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  1. Ultima ora
  2. Grazie mille @savoiardo, della conferma e dei riferimenti per la catalogazione. Come mai sono senza data queste emissioni? C'è un motivo particolare?
  3. fabioanz

    Grosso di Francesco Dandolo

    Complimenti. Spero sia disponibile presto. Fabio
  4. Ciao @Carlo. Hai ragione, anche per me è un Il tipo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3P/2 Il gigante non è un catalogo che utilizzo, ma posso dirti che sul MIR lo trovi al 975, sul Simonetti al 61, Biaggi 837 e Cudazzo 1085
  5. SS-12

    Scoperta la funzione del doppio muro del palazzo minoico a Creta

    Molto interessante!
  6. Ivanhoe

    Grosso di Francesco Dandolo

    Complimenti, non mancherò di acquistarlo.
  7. Scoperta la funzione del doppio muro del palazzo minoico a Creta. Ecco a cosa serviva Le indagini del 2025 nel palazzo minoico di Archanes nell’isola di Creta rivelano la funzione protettiva di un doppio muro dall’architettura inconsueta. Le ricerche, dirette da Effie Sapouna-Sakellarakis, offrono nuovi elementi sull’organizzazione del complesso e sulla continuità d’uso dell’area. Una tecnica costruttiva in apparenza insolita, distante dalla consueta attenzione architettonica dei Minoici, è emersa con chiarezza nella campagna di scavo 2025 del palazzo di Archanes, in località Tourkoyeitonia nell’isola di Creta (Grecia), al centro dell’abitato moderno. Le ricerche, dirette da Effie Sapouna-Sakellarakis e riprese nel 2023 dopo una lunga interruzione, puntavano a completare il quadro del grande edificio a tre piani che prosperò fino al 1450 a.C., fase in cui subì la distruzione finale. L’indagine si è concentrata sullo studio di un elemento già noto ma mai interpretato in modo convincente: un muro doppio e inclinato che chiudeva una vasta porzione del cortile centrale. La struttura, costruita con pietre non lavorate e priva di ogni cura superficiale, aveva suscitato dubbi per l’apparente incongruenza rispetto alla qualità del resto del complesso. Le analisi condotte con il supporto di specialisti hanno però permesso di definirne lo scopo: il muro costituiva una protezione contro il rischio di frane provenienti dal pendio roccioso sovrastante. Proprio questa funzione spiega la scarsa attenzione dedicata al settore meridionale, rivolto verso l’area non visibile del cortile. La volontà di evitare contrasti estetici all’interno della corte portò però i costruttori minoici a realizzare un secondo muro aderente al primo, accuratamente rivestito con blocchi di pietra calcarea analoghi a quelli impiegati nel resto del palazzo. L’intervento forniva un fronte regolare e coerente con l’architettura dell’edificio, confermando come esigenze pratiche e ricerca formale convivessero nei cantieri minoici. Foto aerea della porzione più a sud finora emersa del palazzo di Archanes a Tourkoyeitonia. Foto: Ministero della Cultura Rappresentazione della Porta Sacra del palazzo di Archanes. Foto: Ministero della Cultura Testa modellata di donna con tracce di colore rosso. Foto: Ministero della Cultura Sopra questa struttura sono stati individuati gli strati tipici della fase micenea, con un elevato numero di coppe per il vino (kylikes), e materiali di epoca storica. Tra gli oggetti più rappresentativi della lunga frequentazione dell’area figurano un vaso simile a una brocca per vino o acqua (oinochoe) ellenistica trilobata con due teste in rilievo, databile al III secolo a.C., e una testa in argilla un tempo applicata a un manufatto non conservato. Nell’area sudorientale dello scavo, i lavori hanno portato alla luce nuovi elementi utili alla comprensione della circolazione interna del palazzo. Nella cosiddetta Area 28 è stato identificato un passaggio dalla corte centrale verso i settori orientali del complesso. Due lastre in pietra dividono l’ambiente in due parti; su esse poggiava