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I baffi di Odoacre
Poemenius ha risposto a un topic di Poemenius inviato in Monete dei Regni Barbarici
No, non è certamente un elemento importante, mi piaceva comunque scrivere qualcosa qua per avere una discussione viva e piacevole con gli amici, così, come sta venendo, giusto per tenere viva la sezione, nulla più. soprattutto, non una discussione in senso stretto, ma una chiacchierata .... poi ognuno ha il suo punto di vista, e va bene così, ...... tuttavia, in linea con l'attuale pensiero dominante, se non la pensi come me, probabilmente ti bombarderò -
I baffi di Odoacre
numa numa ha risposto a un topic di Poemenius inviato in Monete dei Regni Barbarici
Questione di interpretazione estetica postero’ un nummetto in cui i baffi paiono tali. Gli esemplari riportati nell’articolo citato sono in gran parte sconservati per cui riesce difficile un esame costruttivo. Noto che nella tav . XXVII al n. 50 e’ riportato un disegno, ripreso dal Biraghi (1864) che presenta un bel ritratto con tanto di barba e baffi! Peccato pero’ che l’analisi dell’articolo lo giudichi come spurio alla serie. In ogni caso la questione sei baffi non mi pare di grande rilevanza ai fini degli studi - e’ un particolare della fisionomica ma che non aggiunge elementi rilevanti ai fini della conoscenza dell’emissione oppure e’ elementi rilevante? -
TychoBrahe ha iniziato a seguire Andorra 2025
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TychoBrahe ha iniziato a seguire SANMARINO 2026
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brunacom si è registrato sul forum
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Denario di Elio,perché quel sollevamento dell'argento sul dritto
modulo_largo ha risposto a un topic di Pxacaesar inviato in Monete Romane Imperiali
Aggiungo che i conii ufficiali erano tenuti segregati sotto stretta sorveglianza di guardie armate 24 ore al giorno, era impossibile quindi utilizzarli a scopo fraudolento, ed a fine carriera venivano distrutti, quei pochi che sono giunti fino a noi sono quasi tutti conii di falsari o, di rado ,di zecche itineranti.. -
I baffi di Odoacre
Poemenius ha risposto a un topic di Poemenius inviato in Monete dei Regni Barbarici
su questo sono preparato... (3) GENNARI A., CECCHINATO M., ORTU A., Gli Æ4 con monogramma di Odoacre e Teodorico, in AIIN, 65, 2019, Roma 2020, pp. 167-195 no i baffi sul nummo non ci sono, lì ancora di più è evidente che il labbro superiore è appena più lungo dell'inferiore, e peraltro non mi risulta che mai nessun autore si sia "lanciato" nel definirli baffi, a differenza della siliqua, che però per me rientra nel medesimo campo di realizzazione della semplice bocca -
Vaticano 2024
AndreTrue ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Personalmente propenderei per la seconda opzione, con il lancio ad agosto o settembre delle emissioni '24 e il mese successivo o più avanti delle '25 Quello che mi aspettavo era un comunicato ufficiale per lanciare il sito, al di là dell'idea sldle countdown, nella giornata di oggi magari compare -
Mi sa di spam.. 😅
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Quasi 20 anni dopo..... Comunque cos'è un salvadanaio digitale? non si usa più il maialino?
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I baffi di Odoacre
numa numa ha risposto a un topic di Poemenius inviato in Monete dei Regni Barbarici
Esiste anche per Odoacre un piccolo ‘nummus’ sempre per Ravenna, ove i baffi sono evidenti ( a meno che non avesse un labbro ‘leporino’…😝).. -
Pxacaesar ha cambiato la sua foto del profilo
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Filatelia Nuove emissioni filateliche Italia
Carlo. ha risposto a un topic di PostOffice inviato in Filatelia e Storia Postale
Almeno ora sappiamo che il Francobollo di Gardaland è stato disegnato da studenti di una scuola https://www.ecodibergamo.it/stories/premium/pianura/gardaland-compie-50-anni-francobollo-celebrativo-ideato-dagli-studenti-o_3195080_11/ -
Ferdinando IV la serie in rame del 1792.
