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IGNORED

Da una costola di nuovi aumenti delle poste italia


Cesare Augusto

Risposte migliori

Buona sera al Forum con l’augurio di Buon anno per il 2013; non so se questa discussione "nuovi aumenti delle poste Italiane" è ancora accessibile, sembrerebbe di no, tuttavia ciò che sto per dire mi pare sufficentemente sereno, privo di ardore politico, rispettoso di tutte le “Parti” e comunque congruo con la numismatica e con la storia, sarei pertanto grato ai moderatori se volessero renderlo di pubblico dominio inserendolo dove più ritengono opportuno, in caso contrario più che bannare lo cancellini proprio d'ufficio.

Dunque, parliamo di monete e di storia, ovviamente visto che le due cose sono intimamente collegate.

Nell’immaginario collettivo, quando sentiamo il termine “Storia” lo colleghiamo immeditamente a tempi ed avvenimenti passati; ma anche l’attualità è una forma di storia contemporanea: quella che stiamo vivendo tutti i giorni; affrontiamo la prima, la storia, in maniera più distaccata giacchè con il tempo, le ansie, i dolori, le passioni e perché no le gioie di chi ha superato il cimento, si sono affievolite e gli anni ci riportano adesso una realtà più facilmente decifrabile.

La seconda, l’attualità, ci appare più turbinosa ed incerta, nascosta dai mille messaggi contraddittori che ci frastornano e ci confondono, pure tuttavia anche quella che stiamo vivendo sarà la storia del domani.

Mi scuso per questo lungo preambolo che ho ritenuto comunque necessario ripensando a quanto accadde nello “Stivale” più o meno 150 anni fa.

C’erano allora quattro Stati che si ergevano sulla miriade dei “Mille Staterelli” che costellavano il Paese ed erano, da Sud a Nord:

  • Il Regno Borbonico delle due Sicilie
  • Lo Stato della Chiesa
  • Il Granducato di Toscana
  • Il Regno del Piemonte che ancora stava combattendo l’ultima battaglia per annettersi il “Lombardo Veneto” in mano alla Casa d’Austria.

Erano quattro grosse, limitatamente alla penisola, realtà ciascuna con il proprio sistema monetario, con il proprio credo politico religioso, con i loro valori etici e la loro economia.

I tempi erano forse maturi perché queste quattro realtà si fondessero in un tutto unico che si sperava, armonico, omogeneo ed organico…condiviso forse no, c’è da credere che anche all’epoca lo sia stato poco se dopo 150 anni ancora c’è chi rimpiange i Borboni, chi il Granduca Leopoldo 2° e la Lega è una realtà dei nostri giorni che punta al riscatto della “Padania”

Anziché optare per una aggregazione di Stati, all’epoca fu scelta la via dell’unificazione sotto lo stato che a quel tempo sembrava più probante o che meglio seppe aggiudicarsi il primato tra gli altri; sparirono le monete locali da tutta la penisola cui fu dapprima imposta la divisa sabauda divenuta poi nazionale.

Ricordando gli scritti di G.B.Vico mi sembra di capire che dopo 150 anni, mutatis mutandis, la storia si stia ripetendo, quasi una fotocopia del passato.

L’Europa unita sta seguendo esattamente lo stesso processo che subì il paese mediterraneo 150 anni fa; non un aggregato di stati sovrani, come in America dove si parla di Stati Uniti o sul fronte opposto, in Russia dove si parla o si parlava, di Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Un capo dello stato, un parlamento comune; ma poi dei governatori che gestiscono il paese secondo le esigenze territoriali di ciascun Stato; un esempio per tutti: catene a bordo delle auto anche da Roma in giù, dove nevica si e no ogni 20 – 30 anni ed in quell’occasione…si festeggia… con una canzone.

Continuare a considerare l’Europa come un tutto unico porterà fatalmente al sorgere di uno Stato egemone, come lo fu a suo tempo il Piemonte, che la rappresenti in toto ed è quanto di colpo ci è apparso chiaramente di intuire in quest’ultimo anno.

In quest’ultimo anno abbiamo assistito anche all’aggravarsi di situazioni di instabilità in almeno cinque paesi europei che da secoli ne scandiscono la storia. Spagna, Portogallo, Francia, il Paese che è stato “Caput Mundi” e perché no? La Grecia che ab antiquo ci insegnò che cos’è la democrazia.

