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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/22/13 in Risposte
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"comunque voi continuate cosi sulla vostra strada perchè i certificati di provenienza per tutte le monete sono la strada giusta per tutelare il patrimonio archeologico LOL" Ciao Rick. Scusa, Ti posso dire una cosa in tono assolutamente cordiale e senza voler fare alcuna polemica? Guarda che Tu stai commettendo, da tempo, un clamoroso errore di principio, che riproponi frequentemente nei Tuoi interventi su questo argomento. La posizione che ha espresso Paleologo (ma anche altri Utenti hanno ripetutamente rimarcato le stesse cose) attiene all'attuale situazione normativa italiana. Nessuno (direi neanche Paleologo) ha mai scritto che tale assetto normativo sia il non plus ultra della la tutela e per la valorizzazione del patrimonio numismatico italiano. Ci si limita a scrivere che questo E' l'attuale contesto normativo. Quando Tu, di rimando, polemizzi con gli Utenti che scrivono queste cose, sembra che li ritenga propugnatori e sostenitori di questo assetto normativo che critichi. Ma non è affatto così. Costoro (e mi ci metto dentro anch'io) si limitano a scrivere qual'è il quadro normativo che va attualmente rispettato in Italia; per ciò solo non li puoi automaticamente considerare "complici" o sostenitori del sistema. D'altro canto, converrai, essendo una persona intelligente, che una normativa la si può anche criticare aspramente, se non la si condivide ma, alla fin dei conti, la si deve obbligatoriamente rispettare. Quindi, se mi posso permettere, dovresTi distinguere nettamente le critiche ad un sistema che non condividi (e qui Ti troversTI in numerosa compagnia) con le critiche rivolte a chi quel sistema si limita a descriverlo per quello che esso è, invitando l'Utenza a rispettarlo (e non potrebbe fare altro che questo....). Sull'opportunità di apportare modifiche all'attuale disciplina, credo che Tu sfondi, da tempo, delle porte spalancate. Ma nel momento in cui si critica un sistema e si propongono dei correttivi, si deve anche avere la perfetta conoscenza innanzitutto degli antefatti che hanno ispirato l'attuale disciplina (v. legge del 1909 e successive sulla proprietà statale dei beni provenienti dal sottosuolo nazionale e dal mare territoriale); poi dei tentativi già compiuti per modificarla (da ultimo, l'art. 2-decies, che dopo meno di un anno di vigenza è stato abrogato) e infine anche della posizione della giurisprudenza maggioritaria, di merito e di legittimità, che si espressa sulla materia negli ultimi 20 anni. Nel momento in cui si ha ben presente questo contesto, si possono anche fornire suggerimenti e proposte, che non siano però degli sterili sfoghi di stampo "sessantottino". Ma se Tu polemizzi con Paleologo e con chi si limita essenzialmente a riportare quella che è l'attuale situazione normativa italiana usando frasi tipo: "comunque voi continuate cosi sulla vostra strada perchè i certificati di provenienza per tutte le monete sono la strada giusta per tutelare il patrimonio archeologico" Tu stai sbagliando completamente "bersaglio", perché quella che Tu indichi come "vostra strada" è attualmente la strada obbligata che dobbiamo, volenti o nolenti, percorrere. Quindi....non è che sia in nostro potere scegliere di percorrerne un'altra. Alcune delle cose che Tu scrivi e che sono in contrasto con l'attuale nostra normativa, io le condivido e ritengo che le condivida anche Alessandro e molti altri: ma un conto è condividerle idealmente...un altro è far passare il messaggio che sarebbero già oggi applicabili....messaggio che è contrario alla legge e dunque nocivo alle informazioni di servizio che rendiamo all'Utenza del Forum. Ti chiedo di considerare i Tuoi prossimi interventi sul tema alla luce della riflessione che precede. Con simpatia e stima.... :hi: Michele5 punti
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Scusate, io è da diverso tempo che riesco a frequentare poco il forum, ma francamente rileggere alcuni degli interventi nelle ultime pagine, se come ho capito riferite al documento programmatico di cui all'oggetto di questo thread, vi confesso che scoraggia parecchio, nonostante l'invito ad andare avanti in questa piccola grande impresa e la piena adesione di diversi utenti. Quindi vorrei ribadire rapidamente qualche punto, in base a quello che posso sapere e pensare. 