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  2. Massimiliano Tiburzi

    100 lire Carlo Alberto 1834

    foto un po' sfocate.
  3. simonesrt

    5 lire 1969 con uno rovesciato

    A mio parere un po' caro. Nel nostro prossimo listino n. 23 della Numismatica Felsinea lo proponiamo FDC a € 30 e non ci sono commissioni essendo un listino a prezzi fissi.
  4. Massimiliano Tiburzi

    5 lire 1969 con uno rovesciato

    Buongiorno amici del tondello da coniare, ho vinto ad un'asta un 5 lire 1969 con uno rovesciato che dalle foto mi piaceva pur non essendo queste eccelsissime, mi sembra in alta qualità. Dalle foto si riconosce la frattura sopra il 5 che ne determina l'originalità, pertanto non nutro dubbi sulla bontà del tondello. In attesa di inserire le foto appena l'avrò in mano. L'ho pagata 42€ più spese di spedizione e diritti d'asta, poco meno di 64€. Il catalogo degli errori e varianti di Andrea del Pup la da in FDC a 70€ in SPL a 40€ rarità NC , il gigante 2023 la da a 90€ in FDC e 40€ in SPL sempre NC La domande sono: ho speso più di diritti d'asta e spedizione che di moneta? secondo voi, quanto dovrei considerare di valore per la moneta, 42€ come da asta o poco meno di 64€ comprese le spese? nel caso fosse FDC avrei azzeccato l'acquisto secondo i parametri che vi ho dato? Nel caso fosse SPL o poco più? Grazie per l'attenzione e un caro saluto a tutti.
  5. La Numismatica Felsinea sarà presente con il nuovo listino n. 23 . Vi aspettiamo al nostro stand dove sarà possibile ritirare gratuitamente il catalogo cartaceo ed acquistare i lotti presenti nel listino.
  6. dabbene

    Milano Numismatica

    Avremo il piacere di avere diversi rappresentanti di Associazioni della numismatica, della Nip abbiamo parlato con Umberto Moruzzi, ma ci sarà anche Alberto D’Andrea Presidente di Accademia Numismatica Italiana ma anche l’amico Gianpietro Sanavia che parlerà per la Federazione Italiana Circoli Numismatici, non ultimi rappresentanti del CNI e la Sni come Roberto Ganganelli e Riccardo Motta. L’auspicio e’ che possa uscire un fruttuoso dibattito sul futuro della nostra numismatica. Qui sotto la segnalazione sul sito della Federazione Italiana Circoli Numismatici,
  7. PostOffice

    La fluorescenza nei francobolli.

    Per vedere la fluorescenza o la fosforescenza nei francobolli o carte valori bisogna avere una lampada di Wood o lampada UV (UltraVioletti ). Questa lampada puoi avere diverse lunghezze d'onda, esattamente 366 per la fluorescenza sistema usato solitamente sui francobolli italiani, .... e 254 per la fosforescenza usata solitamente per i francobolli inglesi soprattutto i tipi Machin. Le lampade possono essere di diversi tipi : ....ed hanno un costo che puo' variare dai 10/15€ Fino ad oltre 50€. Questa lampada puo' essere utile al filatelista anche per vedere particolari su un francobollo difficilmente individuali ad occhio nudo come strappi riparazioni ecc... . Ovviamente puo' essere usata su tutte le carte valori come banconote, marche da bollo ecc... Questa è un' altra tematica della Filatelia come coloro che collezionano francobolli con i cani, gatti, cavalli, royalty, auto ecc.. c'è chi colleziona francobolli con fluorescenza e fosforescenza. Se ci sarà un interesse in merito siamo qui per approfondire, abbiamo comunque mostrato un altro aspetto della Filatelia a mio avviso molto interessante. Hurra' !!!
  8. nikita_

    Il museo degli orrori

    Vada per il premio della pigna-supposta d'oro alla moneta più orripilante del 2025. Va bene anche per l'argento ed il bronzo, ma solo quella d'oro otterrà una gif animata, quindi a fine anno dovrai scegliere con perizia chi la prenderà... parlo della gif naturalmente!
  9. iracondo

    100 lire Carlo Alberto 1834

  10. Carlo.

    20 € - 2002 - Firma MARIO DRAGHI

    Buongiorno, per quanto riguarda le banconote, devono essere in fior di stampa, in condizioni perfette e, possibilmente avere i numeri di serie "interessanti" (molto bassi, con molte cifre consecutive ripetute, ecc...). per quanto riguarda le monete, temo di poterti già dire che se sono circolate non hanno nessun valore, se non affettivo. se in fior di conio hanno comunque valori abbastanza irrisori (1-2 euro)
  11. Carlo.

