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apollonia
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Bronzi provinciali romani e mitologia greca
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Monete Romane Provinciali
Bronzo di Adriano (Bizye, Tracia) che raffigura al dritto il busto drappeggiato dell'imperatore con corona d'alloro a destra, e sul rovescio una scena di simposio: uomo sdraiato su un triclino a destra, una figura femminile seduta di fronte a lui, un'altra persona più piccola a sinistra, a destra la parte anteriore di un cavallo in corsa a sinistra (Gorny & Mosch Auction 241). Lot 1777 Estimate: 500 EUR. Lot unsold. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN THRAKIEN BIZYE Hadrian, 117 - 138 n. Chr. AE (9,02g). Vs.: ΑΥΤΟ ΤΡΑΙΑΝ ΑΔΡΙΑΝΟΣ ΚΑΙΣ, drapierte Büste des Kaisers mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΒΙ−ZΥ/ΗΝΩΝ, Symposiumsszene: Mann liegt auf Kline nach rechts, ihm gegenüber sitzt eine weibliche Gestalt, zur Linken eine weitere kleinere Person, zur Rechten der vordere Teil eines nach links laufenden Pferdes. Yurukova, Bizye 8.F (var.); Varbanov II 1415/1416 (Vs. Legende und Büstentyp). Schwarze Patina, ss Ex CNG, E-Auction 227 (10. 2. 2010), Nr. 263. apollonia -
20 cent esagono “bordo rigato”
El Chupacabra ha risposto a un topic di Ilnumisma inviato in La piazzetta del numismatico
Mi sembra di essere stato chiaro: se è parziale non rientra fra quelli completi, quindi niente valore aggiuntivo e no, non rientra fra quelli rigati. Al più possiamo parlare di rigato "incompleto" che non è né carne né pesce. - Oggi
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Monaco 2025
grc55 ha risposto a un topic di Capirobi inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
a quale e-mail bisogna scrivere per ricevere una risposta? -
Matematica e geometria nei giochi enigmistici
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
Quale anno del XIX secolo diventa pari a 4 volte e mezzo sè stesso se si guarda la sua immagine riflessa in uno specchio? A mio avviso la formulazione del problema non dà adito ad altre interpretazioni: se l’immagine riflessa diventa 4,5 volte quella di partenza, la riflessione deve portare le unità a migliaia, le decine a centinaia, ecc., come avviene appunto per la riflessione quadro orizzontale (I8I8 -> 8I8I) ma non con quella quadro verticale. Riguardo poi alle cifre 3, 6, 9 specchiate verso l’alto/basso, solo il 3 rimarrebbe tale nell’immagine speculare, a differenza del 6 e del 9. Saluti e buona notte, apollonia -
Tornesello Andrea Contarini strano.
Joe-stenr ha risposto a un topic di Joe-stenr inviato in Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
Grazie mille sempre gentilissimo. -
BUSTE PRIMO GIORNO ITALIA
Gordonacci ha risposto a un topic di Gordonacci inviato in Filatelia e Storia Postale
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Una statua femminile acefala e una piccola testa nelle tombe rupestri di Cirene
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Una veduta delle ultime tombe scavate nella necropoli nord di Cirene in Libia Photo: Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara Una statua femminile acefala e una piccola testa nelle tombe rupestri di Cirene Rientrata dalla Libia, Oliva Menozzi dell’Università di Chieti-Pescara ci racconta gli ultimi ritrovamenti dello scavo nella necropoli settentrionale dell’antica città, indagata notte e giorno per non lasciare incustoditi i reperti Come a volte accade nelle ricerche archeologiche, nei giorni finali saltano fuori le scoperte più stimolanti. Com’è accaduto da poco nella necropoli settentrionale di Cirene, nella Libia nord-orientale, indagata dalla missione dell’Università di Chieti Pescara diretta dalla professoressa Oliva Menozzi che a «Il Giornale dell’Arte» racconta con entusiasmo: «Con i ritrovamenti di solito è così. Negli ultimi due giorni si è scavato anche di notte con gli operai libici che si cimentavano per la prima volta in scavi notturni per non lasciare lì reperti incustoditi». Ma che cosa è emerso in questa missione estiva nella necropoli nord? Tombe rupestri di età ellenistica dalla