Tutte le attività
Questo elenco si aggiorna automaticamente
- Ultima ora
-
Valore numismatico moneta tosata
Oppiano ha risposto a un topic di ilLurkatore inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Sposto nella sezione corretta. -
200 lire (prova) con impronta in incuso.
Pierluigi 1965 ha risposto a un topic di Pierluigi 1965 inviato in Tecniche, varianti ed errori di coniazione
Non credo di aver parlato di variante; per quanto riguarda la cosi detta " mezza luna sotto il collo " in incuso, non ha nulla a che vedere con i tondelli fallati ma si tratta del primo stadio di rottura del conio che porterà successivamente alla "mezza luna sotto il collo" nel cosi detto con "eccesso di metallo". Se cosi fosse si spiega tutto e purtroppo a discapito della tiratura. -
Valutazione attuale
Oppiano ha risposto a un topic di Lucio7 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
In attesa, sposto nella sezione corretta. -
Sposto nella sezione corretta.
-
Sposto nella sezione corretta.
-
Moneta 2€ Rita Levi Montalcini con errore di conio
Oppiano ha risposto a un topic di Damiano91 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
In attesa, sposto nella sezione corretta. -
Sterline oro 1840
Oppiano ha risposto a un topic di Monedas inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Sposto nella sezione corretta. -
500 lire
Alan Sinclair ha risposto a un topic di Den 1890765 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Il ritratto di Madame Letizia Savonitto in questa riproduzione è proprio brutto, fa persino paura 🙂 -
Antichi Stati Italiani, Parma
PostOffice ha risposto a un topic di miza inviato in Filatelia e Storia Postale
Hai la descrizione del venditore.. ? Qui fapetri ti può dire di più sicuramente. Gli faccio un gentile tag @fapetri2001.. vediamo.. ...sugli antichi italiani ha più esperienza di me. -
E su questo la vedo li parzialmente..
-
500 lire
caravelle82 ha risposto a un topic di Den 1890765 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
La solita riproduzione che si acquista online. -
Ovviamente è più piccola nel francobollo.. ... C'è qualche macchia nel dietro del francobollo alla stessa altezza di quello che credo sia la filigrana..??
-
Bo, non saprei:l Mi fido della vostra esperienza Grazie.
-
Il gettone di Saturno è schedato da Paolo Pitotto Per mandare questo messaggio ho dovuto chiudere e riaprire il collegamento con il forum. Prima non si caricava la figura. apollonia
-
Questa "potrebbe" essere la filigrana..
-
500 lire
NoNmi4PPLICO ha risposto a un topic di Den 1890765 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Non è buona è una riproduzione. -
5 lire ( scudo ) 1859 zecca di Genova, VEII° Regno di Sardegna - variante senza punto dopo SARD
rickkk ha risposto a un topic di Alan Sinclair inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Moneta autentica senza ombra di dubbio -
500 lire
petronius arbiter ha risposto a un topic di Den 1890765 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Le foto non sono il massimo, ma solo a me il ritratto di Donna Letizia sembra inguardabile, con quell'occhio spalancato? E poi monete così non si "trovano" petronius -
Il problema si è presentato dopo aver inviato il messaggio precedente (sistema bloccato in loop). Per inviare questo messaggio ho dovuto chiudere e ricollegarmi al sito. Può darsi che si verfichi anche dopo l'invio del presente messaggio. apollonia
-
500 lire
Oppiano ha risposto a un topic di Den 1890765 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
“Apparentemente” la “moneta” dovrebbe rappresentare: 500 Lire Caravelle "Bandiere Rovesciate" 1957. Hai trovato dove? -
Ho notato che il problema si ripresenta (schermo in bianco, sistema in loop) se l'attività è stata sospesa per qualche tempo, mentre non c'è se si chiude e poi si riapre il collegamento al forum. Faccio notare che mi collego al forum da PC. apollonia
