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  2. Fra Landi

    Tornese

  3. odjob

    Tornese

    Potresti servirti di un host, tramite questo, caricare le foto e postare i link. Ma, anche in questo caso, devi sempre e comunque vedere e renderti conto se lo foto sono adatte a far vedere qualcosa, devi sempre immedesimarti in chi le andrà a guardare. Il tuo è un problema di molti che vogliono farsi classificare le monete. C'è chi non posta nemmeno le foto. Grazie odjob
  4. andreacap

    Monaco 2025

    Incredibile ma vero mi hanno rispedito la moneta senza nemmeno avvisarmi via email. UPS l'ha consegnata stamattina e il pacco era intonso....a differenza del precedente corriere. In circa 1 mese si è risolta la questione del furto...veramente incredibile.
  5. Grazie @torpedo, se non fosse stata lavata e priva di hairlines, avrebbe potuto ambire a qualcosa di più, ma "dei se e dei ma son piene le fosse" come si suol dire 😆 Esatto @favaldar, perfetto il ragionamento, il rovescio è migliore del diritto ed in effetti le magagne si notano nei capelli e nei campi. Poi io ingrandisco sempre le foto quando le posto.
  6. E' una moneta che aveva una forte patina lo vedi dal contorno,quindi è stata pulita come hanno gia scritto pero per me,se in mano non si vedono segni o graffietti dovuti al lavaggio,il retro al BB+ ci sta tranquillamente. Al dritto si nota l'usura dei capelli e qualche colpetto nel campo o nei campi e sarei più per un BB. Per finire BB/BB+ se fossi un perito.😄 Intanto mi ha pizzicato na zanzara speriamo sia quella del Nilo...........non morono mai.
  7. Una moneta piacevole @Alan Sinclaircome conservazione per me è un BB.
  8. torpedo

    Richiesta valutazione

    L'educazione questa sconosciuta...
  9. VALTERI

    Novità importanti i romani a Castelseprio?

    Di Castelseprio, @Vel Saties, con accenno alla precedente Sibrium, si era detto qualcosa in discussione " S. Maria Foris Portas " ( 3-Marzo-2020 ), che come il solito ancora non so allegare .
  10. santone

    Berlino: ritrovato.un tesoretto di monete del XIII secolo

    Interessante
  11. King John

    Le più belle rappresentazioni di guerrieri

    @VALTERI Ricambio di vero cuore e grazie mille per il gentile pensiero.
  12. il problema dei falsi cinesi, e non solo, temo che riguardi tutta la numismatica cominciando dalle monete greche, romane, ora anche con le decimali sempre più vicine agli originali. inoltre c'è il problema dei bb che vengono trasformati in spl non riconoscibili se non trovi la foto originale. la vedo dura per il futuro.
  13. Oggi
  14. Den 1890765

    100 Lire Minerva

    Ma allora il sito moneterare.net non è affidabile
  15. Ciao @miza, ti ringrazio effettivamente sì preferisco almeno lo splendido/+, ma non è sempre facile trovarli ed ammetto di avere in collezione anche qualche BB. @favaldar, grazie e concordo con il punto di vista, questa qui poi non era poi male ed aveva un prezzo onesto leggermente più basso della media.
  16. Vel Saties

    Novità importanti i romani a Castelseprio?

