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  2. torpedo

    Traiano - Sesterzio Armenia e Mesopotamia

    Ciao Antonio, mi permetto solo di dire una cosa, ma che problema c'è a dire il prezzo di una moneta, a dire quanto l'hai pagata? Se la posti in una discussione pubblica, non capisco tutte queste paure, poi magari sbaglierò io, chiaramente rispetto anche la tua opinione e devo dirti che apprezzo sempre molto i tuoi pareri sulle monete antiche che trovo sempre ben argomentati🙂.
  3. Pxacaesar

    Traiano - Sesterzio Armenia e Mesopotamia

    Ciao, io non ci vedo nessuna connessione tra l'esprimere un parere tecnico su una moneta ( fatto in maniera dettagliata da un solo utente in questa discussione che non ha chiesto ne quanto è stato pagato ne con quale grado di conservazione gli era stato venduto) con il suo prezzo di vendita o altro. I maledetti ritocchi come il cancro del bronzo sono cose oggettive e concrete che gli esperti vedono subito e che tali rimangono. Diverso il discorso di comprarlo o meno. A te non piace perché ha molti difetti, bene. Piacerà a qualche altro che magari farà curare il metallo e che tollera i ritocchi inserendolo in collezione. @vickydogresto sempre in attesa di una tua spiegazione sulla richiesta da me fatta ma è evidente che difficilmente arriverà🙂. Ti ringrazio lo stesso. ANTONIO
  4. pandino

    Vaticano 2024

    Adesso sappiamo a cosa si riferivano i francesi.... L'etichetta del tuo ordine non era "svizzera", immagino.
  5. gigetto13

    Sigillo per ceralacca con scritte e Leone di S. Marco

    Stavo per 😅
  6. Adelchi66

    Sigillo per ceralacca con scritte e Leone di S. Marco

    Evocherei l' ottimo @chievolan
  7. Joe-stenr

    Ancora tornesello.

    Buongiorno, ho ricevuto il tornesello, ho fatto delle foto, spero più chiare, la prima è una foto della moneta, le altre le ho fatte con un microscopio elettronico, sono divise per la circonferenza della moneta in senso orario, spero si riesca a capire meglio ed a identificate il Doge. Grazie a tutti per l'aiuto.
  8. ARES III

    Ritrovato busto di un imperatore ?

    Difficile non essere d'accordo!
  9. AnnaZonda

    Sigillo per ceralacca con scritte e Leone di S. Marco

    Bellissima l'immagine rielaborata! Le misure sono 25mm per 18mm per 1mm di spessore, non abbiamo qualcosa per pesarla, ma direi che è bronzo. Allego la foto del retro. Da tenere presente che era in una scatola con altre monete, non so se sia stata "sfregata", in ogni caso non ci sono segni di possibili perni o punti di aggancio. Ho notato invece una specie di "zigrinatura" sul bordo superiore. Grazie!
  10. Oggi
  11. Alan Sinclair

    Identificazione dollaro americano

    Buon Pomeriggio, certamente i graffi sono una cosa a parte rispetto all'autenticità e riguardano la conservazione. Ogni moneta va studiata singolarmente per via ed esempio del metallo, stile, epoca. Per capire l'autenticità ci vuole esperienza, studio, occhio allenato e malgrado tutto questo a volte non basta .
  12. E' nell'Area 51 in attesa di sdoganamento dell'Aliens Custom Service, diretto dall'agente speciale Fox Mulder.
  13. Genny, credo a quanto tu dici. Ma come si riesce a capire da una foto quando le monete sono già state trattate oppure no? Io, se presentano quelle caratteristiche, per non sbagliare, solitamente le escludo a priori da un mio possibile acquisto.
  14. Adelchi66

    Ritrovato busto di un imperatore ?

    A occhio e croce direi Gallienus.
  15. CdC

    Sigillo per ceralacca con scritte e Leone di S. Marco

    Sì, avevi inviato la discussione due volte, ho provveduto a riunirle.
  16. ggpp The Top

    Vi è mai capitato che ...