1) Il documento programmatico non chiede "direttamente" e/o "unilateralmente" la modifica di alcuna legge (rileggetevelo...). Espone in modo generale i dati attuali ed il disagio creato da una situazione di fatto e chiede poi che si costituisca un tavolo / osservatorio con tutte le realtà interessate al fine di cominciare a trovare delle soluzioni, a partire dai chiarimenti sulla stessa applicazione della legge vigente per poi vedere dove si può arrivare. 2) I cosiddetti esperti (ovvero le persone consultate per buttare giù una bozza di testo, come me, e che si sono probabilmente già pentite di avere investito del tempo in questa cosa, Michele in primis immagino), dovrebbero essere solo tra i primi proponenti di un documento che almeno da quello che ho capito io sarebbe poi stato fatto circolare tra le varie associazioni di settore oltre che eventualmente tra collezionisti e studiosi privati ad esse non aderenti al fine di raccoglierne sostegno, adesione e, se ritenuto necessario, altre firme, ovviamente in questo caso anche con nome e cognome dei singoli (ma se su questo sbaglio, Michele correggimi per favore). Non a caso il nome del file sul mio computer è "Lettera_alle_associazioni" ed il titolo del testo è "DOCUMENTO PROGRAMMATICO DA INVIARE ALLE ASSOCIAZIONI NUMISMATICHE ITALIANE" (così l'ho ricevuto). E del resto, il testo è già non più solo "nostro" perchè mi pare che la maggior parte delle modifiche richieste dagli utenti del forum sia stata effettuata e delle adesioni si sono palesate, ergo... 3) Viste le cose premesse ai punti di cui sopra, e quello che ho capito del tenore dell'incontro di Milano, personalmente ritengo che non ci siano i tempi e neppure che sia questo il modo di portare a termine questo percorso, che dovrebbe culminare in un'iniziativa specifica, condivisa il più ampiamente possibile da un lato, ma ben curata e mirata nel tipo di approccio e di comunicazione con i rappresentanti del Ministero dall'altro. Spero che, se ne ha voglia intervenga Michele, per dirmi se ho ben compreso io, oppure no e si tratta di altro (ed allora ne potrò trarre delle necessarie riflessioni e relative conseguenze). Per il resto penso come altri che sia meglio un documento ed un approccio aperto e dialettico con la costituzione di un tavolo di lavoro tra le varie anime della numismatica di questo tipo, che porre per iscritto una serie di domande "secche", per quanto importanti, che possono avere in risposta pronunciamenti che porterebbero non portare a nessun miglioramento, anzi... Diverso è se tali domande servissero poi da canovaccio per affrontare una serie di problemi in seno al tavolo o osservatorio composto da tutte le parti, una volta che questo fosse costituito. Ma anche di questo, come sui problemi a livello di rappresentanza del forum in quanto tale, mi pare se ne fosse già parlato ampiamente in diverse discussioni sia coordinate da Piakos, sia in questo stesso thread lo scorso anno... Un caro saluto a tutt* MB3 punti
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Salutoni a tutti ...econe un'atro gia visto ...ma la meraviglia eh il E gotico ....che ne dite?? .. :mega_shok:3 punti
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1672.......per il....catalogho tanto tempo che aspetto.... :good: ...argento 125/100...puro piu che puro.!!.... :rofl: ..peso 2.25 g diam 20mm.....a presto.......soldi dieci...3 punti
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:yahoo: Ciao a tutti...ieri sera ho fatto un ritrovamento a dir poco sbalorditivo... è il più bel ritrovamento che abbia mai fatto!!non potete neanche immaginare il mio stupore e successivamente il mio entusiasmo per questa vera e propria chicca quando mi è capitata tra le mani ...anche perché non l'hanno fatta per la circolazione ma solo in folder in 120.000 unità...un discreto :moon: Taglio: 2 euro cc Paese: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 120.000 (solo folder-no circolazione) Condizioni: SPL+ o qFDC Città: Lido degli Estensi3 punti
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Ciao, riprendo l'inizio dell'amico Grigioviola e... propongo alcuni dati da commentare assieme su tre hoard romano-britannici. Per prima cosa, però, un'inquadratura storica sul territorio interessato dai rinvenimenti di cui sopra. CAMULODUNUM Colchester è una città situata nell' Essex (Inghilterra), a Est di Londra. Sorge sul fiume Colne e conta una popolazione di poco superiore ai 100 000 abitanti. In epoca preromana in zona si ergeva uno dei più grandi oppidum britannici (nell’attuale area di Gosbeck* -vedi in seguito); Colchester fu il primo importante insediamento romano in territorio britannico, dopo la conquista a opera dell'imperatore Claudio nel 43 d.C, il quale sbarcò nel Kent e dopo alcuni scontri militari qui ricevette un'accoglienza trionfale, tanto che vi fu eretto un tempio in suo onore. Invasione di Claudio (freccia rossa). Prima