Vai al contenuto

Tutte le attività

Questo elenco si aggiorna automaticamente

  1. Ultima ora
  2. zelig

    Sfoltimento raccolta

    Grazie!
  3. Buongiorno, intanto ringrazio @Meleto e @fatantony per gli ulteriori spunti e informazioni. Visto che abbiamo divagato su un ragionamento più generale, ho modificato il titolo della discussione in "consigli su acquisto scudi UML", in modo da renderla più fruibile al forum. L'aumento del prezzo dell'argento di quest'ultimo anno ha purtroppo fatto salire il prezzo di accesso a qualsiasi scudo ad almeno 24/25 euro (solo uno o due mesi fa ero riuscito ad acquistarne ancora a 21 euro -ed era il prezzo dell'argento), mentre mi pare le quotazioni per le conservazioni dal BB in su non si siano modificate, rendendole in un certo senso più convenienti rispetto a periodi precedenti. In generale non ambisco necessariamente alle alte conservazioni, ma questa variazione nel rapporto di convenienza consente di fare qualche valutazione in più ed ampliare lo spettro di ricerca. Nel corso della notte mi sono arrivate altre 9 proposte su vari scudi UML (dallo stesso venditore), che mi guarderò con la dovuta calma. Effettivamente mi ero salvato un bel po' di annunci 😅. Ma in ogni caso non avevo intenzione di rastrellare tutto quanto è sul mercato.. Le tipologie sono senza dubbio molte, come anche i paesi che le hanno emesse: per la mia collezione non sono la priorità, ma se capiterà qualche bella occasione la valuterò con più attenzione, cosa fino ad ora non fatta anche per ignoranza in materia.
  4. Oggi
  5. Bruzio

    Monete da identificare

    Discussione doppia, si può chiudere.
  6. Bruzio

    Identificazione medaglia votiva

    Io la terrei, anche in queste condizioni. Come detto da Borgho è abbastanza rara e comunque riconoscibile.
  7. Antonino1951

    Monete da identificare

    Salve,sembra provinciale dell'imperatore Traiano Decio,ma manca peso e rovescio.Ale 75 te la catalogherà
  8. Ci sono due considerazioni da fare che questa moneta mi ha insegnato, che non penso che qualcuno abbia già fatto, la prima è che se oggi mi recassi da un NIP avrei delle ottime possibilità che la sigilli come autentica senza batter ciglio; la seconda è quanto si ci può fidare di una moneta periziata aggiudicata in asta considerando che essendo sigillata non posso analizzarla in modo così approfondito, ancora di più per gli slab che non permettono neanche un'analisi basilare.
  9. esperanto

    Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica

    P R I miraggi d'isole = primi raggi di sole. Buona domenica!
  10. Salve, sono tutte considerazioni molto valide, per venirne a capo in modo assolutamente certo bisognerebbe fare indagini approfondite, e onestamente non sono in grado da solo di poterle fare, considera che è stato parecchio difficile trovare qualcuno con disponibile uno spettrometro XRF e disposto a darmi una mano, a quanta profondità ha analizzato la moneta non saprei. Io ho deciso di tenerla per una serie di motivi, il primo lo spettrometro per quanto ho visto è uno strumento professionale, e in dotazione a un laboratorio orafo di notevoli dimensioni, e ha dato come esito 22,35K, la moneta è del peso corretto e del diametro corretto, e non presenta difetti nel disegno di entrambe le facce che lascerebbero pensare a un falso, e poi c'è anche da considerare che in quegli anni hanno fatto un pò di casini con le leghe per questa moneta, sulla testa del re è presente un difetto di conio che dopo la segnalazione di "Pontetto" ho verificato da foto di molte aste passate essere veramente presente in molti pezzi giudicati autentici, in più io l'ho pagata leggermente di più del valore dell'oro che dovrebbe contenere; per tutta questa serie di motivi, anche non avendo la certezza che fosse autentica al 100% ho preferito tenerla. Ad oggi se voglio azzardare delle percentuali sono propenso a pensare che 80/90% la moneta sia autentica, se dovesse essere un falso, parliamo di un capolavoro di falso, per tutte le considerazioni di sopra, come tutti voi, spero di non dovermi mai trovare nelle condizioni di dovermi disfare delle mie monete, ma se un giorno dovesse presentarsi questo giorno, prima di venderla cercherò di trovare qualcuno con la competenza e l'attrezzatura adeguata per eseguire un'analisi più dettagliata e togliermi gli ultimi dubbi che mi rimangono.
  11. Ieri
  12. borghobaffo

    Identificazione medaglia votiva

    Quando sono identificabili a mio parere sono collezionabili, ciao Borgho
  13. savoiardo

