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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/11/13 in Risposte

  1. Io credo che dobbiamo tutti un grande ringraziamento a bizerba62 e ad elledi per l'impegno profuso ed i tempi brevi sui quali hanno operato. Penso anch'io non si potesse fare di più, ed ora restiamo in paziente attesa degli eventuali sviluppi.
    3 punti
  2. Il 10 centesimi svizzero del 1879 ha ancora valore di corso dopo 134 anni dalla sua emissione! =) =) Oggigiorno si possono trovare ancora 114 millesimi diversi di questa moneta in circolazione! Volevo sapere se esiste un'altra moneta al mondo con la stessa lega e lo stesso disegno che dopo più di un secolo si può trovare in circolazione?! =) Qual è la seconda moneta più vecchia al mondo (ancora valevole) dopo il 10 cts 1879 svizzero? P.S.: Trovai anche un 50 centesimi del 1877 in circolazione 5 anni fa! Questa moneta però essendo in argento era valida fino al 1971! Ma ogni tanto se possono ancora trovare anche in argento...
    2 punti
  3. Questa medaglia, pur con tutti i suoi limiti di conservazione con evidente riempimento di ben due fori, è sempre stata una delle mie “prede” più ricercate, in questi ultimi dieci anni ne ho viste passare in asta una quarantina di esemplari alcuni a prezzi “eccessivi”, secondo me, e alcuni sui quali la mia offerta non è stata sufficiente. Finalmente l’ho presa a prezzo modico, pur con tutti i suoi limiti di conservazione con evidente riempimento di ben due fori e una frattura, ed è stata ugualmente una soddisfazione. Questa medaglia, mentre me la rigiravo tra le mani, mi ha detto un sacco di cose che vi voglio raccontare: Il suo autore è Leone Leoni, grande scultore e intagliatore che nel 1536 lasciò avventurosamente il suo posto alla zecca di Ferrara con l’accusa di aver coniato monete false, nel 1538, a seguito dell’arresto di Benvenuto Cellini (che lo accusò di aver tentato di avvelenarlo durante la prigionia) fu nominato incisore presso la zecca pontificia e anche lì, nel 1540, fu accusato di aver ferito, brutalmente per motivi d’interesse, un gioielliere papale e fu condannato all’amputazione della mano destra, questa terribile pena fu commutata, per l’intercessione di alcuni cardinali, in un periodo di lavoro forzato sulle "galere". Pena non meno dura in quanto pochi tornarono vivi da quella particolare detenzione sul mare per stenti, fatica, malattie o battaglie. Fu quindi Andrea Doria (su richiesta di Carlo V, protettore del Leoni) che si mobilitò per la sua liberazione a Genova nel 1541. Quale atto di ringraziamento per essere da lui liberato dalla pena della “galera” il Leoni incise questa medaglia, con da un lato il busto del Doria e dall’altra una “galera”: nave da corsa con vessillo dei Doria a poppa, vela ammainata e rematori con in primo piano scialuppa con due persone a bordo rimorchiata da un delfino, della quale conosciamo tre varianti: Busto con la legenda ANDREAS DORIA P.P. senza decorazione e retro senza legenda Busto con legenda ANDREAS DORIA P.P. con decorazione del Toson d’oro e retro senza legenda Busto con la legenda ANDREAS AVRIA P.P con decorazione del Toson d’oro e retro con legenda NON DORMIT QUI CVSTODIT La prima variante negli ultimi 10 anni è passata in asta 10 volte su 36 esemplari che ho controllato, la terza 26 volte su 36 e la terza è rarissima e non l'ho mai vista. Ora non si capisce perché visto che la medaglia è del 1541, o poco dopo, ci siano esemplari senza decorazione e con decorazione del "Toson d'oro" (che il Doria ebbe da Carlo V nel 1531), da qualche parte ho letto che il Leoni la fece senza decorazione, poi qualcuno lo avvisò e fece un secondo conio con l’aggiunta della catena al collo, ma se così fosse non saprei collocare l’esemplare con la legenda sul retro e il cognome AVRIA che ha la decorazione. Ecco comunque qualche immagine della mia (senza decorazione), la meravigliose medaglia di @@giancarlone con la decorazione del Toson d’oro, il disegno dell’esemplare con legenda e infine la prestigiosa onorificenza del Toson d’oro.
    2 punti
  4. L'ho ripetuto più volte NON COMPRATE A QUESTI PREZZI :director: ....CI STIAMO DANDO LA ZAPPA SUI PIEDI . Poi non lamentiamoci............
