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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/27/13 in Risposte
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son comunque stracontrario a questa definizione di monete da studio ! non esistono monete da studio e monete da collezione ! son tutte degne di essere studiate e collezionate e se volete affermare il contrario vi tiro fuori un po di esempi per farvi cambiare idea !2 punti
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Anche se in ritardo.......posto la tavola delle monete.......almeno sappiamo cosa bolle in pentola2 punti
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Quale scegliere? Quale mi piacerebbe avere io? L'imitativa d'area padana del V-VI secolo di maurizio7751? Non è certo una moneta comune da vedere, anche se certamente non sono molti quelli che aprezzano queste tipologie e le conoscono, ... io anche ne so pochissimo e non ne ho mai avuta una in mano, ... ma vederla questa, mi fa fantasticare su periodi bui e difficili e poco conosciuti numismaticamente parlando e per questo aperti a nuovi studi e scoperte. Non è d'oro, non è d'argento, ... è una una monetina usata dalla gente del popolo, quella gente che in quegli anni viveva con una grande insicurezza del futuro. Moneta da accarezzare. Il grosso di Trento? Rientra nell'ambito di interesse numismatico a me più vicino. Bell'esemplare. Moneta che starebbe bene in una collezione medioevale. Il ducato d'oro di Tommaso Mocenigo? E' il Doge sotto il quale si è chiusa la lunga esistenza dello stato patriarcale friulano, così che il senato veneto da lui presieduto, il 13 settembre dell'anno 1420 proclamava che "Non in odio di qualche chiesa né per ambizione di maggiore stato, ma solo per la difesa del nostro Stato abbiamo sottomessa la Patria del Friuli". Io colleziono monete del patriarcato di Aquileia, e ho sempre pensato di chiudere la serie con un aureo di Tommaso. Moneta da avere. Ma non ho dubbi. Di questo elenco la moneta che preferisco, che invidio, che vorrei avere, è la didracma di Cirene di Roth35. Una moneta che reca l'immagine del Silphium; una pianta che l'irresponsabile cupidigia dell'uomo ha estirpato dalla faccia della terra. Una pianta estinta. Rappresentata in questa moneta perchè allora valeva più dell'oro. Una pianta che continua a vivere e fiorire e può esser vista e ricordata perchè incisa in una moneta. E qui la moneta e la numismatica sale e s'impone nella conoscenza storica del passato.2 punti
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Nella giornata di ieri, complice il maltempo, ho deciso di tornare a visitare il Museo della Media Valle del Liri di Sora. Bisogna ammettere che i reperti al suo interno non sono di certo molti, ma quei pochi, sono ben esposti e meritevoli di una visita. In particolare all'interno del museo è esposto il reperto a mio avviso più interessante come da titolo della discussione, cioè il Thesaurus di Sora datato al II sec. a. C. Si tratta in pratica di un contenitore per le offerte posizionato all'ingresso del tempio (ora sede della cattedrale). Il corpo era costituito da tre blocchi in pietra scavati. I due corpi superiori, una volta uniti, lasciavano un foro per le offerte che venivano inserite dall'alto e che andavano a cadere nel terzo blocco che faceva da base e che raccoglieva le monete. Particolare ancor più interessante è la calotta in bronzo che copriva la parte superiore e che aveva dei fori (simili a quelli di un moderno salvadanaio) che permetteva l'inserimento di offerte (e dal tipo di foro, solo monete). Qui l'immagine del Thesaurus ed il link da cui è stata tratta e da dove è possibile reperire qualche notizia ulteriore anche sulle iscrizioni presenti sulla calotta bronzea. http://www.menteantica.it/am/itinerari/paesi/533-torna-a-casa-la-calotta-bronzea-del-thesaurus-di-sora Nell'esposizione erano assenti le monete rinvenute in esso (poi spiegherò il motivo...) che però sono indicate nella guida del museo. Si trattava di 50 monete databili tra il 211 a. C. e la metà del I secolo d. C. (datazione riportata nella guida) 3 Assi con Giano/Prora del 211 a. C. 1 denario di Lucius Licinius, Cneus Domitius e Caius Pomponius del 118 a. C. 1/2 asse di Pompeo Magno del 45-44 a. C. 2 assi con nome divus Julius (teste Ottavio e Cesare) del 41-40 a. C. 2 assi con nome divus Julius (testa Ottavio e corona d'alloro) 18 assi dei triumviri monetali d'Augusto, Caius Cassius Celer (16 a.C.), Caius Gallicus Lupercus (16 a.C.), Cneus Piso Cn. F. (15 a.C.), Lucius Naevius Surdinus (15 a.C.), Caius Plotius Rufus (15 a.C.), Publius Lurius Agrippa (7 a. C.), Marcus Maecilius Tullus (7 a.C.), Marcus Salvius Otho (7 a. C.). 