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vabbè, avevano voglia di deprimersi con un po' di fado Bene che sia andato tutto per il verso giusto

NAC asta 158, Lotto 41: imitatazione di uno statere di Tarso nei tipi di Alessandro Magno Demetrius I Poliorcetes circa 306 – 283. Imitation stater in types of Alexander III, "Tarsus" circa 306-283, AV 21 mm, 8.61 g. Head of Athena r., wearing Corinthian helmet decorated with snake. Rev. B – [AΣIΛΕΩ]Σ / ΔHMHTPIOY Nike standing l., holding wreath in r. hand and stylis in l.; below l. wing, monogram and in r. field, X. Newell 37 note, pl. xviii, 15 (these dies). Zhuyuetang 103 (this coin). Extremely rare. Lovely reddish tone, several edge marks, possibly traces of mounting, otherwise very fine. Ex CNG sale 58, 2001, 288. Nel suo importante studio sulla monetazione di Demetrio Poliorcete, Edward T. Newell descrisse gli stateri coniati in questo stile peculiare e definì Demetrio come “una curiosa categoria di stateri apparentemente appartenenti (o copiati da)” stateri del consueto stile raffinato coniati a Tarso. Egli riteneva che gli stateri di Tarso fossero stati probabilmente coniati nel periodo tra il 298 e il 295 a.C. circa. Sebbene fosse stato sconfitto e suo padre, Antigono Monoftalmo, fosse stato ucciso dalla coalizione di Cassandro, Lisimaco e Seleuco I nella battaglia di Ipso nel 301 a.C., Demetrio riuscì a mantenere il controllo dell'importante città di Tarso e della circostante satrapia della Cilicia grazie a un'alleanza matrimoniale stipulata con Seleuco I nel 298 a.C. Seleuco temeva il crescente potere di Lisimaco e desiderava mantenere Demetrio come potenziale alleato contro di lui in Asia Minore. Se Newell aveva ragione riguardo alla cronologia, gli stateri regolari di questo tipo coniati a Tarso furono prodotti in un periodo in cui Demetrio era attivamente impegnato in guerre terrestri e marittime per riconquistare le città del Peloponneso e della Grecia centrale, in particolare Atene, che si erano liberate dall'influenza degli Antigonidi all'indomani della battaglia di Ipso. La morte di suo padre aveva gettato nel caos i territori dell'impero antigonide, ma Demetrio era determinato a riconquistarli. I tetradrammi d'argento e gli stateri d'oro coniati a Tarso e in altre zecche anatoliche ancora sotto il controllo di Demetrio sarebbero stati fondamentali per mantenere la flotta e pagare i mercenari che combattevano per lui in Grecia. Le emissioni tarsiane incise nello stesso stile leggermente rozzo del pezzo in questione potrebbero essere opera di un incisore inesperto della zecca o, più probabilmente, rappresentare la produzione di un laboratorio che realizzava imitazioni contemporanee. Se si tratta effettivamente di imitazioni, è impossibile sapere con precisione dove siano state prodotte, anche se la Tracia potrebbe essere una possibilità molto probabile. I tesori rinvenuti dimostrano che i mercenari traci apprezzavano molto gli stateri con le effigi di Atena e Nike di Alessandro Magno e che a volte venivano prodotte imitazioni per soddisfare (o sfruttare) questa preferenza. Il fatto che l'incisore si sia preso la briga di copiare una specifica emissione di Demetrio, compreso il suo nome, piuttosto che il nome molto più comune del defunto Alessandro Magno, potrebbe suggerire che essa avesse un fascino particolare per gli emittenti o i destinatari degli stateri. apollonia

@miza, è un francobollo da avere in collezione. Comunque gradevole, degli aspetti legati alla conservazione si è già discusso nei precedenti posts, non si possono sempre avere esemplari perfetti ed intonsi. A volte guardo i miei che sono prime, seconde e terze scelte e mi ritengo contento e fortunato per quelli che ho.

un breve riassunto

Potresti indicare questi due dati?

Solo simile ma devi osservare bene le legende e i dettagli del disegno (ad esempio i copricapi)

Scusate, sono ignorante in materia, ma visto che la moneta è anche simile al Basilikon di Andeonicus III (1328-1341), quest'ultimo ha copiato dal Matapan veneziano. Devoleggermi bene il lavoro di Lorenzo Gherardi sperando di capire qualcosa. Ringrazio tutti per il contributo a quanto domandavo.

Continuiamo con un altro francobollo importante Anche qui chiedo l'aiuto degli esperti @fapetri2001, @PostOffice, @marco1972 Pontificio, Seconda emissione, Tre Centesimi 1867 non dentellato Sull'originalità non credo ci siano dubbi. Mi chiedi invece quale trattamento abbia ricevuto visto che la superficie al dritto sembra come si vede nelle foto in mezzo verniciata con vernice trasparente satinata. Era forse un'abitudine del passato per conservare francobolli importanti? Grazie Saluti

Grazie a fabry61 per il parere molto utile. Soavenum

per cortesia, se fai il lavoro di fotografare me le invii anche a me?