raffinata facciata architettonica con loculi, sarcofagi e, tra i reperti, una statua femminile acefala e una piccola testa, ceramica attica, sementi e un corpo incenerito. Menozzi era nel sito nordafricano fino a venerdì scorso 18 luglio. «Grazie alla fruttuosa collaborazione con tecnici, operai e ispettori del Department of Antiquity di Tripoli e di Cirene abbiamo ripreso a scavare nella necropoli di Cirene, dove non intervenivamo dal 2009, anche per le problematiche causate dal devastante uragano Daniel del settembre 2023, racconta. Abbiamo cominciato a smontare i detriti e i blocchi, e sono venute fuori quattro sepolture del tutto ignote a testimonianza del fatto che la necropoli continuava in quella zona con fitte tombe architettoniche. Intanto, abbiamo scavato tre camere funerarie rupestri, di datazioni differenti, in un’altra vorremmo tornare tra settembre e ottobre, e abbiamo trovato due piccoli sarcofagi, inizialmente attribuiti a infanti o adolescenti, ma che invece si sono rivelati essere a incinerazione». Statua femminile, probabile personificazione di Persefone, rinvenuta nella necropoli nord di Cirene in Libia. Photo: Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara Piccola testa rinvenuta nella necropoli nord di Cirene in Libia. Photo: Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara Due tombe di età ellenistica, prosegue Menozzi, presentano «quattro-cinque loculi con sei o sette defunti e corredi, sia di adulti che di bambini. All’interno ceramica attica importata dalla Grecia e balsamari con ancora tracce di profumo tant’è che faremo la gascromatografia (una tecnica per analizzare le miscele, Ndr). Abbiamo riportato campioni per comprendere la familiarità genetica: stiamo avviando le analisi insieme al collega Alfredo Coppa, antropologo forense dell’Università La Sapienza di Roma, e l’Università di Harvard perché facciamo parte di un gruppo di ricerca nelle necropoli di tutto il bacino mediterraneo». Di rilievo i rinvenimenti principali: «Le tombe ellenistiche hanno restituito una piccola testa di divinità funeraria, legata a uno dei due sarcofagi per l’incinerazione, e una statua femminile molto bella, probabilmente la personificazione di Persefone per accompagnare i defunti nell’aldilà». L’archeologa segnala anche coroncine di foglie in bronzo e perline in terracotta rivestite in foglia oro trovate su due defunti: «Si tratta di un tipo di corona ellenistica mai rinvenuto a Cirene». Mentre la ceramica di un paio di tombe risale alla fine del IV secolo a.C., quella nella sepoltura più antica arriva dalla fine del VI: «Abbastanza ampia, è la tomba più prestigiosa e abbastanza ricca dato che qui abbiamo trovato tanta ceramica a vernice nera ma anche a figure nere, quella ateniese per eccellenza, che copiavano e facevano anche a Cirene». Non ultimi, riferisce Menozzi, sono venute alla luce «tante piccole ciotoline e piatti con quelle che sembrano sementi: le ho imbustate e sigillate perché faremo analisi paleobotaniche per capire la tipologia delle offerte votive all’interno delle tombe». A Cirene operano tre università italiane: oltre a quella abruzzese intitolata a Gabriele d’Annunzio, intervengono l’ateneo Carlo Bo di Urbino con una missione diretta da Oscar Mei e l’Università Luigi Vanvitelli della Campania con Serenella Ensoli alla guida delle ricerche. Al momento, precisa l’archeologa, solo le prime due missioni sono al lavoro con un progetto finanziato dall’agenzia Aliph (International alliance for protection of heritage) per ricerche e restauri in seguito alle distruzioni provocate nel 2023 dall’uragano Daniel. La squadra italo-libica al lavoro nella necropoli nord di Cirene in Libia. Fonte Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Una-statua-femminile-acefala-e-una-piccola-testa-nelle-tombe-rupestri-di-Cirene -
Tuscania: un poppatoio e un edificio per i culti funerari
