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  1. Ultima ora
  2. Grazie non capisco perché la mia non ha il numero forse è un errore ? O è la prima
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  4. caravelle82

    20 anni di forum

    Per chi ti conosce veramente...🤣
  5. Faccio i miei complimenti ad Alessandro per il lavoro svolto,uno studio che si legge bene,io l' ho letto tutto d'un fiato,ho trovato molto interessante ,oltre alle notizie storiche,la documentazione a riguardo dei sequestri di piastre BOMBA con tanto di luoghi e nomi degli indagati, inoltre trovo di grande utilità la catalogazione degli esemplari conosciuti... Per quanto sia un piccolo libro lo trovo comunque un grande lavoro, che di certo non può mancare nella libreria degli estimatori della zecca di Napoli...
  6. gennydbmoney

    120 grana 1805

    Sono tutte varianti che appaiono costantemente in diversi esemplari tel tipo "capelli lisci"... Bisognerebbe fare una ricerca per verificare in che percentuale appaiono tutte insieme nello stesso esemplare...
  7. gennydbmoney

    120 grana 1836

    La collisione dei conii è abbastanza frequente in alcune date degli anni 30... Lo sdoppiamento della O e della P di OPTIMI sul taglio è più un errore causato da un salto della virola piuttosto che da un' improbabile ribattitura...
  8. gennydbmoney

    120 grana 1836

    Ciao, più che essere ribattuta su un' altra piastra è sicuramente una collisione dei coni,come tu stesso hai evidenziato si vede il numerale II del Re tra REGNI e G... Ma se guardi bene c'è una linea curva sotto lo stemma che sarebbe il profilo della parte alta della testa del Re... Ho recuperato il dritto di una piastra del 1836 mettendola a confronto del rovescio della tua che ho girato per renderla speculare,come puoi vedere tu stesso i particolari combaciano...
  9. falco71

    10 lire Impero

    Buongiorno bb anche secondo me.
  10. apollonia

    Matematica e geometria nei giochi enigmistici

    I piccoli Luigi ed Arturo partecipano a una gita scolastica, avendo rispettivamente in tasca 7.900 e 16.300 lire. Dopo aver speso esattamente la stessa somma, Arturo si ritrova con il triplo di quanto è rimasto invece a Luigi. Quanto ha speso ciascuno di essi? apollonia
  11. Ieri
  12. ART

    I bei vecchi tempi!

    Gli aerei che in futuro avrebbero sostituito o affiancato le auto, o le auto volanti stesse, erano una tipica fissa degli anni '20 (insieme ad altre meraviglie come la televisione) e in parte anche dei '30, come del resto si vede in diversi film di fantascienza dell'epoca. La conduzione autonoma non era ancora immaginabile, anche se già nella prima guerra mondiale esistevano gli aerei telecomandati. Non so quanto fosse seria questa famosa scena del film Just Imagine del 1930 (più musical che fantascientifico), ma dà un'idea di quanto molti ritenevano realistico nel domani: Film integrale:
  13. esperanto

    Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica

    D'otto rei N e C O nomi à = dottore in economia. Buonanotte!
  14. ART

    Lire anni 50

    Anche la 2 lire spiga è bella, peccato solo per la scalfittura sopra la A di ITALIANA.
  15. ART

    A.F.I.S

    L'AFIS è un episodio storico molto interessante dell'era Guerra fredda. Per approfondirne l'aspetto filatelico anni fa ho comprato questo interessante libro:
  16. VALTERI

    CONVEGNO DI MODENA 2026

    Mi chiedo sempre, in occasione di convegni abbastanza importanti, se sia noto un elenco delle ditte partecipanti
  17. Una impressione sul convegno, da forumisti eventualmente intervenuti
  18. apollonia

    Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica

    apollonia
  19. Bella e anche d'autore, o meglio, d'autrice. La mitica Laura Cretara, che ritroviamo ancora oggi sulle monete italiane da 1 euro.
  20. ART

