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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/03/13 in Risposte
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Vi racconto anch'io una storia in tema, rigorosamente vera. Un giorno, diversi anni fa, una persona che conoscevo di vista (ero amico di un suo nipote), mi chiede: "ma è vero che di monete ci capisci?". Come farà forse ognuno di voi, rompo continuamente a tutti le scatole parlando della mia passione perciò pian pano sono in molti a saperlo (magari, sotto sotto, deridendomi o commiserandomi, chissà...). Riprendo con il racconto: rispondo che sono un appassionato. La persona mi dice allora che sarebbe passata a trovarmi per farmi vedere qualcosa. Passa il tempo e mi dimentico persino della cosa, finchè un giorno mi si presenta in ufficio e mi dice "l'ho portate". Ed io, cercando di disseppellire i ricordi, dico: "bene". Tira fuori una scatoletta con 3 monete. Aguzzo lo sguardo e...... Erano due doppie e uno zecchino papale della fine del 1700.... Dopo il normale attimo di disorientamento, gliele classifico sommariamente, dando anche una valutazione a naso e chiedo cosa volesse farne. In realtà non voleva venderle, ma solo sapere cosa fossero ed un valore ipotetico. Parlando chiedo, "ma ne ha delle altre?". Risponde "si, queste più grandi sono in totale 30 e di queste più piccole ne abbiamo 3." Aveva portato un campione perchè per lei 29 doppie erano "uguali" (cambiava la data), una era diversa (era una sede vacante) e i 3 zecchini erano "uguali" (cambiava la data). Ho aggiunto le note fra parentesi perchè in seguito, dopo questo primo incontro, sono riuscito quantomeno a vedere tutte le monete. Niente di clamorosamente raro, ma comunque un bell'insieme, con qualità media piuttosto alta. Alla fine del colloquio mi chiede se avesse dovuto darmi un qualcosa per la mia consulenza. Rispondo che non voglio niente, ma che anzi per me era stato un piacere, e che però mi avrebbe fatto molto contento se mi avesse detto come la sua famiglia fosse in possesso di quelle monete. Si risiede e mi racconta: la sua famiglia (siamo nelle Marche, quasi al confine con l'Umbria) possedeva da sempre una chiesetta di campagna davvero minuscola, che era stata anche sconsacrata. In seguito ad un terremoto si era molto rovinata e dovettero decidere di abbatterla perchè metteva a rischio l'incolumità di chi passava vicino (era accanto ad una strada, a quanto ho capito). Prima di demolirla, portarono via qualche povero arredo rimasto all'interno che sistemarono nella legnaia insieme alle travi di legno rimaste dopo la demolizione. Tra le cose portate via, c'era un vecchio piccolo inginocchiatoio mezzo mangiato dalle tarme. Anch'esso destinato a legna da ardere, sembra sia rimasto per anni buttato da una parte alla pioggia, alla neve ed al vento, fin quando in un giorno d'autunno il padre della suddetta persona non decide "finalmente" di spaccarlo (per il caminetto). Da un piccolo scompartimento segreto saltarono fuori 'ste benedette (è il caso di dirlo!) 33 monete. Per anni sono stato a rimuginare su chi avesse potuto nasconderle e non sia mai più passato a riprenderle. Probabilmente un sacerdote, mi son detto, quando i francesi invasero lo Stato Pontificio, scacciarono i preti e sciolsero anche gli ordini religiosi. Ma questo con certezza non lo sapremo mai. Questa è la storia. Vi piace? ;)4 punti
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Non c'è niente di male ad essere un investitore. Alcuni (vedi recenti discussioni) si sono scoperti tali, magari forse dopo essersi accorti di aver fatto acquisti i cui ritorni economici non siano stati soddisfacenti. L'importante è chiarirsi. Per fortuna, la maggior parte delle persone colleziona per il piacere di farlo, magari non tralasciando di tenere d'occhio gli esborsi, ma senza fermarsi al ritorno tout court oppure al mero guadagno. Per me collezionare monete è un piacere che implica studio, passione, confronto ed approfondimento. Se poi quando decido di dar via un pezzo perchè migliorato, o semplicemente perchè non mi piace più, non ci rimetto molto, o non ci rimetto affatto è certamente meglio, visto che non sono ricco, ma considero sempre che al realizzo derivante da una vendita va aggiunto il piacere derivato dall'acquisire e possedere una determinata moneta. E' impossibile determinarne il valore in moneta sonante, ma sono certo che non è poco. ;)3 punti