Rocco68 ha risposto a un topic di Rocco68 inviato in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
... dimenticavo: taglio senza nessun decoro. -
Parere su Tallero di Convenzione
urza1 ha risposto a un topic di urza1 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Una domanda da neo appassionato, ho capito come si puo’ riconoscere un tallero “romano”, dalla legenda tagliata, ma ho letto (non ricordo dove ma ultimamente ho letto cento pagine a riguardo)che i coni che furono dati all’Italia erano probabilmente quelli in uso all’Inghilterra, e che quindi i due coni sono indistinguibili. E’ vero o si intende che sono identici eccetto il suddetto taglio sulla legenda? Poi se ho capito bene i talleri emessi dall’Italia per soppiantare quello di MT furono tre; quello di umberto, quello del 1918 “Italicum” ed infine nuovamente quello di MT ma coniato a Roma. Corretto? grazie e scusate la domanda per voi banale. -
Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica
esperanto ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
Fa M e S offerta = fame sofferta. Buona giornata! - Ieri
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One Silver Dollar Winter Games
AmySStephens ha risposto a un topic di piergi00 inviato in Monete Estere
Non avevo mai pensato che l'amore per le monete da collezione e il gioco d'azzardo online potessero incrociarsi in questo modo! Mentre rivisitavo la mia vecchia collezione di monete australiane, mi sono imbattuto per caso in https://crazytime-demo.it/ , che ora è il mio nuovo “salvadanaio digitale” del divertimento. -
AmySStephens si è registrato sul forum
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Denario di Elio,perché quel sollevamento dell'argento sul dritto
Kriegsmarine92 ha risposto a un topic di Pxacaesar inviato in Monete Romane Imperiali
Da neofita, mi sembra evidente che non esistano denari suberati e denari legali battuti con identico conio: questo sarebbe stato possibile unicamente sottraendo un conio già in uso presso una zecca ufficiale, per poi riutilizzarlo nella creazione di denari suberati. Sarà anche successo, chissà, ma mi sembra comunque una fattispecie remota, di cui infatti ad oggi non si hanno prove. Ovvero, sarebbe altresì possibile facendo entrare clandestinamente un conio usato per battere denari contraffatti in qualche officina di zecca (ipotesi ancora più fantascientifica e poi, a quale scopo??). Diversa la teoria secondo cui alcuni maestri incisori, desiderosi di voler "arrotondare", abbiano messo a disposizione i propri talenti per la creazione di conii da usare per la contraffazione. Un'ipotesi che da neofita mi sembra già più plausibile, e potrebbe spiegare la qualità raggiunta da alcuni suberati. Infine, la teoria secondo la quale alcuni suberati possano essere stati creati nelle zecche ufficiali, mi sembra plausibile se si pensa all'ipotesi di una piccola associazione a delinquere: dei lavoratori di un'officina decidono di "arrotondare" creando patacche (spartendosi poi l'argento in eccesso risultato delle patacche). Perché no, non ho mai letto nulla al riguardo. Ma su larga scala? Non ne vedrei il motivo, se non appunto alti livelli di corruzione e malaffare dilagante. Ordini di politica monetaria? Se gli imperatori potevano decidere delle quantità di argento nel metallo, perché ricorrere ai suberati? Però ripeto sono neofita, e di libri ne devo ancora leggere sull'argomento! Grazie per l'interessante discussione. -
Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
apollonia -
apollonia
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Bronzi provinciali romani e mitologia greca
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Monete Romane Provinciali
Bronzo di Adriano (Bizye, Tracia) che raffigura al dritto il busto drappeggiato dell'imperatore con corona d'alloro a destra, e sul rovescio una scena di simposio: uomo sdraiato su un triclino a destra, una figura femminile seduta di fronte a lui, un'altra persona più piccola a sinistra, a destra la parte anteriore di un cavallo in corsa a sinistra (Gorny & Mosch Auction 241). Lot 1777 Estimate: 500 EUR. Lot unsold. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN THRAKIEN BIZYE Hadrian, 117 - 138 n. Chr. AE (9,02g). Vs.: ΑΥΤΟ ΤΡΑΙΑΝ ΑΔΡΙΑΝΟΣ ΚΑΙΣ, drapierte Büste des Kaisers mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΒΙ−ZΥ/ΗΝΩΝ, Symposiumsszene: Mann liegt auf Kline nach rechts, ihm gegenüber sitzt eine weibliche Gestalt, zur Linken eine weitere kleinere Person, zur Rechten der vordere Teil eines nach links laufenden Pferdes. Yurukova, Bizye 8.F (var.); Varbanov II 1415/1416 (Vs. Legende und Büstentyp). Schwarze Patina, ss Ex CNG, E-Auction 227 (10. 2. 2010), Nr. 263. apollonia -
20 cent esagono “bordo rigato”
El Chupacabra ha risposto a un topic di Ilnumisma inviato in La piazzetta del numismatico
Mi sembra di essere stato chiaro: se è parziale non rientra fra quelli completi, quindi niente valore aggiuntivo e no, non rientra fra quelli rigati. Al più possiamo parlare di rigato "incompleto" che non è né carne né pesce. -
Monaco 2025
grc55 ha risposto a un topic di Capirobi inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
a quale e-mail bisogna scrivere per ricevere una risposta? -
Matematica e geometria nei giochi enigmistici
apollonia ha risposto a un topic di apollonia inviato in Agorà
Quale anno del XIX secolo diventa pari a 4 volte e mezzo sè stesso se si guarda la sua immagine riflessa in uno specchio? A mio avviso la formulazione del problema non dà adito ad altre interpretazioni: se l’immagine riflessa diventa 4,5 volte quella di partenza, la riflessione deve portare le unità a migliaia, le decine a centinaia, ecc., come avviene appunto per la riflessione quadro orizzontale (I8I8 -> 8I8I) ma non con quella quadro verticale. Riguardo poi alle cifre 3, 6, 9 specchiate verso l’alto/basso, solo il 3 rimarrebbe tale nell’immagine speculare, a differenza del 6 e del 9. Saluti e buona notte, apollonia -
Tornesello Andrea Contarini strano.
