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IGNORED

zecca di Modena è una variante conosciuta ?


ambidestro

Risposte migliori

possiedo un Sesino della zecca di Modena pesa gr.1,15 il rovescio è diverso da quello descritto nel M.I.R. n.868 al posto di DENARI si trova la scritta ..SNRA è una variante conosciuta ?

Come gia' da me evidenziato per i sesini di Rinaldo, le piccole monetine non sono quasi mai state considerate nelle loro varianti, errori od altro.

Anche per questa moneta il CNI non riporta varianti di legenda ma solo di punteggiatura.

Se mi autorizzi inserirei questo tuo esemplare nel catalogo on-line. A tal proposito ti chiedo anche conferma della tua lettura...ovvero SNRA...non potrebbe essere quel che resta di (d)ENRA?...comunque variante non presente sul CNI.

Ciao

Mario

Modificato da mariov60
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Interessante errore di conio, che vedo per la prima volta. Il Crespellani parla di varianti nel diritto (dove c'è il giglio), ma non nel rovescio. La mia ipotesi è che si tratti di uno scambio di lettere (DENRAI anziché DENARI), poi il conio è decentrato, quindi ha tagliato la I finale (anche la O di QVATTRO è spostata) ed una debolezza a sinistra non ha mostrato la D e solo molto parzialmente la E.

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ho notato anche le due TT (quattro) più piccole delle altre lettere,( non riesco ad immaginarmi di vedere la E prima della N)anche il peso è anomalo nel MIR il sesino lo riporta da gr.0,85 a gr.1,07 questo è di 1,15

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Si tratta di una variante non censita dal CNI, ma nota, ne detengo un esemplare invero assai più bruttino ma leggibile, e un amico ne ha un altro in simile conservazione (ottima per il tipo) e perfettamente leggibile, così come un esemplare è descritto in un vecchio articolo di Cesare Giorgi del 1949 sulla Rivista Italiana di Numismatica. Al rovescio riporta il valore DENRA QVATTRO e l'esemplare nelle foto mi sembra ribattuto su un'altra moneta che però non so riconoscere, cosa che spiega il peso anomalo (da capitolato sarebbe 0.96-0.99 g) e lo accomuna a pressoché tutti gli esemplari a me noti.

MI pare una variante interessante anche storicamente, perché l'utilizzo al rovescio di un conio evidentemente sbagliato (e forse inizialmente scartato), nonché di tondelli di monete recuperate sulla piazza, mi sembra denotare una trascuratezza al limite della temerarietà, probabilmente perché lo zecchiere di Modena Paolo Calvi era ormai prossimo alla sua fuga dal Ducato Estense, avvenuta nel 1784 (ma sarà poi costretto a consegnarsi alla giustizia modenese dalla longa manus dei tribunali ecclesiastici, per essere poi processato, condannato a morte e graziato dal Duca, e infine morire in carcere nel 1787).

Ciao

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@@msclrt

interessante il fatto che altri esemplari (tre mi pare di capire, probabilmente anche altri) siano conosciuti e descritti...purtroppo di tutto cio' non ne e' rimasta grande traccia nella letteratura ufficiale...Ti ringrazio quindi per l'importante citazione bibliografica e le note storiche. Da oggi, per merito di Ambidestro e del forum, tutto cio' e' ancora piu' accessibile.

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERC/0

Ciao

Mario

Modificato da mariov60
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Opera assolutamente meritoria. Appena mi potrò dare qualche giorno di ferie, mi propongo di preparare le foto per riempire un po' di buchi delle monete di Modena.

Nel frattempo, suggerirei di modificare la nota all'ultima moneta inserita da:

(d)ENRA o (d)SRNA / QVATTRO

a

(D)ENRA / QVATTRO

Ho confrontato la foto con quella del mio amico (che però non sono autorizzato a postare senza la sua autorizzazione) e il conio è assolutamente lo stesso.

Ciao a tutti

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In proposito - ma forse dovrei aprire un'altra serie di post - recentemente ho caricato alcune immagini di giorgini di Rinaldo d'este (1707, 1707 contromarcato, 1726,1727,1728), vedi:

Sono tutte monete in mio possesso, e autorizzo senz'altro la pubblicazione delle scansioni su Numismatica Italiana. inoltre, aggiungrei all'elenco del catalogo la riga:

1708 W-MORI/6-2/A Modena CNI manca

MIR manca R

Ne esiste un esemplare (per inciso molto bello, ma non sono formalmente autorizzato a pubblicare le foto) nel medagliere dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, classiificato al n. 321 del catalogo delle monete di Modena (v. Missere-Boccolari, Atti e Memore dell'AccSLA-MO, serie VII, vol. XI, pp. XXXV ss., n. 321). Un altro esemplare è citato nel catalogo dell'Asta Finarte n. 929 del 1995, lotto n. 117, che include un ulteriore giorgino di Rinaldo contromarcato e SENZA DATA - purtroppo di entrambi il catalogo non riporta le foto, chissà se qualcuno che ci legge li ha mai incrociati.

Da quanto ad oggi da me visto, il giorgino datato 1724 deve essere un errore del Crespellani poi ripreso dal CNI, mentre quello datato 1719 in Numismatica Italiana è un unicum (proporrei di upgradarlo a RR) che mi incuriosisce molto, visto che non risultano coniazioni di giorgini con quel millesimo e alla data di coniazione la pratica di contromarcare i giorgini probabilmente era stata sospesa.

In generale, mi piacerebbe contribuire un po' di più a Numismatica Italiana, che consulto spesso e specialmente sulle monete di Modena, ma il tempo è tiranno.

Un saluto cordiale a tutti

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