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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/24/13 in Risposte
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Un mio amico americano, che viene quasi tutti gli anni a Verona per acquistare delle monete bizantine, nei suoi acquisti non guarda mai lo stato di conservazione,io rimango stupito dal fatto che lui acquista anche delle monete che per noi italiani sono solo dei rottami. Per parecchi anni ho resistito alla tentazione di sapere perche' compra quelle monete finche' una volta ho sentito il bisogno di chiederglielo e lui candidamente mi prese la piu' brutta del gruppo me la mise in mano e mi disse:" Caro amico,qualsiasi americano a prescindere dalla conservazione sarebbe contento di tenere in mano e di possedere questa moneta perche' lei rappresenta la storia" Mi aveva dato una lezione di vita perche' in molti,e mi ci metto in mezzo anche io,abbiamo perso la storia,e lo studio; lo studio esempio di quella moneta che mi aveva messo tra le mani che a prima vista poteva sembrare un rottame ma chissa' quanta storia racchiudeva, quante persone l'avranno toccata, in quanti posti sara' stata ed in quante transazioni sara' stata scambiata,avra' visto guerre e periodi di pace,che bello poterla avere tra le mani pur nella sua brutta conservazione. Caro Piakos,mi associo al tuo grido di dolore e credo che anche io prima o poi faro' parte di quella lista,pur avendo ancora oggi una grande passione ma vedo che oramai il mercato e la ricerca del bello ( naturalmente con un numero notevole di falsi ) economicamente si sta molto allontando dalle mie possibilita' e penso che ricomincero' di nuovo a studiare per non dimenticare la storia e le nostre origini Saluti Babelone3 punti
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Stamane ho cambiato il mio esemplare precedente. ps: foto fatte con luce naturale...boh spero rendano l'idea anche se in mano il lustro abbaglia e qua nada de nada :( che tristezza. un saluto ;)2 punti
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Allego anche un esempio di una "casa di un confratello", dove oltre al numero civico c'è l'antico simbolo di appartenenza! http://venice1point0.wdfiles.com/local--files/venetian-public-art/figure17_carita.jpg2 punti
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Salve, a Venezia, questo simbolo della croce e i due cerchi è presente in diverse case, palazzi e in qualche pozzo. Alcuni esemplri sono visibili attorno alla Chiesa della Carità, ora museo dell'Accademia Il simbolo di appartenenza è quello della Scuola Grande di Santa Maria della Carità. a titolo di es.: http://www.in-venice.it/things-to-see/santa-maria-della-carita/ Non è detto quindi che il Romanin appartenesse a quella congregazione o che l'immobile fosse di proprietà della stessa.2 punti
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Dovrebbe esser buona norma ricordare che i romani (come gli altri popoli) non hanno battuto moneta per la gioia dei collezionisti ma per esigenze economiche (e perchè no, politiche). E non è certo una buona scelta metodologica trattarle come se fossero dei quadri. E' vero che le monete si tesaurizzavano (come i BTP ventennali), ma si spendevano anche. E gli osti del tempo (se ricordo bene, erano giuridicamente equiparati ai gladiatori, tanto per far capire la loro intima natura) non si facevano buggerare facilmente nel dare il resto al cliente romano o nel cambiare la moneta del peregrino. Quanto alla difficoltà di traduzione dei miei scritti con Google, mi associo alla sottole ironia di Vincenzo: potrebbe essere una buona cosa; sarà perchè sono nato a Roma :rofl: . Polemarco2 punti
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Visto che compi 3 anni :P ….(beh, così dice la tua pagina utente : “Carta canta! (Scripta manent /Les écrits restent)” …...….e allora ti dedicherò una filastrocca : In tu ghjorno du anniversariu di jagd detto “ghjua” 1 soldinu per la to fantasia 1 soldinu per la to futugrafia 1 soldinu per la to cumpagnia 1 soldinu per la to filusufia 1 soldinu per la to simpatia So cinqu soldi, pighjali in alegria, co na vechja stampa piena di nustalghja dove Teodoru salutà da la terra toia e mia chè va da Bunifaziu a Aiacciu e a Bastia …chè hè a più bella terra chè ci sia. :buoncompleanno: U to amicu Zaccaria …ia …ia …oooo! :buoncompleanno: PS: Moltissimi auguri anche a tutti gli altri, ovviamente …ma … jagd è …jagd! :beerchug:2 punti