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Una veduta dello scavo della necropoli di Sasso Pinzuto a Tuscania (Viterbo) Foto cortesia Alessandro Naso Tuscania: un poppatoio e un edificio per i culti funerari Sono alcuni degli ultimi ritrovamenti della campagna di scavo diretta da Alessandro Naso nella necropoli di Sasso Pinzuto che saranno presentati giovedì 24 luglio L’Etruria riesce sempre a sorprendere: un singolare edificio è stato appena riportato alla luce all’interno della necropoli di Sasso Pinzuto, a Tuscania (Viterbo), dove, dal 2022, sono in corso campagne di scavo condotte dall’Università «Federico II» di Napoli e dal Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies (Camnes) di Firenze sotto la direzione di Alessandro Naso. L’area accoglie più di 130 tombe a camera risalenti al VII-VI secolo a.C. e quelle di rilievo maggiore sono contenute all’interno di tumuli. Nel 2024, proprio in chiusura dello scavo, come accade spesso, era stata individuata la fondazione di una struttura quadrangolare in opera quadrata situata a ridosso dell’area dei tumuli e di una platea tufacea. Nella campagna 2025, i cui risultati verranno presentati a Tuscania presso l’agriturismo Casa Caponetti (in località Quarticciolo) giovedì 24 luglio alle ore 17.30, l’attenzione degli archeologi si è concentrata sull’edificio con un’attenzione particolare posta nel comprenderne la cronologia e la funzione. Va segnalato che, nella trincea di fondazione del muro meridionale dell’edificio, ricavato nel vivo dello strato tufaceo naturale, è stata rinvenuta una teca inviolata. Lunga circa 80 centimetri e ricoperta da una lastra di tufo, accoglieva cinque vasi in bucchero che sono in corso di microscavo per conoscerne il contenuto originario. Si può segnalare, intanto, che una delle forme è singolare: si tratta di un attingitoio, dotato di una sporgenza laterale forata in senso longitudinale, che lo rende un poppatoio e rinvia alla sepoltura di un neonato avvenuta nella prima metà del VI secolo a.C. Una deposizione che sembra precedere di poco l’edificio che, sulla base del rinvenimento di alcune terrecotte architettoniche decorate a stampo con temi cari alle aristocrazie etrusche di epoca arcaica (cortei di carri, banchetti e danze), dovrebbe risalire al secondo quarto dello stesso secolo. Qual era la sua funzione? Si tratta di un edificio, dove si potevano svolgere culti funerari, fatto costruire nell’area della necropoli, da una famiglia di rango aristocratico, che voleva sottolineare così la propria posizione sociale all’interno della comunità di appartenenza e i propri valori. Edifici simili, in Etruria, si possono trovare a Vulci e a Cortona. Un dettaglio della tomba indagata nella necropoli di Sasso Pinzuto a Tuscania (Viterbo). Foto cortesia Alessandro Naso https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Tuscania-un-poppatoio-e-un-edificio-per-i-culti-funerari -
Vaticano 2024
TychoBrahe ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
A quel che ho capito sì. Penso che in Vaticano nell’ultimo anno abbiamo visto di tutto, tra un po’ anche un muezzin dal palco della basilica. Ma non chiarezza. -
Riprende la campagna archeologica nel lago di Bolsena
ARES III ha risposto a un topic di ARES III inviato in Storia ed archeologia
Olla biansata con coperchio, X-IX secolo a.C., lago di Bolsena Courtesy Ministero della Cultura L’abitato sommerso del Gran Carro di Bolsena Una mostra diffusa in due sedi ripercorre le fasi dell’insediamento palafitticolo indagato dalla Soprintendenza per l’Etruria Meridionale, nella parte settentrionale della provincia di Viterbo Le indagini di archeologia subacquea condotte nelle acque del lago di Bolsena (Vt), a partire dal 1959, hanno portato alla scoperta dei resti di un insediamento che giace sommerso a una profondità variabile tra i quattro e cinque metri. Le ricerche svolte negli ultimi anni dal Servizio di Archeologia Subacquea della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, sotto la direzione di Barbara Barbaro, hanno modificato il quadro in maniera sensibile. Ora è chiaro che l’insediamento aveva dimensioni maggiori rispetto a quello che si era ipotizzato inizialmente, arrivando a estendersi oltre l’ettaro e mezzo. Era sorto durante il XV secolo a.C. restando in funzione sino agli scorci iniziali dell’VIII secolo a.C. Il buono stato di conservazione dei reperti recuperati rende inoltre l’abitato uno dei più idonei a