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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/22/13 in Risposte
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Il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo si pregia di ospitare ed organizzare la seconda giornata della moneta grossa il 17 novembre 2013. Un doveroso grazie alla Società Ligure di Storia Patria ed alla Società Numismatica Italiana, nonché al nostro forum. Ma un ringraziamento particolare va al Comune di Genova, alla direzione dei Musei di Strada Nuova per aver reso possibile la gratuità della visita alle collezioni numismatiche del Comune esposte a Palazzo Tursi. A breve verrà reso disponibile, in formato pdf, il depliant dell'evento. PROGRAMMA 9:45 Saluti e presentazione della giornata 10:15 "I grossi di area tirrenica dalle origini alla fine del Duecento: nuove ipotesi su cronologie e seriazioni" Monica Baldassarri A seguire dibattito 12:20 Aperitivo medievale con Ypocras 13:00 Pranzo 14:30 Visita gratuita alle collezioni numismatiche dei Musei di Strada Nuova di Genova 15:45 Ritorno a Palazzo Ducale per incontro informale tra collezionisti e studiosi Nota Bene: per il pranzo e la visita alle collezioni numismatiche e' richiesta la prenotazione. Per informazioni [email protected]7 punti
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Evviva, complimenti agli organizzatori per la seconda giornata del grosso ! Ricordo ancora la prima avvenuta in Società Numismatica Italiana a Milano con relazioni e poi tutti in Biblioteca a vedere e far vedere i rispettivi grossi, fu un gran vedere e fu anche motivo per molti di poter vedere, commentare e avere spiegazioni su monete che dal vivo poi non è così facile vedere. Una occasione per molti di poter ammirare qualche pezzo importante, oggi non è cosa da poco, in quel caso ci pensarono i privati, i collezionisti e fu un grande evento che ancora oggi ricordiamo in molti. L'interesse su questa moneta è forte, ci sono molti appassionati, ricordo la incredibile discussione qui sul forum preparata prima della prima giornata del grosso, fu una gara anche quella, un fiore all'occhiello del " buon collezionismo ". Sicuramente sarò presente anche per il pranzo e cercheremo di parlarne anche in quel del Cordusio. Da parte mia porterò anche qualcosa sull'argomento, quel giorno a Milano mi ricordo avevo in tasca due pezzi di Genova, li feci vedere solo a uno di voi, non era ancora il momento giusto, ora lo è, ritornano in un certo qual senso da dove erano partiti da Astengo e uno di questi quel giorno si potrà finalmente vedere col cartellino scritto a mano con precisione con tutti i particolari dallo stesso Astengo. Quindi grosso di Genova - Astengo - importanza del pezzo per le sue caratteristiche per le quali mi aspetto un bel commento da Monbalda e da tutti voi. Sono contento comunque non solo per la parte scientifica che ritengo sarà rilevante, ma anche per l'aspetto di rivedere e vedere tanti appassionati di questa monetazione e di monete in genere, allora a Genova ! Mario3 punti
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Io mi sono un po’ portato avanti … in vista della II giornata del “grosso” … acquistando tre “grossi” e aspetterò il convegno per “datarli” correttamente; niente di eccezionale, soprattutto perché i prezzi erano convenienti e, mentre sugli esemplari veramente straordinari c’è stata una battaglia incredibile di rilanci su rilanci, su questi, evidentemente, i partecipanti hanno sorvolato. Sono: Il grosso di Merano, quello di Trento e il genovese di Boccanegra primo dogato dell’ultima asta Stacks. Poi, per risparmiare sulle spese postali, ho preso anche il testone di Ludovico il Moro con lo stemma sul retro e la Lira Tron …che erano in saldo (e poi chissàmmai che la prossima possa essere ..."la giornata del Testone"). Non ultimo, gradita sorpresa, nello scoprire che la dogana non mi ha fatto pagare i dazi ma solo l’IVA al 10%. Ecco qua i grossi di Merano e Trento. PS: Tutto ciò per rispondere a @@matteo95 che avevo maliziosamente incuriosito ...3 punti