-
moneta da 1 euro croata 2023
petronius arbiter ha risposto a un topic di Getro inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
@Getro, c'è qualche motivo per cui pensavi che questa moneta potesse presentare un errore? petronius -
500 lire
Oppiano ha risposto a un topic di Den 1890765 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Per stavolta, le posto io le foto (un po’ sfocate). Dovresti postare però anche una foto del contorno che dovrebbe recare in rilievo il millesimo e la scritta REPVBBLICA ITALIANA tra stellette. - Oggi
-
Storia di Roma e delle sue monete
L. Licinio Lucullo ha risposto a un topic di L. Licinio Lucullo inviato in Monete Romane Repubblicane
LA RIFORMA MONETARIA DI AUGUSTO Nel rinnovare lo Stato, Augusto operò anche una radicale riforma del sistema monetario; convenzionalmente, la comparsa delle sue “nuove” emissioni segna la fine della monetazione repubblicana. Gli ultimi (in ordine cronologico) aurei, denarî e quinarî censiti da Crawford come “repubblicani” sono datati al 31 a.C. La riforma augustea perseguiva chiaramente due scopi: dimostrare la maggior efficienza del nuovo regime (rispetto al sistema oligarchico) e privare gli antagonisti politici di uno strumento di propaganda. Al fine di mostrare l’efficienza del suo sistema politico, Augusto agì in due direzioni, volendo al contempo rimediare alla carenza di “spiccioli” che affliggeva l’impero e migliorare l’estetica delle monete. Fu avviata quindi una produzione stabile di monete di tutti i valori, aurei e mezzi aurei (in oro), denarî e quinarî (in argento), sesterzî e dupondî (in oricalco[1]), assi, semissi e quadranti (in bronzo); furono rafforzate le zecche provinciali e alcune di esse (prima fra tutte Lugudunum) furono elevate al rango di zecche imperiali (distaccate rispetto a quella di Roma, ma incaricate di produrre le stesse monete). Sul piano estetico, le monete cominciarono a presentare tondelli ben circolari, disegni centrati meglio e immagini curate, chiare e semplici (senza la sovrabbondanza di scritte che aveva reso illegibili alcune produzioni tardo repubblicane); sugli esemplari in altissima conservazione, inoltre, si può constatare che il fondo venne attentamente levigato, per far risaltare e rendere più suggestive le immagini stesse. Erano le monete più belle mai coniate a Roma. Uno strumento così forte di propaganda fu quindi sottratto all’iniziativa dei singoli: furono vietate le emissioni imperatoriali e la scelta dell’iconografia venne riservata al Senato e all’imperatore; il primo, in particolare, si interessò dei pezzi in bronzo e oricalco (che pertanto, a partire da questa data, riportano sempre la sigla SC), il secondo di quelli in argento e oro. L'estetica fu così posta al servizio della politica, per rafforzare nella pubblica opinione la sensazione di un clima di pace, sicurezza, ordine e prosperità. Paul Zanker, storico e archeologo, ha osservato in proposito che mediante “il potere delle immagini” l’imperatore alimentò “un mito capace … di produrre per intere generazioni la certezza di vivere nel migliore degli Stati possibili e nella pienezza dei tempi”. _________________________ L’osservazione della prima monetazione imperiale consente di capire meglio - per contrasto - quella tardo repubblicana: ciò che Augusto “aggiunse” (la produzione di spiccioli, la cura dell’estetica, etc.) è qualcosa di cui egli aveva percepito la carenza; parallelamente, ciò che egli “tolse”, ossia in primo luogo la facoltà, per i singoli, di scegliere le iconografie, è qualcosa di cui aveva apprezzato il potere destabilizzante. Nel mondo moderno, la scelta della grafica del denaro è divenuta un accessorio, al massimo una curiosità da collezionisti; nell’antica Roma, invece, era uno strumento