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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/27/12 in Risposte
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La moneta slovacca è bella, con le due aureole sarebbe stata ancora più bella, ricordava in qualche modo una moneta antica, così è più anonima, come dice Ciccio però, è meglio che mi fermi anch'io con i commenti, siamo arrivati al punto in Europa di dover aver paura a mettere un simbolo religioso sulle monete per evitare di irritare qualcuno, sarebbe bello che anche le altre culture allora usassero verso di noi la stessa sensibilità.......4 punti
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DA: I Lombardi in Europa: nomi, sedi, operatività, rapporti con le autorità Di Franco Spinelli,Enrico Corsini,Lucina Pennella,Lorna Romano3 punti
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Premesso che la R non la vedo sul serio. La foto è pessima e quel flash esalta le microporosità che, comunque, talvolta si possono incontrare. A prima vista la moneta non mi desta sospetti, è comunque molto consunta e non mi pare possa dare adito a mal interpretazioni, conservazione bassa a parte. Il Dritto è molto simile alle monete passate in aste prestigiose e poi vendute (stessa conservazione), questo per esempio, seppur in foto piccola è passato da CGN per 750$. La conservazione è più o meno uguale e il dritto mi pare molto simile (stesso conio?) ma a farla da padrona è la luce che rende tutto più omogeneo. Differente il discorso del Rovescio, la moneta si presenta pastosa, e i rilievi sembrano molto differenti da quelli di una moneta anche in bassa conservazione, però, ritengo che il problema sia sempre l'esposizione fotografica, troppo bianco (luce) e molto nero (ombre) creano un appiattimento del rilievo e si perde la spigolatura. I dettagli, però, ci sono tutti, si va dalle tegole, agli oggetti in mano alle statue, al frontone e alle porte. Questo esemplare della American Numismatic Society è sostanzialmente perfetto ma manca dei dettagli sopra indicati. In sostanza, per me, con questa foto, è buona...se poi è una vera R vuol dire che avrei preso una cantonata. :P La moneta è questa: CLM340 Mirko2 punti
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DE GREGE EPICURI Come si e' visto altre volte in alcune discussioni: il passaggio dall'Olimpo greco-romano al monoteismo sembra mediato dal culto del Sole, divinita' orientale che risultava "prevalente" su tutte le altre, e quindi per certi ambienti "unica" meritevole di culto. Certo non il Dio-Persona o il Dio Rivelato della tradizione giudaico-cristiana, ma qualcosa che un pochino gli somigliava. Personalmente, non credo che Costantino (come tanti del suo tempo, specie in ambito militare) abbia mai oltrepassato questa fase. Certo che poi utilizzo' il Cristianesimo come nuova religione di Stato. Anche Machiavelli, del resto, ci spiega che il Principe accorto deve occuparsi in questo modo della religione dei sudditi. La moneta col carro del sole che hai mostrato ripete una tipologia gia' presente in Aureliano e Probo, proprio con la quadriga frontale e le coppie di cavalli che, in prospettiva, vanno a dx ed a sinistra; raffigurazione molto affascinante, che precorre un po' le immagini prospettiche del Rinascimento. Certo e' molto piu' comune la tipologia SOLI INVICTO COMITI, in cui il sole e' raffigurato in piedi, ed e' una sorta di versione tarda di Apollo, dio solare. Quanto poco interessassero a Costantino i problemi teologici dei cristiani lo dimostra la sua lettera ad Ario ed Alessandro (vescovo quest'ultimo di Alessandria, che aveva scomunicato Ario); la lite fra i due sulla natura di Cristo e la sua eternita' (se e' generato, allora non e' eterno, o comunque non e' allo stesso livello del Padre, diceva Ario) lo indispettiva in quanto foriera di disordini e di problemi; ma ripete almeno 10 volte che sono "scemenze, stupidaggini, problemi di nessuna importanza e di nessun senso, di cui non bisognerebbe neanche parlare".2 punti
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La cosa invece che a me non va giù è la mancanza di tutela per il cittadino. Si impone il pagamento a mezzo assegno, ma l'emissione di assegni scoperti è stata depenalizzata e chi è "abituato" a pagare con i "cabrio" non viene minimamente perseguito. Anzi, pi...la tu commerciante che l'hai preso, l'assegno. Nel frattempo non dimenticarti di versare l'IVA su quella fattura che non ti è e non ti verrà mai pagata. Lo Stato invece si tutela, eccome, quando è "lui" a doverli incassare i soldi. Chiedete ai tabaccai se possono presentarsi con il libretto degli assegni o se il Monopolio di Stato non accetta pagamenti superiori ai 1000 € in cash... Come al solito, due pesi e due misure. Pagare le tasse è giusto, oltre che un dovere, ma qualche volta un occhio in più verso quanti le pagano non farebbe male2 punti
