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  2. Andrea Costa

    Vulci: rinvenuta una testa di fanciulla in marmo

    Favolosa!
  3. Importante scoperta a Vulci: rinvenuta una testa di fanciulla, raro esempio di statuaria greca in territorio etrusco Importante ritrovamento archeologico nell’antica città etrusca di Vulci: si tratta della testa in marmo greco di una giovane donna (una Kore), scoperta durante gli scavi condotti nell’ambito della concessione ministeriale legata al progetto “Vulci Cityscape”, promosso dalle Università di Friburgo e Magonza. L’opera costituisce un raro esempio di scultura greca rinvenuta in territorio etrusco che offre significativi spunti per comprendere l’intensità dei rapporti culturali tra la Grecia e l’Italia preromana. Il progetto Vulci Cityscape, avviato nel 2020 in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, insieme alla Fondazione Vulci, mira attraverso un approccio multidisciplinare a indagare la struttura e lo sviluppo della città e ad ampliare le conoscenze sull’urbanistica etrusca. Il ritrovamento è avvenuto nell’area del nuovo grande tempio scoperto nel 2021, che contribuisce ad ampliare il quadro finora noto degli edifici di culto realizzati nel centro urbano. La scultura raffigura una giovane figura femminile con un’acconciatura ricercata ed elaborata attribuibile a un atelier attico degli inizi del V secolo a.C. Attualmente il reperto si trova presso l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma, dove è sottoposto a un accurato intervento di restauro e a indagini scientifiche finalizzate ad approfondire la policromia originaria, i materiali impiegati e le tecniche di lavorazione. La scoperta è stata presentata questa mattina a Roma, nella Sala della Crociera del Ministero della Cultura: sono intervenuti tra gli altri il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Capo Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale Luigi La Rocca e il Capo Dipartimento per la Valorizzazione Culturale Alfonsina Russo. Tra i relatori, Margherita Eichberg (Soprintendente ABAP per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale), Simona Carosi (funzionaria archeologa e responsabile del territorio di Vulci), Carlo Casi (Direttore Scientifico del Parco, Fondazione Vulci), Mariachiara Franceschini dell’Università di Friburgo e Paul P. Pasieka dell’Università di Magonza, Luigi Oliva (Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro) e Federica Giacomini (funzionaria restauratrice e coordinatrice del gruppo di lavoro ICR). Il reperto. Foto © Ministero della Cultura Il reperto. Foto © Ministero della Cultura Il reperto. Foto © Ministero della Cultura Dichiarazioni “Oggi abbiamo presentato un nuovo importante rinvenimento archeologico all’interno del Parco Archeologico Naturalistico di Vulci, un’area straordinaria dove la bellezza del paesaggio e la profondità della storia si intrecciano in un dialogo continuo, capace ancora oggi di restituirci la voce di una civiltà importantissima nel Mediterraneo, quale quella etrusca”, ha commentato Alfonsina Russo. “E attraverso questo oggetto, questa testa di Kore, sarà possibile promuovere non solo Vulci ma anche il territorio a livello nazionale e internazionale. Un nuovo modo di valorizzare che va in un’unica direzione, che è quella di continuare a fondarsi su una strategia integrata che unisca ricerca archeologica, tutela del paesaggio, innovazione dei linguaggi espositivi, reti internazionali e partecipazione delle comunità locali”. “Il ritrovamento della testa di Kore di marmo tardo-arcaica a Vulci è un evento di straordinario rilievo sia per il valore artistico sia per le implicazioni che reca con sé. Non è stato rinvenuto semplicemente un dono votivo di prestigio, ma una testimonianza concreta dei legami spirituali e dunque politico-civili che univano l’Etruria e il mondo greco. Si tratta di una scoperta archeologica che può modificare la nostra percezione del mondo come accadrebbe con una nuova legge scientifica. Rimodella la nostra rappresentazione della realtà dal punto di vista conoscitivo, simbolico e anche politico”, ha dichiarato il ministro Alessandro Giuli. “Non a caso questo avviene a Vulci, una città aperta ai contatti attraverso il suo porto, recentemente acquisito dal Ministero della Cultura, e attraverso l’entroterra dove già dal periodo orientalizzante, dalla fine dell’VIII secolo a.C., tutti gli oggetti, ma soprattutto i rituali, ora ricostruibili grazie a nuovi strumenti diagnostici per l’archeologia, ci confermano un dinamismo, una permeabilità culturale che ancora oggi devono rappresentare e rappresentano i nostri modelli. Già in altre occasioni, ho sottolineato quanto, come governo e come ministero, ci sentiamo parte di una unità mediterranea in grado di gettare ponti e di costruire un dialogo autentico, fondato su una coappartenenza di identità e radici”. “Siamo in presenza di uno dei rarissimi esemplari di scultura greca in Italia, non solo in Etruria, ma anche in Magna Grecia e in Sicilia. Questo tipo di oggetti sono molto rari, e apre il campo a una serie di considerazioni e di riflessioni storico-archeologiche importanti, in particolare l’intensità e la tipologia dei rapporti fra la Grecia e l’Etruria in età tardo arcaica, ma anche quello sulla presenza di artisti greci in Etruria, come ci ricordano anche le fonti, in relazione anche soprattutto alle sculture e alle decorazioni templari”, ha affermato Luigi La Rocca. “L’Istituto Centrale per il Restauro ha accolto con entusiasmo la richiesta della Sabap Viterbo Etruria Meridionale, nel momento in cui, dopo il ritrovamento l’estate del 2024, si è cercato di fare un primo intervento sulla Kore rinvenuta e una campagna di indagini finalizzata poi alla stesura di un progetto di restauro vero e proprio. Questa attività si colloca nell’ambito di una collaborazione che abbiamo da diversi anni con la Sabap. Una collaborazione che vede da un lato le attività di conservazione e di indagine portate al massimo livello e dall’altra un rapporto con gli enti che poi gestiscono la tutela nell’ambito del territorio”, ha dichiarato Luigi Oliva. La presentazione del reperto a Roma. Foto © Ministero della Cultura https://www.finestresullarte.info/archeologia/importante-scoperta-a-vulci-testa-di-kore-in-marmo-greco
  4. gpittini