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La dramma con leggenda sinistrorsa ANAREKARTOS (di ignoto ritrovamento), che era custodita presso il Museo di Gotha (e ora dispersa) è certamente la più rara (conosciuta in un solo esemplare) e interessante moneta celtica cisalpina. Pubblicata a suo tempo dal Friedlaender (1878), dal Longpérier (Oeuvres, III, p. 369) e dal Sambon (1903). Aveva diametro di mm. 15 e peso di gr. 3,53. E probabilmente imitazione della dramma pesante di Massalia n.° 790 Bibl. Naz. di Parigi, perchè ripete le stesse caratteristiche della impostazione figurativa del D/ e del R/ e riporta anche lo stesso inconsueto contrassegno del crescente verticale dietro il collo di Diana e davanti al leone. (fig. 2 del Pautasso, 1966) La scomparsa di questa interessantissima moneta, resta un enigma, ma forse oggi possiamo avere qualche elemento in più per delinearne almeno la storia. E stata grande la mia sorpresa nel leggere negli appunti dellarchivio Gamurrini la seguente nota: f. 2 carta 12 Lettera di M. Piccione su carta intestata Battaglie di Archeologia (De Historia Antiquitatum Certamina). Caris(si)mo e illustre Conte Gamurrini Per meglio chiarire e facilitare, Le invio la impronta della dramma (unica) del Medagliere di Gatteo, se vuole darmi la sua lettura. Mi scusi del tedio e creda a la più alta stima dal suo M. Piccione Rimini 28 corrente Dramma Gallica con Leone gradiente a destra e al di sopra (tengo il calco) anar akartos = Rex Acartus Chi era M. Piccione? Medagliere di Gatteo è da leggersi Medagliere di Gotha? Che rapporti aveva M. Piccione col Museo Gotha? Interessante anche linterpretazione della lettura data dal Gamurrini: Anarekartos o Anarakartos ?2 punti
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Mi scuso pubblicamente, in particolar modo con scacchi, del messaggio precedente e che ho rimosso, ma da archeologa/restauratrice e numismatica vedere la moneta trattata così mi ha fatto stare male.....e io vi assicuro che evito sempre di discutere e litigare...non ne ho il tempo. Il valore aggiunto in una moneta piegata è proprio il fatto che qualcuno l'ha piegata e le ragioni che hanno indotto quel qualcuno a piegarla...a volte si possono capire dal contesto di rinvenimento, per esempio. ribadisco che la moneta si leggeva anche senza aprirla, quindi nella mia modesta opinione non era necessario esecitare questa azione che è risultata distruttiva. Rinnovo le scuse, Elena2 punti
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La maggior parte di noi si scandalizza solo perchè in tutto questo (centesimo mole) manca il buon senso e viene totalemente accantonato il motivo per il quale si collezionano monete. Se io posso spendere 6000 euro non vuol dire che devo per forza buttarli via solo perchè dietro vi è un lavoro di pubblicità e speculazione senza precedenti! Non è la cifra che rende importante il centesimo mole (o magari la moneta citata in discussione), ma la mancanza di buon senso e razionalità. Poi ciò che dici è corretto.2 punti
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....rimossi la pietra dal suo preciso alloggiamento e la rovesciai a terra, mi ritrovai davanti un bellissimo nascondiglio impossibile da trovare perchè la pietra sembrava essere un enorme blocco e mai nessuno avrebbe pensato che poteva esserci una cosa simile. Mi preparai quindi per il "Bel ritrovamento" e senza pensarci due volte inserii subito la mano in quell'angusta fessura, perchè era buio e il fondo non riuscivo a vederlo, sperando e fantasticando di afferrare un pugno di monete, la mano scendeva e il braccio andò tutto giù. Quando ritornò sù mi ritrovai con un pugno di terra!!! Svuotai tutta la buca nella speranza di poter trovare nella terra almeno una piccola monetina da tenere come ricordo, ma nulla. Non potete immaginare come ci rimasi male che rimisi subito