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Nel piccolo museo annesso al Dipartimento delle monete, medaglie ed antichità della Bibliothèque Nationale de France, a Parigi, tra camei e lavori di oreficeria, questo simpatico oggettino (già appartenente a Luigi XV) non puo' non attirare l'attenzione. La patera (oltre un chilo e tracento grammi di oro massiccio) fu rinvenuta casualmente nel 1774 a Rennes, in Bretagna, nel corso di lavori urbani di sbancamento, assieme ad una catena d'oro, a quattro pendenti realizati con aurei di Postumo, ad una fibula ed a 94 aurei (da Nerone ad Aureliano). Altri 16 aurei (da Adriano a Geta) sono incastonati nella patera stessa. Cio' ha permesso di ipotizzare una datazione piuttosto "stretta" del manufatto, che deve essere stato prodotto tra il 208 dC (data di emissione del pezzo di Geta) ed il 211 (data dell'assassinio dello stesso imperatore e della conseguente damnatio memoriae). Una serie di articoli disponibili in rete danno informazioni sul ritrovamento e sui materiali associati: Lefèvre Georges. Le Trésor du Chapitre et la patère d'or de Rennes. In: Annales de Bretagne. Tome 67, numéro 1, 1960. pp. 93-102. http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/abpo_0003-391x_1960_num_67_1_2102 sull'interpretazione del reperto: Foucher Louis. La patère de Rennes. In: Annales de Bretagne et des pays de l'Ouest. Tome 86, numéro 4, 1979. pp. 511-523. http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/abpo_0399-0826_1979_num_86_4_2998 Caliò Luigi. La patera di Rennes. Uno studio iconologico. In: Oggetti-simbolo: produzione, uso e significato nel mondo antico. Bologna 2011. pp. 129-150. http://www.academia.edu/916323/La_patera_di_Rennes._Uno_studio_iconologico ed infine sulla sua analisi da un punto di vista numismatico: Morelli Anna Lina. La patera di Rennes: analisi numismatica. In: Oggetti-simbolo: produzione, uso e significato nel mondo antico. Bologna 2011. pp. 105-128. http://www.academia.edu/2875954/La_patera_di_Rennes_analisi_numismatica Particolarmente interessante in quest'ultimo articolo l'aspetto relativo all'ordinamento delle monete incastonate, tutt'altro che casuale e "preordinato". Al di là dell'aspetto "spettacolare" del reperto, cio' che trovo particolarmente intrigante e spunto di riflessioni é l'utilizzo non monetario di monete contemporanee. Stante la qualità del lavoro non credo siano state incastonate al solo scopo di includervi i ritratti: una volta fatto il medaglione centrale credo che per l'artigiano riprodurre i ritratti copiandoli dalle monete sarebbe stato un gioco da ragazzi. Ed invece ha incastonato le monete, seguendo un ordine preciso... Di seguito un paio di particolari (mi scuso per la qualità delle foto, fatte attraverso la vetrina)2 punti
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Ciao a tutti, La Moneta è Falsa senza dubbio. Oltre a tutti i particolari già evidenziati dagli utenti che mi han preceduto, consiglio di porre particolare attenzione anche alla lettera 'O' di 'UMBERTO' in leggenda sul D/.... Uno dei diversi, soliti, indicatori di 'non-genuinità', in 'linea di massima', su questa tipologia monetale. Spesso negli esemplari non autentici si riscontra quella lettera O 'aperta' / 'mal-chiusa' (lasciatemi passare il termine, giusto per render meglio l'idea) simile ad una lettera U capovolta.2 punti
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@@maxxi ma professionalità di cosa!!! non è mica un numismatico professionista!!! stiam parlando di un venditore da bancarella che fa i prezzi come gli gira la sera. probabilmente sulla bancarella ha un po di tutto (normalmente ai mercatini è cosi) e dovrebbe sapere vita morte e miracoli di tutto? chissà perchè però non si fa mai il discorso inverso vero? cioè se vedi una moneta in ciotola che vale 50 euro e il venditore ti chiede 1.....qua tutti bravi a dire che si è fatto l'affare...secondo il vostro ragionamento io dovrei dire al venditore che vale 50 euro e pagare la moneta 50 sennò son un truffatore.... suvvia un po di obiettività....ai mercatini è così! si fanno affari e si prende qualche fregatura ma parlare di disonestà mi pare eccessivo.2 punti
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La prima e la terza sono sesini di Modena per Francesco I d'Este; CNI 479-522, MIR 804-805 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFRI/4 la seconda è un sesino di Bozzolo per Scipione Gonzaga; CNI 188-193, MIR 92 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SCG2/31 ciao Mario2 punti
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buongiorno é una moneta siciliana della città di KENTORIPE C.N.S. Vol. III pag. 175 n. 7 D/ Busto di Demetra R/ Aratro su cui posa un uccello, sopra Kento, sotto Ripinon se ti sevono altro dati chiedi ciao Pietro2 punti