della conquista romana, il centro abitato celtico si chiamava Camuloduno, come riferisce Plinio il Vecchio (Storia Naturale, libro II - 187). "Camuloduno", significa "fortezza (dun) di Camulo", dio della guerra celtico, l'equivalente del Marte romano. I Romani latinizzarono il toponimo in "Camulodunum". A Colchester risiedette per alcuni anni la Legio XX Valeria Victrix che vi costruì un forte legionario e nel 48 fu trasferita a Glevum (Glouchester). La città fu la prima capitale della nuova Provincia della Britannia. Secondo Tacito, Budicca, regina della tribù britannica degli Iceni, fu umiliata dai Romani e per vendicarsi animò una rivolta contro di loro: nel 61 d.C. attaccò la fortezza di Camulodunum radendola a suolo. Foto della statua dedicata a Londra a Boudicca Ricostruzione ipotetica della distruzione della fortezza Una volta sedata la rivolta i Romani ricostruirono la città dal 65 al 68, la circondarono con robuste mura (delle quali esistono tuttora vari tratti) per una lunghezza di circa 2800 metri. Mura romane con bastione Conseguentemente alla rivolta e alla seguente distruzione, Londinium divenne la capitale provinciale in sua vece. La città fu poi colonia romana, chiamata, secondo un'iscrizione che risale al II secolo, Colonia Vitricensis. E da qui deriva il nome odierno Colchester, (da Col, colonia, e chester, fortezza).2 punti
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ciao caro, ovviamente si, sai bene che io sono più pignolo dei tedeschi ;) Ho allegato il link della discussione, e poi le note a precisi punti, in cui mostri il bordo, e le differenze delle lettere nella zona dell'esergo del R/ (passatemi il termine se non è consono alle medaglie) Ho anche specificato il tuo nome, e come in materia numismatica dell'ambito della zecca di Napoli non sei proprio il primo venuto, citando tra "piccola" collezione che avevi messo insieme andata dispersa nella vendita Varesi 42. Insomma... di materiale da esaminare gliene ho dato, di credenziali idem... adesso non ci resta che aspettare! ciaooooo2 punti
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Ciao a tutti, ho appena avvisato la casa d'aste. Vediamo adesso che combinano... Un salutone a tutti F.2 punti
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In un lotto misto di monete romane ho trovato un bronzo di diam. max mm.16, peso 4,03. Si tratta di moneta punica ? Se qualcuno più esperto può darmi un parere... grazie1 punto
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Da due anni ho conosciuto questo forum e sono stato contagiato dalla malattia. Da due anni ho conosciuto persone veramente meravigliose che mi stanno dando una mano per crescere in ambito numismatico, facendomi notare gli strafalcioni che a volte dico e incitandomi per andara vanti. Da due anni ho il piacere di leggere i testi che linkate, di vedere con occhi diversi cio' che, ciecamente, non avrei visto. Da due anni sto facendo sempre piu' conoscenze, sto' frequentando convegni, facendomi amici e ampliando i miei orizzonti. Da due anni la mi curiosita' cresce, cosi' come la mia cultura, si, perche' la numismatica ed il forum, da piu' di due anni mi spingono a leggere molto ed a nutrire la mia mente. Da due anni mi scuso per gli errori che faccio quando provo a dare una valutazione alle monete e chiedo grazie quando mi si fanno notare le mancanze. Da due anni apro il forum carico di entusiasmo e curiosita', certo, che per ora ho piu' da raccogliere che da dare. Da due anni la malattia va' avanti ed e' emozionante parlarne, ne sono felice. Questo post e' per ringraziare tutti Voi che, da due anni mi sopportano, incitano e istruiscono come non avrei mai creduto. Ho alcuni progetti in testa, uno fra cui l'organizzazione di un convegno a Siena e lo studio di una armetta tutt'oggi sconosciuta e con i Vostri aiuti e sostegni li sto' portando avanti entrambi (certo, il tempo ce ne vuole, anche perche' l'anno prossimo mi sposo forse e sara' quello ad assorbire la maggior parte del mio tempo). Grazie a tutti voi per quello che mi avete dato e che continuerete a dare a me e agli altri utenti del forum. Per noi ragazzi e per i neofiti in generale siete guide imparagonabili e preziose. Grazie a tutti, buon forum :) R.e1 punto
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Ho già fissato un giorno di ferie e chiesto a mia moglie che lo prenda anche lei ...(in modo da essere coperto ad affrontare eventuali altri inconvenienti) ...eppoi l'ho convinta a partecipare anche lei almeno nel pomeriggio ...quindi sono in una botte di ferro. Io ovviamente sarò lì mezzora prima dell'inizio della giornata (pensa che mi sono offerto ad accompagnare mio figlio ...il "piccolo" ...al primo giorno di scuola!!! ....ora è in quarta liceo e l'ultima volta che l'accompagnai era in prima elementare) ....eh, quanti sacrifici per la numismatica!1 punto