    2 punti
  5. Mettiamoci l'anima in pace e aspettiamo dopo l'estate. :blum:
    2 punti
  6. Infine. Questo topic ha avuto oltre 6.600 visualizzazioni....curiosoni, addetti ai lavori, spioni e spioncini?? Non saprei dirlo. Certo è che sono bei numeri, ma risultati, al di la dei commenti, sono in questo caso ancora pari a ZERO. Domanda finale: ma senza di me, Bizerba ed un altro utente (e forse qualcun altro, ma siamo sulle dita di una mano)....cosa sarebbe stato fatto fino ad oggi oltre che commentare? Nulla, assolutamente nulla. Quindi non mi sento di beccarmi critiche o altro perchè magari faccio intendere che tutto sia un complotto...lungi da me il pensiero...sta di fatto che una notizia del genere non poteva e non doveva passare attraverso la nota nr.56 di un articolo, come se fosse un mero riferimento bibliografico...ma stiamo scherzando??
    2 punti
  7. Sono andato alla Polizia Postale, sapete cosa mi hanno risposto? Che loro non possono fare niente e di rivolgermi ad un avvocato. Oggi andrò dalla GdF, spero di avere più fortuna.
    2 punti
  8. La fotocamera è una Olympus E-330, con obiettivo macro ZUIKO DIGITAL 35 mm 1:3.5. Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  9. ciao a tutti!!! questo è un regalino, un pò in anticipo, da parte del consorte in vista del mio compleanno :D
    1 punto
  10. visto che e` estate cerchiam di fare qualche discussione interessante io da quando colleziono monete romane , specialmente quelle tarde del IV e V secolo mi son sempre chiesto come fosse roma antica in questi momenti di declino cosa fosse successo , come fosse cambiata la citta` e che processi di declino erano in atto recentemente sono stato in scozia a Glasgow citta` che nel giro di 50 anni ha perso meta` della sua popolazione (da 1.100.000 persone a circa 600.000) e ho cercato di capire , fare paragoni e vedere se ci potessero essere delle cose in comune glasgow mi ha colpito per la sua estensione , che benche piu` piccola rispetto a londra e` sempre ampia mi ha colpito il fatto che in citta` i negozi fossero tutti di bassa lega (poundland per esempio) e che in giro ci fosse molto poca gente rispetto a quello che vedo quotidianamente a londra mi ha colpito il fatto che nel centro ci fossero interi isolati abbandonati , alcuni incolti e tornati a prato , e ci fossero interi edifici vuoti glasgow a inizio nel 1900 era la seconda citta` dell impero inglese e la city hall e` uno degli edifici piu` ricchi che ho visto. non son mai stato negli stati uniti ma ho visto che citta` industriali come detroit cleveland o pittsburgh han perso anche loro piu` della meta` della popolazione negli ultimi 60 anni addirittura a detroit ci sono interi pezzi di citta` abbandonati che stan tornando alla natura allego alcuni link http://xaxor.com/other/21659-abandoned-detroit-now-a-ghost-town.html http://www.urbanghostsmedia.com/2009/10/abandoned-detroit-incredible-images-of-a-lost-city/ http://www.forgottendetroit.com/ avete riferimenti o pensieri al riguardo ? spero che la discussione prenda piede
    1 punto
  11. Buona serata bellissima storia...complimenti e...grazie per averla raccontata. Quando un tondello, moneta o medaglia ha poca importanza, porta con se una storia di questo tipo, si può veramente dire che parla. :good: saluti luciano
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  12. Perfetto. Allora Michele, io direi di scrivere una nuova mail : scusate se vi abbiamo rubato un po' del vostro tempo, che ci rendiamo conto è denaro....continuate pure così, a fare come se nulla fosse...in fondo i professoroni siete voi..quando siete comodi, fate un bell'articolo, magari a pagamento sulla vicenda.Nell'attesa noi si continua a leggere il solito decreto disatteso, ma tanto si sa, ci siamo abituati :crazy:
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  13. Ciao, Roma crebbe da villaggio sui colli prospicienti il fiume Tevere fino a divenire, nel Principato, una metropoli di 1.000.000 di abitanti, che aumentarono fino ai 1.500.000 del I-II secolo. E tali si mantennero per circa altri 200-300 anni, ovvero fino al 410 d.C. (primo sacco dei Visigoti) quando calò attorno agli 800.000 abitanti e attestarsi, alcune decine di anni dopo, attorno ai 650.000. Il crollo fu verticale: basti pensare che circa 100 anni dopo la popolazione era attorno ai 40.000 abitanti. Ci fu poi un lieve e costante incremento di popolazione a partire dal 1500. I 1,5 milioni di abitanti li toccò nuovamente appena nel 1951! http://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_di_Roma Come si chiede Rick che aspetto avrà avuto nel V secolo? Sicuramente la contrazione della popolazione avrà comportato ampie insule in stato di semi-abbandono. Quanto prima era sottoposto alla gestione e amministrazione pubblica (es. edifici, acquedotti) avrà cominciato a risentire della mancanza di manutenzione nel medio-lungo termine, con crolli e malfunzionamenti. Un po' un preambolo al paesaggio romano del rinascimento che abbiamo visto in films di Sordi... ;) Comunque il declino di Roma inizia ben prima del V secolo, già attorno al III si assiste alla perdita di importanza di Roma che resta importante come simbolo dell'Impero ma è emarginata dalle zone dei Limes, dove i vari imperatori avranno grossi problemi. E infatti aumenterà l'importanza di città come Mediolanum e Treveri, per non parlare della stessa Costantinopoli. Ciao Illyricum :)
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  14. Quartarolo di Venezia emesso fra il 1192 ed il 1328. Per la A. al dritto penso possa trattarsi di un'emissione per Ranieri Zeno; da verificare con la moneta fra le mani. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RZE/3 dritto: RA.CENO.DVX. nel campo la scritta V.N.C.E. disposta a croce verso: S.MARCVS con le S coricate per un approfondimento ti consiglio la seguente lettura http://www.lamoneta.it/tutorials/article/43-il-quartarolo-una-moneta-spicciola-per-i-mercanti-di-venezia/ @@417sonia : Luciano con i quartaroli si va ad ondate...questo è il secondo in pochi giorni....; -) ciao Mario
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  15. Beh, una cosa non la puoi negare: si sono espressi finora solo ALberto Varesi e Umberto Moruzzi (quest'ultimo in sede istituzionale). Gli altri non mi pare (correggetemi se sbaglio). Posso comprendere che non faccia piacere per chi fa questo lavoro ipotizzare una massiccia immissione sul mercato di migliaia di esemplari di monete oggi molto ricercate. Però in tutta franchezza mi aspettavo qualche autorevole parere. Non dimentichiamoci che ci sono commercianti che sono anche editori, conferenzieri, autori essi stessi di libri di numismatica....e che....siamo di fronte ad un argomento poco interessante? A me pare la solita solfa...si si ...lasciamo decantare la cosa..poi tutto passa..e mi pare che il recente passato abbia dimostrato purtroppo che questa teoria sia molto seguita da certi settori...
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  16. Se ti puzza vuol dire...... che hai un buon naso! :D Cordialmente, Enrico
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  17. Ebbene tra la categoria dei "contribuenti" ci sono anch'io e quindi cerco di dire la mia. Non scrivo mai su queste questioni perché non sono capace di dire "come si deve" le cose che molte volte mi vengono in mente e sul forum non è bello scrivere parolacce. Pur non essendo collezionista del Regno mi interessa moltissimo sia la Storia che la Numismatica di quel periodo e come contribuente vorrei che ci ne ha la tutela mi rendesse partecipe di tutto ciò che custodisce. La delusione che provo ogni qual volta leggo di inefficienze e di sperperi è talmente forte che mi sento incapace di reagire, e anche solo di fare un ragionamento compiuto, talmente è la vergogna che provo per il mio paese. Detto questo vorrei tanto che ci fossero mille elledi e mille bizerba e li sprono che proseguano nelle loro istanze perché li seguo e li seguirò nella speranza che non facciano come me e, continuando a provarci, riescano ad arrivare alla "verità storica" che prima o poi dovrà venire a galla. Grazie, pertanto, a loro e scusate se mi sono espresso con le mie povere parole da ignorante.
