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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/24/13 in Risposte
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Un mio amico americano, che viene quasi tutti gli anni a Verona per acquistare delle monete bizantine, nei suoi acquisti non guarda mai lo stato di conservazione,io rimango stupito dal fatto che lui acquista anche delle monete che per noi italiani sono solo dei rottami. Per parecchi anni ho resistito alla tentazione di sapere perche' compra quelle monete finche' una volta ho sentito il bisogno di chiederglielo e lui candidamente mi prese la piu' brutta del gruppo me la mise in mano e mi disse:" Caro amico,qualsiasi americano a prescindere dalla conservazione sarebbe contento di tenere in mano e di possedere questa moneta perche' lei rappresenta la storia" Mi aveva dato una lezione di vita perche' in molti,e mi ci metto in mezzo anche io,abbiamo perso la storia,e lo studio; lo studio esempio di quella moneta che mi aveva messo tra le mani che a prima vista poteva sembrare un rottame ma chissa' quanta storia racchiudeva, quante persone l'avranno toccata, in quanti posti sara' stata ed in quante transazioni sara' stata scambiata,avra' visto guerre e periodi di pace,che bello poterla avere tra le mani pur nella sua brutta conservazione. Caro Piakos,mi associo al tuo grido di dolore e credo che anche io prima o poi faro' parte di quella lista,pur avendo ancora oggi una grande passione ma vedo che oramai il mercato e la ricerca del bello ( naturalmente con un numero notevole di falsi ) economicamente si sta molto allontando dalle mie possibilita' e penso che ricomincero' di nuovo a studiare per non dimenticare la storia e le nostre origini Saluti Babelone3 punti
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Stamane ho cambiato il mio esemplare precedente. ps: foto fatte con luce naturale...boh spero rendano l'idea anche se in mano il lustro abbaglia e qua nada de nada :( che tristezza. un saluto ;)2 punti
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Allego anche un esempio di una "casa di un confratello", dove oltre al numero civico c'è l'antico simbolo di appartenenza! http://venice1point0.wdfiles.com/local--files/venetian-public-art/figure17_carita.jpg2 punti
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Salve, a Venezia, questo simbolo della croce e i due cerchi è presente in diverse case, palazzi e in qualche pozzo. Alcuni esemplri sono visibili attorno alla Chiesa della Carità, ora museo dell'Accademia Il simbolo di appartenenza è quello della Scuola Grande di Santa Maria della Carità. a titolo di es.: http://www.in-venice.it/things-to-see/santa-maria-della-carita/ Non è detto quindi che il Romanin appartenesse a quella congregazione o che l'immobile fosse di proprietà della stessa.2 punti
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Dovrebbe esser buona norma ricordare che i romani (come gli altri popoli) non hanno battuto moneta per la gioia dei collezionisti ma per esigenze economiche (e perchè no, politiche). E non è certo una buona scelta metodologica trattarle come se fossero dei quadri. E' vero che le monete si tesaurizzavano (come i BTP ventennali), ma si spendevano anche. E gli osti del tempo (se ricordo bene, erano giuridicamente equiparati ai gladiatori, tanto per far capire la loro intima natura) non si facevano buggerare facilmente nel dare il resto al cliente romano o nel cambiare la moneta del peregrino. Quanto alla difficoltà di traduzione dei miei scritti con Google, mi associo alla sottole ironia di Vincenzo: potrebbe essere una buona cosa; sarà perchè sono nato a Roma :rofl: . Polemarco2 punti
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Visto che compi 3 anni :P ….(beh, così dice la tua pagina utente : “Carta canta! (Scripta manent /Les écrits restent)” …...….e allora ti dedicherò una filastrocca : In tu ghjorno du anniversariu di jagd detto “ghjua” 1 soldinu per la to fantasia 1 soldinu per la to futugrafia 1 soldinu per la to cumpagnia 1 soldinu per la to filusufia 1 soldinu per la to simpatia So cinqu soldi, pighjali in alegria, co na vechja stampa piena di nustalghja dove Teodoru salutà da la terra toia e mia chè va da Bunifaziu a Aiacciu e a Bastia …chè hè a più bella terra chè ci sia. :buoncompleanno: U to amicu Zaccaria …ia …ia …oooo! :buoncompleanno: PS: Moltissimi auguri anche a tutti gli altri, ovviamente …ma … jagd è …jagd! :beerchug:2 punti