    Premessa storica: Il Parco Archeologico di Castelseprio comprende i resti di un castrum sviluppatosi nel V secolo d.C. su preesistenze militari del IV secolo d.C., con la pievana di San Giovanni e gli edifici abitativi e di servizio. Il castrum è circondato da poderose mura di cinta turrite, che difendono anche l’avamposto di fondovalle conosciuto come Monastero di Torba. All’esterno delle mura si trovano il borgo e l’oratorio di Santa Maria foris portas, monumento fra i più singolari e importanti dell’Alto Medioevo per l’eccezionale ciclo pittorico dell’abside orientale. Il territorio di Castelseprio è frequentato dalla pre-protostoria (X-IX/VIII secolo a.C.) alla fine del XVI secolo quando le funzioni pievane del complesso della basilica di S. Giovanni e del suo battistero si estinguono per il generale abbandono del luogo, passando alla vicina chiesa di Carnago. Un’epopea lunga e gloriosa, che ha i suoi epicentri nell’età gota (V/VI secolo), quando Castelseprio diviene un importante castrum del sistema fortificato subalpino, con collegamenti di ampio raggio; in epoca longobarda (fine VI secolo-774) e, in seguito, carolingia, quando diviene il centro giuridico-amministrativo di un ampio territorio. Castelseprio venne distrutto nel 1287 dai Visconti, e successivamente abbandonato definitivamente nel XVI/XVII secolo d.C. Il complesso del castrum e del borgo, assieme ad altre sei località italiane, fa parte del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, iscritto dal 2011 nella lista del Patrimonio Culturale Mondiale. Nota personale: amo il luogo avendoci lavorato nei tempi che furono. La News: Una nuova scoperta potrebbe far luce sulle origini della città Durante la campagna di scavo presso la “casa medievale” gli archeologi hanno fatto una scoperta inaspettata: mai si era trovato un edificio così antico a Castelseprio. Castelseprio era un’antica città dotata di possenti mura, torri, case e chiese. L’insediamento fu distrutto nel 1287 durante la guerra tra i Visconti di Milano e i Della Torre per il controllo del territorio. Prima di quel fatidico anno, l’abitato era il capoluogo del Seprio, un importante distretto territoriale oggi compreso tra l’Alto Milanese e il Varesotto. Sotto i re longobardi aveva raggiunto straordinarie vette di splendore. In un momento storico ancora oggi non chiarito, tra VI e X secolo, un pittore venuto dall’Oriente aveva dipinto i suggestivi e misteriosi affreschi della chiesa di Santa Maria foris portas, oggi ritenuti un capolavoro dell’arte medievale. A riprova della sua straordinaria importanza, il sito è entrato nel 2011 nella lista dei beni UNESCO e dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Fino a qualche settimana fa pochissimo si sapeva sulla storia più antica di Castelseprio e non era noto il periodo di fondazione della città. La IX campagna di scavi presso la “casa medievale”, conclusa il 25 luglio 2025, ha in parte chiarito questo mistero. Gli archeologi, che avevano trovato nelle precedenti campagne resti di abitazioni di epoca basso medievale, longobarda e gota, infatti, hanno fatto una scoperta inaspettata: hanno portato alla luce i resti di un edificio databile tra IV e V secolo. Si tratta di un rinvenimento molto importante, in quanto sino a oggi in nessun altro scavo del Parco era stata trovata una struttura così antica. Essa permette di affermare che l’insediamento di Castelseprio nacque prima del Medioevo, in un momento in cui ancora l’Impero Romano esisteva. «Siamo lieti di annunciare», afferma il Direttore dei musei statali lombardi Rosario Maria Anzalone, «questa fondamentale scoperta, che testimonia come la corretta gestione dei luoghi della cultura non possa prescindere da una preziosa e costante attività di studio e ricerca. Le mie più sentite congratulazioni al team di professori e archeologi, veri protagonisti di questa scoperta». «Grazie a questo scavo», sottolinea il Direttore del Parco Archeologico di Castelseprio Luca Polidoro, «saremo in grado di capire qualcosa di più sulle origini di questo straordinario insediamento. La scoperta si inserisce all’interno di un articolato panorama di scavi e ricerche che a cadenza annuale vengono condotte dalla Direzione del Parco e vari Atenei. Grazie a queste attività il Parco di Castelseprio sta confermando e arricchendo il suo ruolo come imprescindibile punto di riferimento nel panorama della ricerca archeologica». «Potremmo essere in presenza», aggiunge il Sindaco di Castelseprio Silvano Martelozzo, «di una scoperta molto rilevante, che arricchisce la storia e il valore del Parco