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Aggiungo un brevissimo abstract (preso dal sito http://www.sibrium.org/). La relazione si prefigge di esaminare per la prima volta le presenze monetarie della parte meridionale del Piemonte, nella zona delle attuali province di Cuneo, Asti e Alessandria. In particolare, sarà tracciato un itinerario di indagine su fonti ancora inesplorate o poco conosciute, il più delle volte disperse in pubblicazioni locali, costituite sia dalle registrazioni contabili, sia dai ritrovamenti monetari. Si cercherà di inquadrare la produzione della zecca di Cuneo in una precisa area monetaria, che presenta caratteristiche peculiari, profondamente diverse rispetto alla parte più settentrionale della regione piemontese. Dopo la conferenza sul sito saranno a disposizione le slides della relazione. E.2 punti
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Dopo la pausa Veronese riprendo con i gettoni di Maria Adelaide di Savoia..... Ecco un quarto esemplare2 punti
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E la mentalità come vedi che è sbagliata e che porta nel 2012 l'Italia tra le nazioni al mondo dove si evade di più. Se non ti fidi di questo Stato,che ha indubbiamente pregi e molti difetti, puoi scegliere liberamente di vivere in un altro paese, ad esempio la Cina o magari l'Honduras. lamenti la mancanza di virate pro popolo ma è difficile operare pro popolo se ogni popolano pensa solo alla sua pancia.La mentalità sembra che sta LENTAMENTE cambiando, e l'evasore, si, magari il tuo vicino di casa che dichiara diecimila euro all'anno ma ha casa al mare e in montagna, suv e figli a studiare in USA e magari la pensione di invalidità, non è più visto come il furbetto ma come un parassita della società. Contribuire tutti per pagare meno.Non ci vedo niente di eclatante in questo concetto. Il problema sono gli sprechi. Troppi, delle voragini ingoia denaro, spesso allocati in posti di comando e di potere.2 punti
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Dovresti decidere tu se tenerla poiche' tu solo conosci la qualita' degli altri esemplari della tua collezione2 punti
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è certo che era più bella con i simboli religiosi! ...a mio parere è una imposizione sciocca; è come commemorare Fausto Coppi senza raffigurare una bicicletta :blum:2 punti
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Vi risparmio per oggi tutti gli altri ritrovamenti (anche perchè sfigurerebbero) ma questi tre voglio postarli tutti insieme in unica scansione: Taglio: 50 cents Nazione: Vaticano Anno: 2011 Tiratura: 2.174.197 Condizioni: SPL Città: Palermo Taglio: 1€ Nazione: San Marino Anno: 2010 Tiratura: non ricordo Condizioni: BB Città: Palermo Taglio: 10 cents Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 Condizioni: BB Città: Palermo Note: mancante2 punti
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Che discussione che m'ero perso... il primo post del buon Marco qui... spero il primo di tanti altri... e vedrai che pian piano, ti avvicinerai sempre di più ai preunitari allontanandoti dal regno ;) Bella moneta, io iniziai pensa un po, postando un falso... Hai iniziato alla grande! Concordo con i pareri di @@Galenus e del gran maestro (@@francesco77), Ha si segnettini e qualche graffio (anche un po importante), ma ha dei bellissimi campi, molto fresco il R/, ed il ritratto conserva molta freschezza sui rilievi di guancia e fronte e taglio del collo. i segnetti influiscono sulla valutazione economica ma il qFDC se lo merita. Molto bello il bordo al R/, con buona centratura bei rilievi, e solo marginalmente qualche problema di conio al bordo ad ore 11, il dritto invece un po più sofferente, ed un po decentrato. Che dire, complimenti... e goditi questa avventura collezionistica di questa affascinante zecca! :)2 punti
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Spesso sul forum viene chiesta l’identificazione di tondelli che si rivelano essere tessere o gettoni di conto. Solitamente si da per scontato la cosa, ma in realtà a cosa servivano e come venivano utilizzati? Prendendo spunto da: Francesco Balducci Pegolotti, La pratica della Mercatura, (moderna edizione a cura di Allan Evans), Cambridge (Massachusetts) 1936, pp. 328-329 e Armando Sapori, La Mercatura medievale, Firenze 1972, pp. 109-117, vorrei tentare di spiegarne il funzionamento. Prima di tutto bisogna realizzare una tabella (che era sempre a disposizione dei mercanti dell'epoca) per realizzare i conteggi e le somme di denaro. In questa tabella vengono riportate nelle caselle i valori della lira e dei suoi multipli e sottomultipli naturalmente conteggiando 12 denari per 1 soldo e 20 soldi per 1 lira. Con questa tabella ora proviamo a sommare due grosse cifre. Per esempio LIRE 946893, soldi 16, denari 6 (Prima cifra) con LIRE 6473, soldi 7, denari 9 (Seconda cifra) A questo punto andiamo a posizionare le tessere o gettoni di conto (all'epoca detti quarteruoli) sopra le caselle secondo l'importo della sola prima cifra da sommare. Partendo dalle lire posizioneremo una tessera su 900.000, una su 40.000, una su 6.000, una su 800, una su 90, una su 3, poi passando ai soldi, posizioneremo una tessera sul 16 e per i denari una tessera sul 6 come da figura seguente: A questo punto procediamo a sommare la seconda cifra (lire 6473, sol. 16, den. 9). Partiamo questa volta dai denari. Prendiamo la tessera presente sul 6 (denari) e la spostiamo verso sx di tante unità quante quelle che dobbiamo sommare (in questo caso 9). Giunti alla casella 11 (denari) si posiziona la tessera sul numero 1 dei soldi e si prende un'altra tessera proseguendo il conteggio ripartendo dall'1 dei denari fino a raggiungere la cifra da sommare (9). Ricapitolando quindi, partendo da da 6 si passa a 7 (+1), poi a 8 (+2), 9 (+3), 10 (+4), 11 (+5), 1 Soldo (+6) (qui si lascia la tessera), 1 (denari) (+7), 2 (+8), 3 (+9). Abbiamo quindi una tessera sul 3 denari ed una sul numero 1 dei soldi (Ed in effetti 6 den.