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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/13 in Risposte

  1. Il fatto che il collezionista non sia una persona normale :rofl: è cosa ormai accertata :rofl: ; ognuno di noi poi, in ambito numismatico, ha dei segreti, dei piccoli peccati, delle debolezze,che non ha mai confessato, spesso legate alla bramosia di mettere le mani su una monetina mancante... Per quanto riguarda il sottoscritto, due peccatucci li confesso: - per anni ho fatto impazzire una banca di cui ero cliente, andando a svuotare un giorno sì ed uno no la macchinetta automatica di distribuzione dei rotolini, per tornare il giorno dopo con un sacco di stoffa pieno di metallo da versare nel contamonete; ormai mi conoscevano ed una volta il direttore di filiale mi ha cortesemente spiegato che, superato un importo mensile di 250€ di conteggio delle monete, avrebbero applicato una comissione; non ho battuto ciglio ed ho semplicemente ribattuto che avrei cambiato banca. Da quel giorno avevo tutto gratis... :blum: - sto facendo ancora oggi impazzire i titolari di alcuni esercizi che hanno la macchinetta cambia monete: lavanderie a gettoni, distributori automatici di merendine che hanno vicino il cambiamonete, ecc. ; le uniche macchinette che non "attacco" sono quelle degli ospedali, per il quale non è necessario spiegare il motivo :angel: ; credo che ormai sia ricercato in tutta la città, visto che periodicamente batto a tappeto tutte le macchinette della mia zona... :crazy: L'aneddoto che ricordo con più divertimento è stato presso una lavanderia self service, la quale aveva una macchinetta che cambiava banconote e monete in pezzi da 1 Euro; era il periodo in cui prendevo una decina di rotolini da 2 euro dalla banca e poi andavo in questa lavanderia a convertirli in pezzi da 1; una sera ero lì, per fortuna anche con biancheria da asciugare..., nel mentre è passato il titolare, che si è incavolato come una bestia dicendo ad alta voce, dopo una colorita bestemmia: " di nuovo! Non è possibile, se becco quello che mi riempie di 2 euro gli faccio un c... così!!!! ". Ed io lì a caricare la biancheria nella borsa facendo attenzione a non far tintinnare il massiccio peso che c'era nella borsa...... :rofl:
    4 punti
  2. Un mix di evidente verità, populismo antieuropeista, propaganda politica, il tutto condito da quel pizzico di qualunquismo (vorrei usare un'altra parola, ma lasciamo perdere) che serve sempre ad attrarre voti da una certa cultura (va beh, chiamiamola cultura, per essere gentili...).
    4 punti
  3. Colgo l'occasione per pubblicare qui una curiosità che probabilmente molti non conoscono e che anch'io ho scoperto di recente. Nel 1980 la Spagna ha emesso una serie di commemorative circolanti per i futuri mondiali dell'82. Queste monete sono molto comuni ma alcuni pezzi da 5 pesetas sono stati coniati per errore con il millesimo 1975 invece che 1980 e ora valgono parecchio.
    3 punti
  4. """"Io non ce l'ho con I giudici, spesso sono 'ignoranti' in material nel senso che si devono affidarsi a periti e via dicendo perche' non possono essere onniscenti , ma con chi e' incaricato di effettuare le ispezioni, perche' questi si dovrebbero essere tecnici e capire cosa il collezionista ha in mano oppure no ."""" A me pare che ve la state suonando e cantando da soli. leggo anche di abuso d'ufficio e vari bla bla. la polizia giudiziaria (CC, GdiF, Polizia di Stato, Forestale di Stato, POlizia Penitenziaria ecc) non va a casa della gente per suo capriccio o per commettere abusi. Se ci va, GENERALMENTE, ha un bel pezzo di carta in mano che la autorizza (anche se ci sono casi in cui non ne ha bisogno, tipo ARMI, flagranza reato stupefacenti ecc). Quindi, direi di parlare, cortesemente, con cognizione di causa. Se poi avete riscontrato degli abusi, presentate regolare denuncia. Idem per i tecnici. Quando la polizia giudiziaria avrà l'ordine di andare a fare i corsi di specializzazione, lo farà, altrimenti procederà grazie all'esperienza di servizio maturata. Per l'ennesima e spero ultima volta, ricordo che la polizia giudiziaria esegue le disposizioni della Magistratura. Svolge indagini, scrive informative, ma non va in giro a seminare terrore o fare terrorismo. Volete pareri autorevoli ed immuni da qualsivolia attacchi giudiziari? Chiedetelo ai funzionari dello Stato, tanto per fare un esempio, a quelli che si occupano del Portale Numismatico dello Stato. Chi meglio di loro? Mi sembra che ci sia anche una sezione normativa. Avvocati e poliziotti possono dare solo un proprio parere, così come gli studiosi. Numanuma, che ha buone "entrature" con i funzionari del Portale, potrebbe ad esempio sollecitare un autorevole intervento chiarificatore ai funzionari numismatici. Chi meglio di loro? Potrebbe porgli una serie di quesiti e le risposte sarebbero certamente da tenere in grande considerazione.Ripero: chi meglio di loro? Di più, davvero, non so cosa consigliare. Qualcuno dice che non è una buona idea? Mi si spieghi perchè. Ma non prendetevela per favore, con Magistratura e Forze dell'Ordine. Che fanno osservare e osservano le leggi. Tutto qui.