a posto la pietra e me ne andai. A questo punto mi venne in mente una piccola storia che raccontava anche mia nonna: - Un giorno un vecchio signore disse ai suoi figlioli - figli miei, io sono vecchio e non ho più forza di cercare, ma in questo campo vi è sepolto un tesoro....ora tocca a voi trovarlo - i due figlioli decisero così di mettersi alla ricerca di questo tesoro convinti di poterlo trovare, si armarono di zappa, vanga e piccone e incominciarono a palesare il terreno. I due lavoravano e con impegno ma non trovavano nulla. Alla fine si accorsero che avevano zappato l'intero terreno senza trovarvici nulla, ma si resero conto che avevano fatto proprio un bel lavoro e quella terra gli avrebbe fruttato un bel raccolto. Infatti raccolsero così tanto grano da diventar ricchi - e da qui la morale che un tesoro lo si trova lavorando. Forse mia nonna usava la storiella del tesoro per far in modo che la casa venisse ristrutturata o acquistata da noi. Quel che è vero però che in quella casa qualcosa lo si è trovato veramente e forse altro è ancora nascosto fra le sue mura, quel che è certo che se c'è dell'altro, ne godrà il nuovo proprietario, e chissà che il nuovo proprietario non sia proprio io.... :blum: Come ha già fatto presente RobertoRomano le case antiche, soprattutto quelle del meridione, sono piene di questi tesori che aspettano solo di essere trovati, perchè all'epoca le persone non si fidavano affatto delle banche (e facevano bene) e tesaurizzavano tutto nei posti più impensabili delle loro case in pietra, e in seguito ad una morte improvvisa rimaneva tutto dove lo avevano lasciato. Spero che la mia storia non vi abbia annoiato e vi sia piaciuta e tutti i commenti sono ben accetti.2 punti
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Buonasera a tutti,posto l'ultimo acquisto che personalmente trovo molto interessante,è una piastra di Carlo di Borbone del 1750 con anima probabilmente in rame ma che presenta un'argentatura oserei dire intatta,il peso è di 25,90 grammi per un diametro di 41,95... dritto:2 punti
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Questa notte non ho dormito mai! Poi verso le tre non riuscendo a prendere sonno mi sono alzato per andare a fare un po' di ricerche su internet. Non ho dormito,.... ma i risultati mi hanno appagato del sonno perso! Iniziamo con il fare un breve excursus. Come molti avranno capito dal titolo della discussione, l'argomento di cui mi vorrei occupare è il "mezzo denaro" della zecca di Ancona. Se ne è molto parlato, ed ogni tanto ritorna in discussione. Nel periodo della monetazione autonoma della Repubblica Anconitana si parla dell'esistenza del mezzo denaro. Il primo a parlarne fu il Ciani nella RIN del 1904 facendo riferimento al ripostiglio di Rocchette dove si sarebbero trovate, tra le altre, due monete anconetane di peso e dimensioni ridotte rispetto al classico denaro riportante sul D/ + DE ANCONA e sul R/ + PPS QVIRIA e CVS nel campo. Parliamo di un peso di circa 0,32 gr. e di un diametro di 12 mm. contro gli 0,75 gr. e 16-17 mm medi del noto denaro anconetano. Poi il CNI lo inserì tra i denari del periodo della monetazione autonoma facendo riferimento a quanto riportato dal Ciani. Qualche anno dopo, Giuseppe Castellani (in La moneta del Comune di Ancona - estratto da Studia Picena) parla di un mezzo denaro in suo possesso del peso di 0,30 gr. e diametro di 13 mm. Nel 2009 Dubbini-Mancinelli nella loro Storia delle Monete di Ancona dicono di possedere un mezzo denaro del peso di 0,26 gr. e diametro di 12 mm. Tutti però sono nella incapacità di dimostrare che la zecca di Ancona, in quel periodo, abbia coniato piccole monete da "mezzo denaro", perchè come ben sappiamo non esistono documenti che possano provarlo, così come per buona parte delle lavorazioni della zecca di Ancona, la cui documentazione è stata distrutta dagli eventi naturali e da quelli bellici succedutisi nel tempo. Segue.1 punto
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Concordo con soleshine in merito alla conservazione. Come valore puo' anche raggiungere i 150 euro.1 punto