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Dovrebbe essere Meinardo III° come questo http://www.mcsearch.info/record.html?id=7142242 punti
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Funziona, ma è indispensabile procedere con cautela e dopo aver valutato accuratamente alcuni aspetti: Reale convenienza a procedere con una pulizia di questo tipo, cosa per me necessaria solo in caso di totale illeggibilità del tondello o di evidente pericolo per l'integrità futura della moneta (incrostazioni profonde, non stabilizzate, presenza di cancro, etc.). Verifica del reale stato delle concrezioni superficiali che spesso sono un tutt'uno con il primo strato di metallo, il rischio più grave è che un qualsiasi intervento possa delaminare la superfice della moneta rovinandola in modo irreparabile. Detto questo normalmente sul rame e sul bronzo si interviene con sistemi misti: pulitura meccanica con bisturi e lenti ad almeno 20X d'ingrandimento; leggeri e brevi bagni in soluzione di EDTA con verifica continua del risultato. A chiunque voglia approfondire l'argomento consiglio la lettura dell'articolo a pag.275 del n°44-45 del Bollettino Numismatico http://www.numismaticadellostato.it/bollettinoPDF.do?prov=null:SO:PDF&id=27&numPag=1 una miniguida di se, quando, come e con che tecnica intervenire. buona lettura Mario2 punti
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Su internet ho trovato questa cartolina e l'ho presa perchè mi sembrava interessante. Voi cosa ne pensate? qualcuno ha altre cartoline della regia zecca da postare? grazie in anticipo Simone1 punto
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È una medaglia data in ricordo della presa di Roma ed è uguale per ufficiali e truppa. Alla tua manca l appiccagnolo la conservazione non è male ma questa medaglia è abbastanza comune.1 punto
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A prescindere da tutto, è osceno che questo errore (voluto o meno) faccia tali somme. Povera numismatica...1 punto
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la perizia è un parere personale del NIP come può essere il nostro, non è sempre detto che sia veritiera :good:1 punto
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Mi chiedo a questo punto come trattare le monete che condividono presentano i due coni appartenenti a "serie" diverse. Mi riferisco ad esempio ai molti sestanti post semilibrali che presentano un rovescio impresso da conii a modulo largo semilibrali ed un dritto conianto con conii di modulo estremamente più ridotto... Forse toccherà tagliarle a fettine, in modo da poter classificare coscienziosamente ciascuna faccia... Edit: aggiunto il PS Mi rendo conto che pure il mio post é intraducibile, visti gli strafalcioni che ci ho messo dentro. Pero' giuro che non ho fatto a posta :). E poi sono nato in Regio X, mica a Roma...1 punto
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Segnalo con piacere agli interessati che in uno dei prossimi numeri de "Il Giornale della Numismatica" uscirà una versione più divulgativa del saggio critico pubblicato sulla RIN 2013, con qualche contenuto in più sulla zecca di Treviso. A1 punto
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BENEDIC HAEREDITATI TVAE Benedici la tua eredita' Salmi,27,91 punto
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Sarebbe opportuno prima di dare un giudizio di autenticita' studiare ,studiare ,STUDIARE. Il sesterzio Nac maggio 2012 .Osserva il dritto con molta attenzione . (un suggerimento) scarica sul PC le foto ,poi l'ingrandisci e con due finestre ci perdi un po' di tempo e poi cambierai giudizio e ci racconti su questa stessa discussione. A battere il sesterzio non é stato lo stesso schiavo. Cordialmente Gionnysicily.1 punto
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Escludere il referente del peso all'interno di una serie è incompatibile con il principio del valore intrinseco della moneta e con le conseguenze che ne derivano quali, ad esempio, il rapporto di cambio (in un determinato momento)con moneta di zecca diversa ed il rapporto di cambio con i sottomultipli della stessa serie. Il secondo aspetto è addirittura di palmare evidenza: postulare il cambio di un asse di peso x con due semissi di peso x ciascuno (quindi con due monete dello stesso peso unitario della moneta da cambiare)è una follia; certo che l'esempio è spinto agli estremi, ma la questione del cambio tra assi ed i sottomultipli dovrebbe essere un elemento per stabilire la serie di appartenenza. Polemarco1 punto