Joe-stenr ha risposto a un topic di Joe-stenr inviato in Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
Grazie mille sempre gentilissimo. -
BUSTE PRIMO GIORNO ITALIA
Gordonacci ha risposto a un topic di Gordonacci inviato in Filatelia e Storia Postale
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Una statua femminile acefala e una piccola testa nelle tombe rupestri di Cirene
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Una veduta delle ultime tombe scavate nella necropoli nord di Cirene in Libia Photo: Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara Una statua femminile acefala e una piccola testa nelle tombe rupestri di Cirene Rientrata dalla Libia, Oliva Menozzi dell’Università di Chieti-Pescara ci racconta gli ultimi ritrovamenti dello scavo nella necropoli settentrionale dell’antica città, indagata notte e giorno per non lasciare incustoditi i reperti Come a volte accade nelle ricerche archeologiche, nei giorni finali saltano fuori le scoperte più stimolanti. Com’è accaduto da poco nella necropoli settentrionale di Cirene, nella Libia nord-orientale, indagata dalla missione dell’Università di Chieti Pescara diretta dalla professoressa Oliva Menozzi che a «Il Giornale dell’Arte» racconta con entusiasmo: «Con i ritrovamenti di solito è così. Negli ultimi due giorni si è scavato anche di notte con gli operai libici che si cimentavano per la prima volta in scavi notturni per non lasciare lì reperti incustoditi». Ma che cosa è emerso in questa missione estiva nella necropoli nord? Tombe rupestri di età ellenistica dalla raffinata facciata architettonica con loculi, sarcofagi e, tra i reperti, una statua femminile acefala e una piccola testa, ceramica attica, sementi e un corpo incenerito. Menozzi era nel sito nordafricano fino a venerdì scorso 18 luglio. «Grazie alla fruttuosa collaborazione con tecnici, operai e ispettori del Department of Antiquity di Tripoli e di Cirene abbiamo ripreso a scavare nella necropoli di Cirene, dove non intervenivamo dal 2009, anche per le problematiche causate dal devastante uragano Daniel del settembre 2023, racconta. Abbiamo cominciato a smontare i detriti e i blocchi, e sono venute fuori quattro sepolture del tutto ignote a testimonianza del fatto che la necropoli continuava in quella zona con fitte tombe architettoniche. Intanto, abbiamo scavato tre camere funerarie rupestri, di datazioni differenti, in un’altra vorremmo tornare tra settembre e ottobre, e abbiamo trovato due piccoli sarcofagi, inizialmente attribuiti a infanti o adolescenti, ma che invece si sono rivelati essere a incinerazione». Statua femminile, probabile personificazione di Persefone, rinvenuta nella necropoli nord di Cirene in Libia. Photo: Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara Piccola testa rinvenuta nella necropoli nord di Cirene in Libia. Photo: Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara Due tombe di età ellenistica, prosegue Menozzi, presentano «quattro-cinque loculi con sei o sette defunti e corredi, sia di adulti che di bambini. All’interno ceramica attica importata dalla Grecia e balsamari con ancora tracce di profumo tant’è che faremo la gascromatografia (una tecnica per analizzare le miscele, Ndr). Abbiamo riportato campioni per comprendere la familiarità genetica: stiamo avviando le analisi insieme al collega Alfredo Coppa, antropologo forense dell’Università La Sapienza di Roma, e l’Università di Harvard perché facciamo parte di un gruppo di ricerca nelle necropoli di tutto il bacino mediterraneo». Di rilievo i rinvenimenti principali: «Le tombe ellenistiche hanno restituito una piccola testa di divinità funeraria, legata a uno dei due sarcofagi per l’incinerazione, e una statua femminile molto bella, probabilmente la personificazione di Persefone per accompagnare i defunti nell’aldilà». L’archeologa segnala anche coroncine di foglie in bronzo e perline in terracotta rivestite in foglia oro trovate su due defunti: «Si tratta di un tipo di corona ellenistica mai rinvenuto a Cirene». Mentre la ceramica di un paio di tombe risale alla fine del IV secolo a.C., quella nella sepoltura più antica arriva dalla fine del VI: «Abbastanza ampia, è la tomba più prestigiosa e abbastanza ricca dato che qui abbiamo trovato tanta ceramica a vernice nera ma anche a figure nere, quella ateniese per eccellenza, che copiavano e facevano anche a Cirene». Non