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I segni da circolato sono tanti ed evidenti...non va oltre SPL e ci sta anche il quasi

Debbo fare una parziale rettifica. Sul catalogo Sassone esiste nel settore della Repubblica, interspazi di gruppo, anche il 13 lire assieme a tutti gli altri valori emessi nel 1953 serie Siracusana. Confermo invece che il 13 lire non e' riportato come esistente fra gli Interspazi di gruppo per TRIESTE AMG FTT. e' davvero strano che nessun commerciante di Trieste, all'epoca, non si sia procurato questi francobolli.

Edu... che?

provo ad aggiungere ulteriori immagini il rovescio lo ho fotografato con 4 diverse angolazioni, a 90° l'una dall'altra. magari uno degli orientamenti lo ho indovinato..

Grazie a tutti per gli interventi! Lustro non troppo abbondante, ma c'é. Sicuramente si vede meglio senza bustine. Sicuramente il rovescio é il verso piú pulito, con pochissimi segni nei campi e qualcuno sullo scudo (specialmente nella croce). Non so se si può asserire che questi segni sono stati causati tutti dal processo di produzione. Credo però che se avesse circolato presenterebbe un minimo di usura sui punti piú alti dei rilievi, sui quali poi non si sarebbe formata la patina, ma cosí non é in realtà (breve considerazione personale). Non ricordo se ci sono bolle, ma credo di no. Metto qui altre due foto Non avevo mai pensato alla sfumatura che hai sottolineato, e cioé che lo strato di patina potrebbe rallentare l'avvenimento di altre reazioni chimiche che avvengono sulla superficie della moneta (mettiamoci poi, come hai ben detto, che sta dentro la bustina (doppia per di più)...) Io pensavo un pò di più sinceramente. Non vedo usura e l'unico difetto sono i segnetti. Grazie mille a chi é intervenuto Saluti... Ronak

Volentieri

Stasera , se vuoi vederla , ti invio delle foto di quella in mio possesso

Intanto un buongiorno e un grazie sarebbero molto graditi, inoltre occorrono le immagini di ambedue le facce con relativi peso e diametro rilevati con strumenti adatti (bilancino almeno al decimo di grammo e calibro)... Per pesare 0 grammi come dici vuol dire che o è minuscola e sottilissima o hai usato una pesa da porto...

Se non metti la foto dell'altro lato, le misure, il peso e un saluto... non credo che avrai risposte. Credo comunque sia un bottone.

può dipendere dal titolo dell'oro. Nella sezione "Questioni legali" ci sono diverse discussioni al riguardo https://www.lamoneta.it/forum/36-questioni-legali-sulla-numismatica/

Mi sembra di capire che è tutta roba comune per il regno e Repubblica e di monete estere maggiormente europee post 1950,il tutto in conservazione mediobassa, diversi mesi fa' un lotto simile ho fatto molta fatica a cederlo a 4 euro al kilo,i raccoglitori li ho regalati tanto a me non servivano più...

Ciao, non l'ho mai visto e non so che quotazione possa avere.

Aggiungo, ho pensato che questa fosse una medaglia, ma è davvero così? Leggo: "Se porti una medaglia (oro ornamentale/industriale) a un compro oro in Italia, generalmente non paghi tasse né devi dichiarare nulla, perché l'IVA e le tasse sull'oggetto sono già state pagate da chi l'ha acquistato originariamente (es. il gioielliere). Non devi preoccuparti di documentazione di provenienza per motivi fiscali, ma l'operatore deve identificarti per normativa antiriciclaggio, specialmente per importi sopra i 12.500€. Punti chiave: Oro da investimento vs. Oro ornamentale (gioielli): Le medaglie sono considerate oro ornamentale (gioielli) e non oro da investimento (lingotti/monete)." E' corretto questa cosa?

@enrico70 Bhe esiste anche la prova in mistura , da mettere in collezione

Grazie per la sua, risposta, non la capisco nemmeno io la passione per le medaglie, oltretutto quando l'appassionato investitore collezzionista viene a mancare gli eredi si ritrovano con oggetti "sconosciuti" con cui a fatica si riesce a destreggiarsi. Quindi mi consigliate di rivolgermi a un "compro oro" purtroppo "altro di fiducia" non pervenuto. Ai compro oro se non sbaglio c'è un discorso di tassazione, che dovrò approfondire.