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Mi auguravo, sinceramente, di non dover tornare ad intervenire in questa discussione dove piu' che proposte e idee di collaborazione pare di assistere ad una litania di lamentele, occasioni perdute e recriminazioni. Sinceramente consiglierei quantomeno un po' di prudenza prima di formulare giudizi severi e reprimende all'indirizzo Pubblico visto che non sappiamo oggi quando i responsabili del Bollettino decidano di fare specifica menzione della SNI e allora che figura barbina ci faremmo dopo esserci esposti cosi vistosamente ... ? Leggo tra l'altro in un post precedente che la D.ssa Balbi de Caro , direttore del Bollettino, farebbe parte del Consiglio Direttivo SNI, la cosa mi sorprende perché facendo parte di tale consesso non mi è mai capitato di vederla alle nostre riunioni o di sedermici accanto. Non che ci sarebbe nulla di male, ma visto che i nostri commenti appaiono su uno spazio pubblico e sono visibili a tutti consiglierei prima di diffondere notizie di verificarle per evitare di esprimere cose, non vere, che oltretutto citandote a sostegno di proprie argomentazioni, ne falsano (non risultando vere) la logica del ragionamento che si intendeva fare. § L'amico Bizerba invece, e lo dico come pura considerazione logica, dovrebbe decidere da che parte stare. La sua posizione oggi appare un po' ambigua. Perdonami Bizerba ma è soprattutto al fine di Se il Documento Programmatico, da lui coordinato e proposto, aveva l'obiettivo proprio di far nascere un dialogo con le Istituzioni, ora stride questo atteggiamento di continua ironia, quando non vero e proprio sarcasmo verso la parte Pubblica. La denuncia di omissioni, ritardi, disservizi è un compito lodevolissimo perche attrae l'attenzione su quanto non funziona e stimola a migliorare e fare meglio. Questo ruolo, nel quale ultimamente riconosco Bizerba, è pero' piu' vicino a quello di un Valerio Staffelli o delle Iene che non a chi aspirerebbe a instaurare un dialogo con le istituzioni pubbliche per discutere delle tematiche che ci stanno a cuore. Attenzione, non sto sminuendo affatto tale ruolo di "critica" e di "richiamo" svolto per denunciare eventuali disservizi, anzi trovo quelli di Striscia efficacissimi per denunciare disservizi ai quali viene quasi subito posto rimedio per evitare di essere esposti ulteriormente al pubblico ludibrio. Ma allora che gli autori stessi ne prendano atto e lo riconoscano come tale. E' una questione soprattutto di coerenza che probabilmente verrebbe apprezzata da chi ci segue in queste discussioni. :) § Infine, non per spezzare una lancia in favore del Pubblico, ma soprattutto per onestà intellettuale ricordo che fino a 1 anno fa su questo Forum si iniziava una discussione al mese sull'enorme mancanza di non avere ancora iniziato, a distanza di 60 anni, il catalogo della collezione Reale (e anche di altre che tuttora attendiamo). Ebbene nel giro di 1 anno il progetto è stato finalmente portato in fase operativa, sono stati pubblicati 8 bollettini instaurando delle eccellenti collaborazioni tra studiosi che prestano GRATUITAMENTE la loro opera, perche ci credono e le Istituzioni Pubbliche museali che ne hanno bisogno. Questi sono risultati non chiacchiere. E via mostriamo di essere anche un minimo magnanimi invece di andare subito a vedere tutto quanto resta ancora da fare, fermiamoci a vedere che comunque qualcosa è stato fatto rispetto al NULLA che vi era prima. A volte penso che invece di avere a cuore la valorizzazione del nostro patrimonio, o il progresso della conoscenza numismatica la cosa che preme di piu' è individuare il pelo nell'uovo o soddisfarsi additando febbrilmente l'imperfezione, perdendo cosi di vista la portata di quanto si viene facendo. Non varrebbe la pena invece pensare "prima" a ringraziare queste persone che hanno dato gratuitamente il loro tempo e la loro scienza che ha permesso di realizzare quanto l'istituto pubblico avrebbe messo chissà quanto tempo ancora per fare ? Io le cose preferisco vederle cosi ...2 punti
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Salve, volevo mostrarvi questo Sanpietrino 1796 Perugia, molto particolare1 punto
