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Cantone Ticino. Ritrovamenti monetali da chiese


Risposte migliori

Segnalo con piacere l'uscita del 10° volume dell'Institut der Fundmuenzen der Schweiz, dal titolo Cantone Ticino. Ritrovamenti monetali da chiese, a cura di José Diaz Tabernero, Hans-Ulrich Geiger e Michael Matzke.

Riporto testualmente dalla scheda di presentazione:

Questo volume raccoglie tutti i ritrovamenti monetali del Cantone Ticino, provenienti dagli scavi archeologici effettuati in 61 chiese; si contano 1071 reperti numismatici, di cui 33 antichi e 978 medievali o moderni, inoltre 52 medaglie religiose e 8 ulteriori oggetti. Gli edifici di culto in questione non rappresentano un insieme omogeneo, poiché si registrano chiese parrocchiali, una collegiata, oratori, cappelle, un antico convento, un cimitero e un sagrato. Al fine di inquadrare al meglio il materiale studiato, la pubblicazione è dotata di testi introduttivi sia sui

contesti archeologici che sui riferimenti numismatici rilevanti ed è riccamente illustrata con immagini, in parte a colori.

Il caso della chiesa parrocchiale di Airolo è eccezionale, in quanto ha fornito 356 reperti numismatici, ossia un terzo del totale dei ritrovamenti. Sempre in questo edifi cio si segnalano 7 monete pertinenti ad una fusione di campana e altri 131 esemplari sembrano comporre una deposizione votiva in un cofanetto nella cripta. Il Basso Medioevo è particolarmente ben rappresentato: la maggior parte delle monete arriva dall’Italia settentrionale, soprattutto da Milano e testimonia che l’intera regione dell’attuale Cantone Ticino apparteneva all’area lombarda sul piano economico e monetale; questa situazione continuerà pure dopo la conquista (1403-1515) dei tre cantoni primitivi e perdurerà fi no al XVIII secolo.

Ieri a Bellinzona si è tenuta la presentazione ufficiale con tutti gli autori e le persone che hanno collaborato alla redazione delle schede. Serata estremamente piacevole, in mezzo a tanti amici.

Sfogliandolo stamattina con calma, posso dire che è un libro eccezionale, sia per i materiali (segnalo in particolare esemplari inediti di Como), sia per la qualità dei saggi, l'apparato di indici e appendici, la cura redazionale. Nel CD-ROM allegato sono comprese le immagini di tutti i reperti e i PDF delle tavole.

Ci sono voluti dodici anni per la sua realizzazione, ma il risultato è notevole. Un'opera non per tutti, ma che a tutti dovrebbe far nascere importanti riflessioni sulla circolazione monetaria e il ruolo della moneta - in particolare quella milanese - nei contesti internazionali.

Il volume costa 119 CHF + s.s.

Per ordini:

• Tel. +41 (0)31 311 34 24 • Fax +41 (0)31 311 34 25

[email protected]

• www.ritrovamenti-monetali.ch

E.

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grazie Eligivs per questa interessante e importante segnalazione

Lo studio sia statistico che stratigrafico dei ritrovamenti riveste sempre piu' in'importanza imprescindibile per estrarre dal reperto "moneta" quante piu' informazione essa ci possa dare sul contesto storico, economico/sociale, oltre che puramente numismatico in cui la moneta si inserisce.

Ringrazio la d.ssa Cardani , direttrice del Museo di Bellinzona per aver sostenuto e questa iniziativa. Sono strumenti come questo che permettono il progresso delle nostre conoscenze nell'importante campo della circolazione monetaria .

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Si effettivamente questi sono gli studi, complessi, ma che ti possono dare poi le notizie per arrivare a capire il circolante e le cronologie, per gli studiosi della monetazione milanese poi ritengo che contenga dati veramente utili e da analisi ; complimenti ai prestigiosi autori di questa ennesima opera importante per la numismatica e grazie ad Eligius che ha diffuso la notizia,

Mario

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Grazie Eligio per la segnalazione. Tu che lo hai sfogliato potresti dirmi a quali zecche si fa riferimento? Presumo Bellinzona, Milano...e..? Luogo di edizione...Bellinzona? Grazie

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Grazie Eligio per la segnalazione. Tu che lo hai sfogliato potresti dirmi a quali zecche si fa riferimento? Presumo Bellinzona, Milano...e..? Luogo di edizione...Bellinzona? Grazie

No, Berna.

Quanto alle zecche citate... ci sono dieci pagine di indici a proposito. Comunque le principali - sia come numero di pezzi che come importanza - sono Milano, Asti, Pavia, Cremona, Como, Lucerna.

E.

