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  1. PierluigiRoma

    PierluigiRoma

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/04/13 in Risposte

  1. Taglio: 10 Cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 condizioni: B Città: Gallarate (VA) Non sarà una carrellata di monete però il ritrovamento di oggi per me è spettacolare, non ho parole e non potete capire la mia felicità quando l'ho vista. :pleasantry: :clapping: :yahoo: :yahoo: :clapping: :pleasantry:
    5 punti
  2. Fossi in lei la comprerei subito...ha incassato 1700 per la sua questa ne vale almeno il triplo, la compri la compri...
    4 punti
  3. Buongiorno a tutto l'Osservatorio!! Purtroppo per impegni di lavoro e università ho fatto una lunga assenza dal forum (anche se non ho smesso mai di leggervi :blum: ) quindi per farmi perdonare vi posto il ritrovamento di ieri sera, una BOMBA, penso il mio migliore ritrovamento di sempre! Quando l'ho vista stava per venirmi un colpo.. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2004 Tiratura: 931.400 Condizioni: BB (+?) Città: Santarcangelo di Romagna (RN) Ovviamente.. mancante!! :rofl: :rofl: :rofl:
    3 punti
  4. Viste le richieste posto le immagini del "pensiero" che è stato offerto a coloro che sono intervenuti sabato 28 alla conferenza di Biella. L'idea non è partita da me ma da Luca Gianazza. Poi io l'ho personalizzata e mi sono mosso per ottenere i "testoni" dalla pro Loco di Masserano la quale, mi ha dato anche le locandine, anche non recenti. Per chi non lo sapesse, nel mese di giugno di ogni anno, presso il Borgo di Masserano, si organizza una cena itinerante e spettacoli d'altri tempi, denominata "Magie nel Borgo". Ai vari ingressi del borgo, ci sono dei cambiavalute, i quali cambiano gli euro con i testoni come quello presentato nelle immagini in basso. Sono dislocati diversi punti di ristoro in diversi posti caratteristici del borgo e si paga solo ed esclusivamente con i "testoni". Le bancarelle con i drappi bianchi richiamano le bancarelle medievali che si possono vedere nelle rievocazioni storiche. Ci sono diversi gruppi in costume, dai falconieri, ai saltimbanco, agli spettacoli in strada, eccc.... Pertanto, ora siete informati a cosa serve il testone ricevuto. E' comunque moneta da spendere per una serata "magica" nel Borgo antico di Masserano. Ringrazio ancora la proloco di Masserano per avermi omaggiato sia le locandine che i testoni per tutti i miei ospiti della Conferenza di Biella. Ringrazio il Sindaco di Masserano sempre disponibile alle mie iniziative. www.magienelborgo.it franco
    3 punti
  5. questa moneta NON va lavata....smettetela subito!!! :D se si vuole uno spl+ senza patina ce ne sono a carriolate in giro...questa che è sopravvissuta per piacere,deve restare cosi oppure dalla a fabrizio :) di spl+ lavati ne trovate quanti ne volete..... marco
    2 punti
  6. Eccomi, e' mio dovere rispondere con piacere al sig Citami nel migliore dei modi per non dilungarmi troppo...forse ci vorrebbero alcune ore. La documentazione riguardante le dramme con la legenda toutioupouos e' sicuramente abbondante. Gli esemplari di questo tipo e' quantitativamente elevato aventi diverse esecuzioni allegoriche diverse, che collocano in questo modo diverse emissioni. Vi sono anche le emissioni con la legenda disposta su due righe sovrapposte che attribuiscono la stesura totale della giusta interpretazione dell'alfabeto leponzio. La dramma con legenda Toutioupouos e' presente nelle zone di Vercelli,Bergamo,Brescia,Verona,Trento (trentino),Padova. Spesso si trovano in ritrovamenti lungo tradizionali intinerari di transito commerciale. Le emissioni con legenda in alfabeto leponzio si diversifica sostanzialmente in tre tipi monetari distinti fra loro. Quello padano delle prealpi lombarde, quello elvetico del Vallese e quello del Basso Rodano Le legende si presentano di diversa esecuzione oltre all'allegoria, alcune con irregolarita' nelle lettere alcune debordanti verso