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Dovrebbe essere Meinardo III° come questo http://www.mcsearch.info/record.html?id=7142242 punti
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Funziona, ma è indispensabile procedere con cautela e dopo aver valutato accuratamente alcuni aspetti: Reale convenienza a procedere con una pulizia di questo tipo, cosa per me necessaria solo in caso di totale illeggibilità del tondello o di evidente pericolo per l'integrità futura della moneta (incrostazioni profonde, non stabilizzate, presenza di cancro, etc.). Verifica del reale stato delle concrezioni superficiali che spesso sono un tutt'uno con il primo strato di metallo, il rischio più grave è che un qualsiasi intervento possa delaminare la superfice della moneta rovinandola in modo irreparabile. Detto questo normalmente sul rame e sul bronzo si interviene con sistemi misti: pulitura meccanica con bisturi e lenti ad almeno 20X d'ingrandimento; leggeri e brevi bagni in soluzione di EDTA con verifica continua del risultato. A chiunque voglia approfondire l'argomento consiglio la lettura dell'articolo a pag.275 del n°44-45 del Bollettino Numismatico http://www.numismaticadellostato.it/bollettinoPDF.do?prov=null:SO:PDF&id=27&numPag=1 una miniguida di se, quando, come e con che tecnica intervenire. buona lettura Mario2 punti
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Su internet ho trovato questa cartolina e l'ho presa perchè mi sembrava interessante. Voi cosa ne pensate? qualcuno ha altre cartoline della regia zecca da postare? grazie in anticipo Simone1 punto
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Salve a tutti Sono Alessandro un nuovo inscritto, ho da mostrarvi una strana moneta che ho trovato. Sul dritto c’è coniato il “Testone” di Ludovico il Moro Sul rovescio invece è coniata il rovescio di moneta da 20 franchi del 1857. Sicuramente il dritto è un falso, il rovescio credo che sia vero. Ne avete vista mai una simile?1 punto
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Seduti sui gradini sembravano due ragazzini che si accaloravano nel parlare di calcio, ragazze o moto...., eppure i due erano ormai negli anta avanzati ma la discussione li prendeva, li coinvolgeva molto. Mi avvicino di più e vedo che il motivo del contendere è un tondello, un tondello che passa da uno all'altro in continuazione, lo guardano, lo girano, poi uno prende la lente, i pareri sono discordi tra i due, la moneta è la grande protagonista, la regina della loro discussione. E' una moneta in rame, eppure questa è d'argento, dice il primo, l'altro sostiene invece la tesi di una sapiente argentatura, li guardo, li osservo, sembra una commedia delle parti, ognuno ha deciso di mantenere la sua posizione e la difende con accanimento. Ma il mercatino quel giorno era animato, i due richiamano ben presto altri, la discussione diventa corale, di molti, il mercatino diventa teatro all'improvviso e la moneta l'attrice. La moneta fa il giro di molte mani, ognuno dice la sua, arrivano anche ulteriori posizioni rispetto alle prime due ; si espongono anche i commercianti, ma poi uno dice, adesso lo chiediamo a quel signore che ha scritto il libro su...., lui è un esperto, sicuramente risolverà l'enigma. L'esperto, prende la moneta in mano e la guarda da esperto, se no che esperto sarebbe, occhio nudo, lentino, poi sentenzia, ma non tutti sembrano comunque d'accordo. Ma alla fine un ragazzino che si era inserito dice, là c'è il grande collezionista, ne ha viste così tante, lui non sbaglia mai. Il grande collezionista orgoglioso di essere stato chiamato arriva lentamente giusto per creare un po' di suspence, incomincia col dire mai visto un pezzo così, poi esamina bene anche il bordo e alla fine esce colla sua tesi e la motiva con dovizia di particolari. L'ultimo parere sembra il più convincente, molti sembrano confluire su questa ipotesi, la moneta ritorna dopo tutto questo girare al legittimo proprietario che conclude dicendo, stasera comunque la posto sul forum Lamoneta così li faccio divertire un po' anche loro. Il mercatino riprende piano, piano la sua normale routine, i visitatori tornano tranquilli a vedere gli altri banchetti presenti. Scena già vista altre volte al mercatino, ci sono, ci saranno altre monete anomale, particolari, da dibattito, eppure questo emozionarsi per un tondello, un tondello particolare mi fa pensare. Per una volta la discussione non verte sul duro quotidiano, sulle ansie, gli stress personali e di tutti, non si parla di lavoro, economia, difficoltà, si parla di un tondello...., un piccolo, svilito, strano tondello, e quindi viva i tondelli che ci riportano a volte a parlare di storia, della nostra storia......, a volte, come avete visto, il miracolo può venire anche da un piccolo, semplice, tondello......1 punto
