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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/01/13 in Risposte
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Elmetto, sai che ti stimo e mi onoro della tua amicizia, ma a volte fai discorsi antipatici (come lo è stato il tuo attacco gratuito a gallo83) e pure un pochetto confusi, se me lo permetti. La distinzione che descrivi tra collezionista e raccoglitore è infatti ben lontana da quella che è la realtà dei fatti, perchè per come l'hai raccontata tu pare che a discernere queste due tipologie siano la conservazione o il pregio di ciò che si compra. Eppure il link che tu stesso hai inserito dice una realtà ben diversa: tu puoi anche avere 100 monete di gran pregio che si rivalutano costantemente nel tempo, perfetto, ma questo non fa di te automaticamente un collezionista, se queste monete sono raccolte senza avere un filo conduttore. Conosco gente che compra solo 5 lire del 1914, o del 1901, caravelle di prova del '57 ed altre monete di questo tipo, senza alcuna logica che non sia il mero accumulo di monete pregiate e famose. Magari ci fa su anche un bel guadagno (se le ha comprate qualche anno fa, perchè oggi anche loro sono in deciso calo), ma che ci azzecca questo con una bella collezione organica, non necessariamente in conservazioni estreme? Per me se una persona possiede la collezione completa di Vittorio Emanuele III con tutte le sue varie rarità, e per potersela permettere l'ha costruita tutta in MB-BB, rimane cmq un signor collezionista. Si potrà discutere sulle sue scelte, che peraltro rimagono scelte personali, ma banalizzare un discorso di questo tipo raccontando la favoletta che collezionista è che spende per monete di pregio e raccoglitore (termine sul quale peraltro non pongo alcuna accezione negativa) è invece chi compra le monetine da 1 Euro al mercatino, beh, prima ancora che discorso antipatico, è una sciocchezza colossale. Per il resto questi anni di frequentazione del mercato numismatico mi hanno fatto capire che non bisogna mai pensare di avere una collezione importante o pregiata, perchè ci sarà sempre qualcuno più avanti di te che vedendo il tuo materiale si metterà a ridere. Perchè magari in una cerchia di amici collezionisti appassionati della stessa monetazione può assumere rilevanza l'avere un 50 centesimi leoni rigato dell'anno che vuoi in FDC, ma se anche fosse l'unico esemplare esistente in questa conservazione, è e rimarrà sempre uno spicciolo recente battuto in metallo più che vile e in svariati milioni di esemplari. E ti potrei portare l'esempio di migliaia e migliaia di tipi di monete per i quali il FDC è pressoché inesistente, e per le quali se venisse anche postato qui o in altra sede l'esemplare migliore mai visto sul mercato rimarrebbe in larga parte ignorato. Il regno lo fanno tutti, ed ecco che una banalissima monetina come il 50 cent leoni rigato può diventare un pezzo da grande collezione. Tutto giusto e tutto lecito, per carità, ma anche qualcosa che dovrebbe stimolare una riflessione sulla reale importanza delle cose, spesso condizionata dalle mode.5 punti
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Con un gruppo di amici - Alain, Angelo e Maurizio, tutti foristi del forum - stiamo scrivendo un libro sulla monetazione del V secolo e abbiamo deciso di dedicarlo alla memoria di Sergio, che ci fu sempre di guida e che continuerà ad esserlo. Invito ciascuno che tra voi ha avuto la fortuna e il piacere di averlo conosciuto e di averne ricevuto i suoi consigli, sempre così ricolmi di amicizia, a compiere un gesto nell'ambito della numismatica dedicandolo a Sergio, affinché resti sempre tra di noi. Vorrei aggiungere alcune parole che mi ha scritto un amico, per animarmi di fronte a una mancanza che mi sconvolge: parole che mi sembrano molto belle e vere. "Era conciato male, lui lo sapeva, ma faceva finta di niente, era un duro pazzesco, non temeva la morte, e sapeva che di la avrebbe trovato altri amici ad aspettarlo. Non credeva in Dio, o almeno non lo dava a vedere, ma credeva nell'aldilà e nello spirito dei defunti, era un romano, che altro poteva fare!" Io neppure credo in Dio, ma credo nell'esistenza di uno stato trascendente nel quale l'anima sopravvive sino a quando sopravvive la memoria della persona che fu. Finché vivrò, manterrò viva la memoria dell'amico Sergio. Antvwala3 punti