1 asse con nome Tiberio (10-11 d. C.) 2 assi di Augusto zecca di Roma (10-11 d.C.) 1 asse di Tiberio (16 d. C.) 2 assi di Tiberio (22-23 d. C.) 2 assi con l'effige di Druso (22-23 d.C) 8 assi con altare della Providentia (31-37 d. C.) 1 asse con Aquila (fine regno Tiberio) 1 asse di Caligola con Vesta (37-38 d. C) 1 asse con Germanico (37-38 d. C.) 1 asse con effige di Germanico (emissione non datata di Caligola) 2 monete in bronzo di età repubblicana Dove sono oggi le monete??? Cito testualmente la nota della guida: Fino agli anni '90 le monete erano all'interno dei magazzini della Soprintendenza archeologica del Lazio nei pressi del tempio di Ercole a Tivoli, dove sono state viste e studiate. Chi scrive ha tentato di rintracciarle, purtroppo senza fortuna, recandosi nei magazzini. Per approfondimenti F. Catalli-J. Scheid, Le thesaurus de Sora, in Revue Numismatique, VI serie, tomo XXXVI, 1994, pagg. 55-65. Qui il link: http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_1994_num_6_36_1997?luceneQuery=%28%2B%28content%3Athesaurus+title%3Athesaurus^2.0+fullContent%3Athesaurus^100.0+fullTitle%3Athesaurus^140.0+summary%3Athesaurus+authors%3Athesaurus^5.0+illustrations%3Athesaurus^4.0+bibrefs%3Athesaurus^4.0+toctitles%3Athesaurus^4.0+toctitles1%3Athesaurus^3.0+toctitles2%3Athesaurus^2.0+toctitles3%3Athesaurus%29+%2B%28content%3Asora+title%3Asora^2.0+fullContent%3Asora^100.0+fullTitle%3Asora^140.0+summary%3Asora+authors%3Asora^5.0+illustrations%3Asora^4.0+bibrefs%3Asora^4.0+toctitles%3Asora^4.0+toctitles1%3Asora^3.0+toctitles2%3Asora^2.0+toctitles3%3Asora%29%29+AND+%28+%2Baccess_right%3A%28free%29+%29&words=thesaurus&words=100&words=140&words=sora&words=free E' la prima volta che scrivo in questa sezione :P, se i curatori ritengono che la discussione sia più attinente all'archeologia possono liberamente spostarla.1 punto
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Buona serata E si, cari amici, intendo proprio scrivere di quello definito “il più vecchio mestiere del mondo”. :pleasantry: E' in effetti una vecchia storia, tanto vecchia che nasce nella notte dei tempi; a noi sono giunte inequivocabili racconti di donne bellissime, seducenti, colte ed anche sapienti, che fecero del loro corpo un oggetto di desiderio e di scambio; di tantissime altre, prive di questi requisiti, l'oblio. Desidero raccontarvi di quelle donne che praticavano il “mestiere” nella Venezia rinascimentale, luogo che, più di altri, ha rappresentato un paradigma, il modello di riferimento al quale guardare. Guardiamo quindi anche noi, a distanza di tanto tempo, questo modello, non dal buco della serratura, ma alla luce del sole per i risvolti economici e numismatici che ci offre. La Venezia nei primi decenni del 1500, come osserva il P.G.Molmenti in “La storia di Venezia nella vita privata” Roux e Favale 1885, era un convegno di forastieri, le venete cortigiane, celebrate ovunque per la gentilezza, l'eleganza e la civetteria carozzosa, avevano sempre menato vita splendida, tenuti appartamenti sontuosi e goduta un'ampia libertà, eludendo le leggi. Invano il Senato pubblicava decreti sopra decreti, commosso nel vedere le meretrici accresciute in tanto eccessivo numero; le quali posposta ogni erubescenza et vergogna, pubblicamente vanno per le strade e chiese e altrove, si ben ornate e vestite, che molte volte le nobili e cittadine nostre, per non esser differenti dal vestire dalle dette, non solum dalli forastieri, ma dalli abitanti non conosciute sono le buone dalle triste. Quindi, all'apparenza, queste cortigiane “honorate”, non potevano distinguersi dalle nobili e dalle cittadine di censo; tutte si abbigliavano alla stessa maniera ed i modi usati dalle prime, non differivano poi molto, dalle seconde. Quelle meno “honorate” erano invece riconoscibilissime; spesso erano vestite con abiti maschili, ma ancora più spesso poco vestite, col seno scoperto o con la gamba nuda a penzoloni dalla finestra...... :blush: Marin Sanudo, nei suoi famosi “diarii”, ne parla più volte, sia in generale, sia di alcune di quelle che assursero alla fama ed al potere; potere dei soldi, ovviamente. Egli stima che a Venezia ce ne fossero circa 12.000; una industria, quella del sesso, che non poteva essere né trascurata né elusa. Possiamo dire che era una delle attrazioni “turistiche” più importanti e che faceva convergere sulla città schiere di “visitatori”. Proprio per questo venivano stilate delle vere e proprie guide, come