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Grazie Eligio per la segnalazione. Tu che lo hai sfogliato potresti dirmi a quali zecche si fa riferimento? Presumo Bellinzona, Milano...e..? Luogo di edizione...Bellinzona? Grazie

No, Berna.

Quanto alle zecche citate... ci sono dieci pagine di indici a proposito. Comunque le principali - sia come numero di pezzi che come importanza - sono Milano, Asti, Pavia, Cremona, Como, Lucerna.

E.

ti ringrazio.

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chiedo... ci sono anche ritrovamenti inerenti la zecca di Padova?

Sì, due monete:

1) Mezzovico-Vira (distretto di Lugano), chiesa parrocchiale di S. Abbondio

1990; reperti singoli, corredi tombali, chiesa, ricerca archeologica

Padova, Francesco I da Carrara

denaro piccolo (CNI, VI, p. 199 n. 71)

0.238 grammi - 13.0-11.4 mm - 315°

2) Sonvico (distretto di Lugano), oratorio di S Martino

1986-87; reperti singoli, oratorio, ricerca archeologica

Padova, Francesco II da Carrara

quattrino da due denari (CNI, VI, p. 205 n. 43)

0.677 grammi - 15.0-14.3 mm - 135°

E.

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grazie mille per le preziose informazioni!

era quello che mi interessava!

peccato si tratti di ritrovamenti singoli, ma è comunque un dato interessante.

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grazie mille per le preziose informazioni!

era quello che mi interessava!

peccato si tratti di ritrovamenti singoli, ma è comunque un dato interessante.

Oltre a essere ritrovamenti singoli sono anche in chiese.... il che rende la loro interpretazione doppiamente scivolosa (conoscevo un parroco di montagna che ancora cinquant'anni fa si trovava monete del regno tra le elemosine).

Ma ben vengano lavori come questo, in Italia ne sentiamo tutti un gran bisogno.

E.

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In realtà di ritrovamenti se ne pubblicano continuamente, e anche con una buona qualità di analisi. Il vero problema è venirne a conoscenza!

In Italia (ma non solo in Italia, bisogna essere onesti) manca un ente comparabile a quello svizzero che raccolga queste informazioni, pubblicando un bollettino annuale con i dati salienti dei ritrovamenti e la bibliografia. Informazioni minime, una sorta di indice analitico che rimandi poi alle pubblicazioni più di dettaglio ma che nel frattempo permettano di capire se un dato ritrovamento è di interesse o meno. Io ho come modello l'Inventory of Greek Coin Hoards, che è ben fatto, pratico e segue questi criteri minimali.

Già un bollettino annuale sarebbe uno strumento eccezionale. Qualcosa in passato è stato anche fatto, dal Bollettino di Numismatica e dagli Annali dell'Istituto Italiano di Numismatica, ma con una sistematicità inferiore a quella dell'Inventar der Muenzfunden der Schweiz.

Tutto il lavoro di censimento resta disperso qua e là, con moltissime difficoltà a recuperare i dati, specie quando questi vengono presentati in pubblicazioni locali o non-numismatiche. Esistono dei repertori parziali, alcuni recenti altri più datati, ma molto è lasciato alla buona volontà dei singoli, che raccolgono per i propri studi queste informazioni.

Comunque, si sta lavorando anche in questa direzione. L'anno nuovo potrebbe portare qualche novità... Vedremo.

E.

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speriamo! sarebbe davvero una cosa lodevole.

ma in italia, chi la farebbe? con quali fondi e/o finanziamenti?

la cultura darebbe molto lavoro, ma sembra non si voglia fare un investimento serio sulla fruibilità e diffusione della cultura in questo paese. e non parlo solo della numismatica.

da questo punto di vista, pur avendo un patrimonio sconfinato e di una bellezza e ricchezza pressoché unici, ne abbiamo di strada da fare!

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speriamo! sarebbe davvero una cosa lodevole.

ma in italia, chi la farebbe? con quali fondi e/o finanziamenti?

la cultura darebbe molto lavoro, ma sembra non si voglia fare un investimento serio sulla fruibilità e diffusione della cultura in questo paese. e non parlo solo della numismatica.

da questo punto di vista, pur avendo un patrimonio sconfinato e di una bellezza e ricchezza pressoché unici, ne abbiamo di strada da fare!

Porta pazienza e (spero) vedrai. L'esperienza insegna che i soldi sono spesso il minore dei problemi, checché se ne possa dire o pensare. Il vero ostacolo è quasi sempre la mancanza di programmazione, e di umiltà da parte delle persone coinvolte.

Ricordo spesso in proposito che le grandi esplorazioni navali di Jean-Baptiste Charcot sono state fatte con una piccola nave che si chiamava Pourquoi-Pas?, che stava a galla per miracolo. Invece il roboante Titanic...

E.

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