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È una medaglia data in ricordo della presa di Roma ed è uguale per ufficiali e truppa. Alla tua manca l appiccagnolo la conservazione non è male ma questa medaglia è abbastanza comune.1 punto
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A prescindere da tutto, è osceno che questo errore (voluto o meno) faccia tali somme. Povera numismatica...1 punto
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Se i graffi sono quelli che attraversano il mento, si vedevano anche prima, ed erano anche dichiarati ("pequeños golpecitos y rayitas", certo bisogna vedere cosa si intende con "piccoli" :rolleyes:). Più che altro è la mancanza di lustro che la penalizza, e devo dire che ora non riesco a considerarla AU come in precedenza...ma in effetti il venditore dava una conservazione inferiore, e alla fine bisogna vedere quanto questa mia impressione dipenda dalla foto. Comunque, nessuno meglio di te che hai la moneta in mano può valutare, e se non sei soddisfatto fai bene a restituirla, però, se dici che il rovescio mantiene le aspettative, io ci penserei, anche in considerazione del prezzo pagato, che è buono, e forse non ti ricapita tanto presto. petronius :)1 punto
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Di specifico nulla...vedo se ho qualche cosa di diverso che non sia già in rete.... :pardon: saluti luciano1 punto
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Esattamente. Si utilizzano i medesimi conii per tondelli successivi, di peso differente e ridotto. E infatti si hanno numerose monete con tipi più grandi del tondello, perchè i "punzoni" erano stati creati e utilizzati già per una riduzione ponderale precedente e maggiore. Peraltro il discorso "londinese" è pericolosissimo per i collezionisti perchè tende a creare rarità dove non sussistono. Da comune moneta di una serie precedente si passa a rarissima moneta di peso eccedente della serie successiva. Occhio amici miei! La qual cosa non mi riguarda, ma occhio! Vincenzo.1 punto
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Segnalo con piacere agli interessati che in uno dei prossimi numeri de "Il Giornale della Numismatica" uscirà una versione più divulgativa del saggio critico pubblicato sulla RIN 2013, con qualche contenuto in più sulla zecca di Treviso. A1 punto
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BENEDIC HAEREDITATI TVAE Benedici la tua eredita' Salmi,27,91 punto
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Buon pomeriggio e qui l'immagine di una medaglia della stessa Scuola, con il noto simbolo, andata in asta tempo fa..... saluti luciano1 punto
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Sarebbe opportuno prima di dare un giudizio di autenticita' studiare ,studiare ,STUDIARE. Il sesterzio Nac maggio 2012 .Osserva il dritto con molta attenzione . (un suggerimento) scarica sul PC le foto ,poi l'ingrandisci e con due finestre ci perdi un po' di tempo e poi cambierai giudizio e ci racconti su questa stessa discussione. A battere il sesterzio non é stato lo stesso schiavo. Cordialmente Gionnysicily.1 punto
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Escludere il referente del peso all'interno di una serie è incompatibile con il principio del valore intrinseco della moneta e con le conseguenze che ne derivano quali, ad esempio, il rapporto di cambio (in un determinato momento)con moneta di zecca diversa ed il rapporto di cambio con i sottomultipli della stessa serie. Il secondo aspetto è addirittura di palmare evidenza: postulare il cambio di un asse di peso x con due semissi di peso x ciascuno (quindi con due monete dello stesso peso unitario della moneta da cambiare)è una follia; certo che l'esempio è spinto agli estremi, ma la questione del cambio tra assi ed i sottomultipli dovrebbe essere un elemento per stabilire la serie di appartenenza. Polemarco1 punto