    20 anni di forum

    Tranquillo, ho ancora assai da campare stando alla speranza di vita media 😁 Dovevamo incontrarci quando frequentavo ancora i forum di politica, ci sarebbe stato di che divertirsi 😁 Questo lo davo per scontato 😀
  21. sulinus

    120 grana 1836

    II ? Al contrasto
  22. torpedo

    10 lire Impero

    Un normalissimo BB, con un colpetto ad ore 6.
  23. sulinus

    120 grana 1836

    Ciao, più che una teoria è un mio pensiero, guardando la moneta ho come l'impressione che possa essere ribattuta su qualche altra moneta,altrimenti non riuscire a capire il perché quella battitura( che comunque rimane strana) Però come dici tu nessuno degli esperti si è espresso, terrò il mio pensiero come buono 😂
  24. grc55

    Vaticano 2025

    Grazie, telefonata che non risolve niente, anagrafica in stato di verifica da agosto.... che squallore
  25. aemilianus253

    Nuova operazione contro gli scavi clandestini , operazione “Ghenos”

    Purtroppo, anche se non sarebbe giusto affermarlo, mi sento di darle ragione. Facendo la stessa riflessione, anni fa, ho deciso di smettere con le classiche proprio per questo motivo (timore), pur convinto di essermi comportato in maniera prudente e corretta (posso essere presuntuoso affermandolo). È triste dirlo, ma basta un contatto, una telefonata con altra persona coinvolta, che magari si è conosciuta superficialmente in qualche convegno, per passare dei guai.
  26. Orodicarta

    Album Afis Somalia

    Buona sera Jagher, bellissima storia, ben raccontata e ben documentata da foto suggestive. I documenti dell'AOI che mostri sono tuoi, sono parte di un libro, da dove provengono? Tutto davvero molto interessante, grazie di averci reso partecipi.
  27. Andrea Costa

