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IGNORED

piccolo Tron con ritratto


Risposte migliori

Scusate la pessima qualità delle foto.

E' una piccola moneta, non eccezionalmente conservata e per di più relativamente comune nel catalogo veneziano: un soldino in argento di Nicolò Tron (1471 - 1473) a sigla K.P . Tutti conosciamo il famosissimo (io direi: solo perchè primo nel rinascimento, non certo per la sua qualità) ritratto del doge sulla Lira, ma forse meno gli altri nominali di questo doge altrimenti poco noto. Tutte le monete del Tron presentano infatti un ritratto del doge, caso unico nella numismatica veneziana almeno in queste proporzioni, dal bagattino al ducato.

Nonostante la conservazione non eccellente, vi propongo comunque questo piccolo ritratto poco considerato - le dimensioni massime della testa del doge sono di 3.5 mm. Si riconoscono perfettamente riprodotte la barba, il naso e il profilo. Tra le poche monete veneziane con ritratto almeno attendibile, questa è forse la piu piccola (il mio esemplare pesa 0.23 g).

La mia domanda per i più esperti è: nella sua monetazione il ritratto del Tron è uno solo (ingrandito o rimpicciolito a seconda dei moduli) o no? la mia modesta opinione è che sia uno solo, anche per la effettiva breve durata del dogato, e che sia stato riprodotto in tutti i tagli.

Ciao

Luigi

Modificato da gigetto13
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Grazie per aver condiviso questa simpatica monetina.

Due precisazioni:

1) si la tipologia del ritratto di Nicolo' Tron dovrebbe essere una sola ritratto con barba e il berretto dogale, che puo' essere rivolto a sin o dx a seconda del nominale.

2) i ducati del Tron non sono differenti , in termini di rappresentazione, dagli altri ducati della serie veneziana. Quindi la novità introdotta dal Tron riguarda il ritratto sulla cosiddetta Lira e sui nominali minori, mentre sul ducato non vi sono differenze di sorta rispetto ai suoi predecessori

Infine prima del Tron un altro doge pose il proprio ritratto su dei 'piccoli' : Cristoforo Moro, fu lui a tutti gli effetti ad apporre per primo il proprio ritratto sulle monete veneziane, ed una delle prime emissioni con ritratto fisiognomico delle zecche italiane (ma non la prima), anticipando anche la celeberrima emissione del ducato di Francesco Sforza (emessa nel sett/ott 1462) con il ritratto del duca.

La sua pero' non fu una vera e propria emissione bensi una prova , mentre la lira Tron fu un'emissione a tutti gli effetti e di considerevole volume, dopo la morte di Tron la Serenissima (lo Maggior Consiglio) decreto' che il doge poteva essere raffigurato, sulle monete , solo inginocchiato davanti a <san <Marco, di fatto eliminando la possibilità che potessero da quel momento in poi rappresentate le fattezze del volto (a causa delle dimensioni imposte troppo piccole). Tale discorso non valeva per le oselle talche abbiamo oselle e medaglie con ritratti di dogi.

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Buona giornata

mi riferisco all'annosa e controversa diatriba su quale fu la prima moneta che, in questo periodo storico, riporto' il viso effettivo e non idealizzato di un personaggio.

numa numa ha citato correttamente il Ravegnani Morosini che attribuisce questa "primogenitura" al piccolo veneziano emesso sotto il dogato di Cristoforo Moro (1462); io aggiungerei la tesi del compiando prof. Grierson e della prof. Travaini che indicarono il re di Napoli Ferdinando d'Aragona, come il primo ad aver fatto coniare il suo viso su delle monete (1458).

Giacche' la tesi di Grierson/Travaini non si fonda su scritti inoppugnabili, ma su studi di natura storico-numismatica e di natura estetica, temo che dovremo considerare ancora per molto tempo entrambi le indicazioni, con "partigiani" dell'una e dell'altra ipotesi....

Riguardo all'immagine del doge Tron, ricordo - ma non quale - di un'asta di qualche tempo fa, dove era in licitazione una sua Lira con il suo viso "ingentilito" (cosi' mi pare recitasse la didascalia) un viso meno brutto del solito!!

E' probabile quindi che, almeno, ci siano stati due differenti conii del viso del doge; uno solitamente brutto ed un'altro un po' meno :pleasantry:

saluti

luciano

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grazie Sonia

in effetti la "primogentura" che sostenevo era del piccolo di Cristoforo Moro rispetto al ducatp di Francesco Sforza (ambedue del 1462).

Anch'io sono d'accordo con Grierson per una comparsa antecedente del ritratto fisiognomico sui ducati/Tari di Ferdianndo I d'Aragona , al quale, e' possibile Francesco Sforza possa essersi ispirato.

L'innovazione della comparsa del ritratto è stato un elemento di importanza fondamentale. Tra l'altro i sovrani spagnoli avevano una lunga tradizione di ritrattistica (anche se chiaramente non fisognomica) nei secoli precedenti.

Quindi le prime monete rinascimentali con ritratto parrebbero proprio essere quelle battute a Napoli (poi si puo' discutere sull'uso del ritratto in emissioni precdenti al Rinascimento).

Quanto affermi sulla presunta seconda variente del ritratto del doge Tron è interessante, riusciresti a recuperare una foto per farcela vedere ?

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Supporter

Mi sono messo a caccia....ma al momento :unknw: caro numa.