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Vorrei cercare di parlare insieme a voi di questa moneta, prendendo spunto da un recente acquisto e vedere se si riesce ad approfondire meglio questa moneta con voi. Parto con qualche notizia che mi risulta, è una moneta come anche le altre per Livorno coniate nella zecca di Firenze, moneta fatta coniare sotto Ferdinando II de' Medici ( 1621 - 1670 ) per i mercati del Levante, dal 1657, prima coniazione, costituita dal dodicesimo di tollero, moneta che riprende il Luigino francese di Anna Maria di Borbone, Pricipessa di Dombes, battuto nell'officina di Trevoux e destinato al commercio col Levante. Moneta che ha un credito grandissimo in quegli anni in particolare nel Levante, dove in Turchia veniva molto usato come ornamento, produce poi una serie di contraffazioni da parte di alcuni Signori di piccole zecche che lo produrranno con grandi numeri. In particolare piccole zecche come Arquata, Fosdinovo, Loano, Tassarolo, Torriglia ed altre prodotte con fino inferiore a quelli francesi ; speculazione che non durò però molto perché la frode venne capita e si chiese di accettare solo quelli francesi. Il Cipolla ne parla diffusamente in suo libro " Tre storie extra vaganti ", di cui magari, se vorrete, potremo parlare, quelli battuti a Firenze per Livorno non rientrano nelle contraffazioni perché il loro titolo e peso corrispondono a quelli di conio francese, ma anche essi ebbero breve vita e si cessò la coniazione. Ma vediamo un luigino, anno 1661, peso gr. 2, 27, MIR 60/4, CNI 25/29, Ravegnani Morosini 24, Galeotti variante del tipo 17 : D/ FERDINAND . II . MAG. D. ET . V . , testa a destra con lunga capigliatura e corona dentata R/ SOLIDEOVIRT . HON ET G , stemma con tre gigli disposti a circolo sormontato da corona a sei denti con giglio in mezzo, sopra la corona la data 1661 Le varianti sono comunque diverse e gli spunti possono essere tanti,2 punti
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La polemica l'ha sollevata lui...non io. Se da Montenegro all'ultima asta sborsavo i soldi per i rigati del 20,21,24 e 25 non diventavo automaticamente il piu grande esperto di leoni. E comunque io NON HO MAI MESSO IN DUBBIO LE CAPACITà DI NESSUNO!!! Ho solo espresso un parere sulla vendita di questo 5 cent e ,velatamente,è come se mi avesse detto "taci te che non ne capisci un ca.. e che hai solo delle monete da poco". Hai capito chi è il maleducato in sta discussione o no? o mi stai pigliando per i fondelli? dai su...2 punti
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Questi ultimi tempi, che mi vedono con un po' di tempo libero in più, sono stati dedicati alla catalogazione di alcune monete del viceregno, la più antica passione numismatica del sottoscritto, In questa settimana mi sono imbattuto nella catalogazione di un tarì di Filippo II che si è rivelato essere mancante per il Pannuti. Dopo un po' di ricerca dovrebbe essere catalogato così: CNI 968, PR manca, Bovi estratto BCNN anno 1964, n.49 Convenite con me? Comunque è strano come una variante così evidente non sia stata citata nel Pannuti, certo è che non la si può catalogare come dritto PR 27 e rovescio del tipo di PR 28 :D Mi scuso per le foto, ma a quanto pare il treppiedi ha il parkinson :D :D :D1 punto
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buon prima maggio a tutti.....ecco da vedere un bellissimo crocefisso....... :) ...proposto a la nostra admirazione,e da fare conoscere a tutti quel arto sacro che fa la nostra admirazione...... :mellow: ....5 cm di alto....... :)1 punto
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salve aridaie con sti rottami ma come dice rick2 hanno anche loro fatto la storia 0,3 grammi per un diametro di 13 millimetri ho inserito le migliori immagini che sono riuscito ad ottenere :pardon:1 punto
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per un paragone confronta con questa: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=360&lot=3981 punto
