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  1. Ultima ora
  2. Buonasera, All info is welcome ! Diam . : 18 mm / 5,44 gr. / bronze Saluti , Ajax reverse :
  3. PostOffice

    Film di una volta

    Controlla in controluce se la carta della lettera è filigranata.
  4. Buongiorno, chiedo aiuto per classificare correttamente la seguente moneta: Mm. 16 e 1,35 grammi. Grazie mille per eventuali risposte.
  5. petronius arbiter

    Film di una volta

    https://it.wikipedia.org/wiki/Le_due_orfanelle_(teatro) Esistono diversi film con questo titolo, tutti tratti dall'opera teatrale, poiché la lettera è del 1939 dovrebbe trattarsi di quello del 1933 di Maurice Tourneur. Qui gli altri due https://www.cinematografo.it/film/lavventuriero-di-tolosa-cinfdb1d https://www.filmtv.it/film/178447/re-di-denari/# Credo si possa dire che non fossero film da passare alla storia del cinema, le informazioni, per tutti e tre, sono molto scarse, il che vuol dire che oggi, con ogni probabilità, non li ha visti nessuno Qui la storia del cinema Trinacria di Messina https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_Trinacria per le notizie postali lascio la parola agli altri. petronius
  6. SS-12

    20 lire 1927

    Grazie 😅😁
  7. Pino 66

    Magna Grecia o continentale?

    Si @Ale75 C o parte di O dalla parte destra dell' ultima foto.
  8. ilnumismatico

    20 lire 1927

    Beh... credo che anche tu sia in grado di giudicare meglio ora. Onestamente, belle non sono. Devi valutare tu se spendere 125€ per una moneta messa in questo stato ti soddisfi oppure no. E' sempre la solita questione: più monete con basso appeal e poco costose, o una sola, ma bella? A te l'ardua decisione
  9. Ciao Matteo ho il catalogo in questione ma attualmente sono fuori sede e potro’ inviarti immagine non prima della fine prox settimana. non ero a conoscenza di falsificazioni per questi tipi, assai pericolose direi. E ‘ il 6c ad essere genuino ? Mentre il 6a e’ falso? Notare l’immagine con la posizione del leone invertita nel 6c rispetto aglj altri due es.
  10. Oggi
  11. CdC

    Magna Grecia o continentale?

    Spostata.
  12. Ale75

    Ae 2 fel temp

    Se quella la zecca secondo me è Costanzo II zecca di Costantinopoli, cerca tu il RIC perché potrebbe servire anche un eventuale segno nel campo 😊
  13. Ale75

    Magna Grecia o continentale?

    Ciao @Pino 66, impossibile sia C perché non è una lettera greca 😊 più tardi do un altra scandagliata, comunque c'è una leggenda intorno, a quanto dici?
  14. Ciao, qualcuno ha il catalogo dell'asta Sotheby's Zurich del 26 ottobre 1993? Credo che sia stata venduta in questa asta la moneta di cui alla lettera 6c dell'immagine sotto riportata e mi piacerebbe averne un'immagine migliore: https://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?pid=8305 Forse la stessa moneta è anche riprodotta nel Kraay? Nel link da cui ho tratto l'immagine allegata è riportato questo riferimento: Greek coins pl. 6,1. Vi ringrazio. Matteo
  15. Pino 66

    Ae 2 fel temp

    Ciao @Ale75 è vero. I miei occhi vanno...
  16. dareios it

    Film di una volta

    Non ho ancora avuto il tempo necessario per approfondire notizie su questi cinema e film di cui parla l'autore della lettera, ma confido anche in voi che leggete questa sezione del forum. Naturalmente anche tutte le notizie di carattere postali. Grazie ragazzi e una buona serata a tutti.
  17. Ale75

    Ae 2 fel temp

    @Pino 66io vedo anche una gamma dopo la S, potrebbe essere CONSΓ☆?
  18. Pino 66

    VOT XV MVLT XX

    Buona sera, catalogata: Ae 4 Valentiniano II° Roma RIC. IX 51c moneta ribattuta. Grazie a tutti.
  19. dareios it

    Film di una volta

    Di seguito il documento completo Lo stemma del distretto militare di Messina, merita un ingrandimento
  20. Grazie mille per le indicazioni! Intanto attendo che mi arrivi la moneta e poi mi andrò a fare un giretto...
  21. dareios it