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  18. Ho seguito le aste, ed è evidente che ogni giorno che passa il prezzo lievita un pochino, di 5€/10€ direi per ora. Quindi io penso che stiano facendo il giochino per aspettare di venderle a 350€/400€ come lo scorso anno, per massimizzare i profitti e spennare i collezionisti. :diablo:
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  19. Riassunto delle puntate precedenti: 1. Nel 2010 esce un articolo firmato da un funzionario dello Stato dove si parla (molto tra le righe, nell'ultima pace, in una noticina scritta in caratteri piccolini) di una Commissione e del censimento di un bel po' di monete che hanno un certo valore e una grande rarità; 2. per 3 anni nessuno (almeno pare) si accorge di questo piccolo aneddoto; 3. Mi accorgo pochi giorni fa della nota 56 (scusate se mi sono permesso) e ne rendo partecipe Bizerba che giustamente ritiene opportuno dare pubblicità alla cosa; 4. Chiediamo (reato di lesa Maestà??) di saperne di più su questa Commissione, sulle monete monitorate, sulla lora destinazione (come da scopi evidenziati nel decreto. Risposte? ZERO. 5. Qualcuno (uno in particolare, ma non sono autorizzato a rivelarne il nome) che sapeva della Commissione ha chiesto solo di essere messo al corrente dell'eventuale vendita. CONCLUSIONI: complotto? Non credo. Considerazione su collezionisti, studiosi, numismatici e CONTRIBUENTI? ZERO. Della serie facciamo come ci pare e piace. Peccato che questa Commissione che ha lavorato per 17 anni (diciassette anni!) ha percepito sicuramente un emolumento...chi ha pagato? Il Contribuente. E questi non ha diritto a sapere PER COSA sono stati spesi i suoi soldi? O chiederlo vuol dire attentare ai sacri custodi dei beni culturali??
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  20. In ogni caso non lo venderei ;)
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  21. Concordo con chi mi ha preceduto, un grande GRAZIE a bizerba62 e elledi.Sono però deluso per il fatto che non si è fatto avanti nessuno delle Istituzioni, o dei Numismatici Professionisti.Anche solo un commento sulla " scoperta " , sicuramente ci leggono, ma non si pronunciano, stà a Noi non far perdere l'interesse.
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  22. Sempre pronto, sia alle risate, sia alla spalla impanata e fritta :)
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  23. Si ritiene che Roma abbia dapprima commissionato le sue monete coniate a zecche magnogreche (alla fine del IV secolo), poi, nel corso del III secolo, abbia cominciato a produrle anche da sola. Durante le Guerre Puniche la situaizone cambia. Esistevano tre "tipi" di zecche repubblicane: quella dell'Urbe; quelle che potremmo definire "distaccate", attestate presso coloniae iuris Latini (soprattutto Luceria e Canusium, ma forse anche altre, ad esempio Vibinum); quelle cosiddette itineranti, ovvero distaccate al seguito dei generali romani per esigenze belliche (era più sicuro produrre monete in loco, che trasportarle da Roma), soprattutto in Sicilia e Sardegna. A questa situazione articolata si aggiungevano le numerosissime zecche "locali", ossia zecche che producevano monete per comunità formalmente indipendenti, seppur di fatto assoggetate a Roma. A Luceria, ad esempio, c'era sia una zecca "distaccata", che coniava monete repubblicane per Roma, che una zecca "locale", che coniava monete lucerine, e studi iconografici fanno supporre che si trattasse di due zecche separate e distinte sul piano fisico (vedi quanto scrive McCabe sul suo sito). A partire dalla fine della I Guerra Punica, e soprattutto con la fine della II, la situazione cambia ancora. Le zecche "distaccate" tendono a sparire, quelle "locali" scompaiono quasi del tutto (perché le comunità italiche vengono man mano assorbite da Roma). Si moltiplicano invece le zecche "itineranti", per la necessità di rifornire di numerario legioni che si spingono sempre più lontano. Inoltre, Roma comincia a istituire una nuova forma di dominio, le provinciae: prima le due Sicilie, poi le Hispanie, la Gallia Narbonensis e quella Cisaplina, etc. Molte zecche che erano rpesenti in questi territori continuano a emettere moneta, soprattutto bronzi, e si ripresenta il fgenomeno che avevamo visto a Luceria: una stessa città emette spesso sia monete con legenda e caratteristica eminentemente locali, sia monete con legenda latina e iconografia romana. Queste ultime sono le emissioni repubblicane provinciali, che - per quanto ne so - sono molto poco studiate. A differenza che per l'impero, non ne esiste una catalogazione unitaria
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  24. più che altro mentre ON-LINE avviene tutto automaticamente, e quindi, se uno è molto distratto, è possibile non accorgersi dell'errore (che so, magari si ricaricava di fretta, e si va avanti senza leggere). ALL'UFFICIO POSTALE bisogna materialmente prendere il portamonete ed uscire il denaro richiesto. Per cui anche se nel modulo si scrive 130 al posto di 13 per errore, l'impiegato richiederà poi i 131 euro. Ed allora per forza di cose, anche l'utente più distratto si accorge dell'errore e riempie un nuovo modulo con la cifra corretta (questione di 1 minuto). In definitiva (a meno di avere a che fare con un vero idiota), si tratta certamente di un tentativo di truffa. Non ho idea di quale sia la trafile migliore da fare, a parte rifiutarsi di spedire l'oggetto a queste condizioni. Probabilmente, se l'ipotesi di uzifox è corretta, già qualcun'altro (chi ha ricaricato i 130 euro) è caduto nella truffa e prima o poi si rivarrà sul possessore della carta che ha ricaricato. Andare alla GdF per mettere tutto in chiaro è sicuramente un'ottima opzione.