    5lire vitt emanuele 1

    Questa moneta come alcune altre simili sono sempre a rischio... Bisogna essere ben certi prima di acquistarle, buona cosa trovare un venditore che ammette i suoi limiti. Certo che il timbro AUTENTICA è stato una cazz... da principiante! Io farei ben attenzione a questo venditore....
  14. valefabio

    Vaticano 2025

    Dubbio che abbiamo tutti. Tuttavia rileggendo il programma numismatico vaticano 2025, mi sono accorto che in modo specifico nelle divisionali proof si fa riferimento a Papa Francesco. Tale riferimento mi fa optare per conio ancora con effige Papa Francesco. Nel 2005 Papa Giovanni Paolo II morì ad aprile e le monete rimasero col suo conio. Nel 2013, Papa benedetto xvi si dimise a febbraio, le divisionali non erano ancora state vendute, tuttavia ugualmente il conio rimase con Papa Benedetto. Probabilmente vedremo il nuovo conio nel 2026. Deluso che a differenza del 2013, non sia stata prevista una moneta di inizio nuovo pontificato, all'epoca venne emessa una moneta speciale di 5 euro argento.
  15. Ho delle monete da identificare, qualcuno può aiutarmi?x
  16. Ho delle monete da identificare, qualcuno può aiutarmi?
  17. Sì, hai ragione. Probabilmente ho letto male la cifra sulla calcolatrice ed ho corretto.. Comunque, la parte importante di questa discussione riguarda l'eccessivo valore dei carati riscontrati nella moneta in oggetto alla discussione che ha bisogno di una spiegazione. Io ho fatto un'ipotesi (strampalata o meno), qualcuno vuole dire la sua in proposito? Quanto al peso ufficiale della moneta , alcuni centigrammi in più o meno non inficiano l'autenticità (resta sempre in gioco anche la precisione della bilancina utilizzata oltre alla tolleranza del tondello).
  18. Giorgio2727

    3 marchi 1913

    Ne avevo vista una in un post recente sul forum, solo che volevo capire questa in che stato reale fosse perché da novizio comunque non mi pare nemmeno una Spl+ al massimo Spl oppure una qSpl.
  19. Eh purtroppo ormai è così...io avevo preso neanche 3/4 anni fa lo scudo belga 1873 a 18€. Sicuramente se si vuole una conservazione eccezionale il 1848 è proibitivo però con un pochino di fortuna un BB+ si trova al prezzo dell' argento. Bisogna solo avere pazienza. Il mio lo avevo preso online oltretutto, dove il prezzo è più alto che nei convegni. Un paio di anni fa mi sono trovato a scegliere tra un 5 franchi 1876 in qFdc con ancora tracce di lustro e un 5 franchi 1847 di Luigi Filippo in BB+ a parità di prezzo (20€). Ho scelto il 1847 perché era più storico, il 1876 non mi diceva niente!
  20. Grazie @Meleto per la spiegazione, molto interessante! Ed è proprio il motivo che mi ha fatto appassionare a questa monetazione per un certo periodo. Per quanto riguarda gli Ercole, sono d'accordo sulla maggiore storicità dei millesimi 1848/49; però, sempre andando a memoria, mi pare abbiano un costo leggermente superiore rispetto a quelli della Terza repubblica. Visto che @Carlo., da quanto ho capito, vorrebbe prediligere la conservazione, potrebbe aver senso dirigersi verso questi ultimi. P.s. ho dato un'occhiata veloce online, con l'argento a 1€/g, uno scudo UML, seppur in condizioni infime, non si trova a meno di 25/30€ ci sono rimasto male.
  21. Io del tipo Ercole ho il 1848, preso tra l'altro a poco più del prezzo dell' argento. Nel 1848 quando è stato detronizzato Luigi Filippo fu introdotto provvisoriamente il tipo Ercole per la moneta da 5 franchi, a sua volta derivato dal I tipo Ercole in uso nel periodo della rivoluzione francese (il tipo Union et force). Il tipo Ercole provvisorio è stato coniato dal 1848 al 1849 in attesa del concorso pubblico per decidere il nuovo disegno che decretò come vincitore il tipo Cerere introdotto dal 1849 e coniato fino al 1851 quando Luigi Bonaparte prese il potere l'anno dopo. Il tipo Cerere fu reintrodotto nel 1870 dopo Sedan ma solo per quell' anno perché poi gli fu preferito il tipo Ercole dal 1871 e coniato fino al 1878 (in enormi quantità ed è la tipologia più comune). Consiglio per il tipo Ercole un 1848-49 che è molto più storico e si trova praticamente al prezzo dell' argento. Il bello degli scudi francesi è che ci si può leggere tutta la storia della Francia contemporanea!
  22. odjob

