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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/20/10 in Risposte

  1. Della serie "Edifici templari nell'Urbe" di seguito allego dati riguardanti il cosiddetto Tempio di Traiano (quello di Roma, non quello di Pergamo!) e alcune monete imperiali connesse. Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il tempio di Traiano era un tempio romano costruito nel II secolo e la cui collocazione è ipotizzata nel foro voluto dallo stesso imperatore. L'edificio venne aggiunto alla piazza del foro da Adriano tra il 125 e il 138 e dedicato all'imperatore Traiano, divinizzato dal senato, e a sua moglie Plotina, morta e anch'essa divinizzata nel 124. Del tempio resta l'iscrizione dedicatoria, conservata ai Musei Vaticani. Sono ipoteticamente attribuiti al suo pronao l'enorme colonna monolitica in granito bianco (proveniente dalle miniere egiziane), con capitello in marmo lunense bianco, visibile presso la Colonna Traiana. Il fusto è di circa due metri di diametro e il solo capitello misura 2,12 m di altezza. Tra i tanti edifici creati sotto Adriano, lHistoria Augusta riferisce che solo su questo egli volle apporre il suo nome. Traiano non venne comunque sepolto qui, ma nella cella nel basamento della Colonna Traiana. Nonostante le ricerche non si è riusciti ancora a determinare con precisione il sito dove venne costruito l'edificio (che tuttavia le fonti indicano come templum e non come aedes, potendo dunque trattarsi anche di un'area scoperta). Era stato ipotizzato tradizionalmente che le sue fondazioni fossero situate sotto Palazzo Valentini e che siano state riutilizzate da questo durante la sua costruzione. Le indagini archeologiche hanno invece rinvenuti resti di insulae, abitazioni sviluppate su più piani, con fondazioni assai meno consistenti rispetto ad un edificio templare. Si è quindi ipotizzato che l'edificio si trovasse all'estremità opposta della piazza, in direzione del foro di Augusto, dove tuttavia gli scavi giubilari hanno rinvenuto solo un piccolo cortile quadrangolare porticato. È stato anche ipotizzato, sebbene non senza elementi contrari, che le celle templari, dedicate a Traiano e a Plotina, fossero costituite dalle due aule che si aprono ai lati della Colonna Traiana, che presentano nicchie sulle pareti inquadrate da due ordini sovrapposti di colonne, tradizionalmente identificate come biblioteche . Tratto da www.sesterzio.eu/rovesci/templi.htm. A completamento del sontuoso foro di Traiano, venne eretto un grande tempio ottastilo, inizialmente dedicato a Plotina, defunta moglie dell’Imperatore. Il tempio fu però portato a termine da Adriano, che lo dedicò al suo predecessore. L’edificio sorgeva proprio davanti alla colonna Traiana ed era affiancato da due eleganti porticati. E’ probabile che questo tempio sia stato raffigurato sulle monete, come il sesterzio RIC 575, ove vediamo un elegante tempio ottastilo con colonne in stile corinzio. Questa moneta è classicamente interpretata come tempio dell’Onore (Honos) ottastilo (Hill), per le prerogative della figura nel centro. Tuttavia è probabile che si tratti del tempio di Traiano costruito nel foro, dato che anche gli altri monumenti del foro sono stati oggetto di propaganda numismatica. Una dedica antecedente alla sua inaugurazione ufficiale era pratica comune della propaganda imperiale. Il sesterzio RIC 577 parrebbe una variante del precedente nel quale l’incisore ha aggiunto in prospettiva due portici laterali che portavano verso le biblioteche Ulpia e Traiana. Uno scorcio del tempio preso dalla Colonna Traiana. Di seguito alcune monete tratte dal link www.sesterzio.eu/rovesci/templi.htm e da http://www.cngcoins.com Nell'ordine: 1) RIC II 575; BMCRE 859; Cohen 552. Æ Sestertius (24.73 gm). Struck circa 104-107 AD. Laureate bust right, slight drapery on left shoulder / Statue of female standing right on pedestal, holding sceptre and cornucopiae within octastyle temple set on two-tiered base; statues in pediment; statues along roof line. 2) RIC II 576; BMCRE 955; Cohen 554. Æ Dupondius (14.25 gm, 7h). Struck circa 103 AD. Radiate bust right, slight drapery on left shoulder / Octastyle temple; within, Pax standing facing, and Jupiter seated between two reclining figures on pediment; five statues on roof. 3) RIC II 577 Æ Sestertius Ciao Illyricum ;)
    1 punto
  2. diametro 23 mm ma sicuramente in origine era di più sul retro si legge "FIDEI DEFENSOR" materiale argento
    1 punto
  3. Comunque la moneta è quella indicata da 6330enrico; non credo ci possano essere discussioni. Si tratta di Commodo, non Settimio Severo. Luigi
    1 punto
  4. :blush: :blush: :blush: E piantatela con i ringraziamenti mi fate arrossire :blush: :blush: a parte gli scherzi, speriamo che gli arrivi si susseguino e che continuiamo così fino alla fine di tutte le spedizioni, io tengo le dita ancora incrociate. GRAZIE A VOI TUTTI PER LA PAZIENZA E LA COLLABORAZIONE :clapping: :clapping:
    1 punto
  5. 1603 tallero d'argento dell'Ordine Teutonico D / cavaliere e cavallo carica in armatura completa Rev: Arciduca Massimiliano blindate, azienda spada comuncue la tua moneta e AustroHungarTedesca molto famosa come moneta ma non ci credo che sie originale ;) se fosse originale varrebbe 600-800 euro come la tua ;)
    1 punto
  6. allora, la moneta è un tallero dell'Ordine Teutonico, emesso sotto l'Autorità di Massimiliano I d'Asburgo in qualità di Gran Maestro dell'Ordine. Peso e diametro corrispondono. Un originale può essere trovato qui: http://www.pater.de/...ssionid=6290615 Per determinare la "bontà" della moneta servirebbero foto più definite. Così a occhio direi che è buona. @euenigma: non è affatto rara.