l'esterno a causa del diametro esterno del dischetto della moneta ecc...ecc... Sicuramente fino qui penso possiamo essere perfettamente in accordo. Il vero problema e' la specifica localizzazione dei centri di monetazione delle emissioni leponzie, anche se non tanto... ai nostri giorni risulta con buona probabilita'... siano all'interno dell'area leponzia... Penso modestamente che fino ad oggi non vi sia certezza, da Tito Livio... in poi. Obiettivamente e' sicuramente forse errato attribuire agli: insubri-leponzi il giusto appellativo?. E' noto che i l ritrovamento piu' concretamente grosso in termine di quantitativo, (premetto che piu' o meno secondo la cronaca del tempo abbastanza attendibile al 50% anziche' il 70% e' partito privatamente - e' quello di Manerbio, composto da dramme leponzie, insubri, cenomani. La cooesistenza secondo i fatti dell'epoca lascia molte perplessita'...Per farla breve: siamo a cavallo del II secolo .a.C. ...se i debordanti Insubri, storici nemici combattono i Cenomani in quel preciso periodo.... i Cenomani che trattano commercialmente con gli Insubri...?... ma allora anche i leponzi se cosi' essa come tale popolazione bene staccata e autonoma quale ruolo ricoprono..? Vero resta il fatto di un'evoluzione veloce storica temporale che varia dai 40-50 anni, fatta di contini cambiamenti in fattore di alleanze e non. Ecco il motivo della mia credo modesta ma penso valida attribuzione: INSUBRI-LEPONZI, con tutto il rispetto volto a studiosi del settore. cordialmente R.M.Bordin
    2 punti
  7. Singolare?...no...è la ben conosciuta moltiplicazione dei pani e dei pesci già citata..
    2 punti
  8. Potrebbe bastare un foglio di carta piegato a metà: crei 8 "tasche" con punti metallici e poi sigilli tutto con il nastro adesivo.
    2 punti
  9. Qualche parola sulle imitazioni "celtiche" proposte da Tkalec. Eastern celts é un po' generico. In realtà la monetazione imitativa celtica basata su tipi dei denari repubblicani di II e I secolo, a cui i pezzi proposti da Tkalec dovrebbero appartenere, é ben conosciuta e localizzata in Pannonia, più in particolare nella zona corrispondente all'attuale Ungheria. La presenza su alcuni dei tipi (peraltro per il resto piuttosto fedeli ai prototipi) dell'etnico RAVIS o RAVIT ha indotto ad identificare la tribu' responsabile di tali emissioni con quella degli Eraviscii, il cui oppidum era situato nel territorio dell'attuale Budapest (più esattamente, per chi conosce la città, sulla collinetta dove ora c'é l'Hilton, dalla parte di Buda). L'inizio di tale monetazione viene situato attorno al 75 a.C., ed il suo termine viene messo in relazione, al piu' tardi, con la definitiva conquista romana della Pannonia, nel 9 a.C., al termine della guerra intrapresa nel 35 a.C. Le origini delle serie imitative non sono da ricercarsi in questo caso nei rapporti di mercenariato in occasione di eventi bellici, ma in un'altra "piaga" storica: la tratta degli schiavi. Si ritiene che gli Eravisci (o chi per loro) entrarono in contatto con l'argento romano, che imitarono, tramite i mercanti italici che si recavano in Pannonia, ben prima della conquista romana, per approvvigionarsi di schiavi provenienti dall'Europa piu' interna. Un po' lo stesso fenomeno avvenuto in Gallia, con l'argento a sostituire il vino. Veniamo ai pezzi di Tkalec, e all'EID MAR in particolare. Su quest'ultimo (per quanto mi consta una "prima"), già qualche considerazione di ordine cronologico si puo' fare sulla base di quanto sopra, medesima considerazione per il pezzo di Augusto. Per cio' che riguarda le impressioni personali, nei limiti di cio' che é dato vedere, l'insieme dei pezzi imitativi non mi fa una buona impressione. Ma se é per questo nemmeno quello attribuito ai Sequani.
    2 punti
  10. oggi, inaspettatamente... mi sono trovato l'avviso di giacenza per una raccomandata estera dal Vaticano!! direi che mi sia arrivato il 2 euro della sede vacante... ma di soldi per ora non ne hanno prelevati....