Archeologico da sempre principale punto di riferimento culturale del nostro territorio. Auspico che questo ritrovamento possa essere l’inizio di ulteriori campagne di scavo, che permetteranno in un prossimo futuro di comprendere meglio l’illustre passato di Castelseprio». Le ricerche sono ancora in corso e nei prossimi mesi sarà possibile proporre un inquadramento cronologico e un’ipotesi ricostruttiva più precisa di questo edificio. Sin dal mese di agosto la Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, attiverà visite guidate aperte al pubblico per consentire di partecipare “in diretta” a questa importante scoperta e al lavoro degli archeologi. Lo scavo della “casa medievale” è stato svolto dall’Università Cattolica di Milano in regime concessione ministeriale e in partenariato con Direzione regionale musei nazionali Lombardia, Provincia di Varese e Comune di Castelseprio, sotto la direzione del prof. Marco Sannazaro. Vi partecipano personale docente e studenti dell’Università Cattolica e professionisti esterni. Le indagini sono finanziate con fondi messi a disposizione da Università Cattolica, Fondazione comunitaria del Varesotto, i Rotary club Tradate e Busto, Gallarate, Legnano, Regione Lombardia (Avviso cultura 2025; progetto “La Casa medievale: vita nel castrum in età gota”). fonte: https://museilombardia.cultura.gov.it/eventi-musei/i-romani-a-castelseprio/ Castelseprio, gli scavi rivelano resti di un edificio del IV - V secolo. Mai qui una struttura così antica Durante la IX campagna di scavi che si è conclusa il 25 luglio 2025 nel Parco Archeologico di Castelseprio, in provincia di Varese, presso la cosiddetta casa medievale, gli archeologi hanno fatto una scoperta sorprendente: i resti di un edificio databile tra il IV e il V secolo. Fino a oggi, infatti, nel Parco non era mai stata individuata una struttura così antica. Questo rinvenimento permette di affermare che l’origine di Castelseprio risale a un’epoca anteriore al Medioevo, quando l’Impero Romano esisteva ancora. Le indagini degli anni passati avevano portato alla luce tracce di abitazioni di età basso medievale, longobarda e gota, ma mai di un periodo tanto remoto. Le ricerche proseguono e nei prossimi mesi sarà possibile definire una cronologia più precisa e proporre una ricostruzione dell’edificio. Intanto, da agosto, la Direzione regionale Musei nazionali Lombardia attiverà visite guidate che consentiranno al pubblico di partecipare “in diretta” alle attività degli archeologi e di assistere a questa scoperta di eccezionale rilievo. Castelseprio era un’antica città fortificata, dotata di mura, torri, abitazioni e chiese, distrutta nel 1287 durante la guerra tra i Visconti di Milano e i Della Torre. Prima della sua rovina, l’insediamento era il capoluogo del distretto del Seprio, corrispondente oggi all’area tra l’Alto Milanese e il Varesotto, e aveva raggiunto il massimo splendore sotto i re longobardi. Tra VI e X secolo, un pittore proveniente dall’Oriente affrescò la chiesa di Santa Maria foris portas, creando un capolavoro dell’arte medievale riconosciuto nel 2011 dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Lo scavo della “casa medievale” è stato svolto dall’Università Cattolica di Milano con concessione ministeriale, in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Lombardia, la Provincia di Varese e il Comune di Castelseprio, sotto la direzione del professor Marco Sannazaro. Hanno preso parte all’impresa docenti, studenti dell’Università Cattolica e professionisti esterni, con il sostegno finanziario dell’Università Cattolica, della Fondazione comunitaria del Varesotto, dei Rotary club Tradate e Busto, Gallarate, Legnano e della Regione Lombardia (Avviso cultura 2025, progetto “La Casa medievale: vita nel castrum in età gota”). “Siamo lieti di annunciare”, ha affermato il Direttore dei musei statali lombardi Rosario Maria Anzalone, “questa fondamentale scoperta, che testimonia come la corretta gestione dei luoghi della cultura non possa prescindere da una preziosa e costante attività di studio e ricerca. Le mie più sentite congratulazioni al team di professori e archeologi, veri protagonisti di questa scoperta”. “Grazie a questo scavo”, ha sottolineato il Direttore del Parco Archeologico di Castelseprio Luca Polidoro, “saremo in grado di capire qualcosa di più sulle origini di questo straordinario insediamento. La scoperta si inserisce all’interno di un articolato panorama di scavi e ricerche che a cadenza annuale vengono condotte dalla Direzione del Parco e vari Atenei. Grazie a queste attività il Parco di