+9 den. = 15 den. che sono soldi 1 e den. 3) come da figura: Ora passiamo a sommare i soldi. Per prima cosa togliamo la tessera appena messa sull'1 dei soldi e spostiamo di una casella a sx la tessera presente sul 16 (sempre dei soldi) portandola quindi sul 17 come da figura: Continua...1 punto
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Ciao, Le rappresentazioni di Marte ed Ercole (ma anche del "Genio") sono le prime ad essere abbandonate e iniziano (o meglio continuano) quelle del Sole. Ci si avvicina ad un monoteismo che si affermerà infine con il Cristianesimo sotto altri imperatori? Le emissioni con Hercules e Mars sono successive a quella del Genio. Mi pare di poter affermare che dapprima cercò l'investitura, la legittimazione a Cesare (GENIO FIL AVG) magari cercando consensi tra i "colleghi". Quando questa fu avvallata, allora cominciò a "mostrare i denti", assumendo come protettore guarda caso Marte. Tipicamente "europeo", belligerante... una delle divinità di maggior successo tra le sue truppe di origine "celtica", britannica. Truppe che saranno la sua fortuna nella campagna d'Italia. E inoltre dà un'immagine di forza ai suoi avversari. Quindi a Gand ebbe la prima visione "folgorante": quella del Dio Invitto Sol. Divinità sviluppatasi nell'Oriente e adottata, analogamente a Mitra (con il quale condivide molti tratti), dalle truppe legionarie. Una divinità di tipo solare, già adottata dai suoi predecessori della fine del III secolo e dei quali diceva di essere diretto discendente. E questo ne legittimava vieppiù le mire al potere. Quindi quando sta per andare contro Massenzio altra "folgorazione": IN HOC SIGNO VINCES". E diventa "l'Imperatore Cristiano". Mia riflessione personale. - Costantino crebbe in un ambiente militare - Visse a Nicomedia - Visse in Egitto A mio modesto modo di vedere (e non ho prove in merito) Costantino fu un grande politico e sfruttò la religione per ingraziarsi le truppe al suo comando. E se era credente, allora lo era proprio del Dio Invitto, conosciuto per via familiare, per via militare o semplicemente per frequentazione in gioventù di zone dove ne era diffuso il culto. In seguito strizzò l'occhio alla fede (ma fu battezzato solo in letto di morte e forse il sacramento gli fu imposto dopo il decesso) cristiana. Va considerato poi che molte delle notizie che abbiamo su di lui sono tratte da panegirici o scritti di scrittori cristiani anche postumi e quindi, al pari di altri testi, vanno filtrati nei loro contenuti. Ciao Illyricum :)1 punto
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il secondo dovrebbe essere un Provisino- Thibaud 2 (1102-1152) DENIER Diamètre : 20mm Poids: 1,12g Argent Légende à l'avers : X TEBALT COMES (S rétrograde) Légende au revers : PRVVINS CASTRI Description de l'avers : Croix cantonnée d'un besant au 1er et au 4e, d'un oméga au 2e et d'un alpha au 3e. Description du revers : Peigne à 14 dents surmonté d'un T entre deux annelets.1 punto
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Moneta del British, striscia di contorno (perlinatura) pressoché perfetta...fosse stata perfettamente centrata...tra l'altro il rovescio è molto simile al nostro... AN632995001 I Denari di questa serie sono bellissimi, forse i miei preferiti, quelli che il RIC attribuiva ad un'incerta zecca italica (Brindisi o Roma), quelli del post vittoria ad Azio...prima o poi... :wub:1 punto
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In effetti sul padovanino hai avuto una buona intuizione. Esiste difatti questo padovanino che ha esattamente lo stesso dritto: D'altronde Cavino da qualche parte doveva pur copiare...1 punto
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Ed è quello che dovrebbe essere anche da noi. Ma i nostri politici (da sempre e di qualsiasi schieramento politico) sono sempre stati bravi a fare i fr..ci con il cu...o degli altri.1 punto
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Citavo prima la Germania. Lì se non ti pagano non paghi l'IVA ed è giusto, perchè sei un sostituto d'imposta. Ma non solo. Nell'azione di recupero del mancato pagamento, lo stato affianca il creditore per il recupero della sua IVA. Capirete che avendo come socio lo stato è tutta un'altra musica. Ecco quello che intendo quando parlo di una stato che funziona. Arka1 punto