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Perchè i cataloghi antecedenti il 1988 quando sul cartellino riporta "Gorny & Mosch" ? Fino al 2000 la casa d'asta tedesca era denominata "Giessener Münzhandlung", dall'anno 2000 ha cambiato nome in "Gorny & Mosch"1 punto
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Il secondo è Constans non Constantius II !! RIC VIII 110 Constans AE3. DN CONSTANS PF AVG / FEL TEMP REPARATIO, Constans su galea, tenendo Fenice su un globo e Chi-Rho banner, Vittoria a poppa. TESA in ex. TESSALONICA1 punto
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Ma solo per contatto? Sembra di sì. Premesso che non ho esperienza pratica del ‘bronze disease’ ma riferisco solo quanto dicono addetti ai lavori esperti e affidabili, il tumore non si diffonde ad altre monete a meno che queste non siano in contatto diretto con la moneta infetta. Aggiungo che tra i metodi di diagnosi della malattia (colorazione verdastra localizzata, rimozione della sostanza verdastra dalla superficie della moneta con uno spazzolino da denti o un ago) c’è quello basato sul test del pH della soluzione di acqua distillata nella quale è stata immersa la moneta per un giorno. Se il pH è al di sotto di 5 (la reazione responsabile del bronze disease genera acido cloridrico, come si è detto al post #7), la moneta può essere ‘malata’. apollonia1 punto
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Complimenti...ottimo affare anche per la conservazione che spesso nei "mecatini" è trascurata. E' rara e l'ultima che ho visto era nella 1° asta Ranieri nel 2010 : venduta a 60 euro + diritti1 punto
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Corretta l'identificazione con Gallienus/PAX AVG. In merito al RIC e alla zecca esistono varie possibilità oltre al 499 (Mediolanum). Le varie zecche emittenti furono: Roma, Siscia e Mediolanum appunto. Ciao Illyricum :)1 punto
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Veridio buongiorno, la moneta è gradevole, se dovessi classificarla comem conservazione concorderei con Lei per un BB, meglio stare sempre un fllo più conservativi. Il colpo al diritto ad h.9 a mio avviso abbassa la conservazione di un buon mezzo grado, mentre la mancanza di impressione del tondello la trovo meno fastidiosa. Splendido per conservazione è un altro tipo di moneta, che non presenta questi difetti. Lei le monete le conosce bene e sa che non è facile trovare Clemente XIV in oro a prezzi ragionevole, e dato quanto ha pagato è certamente un ottimo acquisto. Ricordavo di avere uno zecchino, ma non la data; che è poi la stessa della Sua, a me pare una variante di conio rispetto alla Sua, mi sbaglio ?1 punto
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..... quindi ... questa sarebbe la Quarta conosciuta!!!! :whome: :hi: :hi:1 punto
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Paris d'Ailly 145, 42.45 grams Paris d'Ailly 3242, 41.91 grams The other two examples are in private collections. I've handled all four examples. In fact, I agree with the auction-house description. The coins are defined by the die they come from, not by the weight. This new coin comes from the same dies which struck the light-weight RC 97/10. So it is a heavy example of the light weight issue! Correct! My list of examples includes: 21.20 grams (private collection) 21.83 grams (my own collection) 22.07 grams (Paris d'Ailly 3245) 22.67 grams (Paris d'Ailly 3244) 22.92 grams (Paris d'Ailly 3243) 23.06 grams (M&M 19, 2006) 23.70 grams (private collection) 23.99 grams (RBW collection NAC61) 25.44 grams (private collection) 25.80 grams (private collection) 26.17 grams (Triton II) I have personally seen and photographed nine of these coins (all except two). The new coin, which weighs 26.62 grams, is consistent with this list of existing specimens. It is a normal weight for RRC 97/10. Andrew1 punto