Buongiorno, credo nessun problema. Basta portarle a un "compro oro" o altro di fiducia e, se è oro, questo le pagherà il dovuto, indipendentemente dal certificato o meno, visto che se sono medaglie probabilmente andranno alla fusione. Io non capisco comunque questa passione per le medaglie, che vengono vendute quasi al doppio del valore del fino. O molto di più: qualche anno fa ho conosciuto una persona che era convinta di aver fatto un affare colossale spendendo 7.000.000 di lire per una 'moneta' in oro platinata in alcuni punti (con un certificato di rarità... mah...) e che, dopo averla tenuta un paio di anni, diceva che se sarebbe liberato sacrificandosi a non avere molto di più di quanto aveva speso, visto che lo avevano imbottito di certezze sulla sua velocissima rivalutazione, data l'estrema rarità... Ovviamente il valore della moneta era il valore del fino, che all'epoca era molto, ma molto meno di quanto aveva pagato. Mah... Sterline, marenghi, Krugerrand ... Ci sono vagonate di monete reali con spread bassissimi, e rivendibili quasi come se fossero contante.

Anche questa volta BRT preciso come un orologio svizzero 2€ Monaco arrivato nei tempi comunicati e in perfetto stato , ora vediamo cosa succede con CFN e UPS

Riesumo questa vecchia discussione... ho visto in un negozio un testone di questa tipologia, con San Pietro e le chiavi nella mano sinistra, anno VI. Da quel che ho studiato, dev'essere stata emessa subito dopo la consacrazione della Basilica di San Pietro. Essendo affascinato da queste monete e non possedendo il catalogo Muntoni, volevo chiedere se questa tipologia di monete con San Pietro e Paolo era già presente nell'iconografia papale o è stata emessa per la prima volta proprio perché si andava completando la costruzione della Basilica e se qualcuno ha informazioni sulla rarità o sulla diffusione di queste monete (cioé quante ne fossero coniate all'epoca). Il Muntoni o qualche altro catalogo hanno informazioni in merito?

Caro Luca, credo anch'io che Manfredini sia stato incisore capo: tuttavia la documentazione d'archivio non è stata reperita e negli anni successivi al 1808 non viene mai definito "capo incisore" ma sempre e solo "incisore" (notizia e data della sua nomina si devono a: A. Bertarelli, Iconografia napoleonica, Milano 1903, p. 39). D'altra parte di archivi ne so abbastanza per capire le difficoltà relative e quando anni fa ho scritto su Manfredini, l'ho fatto ricercando varie fonti e talora affidandomi ad esse. Ho a casa il bel volume del 2002 di Arnaldo Turricchia (un compianto amico) su 'Manfredini e le sue medaglie' in cui l'autore ha fatto ricerche approfondite su M. (te lo consiglio): non è che la voce del Dizionario Biografico degli Italiani (un'opera che meritoriamente la Treccani ha reso fruibile a tutti) costituisca un riferimento, solo un riassunto biografico di quanto scritto da Turicchia (di cui riprende i risultati e, correttamente, cita l'autore). Sicuramente Manfredini fu demansionato, e se questo abbia a che fare con la lira NATOLEONE rimane tuttora un mistero.

Grazie per la sua risposta, una delle due monete ha il certificato "sbagliato" probabilmente è stato invertito con una medaglia più piccola. Due medaglie identiche su un certificato è segnato 3 g sull'altra 30 g. Pesando la medaglia si evince facilmete che non pesa 3 g, secondo lei può essere un problema?

Questo è certo, personalmente non spenderei 1 cent per un disco di metallo inutile o, peggio, per un prodotto difettoso. Ogni tanto l'esperienza insegna, fortunatamente. C'è da aggiungere anche che i volumi non sono più quelli dei primi anni di emissione.

la briciola è sempre a tua cura, @El Chupacabra?

Grazie della delucidazione! Le terrò non si sa mai in un futuro senza più moneta magari varranno qualche euro in più! 🤟🏻

Grazie mille per la risposta, l'apprezzerei molto. mario98