quella del 1565 circa, intitolata: “Catalogo de tutte le principal et più honorate cortigiane di Venetia” dove ritroviamo una giovanissima Veronica Franco, credo la più famosa e la più “honorata” tra le onorate. Il suo domicilio risulta essere in Santa Maria Formosa e la sua prestazione ha un costo di due scudi. Proprio colei che in età più matura (e ad altri “costi”) venne invitata dalla Signoria ad allietare Enrico III di Valois, re di Francia e di Polonia, di passaggio a Venezia; una notte che diede lustro e fama alla donna.....un po' meno al re che, certamente, non poteva farsi vanto di un coito prezzolato. :dirol: Ma torniamo ai due scudi. Considerato il periodo, bisogna ritenere che ci si riferisca allo scudo d'oro, prima moneta ad essere così denominata e coniata sotto il dogato di Andrea Gritti (1523-1538) e poi successivamente da altri dogi; il primo scudo in argento, vede infatti la luce molto più tardi, sotto il dogato di Nicolò Da Ponte (1578-1585). Scudo in oro al nome di Andrea Gritti gr. 3,40 - diametro mm. 25 Continua...un po' per volta.... così lascio spazio agli interventi. saluti Luciano1 punto
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Buongiorno, qualche esperto potrebbe dirmi il valore della corona d'argento della foto e a quale prezzo di vendita si può piazzare? Grazie1 punto
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Aspetta di vedere quello che sto ultimando quello lo potrete scaricare, solo che mi sono fermato mi girano gli occhi é da stamattina che lo controllo e purtroppo ci sono errori. Siamo a 152 voti, bello sottolineare che le antiche hanno totalizzato sino ad adesso il maggior numero di voti ben 50. Come al solito giù nella mia firma maggiori dettagli1 punto
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Posso confermare il periodo c. 325-323 a. C. apollonia1 punto
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Si è vero,splendido memorandum per tutti, a volte poi non tutti vanno in piazzetta o magari anche per pigrizia non votano, invece è da queste piccole cose che si vede anche una condivisione, votare, ti permette di lustrarti gli occhi e poi è un attimo veramente....1 punto
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Salve a tutt* faccio un primo "rapido" intervento, in seguito anche alla segnalazione di @@altegiovanni, che ringrazio (visto che in questo periodo mi connetto di rado e non riesco a seguire bene tutte le discussioni interessanti del forum). In realtà molte considerazioni sensate, e che mi trovano d'accordo sono state fatte in parte da @@EffePi ed in parte da @@dizzeta. Ed inoltre per poter valutare bene dovrei avere le fotografie a più alta definizione e con metrino di riferimento (andrebbe messo sempre...guardate un poco il sito del PAS: lo fanno pure i dectoristi inglesi ;)), le foto anche del taglio (questo penso vi immaginiate perchè) e pure lo spessore medio (o preso su almeno due estremità) del tondello. Queste cose valgono ancora di più per tutte le monete genovesi di quel periodo, visto che spesso sono stati usati gli stessi conii per monete diverse di simile diametro, cambiando piuttosto il metallo e/o lo spessore del tondello per variarne il peso e dunque il valore (ecco perché sul libro di Banca Carige per completezza ho riportato anche questo dato, seppure purtroppo non lo si faccia quasi mai...). E che come ha ricordato DZ c'erano in attivo diversi falsari. Nel caso che altegiovanni o il suo amico non potessero postare qui questi dati posso dare loro per MP il mio indirizzo e-mail, anche se poi mi parrebbe giusto riportare quanto più possibile le varie informazioni qui, per continuare a discuterne insieme. Dette queste cose, la prima considerazione che mi pare importante da fare è che con quel tipo di conio, ovvero con quella crocetta uncinata ad inizio legenda, quel tipo di croce accantonata da stelle nel campo rovescio e quella legenda per quell'anno (ed in generale per il periodo tra il 1665 e 1675) questo esemplare può essere solo stato realizzato a partire dal/ ispirandosi al conio dello scudo stretto. Il mezzo scudo stretto in quegli anni infatti ha una crocetta potenziata semplice, mentre lo scudo ed il mezzo scudo largo hanno ovvie differenze, pur mostrano la crocetta uncinata in legenda. Non mi sono noti infine esemplari "ibridi" tra scudo e mezzo scudo per peso e valore, ma per quanto riguarda i documenti della zecca devo dire che per il momento sono arrivata a rivederli fino al XV secolo, anche se per il XVII secolo fino ad ora ho sempre trovato molto puntuali i riscontri di chi