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Falsa. L'originale pesa gr.25 e poi ad un'occhio allenato si vede subito la differenza con l'originale. :good:1 punto
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L'Atto del Congresso del 3 marzo 1849 che decretava l'emissione dei dollari d'oro ne fissava il peso a 25,8 grani, .900 di finezza. Il diametro, inizialmente di 13 mm., venne portato a 15 nel 1854, a fronte di un minore spessore della moneta. 1 grano = 0.06479891 grammi x 25,8 = 1,671811878 grammi, arrotondato nei cataloghi a 1,672. A questo punto, se davvero PCGS ha rilevato per quelle monete dei dati diversi (e non hanno invece sbagliato a scrivere) posso solo pensare che si tratti di una qualche variante, di cui evidentemente non sono a conoscenza, ma che non può essere presa a paragone per la moneta del nostro amico, che rispetta pienamente i parametri fissati dal decreto di emissione. petronius :)1 punto
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Decisione sofferta, ma necessaria, dato che una delle discussioni più seguite della sezione stava degenerando nell'inutilità più totale. Sarà riaperta dopo avere eliminato tutto ciò che è contrario al regolamento, agli inviti dello staff, al buon senso.1 punto
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la moneta è in conservazione SPL, forse SPL+ (vista in mano). Inoltre sulla vera Perizia ci dovrebbe essere anche il numero di sigillo del Professionista, per completezza ma non tutti lo mettono. Comunque è una moneta collezionabile, dipende, a questo punto, dal prezzo che vuole il venditore, chiaramente non può pretendere come un FDC1 punto
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".....e gli scudi d'argento di Pio IX?" Ciao dizzeta. Cessarono il corso legale a partire dal 16,10.1885, secondo quanto stabilito dall'art. 1 del r. decreto 1°.10.1885, nr, 3.370. Trovi la trattazione specifica dell'argomento alle pagine 43 e 44 dell'articolo mentre, a pag. 45, trovi anche la scansione del regio decreto nr. 3.370 e dell'annessa tabella. Saluti. :hi: Michele1 punto
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Questa discussione mi fa venire in mente che, raramente, abbiamo sottolineato le coniazioni attribuite simbolicamente ad una zecca, mentre sono state coniate altrove. Ad esempio le emissioni di Maria Luigia per Parma che, in realtà, furono coniate nella zecca di Milano. Ecco, sarebbe interessante fare un elenco di tali coniazioni.1 punto
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Interessante. Sfogliando il Corpus Luigiorum di Cammarano ti posso riportare alcune note: "Livorno non ha mai avuto una zecca e le monete di battute dai Granduchi Ferdinando II, Cosimo III e Giovanni Gastone, quantunque segnate come LIBURNI sono battute nell'officina di Firenze. I luigini coniati da Ferdinando II tra il 1657 e 1665, salvo quelli del 1660, sono abbastanza rari soprattutto quelli "senza data". Guardando la tua noto che c'è qualche piccola differenza e cioè nel dritto la legenda termina con "E senza punto finale" ( è vero che nelle note indica "che non ha evidenziato le piccole varianti, es. ETR al posto di ET", ...comunque la tua è ET al posto di E). Guardando la legenda del dritto negli anni precedenti e successivi risulta: 1660 FERDINAND.II.MAG.D.ETR esergo .V. 1661 FERDINAND.II.MAG.DVX.E esergo .V. 1662 FERDINAND.II.MAG.D.E. esergo .V. 1663 FERDINAND.II.MA.D.ET esergo .V. 1664 FERDINAND.II.MAG.D.E esergo .V. 1665 FERDINAND.II.MA.D.E. esergo .V. Insomma la tua è leggermente diversa da tutte le altre, non è di fondamentale importanza ma è, secondo me, un fatto da annotare.1 punto
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Mai dire "mai" finchè non c`è certezza assoluta, anche sé Silvio la sa lunga....sulle Savoia. :crazy:1 punto
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....penso che sia quasi al top, minimi segnetti al rovescio, da vedere in mano, quì la differenza la fa la freschezza del metallo e la sua lucentezza! per me qFDC, questo esemplare. renato1 punto
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Un po' il percorso di ognuno di noi, si matura, ci si guarda in giro, col tempo cambiano i gusti e si affinano. Certamente è una sofferenza separarsi da qualcosa che ti ha fatto compagnia per molto tempo... La ricerca, i sacrifici, la conquista, lo studio... Si delinea la storia di ognuno di noi, anche attraverso l'evoluzione di una collezione. N.1 punto