    Facendo ricerche fotografiche di monete siciliane ho notato molto la prassi di rimettere, anche nell'asta appena successiva, monete che risultavano aggiudicata. Clamoroso recentemente che un'asta ben nota avesse numerossissime monete che risultavano tutte vendute circa un anno e mezzo prima a cifre moooolto più alte. Chissà se a sto giro l'aggiudicazione è stata reale. Fatto sta che qualcuno mi ha contattato poi "so che ci siamo contesi sto lotto"... manco ci avevo partecipato a quell'asta 😶
  17. littleEvil

    Sigillo per ceralacca con scritte e Leone di S. Marco

    ciao @AnnaZonda ho elaborato l'immagine per leggere meglio. Peso e dimensioni potrebbero aiutare, il retro anche - magari si capisce se e come era montato il pezzo. io vedo 16 03 / CASTEI COSER / A P vediamo se poi qualcuno ha un idea. njk
  18. skubydu

    Traiano - Sesterzio Armenia e Mesopotamia

    Post 2 😁
  19. Pxacaesar

    Traiano - Sesterzio Armenia e Mesopotamia

    Ciao Matteo a me invece questa tua decisione non piace e mi permetto di esternartelo. Ma è tua percui la rispetto. Anche io ormai non posto più da parecchio i miei nuovi acquisti con fondati motivi e sono anche consapevole che è di quanto più delerio per un Forum come il nostro. Ma continuerò sempre ad intervenire nelle discussioni come ho sempre fatto, nel merito di quello di cui si dibatte e sempre nel massimo rispetto degli interlocutori di turno, tutti nessuno escluso. A questo punto una considerazione la devo fare. Ma senza postare monete su un Forum di Numismatica ed in una sezione come la nostra alla fine di cosa si può discutere? Maaa.....! ANTONIO
  20. ARES III

    Ritrovato busto di un imperatore ?

    https://stilearte.it/scoperto-un-tesoro-di-marmo-nellantica-citta-romana-riportata-alla-luce-la-testa-scultorea-intensa-e-inquieta-di-un-imperatore-del-iii-secolo-chi-e-questuomo-lo-scavo-le-certezze-le-ip/
  21. gigetto13

    Sigillo per ceralacca con scritte e Leone di S. Marco

    Oggetto interessante, puoi indicare dimensioni, peso e metallo (sembrerebbe bronzo). Dalla fattura direi non produzione ufficiale ma privata.
  22. Ernestina

    Vi è mai capitato che ...

    a me è capitato, con una casa d'aste non italiana, di fare offerte su una piattaforma esterna che alla fine si sono rivelate superiori al prezzo battuto nell'asta (fatta con propria piattaforma) ho fatto notare, dopo qualche settimana tra l'altro, che il mio prezzo era superiore e non era stato registrato... beh le hanno aggiudicate a me senza battere ciglio con una semplice mail e senza aggiornare il risultato d'asta questo vuol dire che non se le era aggiudicate nessuno, ma erano offerte automatiche della casa d'asta o chi per essa p.s. non partecipo più con questa casa d'aste (tra l'altro molto conosciuta)
  23. pandino

    Vaticano 2024

    meno male che non ho (ancora) ordinato nulla 😂
  24. Cinna74

    Traiano - Sesterzio Armenia e Mesopotamia

    Scusa se sono oltremodo pratico, qui l'unica cosa davvero importante e per cui dovresti ringraziare chi te lo segnala, è la presenza del cancro. Può danneggiare le altre monete in tuo possesso. Persino i maneggiamenti passano in secondo piano. Chi te lo segnala ha prestato un servizio gratuito e puntuale mettendo a disposizione la sua esperienza. Tutto il resto sono chiacchiere. La "diagnosi" l'hai avuta, ora come procedere lo decidi tu.
  25. miroita

    Medaglia votiva da identificare

    Bronzo
  26. Manik

    Medaglia votiva da identificare

    Grazie! Si può capire anche il materiale? Io intuisco una lega, forse bronzo? Il rame da solo sarebbe più verde...
  27. ARES III

    Ritrovato busto di un imperatore ?