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L'esemplare postato per me è un discreto SPL..ha qualche leggero segno di usura sui rilievi maggiori, ha un bel colore nocciola...è una delle più belle monete realizzate per Vittorio Emanuele III.....magari più avanti ne prenderai un altro esemplare in FDC rame rosso...così potrai fare un confronto e studiarle per bene! Un FDC reale, rosso non lavato...lo paghi 70/90 euro...colpi di fortuna esclusi, come ha ricordato "il Monetaio"...ma li vale tutti quei soldi, perchè questa moneta è una piccola opra d'arte!!! Renato1 punto
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non penso sia di Aquileia, ma di Merano (al d. COMES TIROL), quindi un aquilino o grosso tirolino, ma non saprei sul nome del conte al r.1 punto
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... non potevano pensarci prima? Mi pare un tema migliore di JFK Anche se così ritorniamo alla questione (che forse interessa solo a me, non lo so): non bisognerebbe commemorare solo le nascite? O continuiamo a commemorare anche le morti...? Così si fa un mischione...1 punto
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Probabilmente non dico nulla di nuovo, ma per riassumere. Se la patina di malachite o azzurrite si sviluppa sulla moneta in modo compatto e uniforme non vi sono problemi. Se invece sulla patina marrone di cuprite (ossido rameoso) di una moneta di bronzo, di ottone o di rame si è sviluppata a tratti della malachite come in questo caso, si presenta il problema di stabilire se si tratta di patina oppure se è in atto il processo distruttivo noto come ‘cancro del bronzo’. Come si è visto dagli esempi precedenti, il cancro del bronzo si manifesta visivamente come una o più chiazze sfilacciate o pulverulente di colore da verde brillante a verde blu. Non è tanto il colore quanto la struttura sfilacciata o pulverulenta dei prodotti di corrosione il fattore principale nella diagnosi del cancro del bronzo. Notare che la sfilacciatura non è sempre presente, in particolare quando un precedente proprietario ha celato o alterato la zona intaccata al fine di vendere la moneta. apollonia1 punto
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Philip Grierson ha ipotizzato che l'espressione vada intesa sulla scia della legenda "Deus adiuta Romanis" sugli esagrammi coniati da Eraclio. Mentre quest'ultima è una chiara allusione all'aiuto divino invocato sul fronte persiano, l'iscrizione sulle monete di Costante II si riferirebbe alle guerre contro gli Arabi. Inoltre, al dritto, la prima parte di questa espressione non è altro che la versione greca di "In hoc signo vinces", assegnata a Costante II forse per l'assonanza del nome nei confronti di Costantino il Grande, fatto questo che ha suggerito al Grierson di pensare che in origine queste iscrizioni fossero state progettate per il padre Eraclio Costantino, spesso ricordato dalle fonti come, appunto, "nuovo Costantino".1 punto
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non esageriamo..non hanno fatto niente di devastante o di irreversibile..il filler si toglie e il doppio contorno dello scudo , probabilmente , era solo impastato... non ricominciamo con la chimera delle monete intonse perché da un archeologo non me la voglio sentire raccontare, lo sai per esperienza diretta come sono le monete uscite da sottoterra, i laboratori di restauro esistono apposta, quindi finiamola di raccontarci barzellette, per favore..se le monete non le pulisci non le vuole nessuno e non le apprezza nessuno,.... basta non esagerare e fermarsi al momento giusto...le monete "intonse" in vendita ( complice anche il teorema applicato " moneta sporca = moneta di scavo" ) non esistono..1 punto
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Innanzitutto complimenti , diciamo che la fortuna è stata dalla tua parte . Le 1000 lire in questione grande M rientrano nel 2° tipo ossia assenti di matrice con il decreto ministeriale nel recto e nella fattispecie sono R3 . Le condizioni certamente non sono delle migliori , per la banconota con il pezzo staccato siamo sull'MB l'altra direi un MB+/qBB Concludendo per la prima direi , una volta ricostituito il pezzo mancante direi che 80/100 euro possa valerli ma non ne sono propriamente certo per la seconda siamo sui 125/150 non di più . Saluti .1 punto