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Lotto 201, medaglia per il VII congresso degli scienziati italiani a Napoli, cifra di realizzo 270 euro, sebbene fosse una medaglia comune c'è da dire che questo esemplare era più di spl e senza colpi al bordo, quindi stimabile ben oltre la cifra di realizzo. Complimenti all'acquirente. Lotto 202, medaglia per la campagna militare della Sicilia del 1849, purtroppo l'esemplare in oggetto era menomato di un elemento fondamentale del tondello, la punta della bandiera, la conservazione BB è quella solita per questo tipo di medaglia, trovarla inotrno allo spl è una vera impresa. Peccato! Lotto 203, medaglia in conservazione ineccepibile in bronzo dorato (effetto oro massiccio per via della doratura finissima e brillante) per l'inaugurazione del bacino di carenaggio (primo in Italia) nel porto di Napoli il 15 agosto 1852. Altra medaglia protagonista di una dettagliata ricerca storico iconografica. L'esemplare proposto da Varesi ha realizzato 900 + diritti (1044 euro) contro una partenza di 700. Uno analogo, sempre in in bronzo dorato, venne aggiudicato circa quattro anni fà in un'asta Nomisma a 1500 euro più diritti. L'incisore Scipione Catenacci compì un'opera di ineguagliabile bellezza! Vi consiglio la lettura di questo studio. http://www.ilportaledelsud.org/medaglia_bacino.htm Ecco un'immagine che risalta una caratteristica tridimensionale unica, penso che non esista alcuna medaglia con tale caratteristica ......... Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us1 punto
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Non ti preoccupare, è autentica. Anche in buona conservazione, bella moneta! Ciao, Dario :good:1 punto
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Due medaglie di Francesco I davvero imperdibili, la prima in argento per l'assunzione al trono di Francesco I di Borbone del 1825 (D'Auria 144), un esemplare imponente, l'ho vista tra le mani peserà circa 160-180 grammi, partita da 2500 ha realizzato 2600, ovviamente c'erano numerosi segnetti sul bordo, se fosse stata integra ..... altro che 2600! Betao il nuovo proprietario, spero tanto che sia un utente del forum così ce la godiamo anche noi. L'altra medaglie è sempre del 1825 ed è per il concilio provinciale palermitano, opus F.lli Costanza (coniata a Palermo). Sono convinto che è tra le medaglie più belle in assoluto di tutto l'800 (D'Auria 149), essa è stata anche protagonista tempo fà di una discussione del forum, ecco i link http://www.lamoneta.it/topic/63975-medaglia-siciliana-1825-per-il-concilio-provinciale-palermitano/page__hl__%2Bf.lli+%2Bcostanza http://www.lamoneta.it/topic/91823-medaglia-dei-fratelli-costanza/page__hl__%2Bf.lli+%2Bcostanza . L'esemplare venduto da Varesi è a mio parere q.FDC rosso, non capisco perchè sia stato classificato spl/fdc, dal vivo ho notato che il colore del metallo è di una tonalità rossa fiammante, il bordo non presenta colpi ed i rilievi sono praticamente intatti. Il suo vero valore di mercato supera a mio modesto parere i 1000 euro. Ecco l'immagine di quest'ultima. Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us1 punto
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La prima a sinistra sono 10 yen Giappone anno 63 = 1988 Y73a a seconda sono 50 centimes Algeria 1980 km 1111 punto
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Non sono monete irachene, da sinistra a destra : Egitto : 5 piastre 1376 -1967 km 412.5 Libia: 20 dirham 1395 -1975 km 15 Iran : 250 rials 1379 - 2000 km 12621 punto
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non vorrei essere nei panni del malcapitato derubato di questi gioielli (penso che si tratti di un furto su commissione) in questo caso non riappariranno sul mercato per un bel po di tempo in ogni caso stiamo attenti al mercato numismatico per segnalare un eventuale ''ricomparsa''. A proposito si potrebbe fare una sorta di catalogazione fotografica di monete rubate in modo da poter essere tutti più accorti neI futuri aquisti ? sarebbe di sicuro uno strumento molto utile secondo me1 punto
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La seconda è una moneta di Titurio Sabino, monetario nell'89-88, che coniò le sue monete durante la Guerra Sociale prelevando il metallo dal pubblico tesoro in virtù della Lex Plautia-Papiria, come prova la legenda A[RGENTO] PV[bLICO] sulla variante 1c del tuo denario (il tuo porta invece TA[TIVS] in monogramma). Nel 79 diventerà legato del proconsole Q. Caecilius Metellus Pius, partecipando alla guerra contro Sertorio. Si vantava, dal nome, di discendere dai Sabini, onde il riferimento al re Tazio. Era comunque persona colta ed orgogliosa delle antiche tradizioni della Repubblica, come testimoniato i R/ dei suoi denarî1 punto