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Questo è un buon lavoro per la mente! Coplimenti. Forse un pò più difficile,intendo nelle foto!1 punto
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caro Andrea, rispondo alla pua domnada.. secondo me mai ..(considerando poi il dimezzamento del potere di acquisto dei nostri stipendi..) ciao skuby1 punto
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Solo l'altro ieri avevi detto che il diametro era 19,3 mm e lo spessore di 1,5................................ il peso hai scritto fosse di 3,08,,,,,,,,,,,, Allora è un tondello del 2, vedrai che se lo pesi bene arrivi a 3,06 per forza ci si capiva poco, se tutti i dati erano sballati ! magari è uno di quelli un pelino più spessi, proprio quelli che escono con la rigatura sottile, pure il peso se è di 3,08 ci sta, è un tondello del 2, non ci capivamo nulla per il diametro !1 punto
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Per tutela del forum e delle persone citate impropriamente in questa discussione ho editato parte del topic.1 punto
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Il campo dei gettoni e tessere riserva ancora scoperte ! Sono riuscito a recuperare questo gettone sabaudo solo in parte simile a quello descritto dal Promis nella sua opera sulle tessere di Casa Savoia Notate le differenze al rovescio Notevoli i lacci d' amore presenti sull' esemplare1 punto
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bella serie di cartoline...quelle forse più interessanti sono la fig. 29 e fig. 31 che sono animate per quanto riguarda le cartoline confermo che animate significa che sono rappresentate persone e/o veicoli e viaggiate che sono affrancate e timbrate quindi spedite fisicamente...animate e viaggiate sono le migliori sembrerà strano ma ci sono cartoline animate di fine '800 inizio '900 che costano veramente tanto soprattutto se sono di piccoli paesini provinciali...io colleziono quelle del mio piccolo paese della provincia di Pistoia e ho trovato cartoline animate per le quali ho dovuto sborsare anche 100 euro con raffigurata una vecchia corriera che ferma nel paese e tutto intorno la gente che l'aspettava ed il prete....fantastica1 punto
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il 2 euro cc di Pierre de coubertin è stato emesso oggi grazie nerone69 per la info Tema: 150 ° anniversario della nascita di Pierre de Coubertin Anno: 2013 Valore facciale: 2 Euro Diametro: 25,75 mm Peso: 8,5 grammi Zecca: Monnaie de Paris Tiratura: 1.000.000 FDC; Box BU: 10.000; Box BE (Proof): 10.000 Emissione:3 Giugno http://collezionieuro.altervista.org/blog/francia-2-euro-commemorativo-150-anniversario-della-nascita-di-pierre-de-coubertin-2013/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook immagine coincard BU1 punto
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Mi sono ricordato di averne una del 1750. Purtroppo nelle condizioni che potete vedere; pero' il conio mi sembra lo stesso delle precedenti gia' postate. Probabilmente anno piu' costante. @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@1 punto
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Ciao, per una valutazione migliore ti consiglio di chiedere all'utente magneto. Comunque per me siamo sui 140 per il fds, quindi credo che lo spl sia poco superiore al valore intrinseco della banconota. Anche se il difficile è trovare l'acquirente, soprattutto in questo periodo.1 punto
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Ma è PERFETTO Grazie mille :hi: :hi: :hi: :clapping: :clapping: :clapping:1 punto
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Perché? la coniazione azzerava tutti i piccoli difetti e le bottarelle prese dai tondelli ammassati nei sacchi...da lì in poi vale il FDC che deve rimanere tale,.. certo che se poi le monete coniate venivano ammucchiate anch'esse in sacchi o contenitori, magari facendocele cadere a getto continuo, addio mio bel FDC...1 punto