Leggo che solo da noi c’è un esercito di ca. 3.000.000 disoccupati (11,5%) che un 1.000.000 di giovani laureati non hanno un posto di lavoro, che altri 3.000.000 di persone godono del sussidio detto “cassa integrazione” ad a tutto questo vanno aggiunti altri 22.000 lavoratori a rischio del comparto siderurgico che presumibilmente verrà cancellato dal paese, così come negli anni novanta dalla “Fine chemical” si passò alla “Fine della chimica” così come presto il comparto turistico subirà una tangibile alterazione dovuta alla legge Bolkestain (si scrive così?) così come la P.M.I. ha subito in quest’ultimo periodo di un drastico ridimensionamento costellato di suicidi, non si sa quanti giacchè i Media, bontà loro, non sono in grado o non possono fornirci dati attendibili lasciando così all’immaginazione un numero che tende sproporzionatamente a salire di bocca in bocca.

Anche gli altri quattro paesi hanno una vasta componente, un copioso esercito di insoddisfatti, che nell’attesa di essere inquadrato da un novello “Ciceruacchio” è pronta a marciare, per sovvertire lo “status quo” ed anche questo è apparso chiaramente nell’anno che sta per concludersi.

Quanto sopra non per tornare su trite e ritrite note polemiche, né tantomeno per creare allarmismi, timori o quel “…dagli all’untore…” che si paventa oltr’alpe; ma semplicemente, e qui torno alla numismatica, per cercare di individuare lo scenario futuro delle nostre beneamate monetine.

Lo scenario…ne individuo tre; fermo restando che dal punto di vista finanziario l’Euro è moneta inalienabile, impensabile che la divisa scompaia dal panorama mondiale caso mai potrà lamentare qualche defezione; ma è imperativo che sotto il profilo finanziario rimanga.

Per quanto riguarda le monetine correnti, quelle che sono l’oggetto della nostra attenzione e che finiscono per essere collettate nelle nostre collezioni, ritengo che possa accadere

  1. Un ritorno verso monetazioni passate, magari rinnovate nei tipi, per qualche Stato dell’unione, nel caso in cui l’esercito dei dissidenti scenda prepotentemente in piazza e riesca in un qualche modo a costringere i governi locali verso il disimpegno dall’idea unitaria, a questo proposito è significativo il passo dell’U.K. che ha recentemente preso le distanze, anche se questo paese si pone in una forma tutta particolare nei confronti dell’Europa Unita
  2. Una drastica riduzione delle tipologie raffigurate sulle monete, nel senso che i tipi andranno verso una unificazione che rifletterà presumibilmente l’immagine dello Stato Egemone, lasciando alle altre realtà Europee che l’espressione del loro essere si concretizzi solo su quelle monete di valore intrinseco ( Oro e/o Argento) commemorative, che circolanti non sono, per alcuni considerate moneta a tutti gli effetti, mentre per altri affatto non lo è; ma per favore non riapriamo questa discussione già ampiamente dibattuta.
  3. Il terzo scenario me lo immagino, come un cambio di rotta, un ripensamento dell’Unione e l’accettazione degli Stati Uniti d’Europa, più o meno come negli U.S.A. ed in questo caso, come in America, tornerà il fiorire di Euro e doppi Euro che esalteranno i valori etici e storici delle realtà locali…un po’ come i quarti di dollaro.

Spero di non essere andato fuori dal seminato e mi scuso anticipatamente se ho urtato la suscettibilità di alcuno; ma ritengo di aver prospettato scenari storici futuri possibili da coniugare con le emissioni di moneta sonante, quella che metteremo nei nostri album e nelle nostre raccolte e vorrei conclude classicamente con…”Stretta è la foglia, larga è la via, ora dite la vostra ch’ho detto la mia"

Buon anno al Forum e Buona moneta a tutti da parte di Nonno Cesare verso un più sereno 2013

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Intervento interessante, non posso che ricambiare gli auguri a Cesare Augusto di un sereno 2013. Quanto ai contenuti, credo che la via da percorrere sia auspicabilmente la terza da Lui tracciata, pur se nelle difficoltà di una crisi che non è solo economica e politica, è anche sociale e culturale, una crisi che richiede non tanto il meglio dei "tecnici", ma il meglio degli uomini per essere superata.

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Caro Cesare,

a me pare che la via indicata sia tutt'altra. Ovvero l'eliminazione del contante in tutte le sue forme, monete comprese, graduale e sistematica.

Il prossimo step é quello della sostituzione delle banconote attuali con "nuove emissioni" con giustificazione "miglioramento anticontraffazione".