    Nicopoli sull'Istro

    DE GREGE EPICURI Poichè non sono particolarmente ferrato sulla simbologia del serpente, chiedo a qualche altro forumista di spiegare le possibili motivazioni di questo rovescio in una zecca come Nicopoli (non faccio nomi, ma...penso ad @apollonia)
  5. Ciao, è una medaglia non una moneta. Ne ho trovato una in vendita con lo stesso certificato, ma numerato, per 55 euro.
  6. Complimenti, veramente spettacolare, bellissimo volto
  7. Purtroppo molte monete d'oro come quella presentata andranno in fusione. Questo è deprimente. Sono convinto che alla lunga quelle sopravvissute potranno riacquisire uno spread numismatico. Venderle ad un compro oro compiacente ti costerà in media il 30 % del fino. Venderle ad un operatore autorizzato il 26% in dichiarazione dei redditi. Prova magari a vederla ad un privato se non hai troppa fretta. Al pensiero che vada fusa rabbrividisco. È una moneta che senz'altro merita sopravvivere. Non è da considerare valuta, ha la sua dignità. Napoleone non va di gran moda purtroppo fra i collezionisti oggi ma nel tempo le cose potrebbero sempre cambiare e, complice il calo di disponibilità causato dalla decimazione da crogiolo, le sue monete rivalutarsi. È solo la mia opinione. Nb. Se dovessi decidere di mandarla a fondere e hai voglia, prova a comunicarmi in privato l'offerta che hai ricevuto. Magari riesco a salvarla. Buona serata.
  8. Oggi
  9. gennydbmoney

    120 grana 1805

    Complimenti, bellissimo esemplare in conservazione strepitosa...
  10. Jagher

    Utilizzo odontometro

    Scusa di che? È parlando che si trovano le soluzioni
  11. nikita_

    20 anni di forum

    "Ma ditemi voi per sempre"
  12. PostOffice

    Utilizzo odontometro

    Si a volte può essere l' unico modo, oppure può cambiare tipo di carta, di stampa o filigrana. Attenzione.. l' Unificato è un ottimo catalogo per il mondo, tra l'altro l'unico in lingua italiana... ma non è uno specializzato per l' estero. Riporta le dentellature più comuni, è possibile che uno specializzato comprenda la dentellatura del tuo esemplare. La prossima settimana ti dico le dentellature di quel francobollo.
  13. AngeloCF

    Utilizzo odontometro

    Ottimo suggerimento, grazie
  14. PostOffice

    Utilizzo odontometro

    Ma figurati.. dai. Uniamo le conoscenze per raggiungere lo scopo.
  15. petronius arbiter