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Mi hanno sempre "intrigato" quelle volte a botte effettuate in tempi di medioevo Costruire è un lavoro che diventa espressione d'arte quando piu' la portata dell'edificio da realizzare è importante e quanto maggiori siano i fondi dati dal committente. Quei Signori, probabilmente di fondi ne avevano molti , ma sono convinto che avevano anche molta autorità sul popolo per sfruttare piu' maestranze possibili con poche spese....... per curiosità riporto un quadro di coloro che operavano in un cantiere medievale.... ( trovato in rete..) architectus, tale qualifica presente fino all’XI secolo, si perde tra XII e XIII secolo per riapparire dal XIV secolo in poi; artifex: con questo termine viene spesso indicato l' edificatore artifices: sono spesso rappresentati nell’atto di disporre gli elementi costruttivi di un muro, quali le pietre ed i laterizi operarius: sarebbe il manovale; lathomus: il tagliatore delle pietre, aveva un ruolo tecnico-progettuale maczonerius: colui che ‘faceva i mattoni’ tallapetra: nel 1150 Stefano tallapetra, maestro lapicida, è da intendere come un piccolo imprenditore artigianale Ti ringrazio per la capacità di trovare e darci sempre spunti di riflessione1 punto
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Caro Francesco, il possesso di un po' storia testimoniata, sopratutto se racchiusa in pochi esemplari, costa e produce. Il "capolavoro" riguarda solo il prezzo non il resto. L'arte della medaglistica, tranne che in alcuni casi e non in questo specifico, secondo me, è altra! :hi: Credo che i gusti siano personali ma dato che sono un amante delle medaglie borboniche mi dissocio in modo netto dalla sua gratuita e denigrante osservazione! Non so cosa Lei collezioni, se monete o medaglie, ma non si può essere indifferenti guardando questa medaglia! Sicuramente sia prima che dopo ne avranno coniate di più belle ma dire che questa non trasmette nulla mi sembra riduttivo e precipitoso. Cordialmente Jolly-Roger Le chiedo scusa, ma entrare a gamba tesa è poco rispettoso! Probabilmente non ha ben afferrato l'analisi circa il mio concetto di arte. Penso di essere stato chiaro nell'evidenziare, nei post precedenti, le incongruenze sia formali, sia artistiche esistenti nella medaglia celebrativa del matrimonio 1797. Lei può essere "amante delle borboniche", ma non può generalizzare il suo "gusto" per universalizzarlo e definirlo "Arte". Storia e Arte, in alcuni casi, non sempre si amalgamano. E' il caso della medaglia oggetto di discussione. Ripeto: a mio avviso c'è solo un piccolissimo racconto storico, ma non arte! Ora, se Lei avverte brividi e meraviglia nell'osservare l'insieme della composizione è giusto che resti con tali sensazioni evitando però di attribuire concetti e pensieri "gratuiti e denigranti" a chi non li ha mai espressi. Io, nel mio piccolo, colleziono storia. Purtroppo … l'arte, intesa come scultura e pittura, mi è possibile collezionarla solo con immagini, foto e studi e non riguarda "quella" (per comprenderci) celebrativa dei regnanti borbonici. :hi: Secondo il mio modesto avviso l'arte, in senso generale, comprende tutte quelle attività umane che costituiscono forme creative di espressione estetica.La capacità dell'arte, tra l'altro, è quella di trasmettere un emozione, un messaggio, che naturalmente vengono interpretati soggettivamente! Una espressione artistica può piacere o non piacere, nulla da eccepire.Lei mi parla di scultura e pittura, di grandi artisti o pittori, tanto di cappello, ma credo che questo forum di discussione sia improntato su monete e medaglie borboniche!!! Per concludere Le dico che io non voglio insultare nessuno ( mi dispiace se pensa questo) ne imporre le mie idee a nessuno, ognuno di noi esprime un parere che naturalmente può essere condiviso o meno, piacere o non piacere......come l'arte! Cordialmente Jolly-Roger1 punto
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Ciao Illyricum, grazie per questo bello spunto. In realta', se devo dare il mio parere da un punto di vista collezionistico, il primo medaglione e' sicuramente il migliore. Pesa 50 grammi e sembra avere ottimi rilievi e una bella patina marrone rossiccia da ossidazione successiva ad antica spatinatura, credo. E' anche completo e ben centrato, peccato solo per la mancanza di dettagli sul rovescio, ma per un medaglione bisogna accontentarsi (e qui ci si accontenta bene!). Il secondo e' un sesterzio battuto su tondello fuori misura, essendo Alessandro Severo ed avendo purtroppo quella brutta mancanza di una parte del tondello (altro che sbeccatura!), secondo me rimane piu' che altro una curiosita'. Cercare di venderlo facendolo passare per un medaglione e' sicuramente un buon tentativo ed auguro al conferente di riuscirci, pero' e' sicuramente una forzatura, rimane una curiosita' peraltro penalizzata esteticamente. Il bimetallico di Alessandro Severo e' molto interessante come rovescio, presenta dei restauri al dritto peraltro dichiarati e una patina scura di quelle che andavano nel 1800, probabilmente ha anche residui di cere e trattanti che si davano al tempo alle monete e che contribuiscono al colore attuale. Il medaglione di Gallieno con la pelle di leone e' interessantissimo come tipologia e presenta un ritratto notevole. E' ben centrato e in buona conservazione, il colore scuro molto omogeneo fa pensare con ottime probabilita' a una ripatinatura. Il medaglione da 8 aurei di Claudio II e' un pezzo importantissimo, eccezionale, per questo tipo di nominale sarebbe oltremodo importante riportarne informazioni su provenienza e pedigree.1 punto
