il castello signorile, è un modello che poi rimarrà nel tempo ; dai documenti risultano castelli fondati dai Giudici per sè o per i propri familiari, castelli fondati dai giudici ma dati a Pisani o Genovesi, castelli fondati da Pisani e Genovesi, castelli successivamente catalano /aragonesi.

Hanno tutti caratteristiche comuni, sono situati in altura, in posizione dominante e difendibile,spesso su sperono rocciosi,protetti sempre da mura.

In alto abbiamo proprio il castello signorile con gli ambienti residenziali dello stesso e dei suoi vicini e parenti,ai piedi vi è il borgo.

I castelli sardi vengono costruiti per la difesa dei singoli giudicati, per l'organizzazione delle aree minerarie, per il controllo del territorio adiacente, in realtà anch'essi sono simboli che affermano il potere dei Signori.

Seguirà per una maggiore comprensione la foto di uno di questi castelli sardi, è in alto su uno sperone poco accessibile, si trova a Burgos ; Burgos è all'interno della Sardegna, tra Nuoro e Ozieri .

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