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Posso dire la mia, cioè come proprio me la sento di scrivere, permettetemelo di farlo ...........se il Prof. Carlo Prota avesse posseduto quella Piastra ci avrebbe fatto un articolo sopra di non so quante pagine...........spero di non aver detto una stupidaggine, ma dovevo farlo. :blush:1 punto
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Bella ...e grazie! E' già al suo posto! Sono molto contento perchè abbiamo così un conio leggermente diverso da tutti gli altri, se notate il dito di S. Giovanni punta sulla E di SURREXIT mentre tutte le altre monete hanno il dito che punta sulla X. Nel catalogo della Carige invece tutte le monete che ho visto sono come questa (dito puntato sulla E). Complimenti ... il catalogo è sempre più ricco anche per merito tuo!1 punto
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Non annoi assolutamente , anzi, non sono altrettanto esperto complessivamente della monetazione del III secolo o in particolare di monete imitative che preferisco chiamare non ufficiali, come noto però sono appassionato di monete di Claudio II , oramai in diversi anni ho costruito un DB di diverse migliaia di monete e ho letto affrontato ipotesi sulla sua monetazione compresa quella di Consacrazione. L’emissione postuma di Consacrazione rappresenta sicuramente la prima vera serie “ordinaria” che fu coniata con regolarità per lungo tempo, di certo almeno fino ad Aureliano (qualche studio ipotizza addirittura Probo). Tralasciando le coniazioni di Consacrazioni “canoniche” con corretto “accoppiamento” dritto rovescio sono sicuramente molto interessanti le monete con conio ibrido: con la legenda del dritto della moneta di Consacrazione (DIVO CLAVDIO) e il rovescio con tipi e legende della normale coniazione di Claudio oppure rovescio di Consacrazione e dritto della moneta con legenda non divinizzata (meno frequenti). Tali monete sono catalogate in parte anche nel RIC V , ma ogni tanto se ne scopre una con un rovescio inedito, tutti rovesci però coniati dalla zecca di Roma. Così come nella moneta da te postata, sia il rovescio, ma soprattutto il busto con quel pomo di Adamo così pronunciato è tipico degli incisori romani. Qualcuno azzarda ad ipotizzare che l’Imperatore fu deificato quando era ancora in vita, ma molto più verosimilmente è ragionevole pensare che furono coniate dopo la sua morte e non tanto accidentalmente considerato il numero non irrilevante, escluderei quindi l’ipotesi di monete ibride accidentali (e questo della coniazione “seriale” è uno degli aspetti più interessanti). L’analisi dello stile delle raffigurazioni e delle legende delle monete analizzate sono attribuibili alla zecca urbica, anche se denotano un conio direi frettoloso, come se fossero state “battute” in condizioni di produzione non proprio ideali. Un’ipotesi non troppo azzardata e che ho già avanzato nel forum , e che quindi ritengo plausibile, potrebbe essere quella di attribuirle agli operai della zecca di Roma fuggiti dopo la durissima repressione che determinò la chiusura dell’atellier urbico oppure coniate immediatamente a ridosso della chiusura prima della repressione . Oltre alla presunta attività fraudolenta all’interno della zecca , uno dei motivi che sembra fu causa dei tumulti, fu la coniazione senza autorizzazione imperiale, ma con l’avvallo del Senato, della moneta postuma di Claudio. E’ possibile pertanto che le maestranze in fuga, in dispregio all’Imperatore Aureliano, che represse duramente la loro rivolta, produssero clandestinamente [in pianura padana e territorio iberico (?)] tali monete utilizzando conii prodotti in loco o addirittura sottratti dalla zecca di Roma?. Queste monete assai varie nello stile e disomogenee nel peso raramente superano i 2,5 grammi. Ciò rende assai difficoltosa la loro classificazione in ufficiali o non ufficiali, tant’è che in alcuni testi sono considerate “imitative”, in altri come produzioni ufficiali, in altri studi come ad esempio quelli di S. Estiot considerate imitazioni italiane. Escluderei però che tali monete possano far parte di fenomeni di coniazioni locali irregolari, per esempio esistono diversi ibridi di origine esclusivamente gallica, ma queste monete locali a “circolazione limitata” sono peraltro facilmente riconoscibili in quanto generalmente di diametro e peso estremamente più contenuto, e la raffigurazione del dritto e rovescio è così approssimativa quasi da voler essere riconosciute.1 punto