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Beh.... si .... lo stile.... il peso ... il diametro.... il materiale.... le lettere e la composizione della legenda.... ma soprattutto..l'occhio. e l'esperienza.. :pleasantry:1 punto
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In linea di massima, era una tipologia poco curata ma la tua sembra sovraconiata, anche nel dritto si nota in legenda la scritta Philippus III REX come del resto al R/ c'è una sovrapposizione di conio1 punto
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Personalmente quest'anno in fiera a Verona ho acquistato anche e soprattutto con assegni, tanto é vero che li ho finiti! Sono riuscito ad acquistare anche da commercianti che non conoscevo, e non mi conoscevano... Per importi non eccezionali, ma nemmeno trascurabili. E' bastato che i "vicini" gli facessero un cenno col capo per risolvere il problema, non da poco, della fiducia verso un nuovo cliente che al primo acquisto richiedeva pagamento in assegno. Ho ringraziato. Poi... Siete tutti così contenti della tracciabilità adducendo a motivazione che così facendo ci si possa giustificare da eventuali accuse di evasione. Trovo interessante il processo mentale il quale porta a pensare che sia giusto dire cosa, quando, a quanto e dove si compra, allo stesso soggetto che ti minaccia economicamente e con ogni mezzo, ogni giorno ed ovunque. Ora, se posso capire che sia difficile questo tipo di visione da parte di chi di Stato ci ha vissuto per una vita, e magari ci vive ancora, non comprendo invece come questo sia assimilabile da qualsiasi uomo che voglia ritenersi un minimo libero. L'evasione non c'entra nulla con il mio discorso, solo personalmente NON MI FIDO di questo Stato tanto da trovare giusto o addirittura provar piacere nel dirgli quello che ho, dove lo ho, quanto l'ho pagato, dove l'ho preso e da chi. Poi siccome mi obbligano a farlo in modo coercitivo, lo devo fare e lo faccio. Non sono uno di quelli che é contento di essere controllato di più nella mia vita privata perchè "così quelli che rubano avranno vita più difficle" (ovvero gli altri). Io mi fermo ai fatti certi: mi controllano di più e mi richiedono anche più burocrazia da sbrigare. I modi di governare cambiano, se non ve ne foste accorti, così, pronti via. E non mi pare che queste virate siano sempre pro popolo: figuriamoci se peggioreranno ancora le cose. Comunque sia, la storia insegna. Restano i fatti.1 punto
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Premesso che di notizie così ne abbiamo poche per valutare quanto realmente accaduto. Quando compro una medaglia, parliamo di poche centinaia di euro, sto tutto il tempo con la mano sul petto all'altezza della tasca interna fin quando non arrivo a casa. Per strada sembrerò un novello Napoleone o al massimo uno che sta prestando giuramento. Se effettivamente parliamo di cifre importanti come queste non penso che le farei viaggiate in treno e non si sa come. Non penso che chi acquisti pezzi del genere abbia problemi ad acquistare una valigetta blindata o a predisporre una spedizione ad hoc. Mi sanno sempre di strano queste notizie, bah!1 punto
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Ciao Vathek1984! Bella moneta, il 1921... che rilievi ! Ci avevi parlato di come questa moneta fosse nel tuo mirino... complimenti, son contento per te del fatto che hai avuto l'opportunità di averne un esemplare alle condizioni che cercavi. Per la conservazione condivido, pur nella mia scarsa esperienza, la tua valutazione, anche se credo davvero che non sia da valutare con gli stessi parametri con i quali si giudicano i millesimi successivi. Bella storia ha questa moneta, complimenti e grazie a tutti per le preziose informazioni!1 punto
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Ciao, mia semplice dimenticanza....l'età avanza portate pazienza... Nella mia bibliografia generale l'articolo è presente...1 punto
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Quella 5 lire del 1901 io c'è lo, e di 1000 lire forse ne ho 20. Sono ricco..... Peccato che quella 5 lire l'abbia pagata solo 1 euro. Comunque sicuramente per la 1000 lire c'era qualche sbaglio, ma per la 5 lire non credo proprio, guardate quest'altra, voi lo vedete il timbro, io no: http://www.ebay.it/itm/1-corona-modello-occupazione-italiana-fiume-01-12-1916-/190758152478?pt=Banconote_Italiane&hash=item2c6a12691e Anche il titolo è strano, cosa significa "modello". Roba da matti.1 punto
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vorrei porre alla vostra attenzione questo annuncio truffaldino http://annunci.ebay.it/annunci/collezionismo-e-fai-da-te/brescia-annunci-brescia/5-lire-1901/37913382 il venditore ha preso la foto sicuramente da internet stessa foto1 punto