mi ha preceduto, soprattutto i dati resi noti dal Desimoni. Quindi per adesso proverei a ragionare in base a quello che sappiamo. Appurato anche questo, rimane allora da capire se tale coppia di conii sia stata usata per farne tendenzialmente uno scudo stretto in argento, o se invece sia stata impiegata per produrre una moneta che una volta fatto un bel bagnetto d'oro sembrasse da 5 doppie. Infatti non scarterei del tutto questa ipotesi già avanzata da DZ, anzi: se guardate nel CNI fino al 1673 questa moneta era realizzata con i conii dello scudo stretto e per quell'anno ha esattamente le caratteristiche di cui sopra, cambiando poi croce nel campo proprio dal 1675. Per il 1674 guarda caso non mi sono conosciuti esemplari. Potrebbe essere anche uno scudo stretto un poco tosato per il diametro (40 mm contro i 41-42 di media), ma mi fanno riflettere varie cose, tra cui il peso così basso (troppo! siamo assolutamente sicuri della pesata ovvero del bilancino usato?) , quella porosità diffusa del tondello (riguarderò i pezzi della Fasciolo, ma mi pareva meno estesa e di tipo diverso, con vacuoli più piccoli e radi), alcuni particolari della forma di certe lettere. Insomma da un bel poco da pensare.... Per capire e vedere da quale parte penderà definitivamente la bilancia servirebbero le informazioni aggiuntive di cui sopra; infine per essere certi se è davvero "argento ciò che luccica" forse la prossima volta che verremo a Genova a fare le analisi XRF alle varie monete non mi dispiacerebbe controllare anche questa (oltre che quella qui ricordata da DZ e....saggiata con l'acido :o?!). Spero di non aver deluso le vostre aspettative e rimango in attesa di altri dati e/o di vostre considerazioni Un saluto e buon fine di domenica MB P.S. Nessuno di voi riesce a postare l'immagine dello scudo del 1674 di Inasta del quale avete parlato?1 punto
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ma quì si sta discutendo di un denario d'argento..i tondelli per i denari in argento venivano preparati per fusione in formelle multiple in terracotta o argilla, ripuliti con acido dai residui e poi portati ad una forma adatta alla coniatura a martellate, previa ricottura o per taglio da lastra e poi aggiustati nella forma col martello. Spesso il peso lo regolavano definitivamente ,post coniatura, in caso di errori, con un colpo di sgorbia, come si vede spesso.1 punto
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Oggi lancio il mio sito web migliore. Il mio sito web è ora basato su Crawford (RRC). La mia home-page è qui: http://andrewmccabe.ancients.info/ In cima alla mia home-page, è illustrata guida per monetazione romana repubblicana. Questo è suddiviso in 20 parti, e vi è una nuova pagina web per ogni parte. Ogni nuova pagina web ha nuove foto e nuovo testo che spiega la moneta. Si prega di cliccare sui link web e iniziare a guardare monetazione romana repubblicana! Ci sono buoni collegamenti di navigazione. I link di navigazione consente di spostarsi facilmente in altre parti del conio, o alla mia home-page. Tutto il mio vecchio contenuto della pagina web è ancora disponibile. Il contenuto vecchia si trova in fondo alla mia pagina nuova casa. Ci sono sezioni recensione del libro e ci sono articoli specialistici. I link a questo materiale antico sono state migliorate. Ci sono facili da utilizzare gli elenchi sulla mia home-page, per ogni area tematica. Le nuove pagine web, che si basano su Crawford (RRC), sono un grande miglioramento, rispetto a tutte le altre pagine web su monetazione romana repubblicana. Ci sono molte monete in ogni immagine, in modo da poter confrontare le monete fianco a fianco. Tutte le immagini di monete hanno lo stesso sfondo di colore rosso. Tutte le immagini di monete sono della stessa dimensione. Così le monete sono la dimensione corretta quando confrontati tra loro. Penso che questa sia la prima volta che ci sono le fotografie a grandezza corretta su qualsiasi sito web numismatica. Ci sono immagini di grandi dimensioni sono di alta qualità in ogni pagina. Quando si fa clic su una foto, si apre in una nuova pagina web e si raddoppia. Ho organizzato le monete esattamente come Crawford (RRC). Non ci sono deviazioni! Si inizia con RRC 1 e termina con RRC 550. Ho incluso anche le monete di imperatori Ottaviano. Anche se le monete sono organizzati esattamente come Crawford (RRC), ho fatto molti commenti. In molti luoghi vi propongo un accordo migliore. In molti luoghi discuto il lavoro di altri esperti. Per esempio io discutere il lavoro di Andreas Alfoldi circa RRC 480 Giulio Cesare. Discuto