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Rispondo alla seconda domanda, implicando la prima. E' molto semplice. In caso di buona riuscita del documento il merito di tale azione ricadrà tutto ed esclusivamente sui firmatari del documento. Così come in caso di NON approvazione, la responsabilità ricadrà sugli stessi perchè, evidentemente, non avranno avuto nè la forza democratica e numerica nè quella politica e oligarchica di portarlo a compimento. Mentre chi si oppone avrà avuto, evidentemente, una delle due. E' il prezzo da pagare, come sempre, dell'esporsi. Non credo di doverlo scrivere e ricordare io, dato che in media ho la metà degli anni dei firmatari.1 punto
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Credo ci sia un equivoco di fondo. Quello che cercavo di esporre sopra riguardava la rappresentanza del Forum, in quanto sodalizio/associazione/arena di dibattito (comunque vogliamo definirla) in pubblici incontri/consessi/convegni e quant'altro. E' un punto di vista piu' ampio che trascende quindi la problematica di questo benedetto dcumento programmatico che ho utilizzato solo come esempio per mostrare quanto sia difficile esprimere posizioni che mettano d'accordo tutti i partecipanti. Riguardo il convegno di Milano ho già chiarito (perche richiesto visto che non ho partecipato al documento e quindi non ne sono parte in causa) che i proponenti di tale documento siano loro a decidere "se" presentarlo in quella sede , oppure in prima , o dopo , a seconda di quanto ritengano opportuno. Non entro e non voglio entrare in merito, perché non di mia competenza, né al documento né tantomeno alle modalità e tempi circa la sua presentazione. Il documento ha un suo percorso, una sua genesi e un suo sviluppo, totalmente indipendenti dal convegno prossimo venturo e soprattutto non ha nulla a che fare con l'argomento che avevo sollevato sulla rappresentatività del Forum in dibattiti pubblici. Non è questo quindi di cui stavo parlando sopra bensi di un argomento piu' ampio che comincerà a breve ad interessare il Forum se naturalmente vorrà (e qui occorrerà sentire anche il parere dell'Amministratore di questo spazio) partecipare a tutti gli effetti al dibattito numismatico a fianco di altre associazioni che già vi prendono parte.1 punto
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Scusate le foto ma di migliori non ne ho trovate. Anche questo può essere un altro uso:1 punto
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E io che ho sempre pensato che i voti si dovessero pesare più che contare ... Questa e' davvero una opinione. Polemarco1 punto
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Ciao, Taglio: 2 euro cc Paese: Francia Anno: 2013 Tiratura: 10.000.000 Condizioni: SPL Città: Genova-Voltri 22/08/20131 punto
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Inoltre posso dare un suggerimento? Siccome questo topic rischia di diventare bello lungo (si spera!) si potrebbe tenere in prima pagina, o su un file excel quali monete sono state cedute nel tempo via e soprattutto quali utenti hanno già richiesto spedizioni. Un po' per tenere ordine e tracciare qualche dato, un po' per "far fare un giro" a tutti.1 punto
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Io le commemorative le colleziono solo FDC, ma devo dire che questo è proprio un bel trittico! Complimenti a @@Davhibernian per averlo trovato e metterlo a disposizione :)1 punto
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fatevela sostituire dal venditore inguardabile ed incollezionabile questa moneta. dubito fortemente che una moneta sia uscita cosi' dopo conio1 punto
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Attendo il rientro degli altri partecipanti alla spedizione congiunta, poi ti rispondo in privato.1 punto
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Il mio Colombo è sempre al suo posto, ho già telefonato a mia moglie per scrupolo............... :rofl: Nel caso dovesse esserci una clamorosa serie di ritrovamenti in Provincia di Belluno sapete già chi è la colpevole comunque..... :rofl:1 punto
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MI chiedo come sia possibile che dopo 7 anni spunti un commemorativo di San Marino FDC .. A meno che @@MEDUSA51 l'ha messo in circolazione o sua moglie lo ha fatto pe rpunizione ( sempre che lo avesse ) vista la vicinanza :blum: :rofl:1 punto
