Fra i tesori trafugati e in parte fusi in seguito al grande furto avvenuto nel 1831 all’allora Cabinet des Médailles des Rois di Parigi figura, verosimilmente il celebre multiplo di 36 solidi con l'immagine equestre di Giustiniano I (527-565).
Le precedenti vicende relative al suo ingresso nelle collezioni di Francia sono note grazie a dettagliati carteggi, che permettono di ricondurre le tappe che lo condussero dall’antica Cesarea di Cappadocia a Costantinopoli, e quindi a Parigi. In virtù di tali racconti, di illustrazioni sette-ottocentesche e di alcune copie galvanoplastiche (eseguite successivamente in base ai calchi dell’originale e spesso esposte in occasione di mostre internazionali dedicate alla civiltà bizantina) è possibile cogliere un riflesso di questo perduto esemplare, tra i più notevoli della categoria. Sebbene le immagini al dritto e al rovescio si collochino nel solco di una tradizione consolidata, alcuni dettagli iconografici rispecchiano il momento di passaggio tra un’estetica figurativa ancora immersa consapevolmente nell’antichità, e la formazione di un’identità artistica propriamente bizantina.
Andrea Torno Ginnasi ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e critica dei beni artistici e ambientali all’Università degli Studi di Milano, istituzione presso la quale svolge attività di ricerca e di supporto alla didattica per l’insegnamento di Storia dell’arte medievale. Il suo campo di studio riguarda la produzione figurativa bizantina, con particolare interesse per il repertorio di tema imperiale, e per i rapporti tra le arti e la numismatica.
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