potentissimo, l’unico capace di far arrivare una determinata immagine nelle mani della moltitudine dei cittadini. L’iniziativa di Augusto si capisce meglio se si considera che egli avocò a sé stesso anche un altro importante privilegio, il trionfo (da allora in poi, solo i membri della famiglia imperiale poterono celebrarlo); la finalità è la medesima: privare gli esponenti dell’aristocrazia di uno strumento attraverso cui mettersi in mostra davanti al popolo, evitando così che maturi in loro la tentazione di sovvertire il potere costituito. Questo tipo di strumento erano diventate le monete, alla fine della Repubblica. _________________________ Fra le tante monete di Augusto, alcune sono interessanti anche perché sono collegate a eventi avvenuti o comunque iniziati alla fine della Repubblica. Il denario RIC I 253 ad esempio, datato al 32-29 a.C., reca al dritto il busto di Venere, dea protettrice del padre adottivo di Augusto, al rovescio l’immagine dell’imperatore stesso, in abiti militari, con il braccio alzato: si tratta dell’adlocutio, il discorso che ogni comandante militare faceva alle sue truppe per infervorarle prima della battaglia, e specificamente di una adlocutio che egli fece durante la campagna contro Antonio, probabilmente quella stessa che precedette la battaglia di Azio. Il denario RIC I 266, datato al 29 a.C., reca al dritto il ritratto di Augusto, al rovescio l’immagine della Curia Iulia, la nuova sede del Senato voluta da Giulio Cesare ma inaugurata appunto nel 29. La ricchezza dei dettagli è incredibile: l’edificio risulta preceduto da un portico in stile ionico e sormontato da tre statue, Vittoria (riconoscibile per le ali), con in mano il globo, e altre due figure, con in mano una lancia e un parazonium (una piccola spada), voltate verso di essa. Il timpano era decorato con i bassorilievi di una figura seduta in mezzo ad animali e sull’architrave compariva la dedica IMP. CAESAR. È raffigurata persino la porta di bronzo. Si noti l’uso di imperator come praenomen, riferito a Cesare (la dedica è a lui, che aveva avviato la costruzione, non ad Augusto), che sembra confermare come egli avesse effettivamente avviato questa prassi. L’edificio è tuttora integro e, grazie a questo denario, sappiamo che la sua struttura è rimasta inalterata (salvo il comprensibile fatto che sulla moneta ne era stato ingigantito il timpano); anche il portone in bronzo si è conservato, sebbene sia stato trasferito all’ingresso della chiesa di San Giovanni in Laterano. Il quinario RIC I 276, riporta, oltre al consueto ritratto, l’immagine di una Vittoria in piedi su una cista mistica, circondata da serpenti. La didascalia del dritto, CAESAR e IMP VII, consente di datare l’emissione al 26 a.C., quando Augusto fu acclamato imperator per la settima volta. Più interessante è la legenda sul rovescio: ASIA RECEPTA (“Asia riconquistata”); sappiamo infatti che Augusto volle chiudere lo stato di belligeranza con i Parti mediante accordi diplomatici (nel 20 a.C. essi restituiranno anche le aquile legionarie sottratto all’esercito di Crasso) e se ne vantò come se fosse stato un successo militare. In questo senso, la dea in piedi sulla cista (simbolo dell’Oriente) è una metafora della vittoria romana in Asia. NOTE [1] Il peso dei sesterzî fu fissato in un’oncia, ossia circa 27 g. È per questa ragione che molti autori sospettano che anche le monete di peso superiori ai 20 g che li precedettero (come quelle dei due figli di Pompeo), soprattutto se in oricalco (come quelle di Cesare e di Ottaviano), potessero già essere sesterzî. ILLUSTRAZIONI 29 a.C., denario RIC I 266 29 a.C., denario RIC I 266. La Curia Iulia, oggi 26 a.C., quinario RIC I 276. -
Vaticano 2024
donato11 ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Ogni commento è superfluo ...
Lamoneta.it
Il network
Hai bisogno di aiuto?