    Roman Emperor’s Shadow Appears in Aspendos: 1,700-Year-Old Statue Head Found A marble head believed to depict a Roman emperor has been unearthed during excavations at the ancient city of Aspendos in southern Türkiye. The piece is thought to date to the late 3rd century AD and reflects a rare blend of Roman realism and Hellenistic artistry. Archaeological teams working at the Roman forum of Aspendos, located in Antalya Province, have discovered the head of a marble statue believed to depict a Roman emperor. Measuring approximately 40 centimeters in height, the portrait is estimated to date between AD 250 and 300—when the Roman Empire was undergoing profound political and artistic transformations. According to experts, the statue exhibits a striking combination of veristic (hyper-realistic) features and emotional depth, characteristic of earlier Hellenistic art. Deep forehead wrinkles, prominent cheek folds, and furrowed lips reflect the Roman tradition of portraying age and experience as virtues of leadership. Meanwhile, the slight tilt of the neck and the dreamy, introspective gaze suggest an enduring influence from Hellenistic aesthetic ideals. http://www.anatolianarchaeology.net/wp-content/uploads/2025/08/Roman-Emperors-Shadow-Appears-in-Aspendos-1700-Year-Old-Statue-Head-Found-1-601x1024.webp “This piece captures the transitional portrait style of the late imperial period,” said scholars involved in the analysis. “It represents not just the face of an emperor, but the merging of two artistic legacies—one grounded in realism and authority, the other in emotion and humanity.” Such portraits became prominent especially after the reign of Augustus, as Roman sculptors sought to communicate both the power and the moral weight of imperial rule through nuanced facial expression and sculptural technique. Aspendos: More Than a Theater While most renowned for its exceptionally well-preserved Roman theater, Aspendos was a major urban center in the ancient region of Pamphylia. Founded as early as the 10th century BCE and later incorporated into the Roman Empire, the city was a hub of trade, civic life, and monumental architecture. http://www.anatolianarchaeology.net/wp-content/uploads/2025/08/Aspendos_Amphitheatre-1024x682.jpg The Aspendos Theatre was built in 155 AD during the reign of Marcus Aurelius by local architect Zenon. The theatre had a diameter of 96 metres and could seat 7,000 people. It was later used as a Seljuk caravanserai and palace. Image: Wikipedia The recent discovery sheds new light on the social and ceremonial heart of the city—the forum—where statues like this one would have stood to project imperial presence and ideology. Together with ongoing excavations of public buildings, baths, and aqueduct systems, the find contributes to a more holistic understanding of Roman urban planning and propaganda in Anatolia. https://www.anatolianarchaeology.net/roman-emperors-shadow-appears-in-aspendos-1700-year-old-statue-head-found/ Scoperto un tesoro di marmo nell’antica città romana. Riportata alla luce la testa scultorea intensa e inquieta di un imperatore del III secolo? Chi è quest’uomo? Lo scavo, le certezze, le ipotesi Dal buio della terra al riverbero del sole mediterraneo: un volto scavato dal tempo, che unisce forza e malinconia, si offre ai nostri occhi dopo 1.700 anni. Occhi infossati, rughe profonde, labbra serrate: chi era quest’uomo di potere che oggi sembra interrogarci? Il ritrovamento è avvenuto nella zona monumentale di Aspendos, antica città della Panfilia, oggi nella provincia turca di Antalya, a poco più di mezz’ora di strada dall’odierna capitale provinciale e non lontano dalla costa mediterranea. Gli archeologi, durante lo scavo del foro romano, hanno rinvenuto una testa in marmo alta circa 40 centimetri, perfettamente conservata nella struttura e appena intaccata dall’erosione superficiale. Il foro, centro nevralgico della vita civica, era il luogo in cui la presenza dell’imperatore veniva ribadita attraverso statue a tutto tondo, busti e iscrizioni. In un’epoca in cui la velocità di comunicazione era affidata ai corrieri e agli artisti, l’immagine imperiale era un potente strumento politico. Ma certo non erano solo gli imperatori ad avere visibilità. Uno spazio inferiore, ma pur di rilievo, considerato il luogo pubblico, era riservato ai governatori o a eminenti capi militari. Ciò che stupise, in questa opera è il volto da “filosofo” dell’effigiato. La