il lavoro di Bernhard Woytek circa monetazione imperatori. Discuto il lavoro di Carlo Hersh sul tesoro Mesagne. Discuto il lavoro di Roberto Russo su monete di bronzo. Io migliorare costantemente le foto e il testo di queste pagine web. Cercherò di aggiungere una nuova ricerca. Vorrei aggiungere le monete di qualità migliore. Ecco alcuni esempi: In questa pagina metto a confronto la disposizione Alfoldi con la disposizione di Crawford, per RRC 480, Giulio Cesare. Spiego quando ogni moneta è stato colpito, nel 44BC. http://andrewmccabe.ancients.info/RRC463.html Su queste pagine confronto la disposizione dei Woytek con la disposizione di Crawford, per tutte le monete tra 49BC e 42BC: http://andrewmccabe.ancients.info/RRC440.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC463.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC483.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC498.html Su queste pagine ho discusso la moneta di bronzo colpito durante la seconda guerra punica, e propongo molte nuove idee. Roberto Russo mi ha anche aiutato con queste idee. http://andrewmccabe.ancients.info/RRC028.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC044.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC067.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC097.html In questa pagina discuto il tesoro Delos, che risale al 1905. E 'incluso molte monete denaro legionari di Marco Antonio. Ho anche parlare delle monete di Ottaviano: http://andrewmccabe.ancients.info/RRC544.html Mi mostra molti Grave bella Aes su queste pagine. http://andrewmccabe.ancients.info/RRC001.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC028.html Spiego il tesoro Mesagne su queste pagine web. Fornisco le date corrette di Hersh: http://andrewmccabe.ancients.info/RRC359.html http://andrewmccabe.ancients.info/RRC405.html Le mie vecchie pagine web sono ancora disponibili. Le mie foto sono ancora su Flickr: http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/collections/ Le mie recensioni di libri ora sono tutti elencati in un unico luogo: http://andrewmccabe.ancients.info/#books I miei articoli del sito web ora sono tutti elencati in un unico posto http://andrewmccabe.ancients.info/#articles Qui potete trovare la rarità delle monete di bronzo repubblicane: http://andrewmccabe.ancients.info/RomanRepublicBronzeRarities.html Ogni pagina web comprende due scatole, per cercare le monete. Le caselle di ricerca sono in cima delle pagine web. È possibile cercare le mie monete su Flickr. In alternativa, è possibile cercare le monete nel sito British Museum. È possibile commentare la mia nuova pagina web, qui http://andrewmccabe.ancients.info/#comment Ci sono alcune rare monete in vendita nei nuovi Crawford (RRC) pagine web. Queste pagine web sarà costantemente migliorato, con nuove immagini, migliori monete e nuovo testo. Il sito funziona molto bene con iPhone e con iPad. Spero che ti piace il mio nuovo pagine web. Buona navigazione! Andrew McCabe1 punto
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taglio 20 cent paese san marino anno 2005 tiratura 160.000 condizioni bb città trieste1 punto
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eccomi di nuovo e vi posto la moneta che attendevate... :blum: Taglio: 50 cent Anno: 2005 Nazione: San Marino Tiratura: 179.712 Condizioni: qSPL Città: Milano note: sul file non c'è !!! :good: + una news?1 punto
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Periodo molto soddisfacente: Taglio : 2€ cc Anno : 2004 Nazione : Grecia Tiratura : 34.500.000 Condizioni : BB Città : Portici (NA) Taglio: 2€ cc TYE Anno: 2012 Nazione : Francia Tiratura: 10.000.000 Condizioni: SPL Città: Portici (NA) Taglio: 2€ cc Braille Anno: 2009 Nazione: Italia Tiratura: 1.985.000 Condizioni: SPL Città: Napoli Taglio: 2€ cc UEM Anno: 2009 Nazione: Olanda Tiratura: 5.300.000 Condizioni: BB Città: Napoli Taglio: 2€ cc UEM Anno: 2009 Nazione: Slovenia Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Napoli Taglio: 2€ cc UEM Anno: 2009 Nazione: Spagna Tiratura: 8.000.000 Condizioni: BB Città: Portici (NA) Taglio: 50 cent Anno: 2012 Nazione: Vaticano Tiratura: 1.604.690 Condizioni: qFDC Città: Napoli1 punto
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Un buon assist, Dabbene, per mostrare una prova di grande modulo in bronzo piacentino realizzata al torchio.1 punto
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Medaglia devozionale ovale ,bronzo/ottone del XVIII sec.- D/ La Madonna delle 7 spade( rappresentano i sette dolori di Maria),seduta e aureolata.- R/ S.Filippo Benizi o Benizzi, nimbato, volto a dx,fu padre Generale dell'Ordine dei Serviti(Servi di Maria), scritta:S.PHI - LIPPVS. BENITI.Fu canonizzato il 12 aprile 1671 da papa Clemente X. - Ciao Borgho.1 punto