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Veramente affascinante... mai vista un esagono del genere....complimentoni Io sono giusto oggi riuscito a capire su che nichelino era ribattuto il mio esagono del 1919. Il mio è ribattuto sui 20 centesimi 1894 KB, è rara come ribattitura?1 punto
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La seconda è un quarto di grosso (2° tipo) per Ludovico d'Acaja dritto: LUDOVICUS D SABAUD verso: PRINCEPS AChAIE TC vedi anche il link ad una precedente identificazione http://www.lamoneta.it/topic/86457-moneta-da-identificare/ Ciao Mario1 punto
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forse è meglio lasciare tutto così com' è... se si dovessero rovinare sarebbe ancor più un peccato1 punto
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Ci vorrebbero foto più grandi, ma per quel che vedo XF40-45, ovvero qSPL/SPL secondo la classificazione italiana. Puoi fare un confronto anche tu a questo sito, sempre PCGS ;) http://www.pcgs.com/photograde/#/GoldDollar3/Grades petronius :)1 punto
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"L'ho trovata veramente molto utile ed interessante, solo che non ho ben capito quando furono ritirate dalla circolazione le monete in rame conformi a quelle del Regno d'Italia e dell'UML" Ciao odjob e Ramossen e grazie per l'apprezzamento. Le monete di bronzo a cui fai riferimento cessarono di avere corso legale con decorrenza 20 dicembre 1870, a seguito del Regio decreto 25.11.1870, nr. 6022. Nell'articolo di cui parliamo, il passaggio è riportato a pag. 42 (nella colonna a destra). Il limite principale di questi articoli di "diritto monetario" è quello che deriva dall'impossibilità, connessa ad evidenti esigenze di spazio della rivista, di pubblicare tutte le disposizioni che si citano; e questo non permette al lettore di avere subito davanti il riscontro di quello che legge. Riporto di seguito le 2 pagine del predetto r. decreto, che dovrebbero chiarire i Tuoi dubbi; Saluti. Michele1 punto
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Ultimo arrivato, incapsulato..... di cartone, REPUBBLICA SOCIALE1 punto
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Ora però non andiamo avanti, senò non finisce più! be io sinceramente non l'ho messo su ebay ma su subito, però non cambia niente alla fine1 punto
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Buongiorno a tutti. Di seguito posto la foto di una medaglia in bronzo, del 1901, che ho acquistato in un mercatino. Dalla legenda si desume che riguarda una scuola di "istruzione tecnica" della Contea di Northampton, e precisamente il primo premio per il concorso di ferratura di cavalli da tiro; immagino concorso di fine corso scolastico. Non ho la minima idea di eventuale rarità e valore economico, ma l'ho presa per la discreta fattura e per cio' che rappresentava. Misura 52 mm di diametro per 6 mm di spessore e pesa circa 71.75 grammi. Cordialita' Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@1 punto
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Voglio ricordarlo anch'io con alcune foto, queste, credo, sono le prime che gli sono state scattate nel forum, risalgono al 2005, alla visita al Museo Nazionale Romano. Sergio è il signore sulla destra, col vestito chiaro petronius.1 punto
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A quella cifra se ne hai un esemplare uguale a questo te lo compro io... Fammi sapere ok? Saluti Simone1 punto
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2 discussioni per la stessa moneta :nono: :D era meglio se continuavi con quella già iniziata ;)1 punto
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Prima di chiudere lasciamo qualche traccia. ;) Moneta di gionni980: Moneta Ebay_frank_pel.jpg1 punto
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Lo ricordo durante una visita al museo del Ministero del Tesoro qualche anno fa, mi colpì molto, durante il pranzo, che egli parlasse con alcuni tra i giovanissimi del nostro gruppo....e pensai che in numismatica non c'è il gap anagrafico. Sono sinceramente dispiaciuto, ciao Sergio.1 punto