    Arsenico e vecchi merletti

    Ma come andarono davvero le cose per il Maine? Ci vollero ben 78 anni per giungere a una nuova tesi, che pur essendo oggi quella di fatto accettata dalla US Navy, e riportata nelle pubblicazioni ufficiali, resta la meno accettata dai media. Fu l'ammiraglio Hyman Rickover, nel 1976, a riaprire le indagini, giungendo alla conclusione che l'esplosione si era verificata all'interno della nave, ed era stata del tutto accidentale. Rickover ipotizzò l’innesco di un incendio per autocombustione in un carbonile contiguo a un deposito munizioni. L’autocombustione si verifica quando, con la rottura dei pezzi di carbone, le superfici di rottura vengono a contatto con l’ossigeno dell’aria, e ossidandosi generano calore. Il fenomeno viene esasperato con carbone bagnato o comunque in presenza di elevata umidità in climi come quelli tropicali, come erano esattamente le condizioni a L’Avana. Le modalità di imbarco del carbone, e in particolare la sua caduta nei carbonili, facilitava la rottura dei pezzi di carbone, creando le condizioni di ossidazione delle superfici, ed innescando l’autocombustione. Incidenti simili, ma con conseguenze meno gravi, erano già avvenuti su altre navi da guerra americane. Ma, come detto, furono (e sono) in molti, anche autorevoli a non essere d'accordo. Tra questi la prestigiosa National Geographic, che nei vent'anni successivi alla pubblicazione delle conclusioni di Rickover, condusse una campagna tesa a confutarle per confermare la tesi dell’esplosione esterna, quindi dell’atto di sabotaggio, naturalmente da parte degli spagnoli. E non è mancata anche la tesi contraria, sabotaggio sì, ma ad opera degli stessi americani, che avrebbero fatto saltare in aria di proposito la loro nave per innescare il casus belli necessario per iniziare la guerra. Una tesi, questa, che non ha mai avuto riscontri effettivi, ma che gli stessi americani contribuirono in parte ad alimentare con alcune ambiguità del loro comportamento Continua...
  16. Jagher

    Utilizzo odontometro

    Se non ti senti sicuro come lo ero stato io nei primi tempi ,prendi dall'album 3 francobolli con dentellatura diversa e conosciuta (nell'album c'è scritto) 1 dentellato 11 1 dentellato 13½ 1 dentellato 15 E sovraponilo a quello che stai controllando
  17. Occhio di Falco 🏅
  18. Alla fine ho venduto quella moneta ad un collezionista serio che l'ha pagata il giusto prezzo. Anche perché come conservazione non aveva nulla da invidiare a molti MS 63 chiusi da NGC e PCGS e che nelle aste vanno a ben oltre il valore dell'oro. Probabilmente quel commerciante non conosceva bene il mercato di queste monete ed è stato molto (troppo) cauto nell'offerta. Così facendo, però, ha perso un potenziale buon affare!
  19. caravelle82

    20 anni di forum

    Ho barrato la 2 my friend,anche se la prossima volta ci devi aggiungere che sei un folle😆 ( nel senso buono)
  20. Ciao Releo, io non le seguo assiduamente ma ogni tanto le guardo e come questa ancora non ne ho mai viste. Complimentoni. Un saluto Raffaele.
  21. AngeloCF

    Utilizzo odontometro

    Sto usando il catalo Unificato Australia e Nuova Zelanda. purtroppo da quello che ho capito é l’unico sistema per capire a quale emissione corrisponde il francobollo.
  22. cr1c3t0

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  24. Hai trovato uno "strozzino" si chiama a Roma. Sono monete che come la corsa all'oro si fermerà riprenderanno il loro valore. Bisogna aspettare per questo genere, oggi va bene vendere quelle comuni da borsa o poco più.😉
  25. Capisco ciò che intendi dire @favaldar. Anche per me è una vergogna che monete con 200 anni di Storia valgano (a fatica) l'oro di cui sono costituite. Purtroppo, la corsa globale all'oro ha determinato questa situazione in cui, paradossalmente, a parità di oro contenuto oggi vale più un lingotto di metallo puro che non una moneta... Quindi sì, è davvero un peccato ma attualmente la situazione è questa e queste monete "carine" (ma non abbastanza per riuscire ad attirare i collezionisti delle alte conservazioni) vengono trattate come mero metallo. Io, ad esempio, qualche mese fa mi ero rivolto ad un perito per vendere un 20 franchi 1812 in qFDC (vero). Mi è stato offerto il valore dell'oro e, ovviamente, ho rifiutato perché era una moneta troppo bella per essere venduta al fino. Tra l'altro io all'epoca quella moneta l'avevo pagata più del doppio rispetto ad un marengo "da investimento". Questo per dire che anche i commercianti fanno fatica a comprare certe monete in alta conservazione perché, comunque, non è scontato trovare il compratore che te le paga il prezzo che avevi in mente...
  26. Moltiplica il peso che trovi nella scheda (link) e moltiplicalo per il valore attuale dell'oro.
  27. Non più di 330/340 se la vendi, se la devi comperare 360/370
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