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Il secondo è Constans non Constantius II !! RIC VIII 110 Constans AE3. DN CONSTANS PF AVG / FEL TEMP REPARATIO, Constans su galea, tenendo Fenice su un globo e Chi-Rho banner, Vittoria a poppa. TESA in ex. TESSALONICA1 punto
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Il primo è un CONCORDIA MILITUM (non Clementia Temp ) dovrebbe corrispondere a IMP CC VAL DIOCLETIANUS AUG CONCORDIA MILITUM - GAMMA in centro in esergo XXI Cyzicus - RIC V - 2 - 3061 punto
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Il benzotriazolo è efficace, deve essere maneggiato con molta cura, sotto cappa o in ambiente ben arieggiato, guanti e mascherina. Le giuste precauzioni non devono esserne un deterrente all'uso perchè è un fondamentale supporto alla conservazione dei nostri tondelli. Fondamentale è rimuovere meccanicamente la maggior parte dell'ossidazione in modo da rendere più accessibile alla soluzione il punto d'innesco dell'ossidazione stessa; questo lo si può fare per mezzo di un bisturi o, per superfici più estese, con le apposite punte abrasive in fibra di vetro (difficilmente utilizzabili sulle monete). Per l'acquisto, sperando di non violare le regole del forum (nel caso chiedo ai moderatori di correggere il mio intervento o di darmene avviso che provvederò io), puoi rivolgerti agli indirizzi in link http://www.antichitabelsito.it/prodotti_pulizia_metalli.htm http://www.eidosrestauro.it/prodotti.php?m=id&id=328 Un saluto ciao Mario1 punto
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Tranquilli non credo che il centesimo incriminato finirà in qualche collezione, lo rivedremo presto in giro ad un prezzo più alto. Verrà rivenduto, comprato e poi rivenduto e poi ricomprato e rivenduto. Finchè magari qualcuno non deciderà che è illegale detenerlo. Sono stato troppo esplicito? :pleasantry:1 punto
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Veridio buongiorno, la moneta è gradevole, se dovessi classificarla comem conservazione concorderei con Lei per un BB, meglio stare sempre un fllo più conservativi. Il colpo al diritto ad h.9 a mio avviso abbassa la conservazione di un buon mezzo grado, mentre la mancanza di impressione del tondello la trovo meno fastidiosa. Splendido per conservazione è un altro tipo di moneta, che non presenta questi difetti. Lei le monete le conosce bene e sa che non è facile trovare Clemente XIV in oro a prezzi ragionevole, e dato quanto ha pagato è certamente un ottimo acquisto. Ricordavo di avere uno zecchino, ma non la data; che è poi la stessa della Sua, a me pare una variante di conio rispetto alla Sua, mi sbaglio ?1 punto
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..... quindi ... questa sarebbe la Quarta conosciuta!!!! :whome: :hi: :hi:1 punto
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E bravo Alain....è la giusta strada eccola in link.... http://la-monnaie-du-05.blog4ever.com/blog/lire-article-223870-864972-epoque_feodale___les_archeveques_d_embrun__1294___.html bella e mooooolto rara ciao Mario1 punto
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Penso avere trovato una ipotesi: È possibile cha sia una moneta di "Embrun", con i leggende: Dritto= EBREDUNENSIS. Rovescio= ARC HIE PIS COP. Che pensate?1 punto
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Paris d'Ailly 145, 42.45 grams Paris d'Ailly 3242, 41.91 grams The other two examples are in private collections. I've handled all four examples. In fact, I agree with the auction-house description. The coins are defined by the die they come from, not by the weight. This new coin comes from the same dies which struck the light-weight RC 97/10. So it is a heavy example of the light weight issue! Correct! My list of examples includes: 21.20 grams (private collection) 21.83 grams (my own collection) 22.07 grams (Paris d'Ailly 3245) 22.67 grams (Paris d'Ailly 3244) 22.92 grams (Paris d'Ailly 3243) 23.06 grams (M&M 19, 2006) 23.70 grams (private collection) 23.99 grams (RBW collection NAC61) 25.44 grams (private collection) 25.80 grams (private collection) 26.17 grams (Triton II) I have personally seen and photographed nine of these coins (all except two). The new coin, which weighs 26.62 grams, is consistent with this list of existing specimens. It is a normal weight for RRC 97/10. Andrew1 punto