    2 punti
  11. Ciao e Benvenuto...leggo che ti sei iscritto oggi, bene :) , come inizio ci presenti una moneta R2 e questo già è un buon biglietto da visita, purtroppo la moneta non è in conservazione ottimale visto alcuni colpi presenti al bordo, e questo gli fa perdere molto del suo valore rispetto al grado di rarità...ma un MB lo si può dare (tenendoci larghi) con un valore approssimativo che oscilla tra 20/30 euro. Qui c'è ne sono altri...se ti fa piacere osservarli !! http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FD2/7 Ciao Pietro
    1 punto
  12. Il tono delle mie risposte e ben diverso dal suo, e la mia ironia e dettata solo dalle sue continue prese in giro e legga bene non ci sono offese personali nei suoi confronti. A lavorare ci vado regolarmente e visti i tempi me lo tengo anche ben stretto il posto di lavoro!! Eviti di prendere letteralmente per il sedere persone anche più grandi di lei che credono nel forum con lo spirito e la voglia di aiutare a crescere tanti piccoli collezionisti.
    1 punto
  13. Se hai il testo del Pesce "Scritti di argomento numismatico" c'è un articolo: "Zecca di Carmagnola: contromarca genovese sui cornuti di Michele Antonio", qui te ne riporto uno stralcio: "...a proposito delle numerose varianti di questa moneta (il cornuto) è interessante notare che alcuni esemplari portano chiaramente impressa la contromarca del castello genovese. Questo singolare contrassegno, che eccezionalmente appare solo su alcuni scudi stretti di Genova con l'impronta della Vergine, è invece presente in un discreto numero di cornuti di Michele Antonio. La sua presenza non trova precise spiegazioni tantopiù che non si hanno diretti riferimenti in proposito. E' tuttavia probabile che ci si debba richiamare ai frequenti rapporti che i marchesi di Saluzzo ebbero in Genova. ........ Da quanto fin qui esposto, anche se non è possibile giungere ad una conclusione atta a spiegare il vero motivo della contromarca genovese su numerosi cornuti di Michele Antonio, è tuttavia possibile pensare che non siano estranei ad essa gli stretti rapporti di interesse intercorsi tra il Marchese di Saluzzo e il Banco San Giorgio: in tal caso la contromarca starebbe a significare che questi cornuti erano accettati al corso di Genova (come mezzi testoni?). Non vanno tuttavia disconosciuti gli intimi ripetuti segni di amicizia che legarono i Marchesi di Saluzzo con i genovesi: in tal caso la contromarca del castello potrebbe significare la miglior testimonianza"." Mentre questo è logico per le monete di Saluzzo contromarcate col castelletto è meno comprensibile per le monete genovesi con lo stesso contrassegno, direi quindi un segno di riconoscimento.
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  14. l'unica cosa che mi sento di dire è: la moneta è classificata rara? in certe conservazioni ha un prezzo, e fin qui ci siamo. i dubbi sorgono nel momento in cui: - il prezzo è da affare (e in questo caso il 99,999% delle volte l'affare lo fa il venditore rifilando chiodi) - nel dubbio, visto che siamo tutti disposti a dare una mano, CHIEDERE SEMPRE!!!!! c'è gente che compra chiodi e poi chiede: è vera? diffidare sempre dagli "affari" perchè regalini è estinto insieme ai dinosauri!!!
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  15. A me piacciono sia le greche che la maltese. Molto belle!!!! Naturalmente parlo delle ultime cc non di donne!!! :) :) :) ;) :) :)))))))
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  16. Ancora ! e ci risiamo... :rofl: brava linda, peccato che non ha visto che c'è anche scritto "restrike" :rofl:
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  17. Bella insegna reggimentale del 173o Reggimento di Fanteria di Linea. Nacque nel 1794 come "173e demi-brigade de bataille." Il motto del reggimento era "Aiò Zitelli".
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  18. @@dominguez Che un nastro originale possa risultare scolorito (specialmente se la medaglia è stata esposta alla luce, magari incorniciata assieme al brevetto di nomina) è cosa normale e a mio parere non ne diminuisce in modo significativo il valore commerciale, cosa invece che avviene se il nastro risulta chiaramente aggiunto successivamente. Sulla sua quotazione commerciale non sono in grado di fornirti una quotazione precisa, i prezzi spesso risultano anche sensibilmente diversi....ma una cinquantina di euro dovrebbe valerli. Saluti.