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DE GREGE EPICURI Vi mostro una seconda celtica della Gallia acquistata in agosto. Mi pare sia definita generalmente "potin au cheval" ed è dei Senones, nella Gallia Settentrionale. La caratteristica è che al D i capelli della testa sono suddivisi in diverse mèches o "grandi trecce", probabilmente come risultato di una complessa acconciatura; in effetti ricordano il casco di piume di un pellerossa. Al R. invece c'è un cavallo (detto a volte "cavallo cornuto" per una escrescenza sulla fronte) accompagnato da due grossi globetti. Questo potin pesa 3,8 g. e misura 18 mm. Classificato da Derek Allen (BMC) al 389 e segg. e da Scheers (Museo di Lione) al 746 e segg.1 punto
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Buonasera questa e di buona conservazione.....;qualqu'uno po aiutarmi..?.... :clapping:1 punto
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Medaglia del Carnevale di Modena più recente della precedente D/ Logo della Società del Sandrone R/ SOCIETA' / DEL SANDRONE / MODENA / CARNEVALE 1958 Argento 800 dorato: 10,65 g ; 28 mm. Marcata sul rovescio 800 e, in losanga esagonale, 135 MI. apollonia1 punto
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Medaglia devozionale francescana, ovale, bronzo/ottone, del XVII sec. (prima metà). D/ La Sacra Famiglia, Maria a sx e S.Giuseppe a dx in mezzo Gesù Bambino raggiato,sopra di loro lo Spirito Santo (colomba raggiata), in esergo: punto.- R/ S.Antonio da Padova, con la mano dx alzata sorregge Gesù Bambino contornato di raggi, con la mano sx tiene il libro e la pianta di giglio,scritta: .S.ANT.-.PA. + . Medaglia in ottime condizioni, non comune.Ciao Borgho.1 punto
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salve a tutti riprendo questa interessantissima discussione segnalando un bellissimo esemplare presente alla prossima asta Spink in particolare il tipo corrisponde al mir259 http://www.sixbid.com/browse.html?auction=923&category=19245&lot=8855441 punto
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grazie a giovanna, sandokan e altri che mi hanno risposto ! Corbiniano hai sicuramente ragione potrebbe essere un calco, ma che materiale potrebbe essere ? posto anche il terzo alto 50mm con una base di 40mm ed un peso di 16,88 grammi :1 punto
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@@Luca Pantano Bellissima l'insegna da Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, che veniva concesso durante la monarchia, nel suo involucro originale. Ma è anche una decorazione comune, come puoi vedere nei listini e cataloghi. Saluti.1 punto
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Eccone ...una che no cognioscio.....! la pongo per un'ID grazie in anticipo .. :pardon:1 punto
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riporto in chiaro per tutti il 20 euro oro dedicato a Giulio II Valore facciale: 20 euro Qualità: Proof fondo specchio Metallo: Oro 917/1000 Diametro: 21 mm Peso: 6 grammi Tiratura: 2.400 pezzi Zecca: IPZS (Italia) Prezzo emissione: 330,00 euro Data di Emissione: 15 Ottobre 2013. http://collezionieuro.altervista.org/blog/vaticano-10-euro-commemorativo-oro-dedicato-i-papi-del-rinascimento-giulio-ii-2013/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook1 punto
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Come detto da te in precedenza si lascia passare l'odore della frittata e cose sempre spesso accde in Italia dopo l'iniziale clamore, tutto va nel dimenticatoio, chi ha scritto quella famosa nota "56" non dara risposte e senza notizie più precise non si puo che aspettare, fino a che tutto si dimentichera. Comunque sia rimarra sempre l'articolo su Il giornale della numismatica, che ha di sicuro un evidenza importante e rimarra sempre scritto sulla carta questo clamoroso caso, ad insegnamento che sia la Numismatica che l'amministrazione pubblica non smettono mai di stupire. :o :o1 punto
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i rilievi son molto belli e ben presenti, ma chi l'ha spazzolata meriterebbe una martellata sulle mani :bash:1 punto