un grande blocco trapezoidale dotato di torni, probabile base di un parapetto successivamente distrutto da un muro di epoca micenea. Dallo stesso contesto proviene un frammento di pietra naturale con tratti vagamente antropomorfici, caduto da un piano superiore e ricollegabile a un piccolo santuario votivo, simile a quello attestato a Cnosso. Le campagne del 2023 e 2024 avevano già offerto elementi rivelanti sulla distribuzione dei vani nella zona settentrionale, dove sono state individuate sale a due e tre piani appartenenti a un’ala di rango elevato. Qui sono emerse stanze collegate da corridoi, con soglie in gesso, frammenti di affreschi, pareti rivestite da intonaci e pavimenti in scisto. In molti ambienti sono rimaste in situ le consuete fasce di intonaco che incorniciavano le lastre pavimentali. Il sito di Archanes, frequentato senza interruzioni nel corso dei secoli, era stato distrutto intorno al 1700 a.C. da un violento sisma, ma ricostruito e ampliato fino alla metà del XV secolo a.C. Le prime segnalazioni relative alla località risalgono a Sir Arthur Evans, che identificò materiali provenienti dal vicino necropoli minoica di Fourni, poi esplorata sistematicamente da Yannis e Efi Sakellarakis, rivelando cinque tombe a tholos (costruzioni circolari) e numerose strutture funerarie, incluse sepolture a cista di età micenea. Nel centro dell’attuale abitato Evans aveva inoltre individuato resti murari e scavato un acquedotto circolare, ritenuto parte del complesso. Sarà però Yannis Sakellarakis, attraverso ricognizioni e indagini nei sotterranei delle case moderne, a dimostrare che molte abitazioni poggiavano su murature minoiche non riconosciute da studiosi precedenti come Marinatos e Plato, i quali avevano cercato senza risultati il palazzo estivo ipotizzato da Evans. La mappatura dei resti consentì così di individuare il centro del palazzo, rivelando strutture monumentali e oggetti di alto livello artigianale; in un’area contigua vennero identificati anche un archivio e uno spazio teatrale. La campagna 2025 è stata condotta dalla Società Archeologica, con la partecipazione degli archeologi Polina Sapouna-Ellis, Dimitris Kokkinakos, Persefoni Xylouri, della progettista Agapi Ladianou, della restauratrice Veta Kalyvianaki e del fotografo Kostas Maris. Un contributo determinante è venuto dal geologo Charalambos Fasoulas, che ha chiarito la funzione del muro inclinato. Pietra naturale con alcuni tratti antropomorfi. Foto: Ministero della Cultura Foto aerea dell’area archeologica di Zominthos. Foto: Ministero della Cultura Inoltre, l’inserimento di Zominthos, scoperta sul monte Psiloritis da Yannis Sakellarakis e scavata insieme a Efi Sapouna-Sakellarakis, nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO rappresenta un riconoscimento del valore complessivo e dell’identità minoica di Creta. Nell’area archeologica e nei dintorni sono stati realizzati interventi di sistemazione, tra cui parcheggi, una guardiola, servizi igienici e pannelli informativi. L’inserimento è avvenuto, come noto, insieme ad altri cinque palazzi minoici: Cnosso, Festo, Zakros, Mallia e Kydonia. Va inoltre sottolineato che sia ad Archanes sia ad Anogeia sono stati allestiti piccoli musei o centri di informazione, interamente dedicati ai reperti provenienti rispettivamente dagli scavi di Archanes, Zominthos e dell’Idaion Andron https://www.finestresullarte.info/archeologia/mistero-funzione-del-doppio-muro-nuove-scoperte-dal-palazzo-minoico-di-archanes
  8. ak72

    Grosso di Francesco Dandolo

    il testo è ancora in elaborazione (se non muoio prima) sarà pronto, così nei programmi alla metà del prossimo anno sia la pagina precedente che la copertina e la quarta di copertina non sono definitive
  9. Oggi
  10. SS-12

    Il quiz degli identificatori di monete

    Buonasera, Modena? Anzi non credo
  11. ART

    Ma ditemi voi...