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  19. Per un taglio più diretto, potresti leggere - Svetonio (ricco di aneddoti) - Dione Cassio - Ammiano Marcellino - l'Historia augusta, ricca di aneddoti entrati nella "vulgata" sugli imperatori - va letta con occhio consapevole (questi sono l'abc della storia romana) tutti ampiamente disponibili in traduzione.
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  20. Mi ero dimenticato della rotazione, grazie @@dabbene. La moneta va letta così
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  21. Sulle monete repubblicane quelle sono le uniche rappresentazioni del Sole in quadriga. Ci sono altre rappresentazioni, anche precedenti, però del solo viso (radiato) del Sole Alteri dedica 4 pagine del suo testo del 1990 a questa tipologia. Se ti interessa, mandami un MP
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  22. Purtroppo...! Negli ultimi 15/20 anni l'ordinamento scolastico è cambiato molto: un tempo la "prima infarinatura" si dava al ginnasio e al liceo..., ma non voglio andare OT.
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  23. Appunto...sinceramente non mi fido molto di queste emissioni. Troppo facile spacciare delle monete che sembrano fatte da bambini (esteticamente parlando) per zecche non ufficiali e siccome non è detto che nemmeno dal vivo potrei assicurarmi della loro autenticità (anzi, ne sono sicuro) , me ne sto bello lontano...Pe quanto mi riguarda storco la bocca per l'Augusto...
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  24. Dai, non scherziamo... Portare a un perito quella roba. Il suo posto è nella raccolta differenziata - metalli.
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  25. Io ringrazio tutti per gli apprezzamenti. Ringrazio Giovanna per l'associazione al fulmine. Non ho fatto nulla di straordinario se non organizzare un incontro tra amici, coordinando un po di persone. Il resto lo avete fatto voi con la vostra partecipazione. Basta avere un po di idee, ed il gioco è fatto. A Giovaaaaaaaaaaa.... m'è piaciuta quella del fulmine..... Franco
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  26. Sì fai bene a non avere fretta, da zero a comprare un aureo Romano è un passo ampio. Ma è bello averlo come obiettivo. Vedrai che seguendo i post anche passati sulla moneta trovi tante (tutte) le risposte e non c'è nulla di ostico...
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  27. Ecco qua SICILY, Entella. Punic issues. Circa 300-289 BC. AR Tetradrachm (17.07 g, 12h). Siculo-Punic issue. Head of Herakles right, wearing lion skin / Horse head left; club before, palm tree behind, Punic ‘MHMHNT’ below. Jenkins, Punic 286 (O91/R235); SNG Lockett 1055 var. (grain ear, not club; same obv. die). Superb EF, minor die break on cheek, light die rust on obverse. Pensa che nonostante la piccola frattura di conio sulla guancia e la leggera debolezza di conio sul diritto, il pezzo è stato aggiudicato a più del doppio della stima, precisamente 6000 $ da base 2500 $. Ed eravamo nel 2006. apollonia
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  28. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=212031 Ciao :) Nico
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  29. Belle sia le finlandesi che le greche secondo me, la scelta della Grecia di far uscire le due monete insieme è originale ma secondo me non è stata una cattiva idea.
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  30. Questo sesino mi sembra che appartenga di più a Milano che Asti. Nel sesino per Asti le leggende sono : D/ CHAROLVS DI FA CLE R/ ROMANOR IMP AC AST D Leggendo il Bobba/Vergano riportano al D una variante con CHAROL , oppure una variante con al D e R con le leggende come quelle coniate sul sesino milanese ( Crippa 22 - MIR 295/1 ). D/ CAROLVS . DI . FA . CLE R/ ROMANOR IMPERATOR
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  31. Non ci ho capito niente se non che sono 10 lire Impero...:)
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  32. Si, questa bella medaglia lauretana è descritta sul volumetto "MOSTRA DI MEDAGLIE LAURETANE" di Floriano Grimaldi a pag.42, n°189. Ciao Borgho.
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  33. E' un manualetto supersintetico che viene utilizzato oggi anche all'università per dare una prima infarinatura di storia romana. Se è questo che ti serve, va bene.
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  34. Concordo con @@maxxi. Anche a me non piacciono le macchie nere che si vedono e, personalmente, non mi attrae neanche la patina attuale.La conservazione è comunque da Spl.