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perche` ho la fissa dei suberati e delle monete false in generale (quelle d epoca , non quelle moderne) per me son state studiate molto poco e sempre trattate male tanto e` vero che ancora non si sa se fossero ufficiali o meno comunque c`e` per me anche un problama di selezione avversa del campione noi pensiamo che la circolazione fosse di un certo tipo (argento buono o esemplari ben centrati) mentre invece ci basiamo solo sugli esemplari da collezione questo problema si presenta molto per il periodo di crisi del III secolo , si pensa che gli ant di gallieno abbiano un certo peso ma non si realizza che tante monete brutte e leggere son state scartate dal campione stesso discorso per l argento di elagabalo , scartando tutti i biglioni dal campione e poi l ho pagato poco , 3 sterline !1 punto
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Ciao Pà !!!! La tua moneta è una meraviglia ! :D Anch'io ne ho una di 1643 ma non è bella come la tua, eccola : Cosa ne pensate? Le fotografie sono buone? :blush:1 punto
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http://imageshack.us/photo/my-images/801/img5458h.jpg/'> ..la mia collezione di perizie :rofl: :rofl: :rofl:1 punto
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Pero' il Ric 969 non corrisponde la leggenda al D/ .. :nea: Acc.....non riesco nemmeno io a trovare immagine appropriata :pardon:1 punto
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Salve. Il secondo è un sesterzio in bronzo di Marco Aurelio con l'Aequitas seduta, come questo: Marcus Aurelius AE Sestertius. Rome, 169-170 AD obv. M ANTONINVS AVG ARM PARTH MAX, laureate head right rev. TR POT XXIII IMP V COS III S-C, Aequitas seated left holding scales and cornucopiae. Ref.: RIC 969; Cohen 822.1 punto
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ciao diz......grazie molto....!!.... :) .....ogni volte che ne ho una.....non so perche........!!...ma mi viene sempre un soriso pensendo a genova...!!... ^_^ amicalmente,a prestu...!!... :)1 punto
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Grazie ...aggiunto al catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/18 Bellissima monetina con ottimi rilievi (e anche ben fotografata ...che non è mai male)1 punto
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5 E/E even in FDS you can find it at 10 euro 10 J001 price is higher only in FDS1 punto
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Ciao. "Copiare interamente la struttura di un sito è in qualche modo perseguibile legalmente? può trattarsi di plagio?" DovresTi fornirci alcuni particolari. 1. Si tratta di siti commerciali o non commerciali? 2. La struttura del sito (nel senso della sua "architettura") è stata registrata come modello di design o è stato registrato solo il marchio o il logo del sito (o neanche questi)? 3. Si tratta di una imitazione della sola grafica o anche dei contenuti del sito (o di entrambi)? Questi tre chiarimenti tanto per rompere il ghiaccio......poi magari me ne verranno in mente anche altri..... :crazy: Saluti. M.1 punto
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azz....sento i crampi...ci vorrebbero queste....... oh mio Imperatore e Re Stupor Mundi...donami un paio di ali dei tuoi falconi....ci metterò una parola buona per la tua prossima scomunica.....ma se pensi come la penso io che arrivato fin qui mi ha regalato gioia e emozioni...allora mi fermo e aspetto il vincitore applaudendolo.....1 punto
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A mio parere, tolta la variante del Diritto ove compaiono i 4 puntini che spaziano la scritta sopra la tiara, cosa che già mi è capitato osservare in monete di questa serie, vorrei fare un osservazione su questo Rovescio. Spesso infatti non si è fatta molta attenzione ai tipi descritti nel Muntoni, infatti il 454 e 455 non si differenziano solo per il libro stretto al petto o al fianco, ma anche per come S. Pietro impugna le chiavi. Venendo alla moneta postata da Scacchi, da una attenta visione mi pare di notare che il libro non sia stretto al petto ma al fianco e qui di seguito lo evidenzio per facilitarne l'individuazione, mentre quello che invece potrebbe trarre in inganno, secondo me è un drappo della veste... a tutto questo aggiungo l'impugnatura delle chiavi che è palesemente rivolta verso l'alto