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Per le monete gli stati germanici utilizzavano valori molto strani. Nella maggior parte dei casi servivavo per equiparare una data pezzatura ad un'altra misura. Così il 1/24 e mezzo di Marco equivaleva ad 1 Gulden, va da se che per fare il mezzo Gulden doveva esserci pure il 1/49 di marco (esiste realmente). Se si doveva fare pure il Tallero si coniava una moneta da 1 3/4 di Gulden (giusto perchè con 3 1/2 gulden si formavano 2 talleri) :mega_shok: In questo caso da te postato noto che avevano anche un bel pezzo tondo da 100, ma era il periodo che l'uso della terza e sesta parte di una unità era ancora molto sentita e largamente utilizzata. A tutto ciò poi si aggiungeva pure l'uso della quarta, quinta, ottava, nona e dodicesima parte, la frammentarietà era più che altro dovuta a questa consuetudine. Prendi il 12.800 Reis per il portogallo per esempio (c'e' pure la corrispondente moneta in oro), proviene da un innocuo 40 molto usato in Brasile, che x 2 da luogo ad un 80-160-320-640-1280 (successivamente x 10) :crazy:1 punto
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@@dizzeta bellissimi complimenti :good: :good: il grosso di merano è in ottima conservazione ......l'altro forse un pelino meno ma sinceramente lo preferisco complimenti veramente belli ...... Tornando alla giornata del grosso confermo la mia presenza anche per il pranzo e la visita ......... mi fa molto piacere che ci sarà pure @@magdi1 punto
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Io ci saró senza dubbio!!! Confermo giá la mia presenza a pranzo e la visita alle collezioni (magari mando anche una mail all'indirizzo che hai scritto sopra per ufficializzare la cosa ;) Complimenti per la bella iniziativa! :)1 punto
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Medaglia dei 50 anni del Politecnico di MILANO 1914 gli ex allievi ricordano FRANCESCO BRIOSCHI e GIUSEPPE COLOMBO. P.S. la medaglia è in vendita sulla baia, la posto perchè mi sembra molto bella e interessante.1 punto
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l'immagine non è delle migliori, per cio' che si desume dalla posizione del cavaliere e da cio' che rimane del D/ propendo per Kassander Kings of Macedon. Kassander (316-297 BC). ’ (17mm, 5.81g, 5h). Uncertain Macedonian mint, 306/5-297. Head of Herakles r., wearing lion skin. R/ Rider on horseback r., raising r. hand; monogram to r. Cf. SNG Alpha Bank 924. Brown patina, near VF1 punto
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GRIECHISCHE MüNZEN SIZILIEN KENTORIPE No.: 109 Schätzpreis/Estimate: EUR 50 Hexas, nach 241. Drap. Büste der Kore-Persephone n. r., dahinter ähre. Rv. KENTO-RIPINWN Pflug, auf der Pflugschar Vogel n. r., im Felde l. zwei Wertkugeln. 2,71 g. SNG ANS 1325. Calciati III, 175, 7. SNG Cop. 217. Selten. Dunkle, olivbraune Patina. Schrötlingsfehler auf Av.1 punto
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è una moneta siculo punica D/ testa di Cora coronata di Canne R/cavallo stante a dx. dietro palma dattifera C.N.S. Vol. III pag 338---correggo pag. 388. se ti serve altro chiedi ciao Pietro1 punto
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simpatico esercizietto!!! i miei precedenti colleghi/amici hanno sbagliato tutti, può capitare. è infatti la prima quella più gradevole (BB-SPL), seppur di poco. seguono la terza (BB/BB+), la quarta (BB) e la seconda (q.BB) per il valore direi la prima un 8/10 di euro, la terza 5 euro, le altre due entrambe 2-3 euro. consiglio: cerca di piazzarle tutte e quattro e con i 18 euro che ci ricavi ne prendi una più bella ;)1 punto
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Istituti bancari, security house, istituti finanziari mazzettano i soldi in bundle generalmente da 100 pezzi per comodità contabile. La dove non si usano fascette prestampate viene apposto il timbro di appartenenza manualmente o con metodi semiautomatizzati, questo comporta alcune volte la sbordatura di tale timbro sulla prima banconota e/o sbavature d' inchiostro per contatto. Queste pseudo rarità hanno solo il vantaggio di far guadagnare a chi le propone, ammesso di venderle, un ricavo di tutto rispetto pari a circa il 40% sul valore nominale della banconota, che è sicuramente molto più interessante di qualsiasi investimento visto il rischio pari a zero, male che va ho sempre il valore reale del bene proposto. Chi compra, di sicuro ha generalmente una perdita di circa il 52% sul suo investimento ...... compro a 32 euro un bene che vale solo 20 Premetto che sono MIE PERSONALI considerazioni, poi uno è libero di decidere della propria esistenza come meglio crede, così come di collezionare ciò che più lo gratifichi. Questo fatto salvo non cadere nella banalità, un timbro di qualsiasi natura può creare rarità per tutte le tasche ;) Scusate dimenticavo di rendervi partecipi dell' enorme fortuna che ho ........................ Visto le mega rarità proposte sul noto sito, per sfizio ho provato a vedere se avevo fortuna oppure no ...... di 5 euro con seriale P131 - P132 - P133 in solo questo mese ne ho avute complessivamente 26 ............... sono milionario appena vendo offro da bere a tutti1 punto