    I banchieri Fugger sulle monete papali

    Quasi 28000 visite a questa discussione.
  23. Alan Sinclair

    3 marchi 1913

    Buonasera @Giorgio2727, è una moneta del 1913 che commemora il centenario della vittoria prussiana su Napoleone I° a Lipsia. A parer mio è in buona conservazione ma anch'io non vedo il fior di conio. Tra l'altro ha una macchiolina verde a diritto sotto la parola KAMEN, qualche segno e bottarella sul bordo.
  24. caravelle82

    Consigli su acquisto scudi UML

    Io gli ho presi pure a Madrid direttamente🤣
  25. Gapox

    Identificazione medaglia votiva

    Grazie ad entrambe... medaglia così rara ed è meglio conservarla anche se bruttina?
  26. Qualche giorno fà avevo visto questa moneta in vendita su ebay da un venditore francese, il quale aveva scritto che era UNC (TOP QUALITE : 3 MARKS D'ALLEMAGNE ( PRUSSE ) EN ARGENT DE 1913 @ UNC BU @ RARE !) ovvero fior di conio ma vedendo dalla foto non mi pare proprio, ora l'ha venduta a non so chi. Voi cosa ne pensate ? Sono io che ancora non riconosco una FDC oppure stava tentando di rendere la cosa più "appetibile"? Vi ringrazio ovviamente in anticipo per ogni risposta.
  27. QUADERNO di STUDI XVIII–XIX 2023-2024 Associazione Culturale Italia Numismatica. Pagine 192, f.to 17x24cm, illustrazioni a colori. € 15,00 (gratuito Soci ACIN, anno 2024) Dall’Indice: Antonio Morello (a cura di), In memoria di Mario Rasile nel trentesimo anniversario della scomparsa. [pp. 7-32] Gabriele Fabbrici e Giovanni Santelli, Il duca Droctulf, Brescello, e il grande tesoro di piccole monete. [pp. 33-62] Antonio Morello, Le monete di Muhammad ibn ‘Abbad, emiro ribelle a Federico II in Sicilia. [pp. 63-94] Katia Pontone, Paolo da Ragusa a Napoli: le medaglie per Alfonso d’Aragona. [pp. 95-134] Antonio Morello, Pio II sul vascello e la mancata spedizione contro i Turchi. [pp. 135-176] Alessandro Giaccardi, Le piastre celebrative napoletane del 1791 e un maestro delle prove ritrovato. [pp. 177-190] Era il 1994, quando un gruppo di appassionati, su proposta di Andrea Morello e suo figlio Antonio, si riunirono per dar vita al Circolo Filatelico Numismatico che prese il nome del noto studioso di storia locale Mario Rasile, da poco prematuramente scomparso. Questa raccolta di studi e ricerche intende così ricordare il 30° anniversario della fondazione. Anche in questo numero i contenuti sono di notevole interesse e riguardano studi approfonditi di storia, numismatica e medaglistica. Questa edizione è aperta da un doveroso ricordo dedicato al Prof. Mario Rasile a trent’anni dalla sua scomparsa, curato dal presidente Antonio Morello. Dopo un breve cenno biografico sono state ricordate le opere più significative uscite dalla penna dello Studioso e dedicate soprattutto alla storia della sua amata terra, quel territorio storicamente noto col nome di Terra di Lavoro ovvero gran parte delle attuali province di Frosinone, Latina e Caserta, tra il basso Lazio e l’alta Campania. Indiscusso esperto di storia postale, pubblicò opere che sono diventate riferimenti imprescindibili per gli studi del settore. Egli volle dedicarsi anche alla numismatica concentrando le sue conoscenze sulle monete emesse dal Ducato di Gaeta, nell’uso della moneta in ambito locale in età medievale desunto dai documenti nell’epoca; la passione per la moneta ‘spicciola’ dell’età aragonese, i cavalli, gli valsero la pubblicazione di uno studio specifico. Fu anche rapito dal fascino della produzione dei carlini d’argento della stessa epoca e Regno di cui ebbe l’opportunità di studiarne un gran quantitativo e aggiungere nuove notizie agli studi precedenti, grazie al suo libro dedicato ai ‘Coronati’. Per completare il ricordo che gli è stato tributato, sono stati riproposti due articoli scritti dal Prof. Rasile e pubblicati nella rivista ‘La Numismatica’ (curata dal compianto Gino Manfredini) che riguardano due argomenti molto cari all’autore ovvero: Ancora sugli “enigmi” delle monete gaetane e su un discutibile “follaro” attribuito a Guglielmo I o II (“La Numismatica”, Aprile 1982, pp. 105-107); Ferdinando I d’ Aragona e i «coronati dell’angelo» (“La Numismatica”, Settembre 1983, pp. 205-210). Il primo articolo contenuto in questo Quaderno di Studi è uno studio curato da Gabriele Fabbrici e Giovanni Santelli su un tesoretto di piccoli bronzi, prodotti nel VI sec. d.C., rinvenuto a Brescello nel 2010. Di esso si occupò già E. Arslan ma gli Autori, illustrando gli esemplari meglio conservati, esposti nel Museo Civico “Carlo