ricostruire la vita quotidiana nella tarda protostoria italiana, come ha osservato l’archeologo Pietro Tamburini, dato che la permanenza millenaria in ambiente subacqueo, povero di ossigeno, ha garantito la conservazione non solo degli oggetti in ceramica o in metallo, ma anche di legni e semi, e di manufatti realizzati in osso, corno, legno e fibre. Tra questi ultimi si segnala un canestro in vimini che conserva probabilmente un prodotto caseario. Un’immagine di vasi ritrovati sul fondale del lago di Bolsena. Courtesy Ministero della Cultura Ciotola, X-IX secolo a.C., lago di Bolsena. Courtesy Ministero della Cultura L’insediamento aveva una spiccata vocazione artigianale: i suoi abitanti lavoravano il bronzo, producevano vasi, filavano la lana e realizzavano tessuti. Non basta, come ci si può immaginare, praticavano la pesca e non trascuravano la caccia. Le ricerche hanno suggerito pure che l’agricoltura era fiorente grazie alla fertile pianura attorno all’insediamento: vi si coltivava il farro e la vite. Durante le ricerche sono stati raccolti centinaia di semi di vite: sono da riferire a una varietà che veniva coltivata e utilizzata per ottenere il vino. Gli abitanti dell’insediamento dovettero fronteggiare un profondo cambiamento ambientale dovuto all’innalzamento delle acque del lago. Esso, infatti, era costruito originariamente sull’asciutto, sulle rive del lago, e in un secondo momento, tra i decenni finali del IX e gli inizi del secolo successivo, venne trasferito su palafitte per far fronte all’arretramento della linea di costa. Palafitte costruite ancora sull’asciutto, secondo scoperte recenti. In seguito, continuando le acque a innalzarsi, il sito dovette essere abbandonato e gli abitanti si trasferirono probabilmente sul vicino colle della Civita d’Arlena. Va tenuto presente, inoltre, che gli archeologi subacquei, lavorando con metodologia stratigrafica, hanno osservato fasi diverse per l’abitato del Gran Carro, dove, come accadeva spesso nell’antichità, gli incendi accidentali erano frequenti. Le ricerche hanno portato anche alla scoperta di elementi che rinviano alla sfera del sacro e ai culti che la comunità praticava. Essi sembrano essere concentrati soprattutto nell’area detta dell’«Aiola», dove sono presenti sorgenti di acqua calda. I riti hanno creato, nel tempo, un grande tumulo di forma ellittica (60x80 metri, con un’altezza di 2,5 metri). Essi prevedevano la deposizione di pietre a copertura delle pratiche rituali eseguite, come l’accensione di fuochi, l’utilizzo di vasi anche miniaturistici, il consumo di cibo, la combustione di cereali, l’offerta di oggetti in metallo e in altro materiale. Sempre all’«Aiola», nella sua parte inferiore e inclinata, è attestato un rituale diverso, contraddistinto dalla deposizione esclusiva di vasi soprattutto biconici, riempiti di cibo e coperti da scodelle ad orlo rientrante. Va segnalato, infine, che l’area dell’abitato ha restituito una figurina fittile femminile, appena abbozzata, da mettere in relazione con un qualche culto di tipo domestico. Le vicende della scoperta e le caratteristiche dell’abitato sono presentate ora nella mostra «La memoria dell’acqua. Nuove scoperte archeologiche dal Gran Carro di Bolsena» allestita in due sedi: a Bolsena negli spazi del Palazzo Monaldeschi della Cervara, sede del museo locale, e all’interno della Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo sull’isola Bisentina (fino al 2 novembre) con la presentazione di opere di tre artisti contemporanei: Alex Cecchetti, Lisa Dalfino e Namsal Siedlecki. L’esposizione è stata realizzata dal Ministero della Cultura, dalla Fondazione Luigi Rovati e dall’Isola Bisentina. Alla cerimonia d’inaugurazione ha partecipato anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Una veduta aerea del lago di Bolsena (Vt). Courtesy Ministero della Cultura https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Labitato-sommerso-del-Gran-Carro-di-Bolsena -
Tornesello Andrea Contarini strano.
fabry61 ha risposto a un topic di Joe-stenr inviato in Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
Venecia4 -
Maria Luigia 1832 - autentica o imitazione/falso?