    1 punto
  7. dovrebbe tratarsi di un tallero ma sicomme sono molto rare non ci credo che si e originale
    1 punto
  8. Stiamo facendo i conti senza l'oste.... Vogliamo davvero credere che una moneta venga messa con un prezzo "basso" (rispetto a quale parametro, poi, nessuno l'ha ancora indicato) perché così qualche amico se la porta a casa a poco ? E le migliaia di altri colleghi, collezionisti e semplici appassionati che ricevono il catalogo cosa fanno, stanno a guardare ? L'esempio portato da Picchio dello scudo farnesiano ne é la prova: il pezzo é rimasto invenduto e solo dopo diversi giorni, previa visione, Picchio ha deciso per l'acquisto. Ne vale almeno 4.000 ? Valutazione personale che il mercato non sembra condividere, se tra i 2.500 destinatari dei cataloghi (oltre 3.500 collezionisti ed operatori, calcolando i circoli) nessuno ha formulato un'offerta, anche dopo aver visionato l'esito dell'asta. Qualcuno parte dal concetto che le basi d'asta debbano essere commisurate a quanto pagato dal collezionista. Discorso che non farebbe una grinza se ci trovassimo di fronte ad un mercato stabile, in particolare nella crescita. Ma così non é... 4/5 anni fa le monete toscane "tiravano": oggi molto meno. Prima della crisi Parmalat la zecca emiliana conosceva ben altro mercato rispetto a quello odierno. Per contro i Savoia, per esempio, si sono rivalutati moltissimo. Ed ecco che una Doppia del 1815, acquistata a poco più di 25.000 € in un'asta "italiana" solo 7 anni fa, alla "Demicheli" ne ha spuntati ben 86.000 a fronte di una base di 60.000 (ben di più dei 25.000 pagati). Sono realtà di mercato delle quali si deve tener conto, quando si stila un catalogo di vendita Anch'io non ho ben compreso il discorso di Odjob, non me ne voglia, che sostiene che il proliferare delle Case d'Asta non sia dovuto ad una normale tendenza di mercato, ma cagionato delle stesse Case d'Asta le quali, mettendo i prezzi di base troppo bassi, avrebbero fatto arrabbiare i collezionisti. Questi, per vendere le loro collezioni, avrebbero poi dato vita a nuove realtà commerciali. A parte che non mi risulta che tra i Soci o i fondatori delle Case d'Asta nate negli ultimi 10 anni vi sia qualche privato collezionista animato dall'intento di vendere in prima persona la propria collezione, non ho ben chiaro se queste nuove realtà abbiano poi operato una politica dei prezzi differenti.... Comunque sia, mi sembra che alcune considerazioni siano d'obbligo: 1) le monete poste in vendita in Italia non sono di proprietà della Casa d'Aste: discorso diverso all'estero (San Marino inclusa) dove la Ditta venditrice può tranquillamente porre in vendita materiale di sua proprietà 2) i conferenti, così come gli acquirenti, pagano una provvigione alla Casa d'Aste. Essendo tale provvigione in termini percentuali sul prezzo di aggiudicazione, la Ditta ha tutto l'interesse a far sì che il materiale spunti la massima cifra, non la minima come é stato scritto 3) é il mercato, ovvero i commercianti e voi collezionisti, a dettare i valori finali, non la Casa d'Aste, la quale indica solo le basi d'asta. Se il prezzo é invitante (e il materiale valido), ci sarà battaglia in sala con grande gioia del venditore e della Casa d'Aste: al contrario, se le basi sono troppo sostenute ci sarà poco interesse e tanti invenduti: QUI PRODEST ? Saluti
    1 punto
  9. Aggiungo i 10 cent Irlanda 2002 e i 2 cent italiani 2005
    1 punto
  10. Finito quest'excursus di monete finisco parlando di ciò che è rimasto oggi a noi. Gran parte del basamento adesso è sotto Palazzo Caffarelli, Esistono anche ricostruzioni, molto fedeli alla moneta di Vespasiano, a parte le decorazioni del tetto e anche del periodo tetrastilo, anche se non combacerebbero le decorazioni frontonali. Questa però ci aiuta riguardo alla decorazione in vetta, con quella specie di piuma rappresentata inizialmente. Ricostruzione del Tempio sul Campidoglio Esiste anche una rappresentazione in marmo, l'unica del Tempio, in un bassorilievo proveniente dall'arco di Marco Aurelio ove è rappresentato l'Imperatore con la famiglia nell'atto di festeggiare le vittorie contro i germanici. Come si può notare anche qua il Tempio è tetrastilo, addirittura con capitelli corinzi e fregio perfettamente decorato con gli Dei al centro e due bighe ai lati e quadriga sul fastigio. La mia opinione, è che molto probabilmente lo scultore si sia preso molte libertà, a distanza di più di 200 anni dalla prima rappresentazione su moneta (credo), mescolando il nuovo Tempio con quello arcaico, anche se si può supporre una semplificazione per mancato spazio (molto frequente anche nelle epigrafi). Sperando di non avervi annoiato in questi 10 minuti di lettura.....grazie per essere arrivati fino a qua Aspetto adesso altri rovesci templari da altri utenti Mirko Fonti: Libere ricerche On-Line, qualche libretto, Wikipedia e mie supposizioni Ovviamente ben vengano correzioni e aggiunte...
    1 punto
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