La memoria......sara' l'eta'.....ma non devessere un'asta di tanti anni fa......quelle me le ricordo, sono le cose recenti che mi dimentico.....preoccupante :mega_shok:

Mi auguro di trovare l'informazione e postarla.

ciao

luciano

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Buona Domenica

Trovata...asta Nomisma nr. 33 del 10/2006.

Appena posso scannerizzo la pagina....sto usando il telefonino :)

saluti

luciano

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grazie mille a Profausto e a Sonia

Ho ripreso il catalogo in questione e sinceramente la lira Tron del lotto seguente , il 1304, mi pare avere tratti piou' nobili e fini di questa. Le labbra saranno forse meno sporgenti ma il naso a patata del 1303 non è una gran bellezza.

Certamente ci troviamo di fronte a due diversi coni ma forse della stessa mano e comunque si puo' dire che questo doge coraggioso ed innovatore non fosse pero' una gran bellezza :)

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Supporter

Buona Domenica

Grazie Sergio, mi hai levato dai "pasticci". Ho scannerizzato la pagina, necessariamente capovolta, (altrimenti non mi riusciva di appoggiarla al vetro del mio strumento) ma non c'e' verso di renderla fruibile, ne' diritta ne' capovolta.

Essendo poi una copia in pdf non riesco a postarla nemmeno usando tinypic. Sono un disastro con i software :unknw:

Comunque...e' vero, non solo il labbro, ma anche il naso e' differente, al di la' della "papata", anche il dorso e' differente.

Saluti

Luciano

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Supporter
grazie mille a Profausto e a Sonia

Ho ripreso il catalogo in questione e sinceramente la lira Tron del lotto seguente , il 1304, mi pare avere tratti piou' nobili e fini di questa. Le labbra saranno forse meno sporgenti ma il naso a patata del 1303 non è una gran bellezza.

Certamente ci troviamo di fronte a due diversi coni ma forse della stessa mano e comunque si puo' dire che questo doge coraggioso ed innovatore non fosse pero' una gran bellezza :)

Buona Domenica numa

Riprendo una mia discussione che riguardava il doge Tron e la sua "bruttezza".....

........Giusto una nota di "colore" riguardo al Doge Tron.

Guardando una delle monete coniate con la sua effige, sono certo, che tanti avranno pensato "accipicchia quanto era brutto"; forse i più benevoli avranno dato la colpa all'incisore dei coni......

Io, lo confesso, ho pensato che fosse veramente brutto, soprattutto dopo aver visto la sua statua nel monumento funebre sito nella "Chiesa dei Frari" di Venezia.

La conferma l'ho avuta leggendo "I Dogi di Venezia" di Andrea Da Mosto - Giunti Editore, dove di questo Doge si può leggere:

" de grave natura, grosso, bruto de faza" secondo il ritratto che ne fa il suo contemporaneo Malipiero, con la barba ispida lasciatasi crescere, dopo la morte del figlio a Negroponte, come risulta dall'effigie impressa sulle sue monete. Inoltre "avea brutta pronunzia in tanto che parlava spumava pé labbri".

Eppure, fu proprio un "brutto", ad avere l'onore di essere immortalato sulle monete di Venezia......

saluti

luciano

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Certamente l'apparenza, rispecchia la personalità del personaggio, oltre che brutto , e rude nei modi, anche se non dimostrato pare che fosse uno strozzino conclamato.

Significativo cio' che si legge su Wikipedia:

".......All'epoca era noto per la sua bruttezza e per il carattere brusco; nonostante ciò il 25 novembre 1471, stesso anno della morte del figlio (avvenuta probabilmente in luglio o agosto) venne eletto doge......" ;)

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Supporter
Certamente l'apparenza, rispecchia la personalità del personaggio, oltre che brutto , e rude nei modi, anche se non dimostrato pare che fosse uno strozzino conclamato.

Significativo cio' che si legge su Wikipedia:

".......All'epoca era noto per la sua bruttezza e per il carattere brusco; nonostante ciò il 25 novembre 1471, stesso anno della morte del figlio (avvenuta probabilmente in luglio o agosto) venne eletto doge......" ;)

E' proprio cosi', e forse proprio grazie a questa sua indole di "affarista" senza scrupoli, che si deve la neutralizzazione della guerra monetaria che Milano sferro' contro Venezia durante il suo dogato; guerra che inondo' la Repubblica di monetine milanesi di infimo valore, solo in superficie "bianchizzate", che mettevano in pericolo quelle veneziane che circolavano nelle citta' veneziane della Lombardia.

Di fatto, nel giro di pochissimo tempo, venne cambiata la monetazione veneziana, rendendo tutte le monetine milanesi vietate e non ragguagliabili alle veneziane.

Modificato da 417sonia
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.Altri tempi,, quando le qualità della persona venivano valutate a prescindere dalle caratteristiche esteriori...... ..............Oggi non sarebbe stato nemmeno selezionato per il "grande fratello" . ;)

Scusa la caduta di stile.... ma mi è rimasta impressa quella "tremenda" frase di Wikipedia ....venne eletto NONOSTANTE fosse brutto......e di modi bruschi....

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haha. mi ricorda l'aneddoto che diceva che Nixon rischiava di non essere eletto per il fatto che (oltre a non essere telegenico) durante il confronto elettorale sudava..

al di là di questo, vorrei fare un elogio a questo forum: metti lì per caso una sera una piccola moneta del valore di 20-30 euro e scopri quante idee possono venire fuori.

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