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Quasi sicuramente siamo di fronte a un classico falso, che conserva alcuni difetti "strutturali". Al diritto il dorso appare eccessivamente appiattito, partendo da un esemplare originale che aveva una certa consuzione su quella parte, magari dopo asportazione di eventuale concrezione. Le striature sulla parte posteriore del caprone non sono dovute alla limatura, ma alla lana dell'animale. La testa del dio Pan ha stile veramente scadente, apparentemente "ritoccata". Basta confrontare con alcuni esemplari apparsi recentememte: Uno di Busso Peus, che è quasi un clone: In precedenza, sempre ad Artcoins, era comparso un altro esemplare molto simile, meno ritoccato (ho alcuni dubbi sulla sua autenticità, per la presenza di dettagli in parte pastosi, specie al rovescio, e il diritto appare orientato allo stesso modo dei due pezzi sopracitati)): Per un esemplare sicuramente autentico, noto dal 1900 nel Museo di Berlino, anche se meno conservato, ma con rilievi molto più "naturali" : Poi ci sono conii che sono di livello artistico più elevato, come in questo esemplare:1 punto
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Ciao messier,a colori,con le caratteristiche da te espresse non c'è,ma in bianco e nero ed è,per quello che ora mi viene in mente,il MIR(Monete Italiane regionali) Sicilia edizioni Varesi. Non so se l'editore abbia ancora delle copie da vendere,comunque potresti effettuare una ricerca tramite internet per trovarlo. --Salutoni -odjob1 punto
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Ciao la prima,da sinistra, è Corrado di Svevia la seconda è Federico II di Svevia e la terza è un Denaro del Senato Romano. Ora fai una bella ricerca,anche tramite internet, e vedi di cosa si stà parlando --Salutoni -odjob1 punto
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cercando altro, mi sono imbattuto in un articolo che per i patiti di veneziane potrebbe risultare interessante! vi lascio il link: http://www.britnumsoc.org/publications/Digital%20BNJ/pdfs/2009_BNJ_79_7.pdf1 punto
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Volume ricercato da molti appassionati numismatici Fino a poco tempo fa era disponibile qui ad un prezzo interessante http://www.vcoins.com/en/stores/kirk_davis/45/product/thompson_the_new_style_silver_coinage_of_athens/109099/Default.aspx1 punto
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Questa è la chiave di tutto, oltre che la premessa di future possibilli modifiche normative, e anche le persone intelligenti che lavorano nel pubblico lo hanno capito perfettamente.1 punto
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Non vi lascia perplessi vedere che le imitative riescono a riprodurre meglio i disegni che le scritte? Per quanto uno possa essere analfabeta o non conoscere i simboli grafici, di sicuro dovrebbe essere più semplice copiare una A o un'altra lettera che un soldato che infilza un cavaliere caduto...come vi spiegate questa cosa? Esistono testi su cui poter approfondire l'argomento?1 punto
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Quando ho sentito la notizia mi è venuto subito in mente questo bel ricordo: In gita scolasitca di 3°o 4° Liceo ( fine anni '90) andammo a Venezia e tra un cazzeggio e l'altro ci trovammo buttati per terra stile orda barbarica fuori del Caffè Florian di Piazza San Marco: stupendo locale settecentesco...accompagnamento musicale dell'orchestrina.....il sole che splendeva.....insomma bella atmosfera. Scatta subito la voglia di una Coca Cola gelata ad uno dei tavoli, un' occhiata ai prezzi e........SBAM! Una lattina costava un roba di 15/16.000 Lire: la voglia passò a tutti subito viste le esigue finanze... Io e una mia amica comunque entriamo lo stesso dentro (che era mezzo vuoto) per dare almeno un' occhiata agli affreschi...all' arredamento... sederci a quegli eleganti tavolini.... e sorpresa leggiamo che invece DENTRO una lattina costava le solite 3-4000 lire da bar... Chiaramente ci siamo fatti la nostra gradita Coca Cola gelata ad uno dei tavoli e poi dopo un bel pò siamo usciti tra stupore/invidia/ammirazione generale per la PRESUNTA spesa folle... :D Non finisce qui: dopo 15 anni ci troviamo una sera a cena tutti insieme e tra un amarcord e l'altra un'amica ci fa - "...E tu e lei che quella volta avete pagato quella follia al Florian per una Coca? Che matti......" - "Ma guardate che dentro costava normale... ;) " - "Ma che grandissimi bastardi! E noi che ci abbiamo creduto per anni" :D :P :D Regola aurea: in giro bisogna sempre leggere cartelli, avvisi, volantini, etc etc ... soprattutto le scritte in piccolo...non si sa mai ;) Saluti Simone1 punto