Ciao! http://incuso.altervista.org/docs/monete-possedimenti-veneziani.pdf saluti luciano

CNG Electronic Auction 594 Category Bronze, Roman Provincial Description ZEUGITANA, Utica. Tiberius. AD 14-37. Æ “Dupondius” (30mm, 12.44 g, 3h). Gaius Vibius Marsus, proconsul, Drusus Caesar, quaestor, and Titus G. Rufus, son of Gaius praetor. Struck AD 27-28. Bare head left / Livia, veiled, seated right, holding long scepter and patera; D - D/P - P across fields. MAA 115b; RPC I 733; Müller, Afrique 364; SNG Copenhagen 438. Red-brown surfaces, light porosity, small dig marks, edge scuff, minor doubling, smoothing. Good VF. From the DWBG Collection, purchased from CNG, 2000. apollonia

Grazie mille

Potrebbe stsr su MB/MB+

Stefan Uroš era il nome di diversi re di Serbia… il primo fu Stefan Uroš I, Nemanjić. Seguirono i suoi discendenti (era un casato originale nella scelta dei nomi): - Stefan Uroš II, “Milutin”; - Stefan Uroš III, “Dečanski” - Stefan Uroš IV “Dušan”; - infine, Stefan Uroš V detto “Nejaki” (cioè “il debole”). Uroš è in realtà un secondo nome, appartenevano tutti al casato dei Nemanjić. A partire da Stefan Uroš I, sotto questi re si emisero grossi al tipo dei matapan veneziani, i cosiddetti “grossi di Rascia”, ovviamente con intrinseco inferiore a quelli veneziani, prodotti quindi dai re di “Rascia” (una regione dell’attuale Serbia da cui era partita l’espansione territoriale del casato) per “far cassa” sfruttando la diffusione dei matapan…

https://www.acsearch.info/search.html?term=uros&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&currency=usd&order=0

Cavallo di Carlo VIII, 1495, da quel poco che vedo del rovescio direi di Sora

Qualcuno si può chiedere come mai nella tabella al post # 3 non compare il peso, la grandezza più familiare che caratterizza una moneta e viene espressa generalmente in grammi come la massa, così da far pensare che massa e peso siano sinonimi. In effetti si tratta di due grandezze diverse che vengono confuse nell’uso quotidiano. Infatti, a differenza della massa che è una delle sette grandezze fondamentali, il peso è una delle numerose grandezze fisiche derivate che si ottengono da quelle fondamentali tramite operazioni matematiche come moltiplicazione e divisione. In particolare, il peso è la grandezza derivata dalla massa, e mentre quest’ultima corrisponde esattamente alla quantità di materia di un corpo, il peso rappresenta la forza di attrazione di un corpo verso il centro della Terra o di qualsiasi altro pianeta in cui si trova. A differenza della massa che è una proprietà intrinseca e costante di un corpo, invariabile in tutto l’universo, il peso varia a seconda del campo gravitazionale al quale il corpo è soggetto perché dipende dal valore dell’accelerazione di gravità. L’accelerazione di gravità varia di poco spostandosi da un punto all’altro della Terra (ad esempio dai poli all’equatore) e perciò anche il nostro peso subisce variazioni minime sul nostro pianeta, mentre variazioni di peso più consistenti si verificano passando da un pianeta all’altro perché il valore dell’accelerazione di gravità cambia di molto. Mentre l’unità di misura della massa è il chilogrammo (kg), l’unità di misura del peso è il newton (simbolo N) in quanto il newton rappresenta l’unità di misura della forza, che nel caso del peso prende il nome di “forza-peso” (Fp). Il newton (N) si calcola con la formula 𝑃=𝑚⋅𝑔, dove 𝑚 è la massa e 𝑔 è l'accelerazione di gravità, il cui valore medio sulla Terra è circa 9,8 𝑚/𝑠2. Ciò significa che un oggetto con massa di 1 𝑘𝑔 ha il peso di circa 9,8 𝑁 sul nostro pianeta. Quindi il peso di un corpo deve essere espresso in newton, anche se nell’esperienza comune si usano i kg che invece devono essere usati per la massa. Le differenze fondamentali tra peso e massa sono indicate in tabella. apollonia

Anche a me monete consegnate 🙂

Dovrebbero essere tedesche, monete brateate

la trovo molto simile ai denari coniati a Savona però non sono sicurissimo

Bolognino, Martino V ( Oddone Colonna ) 1417-1431 bolognino romano, Mun. 24

Ho acquistato un lotto di monete ed ho notato queste tre che trovo molto strane, l'ossidatura mi fa pensare a monete vere ma la coniatura è molto rudimentale, secondo voi sono falsi d'epoca ? allego qui una seconda foto con l'altra faccia delle monete

Buongiorno chiedo aiuto per una classificazione di questa piccola moneta, 14 mm per 0,44 gr., grazie p.s. naturalmente Martino V, ma non credo di poter modificare il titolo, se qualcuno puo' farlo grazie

Salve, scusatemi il ritardo mi ero dimenticato di toglierla dall'oblò e della discussione 😅. Eccola qua