    Medaglia Basilica di Santa Maria Immacolata Genova

    mi scuso, ho sbagliato sezione. chiedo al curatore di spostare gentilmente in Medaglistica, grazie
  12. apollonia

    Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica

    Barcolla C, U Cina Buona giornata, apollonia
  13. Carlo.

    Medaglia Basilica di Santa Maria Immacolata Genova

    per chi avesse piacere, aggiungo la storia della Basilica, tratta da una pagina dell'Università di Genova (https://fosca.unige.it/Basilica Santa Maria Immacolata) Storia La fondazione della chiesa dell’Immacolata se da un lato conferma il radicato culto mariano presente in Genova (dove già nel 1637 la Vergine era stata proclamata “regina della città”), dall’altro risulta strettamente collegata alla definizione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria da parte del pontefice Pio IX, avvenuta nel 1864: nello stesso anno, infatti, il nobile genovese Pietro Gambaro si fece promotore della costruzione di una nuova chiesa da erigersi nella via Assarotti (anch’essa allora in fase di apertura), mettendo a disposizione alcuni terreni di sua proprietà. Nel 1855 Gambaro si rivolse all’architetto Domenico Cervetto, che elaborò un progetto (a pianta a croce latina contratta, ispirata al modello della chiesa del Gesù), che, pur avendo destato non poche opposizioni e critiche nell’ambito della giunta comunale, fu approvato il 16 settembre 1856. Presero dunque avvio i lavori per la costruzione della chiesa, fortemente voluta da Gambaro (“Son presso a quarant’anni che io lavoro per me: ora voglio far qualcosa per la Gloria di Dio e della Madonna”) e che avrebbe dovuto essere affidata ai Padri Gesuiti cacciati dalla loro chiesa. La fabbrica tuttavia fu interrotta nel 1858 per la morte del committente, alla quale fece, poco dopo, seguito quella dell’architetto Cervetto. L’impresa fu rilanciata nel 1863 come immediata, polemica risposta - in difesa della figura dell’Immacolata- alla pubblicazione (avvenuta in quell’anno) della Vie de Jésus di Joseph-Ernst Rénan, che negava la divinità di Cristo e, conseguentemente, l’immacolata concezione della Vergine. L’arcivescovo di Genova, Andrea Charvaz, aprì una pubblica sottoscrizione per la prosecuzione della fabbrica della chiesa, affiancato da un gruppo di esponenti della nobiltà e dell’alta borghesia cittadina. Venne infatti istituita una commissione, della quale fecero parte G. Durazzo, G. Migone, Rodolfo Pallavicino e Lorenzo Enrico Peirano (questi ultimi acquistarono il terreno, destinato all’edificazione della chiesa, con atto privato “ad uso cattolico”), nonché Maurizio Dufour (Torino, 1826 – Genova, 1897), architetto e intellettuale, impegnato sul versante del cattolicesimo militante, al quale nel 1864 venne conferito l’incarico di Deputato per la costruzione della chiesa. Nel 1867 fu benedetta la prima pietra, con cerimonia presieduta dall’arcivescovo Charvaz; nel 1871 i lavori subirono una accelerazione, grazie all’incremento dei fondi disponibili e nel 1873 l’edificio, sebbene ancora privo di decorazioni, fu aperto al culto. Nel 1879 la chiesa fu eretta in parrocchia e presero avvio le opere decorative; nel 1880 divenne abbazia, mentre nei successivi anni fu insignita dei titoli di collegiata ad instar (1894) e di basilica minore (1905). Il cantiere dell’Immacolata fu, dunque, per Maurizio Dufour un impegno di rilievo, che dal 1864 lo occupò fino alla morte. Appartenente ad una famiglia che era esponente di punta dell’ambiente imprenditoriale genovese (il padre, Lorenzo, si era trasferito nel 1828 da Torino a Genova, dove aveva impiantato una fortunata attività di raffinazione degli zuccheri), Maurizio Dufour aveva compiuto nel capoluogo ligure la sua articolata formazione, comprendente gli studi universitari (dopo un primo approccio alla Facoltà di Filosofia, era passato a quella di Giurisprudenza), ma anche un’educazione propriamente