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Ciao Alberto! Ecco qua le immagini di un altro esemplare del falso tipo Roma Numismatic, sono da scanner quindi non ottimali, in mano è più naturale e convincente ma non tale da ingannare un occhio mediamente- bene addestrato, soprattutto considerando lo stile. Presenta una patina verde intensa e a tratti profonda e simil-cristallina, marezzata con tonalità scure, incrostazioni terrose abbastanza tenaci di marna argillosa rossastra, con inclusioni cristalline, tipica della Spagna, sicuramente coniato. Zona di produzione è L'Andalusia, apparso come falso tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, certamente da conio moderno recente ( ne ho le prove). Dello stesso produttore ho visto altre monete più ingannevoli e soprattutto oggetti antichi molto molto ingannevoli ( sempre bronzo, anche con cancro verosimile... e non solo) insieme a produzioni molto più dozzinali. Cordialmente, Enrico1 punto
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Ah ecco, allora non avevo malpensato solo io, ero in stato di allerta infatti.. Però apprezzo sia la tua sincerità che l'aver capito e non è da tutti :good: Capisco cr1c3to, casomai c'è chi scrive 300 messaggi in 10 anni e chi contribuisce in 3 mesi con 100 messaggi interessanti, però non è facile stabilire delle regole che possano avere ragione di esistere, così come non lo fu per l'€uro folle..1 punto
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Tra i compiti, talvolta ingrati, di un Curatore vi anche quello di rilanciare le discussioni che in un certo senso si addormentano nonostante siano di notevole interesse. Mi sembra un peccato che non tutti gli esperti della monetazione di Pavia presenti sul forum siano intervenuti sull'argomento. Sarebbe sufficiente qualche considerazione in più. Se non se venisse a capo anche così potremmo almeno dire di averci provato. Rimango fiducioso. Cordiali saluti a tutti1 punto
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Sono anch'io per una imitativa molto ben fatta,se non fosse per la sequenza della legenda al R/ e il diadema ........ sembra che la lettera "A" sia sostituita dalla "N".... in questo caso si puo' leggere una sorta di..... DN CONSTANTIUS PF AVG.... se cosi' fosse, le lettere della zecca non sarebbero da considerare verosimili ... è interessante..!1 punto
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Gentile Giovanna, la passione nasce nel momento stesso cui hai il "primo contatto", lo puoi avere a 15 anni, oppure a 50 anni. Gli eredi che non trovano le monete, avranno qualcos'altro in cambio, il ricordo del nonno per i nipotini sono più importanti per i figli che per i nipoti. Tutto è relativo, ci sono collezioni da 200 monete anche molto importanti che possono essere tesaurizzate e dimenticate in cassetta in attesa di un pro erede interessato, ci sono altre collezioni, probabilmente più complesse che richedono un'architettura e sapienza completamente diverse e non possono restare in balia degli avvenimenti. Io sono il primo beneficiato di un lascito, molto probabilmente senza il quale non sarei mai diventato un collezionista e studioso di monete, ma era un nucleo omogeneo e contenuto per valore e numero di pezzi, di facile gestione. Poi, gentile Giovanna, non è certo "Picchio docet" ognuno ha punti di vista quanto mai validi ed importanti. La numismatica è un fattore fortemente emozionale, il denaro meno e vanno conciiato questi due aspetti. All'età delle mie figlie, giravo già l'Europa a cercare monete, con la "mia" mitica Fiat UNO 55 culur trasù de ciucc (con tanto di aria condizionata che non si poteva accendere altrimenti la macchina non superava i 70 km/h); dal venerdì al lunedì arrivavo sino a Amburgo, Amsterdam, Lione, Marsiglia, Monaco in Baviera, Innsbruk, Napoli, Roma, e sa il cielo dov'altro a cercare monete. Queste cose o le hai dentro o non ti vengono. I miei amici andavano alle feste, discoteca ed al mare e io partivo per monete. Il lunedì sera ci vedevamo spesso tutti stravolti dal week end, io avevo il vantaggio di non aver buttato via il mio tempo (almeno dal mio punto di vista). Poi tre sere alla settimana con mio padre a studiarle, erano altri tempi e si potevano tenere a casa. Ci passavo ore con il "mio vecchio" a guardare cataloghi d'asta, a cercare di capire perchè una moneta era fdc ed una che mi sembrava uguale, solo splendida. Oggi lo faccio da solo. Una collezione deve essere vissuta, lasciarla in eredità è un impegno tutt'altro che trascurabile, sia per l'impiego finanziario sia per la dismissione, lasciata ad eredi non pratici può essere un "danno"..1 punto
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Ottima supposizione, mio buon amico. Ma... ...se l'aggeggio "attraversante che caratterizza l'emblema stesso" non fosse né una corona, né un bisante? Dirai: "...e allora, che roba sarà mai!?..." Boh... ...magari un crivello? (da: http://bibliotecaestense.beniculturali.it/info/img/stemmihtml/crivelli.html)1 punto