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Buon giorno a tutti. Posso comunicarVi che il sito internet della N.I.A. sarà accessibile a partire dal prossimo lunedì.2/12. Confermo i numeri di telefono per contattare la Segreteria della N.I.A.: 011. 5621930 e 011. 4547376 (chiedere della Dott.ssa Luisa Valle) Di seguito (non sono riuscito ad allegarla), riporto la lettera di saluto agli Iscritti, dalla quale si possono anche ricavare le "linee d'azione" che mi propongo di perseguire. Detto ciò, faccio appello alla Vostra pazienza e tolleranza; non è che si possa, dall'oggi al domani, partire in quarta ed affrontare tutte le annose problematiche immediatamente, anche perchè ci sono le incombenze della nostra quotidianità che hanno, aihmè, la priorità su tutto il resto. Al di là della elezione, il Convegno veronese è stata l'occasione per parlare con molti protagonisti della numismatica italiana e questa esperienza è utile per capire quale sia "la temperatura" dei problemi sul tappeto....... :pleasantry: Auguriamoci, dunque, un buon lavoro. Saluti. Michele ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Un saluto cordiale a tutti gli iscritti alla N.I.A. Lo scorso venerdì 23 novembre, in occasione del Convegno numismatico di Verona, mi avete riservato il grande onore di eleggermi Vostro presidente. Nel ringraziarVi per avere riposto in me la Vostra fiducia e stima, assumo con questa nomina l’obbligo morale di impegnarmi al massimo per non disattendere le Vostre aspettative e per cercare di raggiungere insieme a Voi almeno qualcuno dei numerosi obbiettivi che la nostra Associazione si propone di conseguire. Sappiamo che l’attuale momento storico non è propizio per dialogare con le Istituzioni intorno agli annosi problemi che mettono oggi a repentaglio la stessa esistenza del collezionismo e del commercio numismatico. I gravi perturbamenti economici che affliggono la nostra società e l’incertezza sulla continuità di azione dell’attuale Dirigenza politica, anche in vista della prossima scadenza dell’attuale “Governo tecnico”, ci pongono in una diffusa condizione di timore e di sfiducia rispetto a quelli che potranno essere gli auspicati correttivi, quanto meno interpretativi, dell’attuale normativa sul possesso e sul commercio dei beni numismatici. Non va neppure sottaciuto che nel “marasma” dei gravi problemi sociali che attualmente attraversa il Paese, si rischierebbe di rendere l’interlocuzione sui temi che abbiamo a cuore , anacronistica se non persino in qualche misura “imbarazzante”. Se a ciò aggiungiamo gli orientamenti restrittivi della Magistratura e l’apparente chiusura al dialogo degli ambienti ministeriali, abbiamo delineato un quadro che, almeno per il momento, non sembra non dico favorire, ma neppure incoraggiare, un qualunque tentativo volto al confronto con i nostri Referenti istituzionali. Tuttavia, riterrei opportuno tentare di creare innanzitutto un fronte comune fra tutte le Associazioni, che si sentono coinvolte ed interessate dalle medesime problematiche, sulla scia di quello che già alcuni anni orsono proponeva il compianto Maestro Mario Traìna. Mi pare evidente che procedere separati depotenzia la nostra azione comune e ci penalizza agli occhi di chi aspira più a vederci divisi che non ad avere di fronte un’unica compagine che rappresenti il nostro pur variegato mondo. E’ per questa ragione che sarà mia premura “esplorare” al più presto la disponibilità delle altre Associazioni numismatiche ad elaborare una comune piattaforma operativa sulla quale lavorare insieme, allo scopo di essere pronti ad esporla e discuterla con le Istituzioni, nel momento in cui apparirà opportuno farlo. Nel frattempo, la N.I.A. opererà comunque per e nell’interesse degli iscritti, occupandosi non soltanto di allestire eventi culturali, ma cercando altresì di soddisfare le necessità dei propri Associati nelle diverse sfaccettature dei problemi che dovessero presentarsi di volta in volta. In quest’ottica sarà gradito il contributo di tutti gli iscritti che riterranno di avere dei suggerimenti e dei consigli da rivolgermi; assicuro che tali istanze saranno sempre prese in considerazione e discusse con il Consiglio direttivo. Concludo rinnovando i ringraziamenti non solo a chi mi ha concesso la Sua fiducia ma a tutti gli Iscritti, il cui sostegno ed appoggio saranno sempre fondamentali per il raggiungimento di un qualunque risultato. Un abbraccio a tutti. Michele Cappellari1 punto
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ciao matt,complimenti,il tuo è proprio un bel bottone borbonico,purtroppo non ti so dire a che reparto potesse appartenere visto che non si trovano molte notizie su questi fantastici oggetti,un bottone simile ma senza corona d'alloro viene catalogato come bottone appartenete ai funzionari di corte del regno di napoli(BOTTONI MILITARI ITALIANI,C.Sabatini-E.Antonini). se ne hai degli altri postali pure,sicuramente molti utenti saranno curiosi di vederli...1 punto