artistica, avviatasi alla scuola del pittore Giuseppe Ferrari (1840 ca.) e formalizzata nel 1846 con l’iscrizione ai corsi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti. Nel 1848 aveva compiuto il classico “viaggio di istruzione” in Toscana e a Roma, mentre l’anno successivo, dopo il conseguimento della laurea in Giurisprudenza presso l’Ateneo genovese, era ripartito alla volta del capoluogo toscano, dove rimase fino al 1852, frequentando l’Accademia ma anche l’ambiente del “Caffè Michelangelo". Dopo un soggiorno di alcuni mesi a Venezia, era infine rientrato a Genova, dove nel 1853 esordiva come architetto con il progetto per la tomba del padre nel cimitero di Staglieno. Dieci anni più tardi, quando gli venne affidata la regia del cantiere dell’Immacolata, egli era ormai figura ben nota nell’ambiente cittadino, già distintosi anche per i suoi interventi di “restauro” di importanti edifici ecclesiastici, come significativamente sottolinea nel 1866 Federico Alizeri: “La patria in comune gli dee poscia gratitudine molta per la pietà liberale de’ suoi restauri: ad esempio de’quali gli faran sempre testimonio di rara intelligenza le chiese di S.M. di Castello in Genova e della Certosa in Polcevera. Taccio i benefizj che a gran mercè di fatiche procaccia alle nostre arti, o salvandone il patrimonio ne’ monumenti, o promuovendole ne’ giovani, o vigilandole nell’Accademia” (F. Alizeri, Notizie dei Professori del Disegno in Liguria dalla fondazione dell’Accademia, III, Genova 1866, p.490). Nella chiesa dell’Immacolata Dufour, pur mantenendo la pianta già impostata da Cervetto, aggiunse, di sua invenzione, il coro e conferì all’edificio un aspetto elegante e imponente, riservando attenta cura a ogni singolo spazio e all’armonia dell’insieme. “Una chiesa per l’Immacolata non deve essere la cosa più ricca e più bella? Vorreste mica costruirle un tugurio? “: così rispondeva l’architetto (come tramanda il biografo Traverso) a chi la chiedeva più economica. Dufour tanto amava il suo progetto, che scelse di trasferirsi nel cantiere, dove allestì un piccolo studio per poter seguire più attentamente il lavoro degli operai e prevenire ogni tipo di errore. La sua ricca cultura, la sua approfondita conoscenza della tradizione artistica italiana, si riflette nel sontuoso edificio, che, una volta compiuto, si presentò “come una sorta di manifesto dell’eclettismo neorinascimentale genovese, non solo in campo architettonico, ma anche in quelli della scultura, della pittura e del mosaico, dell’ebanisteria” (Di Fabio 1990).
  14. Buongiorno, ho recentemente acquistato questa medaglia, di 30 mm per 23,19 grammi di peso, presumo in bronzo argentato, prodotta dallo stabilimento Johnson di Milano. al dritto presenta la legenda IN BENEMERENTIAM con in esergo JOHNSON e la vista della Basilica; al rovescio la legenda S.M. IMMACVLATA GENVAE e rappresentata la B. V. Maria velata e orante volta di 3/4 a dx, calpesta serpe ed è sorretta da due Cherubini su nubi (che è la statua presente sull'Altare Maggiore - si veda successiva foto presa dal web). Nel catalogo del forum trovo altra medaglia dedicata alla medesima Basilica, con rappresentazioni analoghe, ma di dimensione 44 mm e in bronzo dorato, oltre che senza l'appiccicagnolo e con legende differenti. sul web ho trovato altra medaglia analoga a quella qui presentata, ma in bronzo dorato e non argentato come questa. chiedo gentilmente se qualche esperto di medaglistica fosse in grado di fornirmi qualche lume in proposito, in particolare se fosse noto il periodo di coniazione e il motivo per cui esistano diverse varianti della stessa medaglia. ringrazio anticipatamente saluti, Carlo aggiungo anche una foto ingrandita della facciata, ricca di dettagli e infine una fotografia tratta dal web con la statua della Beata Vergine Maria sull'altare Maggiore
  15. Oggi
  16. PostOffice

    La fluorescenza nei francobolli.