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Saro' presente con il mio tavolo..accanto a me il dott. Montenegro Vi aspettiamo numerosi. Massimo1 punto
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In effetti non c'è nulla da consigliare perchè non c'è nulla di particolare e di interessante.1 punto
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Se la domanda è per me, la risposta è no. Ho intenzione di regalarne due alle biblioteche che frequento abitualmente e altre due a un paio di amici. L'ultima copia, naturalmente è per me1 punto
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pur nella mia ignoranza, non sono del tutto d' accordo circa quest' immagine di Nerone.. ad ogni modo, se mi posso permettere, perchè non inizi con il leggere qualche bel testo di numismatica (di base e non) prima di buttarti a capofitto nell' acquisto (alla cieca) di una moneta?1 punto
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Ah, cosi alla fine sei passato a una full frame… Complimenti Rickkk ;) Quindi tra poco arriva il 180? :D … Chissà com'è lavorare con una macchina del genere… *un po' di invidia* :blum: Complimenti. N.1 punto
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per stasera mi arrendo http://www.lamoneta.it/topic/50962-denari-di-lucca/?p=1005944 post 1956; pag.1311 punto
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Dovrei replicare nel merito a praticamente tutto quello che hai scritto, perché temo che molti aspetti del problema non ti siano affatto chiari. Ma ti confesso che non ho né il tempo né la voglia, anche perché ti assicuro che sarebbe forse la ventesima volta che scrivo le stesse cose (è vero che almeno 15 volte le ho scritte a rick2 :rolleyes: ) Perciò ti chiedo una cortesia: leggi almeno la discussione completa "Definizione di moneta archeologica" http://www.lamoneta.it/topic/84525-definizione-di-moneta-archeologica/?hl=%2Bmoneta+%2Barcheologica poi ne riparliamo. Su una cosa però dovremmo essere chiari: il valore storico di una moneta viene prima del suo valore collezionistico. Qualunque moneta, anche la più comune (qualunque manufatto, in generale) se proviene da un contesto archeologico può avere un valore storico rilevante. Spero che almeno su questo principio ci sia consenso.1 punto
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Il pavone rappresentato nell'atto di far la ruota è simbolo di vanità o di ricchezza, ma con la coda chiusa e abbassata indica invece l'umiltà. apollonia1 punto
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Una fotocamera è simile a uno strumento musicale: uno di qualità da un suono migliore, ma non è detto che il profano percepisca più di tanto la differenza. Il risultato finale è condizionato molto dalla mano dell'artista: immaginiamo un piano da 50.000 euro suonato da un ragazzetto e un comunissimo piano verticale da poche migliaia di euro suonato da un musicista formidabile... Poi, da non trascurare, c'è la bellezza del soggetto. Nel caso delle monete (e della fotografia in generale) l'elemento dominante è nella luce, e la bravura nello sceglierla e piegarla (si fa per dire, dovrei dire orientarla) alle esigenze del caso è la vera marcia di un fotografo. Comunque le attrezzature contano, altroché se contano!1 punto