Castelseprio sta confermando e arricchendo il suo ruolo come imprescindibile punto di riferimento nel panorama della ricerca archeologica”. “Potremmo essere in presenza”, ha aggiunto il Sindaco di Castelseprio Silvano Martelozzo, “di una scoperta molto rilevante, che arricchisce la storia e il valore del Parco Archeologico da sempre principale punto di riferimento culturale del nostro territorio. Auspico che questo ritrovamento possa essere l’inizio di ulteriori campagne di scavo, che permetteranno in un prossimo futuro di comprendere meglio l’illustre passato di Castelseprio”. Castelseprio, gli scavi rivelano resti di un edificio del IV - V secolo. Mai qui una struttura così antica Fonte: https://www.finestresullarte.info/archeologia/castelseprio-rinvenuti-resti-di-edificio-databile-tra-iv-e-v-secolo Castelseprio (sito Unesco), sotto la casa medievale spunta la città romana: «Scoperta sorprendente» di Andrea Camurani I nuovi scavi riscrivono la storia di uno dei quattro siti Unesco in provincia di Varese. Il sindaco: «Si apre un nuovo capitolo, anche se c’è ancora molto da scavare e probabilmente da scoprire» Una scoperta definita «sorprendente» dagli stessi archeologi che hanno trovato resti di un insediamento romano databile fra il IV e il V secolo a Castelseprio, in provincia di Varese, centro divenuto nel 2011 «patrimonio dell’umanità», cioè uno dei ben quattro siti Unesco che si trovano nella provincia di Varese (gli altri sono Sacro Monte, Isolino Virginia e comprensorio paleontologico del Monte San Giorgio) considerato fra i più importanti al mondo di epoca altomedievale. Una sorta di «porta» temporale si è aperta sotto gli scavi della «casa medievale»: a fine luglio si è conclusa la nona campagna archeologica e gli studiosi — che avevano già trovato resti di abitazioni di epoca basso medievale, longobarda e gota — hanno portato alla luce vestigia romane. Oggi Castelseprio è un paese di 1.300 abitanti, ma secoli fa era un’antica città fortificata distrutta nel 1287 su ordine dell’arcivescovo Ottone Visconti durante la sanguinosa guerra tra i Visconti e i Della Torre per il controllo del territorio. Prima di quell’anno l’abitato era il capoluogo del Seprio importante distretto territoriale e di culto oggi compreso tra l’Alto Milanese e il Varesotto. Sotto i re longobardi aveva raggiunto straordinarie vette di splendore. In un momento storico ancora non chiarito, tra VI e X secolo, un pittore venuto dall’Oriente aveva dipinto i suggestivi e misteriosi affreschi della chiesa di Santa Maria foris portas, oggi ritenuti un capolavoro dell’arte medievale. Le ricerche sono ancora in corso e nei prossimi mesi sarà possibile proporre un inquadramento cronologico e un’ipotesi ricostruttiva più precisa dell’edificio scoperto ma già da questo mese la direzione regionale Musei nazionali Lombardia ha attivato visite guidate aperte al pubblico per consentire di partecipare «in diretta» a questa importante scoperta e al lavoro degli archeologi. La scoperta retrodata le origini del sito Lo scavo della «casa medievale» è stato svolto dall’Università Cattolica di Milano in regime di concessione ministeriale e in partenariato con Direzione regionale musei nazionali Lombardia, Provincia di Varese e Comune di Castelseprio, sotto la direzione del professor Marco Sannazaro (partecipano docenti e studenti della Cattolica, e professionisti esterni). «Una scoperta fondamentale che testimonia come la gestione dei luoghi della cultura non possa prescindere da una costante attività di studio e ricerca», spiega il direttore dei musei statali lombardi Rosario Maria Anzalone. Secondo il direttore del parco Archeologico di Castelseprio Luca Polidoro, «grazie a questo scavo saremo in grado di capire qualcosa di più sulle origini di questo straordinario insediamento». Ma come l’hanno presa i residenti? Si sentono forse un po’ più romani che goti? Sorride il sindaco Silvano Martelozzo: «La scoperta è molto importante sul piano culturale: si apre un nuovo capitolo, anche se c’è ancora molto da scavare, e probabilmente da scoprire. Ci attendiamo un possibile risvolto anche sul versante turistico». fonte: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_agosto_17/castelseprio-sito-unesco-sotto-la-casa-medievale-spunta-la-citta-romana-scoperta-sorprendente-86b70058-f368-426a-bb72-bf4fa3799xlk.shtml
  17. Aggiornamento: Ci sono almeno 13 monete false d'oro in questo lotto. Uno dei vittime ha verificato che alcune di esse sono fatte d'oro, ma non si esclude che altre monete false d'oro utilizzino materiali più economici.
  18. Atexano