    Diciotto pagine di tette su banconote, monete e titoli. Si faccia avanti chi ha ancora il coraggio di negare il ruolo essenziale avuto nell'economia e la finanza moderne dall'organo ghiandolare umano secernente il latte dopo il parto di uno o più neonati.
  12. Ivanhoe

    Grosso di Francesco Dandolo

    Innanzitutto grazie a tutti; è poco che mi dedico a questa monetazione che mi sta prendendo molto. Posso chiedere a ak72 da quale testo ha estratto quella meravigliosa pagina allegata? Grazie ancora.
  13. C'è l'ennesima inutile emissione dedicata al presunto "150° anniversario dell'invenzione del telefono" per quanto se ne sapesse comunemente fino a una decina di anni fa, con l'ennesima inutile battaglia fra Meucci e Bell. Stando al criterio della presentazione di un prototipo funzionante, il vero 150° anniversario dell'invenzione del telefono è caduto nel 2015, ma mi sa che questa cosa non ce la ficcheremo in testa almeno fino al 2115.
  14. Giusto, grazie!!
  15. La tipologia è questa, ma non il 1606. La tua per stile è degli anni 90 del '500. Arka # slow numismatics
  16. Prego! Buona serata
  17. SS-12

    Grosso di Francesco Dandolo

    Anche per mio parere è buono ma non sono un esperto
  18. ART

    Oro italiano in America

    In questo ebbe un ruolo fondamentale. C'è un libro molto interessante che ne parla:
  19. iracondo

    Oro italiano in America

    Le riserve ufficiali si, ci sono svariati documenti che attestano che una discreta parte di oro era già stata trasferita all’estero, riciclata via Svizzera, Portogallo, Spagna, dispersa o nascosta non riguardava l’oro “regolare” della banca centrale ma oro privato confiscato
  20. ART

    Oro italiano in America

    Alcuni non hanno mai ritenuto importante avere grosse riserve, è una scelta politica. Questo fu valido per la seconda guerra mondiale, ma alla fine il poco che non era stato speso per la guerra fu requisito dai vincitori e le riserve calarono di fatto a zero. La riserva odierna è stata ricostituita a partire dagli anni '50.
  21. iracondo

    Oro italiano in America

    Quando un Paese veniva invaso, la Wehrmacht e la Reichsbank requisivano le riserve auree. Esempi noti: Austria (1938) – oro della Oesterreichische Nationalbank inglobato nel Reich. Cecoslovacchia – oro trasferito a Berlino tramite pressioni sulla BIS. Belgio, Olanda, Polonia, Grecia, Jugoslavia, Francia – riserve nazionali saccheggiate. Oro privato sottratto agli ebrei e ad altri perseguitati Un aspetto ancora più tragico: gioielli, monete, denti d’oro estratti nelle camere a gas, effetti personali confiscati all’arrivo nei campi, valori sequestrati durante le deportazioni. Questo oro finiva fuso e inviato alla Reichsbank come riserva finanziaria del regime. Oro sottratto a banche private, industrie, collezionisti Durante le occupazioni, venivano requisite casseforti e beni di valore, inclusi lingotti e monete pregiate. Anche le riserve auree italiane furono significativamente intaccate e vennero ricostituite negli anni ‘60 Questa è una vicenda di cronaca che testimonia i disastri fatti anche in Italia
  22. ak72

    Grosso di Francesco Dandolo

    buono buono
  23. raimondo10

    A proposito di annulli pubblicitari

    Altri pubblicitari.
  24. Alan Sinclair

    Oro italiano in America

    Giusto, e mi sono chiesto come mai il Regno Unito abbia appena 310 tonnellate di oro, mi sembrano poche per un Paese così importante.
  25. ART

    Oro italiano in America

    Facendo un calcolo un po' più serio potremmo anche dire che l'UE è prima al mondo per riserve auree con circa 11.000 tonnellate, seguita da USA (8.133 t), Russia (2.330 t) e Cina (2.304 t).
  26. nikita_

    Il quiz degli identificatori di monete

    Moneta con un unico indizio visivo.
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