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La moneta è sicuramente di qualità superiore, credo che non ci sia altro da aggiungere sulla conservazione. L'anno V, moneta ampiamente falsificata asportando la barretta dell'I, oppure cancellando Prova etc. (si riconosce, come noto, dalla firma con la "O" leggermente schiacciata e firma tremolante) non rientra nella produzione destinata alla circolazione pur avendo tutti i crismi per essere accettata negli scambi commerciali. Quindi, sarebbe ben più raro trovarla in "SPL" ! Non è una moneta apparentemente così rara come cataloghi e prezzo vorrebbero far intendere, e quanti siano gli esemplari effettivamente battuti lo ignoro; dal canto mio ne ho visti almeno una 20na, e l'ho migliorata nel corso degli anni tre volte (quindi nessuno è indenne da certe perversioni, poi fortunatamente si rinsavisce). Ricordo un esemplare eccezionale di Angelo Bazzoni, primi anni '90 e chiedeva £.15.000.000 che era già ai temi più di quanto il mercato non apprezzasse la moneta, ma Angelo aveva grade occhio per le conservazioni ed il tempo sicurametne gli ha dato ragione. Ho solo una fotografia vecchia di anni del mio esemplare, sovraesposta erano i primi anni della fotografia digitale, con le luci assolutamente non adatte, poi non ho più avuto modo di rifotografarla, probabilmente lo meriterebbe.1 punto
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La prima è una bella frattura di conio, Verdi sembra sia stato arruolato negli Alpini, nella seconda propendo invece per alcuni punti di sutura sulla destra della fronte e per un inizio di problemi coniugali sulla sinistra, ho scritto inizio perché il corno è uno solo :rofl: A parte gli scherzi, se questo è solo l'inizio è probabile che a breve saltino fuori dei meravigliosi Verdi col tondello interno bello deformato, chissà che non riesca a beccarne uno io...........1 punto
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Nessuno dice che non si possano trovare monete che sembrano appena uscite da un rotolino di zecca, può succedere, quando capita però, soprattutto se si tratta di monete in circolazione da qualche anno e sono più d'una sarebbe bene per evitare fraintendimenti e far si che nessuno possa avere dei dubbi dare una piccola spiegazione delle circostanze in cui sono state trovate queste monete............................... a proposito, non mi riferisco al 2 euro 2004 di Mirko.................1 punto
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Moneta veramente fantastica, sinceri complimenti; a pari possibilità avrei venduto anche io il 100 lire Una cosa mi preme dire : NESSUNO di NOI, finche abbiamo la possibilità di comprare monete, siano da 20 euro o da 20 000 ;che sono tutt'altro che indispensabili è da considerarsi POVERO, quindi, percortesia , evitiamo di uscircene con esternazioni che sono un pugno in faccia a chi fatica a comprare Pane e Latte a fine mese Senza polemica alcuna, e rinnovando i complimenti a Renato per questo straordinario esemplare saluto Sergio1 punto
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Non ho compreso neppure io le osservazioni di Vincenzo e soprattutto le motivazioni. In linea di principio sono sempre favorevole alla disponibilità di studi che siano veri Corpus, con possibilità di avere un adeguato quadro delle varie emissioni prodotte. Purtroppo, e lo so per esperienza, può sempre capitare che qualche esemplare sia stato dimenticato o non riportato, ma quello che conta è che sia stato esaminato un adeguato numero di esemplari esistenti (anche solo un 80% di quello che effettivamente esiste). Ovviamente gli studi che pretendono di descrivere a fondo una monetazione prendendo in esame solo un modesto numero di pezzi noti, magari solo utilizzando solo quelli disponibili su internet, non possono avere una grande validità scientifica. Attualmente sto portando avanti un Corpus sulla monetazione di Ariminum e ho già raccolto, spesso a pagamento, un buon numero di esemplari, anche quelli mai visti o pubblicati. Solo al Museo di Berlino c'erano 39 esemplari, di cui quasi una trentina nei vari nominali di aes grave. E solo grazie a un esemplare faticosamente reperito nel medagliere di Vienna ho scoperto l'esistenza di un conio con etnico retrogrado, e così via. Solo se si ha un buon numero di pezzi illustrati e possibilmente anche informazioni sui vari ritrovamenti archeologici allora puoi fornire uno studio scientificamente valido, che può anche essere discusso, ma con serie motivazioni. Sicuramente il lavoro di Vecchi è notevole e al massimo è possibile discutere solo su certi dettagli e che non ha fornito una esegesi sufficientemente ampia dei vari problemi della complessa monetazione etrusca. Ma il suo prinicpale intento era di offrire intanto un catalogo sufficientemente ampio di esemplari noti. Se qualcuno vuole criticare è pregato di esporre i motivi....1 punto