Ci saranno step successivi per la riduzione dell'uso dello stesso, sino al completo divieto di possesso dei propri averi valutari in qualsiasi forma direttamente maneggiabile.

Se tutto va come da programma, suppongo che la via sia questa. Gli stati filo anglo-americani penso che non abbiano possibilità di scelta, e con loro i loro popoli.

Modificato da Monetaio
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" la via indicata sia tutt'altra. Ovvero l'eliminazione del contante in tutte le sue forme, monete comprese, graduale e sistematica.

Il prossimo step é quello della sostituzione delle banconote attuali con "nuove emissioni" con giustificazione "miglioramento anticontraffazione".

Ci saranno step successivi per la riduzione dell'uso dello stesso, sino al completo divieto di possesso dei propri averi valutari in qualsiasi forma direttamente maneggiabile"

Sostengo da tempo la tesi che la circolazione del contante stia divenendo (anzi, già lo è divenuta) anacronistica, nel medio termine di 20 o 30 anni, scomparse le ultime sacche di resistenza di alcuni odierni settantenni poco avvezzi all'intangibile, si assisterà alla scomparsa totale di monete e banconote e persino degli assegni e/o cedole al portatore si parlerà in termini di amarcord, con un sorrisino un po' compassionevole come quello che oggi riserviamo al ricordo cabine telefoniche a gettone o del mangiadischi. Non c'è bisogno di scomodare futurologi, basta fare 1+1

Buon 2013 a tutti

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" la via indicata sia tutt'altra. Ovvero l'eliminazione del contante in tutte le sue forme, monete comprese, graduale e sistematica.

Il prossimo step é quello della sostituzione delle banconote attuali con "nuove emissioni" con giustificazione "miglioramento anticontraffazione".

Ci saranno step successivi per la riduzione dell'uso dello stesso, sino al completo divieto di possesso dei propri averi valutari in qualsiasi forma direttamente maneggiabile"

Sostengo da tempo la tesi che la circolazione del contante stia divenendo (anzi, già lo è divenuta) anacronistica, nel medio termine di 20 o 30 anni, scomparse le ultime sacche di resistenza di alcuni odierni settantenni poco avvezzi all'intangibile, si assisterà alla scomparsa totale di monete e banconote e persino degli assegni e/o cedole al portatore si parlerà in termini di amarcord, con un sorrisino un po' compassionevole come quello che oggi riserviamo al ricordo cabine telefoniche a gettone o del mangiadischi. Non c'è bisogno di scomodare futurologi, basta fare 1+1

Buon 2013 a tutti

Sul fatto che il "lo guarderemo con un sorriso compassionevole" il fatto di poter disporre liberamente dei propri risparmi, ho qulche serio dubbio.

C'é un po' di differenza tra un gettone telefonico e il frutto del tuo lavoro/tuoi risparmi.

Credo piuttosto che i possessori reali dei tuoi averi e risparmi guarderanno te con un tale sorriso, ma qui poi si va off topic :)

Concordo con te che in effetti basta usare una semplice logica per capire che questo (dell'eliminazione completa del contante) sia il futuro.

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"Credo piuttosto che i possessori reali dei tuoi averi e risparmi guarderanno te con un tale sorriso, ma qui poi si va off topic"

Ho paura che tu sia rimasto qualche passo indietro, guarda che è già un bel po' di tempo che mi (parlo per me, puo' darsi che tu sia dall'altra parte della barricata) guardano cosi

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Diffondere l'idea che il denaro contante sia anacronistico e la sua sparizione un beneficio per tutti serve solo a mascherare l'intento di imporre un controllo dall'alto ancora più stretto sulla vita dei "sudditi" da parte dei poteri forti (chiamateli banche, politica, multinazionali...come vi pare)...

Finchè durerà io i miei soldi li voglio a mia disposizione cash, belli tangibilie e materiali... Decido io poi se renderne disponbile una parte per alcune transazioni "virtuali" (per sola mia comodità) o metterli sotto al materasso.

Si chiama libertà cavolo.

Saluti

Simone

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Sul fatto che il "lo guarderemo con un sorriso compassionevole" il fatto di poter disporre liberamente dei propri risparmi, ho qulche serio dubbio.

C'é un po' di differenza tra un gettone telefonico e il frutto del tuo lavoro/tuoi risparmi.