    Procopio - AE 3 Reparatio Fel Temp

    Ho capito
  19. Atexano

    Costantino I - Principi Iuventutis testa elmata

    Hai questo stesso libro?
  20. Un BB+ non è un eresia purtroppo per il tipo si trovano in altissima conservazione quindi BB o BB+ non cambia quasi nulla. Molti anni fa per di quel K che poi è una F rotta (frattura o sporcizia del punzone) alcuni collezionisti le pagavano di più ma la conservazione rimane questa. 👌🏼
  21. Ciao @Alan Sinclair Moneta piacevole, i rilievi non sono male. Come dicevi è la meno comune della Serie. Come conservazione mi fermerei al BB, avevo aggiunto un + poi noto che ha subito una bella pulita e anche strofinata e ho tolto il +.🤨 Comunque, se non si è alla ricerca del FDC è si vuole avere solo la serie, la moneta è ok. (noto però che solitamente ami le alte conservazioni) Saluti 😊
  22. Alan Sinclair

    Richiesta valutazione

    Nemmeno a me convince, me servirebbero anche foto migliori, in primo piano ed i dati ponderali.
  23. favaldar

    Richiesta valutazione

    Non vale nulla perchè molto probabilmente è una patacca per chi non conosce le monete. Se mette peso,diametro e foto più dettagliate (grandi) possiamo essere più precisi. Grazie
  24. Pxacaesar

    Sesterzio di Traiano, Arabia

    Ciao a tutti. Riesumo questa mia discussione di poco più di 1 anno fa perché a me sembra di aver trovato un sesterzio che condivide identico conio di rovescio del mio. Mi scuso anticipatamente con chi ritiene poco importante per la Numismatica queste mie richieste ma io ho fatto della ricerca delle stesse identità di conio motivo portante della mia collezione. Dei miei oltre 100 esemplari ( denari, antoniniani, sesterzi ed assi) sono rimasti solo 16 pezzi per i quali non sono riuscito ancora a trovare il gemelli, ma la caccia continuerà per sempre. Grazie come sempre a quanti vorranno esprimere il loro parere a proposito della stessa identità di conio del rovescio. Il mio sesterzio ha svolto molto bene la sua funzione di moneta ed ha anche subito il passaggio del tempo percui la certezza matematica non ci può essere ma i molti punti ancora ben leggibili sembrano andare in questa direzione 🙂. ANTONIO
  25. favaldar

    Paura,papa'tanta paura........

    Speriamo di vederlo, in prima fila! Ma credo che ci vorrà ancora qualche anno o se cambiano le capocce non accadrà mai!!!!!
  26. Fra Landi

    Tornese

    Mea culpa, non riesco a farvi foto decenti, purtroppo anche il limite di caricamento delle foto non è di aiuto. Ho provato a ridurre la risoluzione del cellulare , e altri accorgimenti ma ad oggi pare con pochi risultato. Se avete tecniche particolari sarò ben lieto di applicarle.
  27. ART

    Paura,papa'tanta paura........

    Premettendo subito che (ad oggi) la situazione descritta in questo libro è (ancora) un'eventualità remota, il solo fatto che tornino ad essere scritti trattati con argomenti simili, in perfetto stile Guerra fredda, è un chiaro segno dei tempi che cambiano e della direzione in cui vanno. Non l'ho ancora letto ma è un'utile strumento per chi vuol capire sinteticamente qualcosa su come potrebbe avvenire una guerra nucleare e che conseguenze avrebbe. E' basato su fatti noti, testimonianze e documenti desecretati.
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