Vai al contenuto

Classifica

  1. cig

    cig

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      3859


  2. rick2

    rick2

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      15668


  3. monbalda

    monbalda

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      2167


  4. Exergus

    Exergus

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      7654


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/26/10 in Risposte

  1. Eccomi qua... le osservazioni di dabbene (cioè la sua risposta sul "gioco" al ribasso nell'intrinseco dei denari pisani sui coevi lucchesi a parità di valore nominale) ed anche le ultime di adolfos (cito: "Ci si potrebbe chiedere eventualmente in che proporzione quantitativa essi si pongano con le imitazioni lucchesi da parte pisana o per quale motivo Pisa usufruisce di due coni diversi") sono molto pertinenti e pienamente condivisibii. Mentre relativamente al primo argomento (dabbene) sono le stesse fonti scritte a darci delle tracce e talvolta delle informazioni in merito (che purtroppo ho potuto verificare con analisi distruttive realizzate solo su pochi denari pisani con la F/PISA che ho fatto fare dallo stesso Matzke affinchè la metodica fosse la stessa da lui usata per i lucchesi presumibilmente coevi, e per ciò sicuramente confrontabile....), rispetto alla prima parte del problema posto da adolfos (quale quantità o proporzione) per adesso non è facile dare una risposta. Infatti bisognerebbe disporre di un maggior numero di scavi con contesti chiusi e ben databili compresi tra 1150 e 1175/1180 circa che contenessero queste monete, e che questi fossero scavati e pubblicati bene e completamente, cioè con i riferimenti a tutti gli oggetti trovati insieme alle monete che possano circoscrivere a questo venticinquennio la cronologia. Per intanto ho potuto trovare qualche caso, ma non sono moltissimi; e molto è dovuto al fatto che, oltre a distinguere ormai bene questo tipo di monete sia di tipo H/LVCA che F/PISA (mi ci esercito fino dai tempi della mia tesi di laurea nel '93), studio direttamente e personalmente anche la ceramica , ovvero il "fossile guida" di quel periodo, e posso avere notizie di prima mano circa le datazioni e le associazioni (cioè i materiali per tipologia, qualità e quantità che si ritrovano nello stesso strato delle monete) che sono importantissime per dare una collocazione cronologica a questo denari o mezzi denari. Diventa evidente così che per questo tipo di monete e per risolvere questo genere di problemi l'uso del metal detector non su scavo stratigrafico e/o lo sterro indiscriminato non possono dare alcun tipo di risposta. E che è necessaria l'edizione completa dei contesti di scavo e dei cataloghi delle monete da strato con tutti i dati e le foto ben leggibili (purtroppo in pochi report di scavo questo succede...). Infine che servono più analisi del contenuto di fino per tipologia di esemplari.. Invece rispetto alla seconda parte del quesito di adolfos (perchè Pisa usa due conii diversi, ed aggiungerei se sì, quando...) in base ai dati che ho raccolto penso che Pisa essenzialmente abbia coniato monete con H/LVCA per qualche anno prima di ricevere il diploma imperiale nel 1155, e che dopo il 1155 (magari non subitissimo, ma anche qualche tempo dopo...) abbia cominciato a coniare monete con F/PISA. Non so e non posso al momento dire se questo secondo conio abbia immediatamente e completamente sostituito l'altro; e comunque per un poco di tempo i denari prodotti con questi due conii possono essere circolati ancora insieme (i ritiri del vecchio circolante in questo periodo non erano sistematici ed avvenivano molto lentamente) e quindi nei contesti archeologici per esempio del periodo compreso tra il 1160 e 1175 possono essere ritrovati entrambi. Scusate