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  25. Taglio: 2 euro Nazione: Malta Anno: 2010 Tiratura: 2.000.000 Condizioni: BB Città: Comacchio
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  26. EBT,per molti ma non per tutti.Quelli che si fermano subito non hanno capito il senso di ebt. Per chi traccia parecchio le deve per forza segnare.
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  27. E' un denario molto importante, ne abbiamo parlato qui http://www.lamoneta.it/topic/101160-denario-con-scena-di-giuramento/ E' il primo denario in cui l'iconografia abbandona lo schema dei cosidetti "bigati" (sino allora, i denari avevano, tutti, al retro la coppia dei dioscuri a cavallo oppure una divinità in biga). Il monetiere è probabilmente il figlio di T. Veturius Gracchi f. Sempronianus, augure dal 174. Non è per niente brutta, secondo me, è austera, in linea con una tradizione iconografica romana che ancora non è stata travolta dai gusti ellenistici. Il rovescio reca la scena del giuramento, ripresa (con lievi modifiche) dallo statere Cr. 28/1 datato al 225-212. Le interpretazioni per questa scelta iconografica le trovi qui: http://www.lamoneta.it/topic/99463-aureo-del-giuramento/ Questa è la mia (asta Artcoins 2 del 2010, lotto 105), ne sono molto orgoglioso:
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  28. La stessa moneta ex coll. Benz e stata venduta in asta Aureo & Calico' febbraio 2012 .Posto una foto migliore .
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  29. @@Mirko8710 Caro Mirko , andiamoci cauti... al momento servirebbe una bella foto HD del denario BM e solo allora, dopo una attente osservazione potremmo dare una risposta ben definita. Ad osservare le due teste di Agrippina, non mi convince la palpebra inferiore dell'occhio,il codino e la mancanza di tracce di perlinatura ad ore 2-3-4 . Constatando che molti i punti in comune ,in tutte e due le monete ,da certezza che una delle due è una copia dell'altra con qualche piccolissima differenza. Da un attenta osservazione escluderei la copia (electrotypes).
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  30. A Chiavari presso i "Bagni Giardini" è tuttora il gettone dell'acqua calda della doccia.
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  31. Grazie mille SAcraf per queste utili e precisisssime informazioni. Quindi le raccolte Strozzi erano in buona sostanza due : la prima ceduta al Museo di parma (grazie agli auspici del direttore il bravissimo Lopez) constava di quasi 3000 pezzi; successivamente venne esitata dagli eredi con la vendita del 1907 un'altra parte che comprendeva 2222 lotti. In quest'ultima figuravano, come dicevo sopra ben tre "leoncini". Occorrerebbe verificare quanti leoncini siano confluiti nel museo di parma. Il GARRUCCI descrive nella sua opera (1885) i leoncini etruschi come appartenenti alla collezione Strozzi, menziona anche l'esistenza di altri esemplari e riporta per uno di questi la provenienza da un ritrovamento a Populonia. Purtroppo all'epoca le testimonianze archeologiche non erano seguite cosi attentamente e professionalmente e quindi tale supposto ripostiglio potrebbe non essere stato catalogato/inventariato del tutto oppure ancora non essere nemmeno esistito e la provenienza essere stata inventata da un mercante senza scrupoli. Anche il Gamurrini , nel suo lunghissimo articolo nel "Periodico" Strozziano (vol. VI - 1874) riporta le monete d'oro con il leoncino come ritrovate a "Populonia o nel suo territorio". Anche qui possiamo dire che parlava per evidenza certa oppure per voci riportate e quindi approssimative (che non escludevano ritrovamenti fatti avvenire ad "arte" dai soliti commercianti..)? Vista l'apparizione "tardiva" dei leoncini sulla scena numismatica (seconda metà del 1800) e la successiva assenza di tali esemplari in ritrovamenti ufficilai (mentre per contro il loro numero sul mercato è cresciuto non poco negli ultimi 50 anni) il caso appare piu' dubbio e difficile che non quello delle EID MAR dove le testimonianze cominciarono sin dall'antichità.. ed è legittimo porsi qualche dubbio..
