3b) Aetna, essere divino e montagna
I greci non avevano un nome specifico per designare un vulcano. L'Etna era designata normalmente come una montagna (oros): celebrata da Pindaro per la sua straordinaria altezza quale Colonna del Cielo, e da Euripide quale "rupe che gronda fuoco, pyristaktos petra" per la sua attività eruttiva, mettendo in collegamento il Cielo con le profondità della Terra, Etna ha nei millenni perpetrato il paradosso di essere nel contempo Varco del Tartaro e appunto, Colonna del Cielo…
Come altre montagne sacre del mondo greco anche Etna era considerata una divinità di un'epoca remota, eppure con una propria genealogia antecedente alla stirpe dei Titani e degli Olimpi: secondo Alcimus Aetna nasce direttamente da Cielo (Ouranos) e Terra (Ge).
Sia come sia, l'importanza di Aetna in miti dalle evidenti implicazioni politiche è dimostrata pure da altre genealogie posteriori ai Dinomeidi che le attribuiscono: secondo Silenus, il ruolo di figlia di Oceanus nonché di madre dei Palici avuti dall'unione con Efesto, secondo invece Demetrio di Callatis, il ruolo di figlia di Briareus e di sorella dunque di Sicanus…
E' in questa doppia veste, di essere divino e di montagna, che Aetna compare quale arbitro nella famosa disputa tramandata da Simonide tra :
- l'antichissima Demetra, il cui culto a carattere squisitamente matriarcale era stato sovrapposto dai coloni calcidesi a quello indigeno della Dea Madre dei Sicani e Siculi;
- Efesto, che sovrappostosi all'indigeno Adranos, entra in relazione con il vulcano Etna almeno agli inizi del V secolo a.C., come testimoniano Simonide, appunto, ma anche Eschilo (Prom. 365-367). Ma di Efesto, vi parlerò in altra occasione…. :rolleyes:
3c) Aetna, arbitro nella contesa tra Demetra ed Efesto
Per illustrare questo tema, desidero riproporVi due litrae davvero eccezionali non solo per la rarità (la litra con Demetra, postata da Piakos, è di Henna, del V secolo aC ed è nota in soli tre esemplari; la litra con Efesto, più tarda, è stata postata da Numa numa ed è un unicum di Lipara …), ma soprattutto per il fascino assoluto che emanano … :wub:
E' evidente come Pindaro e pure Eschilo, chiamati dai Dinomeidi a comporre opere che esaltassero e giustificassero la loro tirannide, abbiano in tali opere rimaneggiato miti e leggende preesistenti al dominio greco in Sicilia allo scopo di giustificarne la legittimità. Qui ne avevo fatto alcuni cenni, discutendo su Aitna…, e anche qui.
Simonide (PMG 552) pure ci tramanda della disputa tra Efesto e Demetra per il possesso della Sicilia risolta tramite l'intervento di Aetna. Tale racconto appare chiaramente mutuato dalla tradizione della contesa dell'Attica tra Athena e Poseidone…
E' ragionevole supporre che anche nel caso di Simonide il tema sia stato sviluppato in un poema commissionato da uno dei Dinomeidi, Gelone o lo stesso Hierone.
Infatti, ciò che emerge chiaramente sono le implicazioni politiche sottese all'inserimento di questo elemento locale in una struttura mitica del tutto nuova e che coinvolgeva anche divinità Olimpiche… Il messaggio veicolato dalla tradizione mitica secondo cui Aetna stessa – dal forte legame con la Sicilia nella sua doppia veste di essere divino e di montagna sacra - aveva assegnato il possesso di tutta l'isola ad una delle due divinità olimpiche contendenti, consisteva in una implicita legittimazione della dominazione greca in Sicilia…
Valeria
(ps: Fine! ;))