sau espressione malinconica, ricca di domande e aperta a dubbio. La datazione e l’epoca di ferro dell’Impero Il III secolo, quando Roma vacillava sotto il peso di invasioni e complotti L’analisi stilistica e la stratigrafia indicano una datazione tra il 250 e il 300 d.C., cioè nel cuore della Crisi del III secolo. Un periodo di disordine estremo: più di venti imperatori si susseguirono in meno di cinquant’anni, spesso assassinati o caduti in battaglia. Sul piano militare, l’Impero fronteggiava i Goti, i Persiani sasanidi e una serie di incursioni germaniche; sul piano economico, l’inflazione e la perdita di territori minavano la stabilità; politicamente, le legioni stesse decidevano chi doveva regnare. In questo contesto di incertezza, il ritratto ufficiale diventava un manifesto di fermezza e di legittimità: un imperatore non poteva apparire fragile. I due possibili protagonisti: Gallieno e Claudio II il Gotico Due volti del potere in un’epoca di tempesta Gallieno (253–268 d.C.) regnò a lungo rispetto alla media di quell’epoca sanguinosa. Uomo colto e sensibile alle arti, fu promotore di un rinascimento artistico e filosofico a corte. Ma dovette affrontare disastri militari e ribellioni, e la sua immagine ufficiale spesso mostrava tratti severi, mascella pronunciata, sguardo concentrato. Nei ritratti noti, i capelli sono corti, la fronte ampia, la barba corta e squadrata: un volto che si avvicina a quello della testa di Aspendos. Claudio II il Gotico (268–270 d.C.), militare di origine illirica, è ricordato come vincitore dei Goti nella battaglia di Naissus. La sua iconografia mostra un viso più allungato, tratti ossuti e sguardo diretto, quasi privo di pathos. La testa di Aspendos, pur mostrando decisione, conserva un velo di malinconia che appare più vicino alla poetica gallieniana che al pragmatismo di Claudio. Analisi morfologica del volto Rughe come cicatrici del comando, occhi come specchi dell’anima L’opera è realizzata in marmo bianco a grana fine, forse importato dall’Egeo. Il verismo romano è evidente: rughe frontali incise con decisione, pieghe naso-labiali profonde, linee sottili sotto gli occhi. La bocca, serrata e leggermente asimmetrica, trasmette determinazione e autocontrollo. Il collo inclinato verso destra e la lieve rotazione della testa introducono un elemento ellenistico: un tocco di movimento, un accenno di introspezione. Gli occhi, pur privi di pupille incise, sembrano guardare oltre, come se fossero stati originariamente dipinti o arricchiti da inserti in pasta vitrea. Questo intensifica la presenza emotiva del ritratto, rendendolo più che una fredda effigie. Il messaggio scolpito: propaganda e umanità Quando il marmo era la voce dell’Impero Questa testa non è un semplice resto artistico: è un atto politico. In un’epoca in cui la stabilità era fragile, un imperatore doveva apparire invincibile ma giusto, umano ma superiore. L’artista ha saputo condensare tutto questo in un unico volto: il marmo diventa manifesto, il ritratto diventa scudo. Il verismo esalta l’esperienza e la forza; l’ellenismo, invece, ricorda al popolo che dietro la corona vi è un uomo che porta il peso della storia. È un equilibrio sottile che i Romani del III secolo capivano bene. Aspendos: crocevia di cultura e potere Sotto il sole d’Anatolia, un mosaico di lingue e commerci Fondata intorno al X secolo a.C., forse dai coloni achei, Aspendos prosperò grazie alla sua posizione strategica lungo il fiume Eurymedon. In epoca romana, divenne un centro economico e culturale di primo piano, con il celebre teatro – tra i meglio conservati dell’antichità – capace di ospitare fino a 15.000 spettatori. La scoperta di questa testa imperiale nel foro arricchisce il quadro della propaganda imperiale nelle province orientali. Le statue, collocate in luoghi pubblici, erano l’equivalente di un discorso diretto dell’imperatore ai suoi sudditi. Lo sguardo che attraversa i secoli Un incontro muto, ma pieno di domande Chiunque si fermi davanti a questo reperto percepisce un paradosso: è pietra, ma vibra di vita. Il volto comunica resistenza, autorità, ma anche un presentimento oscuro. Gallieno, con la sua intelligenza raffinata e le sue sconfitte; Claudio II, con la sua vittoria epocale ma vita breve. Entrambi potrebbero essere qui. Il mistero rimane, ma il fascino cresce: un imperatore che, dopo 1.700 anni, riesce ancora a guardarci negli occhi.
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