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  2. marco1972

    Francobollo Impero Russo del 1889, con tripla linguella

    Lasciale al loro posto.
  3. A dire il vero no. Essendo io di Bologna, avevo avuto modo di osservare varie monete (tra cui questa) un paio di settimane prima dell’asta e mi ero già accorto di questa peculiarità. Ovviamente, non si tratta di un qualcosa che incide sul valore collezionistico (almeno a mio modesto parere) ma certamente è una particolarità. Purtroppo, troppo spesso il bordo viene ignorato. Siccome invece la numismatica, oltre ad essere una passione, è anche una disciplina scientifica credo sia giusto valutare la moneta nel suo complesso.
  4. Alan Sinclair

    Francobollo Impero Russo del 1889, con tripla linguella

    Grazie @fapetri2001, meno male che l'ho pagato poco, appunto perché il venditore sapeva com'era.
  5. PostOffice

    Timbri

    Sono una collezione nella collezione. Nel 1901 compaiono anche in Italia i bolli meccanici, impressi con una piastrina recante la corona del datario con a fianco una targhetta con linee ondulate o con disegni e/o diciture. Si comprese l' importanza della posta che trasportava e trasmetteva anche pubblicità. Sono opere d'arte storico postali. La Filatelia da la possibilità di concentrarsi su innumerevoli tematiche.. non ci si diventa ricchi..ma ci si arricchisce di molto altro. Il tuo insieme Dareios e' una tematica che possiamo chiamare semplicemente i Pubblicitari. Ottimo !!!
  6. Super!!! Veramente un bel basettone. Gordon quindi la particolarità è stata una sorpresa ?
  7. fapetri2001

    Francobollo Impero Russo del 1889, con tripla linguella

    Buonasera, Alan, il francobollo come ben detto non è proprio messo bene, però le linguelle vanno lasciate li dove sono, il francobollo ha gomma originale e pertanto con qualsiasi liquido tu voglia togliere le linguelle, rovineresti la gomma, questo procedimento lo puoi utilizzare su francobolli bollati, dove la gomma non è più presente, il problema più che altro sono le spellature, quelle purtroppo non puoi farci nulla, saluti Fabio
  8. Buon Pomeriggio a Tutti, condivido oggi questo francobollo russo del 1889 da 70 kopecki, colore bruno e arancio. L'esemplare presenta l'aquila imperiale ed il corno postale con le folgori, carta vergata, dentellato 14 1/2 X 15 ( Sassone 51 del 1957 ). Nel rovescio ( non un buonissimo stato ), intravedo ben 3 linguelle. A tal riguardo chiederei cortesemente a @PostOffice e @fapetri2001 , ma anche a tutti gli altri utenti, se le linguelle possono rimanere o se si rende necessario rimuoverle. Formulo questa domanda perché mi sembrava di aver letto tempo fa che questa tipologia di francobolli può scolorire a contatto con i liquidi. Grazie.
  9. Oggi
  10. gianfcast

    NEWS IPZS 2025

    E' grave dirlo ma, purtroppo, pur collezionando monete da quasi cinquant'anni, fino a quattro anni fa mi sono affidato ad un negozio della mia città. Col senno del poi ho verificato che, negli ultimi anni, i ricarichi erano francamente ingiustificati nella maggioranza dei casi. Solo allora ho ricercato alternative. Purtroppo (colleziono tutte le uscite della Zecca, salvo le monete in oro), in alcuni casi non sono riuscito ad acquistarle tutte per i meccanismi della fila su IPZS (ad. es. la "Ciambella" o "Renato Zero") dovendomi affidare alla voracità di ciò che è presente in internet (mi riferisco ai prezzi eccessivamente levati).
  11. caravelle82

    40 lire Maria Luigia

    Bella bella😍
  12. santone

    Testoni Paolo VI

    A vederli cosi sembrano in bassissima conservazione, direi solo il peso del metallo
  13. Mario57

    NEWS IPZS 2025

    Bisogna vedere se a quei prezzi riescono poi a vendere , forse ogni tanto un pesciolino nell'oceano abbocca , ma sono insignificanti , credo invece che il problema sia più profondo , i soldi sono sempre meno da qui il crollo delle vendite sia di IPZS sia di CFN sia DFN e a me sembra pure che il Principato benche' ancora regga , fatichi più di prima , non mi risultano tutte queste vendite on line a prezzi maggiorati , vendite ci sono ma sempre più spesso a prezzi più bassi o pari all'emissione
  14. Bella
  15. Alexio85

    Testoni Paolo VI

    Buongiorno, chiedo aiuto alla vostra competenza per identificare queste monete ed anche il loro valore. purtroppo nn ho I ponderali, nn essendo in mio possesso, grazie
  16. caravelle82

    Mi valutate questo affarista di Facebook 😂

    Di nulla.
  17. Grazie a tutti! Aggiungo il link del lotto su biddr, dove sono presenti foto e video della moneta https://www.biddr.com/auctions/ranieri/browse?a=6311&l=7783527
  18. Kriegsmarine92

    Chi ha coniato gli ultimi follis?

    Paradossalmente, riprendendo la domanda iniziale, si potrebbe anche dire che gli ultimi follis furono coniati dell'impero, o meglio Califfato abbaside e le varie dinastie arabe succedutesi. Con la riforma monetaria del Califfo omeiade Abdelmalik, gli arabi ripresero la denominazione romana/bizantina del follis, che divenne il "Fals" di bronzo. Ancora oggi, il termine per dire "soldi/denaro" è "flus".
  19. Atexano

    Mi valutate questo affarista di Facebook 😂

    Grazie per l'informazione
  20. Complimenti, moneta stupenda !
  21. Ottimo esemplare
  22. iracondo

    40 lire Maria Luigia

    Buon pomeriggio a te
  23. Atexano

    Domiziano - denario Minerva

    È falso il mio denario - Fabregas
  24. "Potrebbe" essere un obolo di Savona
  25. Alan Sinclair

    Sterlina Giorgio III 1822

    Buon Pomeriggio @Bolio, Giorgio terzo o Giorgio quarto ? I dati ponderali sono disponibili ? Con queste foto è difficile rendersi conto esattamente della sua conservazione, dove anche il colore risulta alterato. Grazie.
  26. Alan Sinclair

    40 lire Maria Luigia

    Buon Pomeriggio @iracondo, un esemplare che non può mancare a chi colleziona monete d'oro, molto bella. Per curiosità, come è stata periziata la conservazione ? Grazie.
  27. Flavio_bo

    Zecca incerta del Centro-Italia

    La produzione monetale delle “pseudo-zecche” in Italia centrale tra secondo e primo secolo a.C. è stata discussa anche in Stannard – Frey-Kupper 2008. Ad una delle pseudo-zecche è dedicata la presente analisi dei coni. Si tratta della zecca denominata “pseudo-Panormus/Paestum” che coniava piccoli nominali enei riproducendo e abbinando una varietà di tipi monetali. L’analisi della distribuzione dei rinvenimenti mostra il crescente bisogno e l’ampio areale di distribuzione del circolante minuto – che comprendeva anche queste emissioni “informali” – in Italia centrale nel primo secolo a.C.. In questo periodo, come noto, la zecca di Roma non conia per lungo tempo il bronzo. La varietà dei tipi imitati riflette il circolante che deve essere stato disponibile. Probabilmente la classificazione del cartellino farebbe riferimento al gruppo 7-8 Stannard-Carbone per via fore della simil testa elmata e del ponderale, ma sono d'accordo che le ipotesi che escludono le pseudo zecche dell'Italia centrale siano più coerenti.
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