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  35. Sarebbe un piacere rivederti. Non farmi mandare i balestrieri anche dalle tue parti a prenderti che non ci sto col budget :lol: Intanto posto il link per il depliant. Se volete scaricarlo basta cliccare su File e poi Scarica https://docs.google.com/file/d/0B1F6BcD6QBIKQ29fU0lhSFd3Zmc/edit?usp=sharing
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  36. era un po di tempo che non uscivi con le solite storie.....onde evitare di finire le discussioni nello stesso modo, te lo dico subito, dacci un taglio..... grazie skuby
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  37. Credo sia il solito segno di interpunzione posizionato in maniera "particolare". Trovo più interessante la parte finale della legenda RENGI.
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  38. Ho seguito il suggerimento di @rick2 e mi sono cimentato anche su quest'altra moneta....ma devo dire con esiti incerti Guardando attentamente la moneta al D mi sembra di scorgere il volto di Zeus barbuto con corona di alloro visto di profilo e rivolto a dx (si vede l'arcata sopra cigliare, l'incavo dell'orbita oculare, i segni della bocca e del naso,..), al R si vede al centro l'aquila (?) vista di fronte con testa rivolta a dx, nel becco un elemento incerto (ghirlanda?), a sx della testa dell'aquila c'è la K e a dx la A (con stilema un pò arcaico). Nel campo della moneta a dx e sx dell'aquila ci sono 2 simboli che paiono di origine floreale. La parte bassa dell'aquila è assolutamente incerta...applicando dei filtri all'immagine non sono riuscito che a scorgere una forma triangolare di appoggio (scoglio, roccia?).... Elementi dubbi: - le piume delle ali sono rappresentati con globetti molto radi (guardando molte monete greche e romane rep e romane imp non sono riuscito a trovare piume rappresentate in questo modo) - le lettere K A potrebbero indicare la provenienza -> KA per Katane o Canusium ma l'iconografia monetale nella rappresentazione dell'aquila credo non torni, oppure se fosse imperiale K A potrebbe essere Carthago, ma in questo caso mi pare che ci siano diverse cose che non tornano (mancanza di scritte al contorno, dimensioni e rappresentazione dell'aquila, la figura al D che non pare un imperatore...etcc) - una copertura eccessiva con delle resine che rendono difficile ed equivoca la lettura della moneta. - una strana forma sotto la K che non pare una concrezione. Quindi non vorrei giungere a conclusioni affrettate e dire sciocchezze...ma o la moneta è una produzione monetale locale e provinciale (ma su tutto wildwinds non ho trovato nulla di simile) oppure un bel esercizio estetico e artistico di qualche falsario numismatico.... Chiedo quindi l'opinione agli espert ......
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  39. Buona serata Moneta indubbiamente "vissuta"....non ho nulla da aggiungere alla identificazione fatta da chi mi ha preceduto. Vorrei segnalare un aspetto inconsueto per questi tempi (sarà più comune in zecchini successivi); guardate il viso del Redentore, non è, come di consueto, con il viso perfettamente in linea col busto e lo sguardo fisso rivolto davanti a se; è leggermente reclinato. Bella resa stilistica! Allego, preso da Mcsearch, un tipo con la stessa particolarità. saluti luciano
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  40. :good: ...chi cerca trova... :hi:
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  41. Io proverò a fare un acquisto collettivo se i moderatori me lo consentiranno... devo studiare anche uno studio di fattibilità migliore di quello fatto per la razzia in corso... ne parlerò semore con i moderatori.
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  42. Osservando uno di questi falsi in mano, si possono riscontrare numerosi particolari che lo rendono "abbastanza riconoscibile"... un occhio allenato ed esperto lì riconosce subito.... il bordo è spesso arrotondato, colore diverso, i campi sembrano "bombati", caratteri in leggenda diversi, capigliatura diversa, inclinazione dei baffi diversa, parte terminale della barba con una "punta" leggermente più allungata, firma incisore spostata e impercettibilmente più piccola che lascia più spazio vverso la parte terminale del collo... dimenticavo, caratteri in leggenda più grandi che toccano sia il bordo che la testa del regnante... il rovescio presenta differenze sul collare del'annunziata, caratteri più "squadrati".... particolari della corona diversi, velluto dentro la corona assente o con righe meno accennate e più spaziate.... ecc...