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Caro Bizerba la collaborazione SNI-MNR è stata sancita da un incarico menzionante la suddetta collaborazione, con tanto di lettere ministeriali protocollate (che non posso riprodurre ma di cui posso dare gli estremi : n. 40.000 del 29.11.2012 e n. 11087 del 25.03.2013 ; non si pensi che questa sia solo inutile burocrazia: il Medagliere ci ha affidato delle foto che non erano/sono mai state pubblicate prima e quindi deve cautelarsi, per legge, responsabilizzando coloro cui le trasferisce per lo studio e il catalogo) firmate dal Direttore del Museo Nazionale Romano D. ssa Rita Paris e dal resp. del Medagliere D.ssa Gabriella Angeli Bufalini, dal sottoscritto che ha rappresentato la SNI e proposto la collaborazione e dai collaboratori cui è stato affidato il materiale (foto/dati/informazioni dei cartellini) da catalogare. Quindi non solo la collaborazione esiste ma è anche documentata con tutti i crismi. Questo per la parte evidentemente piu' burocratica. La collaborazione innanzitutto rientra in un programma piu' vasto di collaborazioni e progetti inerenti la Collezione Reale (ricordiamo che la collaborazione SNI vale per la zecca di Milano, importantissima ovviamente ma comunque una tra le numerosissime che compongono la collezione, che il Ministero ha deciso di affidare agli esperti proposti dalla SNI anche per la particolare rilevanza che lega la zecca alla storia della Società - ricordiamo ancora una volta fondata dai fratelli milanese Gnecchi a Milano e di cui il Re VE III fu presidente onorario). In questo si puo’ leggere la mancanza , per ora, di una menzione specifica nel Bollettino che viene uniformato per tutti i numeri emessi e gli altri ancora , numerosissimi, che lo saranno. Diverso ovviamente il caso del Museo di Firenze ove il progetto ha un’organizzazione piu’ unitaria e la mole del materiale è minore. § Passiamo ad esaminare il punto di vista della comunicazione. Innanzitutto, come ci ha giustamente ricordato Luciano, l’Assemblea della SNI lo scorso 31 marzo ha rappresentato un evento importante percheé proprio la Bufalini è intervenuta di persona (credo sia la prima volta , almeno da un bel po’ di tempo a questa parte, che un direttore di un medagliere primario partecipi ad un ‘assemblea SNI) con il precipuo scopo di presentare il progetto introdotto dal sottoscritto e commenato anche dal Prof. Saccocci. A meno di non essere state tutti vittime di un’allucinazione collettiva direi che i numerosi partecipanti all’assemblea hanno potuto assistere all’ufficializzazione della collaborazione .. e quale migliore sede che la sala Weiss-Weil della Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco ove la riunione si svolgeva . Non c’era la televisione, in compenso la stampa si ! Ringrazio i direttori responsabili Ganganelli, Bellesia e Morello per avere riportato la notizia della collaborazione dando ampio spazio anche alla storia della Società e all’importanza di pervenire, dopo 60 anni alla pubblicazione della Collezione Reale Poche settimane dopo le principali testate numismatiche hanno ripreso con i loro articoli l’evento: Panorama Numismatico – Maggio 2013 (pag. 58) Il giornale della Numismatica – Maggio 2013 Monete Antiche – Giugno 2013 Inoltre il sito della Società stessa ha riportato sulla home page notizia del progetto fornendo anche qui diversi dettagli e a pubblicazione avvenuta altri dettagli su quanto fatto sono stati pubblicati. Qui sul Forum ne è stata data notizia in diverse discussioni e sia io che Saccocci siamo intervenuti a commentare, cosi come hanno fatto diversi curatori tra cui il bravo e attento Dabbene. Diciamo che la collaborazione è stata ampiamente commentata, riportata dalla stampa specialistica, nei resoconti SNI che sono a disposizione dei Soci e naturalmente anche qui sul Forum. Un collezionista/appassionato attento a questi temi, tanto piu' se socio SNI difficilmente non poteva non essere informato del progetto. Si è comunque scelto un tipo di messaggio sobrio, scevro da accenti trionfalistici perche si è voluto principalmente dare risalto alla sostanza del lavoro e non alla celebrazione della notizia di sé di quanto si stava facendo. L’importante era venire a sbloccare una situazione nella quale la Collezione si trovava e che abbiamo lamentato per anni proprio qui sul Forum, questa era la parte premiante, i tappeti rossi per autocelebrarsi li lasciamo ad altri. § Infine vorrei spezzare una lancia a favore del Pubblico spesso incompreso o criticato per mancanza di iniziativa o per l’incapacità a dialogare con il Privato. In questo progetto ho riscontrato una grande attenzione alle proposte che abbiamo fatto e una grande professionalità nel gestire il progetto e la collaborazione, tra l’altro con dei tempi di realizzazione molto stringenti se si pensa che si è difatto cominciato a lavorare a luglio sul primo lotto di monete e in meno di 12 mesi si è arrivato alla stampa del Bollettino con le prime ,monete classificate (tra