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Il sistema di incisione repubblicano su moneta è molto simile al metodo degli incisori di epigrafi. Sicuramente anche i maestri del conio avranno avuto delle "brutte" sulle quali lavorare, "brutte" che di solito troviamo, nelle epigrafi, nella parte nascosta, quella che si doveva attaccare al muro oppure quella non a vista e tra l'altro sono molto interessanti perché oltre a dirci come venivano costruiti i testi, a volte, ci lasciano dei begli esempi di scrittura in corsivo. Beh, digressione a parte, mi immagino che anche i nostri incisori potessero moltissime volte fare degli errori, visto e considerato che lavoravano su superfici infinitesimali rispetto ai cugini epigrafisti, che nonostante avessero bella lastra marmorea, uno scalpello bello grande e maneggevole, talvolta, commettevano degli errori che secondo me gli costavano le mani... :D Un esempio abbastanza carino è il visibilissimo arco di Tito. Su grandi superfici come quelle che potevano essere le titolature imperiali negli architravi degli edifici, non è raro trovare lo scheletro della vecchia impaginatura adottata dagli scalpellini. Oltretutto questi fori avevano anche la doppia funzione di inserimento e sostegno delle lettere bronzee o dorate che vi venivano apposte in seguito. C'è da dire che in questo caso i fori venivano effettuati post impaginatura e post scalpellatura delle lettere e quindi non è che fossero propriamente una guida...ma secondo il principio della trasmissione dei saperi...chissà?! Scusate la digressione epigrafista ma mi sembrava doveroso contestualizzare anche oltre moneta...1 punto
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E' disponibile in prima pagina per essere scaricato l'ultimo aggiornamento del file "moneterare modifica 59", aggiornato al 2 Giugno.............. http://www.lamoneta.it/topic/35865-osservatorio-rarita/page-1 Come ho scritto prima ci sono delle piccole novità sulle monete che possono essere inserite.1 punto
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Prova a vedere qui: http://www.coin-database.com/search.php?f_zeme=11&f_rok=&f_value=5&f_alloy=&f_quality=&f_=Search Mi trovo bene con questo sito...semplice e fatto bene!1 punto
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@@toto visto il tuo astio verso questo tipo di monete, sappi che ho creato questo topic perchè ho acquistato un divisionale del 1970 (alla cifra che avevo indicato per un divisionale normale) e ci ho trovato all'interno questa QUASI-P :rofl: Ho chiesto quindi quale potesse essere l'effettivo valore di mercato del divisionale perchè a differenza delle monete singole, il valore di mercato si discosta sensibilmente da quello di catalogo. Per fortuna c'è sempre gente che conosce le cose più di me! Visto che in realtà nemmeno io sono grande appassionato di questo genere di monete, per me resterà una P e non dovrò cercarne un'altra completamente senza zampa :blum:1 punto
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patinandosi migliora l'appeal, ma non la conservazione ;) ad ogni modo per "senza infamia e senza gloria" (o senza lode, se ti piace di piu) non vuol dire che la moneta sia brutta... ma che non è neanche "spettacolare". Siamo nella normalità, tutto qui ;)1 punto
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Expo il velleitario di turno ha sicuramente diritto a vedere la moneta , pubblicarne la foto etc. pagando i relativi diritti. Qui si discuteva della possibilità per studiosi che si accingono a lavori importanti che richiedono la pubblicazione di centinaia e centinaia di monete di poter beneficiare di agevolazioni che permettano la realizzazione di queste opere . Chi si accinge a questi lavori è normalmente uno studioso che èuo' garantire non solo la qualità ma soprattutto l'impegno a portare avanti con professionalità opere di ampio respiro come i corpora o lo studio monografico completo di zecche. Chi realizza queste opere è certamente un benemerito ed è giusto che possa godere il piu' possibile di agevolazioni per lavori che , se qualcuno li conosce appena, possono essere veramente immani. Nulla toglie che il velleitario di turno pagando i suoi bravi diritti possa anche lui pubblicare le monete che vuole nelle sue opere.1 punto
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CINQUE SOLDI 1758 VARIANTE INEDITA Mistura, gr. 3,11 - Inedita con due punti e al centro stellina sotto il busto di Maria Teresa.1 punto