ultimi, riferisce Menozzi, sono venute alla luce «tante piccole ciotoline e piatti con quelle che sembrano sementi: le ho imbustate e sigillate perché faremo analisi paleobotaniche per capire la tipologia delle offerte votive all’interno delle tombe». A Cirene operano tre università italiane: oltre a quella abruzzese intitolata a Gabriele d’Annunzio, intervengono l’ateneo Carlo Bo di Urbino con una missione diretta da Oscar Mei e l’Università Luigi Vanvitelli della Campania con Serenella Ensoli alla guida delle ricerche. Al momento, precisa l’archeologa, solo le prime due missioni sono al lavoro con un progetto finanziato dall’agenzia Aliph (International alliance for protection of heritage) per ricerche e restauri in seguito alle distruzioni provocate nel 2023 dall’uragano Daniel. La squadra italo-libica al lavoro nella necropoli nord di Cirene in Libia. Fonte Oliva Menozzi, Università di Chieti-Pescara https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Una-statua-femminile-acefala-e-una-piccola-testa-nelle-tombe-rupestri-di-Cirene -
Tuscania: un poppatoio e un edificio per i culti funerari
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Una veduta dello scavo della necropoli di Sasso Pinzuto a Tuscania (Viterbo) Foto cortesia Alessandro Naso Tuscania: un poppatoio e un edificio per i culti funerari Sono alcuni degli ultimi ritrovamenti della campagna di scavo diretta da Alessandro Naso nella necropoli di Sasso Pinzuto che saranno presentati giovedì 24 luglio L’Etruria riesce sempre a sorprendere: un singolare edificio è stato appena riportato alla luce all’interno della necropoli di Sasso Pinzuto, a Tuscania (Viterbo), dove, dal 2022, sono in corso campagne di scavo condotte dall’Università «Federico II» di Napoli e dal Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies (Camnes) di Firenze sotto la direzione di Alessandro Naso. L’area accoglie più di 130 tombe a camera risalenti al VII-VI secolo a.C. e quelle di rilievo maggiore sono contenute all’interno di tumuli. Nel 2024, proprio in chiusura dello scavo, come accade spesso, era stata individuata la fondazione di una struttura quadrangolare in opera quadrata situata a ridosso dell’area dei tumuli e di una platea tufacea. Nella campagna 2025, i cui risultati verranno presentati a Tuscania presso l’agriturismo Casa Caponetti (in località Quarticciolo) giovedì 24 luglio alle ore 17.30, l’attenzione degli archeologi si è concentrata sull’edificio con un’attenzione particolare posta nel comprenderne la cronologia e la funzione. Va segnalato che, nella trincea di fondazione del muro meridionale dell’edificio, ricavato nel vivo dello strato tufaceo naturale, è stata rinvenuta una teca inviolata. Lunga circa 80 centimetri e ricoperta da una lastra di tufo, accoglieva cinque vasi in bucchero che sono in corso di microscavo per conoscerne il contenuto originario. Si può segnalare, intanto, che una delle forme è singolare: si tratta di un attingitoio, dotato di una sporgenza laterale forata in senso longitudinale, che lo rende un poppatoio e rinvia alla sepoltura di un neonato avvenuta nella prima metà del VI secolo a.C. Una deposizione che sembra precedere di poco l’edificio che, sulla base del rinvenimento di alcune terrecotte architettoniche decorate a stampo con temi cari alle aristocrazie etrusche di epoca arcaica (cortei di carri, banchetti e danze), dovrebbe risalire al secondo quarto dello stesso secolo. Qual era la sua funzione? Si tratta di un edificio, dove si potevano svolgere culti funerari, fatto costruire nell’area della necropoli, da una famiglia di rango aristocratico, che voleva sottolineare così la propria posizione sociale all’interno della comunità di appartenenza e i propri valori. Edifici simili, in Etruria, si possono trovare a Vulci e a Cortona. Un dettaglio della tomba indagata nella necropoli di Sasso Pinzuto a Tuscania (Viterbo). Foto cortesia Alessandro Naso https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Tuscania-un-poppatoio-e-un-edificio-per-i-culti-funerari-
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Vaticano 2024
TychoBrahe ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
A quel che ho capito sì. Penso che in Vaticano nell’ultimo anno abbiamo visto di tutto, tra un po’ anche un muezzin dal palco della basilica. Ma non chiarezza.
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