lorluke ha risposto a un topic di g61 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati che scippano donne truccate; il visagista delle dive è truccatissimo! -
Storia di Roma e delle sue monete
Ulpianensis ha risposto a un topic di L. Licinio Lucullo inviato in Monete Romane Repubblicane
Grazie ancora a @L. Licinio Lucullo per la sua narrazione, sempre impeccabilmente avvincente, e questa volta per averci anche ricordato per quali ragioni ammirare un personaggio romano a tal punto da voler sceglierne il nome come username qui sul forum!😅 -
Scoperta la tomba di un guerriero “gigante”. Ha 3800 anni. Cosa contiene? Il mistero di un sepolcro diviso in tre: vita, morte e un enigma lasciato al silenzio In una remota area della pianura di Ceyranchol, nella regione centro-orientale dell’Azerbaigian, gli archeologi hanno varcato la soglia di un altro tempo. A Yovsanlidere, un sito finora poco noto, è riemerso intatto un tumulo funerario risalente a circa 3.800 anni fa. Il tumulo, o kurgan, appartiene alla Media Età del Bronzo ed è stato scavato da una missione guidata dal dottor Shamil Najafov dell’Istituto di Archeologia e Antropologia dell’ANAS (Azerbaijan National Academy of Sciences). L’intera struttura misura 28 metri di diametro e si eleva per oltre due metri dal terreno, ma la vera scoperta si cela al suo interno: una camera sepolcrale divisibile in tre sezioni simboliche, progettata per raccontare qualcosa che va oltre la vita terrena. Il metodo dello scavo Tecnologia, stratigrafia e il peso del tempo sulle lastre di pietra L’apertura del kurgan ha richiesto un attento lavoro di rilievo e sollevamento: ben 14 lastre calcaree, ognuna dal peso stimato di una tonnellata, coprivano la tomba. Una figura scolpita in pietra, dalle fattezze taurine, era posta a guardia della testa del sepolcro. Questo idolo, forse simbolo di potere, fertilità o protezione, è uno degli elementi più enigmatici del ritrovamento. La documentazione è avvenuta sul posto, con rilievi grafici e fotografici ad alta definizione, accompagnati da primi interventi di restauro conservativo. Sono già in corso analisi più avanzate: datazioni con Carbonio-14, studi metallografici e valutazioni paleopatologiche sullo scheletro. Il guerriero e il suo corredo Un gigante armato per l’eternità, con le provviste per l’aldilà Credit: State Historical-Cultural Reserve Nel cuore della camera principale giaceva il corpo del defunto: un uomo di oltre due metri di altezza, in posizione semi-flessa. Tra le mani stringeva ancora una lancia bronzea a quattro punte, un’arma estremamente rara che testimonia lo status militare ed élitario del personaggio. Accanto al corpo sono stati rinvenuti bracciali in bronzo a livello delle caviglie, strumenti in ossidiana, perle di pasta vitrea e vasi finemente decorati. Le ceramiche, impreziosite da motivi impressi e intarsiati con pigmento bianco, contenevano ossa di animali arrostiti: capra, cavallo, bue e cinghiale. Offerte votive, probabilmente pensate per alimentare l’anima nel lungo viaggio nell’aldilà. Tre spazi, tre mondi La sepoltura come mappa dell’universo spirituale La tomba è organizzata in tre sezioni ben distinte. La prima accoglie il corpo del guerriero con il suo corredo. La seconda contiene solamente oggetti ceramici, forse simboli della vita quotidiana o della continuità del clan. Ma è la terza a porre interrogativi profondi: uno spazio completamente vuoto. Secondo il dottor Najafov, questa assenza è tutt’altro che casuale. Potrebbe rappresentare lo spazio dell’anima, un’area non destinata al corpo né agli oggetti, ma al principio immateriale dell’uomo. Un vuoto intenzionale, sacro, forse inviolabile. Un simbolismo scolpito nella pietra Il toro guardiano e l’enigma del culto perduto L’idolo bovino scolpito in pietra, collocato in cima al tumulo, amplifica la carica simbolica dell’intero monumento. Figure simili sono ben documentate in diverse culture dell’età del bronzo nel Caucaso e nella steppa eurasiatica, ma non è ancora chiaro quale divinità o spirito potesse rappresentare. Il suo orientamento, la posizione rispetto al corpo, e l’assenza di altri simboli religiosi nella tomba potrebbero suggerire un culto centrato sull’animale come incarnazione di forza vitale o tramite con il mondo ultraterreno. Il ritrovamento del kurgan di Yovsanlidere non solo aggiunge un tassello importante alla conoscenza delle culture della Media Età del Bronzo nel Caucaso, ma costringe gli archeologi a interrogarsi su una concezione della morte e dell’identità molto più complessa di quanto immaginato. In un mondo in cui ogni cosa doveva avere un posto — armi, cibo, simboli — lo spazio vuoto sembra gridare la sua assenza come messaggio più potente di ogni oggetto. Una stanza per l’invisibile, scolpita nel cuore della terra. https://stilearte.it/scoperta-la-tomba-di-un-guerriero-gigante-ha-3800-anni-cosa-contiene/
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Maria Luigia 1832 - autentica o imitazione/falso?