    Film di una volta

    Del resto non ho visto nulla poiché..... Al Trinacria li ho vedute sedute nello stesso posto da dove vedemmo " Re di Danaro" e qualche altro. Senza volerlo istintivamente il mio occhio scorreva su tutte le teste intende e volte verso lo schermo quasi dimentico della dura realtà.
  22. dareios it

    Film di una volta

    Al Trinacria proiettavano il film "Le due Orfanelle" quello stesso che tu vedesti a Salsomaggiore. Mi sono ricordato che tu l'avevi visto e mi sono soffermato alquanto per formarmi un'idea della trama. Non faccio dei commenti perché il tempo e lo spazio incombe. Al (.....) poi vidi il primo atto de " L'avventuriero di Tolosa" del quale ho ammirato il significato del soggetto per quanto gli artisti non si ponevano all'altezza del soggetto stesso.
  23. caravelle82

    Banconota lire 1000 del 1922

  24. dareios it

    Film di una volta

    Siamo a Messina il 10 ottobre 1939, il soldato Paolo scrive alla fidanzata Luisa e ad un certo punto della lettera dice: Traduco, così che per voi è più facile la lettura. L'altra sera sono stato in servizio di ronda e ho girato tutti i cinema della città
  25. torpedo

    Il circuito dell'ambra

    Wow, che colpo! In una grotta con fiume della Campania scoprono una “civiltà” antica. Ambra magica che veniva dal Baltico e migliaia di reperti. Cos’è lama alla base del volto dell’archeologa? Redazione 27 Ottobre 2025 Archeologia - Ultime notizie ed approfondimenti, News Nelle viscere della montagna campana gli uomini antichi ha lasciato la propria impronta di ingegno e mistero. Le Grotte di Pertosa-Auletta, in provincia di Salerno, tra i monti Alburni e il Vallo di Diano, si rivelano ancora una volta come un archivio sotterraneo della memoria umana. Qui, durante una recente campagna di scavi avviata all’inizio del 2025, gli archeologi hanno portato alla luce migliaia di reperti, tra cui uno scalpello dell’Età del Bronzo eccezionalmente conservato, con il manico di legno ancora intatto e aderente alla lama metallica. Un ritrovamento che, per rarità e stato di conservazione, riporta in vita il gesto antico dell’artigiano che, tremilacinquecento anni fa, modellava il mondo con strumenti nati dal fuoco e dalla pietra. Lo scalpello, che si presenta come una splendida fusione, veniva utilizzato, in questo caso, per lavorare il legno. Era forse di uno degli abitanti delle palifitte ad utilizzarlo. Forse, proprio con questo utensile aveva scavato e sistemato il legno per quelle antiche residenze. L’umidità costante e la temperatura stabile delle grotte hanno agito come un involucro protettivo, impedendo la decomposizione dei materiali organici. È per questo che, in questo straordinario contesto carsico, il legno dello scalpello non si è dissolto come altrove. Le Grotte di Pertosa-Auletta, percorse da un fiume sotterraneo navigabile, sono un unicum nel panorama italiano. I visitatori di oggi possono attraversarle in barca, come in un viaggio simbolico tra le viscere della terra e della storia, fino a raggiungere la Sala Grande, un vano alto ventiquattro metri che sembra fatto per accogliere le cerimonie di un’umanità preistorica che già dialogava con il sacro. Le indagini hanno rivelato tracce di frequentazione umana antichissime, risalenti a circa ottomila anni fa, ma è nel II millennio a.C. che la grotta diventa un vero laboratorio di vita e di culto. Precedenti scavi avevano restituito i resti di una casa palafitticola preistorica, costruita – ed è un caso unico in Europa – in ambiente sotterraneo, tra il fiume e la roccia. La nuova campagna, condotta nel 2025, ha permesso di scoprire un’ulteriore estensione di quella stessa palafitta, portando così a comprendere che il complesso abitativo era ben più ampio di quanto si immaginasse. Accanto agli strumenti d’uso quotidiano, le stratificazioni hanno restituito oggetti dal valore simbolico e rituale: vasi per unguenti, incensieri, figurine scolpite, resti vegetali bruciati, e numerose monete databili all’epoca ellenistica, tra il IV e il I secolo a.C. È evidente che la grotta, nel