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  32. Come espressomi in precedenza, non so cosa sia, ma per me è un simbolo/figura nuova da censire su questo Grano (1637) ma credo, se la vista non mi inganna, già censita sul Grano del 1638 (allego pagina del CNI ove è presente … e se non è questa credo che gli assomigli molto); faccio notare che i redattori del Corpus a meno che non si trattasse di numeri e lettere ( e su queste nulla da eccepire) su molte figure e simboli hanno riportato la dettagliata descrizione delle figure e dei simboli stessi osservati, mentre per quelli incomprensibili si sono presi la briga di raffigurare l’oggetto o il simbolo stesso a cui non era stato possibile attribuire la denominazione appropriata…… e di questi, chiamiamoli senza nome, tantissimi ve ne sono elencati. Per capire poi il significato di quei punti sotto lo stemma, con dei documenti che comproverebbero perché sono lì, mio caro Sanni……mi sa che non esiste tempo per aspettare, per gli studiosi del passato è stato già molto complicato decifrare e annotare (con ricerca di documenti negli archivi) le sigle dei Maestri di Zecca, di Prova e a volte Incisori, (personaggi chiave all’interno della zecca) figuriamoci dei punti/globetti…….infatti la ricerca si è fermata a queste persone, già quelle degli operai addetti alla coniazione sono un mistero (tranne solo per alcuni nominativi che sono saltati fuori nel corso del rinvenimento dei documenti); io credo che ad oggi possiamo solo confermare o meno, osservandoli attentamente, che ci sono. Ecco perché il periodo Vicereale è intrigante e ti appassiona sempre di più, ci sono in giro molte monete tuttora da scoprire e ancora da riportare. Per concludere mi fa piacere riportare quello che è il mio pensiero sull’argomento….....tieni presente che oggi con l’avvento di internet (nel passato infatti chi ha redatto il Corpus si è avvalso ed ha riportato le sole monete visionate e della collezione reale) moltissime monete di questo periodo con sigle, figure e simboli non censiti stanno venendo alla luce e ben vengano affinchè ne annotiamo la novità ma un discorso tutto diverso invece riguarda il rinvenimento di monete con una diversa disposizione delle sigle dei maestri di zecca e di prova, la presenza dell’una o l’assenza dell’altra, di qualche moneta senza data…......La scoperta di quest’ultime monete menzionate, secondo me, ed in linea con il modo di catalogare le monete di due grandi studiosi della Monetazione Napoletana, M. Pannuti e V. Riccio darebbero origine, con il loro relativo inserimento nella catalogazione, ad una nuova Moneta Tipo.....e di conseguenza si potrebbe certamente identificare come Inedito. P.S. @@Sanni ..... mi dovesse venire in mente di catalogare anche le sigle, le figure e i simboli apposti sulle monete dai coniatori di turno, terrò ben presente l'inserimento dei tuoi esemplari (non censiti logicamente) e sempre con la tua autorizzazione. :crazy:
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  33. leggo solo ora la discussione! :) Si tratta di un tari'd'oro a nome di Ruggero II 1130/1154 emissioni dopo il 1140 al n°71(con stella a sei punte) ...Av d.12 mm peso 0,82/1,50 a pagina 153 dello Spahr tav.XIX Altri riferimenti bibliografici Spinelli XII/13; Lagumina 36,42(il Lagumina ha letto Mahdinah di Masini 36, e Masini (anno 540) 42. Inoltre quanto cita espressamente sottolineato (sempre lui "Rodolfo Spahr")::::::: "Si trovano moltissime piccole varieta' di questi tari'd'oro.Il cerchio centrale varia tra 2/3 mm di diametro.La lamentata incuria degli incisori si osserva anche nelle sigle di Cristo.La lettera N di NIKA spesso ha la forma di H ,talvolte e' in nesso con la lettera I e non sono rari neanche gli esemplari con IN anziche' NI"...... :) Spero ti sia stato di aiuto! :D Saluti ;)
    1 punto
  34. Caro Mirko condivido in massima parte ciò che dice Gionnysicily e cioè : 1)Il Benz sembra proprio autentico (anche se un'occhiata in mano gliela darei comunque dato il problema). 2)Il BM è certamente una copia, l'unico dubbio è se si tratta di una fusione o un galvano piuttosto brutto. Dico questo perchè il Bm è piuttosto "impastato" soprattutto nelle lettere, ma anche nella coda dei capelli di Agrippina, ha le pieghe del manto apparentemente solo accennate e poco profonde, caratteristiche che si accompagnano poco con i galvani ben fatti, che tendono ad avere i dettagli molto precisi e piuttosto netti. Solo in mano si potrebbe vedere bene il bordo e capire di più sulla tecnica di riproduzione. 3) Bel Casino sul serio !!! 4) Ottimo occhio il tuo per aver trovato i due pezzi. 5) Ce ne saranno altri ??????? ( ...Gulp!) 6) Avanti tutta !!! All'arrembaggio !!! Cordialmente, Enrico
    1 punto