favaldar ha risposto a un topic di g61 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Ci sono i falsi originali cioè falsi veri d'epoca per la circolazione e falsi falsi cioè copie moderne patacche vere che non hanno mai circolato se non nel web o su bancarelle! Dopo un pò di tempo riesci a capire la differenza ma non è facile.👩🎓😋🙏🏼 -
Matematica e geometria nei giochi enigmistici
Carlo. ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
A mio avviso il problema è formulato in modo troppo sintetico, il che può generare diverse interpretazioni. Per quanto riguarda il metodo solutivo, vanno considerati, almeno in linea di principio e a priori, anche i numeri contenenti le cifre 3, 6 e 9: non essendo dichiarata la direzione in cui l'anno deve essere specchiato: nel caso in cui venisse specchiato verso l'alto/basso anche le cifre 3, 6 e 9 sono speculari. La soluzione comunque non cambierebbe. Saluti e buona notte Carlo. -
Leo2024 si è registrato sul forum
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BUSTE PRIMO GIORNO ITALIA
PostOffice ha risposto a un topic di Gordonacci inviato in Filatelia e Storia Postale
Annulli primo giorno del filatelico di Reggio Emilia, emesso il 23 agosto 1958 Amicizia italo brasiliana, francobollo da 175 L. verde smeraldo, immagine del Palazzo del congresso federale e arco di Tito. Molto bello. -
Ekaterina si è registrato sul forum
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Matematica e geometria nei giochi enigmistici
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
Quale anno del XIX secolo diventa pari a 4 volte e mezzo sè stesso se si guarda la sua immagine riflessa in uno specchio? Il XIX secolo, noto anche come Ottocento o ‘800, è il periodo storico che va dal 1801 al 1900 incluso. Per trovare l’anno che presenta le caratteristiche desiderate bisogna in primo luogo individuare le cifre che, viste allo specchio, sono ancora delle cifre: 0, 1 (scritto “a bastone” I, cioè rappresentato da un singolo tratto verticale simile a un bastone) e 8. Dai numeri tabulati che contengono queste cifre vanno inoltre esclusi quelli con 0 e 1 come unità, perché nel primo caso allo specchio avremmo un numero di tre cifre e nel secondo caso il numero corrispondente a quattro volte e mezzo il suo valore non sarebbe intero. Quindi il numero sarà da scegliere tra I808, I8I8 e I888. Nel primo caso 808I/I808 = 4,47; nel secondo caso 8I8I/I8I8 = 4,5; nel terzo caso 888I/I888 = 4,7. L’anno cercato è il I8I8. apollonia -
Vaticano 2024
nicola84 ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Sono liberi di fare come vogliono, ovviamente. Solo, visto che hanno fatto pulizia (dicono), sarebbe “pulito” da parte loro comunicare per tempo e in maniera chiara le nuove modalità di commercializzazione. Quindi o aprono il sito lasciando per ora la possibilità solo ai già iscritti di acquistare anche solamente le emissioni residue 2024, oppure aprono solo per comunicare le modalità di prossima commercializzazione. Mi aspetto chiarezza e non tranelli -
Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
Anche a te, apollonia Mi accorgo che sono finiti i “post-it” sempre quando ne ho bisogno. -
favaldar ha iniziato a seguire Autentiche?
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Autentiche?
favaldar ha risposto a un topic di BRUMAN12 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Il 20 lire è un po' larga la zigrinatura del taglia e la M tagliata se falso non è cosi male. Peso e diametro coincidono precisi? -
Matematica e geometria nei giochi enigmistici
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
Questa è una giusta osservazione, solo che... Risponderò con la mia soluzione del problema. apollonia -
Non colleziono banconote auro, le spendo solamente, a mio parere uno/due millimetri di differenza sono un'enormità. In ogni caso servono foto su di una base di carta millimetrata.
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Busta per Pavia vuota
caravelle82 ha risposto a un topic di caravelle82 inviato in Filatelia e Storia Postale
Grazie😄
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