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Ciao,certo spiegarsi scrivendo ...ci provo. Allora,da J/S siamo passati a S/S,onestamente non ho capito perchè la R nel seriale che proponi. Per quanto riguarda la C pensa come ad un collegamento stretto con il corto,aspetta che amplio lo schemino così lo percepisci meglio. Pensa questo schema come una battaglia navale dove: poniamo il caso per la serie S001 S001A1 avrà come corrispondenza il seriale che comincia per SF1 e così via. A1=SF1, A2=SE1,A3=SD1,A4=SC1,A5=SB1,A6=SA1 B1=SF2, B2=SE2,B3=SD2,B4=SC2,B5=SB2,B6=SA2 C1=SF3, C2=SE3,C3=SD3,C4=SC3,C5=SB3,C6=SA3 D1=SF4, D2=SE4,D3=SD4,D4=SC4,D5=SB4,D6=SA4 E1=SF5, E2=SE5,E3=SD5,E4=SC5,E5=SB5,E6=SA5 F1=SF6, F2=SE6,F3=SD6,F4=SC6,F5=SB6,F6=SA6 G1=SF7, G2=SE7,G3=SD7,G4=SC7,G5=SB7,G6=SA7 H1=SF8, H2=SE8,H3=SD8,H4=SC8,H5=SB8,H6=SA8 I1=SF9, I2=SE9,I3=SD9,I4=SC9,I5=SB9,I6=SA9 J1=SF0,J2=SE0,J3=SD0,J4=SC0,J5=SB0,J6=SA0 Cosa non si fà per aiutare gli amici del forum..voglio la medaglia :rofl: Credo che il ragionamento esatto sia questo,a brevissimo la conferma,ma dai corti che ho trovato praticamente ci sono.1 punto
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Non scrivevo sul forum da un bel po' di tempo e lo faccio in questa occasione per mostrare tutto il mio giubilo verso opere di questo tipo. I Corpora Nummorum, come quelli epigrafici o ceramici, devono avere delle caratteristiche precise, stabilite dai classicisti di fine settecento- inizi ottocento, per essere definiti tali. 1)Devono mirare alla completa raccolta dati, con il censimento di tutti gli esemplari conosciuti(nell'Ottocento solo le collezioni pubbliche museali; oggi anche gli esemplari esiti in aste con immagini; sono esclusi normalmente gli esemplari in mano ai privati collezionisti e non editi). 2)Gli esemplari devono avere un precisa rintracciabilità(luogo di collocazione-numero d'inventario-asta con numero di lotto) onde evitare errori di ripetibilità all'interno del censimento. 3)Non sono previste foto di tutti gli esemplari, trattandosi di Corpus e non di Repertorio Generale. 4)Completa analisi bibliografica precedente. 5)Infine, come dato aggiuntivo, ma non obbligatorio, ricostruzione cronologica delle varie serie, in basi ai dati raccolti. Il Corpus sulle monete etrusche e quelle umbre edito da Italo Vecchi, a mia conoscenza, possiede tutte queste caratteristiche. Il volume del Catalli, peraltro pregiatissimo, non risponde al primo dei requisiti, quindi non può essere definito Corpus, nè in tale maniera è stato opportunamente definito dall'autore. Il libro al prezzo scontato(140 euro) sarà venduto solo in prevendita, quindi a "scatola chiusa". Sarà completamente in inglese. Il piano definitivo dell'opera non è stato ancora definito, ma lo sarà presto sul sito dell'editore. I Corpora sono strumenti che non devono mai mancare nelle biblioteche di ogni studioso di numismatica, essendo la base di futuri studi, il punto di partenza, aldilà dei risultati cronologici proposti dall'autore. Mi spiace che pochi commenti vi siano stati per tale post, insieme a quello del prossimo convegno di Bari, ignorato del tutto dalla comunità forumistica. Saluti.1 punto
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Di sicuro lo sarebbe, ma il problema è sempre quello dell'interesse. Assodato che non si può conoscere tutto, bisogna operare delle scelte, e ognuno sceglie di conoscere quel che più gli interessa, e le "first spouses" in Italia probabilmente interessano a pochi. Di sicuro avrai già controllato tutti i siti tipo ebay e simili e avrai anche chiesto in giro a qualche commerciante, ho paura che l'unico modo sia quello di ordinarle direttamente alla zecca americana, con tutti i problemi del caso: aggravio di spese di spedizione, rischio di controllo in dogana con addebito dell'IVA e delle tasse o, peggio di tutto, rischio che vadano perse. petronius :)1 punto
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