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Propongo a questo punto di creare una sezione NIA (e magari anche NIP) al fine di rendere noto agli utenti tutte le iniziative che perseguono le finalità di aiutare e sostenere gli iscritti nelle loro vicissitudini di carattere commerciale, legale, fiscale ecc. legate alla numismatica. Valutino i responsabili se la mia proposta merita di essere presa in considerazione.1 punto
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Nell'articolo che hai trovato sono interessanti le foto delle croci.... purtroppo sono piccolissime e non dice la fonte..... per cui non sappiamo se siano vicine o di altri luoghi.... certo che se fossero di altri luoghi, la croce A e la croce C sono molto simili, per cui ne avremo due di questa categoria... inoltre, le cita come "simboli templari"..... vediamo se si può contattare l'autore del blog, almeno per sapere da dove ha tratto le foto (luogo o sito web...). ecco lo schema: Mi sembra che la A e la C siano lo stesso tipo di croce..... La C ha i raggi leggermente più piccoli ed il centro è messo più in risalto.. comunque sia, la tipologia è la stessa.1 punto
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Un bel 10 tornesi, secondo me coniato a Napoli, sia per il contorno riferito come dal basso a sinistra verso l'alto a destra, sia per i particolari del rovescio (punte del giglio, lettera S, parte alta della cifra 1). Ottima conservazione, il segno sulla testa del re potrà intaccare la valutazione economica, ma lo stato di conservazione resta alto, anche per me SPL+/qFDC: metallo "fresco" ed aspetto totale gradevolissimo. Complimenti!1 punto
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e delle ricezze di certe scene......che chi fano vedere documenti e attrezzi del epoqua....!!! ^_^1 punto
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Ciao, mi raccomando... non prendete le mie presentazioni degli hoard inglesi per un messaggio pubblicitario subliminale in favore della legislazione inglese o l'uso regolamentato dell'MD. Si tratta di un mondo estremamente diverso da quello italiano (a livello di legislazione, cultura, etc...) e a mio parere non si può portare un confronto diretto. ;) Posto tali discussioni solo per divulgare le scoperte che vengono fatte in territorio britannico e che vengono spesso divulgate e presentate. Ho cercato anche rinvenimenti in altri settori europei (Balcani ad esempio) dove so emergono queste evidenze archeologiche ma la pubblicizzazione dei rinvenimenti non è altrettanto efficace. Ciao Illyricum :)1 punto
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come da titolo scambio le seguenti divisionali italiane, se siete interessati contattatemi per MP e proponete uno scambio. Italia - Dittico FdC Giacomo Puccini - 2004 Italia - Divisionale FdC 8 valori - 2003 Italia - Divisionale FdC 9 valori (con 2€ Cavour) - 2010 Italia - Divisionale FdC 9 valori (con 2€ 150°) - 2011 Italia - Divisionale FdC 10 valori (con 5€ Arg. 150°) - 2011 Italia - Divisionale Proof 10 valori (con 5€ Arg. 150°) - 20111 punto
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Ho il problema dei libri .. che problema è ? Un problema di famiglia, quando mia moglie ed io organizzammo la libreria ci dividemmo in maniera più o meno equa gli spazi; direi un 60 % per la numismatica ed il restante per i suoi di libri (fa impressione quanto legge ma fortuna mia ha scoperto quell'accrocchio digitale che leggi e non sfogli). Ho esteso il mio dominio oramai sul 80% della libreria con piccoli raid notturni, occultamenti strategici, prestiti a fondo perso (il tutto sempre ed unicamente dei suoi di libri - i miei non si toccano). Poi abbiamo (ho) fatto una seconda libreria che in meno di un anno si è riempita solo di cataloghi; non contento ho spostato quanto più potuto di doppie edizioni e varie in campagna.... ed ora sto riempiendo l'ufficio.E' il vero limite: lo spazio, non la voglia di imparare. In modo analogo a Numa, ho cominciato con i libri, le monete costato parecchio ed i libri meno, quindi iniziai da li, premesso che per le monete "tutte" ho un virus letale che non mi abbandona mai. Eriditati alcuni libri tra cui lo Gnecchi per la monetazione di Milano, M.H. e MIllinger per la monetazione napoleonica, e qualche decina di cataloghi d'asta, vari fascicoli della RIN e via discorrendo mi sono messo a leggere, quanto più potevo di monete, ed è stata la mia base, certo con principale attenzione al periodo napoleonico, ma anche il resto, leggere e confrontare, ed oggi comunque se compro un libro non è per averlo ma per farne un uso più "numismatico", non lo leggo tutto, per carità non ne ho capacità e tempo, ma cerco di memorizzare visivamente ciò che mi potrà servire in futuro; ora mai ho buona conoscenza di me stesso e so cosa mi potrà piacere.Non critico assolutamente chi approfondisce esclusivamente ciò che colleziona, ci sono tanti discorsi da affrontare, dall'impegno economico, alla mancanza di spazio (una collezione può stare nello spazio occupato dal volume di un tomo del CNI), alla mancanza di tempo (comprare un libro e non leggerlo ... che senso ha? ), trovo sia un peccato. E' stata la mia fortuna numismatica leggere prima di acquistare.1 punto
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