e pertanto mi fa propendere per il tipo 454 del Muntoni. Nota interessante che anche a me era sfuggita ad una visione non proprio attenta, è il nimbo sulla testa del Santo, cosa non comune sui Quattrini di tipo Muntoni 454. Ciò non toglie che negli esemplari che ho avuto la fortuna di possedere e osservare spesso la testa coincide col bordo della moneta e non si riesce a capire bene se ci sia o no. Questa però lo riporta ben evidente al contrario di un esemplare integro che riporto abbinato al Rov. di quella di Scacchi. Venendo alla differenza del tipo descritto dal Muntoni al 454 e il tipo al 455, posto le immagini dei due Rovesci abbinati in modo da poter notare a colpo d'occhio le sostanziali differenze. (prima il 454 poi il 455) Come è facile notare, il secondo presenta le chiavi appoggiate al fianco del Santo e il libro in posizione quasi sfuggente, mentre nel primo è ben stretto sotto il braccio. Riguardo all'esemplare citato nel listino 25 Eugubium al lotto 787, le chiavi rette da S.Pietro sono alzate ed è anche evidente, quindi propendo per un errore di classificazione. In conclusione, senza scomodare troppo il CNI dove a volte le descrizioni si sovrappongono in maniera errata o poco precisa, "a mio parere" se si volesse classificare questo esemplare con il Muntoni lo riporterei come 454 Var. (per via di punteggiatura e nimbo) visto che non si accosta al 455 ove la figura del Santo varia molto più significativamente rispetto ad un nimbo o meno. Devo comunque fare i complimenti a Scacchi per l'interessante Quattrino che presenta la particolarità della testina nimbata e la buona conservazione. Saluti1 punto
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Idem per me, la quarta in primis.. Ma anche la quinta potrebbe starci tranquillamente :good:1 punto
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Se partiranno gli oscar dell' euro avremmo solo l'imbarazzo della scelta, si voterà la più brutta, la più bella, la divisionale più be fatta e sull'emissione più significativa verremo messi a confronto con dei pensieri nostri che ci spingono a fare quella scelta.. Sperando di essere più numerosi dello scorso anno ;-)1 punto
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Complimenti vivissimi! E' un validissimo cointributo al progresso negli studi della monetazione repubblicana romana. E' sempre utile un'accurata analisi dei simboli e dei conii (in genere, ma non necessariamente, a un simbolo corrisponde un solo conio, ma capitano anche due distinti conii per un determinato simbolo). Infatti da questa analisi è possibile ricavare informazioni sull'organizzazione della zecca e anche del problema dei suberati (c'è sempre la questione se hanno utilizzato conii ufficiali per fare fraudolentemente anche dei suberati). In ogni caso mi sembrano piuttosto rari denari suberati di Roscius. In genere questo tipo di organizzazione della zecca, come nel caso di Papius, riduce molto l'eventualità di incroci di conio. Se capitano, rende possibile uma sequenza, anche se forse troppo frammentaria. Il lavoro di Legionario indica come diventa possibile effettuare importanti ricerche grazie alla disponibilità di cataloghi e soprattutto di banche dati di immagini, senza dover più ricorrere come in passato a disegnini più o meno approssimativi (e non scevri di errori). Ammirevole la grande disponibilità del British Museum, che risponde anche a un desiderio espresso da Hersh prima della sua grande donazione al museo (non aveva figli né parenti stretti) e cioè di renderla fruibile al massimo per il pubblico. Basterebbe che alcuni altri grandi medaglieri mettano a disposizione simili banche dati (anche limitatamente a Parigi, Vienna, Milano, Roma e Napoli) per vivacizzare al massimo l'indispensabile crescita culturale. Auguro vivamente a Legionario il completamento della sua ricerca e di poter arrivare anche a uno studio monografico, con tutti i simboli rappresentati ed eventuali incroci di conio.1 punto
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Io direi la terza, però anche l'ultima potrebbe starci... Saluti Simone1 punto
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Vista in mano ha un'aria genuina... Le lettere ricordano quelle frisacensi. Il peso è scarso, ma ci sono tracce di possibile tosatura. Tuttavia mancherebbe mezza moneta... Tante domande in cerca di risposta. Arka1 punto
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Grandioso il 2€cc Belgio 2006 raffigurante l'Atomium. Una delle mie preferite, e trovarla... una vera botta di fortuna!1 punto