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caro Ulpiano Ho rifatto il tutto per rendere più comprensibile l'insieme. E' una classica moneta della zecca di cartagine Dal Bollettino di Numismatica del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali Monografia ---MONETE PUNICHE NELLE COLLEZIONI ITLIANE Parte I e altro volumeper la parte II. Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Per capire partiamo con il considerare solo le monete di Bronzo col cavallo retrospiciente .. nella PARTE II- Monete in bronzo con palma tra le zampe posteriori Zecca di Cartagine periodo 221- 210 a.C bronzo da pag.77 a pag. 78 dai n. 226 al n. 233 da gr. 9,14 a gr.4,70 D/testa di Core a sx. R/ cavallo retrospiciente a dx. con lettere sotto il ventre del cavallo e nel campo nella PARTE I Periodo 221-210 a.C. Zecca di Cartagine. bronzo. pag. 45 dal n.48 al n. 52, da gr. 7,88 a gr. 5,33 D/ testa di Core a sx. R/ cavallo retrospiciente, stante a dx. nel campo lettere sia sotto il ventre del cavallo che nel campo a dx. Periodo 241-221 a.C. Zecca di cartagine bronzo Pag. 55 dal n. 98 al n.102, da gr. 7,25 a gr. 3,91 D/ testa di Core a sx. R/ Cvallo stante a dx. retrospiciente,, nessuna lettera Pag.118. dal n. 308 al n. 314 da gr. 7,40 a gr. 5,60 D/ testa di Core a sx. R/ cavallo retrospiciente. nel campo e sotto il ventre lettere puniche di queste monete esistono varianti con lettere Puniche sotto la pancia del cavallo; con lettere di fronte al cavallo e senza lettere tutte riconducibili a cartagine. PS: non ho postato monete perchè è nitidissima se servono chiarimenti sono qui. ciao Pietro1 punto
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questa è direttamente dall'AASFN "Annullata l'emissione del 2 euro commemorativo su JFK L'emissione del 2 euro commemorativo dedicato a John Fitzgerald Kennedy, prevista per il 7 giugno 2013, è stata annullata. Sarà sostituita da una moneta commemorativa da 2 euro dedicata al 500° anniversario della scomparsa del Pinturicchio che uscirà a settembre/ottobre 2013. Durante il Convegno Filatelico e Numismatico del 7 e 8 giugno a San Marino, e solo in quella occasione, verrà commercializzato un limitato numero di seriette numismatiche conteneti 3 monete dei seguenti valori € 0,10 - 0,20 - 0,50 - 1,00 - 2,00 dedicate ai Balestrieri al prezzo di € 8,00 - 7,00 e 5,00" . Quindi le seriette dovrebbero essere 3 con prezzi differenti e evidentemente monete differenti1 punto
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Voglio raccontarvi una piccolo aneddoto. Qualche mese fa ho avuto modo di discutere a lungo di una mia moneta con due studiosi britannici (il curatore del museo del Castello di Norwich e l'autore dell'attuale catalogo di riferimento per la zecca di Londinium; insomma due sostanziali "sfogliatori di RIC"). Il dubbio che ci attanagliava riguardava proprio il tipo di busto: l'imperatore è ritratto con indosso una corazza o una trabea? La risposta avrebbe escluso o aggiunto una variante inedita a una particolare emissione tra quelle della serie BEATA TRANQVILLITAS battute a Londinium. Dopo alcuni giorni di ricerca ci ritrovammo con un buon archivio fotografico il quale, dando al busto corazzato il valore 1, comprendeva busti da 1.2, da 1.4 e così via fino al al busto con valore 2 che forse potevamo considerare trabeato. Dove voglio arrivare? La mole di "bronzetti" coniati fu enorme (e questo è fondamentale ai fini della variabilità) e gli incisori godevano di una notevole libertà stilistica nella realizzazione dei conii a partire dai cartoni che giungevano in zecca dalla cancelleria imperiale. Perciò un incisore (magari poco esperto) poteva rappresentare una trabea similmente a una corazza, oppure far apparire una lorica come un pigiama.... La moneta postata da Illyricum è molto più simile alla mia di quanto si pensi....la lorica c'è, si nota al di sotto della fibula, quelli che mancano sono gli pteruges e qui torniamo alla libertà stilistica di cui sopra.....1 punto