    Qualche immagine su questo argomento che costituisce un'altra tematica nel nostro hobby e ci mostra quanto sofisticati siano i francobolli come tutte le carte valori.
  17. SicilianoMagnoGreco

    5 lire 1872, Milano, V.E.II

    Complimenti @Ronak gran bella monetona.
  18. PostOffice

    Calendario degli annulli del giorno.

    2 OTTOBRE
  19. urza1

    Denario Nerone

    Grazie del parere!
  20. Giov60

    Dubbi su 5 lire 1911

    Buona l'idea di controllare sul "Manfredini": il suo volume sui falsi è piuttosto limitato nel numero di casi esaminati e nella qualità delle foto (rispetto agli standard attuali) ma sempre un valido punto di riferimento. Direi che una perizia NIP ci sta solo per ottenere il rimborso: io però proverei prima a telefonare a InAsta (chiedendo del titolare) per ottenere in via amichevole di ritornare la spesa, segnalando il falso come già noto e pubblicato sul volume anzidetto: non potranno rifiutare e si risparmierà. P.S. La moneta è falsa oltre ogni ragionevole dubbio, per tutto quanto esposto in precedenza. Un bravo a Fabrizio (@ilnumismatico) che al solito ha identificato i punti chiave del falso.
  21. santone

    Dubbi su 5 lire 1911

    Nessuna speranza, è falsa , si sulla parte alta dell' 1
  22. Pxacaesar

    Denario Nerone

    Ciao @urza1 denario di Nerone con la raffigurazione sul rovescio dell'aquila e stendardi chiaramente riferiti alle legioni militari romane e quindi all'esercito sempre fondamentale per le sorti di un imperatore (RIC 68). Cosa aggiungere, parere espresso ovviamente su foto con tutti i limiti inerenti, sembra dallo stato di consunzione ( non sembra lisciato di proposito come purtroppo si riscontra su numerosi falsi) che ha svolto pienamente la sua funzione di moneta restando leggibile e per me degno di entrare in collezione. A mio parere autentico ma su questo attendo con molto interesse ulteriori interventi in proposito 🙂. ANTONIO
  23. Asclepia

    Dubbi su 5 lire 1911

    Buongiorno. Falso insidioso. In più la premessa che venisse da montatura lo ha reso ancora più ingannevole. Tutte osservazioni giuste quelle di chi mi ha preceduto. Unica cosa, e scusatemi se sono duro di comprendonio, ma per uno tagliato si intende il graffio che attraversa la testa dell'1? Grazie. P.s. come già scritto, in tutto ciò, la cosa davvero più evidente è il decoro sul taglio...le rosette su tutto. All'inizio della discussione stavo ipotizzando che per via della montatura i decori sul taglio, una volta smontata la moneta, fossero stati abrasi (si vedono dei graffi orizzontali su tutto il taglio) e poi rifatti alla bell'e meglio...immaginando quindi una moneta autentica ma rimaneggiata su taglio e bordo. Forse l'unica speranza potrebbe essere questa. Un saluto a @Gallienus e vediamo cosa ti dirà il NIP di fiducia. Seguo. Cordialmente.
  24. Buongiorno a tutti. Non sarà un R5, ma R4 probabilmente si! Trovata tra le migliaia di annunci di monete e presa. 9 cavalli 1790...FERD1NAN•1V SICIL•REX Questa, è evidente, si presenta con il busto più corto. Difetto dovuto a qualche accidente sul conio, come capita nella torre senza merli, dove parte dei dettagli non vennero impressi. Se ne era già parlato, ma non riesco a "riesumare"🦴😑 le vecchie discussioni. Conservazione decente e variante ben visibile. Cordialmente🫡.
  25. Saturno

    Dubbi su 5 lire 1911

    questa immagine può essere di aiuto :
  26. roby267

    20 € - 2002 - Firma MARIO DRAGHI

    Salve, quali caratteristiche dovrebbe avere una banconata da 20 euro a firma Mario Draghi per avere una valutazione superiore, stessa cosa per le vecchie banconete da 50 euro? A Roma sapete chi potrebbe darmi una valutazione su alcune monete, tipo le 100 lire del Vaticano, quelle di Marconi ed anche le 200 lire che mio padre aveva conservato. Grazie
  27. urza1

    Lotto dracme tipo Alessandro Magno

    Se quindi non ho capito male, le uniche due monete coniate quando Alessandro era in vita sono la 3 e la 9? Mi sto leggendo tutte le vicende e biografie di tutti i nomi citati, molto interessanti.
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