  35. se interessa a qualcuno vi posto i link dei libri dove sono pubblicate tutte le riproduzione del BM per galvanoplastica: http://www.amazon.com/s?ie=UTF8&keywords=ELECTROTYPE&index=books&page=1 e qui come si realizzano: http://www.calgaryco...kes/electro.htm sono molto impegantivi da riconoscere raggiungono un livello di dettaglio identico all'originale, pero' presentano sempre sul bordo una saldatura per unire il diritto e il rovescio della moneta (sono creati separatamente), che se non coperte, ti permette subito di scovare il falso. Credo, non vedendo finti depositi (o evidenti limature) sul denario del BM, percio' niente che nasconda la saldatura, che lo stesso museo sappia che sia un falso. Naturalemnte se e' una riproduzione per galvanoplastica. qui ti posto un altro esempio: http://www.cngcoins....x?CoinID=196840
    1 punto
  36. Prima di analizzare il simbolo, bisogna ricordare il perchè venissero inserite queste particolari simbologie. Erano in pratica strumenti per poter risalire a chi materialmente avesse battuto la moneta e come tali dovevano essere ben identificati o identificabili (tralasciando poi cosa avveniva nella realtà quotidiana della zecca partenopea). Fatta questa premessa trovo poco plausibile si possa trattare di un errore (non volermene layer :P) o meglio, l'errore ci potrebbe anche essere stato, ma a questo punto, nel punzonare il conio con una O e poi tentare di correggere con una I, quale coniatore sarebbe stato identificato, quello con la O o quello con la I? Forse, se si tratta di errore di punzonatura, alla fine il coniatore sarà stato "registrato", magari per non rendere inutilizzabile il conio con O/I sovrapposte. Ipotesi simbolo a sè stante. Pare la più ovvia anche se abbiamo a che fare con un simbolo strano che a noi (o almeno a me) è di difficile identificazione (magari all'epoca non era così), inoltre poi ho l'impressione che sia forse un po troppo grande come simbolo e mi pare anche non vi sia nulla del genere tra le simbologie censite... i dubbi aumentano. E se invece quel giorno in zecca vi era carenza di conii da assegnare e fu dato ad un cugnatore un conio di D/ già punzonato con la lettera O, ma che però non lo identificava in maniera univoca e quindi fu deciso di modificare quella O con l'aggiunta della I per ricondurlo al coniatore di turno? Tornerebbe l'ipotesi di Layer non più errore di punzonatura, ma volontà nel creare questo nuovo simbolo. Tutte ipotesi, ma nessuna prova certa. L'unica certezza è che c'è un bel grano con quello che pare un simbolo non censito e bene ha fatto Sanni a prenderlo. Però una cosa la devo aggiungere, non ce la faccio a resistere... non è che il re fosse ghiotto di lecca-lecca? :). PS. Per rispondere al quesito del post: MIR 260/3
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  37. @L. Licinio Lucullo E' verissimo che in sette anni sarebbe potuto succedere di tutto, ma la moneta presentata da acraf mi sembra molto usurata e quindi ne deduco (magari sbagliando) una circolazione prolungata. Mi lascia perplesso la totale mancanza nelle fonti in merito ad una riduzione quartunciale: figuriamoci se Plinio si sarebbe fatto scappare un'indicazione del genere! A questo punto, come giustamente affermi (mi permetto di darti del tu) è indispensabile conoscere il contesto del rinvenimento e, possibilmente, gli altri materiali presenti nella medesima sezione stratigrafica.
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  38. vi pongo questo confronto….notate qualcosa? http://www.panorama-numismatico.com/monete-da-sogno-nell%E2'>
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  39. Per quanto riguarda il tuo ultimo pensiero, non vedo un legame tra rarità e conservazione; una medaglia può essere rara ed in ottima conservazione o rara e in stato "non ottimale" :) Allo stesso modo ci sono esemplari autentici ma logori ed altri postumi (anche mooooolto postumi) ma in condizioni certamente migliori; sono cose da valutare di volta in volta ma posso dirti che, generalmente, sono più le medaglie postume in buono stato di quelle che recano evidenti segni di usura. Purtroppo non ricordo nel caso specifico la natura del difetto, ovvero da cosa possa essere scaturita quella mancanza, se si tratta di una falla del tondello (ritengo di sì, dalla foto) o da una successiva manomissione a mezzo "punteruolo" (dubito, i bordi sono netti e no vedo al rovescio zone di appiattimento in corrispondenza)
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  40. Grazie @@dabbene, veramente ottimo e stimolante. Una riflessione: siamo proprio sicuri di essere "noi" i cacciatori? Soprattutto in questi ultimi due anni mi sono sentito più preda che cacciatore, "esche" e "richiami" di ogni tipo mi arrivano da tutto il mondo, sorrisi ed inviti non mancano ... ...