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Lasciamo da parte le amenità e torniamo alle cose serie. Evidentemente chi ha curato la vendita delle celtiche di ArtCoins Roma, nonostante la segnalazione, non si é sentito in dovere di prenderla nella dovuta considerazione, né (cio' che é piu' grave) di indagare ulteriormente. Bah... A ognuno le proprie responsabilità lavorative... Peccato. Con una semplice ricerca in rete avrebbe trovato questa, che ben completa la serie di cui ai post precedenti. e che corrisponde a quanto venduto a caro prezzo al malcapitato di turno da ArtCoins Roma Un falso noto da quasi vent'anni. http://www.forgerynetwork.com/asset.aspx?id=Hjv2vTyguKE= Contento l'acquirente... Tranquillo l'incompetente "esperto"... Tutto va bene...1 punto
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Sabato il buon sagida che ringrazio ( ho avuto modo di conoscerlo sotto altre vesti: Lamonetiano, ma lo conoscxevo già! :blum: ), mi ha consegnato il pacchetto. Ringrazio pubblicamente Alessio per quest'ennesima iniziativa andata a buon fine . Grandissimo!! :hi: :good:1 punto
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... non potevano pensarci prima? Mi pare un tema migliore di JFK Anche se così ritorniamo alla questione (che forse interessa solo a me, non lo so): non bisognerebbe commemorare solo le nascite? O continuiamo a commemorare anche le morti...? Così si fa un mischione...1 punto
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Ho preso il rotolino del Verdi, ed anche qualche banconota del nuovo 5 Euro. A Via XX Settembre hanno anche assunto una impiegata gentile, miracolo!!!1 punto
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Philip Grierson ha ipotizzato che l'espressione vada intesa sulla scia della legenda "Deus adiuta Romanis" sugli esagrammi coniati da Eraclio. Mentre quest'ultima è una chiara allusione all'aiuto divino invocato sul fronte persiano, l'iscrizione sulle monete di Costante II si riferirebbe alle guerre contro gli Arabi. Inoltre, al dritto, la prima parte di questa espressione non è altro che la versione greca di "In hoc signo vinces", assegnata a Costante II forse per l'assonanza del nome nei confronti di Costantino il Grande, fatto questo che ha suggerito al Grierson di pensare che in origine queste iscrizioni fossero state progettate per il padre Eraclio Costantino, spesso ricordato dalle fonti come, appunto, "nuovo Costantino".1 punto
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non esageriamo..non hanno fatto niente di devastante o di irreversibile..il filler si toglie e il doppio contorno dello scudo , probabilmente , era solo impastato... non ricominciamo con la chimera delle monete intonse perché da un archeologo non me la voglio sentire raccontare, lo sai per esperienza diretta come sono le monete uscite da sottoterra, i laboratori di restauro esistono apposta, quindi finiamola di raccontarci barzellette, per favore..se le monete non le pulisci non le vuole nessuno e non le apprezza nessuno,.... basta non esagerare e fermarsi al momento giusto...le monete "intonse" in vendita ( complice anche il teorema applicato " moneta sporca = moneta di scavo" ) non esistono..1 punto
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La moneta è sicuramente di qualità superiore, credo che non ci sia altro da aggiungere sulla conservazione. L'anno V, moneta ampiamente falsificata asportando la barretta dell'I, oppure cancellando Prova etc. (si riconosce, come noto, dalla firma con la "O" leggermente schiacciata e firma tremolante) non rientra nella produzione destinata alla circolazione pur avendo tutti i crismi per essere accettata negli scambi commerciali. Quindi, sarebbe ben più raro trovarla in "SPL" ! Non è una moneta apparentemente così rara come cataloghi e prezzo vorrebbero far intendere, e quanti siano gli esemplari effettivamente battuti lo ignoro; dal canto mio ne ho visti almeno una 20na, e l'ho migliorata nel corso degli anni tre volte (quindi nessuno è indenne da certe perversioni, poi fortunatamente si rinsavisce). Ricordo un esemplare eccezionale di Angelo Bazzoni, primi anni '90 e chiedeva £.15.000.000 che era già ai temi più di quanto il mercato non apprezzasse la moneta, ma Angelo aveva grade occhio per le conservazioni ed il tempo sicurametne gli ha dato ragione. Ho solo una fotografia vecchia di anni del mio esemplare, sovraesposta erano i primi anni della fotografia digitale, con le luci assolutamente non adatte, poi non ho più avuto modo di rifotografarla, probabilmente lo meriterebbe.1 punto