Credo piuttosto che i possessori reali dei tuoi averi e risparmi guarderanno te con un tale sorriso, ma qui poi si va off topic :)

Concordo con te che in effetti basta usare una semplice logica per capire che questo (dell'eliminazione completa del contante) sia il futuro.

Continuiamo a farci governare da certi individui, per i quali le banche sono la massima priorità, e poi vedrete che il pronostico si avvererà prima del previsto.

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Diffondere l'idea che il denaro contante sia anacronistico e la sua sparizione un beneficio per tutti serve solo a mascherare l'intento di imporre un controllo dall'alto ancora più stretto sulla vita dei "sudditi" da parte dei poteri forti (chiamateli banche, politica, multinazionali...come vi pare)...

Finchè durerà io i miei soldi li voglio a mia disposizione cash, belli tangibilie e materiali... Decido io poi se renderne disponbile una parte per alcune transazioni "virtuali" (per sola mia comodità) o metterli sotto al materasso.

Si chiama libertà cavolo.

Saluti

Simone

la penso esattamente come te!!

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Guest utente3487

"""Il terzo scenario me lo immagino, come un cambio di rotta, un ripensamento dell’Unione e l’accettazione degli Stati Uniti d’Europa, più o meno come negli U.S.A. ed in questo caso, come in America, tornerà il fiorire di Euro e doppi Euro che esalteranno i valori etici e storici delle realtà locali…un po’ come i quarti di dollaro."""

Difficile, molto difficile. Lingue e tradizioni diverse. Inglesi che si credono al di sopra del mondo, tedeschi che vogliono fare i capi della classe, i francesi che rosicano, e noi....ad un passo dall'Africa, a pochi passi da milioni di persone che hanno fame e che cercano di arrivare in Europa, a tutti i costi.

Speriamo bene per il futuro.

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Tante idee, supposizioni, punti di vista, definiamoli come ci pare. Di certo c'è solo che come dice elledi, stiamo vivendo un momento storico particolare, e come darle torto.

Ho vissuto abbastanza per aver avuto modo di toccare con mano almeno la storia dell' ultimo mezzo secolo, e sinceramente non mi sono mai sentito così "spaesato" come lo sono adesso. Mi sento europeista, ma poco convinto.Forse i nostri nipoti o meglio pronipoti sapranno come andrà a finire. Per come la vedo io il prossimo futuro non luccica per nulla, e non mi riferisco solo alla questione "numismatica" sulla durata dell'euro o meno o avere in tasca moneta sonante o una carta di credito per pagare il conto anche al bar. I tempi mutano in fretta e nemmeno con una buona palla di vetro si può vedere oltre domani. Se così non fosse gireremo ancora con i sesterzi in tasca.

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:D :D :D

Ti voglio bene anch'io :P

Quello che volevo dire è che secondo me opporsi muro contro muro all'inevitabile progresso significa solo farsi da lui travolgere, io credo che quello che sia giusto fare è cercare di assecondarlo per contenerlo nel sfera più umana possibile.

detto cio' non credo che "coloro che possono" abbiano la necessità di una carta di credito per gestire come vogliono i tuoi soldi.

.

Per quanto riguarda il controllo che possono avere sulla privacy è un altro discorso, ma personalmente credo che, anche se antipatica, la cosa non sia del tutto negativa, pensa ! Tutto tracciabile, fine delle rapine a mano armata, gioco d'azzardo,traffico e consumo stupefacenti e il tutto per non parlare dell'evasione fiscale!! Pensa che bello! Tutti che pagano direttamente alla fonte il giusto su quello che guadagnano senza furbetti o inquisitori !

La tecnologia non è ne buona ne cattiva cio dipende solo dall'uso che se ne fa

Nella speranza di non essere stato troppo demagogico, ti assicuro che anche se non sono completamente d'accordo con voi vi stimo e vi apprezzo tantissimo

Felice 2013

Roberto

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Ciao Ramossen,

ricambio gli auguri e speriamo che il 2013 sia migliore del pessimo 2012... :)

Per quanto riguarda la buona fede del tuo discorso non ho dubbi e il tuo ragionamento, in assoluto, può avere elementi condivisibili non accetto però passivamente la malafede di chi lo propina come panacea di tutti i mali che affliggono la nostra società dal punto di vista economico.

Saluti

Simone

PS E poi come faremmo a giocare a tombola, carte e mercante in fiera sotto le feste senza soldi materiali?!? Toccherebbe montare un POS e saldare tutto a fine serata... mi finisce tutta la poesia :D :P

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