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Io l'ho sempre detto che le monete medioevali sono la mia passione, e solo per motivi campanilistici ho ri-votato lo splendido coronato di Ferdinando I d'Aragona. Ma eccezionali secondo me sono le monete di Beppe 61 (grosso di Federico II) e di Aemilianus (grosso di Trento).1 punto
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E' UNA VERGOGNA!!! cio' dimostra cosa e' il vero potere.......questa "cosa" non ha niente a che vedere con la numismatica...e NON PUO' ESSERE UN ERRORE !!!!! mi meraviglio come ci possa essere una persona o nel caso molte, che corrono dietro a queste cose, che palesemente sono approntate per attirare e spennare chi non riesce e non vuole capire che QUESTE NON SONO MONETE....e non hanno niente a che vedere con la numismatica1 punto
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una delli mie..........!!.. :) .....a cavallu n'antu u spinu di a liberta.......!!!.... :lol:1 punto
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Grazie per l'episodio che hai citato, io ho controllato nei miei libri di riferimento (2 genovesi e 2 veneziani per "par condicio") ma nessuno lo riporta. Anche a me, però, sembra strano che i veneziani si portassero in giro conii "da viaggio" anche perché in quegli stessi anni ...non furono poche le navi depredate dai genovesi e sarebbe stato un bel rischio lasciare in mano ai nemici i conii originali veneziani. Comunque, se l'episodio fosse vero, potrebbe essere anche un "dispetto" verso la moneta d'oro, ricordiamo che il ducato veneziano fu coniato solo nel 1284 quando da più di 30 anni la facevano da padroni i fiorini (di Genova e di Firenze ...e di molti altri, pare che li chiamassero tutti con lo stesso nome). Leggevo proprio ieri che Cecco Angiolieri, allegramente, scriveva la famosa: "Quando Ner Picciolin tornò di Francia / era sì caldo de molti fiorini...." eravamo proprio in quegli anni (1280-1285) e mi immaginavo questo mercante che tornava dallo Champagne con tutti questi fiorini (delle varie zecche) dopo aver venduto le sue sete ...evidentemente non trovò nessun "ducato" ...ma era felice lo stesso .... Circa invece le monete coniate per "dispetto", ho sempre pensato che questa: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEAGHI/1 sia stata una moneta coniata per far arrabbiare i genovesi, fu coniata intorno al 1320 dai Ghibellini che, cacciati da Genova, si ritirarono a Ponente probabilmente a Savona che era in quel tempo in mano a loro. A conferma lo dimostrano l'aquila, la scritta (con riferimenti al Ponente Imperiale) e la collocazione territoriale (distretto).1 punto
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tra un annetto un bel viaggetto in lettonia ci sta ! ci penso su e me lo organizzo cosi' posso recuperare un po' di starterkit e cerchero' di far conoscenza con i nuovi (anzi direi con le "nuove") membre dell'Eurozona ! :)1 punto
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Il bordo della moneta da 2 euro riporterà l'inno nazionale lettone: DIEVS *** SVETI *** LATVIJU *** Fonte: http://myeurohobby.e...dge-inscription1 punto
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Non so, in genere gli starter kit li vendono solo ai residenti (e uno a testa) bisogna aspettare che qualche lettone metta il proprio su ebay o altri siti. Ma perchè preoccuparsi ora se manca più di un anno e non si è ancora sicuri?1 punto
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e` buona ! non dar retta a prof :) la moneta e` un ecu aux 8 L battuto a Parigi (A) nel 1690 , titratura 300.000 pezzi su un ecu precedente (probabilmente un ecu blanc o un ecu a la cravatte) ti farei notare nella foto a sinistra si vede parte del SIT NOMEN DOMINI BENEDICTVM mentre il quella a destra a ore 7 si vede il nome del re LVD XIIII per me la moneta vale dai 60 ai 150 euro dipende da come la vuoi vendere luigi XIV in questo periodo aveva una crisi finanziaria devastante e per far cassa ritirava le monete e le rivalutava ribattendole. questo ecu aveva un corso legale di 3 livre e 6 sols , mentre quello precedente era di 3 livre. per questo spesso queste monete (fino al 1715) si trovano ribattute su monete precedenti la pratica avra fine nel 1725 quanto il valore dell ecu viene fissato a 6 livre e durera` fino alla decimalizzazione della rivoluzione francese1 punto
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Sì, uno dei bauletti Louis Vuitton. :D Scherzi a parte le monete così dettagliate, con oggetti di uso comune, sono fantastiche.1 punto
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