tempo, divenne un santuario sotterraneo, un luogo in cui gli uomini si immergevano nel buio primordiale per comunicare con le potenze invisibili. In un ambiente dove l’acqua scorre e il fuoco lascia tracce di cenere, le offerte rappresentavano il gesto più profondo di contatto con il divino. Tra gli oggetti emersi, uno in particolare ha destato grande interesse: un grande pezzo di ambra, lucente e calda, come una lacrima del sole. La sua presenza nel cuore della Campania meridionale non è casuale. L’ambra, già nel II millennio a.C., era al centro di una rete commerciale che univa il Baltico al Mediterraneo, lungo quella che gli studiosi chiamano la “via dell’ambra”. Attraversando Alpi e Appennini, i piccoli grani di resina fossile raggiungevano i popoli italici, i Micenei, gli Etruschi, i Greci. Nella grotta di Pertosa, quell’ambra — forse offerta votiva, forse amuleto — testimonia un contatto diretto con culture lontane, quando le merci e le idee viaggiavano sulle stesse rotte e gli oggetti preziosi fungevano da ponti tra mondi diversi. L’ambra appariva come una sostanza viva, a metà tra minerale e luce. Quando veniva strofinata, si elettrizzava, attirando piccoli frammenti, fili d’erba o capelli: un fenomeno che agli antichi sembrava magico, ma che oggi sappiamo essere elettricità statica, la stessa che si genera per attrito tra materiali diversi. La sua trasparenza dorata, simile alla luce del sole imprigionata nella resina, evocava l’idea di una luce eterna e divina. Inoltre, la presenza di insetti o semi intrappolati all’interno le dava un’aura di mistero e di immortalità, come se potesse conservare la vita al di là del tempo. Leggera, profumata se riscaldata, capace di galleggiare sull’acqua salata, l’ambra univa in sé aria, fuoco e luce, elementi che ne facevano una materia sacra e simbolo di energia vitale. La scultura in terracotta raffigurante una testa femminile ritrovata accanto all’ambra rafforza questa dimensione di sacralità. È possibile che rappresentasse una divinità fluviale o ctonia, una figura legata alle acque e alla fertilità della terra. Nelle grotte, dove l’uomo entrava con il lume tremolante per affidare i propri voti, il volto della dea accoglieva il silenzio e il mistero. Questa campagna di scavo, che fa parte di un progetto triennale, riprenderà il prossimo mese, ma già si annuncia come una delle più significative nel panorama speleologico e archeologico europeo. Per la prima volta, saranno coinvolti anche studenti delle scuole superiori, in un programma di tirocinio che li porterà a confrontarsi direttamente con le tecniche di documentazione e conservazione dei reperti. Una scelta che trasforma la scoperta del passato in un investimento nel futuro, con la stessa consapevolezza con cui, tremila anni fa, qualcuno lasciò il proprio scalpello in fondo alla caverna, certo che un giorno sarebbe stato ritrovato. Nel silenzio delle Grotte di Pertosa-Auletta, dove il suono dell’acqua pare ancora la voce di chi scavava, l’archeologia restituisce un’eco precisa: il legame tra uomo, natura e sacro non si è mai interrotto. L’ambra che scendeva dal Nord, la lama che tagliava il legno, il fuoco che illuminava le pareti umide: tutto racconta di una civiltà che, anche nel buio, cercava la luce. Si deve alla Fondazione Mida l’impegno e la competenza nell’ambito della scoperta e della valorizzazione di questi reperti. https://www.stilearte.it/wow-che-colpo-in-una-grotta-con-fiume-della-campania-scoprono-una-civilta-antica-ambra-magica-che-veniva-dal-baltico-e-migliaia-di-reperti-cose-lama-alla-base-del-volto-dellarcheologa/
  26. nikita_

    Banconota lire 1000 del 1922

    Capisco che ci sono di questi problemi di caricamento foto per i nuovi utenti, ma purtroppo con quelle immagini non si riesce a valutare al meglio una banconota, ci vorrebbe quantomeno una nitidezza simile La stessa porzione presa dal tuo biglietto Come vedi è impossibile dare una valutazione pressochè valida, tra l'altro le foto non ritraggono le banconote intere.
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