l’altro la parte Carolingia che rappresenta forse le maggiori difficoltà). Il Pubblico per sua natura si muove con tempi e logiche diverse da quelle del Privato, non per questo pero’ meno efficaci quando si esplicitano. Sono certo che ad un certo punto vi sarà la possibilità per il MIBAC di fare il punto della situazione sul suo progetto (quello piu’ ampio che comprende tutti i bollettini) e allora verrà ricordata naturalmente anche la collaborazione con la SNI Pubblico e Privato possono avere logiche, momenti, tempistiche diverse e chi è abituato ad un sistema magari trova spiazzante l’altro. Tutto arriva invece, basta avere pazienza ma che sia una pazienza operosa perche la cosa piu’ importante è che i progetti le collaborazioni vadano avanti per arrivare ad avere questo vero e proprio monumento di cultura rappresentato dalla pubblicazione della collezione Reale. Scusate per la tirata, non voluta, ma di cui ringrazio comunque Bizerba perché non volendo mi ha permesso di dare ulteriori dettagli di una collaborazione che sta producendo ottimi risultati. Ancora una volta permettetemi di puntare il dito verso quelle cose che possono accomunare il Pubblico e il Privato piuttosto che continuare a stigmatizzare quelle che ci dividono. Nessuno è perfetto, tanto meno l’Amministrazione Pubblica italiana, cosi come non lo siamo noi Privati, tuttavia unendo le forze forse qualcosa di buono si riesce a fare come nel caso di questa piccola collaborazione che senza tante fanfare ha già portato a casa i primi risultati e altri ne porterà ancora. C'è ancora tantissimo da fare anche in mille altre direzioni, per questo è importante parlarsi, vedersi, instaurare un dialogo e magari anche , se possibile, una collaborazione che puo' portare a qualcosa di concreto e non solo parole. Mi auguro che la NIA, al pari delle maggiori realtà associazionistiche numismatiche possa, anzi debba essere coinvolta, quantomeno come spettatore ai consessi dove Pubblico e Privato provano a dialogare sui grandi temi numismatici. Le associazioni private non sono un “male necessario” per il Pubblico. Per decenni , nel secolo scorso, si è collaborato e dialogato moltissimo con il Pubblico che chiedeva aiuto al Privato proprio sul piano scientifico e organizzativo (parlo sempre di numismatica), poi il dialogo si è fatto piu’ rado e successivamente piu’ difficile. E’ ora che si torni a parlare e soprattutto che si faccia insieme, collaborando per valorizzare e tutelare come meglio possibile il nostro immenso patrimonio e questo è piu’ facile se lavoriamo tutti insieme piuttosto che dividerci.1 punto
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Continuo e per oggi finisco mostrando una moneta per niente comune: Perugia Monetazione autonoma. Grosso "primitivo" da 20 denari (1317-1321), AR 1,35 g. +: D' PERVSIA (foglia) intorno a .P. +: S: ERCVLAN intorno a croce patente Rif. Finetti n. 22, CNI 83v. Ex Nomisma 37, n. 1218. La moneta, oltre che per la rarità (si tratta del primo grosso emesso dalla zecca di Perugia, emesso per poco più di 3 anni), è a mio modo di vedere, interessante anche per l'evidente ribattitura. visto che non sono personalmente riuscito a dirimere la questione, mi rivolgo agli "occhi di falco" della sezione: secondo voi si tratta semplicemente di un incidente, un errore di zecca, oppure ci troviamo di fronte ad un grosso ribattuto sopra un altro? In questo caso, sarebbe molto utile provare ad ipotizzare quale sia la moneta riconiata. Dal momento che Perugia conia la moneta facendo riferimento ad emissioni già esistenti Fiorentine/Aretine/Senesi (?), è probabile che possa trattarsi di una moneta di zecca toscana.1 punto
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Mi è parso che qualcuno in precedenza lo reclamasse: BOLOGNA Taddeo Pepoli, 1337-1347. Pepolese. Ar gr. 2,35 TADEVS DE PEPOLIS Nel campo croce patente. Rv. S P DEBO NONIA Nel campo santo stante. CNI 8; Ch. 55. Ex Asta Ranieri n. 21 punto
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ASCOLI – grosso agontano (inizio del XIV secolo) D/ + * DE ASCOLO * Croce patente R/ ° . PP. S. EMIDIV’. * ° Il Santo stante di fronte, con nimbo perlato, mitria e pianeta ornata di rosette a quattro foglie; benedice con la mano destra e tiene il pastorale con la sinistra. gr. 2,17 mm. 21 Rif.: CNI 1 – Mazza 11 punto
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