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  43. Per l’olio di vaselina non so, ma in linea teorica direi non contro. Per la vaselina pro, anche dalla mia pur scarsa esperienza pratica. La vaselina si presenta in massa semisolida, omogenea, translucida e filante, lievemente fluorescente, con apparenza e consistenza di unguento. Si può usare per ripulire e migliorare l’aspetto di una moneta senza pericolo di danneggiarla dal punto di vista chimico o fisico. Per la pulizia si applica uno strato di vaselina su entrambe le facce lasciandola a contatto per un certo tempo in modo che il potere solvente della massa semisolida costituita da una miscela di idrocarburi (quindi molto lipofila) si possa esplicare nei confronti di grasso, unto e sporco presenti in superficie. E questo senza minimamente intaccare il metallo data l’inerzia chimica della vaselina. L’effetto positivo l’ho potuto verificare su monete di rame da 5 e 10 centesimi del Regno d’Italia. L’importante è che la vaselina sia del massimo grado di purezza reperibile in commercio, precisamente vaselina bianca notevolmente raffinata e di qualità, identificata dalla sigla FU (Farmacopea Ufficiale) che ne specifica la rispondenza alle norme per l’uso farmaceutico e cosmetico. Penso che lo stesso scopo si possa raggiungere con l’olio di vaselina FU, la forma più pura di olio minerale di tipo farmaceutico conosciuta chiamato anche paraffina liquida o "olio bianco", un liquido di composizione analoga alla vaselina essendo una miscela di idrocarburi saturi con catena compresa nel campo C15-C50. L’olio è ottenuto da materie prime accuratamente selezionate sottoposte a particolari processi di raffinazione, stoccaggio ed essiccamento in modo da evitare contaminazioni di varia natura e al fine di garantire un prodotto di purezza farmaceutica in grado di assicurare un’elevata stabilità nel tempo. Però non ho esperienza diretta sull’uso di questo olio per la pulizia di monete. apollonia
    1 punto
  44. Non c’è niente da fare! Mi devo togliere il cappello di fronte alla grande efficienza dei tedeschi e ci stupiamo che ancora arranchiamo in Europa. Stamattina sono andato alla biblioteca dell’Istituto Germanico di Archeologia. Come già accennato, il libro con l’articolo, i cui esatti estremi in lingua inglese sono: ADAM-VELENI Polyxene, Four Hoards from the Hellenistic City at Petres (Florina – West Macedonia), in: To nomisma sto makedoniko choro. Praktika B’ epistimonikis synantisis. Nomismatoskopeia, kyklophoria, eikonographia, istoria, Thessalonica 2000, p. 127-155 Non è reperibile nella sede romana, ma solo in quella di Atene. Sono andato all'ufficio della bibliotecaria, e una (sig.ra Sternberg) molto gentilmente ha acconsentito di richiedere ad Atene una copia scansionata del suddetto articolo e ha chiesto solo il mio recapito email. Nel primo pomeriggio, poche ore dopo, con mia grande sorpresa trovo nella mia posta elettronica l’articolo già bello scansionato e disponibile....... Purtroppo è scritto integralmente in greco moderno e l’unico riassunto in inglese è il seguente: Quindi nella località Petres hanno trovato (negli anni ’90) quattro ripostigli, tre di monete di bronzo locali e uno costituito da 125 denari della tarda repubblica. Non pochi sono rari e in buona conservazione e alcuni sono stati illustrati. Allego un piccolo esempio (purtroppo la qualità è quella che è e non posso guardare in bocca al cavallo donato): E in effetti esiste la foto di un esemplare di Bruto con EID-MAR, che corrisponde al numero di inventario n. 3629 (in ottimo stato di conservazione): Segue anche un catalogo, ma gli esemplari non sembrano seguire un preciso ordine cronologico. Ho provato a estrarre la parte riguardante il denario di Bruto, che corrisponde al n. 155 del catalogo. Si capisce che pesava 3,82 gr e con diametro di 19 mm. Quindi almeno un denario (non due) è stato trovato e il suo buon stato di conservazione, assieme ad altri denari più o meno della stessa epoca, indica che fu sotterrato poco dopo la sua coniazione. Ho rintracciato almeno tre recapiti email della prof.ssa Polyxene Adam-Veleni, che è una archeologa molto attiva nella regione di Tessalonicca. Le ho appena scritto un messaggio in inglese chiedendole maggiori informazioni e se sono noti altri denari di Bruto e soprattutto se è possibile avere le relative foto digitali….. Due dei suoi recapiti non sono stati riconosciuti dal mio server e quindi respinti. Solo il terzo, quello meno personale, sembra arrivato a destinazione. Incrociamo le dita e vediamo se è possibile avere nuove “puntate” del grande mistero di EID-MAR….. Ovviamente la copia integrale dell'articolo, in pdf (9 Mb di ingombro), è a disposizione e magari c'è qualcuno che ha una moglie (o amante) di madrelingua greca disposta a tradurre...... :pardon:
    1 punto
  45. Capisco che Numiszmo voglia essere un po’ provocatore, con l’asserzione che TUTTI gli esemplari di Bruto con EID MAR siano falsi, a partire almeno dal XVI secolo, anche per stimolare la questione da altri punti di vista. In precedenza avevo rilevato, come dato di fatto, che in effetti non esiste ancora una precisa testimonianza di un ritrovamento di almeno un esemplare in contesti archeologici. Ma questo NON costituisce una prova di mancanza di autenticità, ma semplicemente che manca una utile pezza di appoggio per la sua reale esistenza. A scanso di equivoci, personalmente sono molto più allineato alle posizioni di Enrico (Vitellio) e di Numa e cioè, specialmente dal punto di vista storico, non esistono elementi ostativi contro una effettiva coniazione da parte di Bruto. Alcune precisazioni (nella numismatica è molto importante usare dati con una certa accuratezza). Non è corretto, come fa Numizmo, affermare che sono note almeno 57 varianti (veramente un po’ troppe per una emissione rara). Basta leggere con un minimo di attenzione la precedente discussione sullo stesso argomento: http://www.lamoneta.it/topic/100698-denario-bruto-idi-marzo/page-3 per rendersi conto che lo studio più accurato su questa monetazione, di Cahn nel 1989, ha censito in tutto 58 esemplari allora noti, prodotti da 8 conii del D/ e 26 conii del R/, che è cosa ben diversa…. Poi esiste la famosa testimonianza di Dione Cassio, che nella sua Storia Romana, XLVII, 25, 3 scrive testualmente (traduco dal greco): “Bruto incise sulle monete che coniò la sua immagine e un pileo tra due pugnali, indicando con questi e con l'iscrizione che lui e Cassio avevano liberato la patria...” Cassio Dione Cocceiano visse dal 155 a poco dopo il 229 d.C. e quindi quasi due secoli dopo Bruto, ma molto prima del medioevo, ed è considerato uno storico molto accurato e con accesso a molte fonti precedenti. Ha descritto molto bene la tipologia della moneta con pileo e due pugnali. Manca solo la citazione della leggenda, ma non credo che esistano equivoci a quale moneta si riferiva. E’ indubbio e accettato da tutti che esistono molti falsi, ma ritengo che almeno qualche denario, come quello Huntingdon, sia o, meglio, possa essere autentico. Quello che concordo è che allo stato attuale non esiste ancora una irrefutabile certezza che Bruto effettivamente coniò questo denario, ma la bilancia delle ipotesi non pende decisamente verso la totale falsità dell’emissione EID MAR. Servirebbe un nuovo studio più accurato e con ulteriori elementi, anche extranumismatici, per meglio contestualizzare questa emissione che per certi versi appare in effetti piuttosto strana.
    1 punto
  46. ma il mio ha i dioscuri sul retro...è un ibrido. R.
    1 punto
  47. concordo, anche rick mi aveva chiesto di metterne una alla volta e così lo definisce anche il forum stesso.. se i curatori sono concordi chiuderei questa per aprirne una per ogni monetina. grazie R.
    1 punto
  48. C'è anche un'altra discussione su punzonature sul contorno di due monete,tallero/scudo,una tedesca ed una Papale con la testa di Ariete,aquistate in due nazioni differenze..........Io credo che siano "marchi" di collezioni. Con internet le collezioni smembrate partano per tutte le parti del Mondo mentre prima nel 90% dei casi rimanevano nel Paese d'origine e quasi sempre ai soliti collezionisti. Potrei suggerire di fare un catalogo con la raccolta di queste marcature!
    1 punto
  49. il galletto vale l'oro che contiene (circa 5.8 gr). Alle quotazioni di oggi circa 187€. Vorrei l'indirizzo di chi vende dei galletti a 130€ forse erano 230?
    1 punto
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