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Nessuno dice che non si possano trovare monete che sembrano appena uscite da un rotolino di zecca, può succedere, quando capita però, soprattutto se si tratta di monete in circolazione da qualche anno e sono più d'una sarebbe bene per evitare fraintendimenti e far si che nessuno possa avere dei dubbi dare una piccola spiegazione delle circostanze in cui sono state trovate queste monete............................... a proposito, non mi riferisco al 2 euro 2004 di Mirko.................1 punto
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Moneta veramente fantastica, sinceri complimenti; a pari possibilità avrei venduto anche io il 100 lire Una cosa mi preme dire : NESSUNO di NOI, finche abbiamo la possibilità di comprare monete, siano da 20 euro o da 20 000 ;che sono tutt'altro che indispensabili è da considerarsi POVERO, quindi, percortesia , evitiamo di uscircene con esternazioni che sono un pugno in faccia a chi fatica a comprare Pane e Latte a fine mese Senza polemica alcuna, e rinnovando i complimenti a Renato per questo straordinario esemplare saluto Sergio1 punto
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Guardando bene la foto e le caratteristiche "gotiche" della legenda, nonchè il peso, non escluderei a priori la possibilità che si tratti di un'emissione trecentesca di denaro dal peso ridotto rispetto alle emissioni duecentesche...1 punto
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Plaudo all'amico Taras che ha ripercorso egregiamente l'esegesi della zecca Hydrontinon nella letteratura numismatica. Mi sembra quasi di ripercorrere la storia delle monete della zecca di Lopadousa (Lampedusa) che , anche in questo caso, Goltzius descrisse per primo e di cui si dubito' per secoli finche' il Torremuzza, alla fine del 1700, dopo averne scritto nella sua opera primaria (Siciliae.. Veteres Nummis.. , Panormus, 1781) esprimendo dubbi circa la loro esistenza, ne rinvenne finalmente un esemplare che pochi anni dopo pubblico' in un'appendice alla sua opera (Auctarium 1789) rettificando quanto aveva scritto in precedenza e facendo ammenda di non aver creduto al Goltzius. I successivi autori fecero, come ricordato da Taras per l'Hydrontinon, un copia/incolla delle informazioni date da Gotzius (riproducendo sempre il suo disegno originale (incluso Eckel che anche espresse dubbi sulla moneta) fino a che nel 1970 affioro' un piccolo ripostiglio che finalmente permise di rendere giustizia al grande numismatico del 1500 mostrando che i fantomatici bronzi di Lopadousa non erano una fantasia `! Goltzius, non finisco di stupirmi della grandezza di questo numismatico, fu tra i primi, forse il primo, a pubblicare un vero e prorpio Thesaurus di quanto allora conosciuto per la monetazione greca e romana, e per redigere la sua opera infaticabilmente visito' centinaia di collezioni numismatiche , principalmente private (i musei all'epoca si stavano appena sviluppando) in un viaggio durato due anni attraverso tutta Europa. § Veniamo alla moneta oggetto della discussione. La prima menzione delle monete di Hydrontinon risale alla pubblicazione del suo Siciliae et Magna Graecia, Brugis Flandorum redatto nel 1576 e incluso nella sua opera omnia pubblicata ad Anversa nel 1644. L'edizione citata da Taras è una ristampa (se cosi si puo' chiamare :), un'edizione successiva - scannerizzata da Google books - che risale al 1708). Nel terzo libro dell'editio princeps in 5 volumi (1644) viene riportata alla tavola XXXIII il disegno di una moneta molto simile a quella riportata da Taras sopra (esemplare CNG). Ancora piu' simile poi risulterebbe la variante presente nella collezione MORCOM (SNG - Morcom Collection - vol. X n. 618) ove i delfini sono rappresentati a testa in giu' rispetto al tridente. Le differenze rispetto al tipo illustrato dal Goltzius sono la piccola torcia dietro la testa di Zeus (visibile anche nell'es. riportato sopra) e la legenda Messanion al rovescio, mentre al diritto nell'esemplare Mrcom (e in quello CNG) manca ovviamente l'etnico Hydrontinon presente invece nel disegno del Goltzius a sinistra del profilo di Poseidone. Decisamente interessante poi l'es. n. 617 della coll. MORCOM che riporta a sinistra del profilo di