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la prima.. RIC 116a Sear'88 # 2802 Treboniano Gallo Sesterzio AE. IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG, busto laureato drappeggiato a destra / PIETAS AVGG SC, Pietas stante di fronte, alzando entrambe le mani. RIC 116a, Cohen 86. Testo1 punto
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In questa foto c'è il riassunto. Se guardi la R vedi che : non solo non ha tratti in comune con la "p" precedente, ma vedi anche che sul "gambo" c'è una traccia di un colpo di bulino che va verso sinistra e che non è altro che la continuazione del colpo di bulino con cui è stata tracciata la gambetta della "R" solo che all'incisore è scappata la mano o la martellata e il bulino ha continuato la corsa oltre la parte verticale della "R" e ha inciso anche un tratto alla sinistra.....quindi, cosa ci dice questo? che hanno usato uno strumento da incisione che lavorava inclinato rispetto al piano con asportazione di metallo per scorrimento lineare. Se fosse stato un punzone, a meno di non appoggiarlo nel punto sbagliato e attraversare la parte verticale ( ma in questo caso sarebbe rimasta una traccia trapezoidale a tutta sezione sui due limiti del fusto della "R" ) lavorando per pressioni verticali, nn avrebbe tracciato oltre il bordo a sinistra. Mentre l'errore di operazione, colpo di martello troppo forte, scivolamento della punta o utensile troppo inclinato, causano appunto quelle sbordature sull'altro lato...le stesse sbordature si trovano sulle pietre incise, molto spesso, poiché la durezza del materiale rendeva necessari colpi molto secchi e difficilmente controllabili...se ne trovano anche nelle monete se le si cercano attentamente...1 punto
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Non e' che le monete russe non abbiano mercato, il fatto e' che quelle in buona conservazione sono da tempo razziate dai russi stessi; fino a poco piu' di 5 anni fa si trovava ancora qualcosa, adesso sia i negozi che le aste, online e no vengono setacciate meticolosamente. I prezzi sono schizzati alle stelle e anche se adesso la bolla e' in calo, sostituita a da quella cinese, l'offerta e' ancora su cifre altissime. Per le rarita', inoltre, i falsi sono copiosi e spesso di buona fattura.1 punto
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Mi dispiace smorzare gli entusiasmi, ma a p. 67 mi pare si chiarisca che nelle Costituzioni col termine "agontano" si intende moneta del valore di 4 soldi, mentre il "denaro agontano piccolo" che intendiamo noi è chiamato semplicemente "denaro". Così a p. 81 per la sigillatura delle lettere si pagano a seconda dei casi 12 denari (ovvero 1 soldo) oppure "mezzo agontano" cioè la metà di 4 soldi (ovvero 2 soldi).1 punto
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Il fatto e' proprio questa sfiducia che lei stesso cita nel rivolgersi verso siti online per comprare, per cui i venditori cercano di rendersi il piu' possibile "trasparenti" agli occhi degli acquirenti. Ricevendo a casa una moneta sigillata, in caso di contestazione, e' piu' facile anche la restituzione perche' se non si toglie la moneta dalla perizia non c'e' il rischio che qualche furbetto la sostituisca . Andrea1 punto
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ognuno colleziona un po' come vuole... pero' ogni volta che sento degli smembramenti - tagliuzzamenti ... di confezioni originali, è un po' come sentirmi trafitto al cuore :) sei un po ' come il nostro Mirko, anche lui smembratore ripeto : masimo rispetto per ciascun tipo di collezione e tipo di conservazione (la collezione si base sulle monete , ovviamente ) . In caso poi di rivendita ovviamente tutti sanno che una collezione smembrata vale enormemente meno di numerose confezioni originali (ma se ad uno non interessa venderla questo è un problema che non si pone mai)1 punto