se sono stata prolissa e forse poco chiara :unsure: ...fatemi sapere se ho ben compreso le vostre osservazioni o se ci sono cose da dire meglio, o da approfondire (ma non vorrei tediare troppo!). Un'ultima cosa: a proposito delle imitazione dei denari lucchesi nel corso del XII secolo, cosa ne pensate della proposta di Cristina Cicali di identificazione delle imitazioni volterrane ? (C. CICALI, I reperti monetali di Miranduolo. Prime indicazioni sulle tipologie e sugli aspetti circolatori, in M. VALENTI, a cura di, Miranduolo in alta Val di Merse (Chiusdino – SI). Archeologia su un sito di potere del Medioevo toscano, Borgo S. Lorenzo All’Insegna del Giglio 2008, pp. 403-413).
    1 punto
  2. Non riesco a mettere il Link, RIC 332 ( alessandro seveso) IVULIAMAMAEAAVG FECVNDAVGVSTAE, non Mi intendo molto ma sembra essere questa....Ciao Jagd
    1 punto
  3. Beh rick, il contesto era quello antagonistico tra Venezia e Genova, con le rispettive colonie, che si trovavano nella medesima area commerciale. Per Venezia era abbastanza scontata, come area, visto che questa coincideva con il suo mercato "preferito"; la normale propaggine dei suoi insediamenti nelle isole dello Ionio e dell'Egeo, oltre che nella terraferma greca a ridosso di Bisanzio...mentre Genova era una spina nel fianco che, con le sue colonie site nella medesima area, come Chio, cercavano di ritagliarsi spazi e creare problemi alla ingombrante "Dominante". Cosa c'è di meglio che falsificare le sue monete, con un titolo d'oro inferiore, così da minarne la fiducia guadagnata in quei mercati e in tutto il Levante? E' una delle tecniche da sempre usate per screditare la politica monetaria del "nemico" e creargli un sacco di problemi......è il solito "colpo gobbo" che ha tentato anche il Terzo Reich con le sterline inglesi false! Venezia protestò veemente con Genova ed in un'occasione (non erano ancora in guerra) riuscirono a far ritirare i primi tipi di monete contraffatte di Chio (riportavano ancora i nomi storpiati dei dogi veneziani) ed avevano un titolo molto basso (70% o peggio d'oro) e sono riconoscibili perchè non portano nell'esergo la "S" di Chio (o meglio Scio) ma tre puntini - :. - tra l'asta della bandiera ed il nimbo del Santo. Successivamente la coniazione venne ripresa, ma almeno i genovesi misero una legenda differente da quella Veneziana (o quasi) e quindi riconoscibile, come la predetta "S". Tornando al nostro...potrebbe essere benissimo un 1/2 Ducato.....ma creato all'interno di una monetazione parallela. Il 1/2 ducato (o meglio 1/2 Zecchino visto che l'iconografia era già stata modificata) venne coniato da Venezia solo con il Doge Gritti.
    1 punto
  4. Pax (Pace) “… per quanto l’impero romano fosse fondato sulla guerra e vivesse della guerra, pure la Pace vi era tenuta nel più alto pregio e considerata appunto quale premio della guerra e dono degli dei.” “Tipo comune della Pace … è una figura femminile seduta, stante o corrente col lungo scettro generalmente portato di traverso, il ramo d’ulivo, il cornucopia, il caduceo, l’insegna militare, le spighe, la palma o la corona.” Domiziano – Sesterzio R.I.C.2 507 R (Titus) Salus (Salute) “Personificazione consistente in una figura femminile stante, seduta od appoggiata ad una colonna, che il più delle volte è in atto di nutrire un serpente, il quale talora sta fra le sue braccia, talora si svolge da un’ara o da un albero.” Domiziano – Denario R..I.C.2 1084 C2 (Vespasian)
    1 punto
  5. mi sa che e` A in campo e Delta SIS in esergo forse pure Dot Delta SIS Dot che sarebbe Ric 8 Siscia 253 o 254 seconda serie con A dietro il busto che ne dite ?
    1 punto
  6. Ricevuta ieri via email da MdM la conferma di accettazione dell'ordine per le 5 commemorative 2011.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.