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Direte che sono fissato con i "castelli" ma io ci vedo un quartaro bonifacino sovracconiato con ....? ....che sia il coccodrillo della "Lacoste" ... :D Boh ....ve lo faccio vedere lo stesso ...1 punto
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Grazie elmetto2007, apprezzo molto quando una risposta include una precisa spiegazione, ed in questo caso, sei stato chiarissimo. Ora so una cosa in più :good:1 punto
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Ciao a tutti, pur non collezionando monete della zecca milanese ho letto con notevole interesse questa bella discussione, visto che riguarda un regnante con il quale anche per la zecca di Napoli (che colleziono) vede numerosi problemi tecnici nei tondelli. Quello che posto è un mezzo ducato del 1684, con al R/ la raffigurazione della vittoria seduta. A differenza della zecca Milanese dove il tondello era il risultato di una coniazione approssimativa, a Napoli era appena entrata in vigore la coniazione a bilanciere, anche (e forse soprattutto) per cercare di arginare il fenomeno della tosatura, dove a Napoli assumeva fenomeni "preoccupanti" da dir poco (vedi a questo riguardo lo studio di Francesco di Rauso [@@francesco77] pubblicato su CN 232/233 e pubblicato in PDF sul "portale del sud" a questi indirizzi: http://www.ilportaledelsud.org/carlosec_a.pdf per la prima parte, e http://www.ilportaledelsud.org/carlosec_b.pdf per la seconda parte) Il tondello ottenuto dalla zecca partenopea anche se non esente da difetti tecnici, aveva una forma perfettamente circolare, a differenza invece del cugino Milanese dove a volte il modulo era ancora fortemente irregolare nella forma. Il ritratto, almeno per questo esemplare (provenienza ex listino Numismatica De Falco, Aprile 2002) presenta dei bei rilievi (solitamente sono molto bassi) che permettono di ammirare il volto di un sovrano che poverino, non era proprio un esempio di bellezza. Riporto nuovamente il ritratto di Carlo già postato in precedente, per un confronto dipinto-ritratto monetale, in cui si individuano molto facilmente delle similitudini. Il viso allungato, mento e naso prominenti, lunghi capelli fin oltre le spalle. Ritratto similare anche per il ducato da 100 grana (sempre datato 1684, stessa serie monetale del precedente esemplare) con al R/ i due emisferi (il vecchio ed il nuovo mondo) Mentre per il ducato (e per tutta la serie di spezzati minori) con lo stemma al R/, il ritratto è più gradevole (forse meno realistico?), il viso assume delle sembianze più "vivaci", il mento leggermente più "rientrato", ed il collare con il tosone risulta parzialmente coperto Ritratto invece decisamente gradevole (ancora più generoso?) per l'ultima variante, quella con il tosone al R/, datato 1693. Forse il suo aspetto migliorava con l'invecchiamento? La foto è tratta dall'asta Ranieri 4. Spero di non aver annoiato i "Milanisti" in questo piccolo viaggio partenopeo sui ritratti di Carlo II. Un cordiale saluto F.1 punto
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Mirko, purtroppo per noi dell'osservatorio è difficile credere a tutto, non parlo soltanto dell'ultimo caso, ma posso dirti che in passato qualcuno ha postato monete scambiate con altri utenti, e così si perde il gusto e il senso.. Per il resto da me si dice che " quando ti pizzica la serpe hai paura pure della lucertola " , tradotta in italiano :rofl:1 punto
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Vorrei sollevare alcune critiche costruttive sia chiaro, siamo qui per condividere idee e pensieri, ma non riesco a trovare un senso logico a questo gioco. O meglio, non ne vedo un seguito duraturo. Se l'obiettivo è quello di metter in evidenza la moneta più rara trovata in circolazione bastava semplicemente dire di postare quella con minor tiratura in nostro possesso (magari divisa tra normale e CC); argomento interessante ma ben presto sarebbe finito in fondo alle discussioni. Se invece l'obiettivo è quello di mettere in evidenza le nostre natiche intese come 'fortuna' nel ritrovamento (regola della somma delle tirature) allora è coerente, ma permettetemi di dire che non serve a nulla ai fini della divulgazione. Se qualcuno vuole chiarirmi le idee sono ben felice di leggerlo ci mancherebbe. :help:1 punto
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Eccomi di nuovo ad approfittare della vostra competenza. Si tratta di una monetina in bronzo del diametro ci circa 17mm. Sopra la croce si legge la scritta PAV... . Al centro dell'altro lato le lettere VPS. Un saluto e grazie a tutti quelli che interverranno.1 punto
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