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@@bavastro .... han vinto i francesi e l'argento è passato in cavalleria. Diciamo che l'esercito francese non aveva nulla da invidiare agli Unni. Le spogliazioni perpetrate dai vincitori hanno privato l'Italia, in maniera particolare, di un grande patrimonio (l'oro della zecca di Venezia ad esempio) ed artistico del quale solo in parte è poi rientrato con la restaurazione. Anche le collezioni numismatiche del Vaticano furono trasferite in Francia per poi rientravi nel 1815. Alla Germania è andata meglio per minore affinità culturale con la famiglia "imperiale".1 punto
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Quanto auspicato da acraf sarebbe già un ottimo risultato ma mi domando perché il velleitario di turno non debba avere uguali diritti del luminare che ha in preparazione un'opera fondamentale. Credo che in linea di principio tutti ma proprio tutti abbiano diritto all'accessibilita', anche chi una data moneta in un dato medagliare vuole anche solo vederla in foto pagando il giusto . E se poi la pubblica magari anche in un opera discutibile ha pur sempre il merito di averla resa disponibile ai più . Scusate la sinteticità ma l'utilizzo dell'ipad mi risulta abbastanza scomodo per la scrittura.1 punto
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Direi vicino al BB , almeno un grado in più l'acquisto di maggio1 punto
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Concordo pienamente con chi mi ha preceduto. Resta una moneta degna e non comunissima. Saluti1 punto
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Il 10 aprile 1570 il Consiglio dei Dieci deliberava la coniazione di gazzette da due soldi, gazzette da due gazzette con impresso il numero II, gazzette da tregazzette col numero III, e gazzette da quattro gazzette col numero IIII. Nel gennaio del 1571 si batterono monete da10 gazzette (dette ”lirone‘ o ”lirazze‘) con l‘indicazione del valore X. La coniazione di queste monete ebbe luogo fino al 17221 punto
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La moneta è "strana" gli hanno tagliato il collo che da lungo è diventato corto. Ne è rimasta la punta dopo 1860...... Forse volevano farla diventare una Rarità invece hanno rovinato del tutto una moneta usurata già abbastanza di suo ma che avrebbe avuto ancora un buon valore commerciale. Cosi deturpata non ha quasi valore. Se era integra la conservazione non era tanto male per una rara di questo tipo, direi un qMB nell'insieme ma cosi non è collezionabile se non per pochi euro,pochissimi euro.1 punto
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Caro Pietro ti ringrazio per i complimenti..ovviamente quando li chiamo "rottami" non è per metterli al di sotto di altre monete, per me è quasi un segno di affetto chiamarle così (si, lo so sono strano :P)1 punto
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Anche se in ritardo mi unisco ai complimenti per Gaetano.....veramente bravo, un doppio bravo anche per la sua scelta di non lasciare perdere quello che lui chiama i "rottami" ma quest'ultime sono monetine del periodo Vicereale che ogni qualvolta ne capita una, và osservata e studiata attentamente.1 punto
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Secondo il mio parere è identica a questa, anzi è questa, con uno scherzetto fotografico. (guardatela bene) P.S. se sbaglio chiedo scusa1 punto
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scusa ma hai pulito con "dentifricio e limone" una piastra di Montalto... e l'hai pure sbattuta sul tavolo di marmo ...ari-gosh.. meno male che frequenti il forum solo da 7 anni altrimenti una passata di sidol e magari un bagno alls canfora non glieli toglievano nessuno :) SISTO V (1585-1590) zecca di MONTALTO Piastra - Muntoni 121, CNI 8 1588 mm. 39/40 scherzi a parte difficile giudicare da una foto occorrerebbe esaminarla de visu, si nota qualche porosità del metallo (potrebbe essere l'effetto del dentifricio ? :blum: ) , ma forse è solo l'usura. Lascio la parola ai piu' esperti..1 punto
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Scusate ma probabilmente l'ora e la stanchezza non mi avevano fatto notare i particolari condivido pienamente sia @@Rex Siciliae che @@carlino Ciao Mauro :bash:1 punto
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