Verri” di Biassono, e consultando non poche fonti, ne hanno proposto una nuova ‘lettura’ attribuendo queste ‘singolari’ emissioni al periodo in cui il duca ribelle Droctulf infieriva su quelle terre. Segue un contributo di Antonio Morello che è stato ripreso da un articolo che fu pubblicato venti anni fa nelle pagine della rivista Monete Antiche. In quell’occasione l’autore si era soffermato su una moneta prodotta a nome dell’emiro Muhammad ibn ‘Abbad, ribelle a Federico II in Sicilia, che fu rinvenuta nel territorio di Atina (FR) e ora conservata nel locale Museo Civico Archeologico. Nel sistemare le monete lì custodite egli ebbe l’opportunità di catalogare quell’esemplare: fu l’occasione per approfondire l’argomento e per cercare la possibile causa della presenza di essa in un centro del Lazio meridionale ovvero lontano dal luogo emittente, individuato dagli studiosi tra il sito di Monte Jato ed Entella, in Sicilia. A distanza di anni, l’autore ha deciso di riproporre l’articolo rettificando alcune notizie, integrandole e soffermandosi su queste emissioni in modo ancor più approfondito, grazie alla possibilità di consultare, sui relativi cataloghi, numerosi esemplari che in questi anni sono stati posti in vendita da molte case d’asta. Infine, si è aggiunto un altro esemplare del ‘denario’ che fu segnalato per la prima volta da Giuseppe Di Martino nel 2002, questo comparso in una recente vendita pubblica. Proprio la relativa gran quantità di esemplari di kharrube emesse a nome di ibn ‘Abbad, desunta dalla varietà dei conii registrati, inducono a pensare che questa emissione, prodotta in un tempo relativamente breve, fu diffusa e utilizzata nei mercati delle comunità arabe ostili al regime di Federico II. L’iniziativa araba mirò a vivacizzare i mercati interni e ad espellere la moneta federiciana, costituendo, tra l’altro, un mezzo di propaganda molto efficace, mirante ad esaltare l’autorità emittente e in qualche modo sopraffare il nemico cristiano. Katia Pontone ha scritto un interessante contributo dedicato all’artista Paolo da Ragusa che, lavorando a Napoli per Alfonso d’Aragona, produsse alcune medaglie, con lo stile del maestro Pisanello, ritraenti in maniera dettagliata il volto del Re. La sua opera si riconosce anche in altre medaglie non firmate e la storia di questo artista è stata scritta seguendo le opere e i pochi documenti disponibili. Ampio spazio è stato dato al tentativo di chiarire l’origine della piccola medaglia coniata con il volto del Re al diritto e il carro trionfale al rovescio. La tipologia è stata esaminata con il confronto con l’arte e il significato simbolico delle allegorie utilizzate per commemorare il trionfo del Re, celebrato dopo la conquista del Regno di Napoli. Segue un altro contributo di Antonio Morello dedicato ad una particolare emissione di tre nominali (due in oro e uno d’argento) a nome di papa Pio II prodotta in occasione dell’organizzazione della crociata contro i Turchi che dieci anni prima conquistarono Costantinopoli e si apprestavano ad invadere l’Europa. Il grande lavoro preparatorio che cominciò sin da quando Enea Silvio Piccolomini fu eletto pontefice con il nome di Pio II ebbe il suo epilogo con il suo arrivo ad Ancona per comandare di persona la spedizione; qui lo colse la morte proprio mentre cominciarono a giungere nel porto della città marchigiana le componenti della flotta che sarebbe di lì a poco partita per l’Oriente. La sua scomparsa corrispose con l’annullamento dell’impresa. Fu perciò emessa questa serie di monete recante, al diritto di tutti i nominali, l’immagine del papa a poppa di un vascello che regge il vessillo crociato e benedice l’ostia; la legenda sul fianco della nave contiene l’anno VI di emissione (1463-4) a testimoniare inequivocabilmente lo scopo di questa rara produzione monetale. L’attento esame degli esemplari censiti ha consentito una più precisa catalogazione che corregge in qualche piccolo dettaglio quella dei precedenti cataloghi. Questo numero viene chiuso da un interessante studio di Alessandro Giaccardi dedicato alle piastre celebrative napoletane del 1791. Consultando attentamente la cospicua documentazione dell’epoca, l’Autore rende noti i nominativi degli ufficiali di zecca nell’anno in cui furono emesse queste due splendide monete. Lo sto leggendo:BELLISSIMO!! odjob
  28. apollonia

    Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica

    apollonia
  1. Mostra più attività
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.