Poseidone, la legenda POCEIDAN (sicut) per Poseidon esattamente nella stessa posizione della legenda Hydrontinon del disegno del Goltzius. Due considerazioni: 1. la tipologia POseidon/tridente con delfini doveva essere piuttosto popolare dato che ci sono pervenute numerose emissioni e varianti per le zecche di Siracusa e Messana e... (forse) per la zecca di Hydrontinon 2. questa particolare tipologia Poseidone/tridente è stata trattata da Goltzius, in seguito da Neumann, Eckel e Avellino, ma poi ci si ferma. Pare che sia solo dall'Avellino in poi che vengono introdotti i nuovi tipi (testa di Ercole/clava e arco; conchiglia/arco, clava etc.) , che poi verranno ripresi in seguito nel famoso copia/incolla da Mionnet, Millingen, Carelli , Riccio etc. tutti autori che tratteranno solo esclusivamente di queste seconde tipologie che nulla hanno a che vedere con il tipo Poseidono/tridente e che probabilmente risultano essere una lettura errata di emissioni per Dyrrachium come evidenziato dal RUTTER A questo punto occorre fare quindi una distinzione rispetto a queste seconde tipologie che risulterebbero essere non di Hydrontinon ma originati da un banale errore di attribuzione, e l'ancora ipotetica emissione di Hydrontinon, ammesso che essa esista e che Goltzius ci abbia visto giusto , ma che non ancora non è stata reperita. Se si ripetesse quanto successo per le emissioni di Lopadousa dovremmo prestare credito al Goltzius e immaginare che abbia riportato/visto, già nel XVI secolo, un esemplare per questa fantomatica zecca con i tipi da lui descritti. L'altra possibilità ovviamente è invece che Goltzius (e Neumann dopo di lui ) abbiano preso un abbaglio e forse letto male un esemplare che magari riportava la legenda POSEIDON (come il 617 della collezione Morcom). Quel che è certo è che spesso quando c'è Goltzius di mezzo tutto è possibile e che vi è sempre una certa àlea di mistero che alimenta ancor di piu' il suo fascino di numismatico, studioso ante litteram e divulgatore.1 punto
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Sono perfettamente in linea con il tuo pensiero, la patina il più delle volte, riempie la mancanza di metallo, conferendo all'immagine della moneta una maggiore evidenza di particolare!!1 punto
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Non scrivevo sul forum da un bel po' di tempo e lo faccio in questa occasione per mostrare tutto il mio giubilo verso opere di questo tipo. I Corpora Nummorum, come quelli epigrafici o ceramici, devono avere delle caratteristiche precise, stabilite dai classicisti di fine settecento- inizi ottocento, per essere definiti tali. 1)Devono mirare alla completa raccolta dati, con il censimento di tutti gli esemplari conosciuti(nell'Ottocento solo le collezioni pubbliche museali; oggi anche gli esemplari esiti in aste con immagini; sono esclusi normalmente gli esemplari in mano ai privati collezionisti e non editi). 2)Gli esemplari devono avere un precisa rintracciabilità(luogo di collocazione-numero d'inventario-asta con numero di lotto) onde evitare errori di ripetibilità all'interno del censimento. 3)Non sono previste foto di tutti gli esemplari, trattandosi di Corpus e non di Repertorio Generale. 4)Completa analisi bibliografica precedente. 5)Infine, come dato aggiuntivo, ma non obbligatorio, ricostruzione cronologica delle varie serie, in basi ai dati raccolti. Il Corpus sulle monete etrusche e quelle umbre edito da Italo Vecchi, a mia conoscenza, possiede tutte queste caratteristiche. Il volume del Catalli, peraltro pregiatissimo, non risponde al primo dei requisiti, quindi non può essere definito Corpus, nè in tale maniera è stato opportunamente definito dall'autore. Il libro al prezzo scontato(140 euro) sarà venduto solo in prevendita, quindi a "scatola chiusa". Sarà completamente in inglese. Il piano definitivo dell'opera non è stato ancora definito, ma lo sarà presto sul sito dell'editore. I Corpora sono strumenti che non devono mai mancare nelle biblioteche di ogni studioso di numismatica, essendo la base di futuri studi, il punto di partenza, aldilà dei risultati cronologici proposti dall'autore. Mi spiace che pochi commenti vi siano stati per tale post, insieme a quello del prossimo convegno di Bari, ignorato del tutto dalla comunità forumistica. Saluti.1 punto
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