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  41. Lo chiamerei comprare male e questo ahimè posso fare sia quando le monete "costano poco" sia quando "costano molto".. cose che possono succedono sia che compri alle aste sia che compri da un commerciante... io personalmente credo sia ovvio che se cerco di vendere una moneta a chi me l'ha venduta non possa pretendere di riprendermi il 100%. Non si compra da commercianti per rivendere con profitto in un'asta diverso è quando subentrano problemi nella vendita...che so la settimana prima ti mostrano una moneta in fdc ,fanno il prezzo,e la settimana dopo arrivi e vedi un'altra moneta....
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  42. Ovviamente la mia era una battuta :rofl: ... era per rispondere: che si le monete vanno comprate ma c'è un limite a tutto; almeno un limite alla tasca personale :hi: Io amo la numismatica, ma non mi rovinerei mai per lei, senò come dici tu da un hobby meraviglioso diventerebbe qualcosa che ti ricorda momenti tristi.
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  43. @@pietromoney Guarda, come ti ha detto Ciccio, certe volte ci ritroviamo a chiederci non tanto quando ci siano stati certi ritrovamenti ma se si tratti invece di monete comprate o scambiate, scrivendo quando avevi trovato le tue hai dimostrato la massima correttezza, sono certo che presto o tardi troverai altro di importante da farci vedere,........................non aspettare più di 1 mese dal ritrovamento però....... :D
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  44. Complimentissimi a Pino e Alfio per le splendide monete trovate. :) :) @@pino ormai ti stai specializzando per le monete delle divisionali?? :) :) ;)
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  45. Beh senz'altro qualcuno come Pino che posta una gran quantità di monete prima o poi qualche sparuto esemplare lo troverà.. Spero anche io :blum: :blum:
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  46. :acute: ajajajaj e noi che ci pregustavamo già la foto :D
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  47. Intanto benvenuto nel collezionismo (mi pare di aver capito che vuoi tenere le monete e questo è un bene :) ) Dopo aver espresso l'invidia per quello che ti è appena capitato le cose da dire sono molte. Innanzitutto dovresti dirci che monete sono (che epoca, nazionalità, reggenti ecc..) e vedrai che ci sono degli esperti che sapranno consigliarti bene sul forum (non come me, che non sono esperto). Che posso consigliarti anche io è di leggere dei libri in merito alla/e monetazione/i che possiedi, per farti una cultura sulle stesse e continuare a collezionarle con più consapevolezza. La quantità di monete non ti manca, quindi puoi divertirti a scoprirne la storia in tutta calma :) . Se poi posso esprimere un parere sulla conservazione, a seconda di che monetazione è potresti evitare di usare le buste in plastica, che non fa bene alle monete in genere, preferendo i vassoi (magari per le più importanti, metterei 1500 monete tutte in vassoio è un po' inquietante:) ). Poi le cose sono tante, vedrai che ti daremo in tanti molti consigli, in bocca al lupo :) P.S.: se invece non ti interessano le monete me le puoi sempre regalare :rofl:
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  48. eccomi di nuovo...visto come si è evolta la discussione e visto anche la bella iniziativa sul riconoscimento di seguito posto altri contributi tra i miei acquisti più belli di questo 2012 ormai terminato... sicuramente un posto sul "podio" va a questo bellissimo tallero per il Levante di Pietro Leopoldo Di Lorena...il dritto ha mio avviso (e sicuramente condiviso tra i collezionisti di questa monetazione) il volto di Pietro Leopoldo tra i più belli coniati... Granducato di Toscana zecca di Firenze Pietro Leopoldo Tallero per il Levante Argento 1774
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  49. Complimenti a tutti per le bellissime monete ... Quella di Dizzeta in particolare che per @@fabione191 corrisponde a questa del catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GECIAN/2
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  50. Questi mi sembrano un po' troppo bassini; qualcuno conferma? Ti assicuro,controlla di persona se non ci credi. ;) Capperi, allora col 2010 mi sono fatto fregare, l'ho preso a 25 €...:lol: Allora tra un po' aggiorno se non c'é altro. Grazie BlackEuros per il tuo apporto.
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