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BB+/qSPL con colpetti diffusi sul contorno. Il valore, a mio avviso, non va oltre i 60/80 €.1 punto
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se posso permettermi marco, elmetto ha delle monete che preferisce e che conosce in maniera "estrema" a volte, bisogna avere l'umiltà di leggere gli interventi ed imparare, senza offendersi e indispettirsi....io ho avuto modo di vedere i "leoni" della sua collezione...beh...c'è da rimanere a bocca aperta...e quindi, per esperienza, so che quando esprime una valutazione...c'è poco da dire...e molto da imparare, nonostante la sua giovane età. ..interventi polemici, non aiutano nessuno! renato1 punto
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Errata corrige: l' unico negozio di numismatica dove puoi andare se vuoi farti fregare come un tacchino :D1 punto
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Attualmente si può dire che sul periodo mancano soltanto tre pubblicazioni tra quelle annunciate in questo antico post, tenuto conto che nel frattempo sono stati pubblicati: Simonluca Perfetto, Uno sconosciuto "comprobatore delle prove" nella zecca di Napoli, in «Monete Antiche», 62, (Marzo/Aprile 2012), pp. 35-38. Simonluca Perfetto, La prova del metallo: L'esperienza di Vincenzo Porzio nella zecca di Napoli (1555-1587), Roma, Aracne Editrice, 2012 Simonluca Perfetto, L’officio di mastro di banca e un ‘‘discorso intorno alli carichi et oblichi che teneno li regii officiali in la regia zecca dela moneta di questa citta` di Napoli’’ (10 di iennaro1584), in Rivista Italiana di numismatica e Scienze Affini, vol. CXIV, (Milano 2013), pp. 255-2741 punto
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quella e la stima della moneta non e il valore attuale del mercato. si vendono al mercatino a € 4,00 nelle ciotole.1 punto
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caro Arminius cerca e ricerca la moneta è sicuramente della città di Marsiglia ho trovato queste che allego,sono le monete più simili/identiche alla tua La seconda moneta è più simile alla tua della prima che anch'essa è simile sono ingrandite per una migliore comprensione dei particolari ============================================================ il caduceo è identico, la testa elmata anche , manca la X ============================================================== Descrizione della seconda moneta , la più simile, si avvicina molto col peso ed il diametro alla tua. la stessa moneta rimpicciolita è riportata sotto la descrizione MASSALIA - MARSEILLE (IIIe -Ier siècle avant J.-C.) Bronze au caduceè après 49 AC: n° bga_203190 Date: apre 49 AC: Metal: bronze Diamètre : 13,5 mm Axe des coins : 4h Poids: 3.96 gr. Degrè de raritè: R1 ciao Pietro1 punto
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Ne abbiamo parlato fino alla noia...è dimostrato che hanno movimentato i coni, carte alla mano...sappiamo chi era il maneggione/maneggioni...ma sono persone che non ci sono più e non desidero più ripetere nomi e cognomi...comunque, tra la fine degli anni cinquanta e nei primi anni 70 hanno riconiato gli esemplari in questione..le lire 5 del 1901 anche prima, intorno al 1926...e in questo caso c'entrava anche il direttore della zecca... Oggi poi appare in vendita un lire 5 che altro che PROOF, sembra uno specchio...allora dico...vediamo i documenti di questa moneta e poi ne riparliamo....1 punto
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DE GREGE EPICURI Non mi pare poi tanto banale, e per chi comincia a collezionare è la indicazione di un metodo. Anzitutto occorre descrivere in modo completo e preciso la moneta: -tipo di metallo. Peso in grammi (con 1, o meglio 2 cifre decimali). Diametro massimo. -Descrizione del diritto della moneta. Il D tecnicamente è quello inciso col conio di incudine, e di solito è lievemente convesso. Con un approccio contenutistico (che è valido salvo eccezioni) il D contiene la raffigurazione dell'imperatore, con le scritte dei suoi nomi e titoli. Qui ad esempio: CONSTANTINUS IUN NOB C (= Costantino Figlio Nobile Cesare). Busto di Costantino volto a destra, laureato, corazzato (forse anche "draped", col mantello: ma non vedo bene). Al rovescio: due soldati appoggiati ad una lancia, ognuno con uno scudo a lato, ed una insegna in mezzo; scritta GLORIA EXERCITUS, anzi GLOR-IA EXERC-ITUS, perchè vanno indicate le interruzioni. In esergo non leggo bene la zecca, forse SMANE, (=sacra moneta di Antiochia, officina epsilon). Infine bisogna indicare il rapporto fra gli assi del D e del R, qui potrebbero essere coincidenti, cioè 0°. Detto questo, si può andar a cercare la classificazione della moneta sul Cohen (sul quale si segue l'ordine alfabetico della scritta del rovescio) o sul RIC, in cui la ricerca per queste monete va fatta per zecca e poi in modo cronologico, usando i vari indici e incrociandoli; è un po' più complicato. A questo punto, si può tentare un giudizio sullo stato di conservazione; qui forse MB o MB+ Infine, con un buon testo di storia o di numismatica, si può contestualizzare questa moneta: Costantino era ancora vivo? (sì) Sia lui che tutti i figli hanno coniato questa tipologia? (sì), ecc. ecc.1 punto
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mmmhhh...mmmhhh...ricordo tempo fa...anch'io visitai il retrobottega(...si fa per dire...) dell'ormai indimentigabile Mago....e infatti mi chiesi...ma a cosa serviranno queste cose???? paste abrasive....dreemel...spazzoline in acciaio...setole...sidol...piallatrici....INOLTRE VARIE BOCCETTE......iodio...varecchina...vari sofati...nero dimseppia...olio per canna da fucile...pinzimonio e cosi' via......1 punto
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Cito testualmente dal bel lavoro di @@francesco77 "Per una corretta classificazione delle medaglie napoletane di questo periodo andrebbero considerate a parte quelle “di fantasia” e quelle placchette uniface (immagini 2/9), coniate a Parigi dopo la caduta di Napoleone e fino a i nostri giorni, in un’epoca, quindi, non appartenente ai fatti per le quali dovevano essere coniate. I numerosi dubbi sull’epoca di coniazione di queste ultime sono menzionati già dal Siciliano, il quale afferma che non si ha alcuna notizia sull’incisione ed ubicazione dei conii di queste ultime. Alcune di queste, cito ad esempio quella uniface datata 1809 firmata dall’artista PAROY (immagine 2) (rif. Siciliano n° 27), erano già note nel 1840 in quanto presenti nel catalogo “Catalogue des médailles de l’historie numismatique de Napoleon” e su “Trésor de numismatique - Médailles de l’Empire Francais – Paris – 1840” e sicuramente coniate prima di questa data. Certe, invece, mi riferisco a quelle non presenti in questi due volumi sopra-citati, furono sicuramente ideate e coniate dopo il 1840 e comunque in entrambi i casi, per i sopra-citati motivi e nonostante abbiano un loro valore commerciale, sono state escluse oggettivamente nel 2006 da Salvatore D’Auria nella sua opera “Il Medagliere”. Ho riportato nelle immagini seguenti alcuni esemplari tra i più rappresentativi presenti sul mercato per dare un’idea di queste medaglie (immagini 2/9)." La medaglia in questione ci sta in una collezione. Non è una patacca, è una coniazione postuma (in quanto non contemporanea al periodo murattiano) ma comunque ottocentesca. Esiste anche in argento. Non sono state inserite da Salvatore D'auria in quanto come specifica l'autore stesso in introduzione, non si hanno notizie certe sulla coniazione. Ma non si sminuisce il loro valore e non si dice "patacche" o altro... O si fa ironia fuori luogo. Sono riportate anche dal Siciliano nei Napoleondi. Per tutti questi motivi, ribadisco il fatto che se ottocentesche, queste coniazioni sono degne di nota e a mio parere trovano perfetta collocazione in collezione.1 punto
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L'oro oggi ha registrato il piu' forte incremento giornaliero da giugno 2012 e sta tornando a 1.500 $ l'oncia.Presto supererà' nuovamente i 1.600 recuperando totalmente le perdite. Ma veramente c'e' ancora qualcuno che crede che nel medio termine il trend sia ribassista? Ma per favore...1 punto
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Posto due bei R4 appena arrivati dopo una settimana di terrore con le poste...1 punto
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