    Vulci: rinvenuta una testa di fanciulla in marmo

    Favolosa!
  28. Importante scoperta a Vulci: rinvenuta una testa di fanciulla, raro esempio di statuaria greca in territorio etrusco Importante ritrovamento archeologico nell’antica città etrusca di Vulci: si tratta della testa in marmo greco di una giovane donna (una Kore), scoperta durante gli scavi condotti nell’ambito della concessione ministeriale legata al progetto “Vulci Cityscape”, promosso dalle Università di Friburgo e Magonza. L’opera costituisce un raro esempio di scultura greca rinvenuta in territorio etrusco che offre significativi spunti per comprendere l’intensità dei rapporti culturali tra la Grecia e l’Italia preromana. Il progetto Vulci Cityscape, avviato nel 2020 in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, insieme alla Fondazione Vulci, mira attraverso un approccio multidisciplinare a indagare la struttura e lo sviluppo della città e ad ampliare le conoscenze sull’urbanistica etrusca. Il ritrovamento è avvenuto nell’area del nuovo grande tempio scoperto nel 2021, che contribuisce ad ampliare il quadro finora noto degli edifici di culto realizzati nel centro urbano. La scultura raffigura una giovane figura femminile con un’acconciatura ricercata ed elaborata attribuibile a un atelier attico degli inizi del V secolo a.C. Attualmente il reperto si trova presso l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma, dove è sottoposto a un accurato intervento di restauro e a indagini scientifiche finalizzate ad approfondire la policromia originaria, i materiali impiegati e le tecniche di lavorazione. La scoperta è stata presentata questa mattina a Roma, nella Sala della Crociera del Ministero della Cultura: sono intervenuti tra gli altri il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Capo Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale Luigi La Rocca e il Capo Dipartimento per la Valorizzazione Culturale Alfonsina Russo. Tra i relatori, Margherita Eichberg (Soprintendente ABAP per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale), Simona Carosi (funzionaria archeologa e responsabile del territorio di Vulci), Carlo Casi (Direttore Scientifico del Parco, Fondazione Vulci), Mariachiara Franceschini dell’Università di Friburgo e Paul P. Pasieka dell’Università di Magonza, Luigi Oliva (Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro) e Federica Giacomini (funzionaria restauratrice e coordinatrice del gruppo di lavoro ICR). Il reperto. Foto © Ministero della Cultura Il reperto. Foto © Ministero della Cultura Il reperto. Foto © Ministero della Cultura Dichiarazioni “Oggi abbiamo presentato un nuovo importante rinvenimento archeologico all’interno del Parco Archeologico Naturalistico di Vulci, un’area straordinaria dove la bellezza del paesaggio e la profondità della storia si intrecciano in un dialogo continuo, capace ancora oggi di restituirci la voce di una civiltà importantissima nel Mediterraneo, quale quella etrusca”, ha commentato Alfonsina Russo. “E attraverso questo oggetto, questa testa di Kore, sarà possibile promuovere non solo Vulci ma anche il territorio a livello nazionale e internazionale. Un nuovo modo di valorizzare che va in un’unica direzione, che è quella di continuare a fondarsi su una strategia integrata che unisca ricerca archeologica, tutela del paesaggio, innovazione dei linguaggi espositivi, reti internazionali e partecipazione delle comunità locali”. “Il ritrovamento della testa di Kore di marmo tardo-arcaica a Vulci è un evento di straordinario rilievo sia per il valore artistico sia per le implicazioni che reca con sé. Non è stato rinvenuto semplicemente un dono votivo di prestigio, ma una testimonianza concreta dei legami spirituali e dunque politico-civili che univano l’Etruria e il mondo greco. Si tratta di una scoperta archeologica che può modificare la nostra percezione del mondo come accadrebbe con una nuova legge scientifica. Rimodella la nostra rappresentazione della realtà dal punto di vista conoscitivo, simbolico e anche politico”, ha dichiarato il ministro Alessandro Giuli. “Non a caso questo avviene a Vulci, una città aperta ai contatti attraverso il suo porto, recentemente acquisito dal Ministero della Cultura, e attraverso l’entroterra dove già dal periodo orientalizzante, dalla fine dell’VIII secolo a.C., tutti gli oggetti, ma soprattutto i rituali, ora ricostruibili grazie a nuovi strumenti diagnostici per l’archeologia, ci confermano un dinamismo, una permeabilità culturale che ancora oggi devono rappresentare e rappresentano i nostri modelli. Già in altre occasioni, ho sottolineato quanto, come governo e come ministero, ci sentiamo parte di una unità mediterranea in grado di gettare ponti e di costruire un dialogo autentico, fondato su una coappartenenza di identità e radici”. “Siamo in presenza di uno dei rarissimi esemplari di scultura greca in Italia, non solo in Etruria, ma anche in Magna Grecia e in Sicilia. Questo tipo di oggetti sono molto rari, e apre il campo a una serie di considerazioni e di riflessioni storico-archeologiche importanti, in particolare l’intensità e la tipologia dei rapporti fra la Grecia e l’Etruria in età tardo arcaica, ma anche quello sulla presenza di artisti greci in Etruria, come ci ricordano anche le fonti, in relazione anche soprattutto alle sculture e alle decorazioni templari”, ha affermato Luigi La Rocca. “L’Istituto Centrale per il Restauro ha accolto con entusiasmo la richiesta della Sabap Viterbo Etruria Meridionale, nel momento in cui, dopo il ritrovamento l’estate del 2024, si è cercato di fare un primo intervento sulla Kore rinvenuta e una campagna di indagini finalizzata poi alla stesura di un progetto di restauro vero e proprio. Questa attività si colloca nell’ambito di una collaborazione che abbiamo da diversi anni con la Sabap. Una collaborazione che vede da un lato le attività di conservazione e di indagine portate al massimo livello e dall’altra un rapporto con gli enti che poi gestiscono la tutela nell’ambito del territorio”, ha dichiarato Luigi Oliva. La presentazione del reperto a Roma. Foto © Ministero della Cultura https://www.finestresullarte.info/archeologia/importante-scoperta-a-vulci-testa-di-kore-in-marmo-greco
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