    3 punti
  5. vedo che bizerba e altri "storici" si astengono. inizierò a farlo anch'io. non perché non condivida il vostro pensiero e la vostra visione... ma perché ci sono delle realtà oggettive che si scontrano con il "dovrebbe essere così" che di fatto "così non è". e sono realtà oggettive che, alla fine, nonostante spesso si risolvano per il meglio com'è "naturale" sia, comunque "costano". cosa? tempo, denaro, insonnia, pensieri, patemi ecc ecc costi che rimangono senza risarcimento. ergo, tre sono le strade, con le dovute sfumature. 1) la spregiudicatezza: nessun rispetto delle regole e illegalità se si presenta l'occasione 2) rispetto delle regole alla luce del "dovrebbe essere così, è giusto che sia così" 3) rispetto delle regole consapevoli della realtà dei fatti ovvio che il collezionista dovrebbe attenersi agli ultimi due punti. ognuno scelga il suo. io personalmente opto per il terzo, in via squisitamente prudenziale.
    3 punti
  6. Salve a tutti, nasce a Caserta, il Circolo Numismatico " Terra di Lavoro", che riguarderà chiaramente, tutta la provincia con i suoi 104 comuni Il Circolo di Terra di Lavoro, senza finalità di lucro, si pone come obiettivo, in una provincia ricca di storia ma priva di associazioni analoghe, la diffusione e la divulgazione della numismatica, attraverso la creazione di una sede, l' organizzazione di incontri periodici tra gli iscritti ed, eventualmente, la organizzazione di convegni. Potranno aderirvi i collezionisti di monete che vanno dall'Antica Grecia all'euro, purchè realmente appassionati alla numismatica. Non saranno accettati coloro che intenderanno parteciparvi con l'unica finalità di vendita di monete. Gli interessati, per adesso, troveranno il Circolo nell'area organizzativa di questo forum. Ci lamentiamo che nella provincia di Caserta non succede mai niente, perchè non provarci? Saluti Eliodoro
    2 punti
  7. Metto anche queste con un fondo più "morbido". Sono comunque, foto fatte con lo scanner. Di meglio non sò fare.
    2 punti
  8. Impressioni dalla foto: sembra bombata al centro e i fondi sono compatibili a) con oggetto proveniente da montatura b) con oggetto realizzato per fusione.....
    2 punti
  9. Arrivato il pacco da Malta! Incarto perfetto, ci homesso 20 minuti a aprirlo. 12 CHILI!! i 60 euro di spedizione assicurata ci volevano proprio. Ho controllato tutte le serie e sono perfette, meno qualche ammaccatura delle scatole di cartone. Prestissimo apro la razzia, accorrete gente, accorrete in molti! ;)
    2 punti
  10. "E' questo che manca... un thread dedicato solo ed esclusivamente a questo aspetto, pero' chiarificatore di tutte le questioni. Io ho letto si pareri, sentenze ma tutti questi contribute sono purtroppo frammentati tra tanti post ed alla fine non si capisce nulla. Credo che il discorso sia davvero interessante per tutti. Al di la di tutto, ci sono incomprensioni, fraintendimenti... uno e' portato a pensare che avendo a casa la collezione del nonno gli possono venire a fare perquisizioni .... insomma, sarebbe carino che qualcuno si prendesse cura una volta per tutte di scrivere qualche cosa al riguardo. Scusa, non ce l'ho con Te, solo che ogni tanto arriva qualcuno sul Forum che crede di aver scoperto "l'acqua calda" Se magari Ti verrà voglia di dare un'occhiata alle centinaia di discussioni che si sono svolte qui, noterai come il problema che sollevi sia un "tantino" complesso e che al momento si possano soltanto fornire all'Utenza dei suggerimenti "prudenziali" (cioè finalizzati ad evitare i maggiori problemi), per quanto qualcuno non condivida neppure questi, ritenendo che siano suggeriti per favorire questa o quell'altra "casta". Saluti. :hi: Michele .
    2 punti
  11. Procediamo con ordine ed a piccole dosi, partendo col citare le due teorie riguardanti l'etimologia del nome Ianus. La prima, poggiando sull'idea di Publio Nigidio Figulo citata da Macrobio (Saturnalia, I, 9, 8), è stata sviluppata da A.B. Cook (in "Zeus" - 1925) e successivamente da L.A. MacKay (in "Janus" - 1956). Questa teoria identifica *divianus quale base, che si sviluppò poi nei vari *dianus, *Ianus, *Iana e *Diana. Tali termini poggerebbero sulla radice indoeuropea *dey, ovvero "brillare" (sviluppo *dey - *d(i)yeu - *dia), in accordo con una eventuale connotazione solare di Giano. Ma fu già nel 1918 che Walter Friedrich Otto avanzò una tesi del tutto innovativa, in linea con le più ragionate interpretazioni funzionali del dio che iniziavano a prendere piede e che tendevano a ridimensionare la solarità di Giano. Anche in questo caso il punto di partenza furono le fonti antiche (Macrobio - Saturnalia, I, 9, 11 e Cicerone - De Natura Deorum, II, 2, 67). Poco dopo anche studiosi del calibro dell'Altheim e del Dumézil appoggiarono questa seconda teoria, che vuole Ianus derivato dalla base *ei, ovvero "andare". Citando testualmente il D'Anna (Il Dio Giano, p. 24-25): "dalla radice *ey, "andare", è derivato un *ya/yau- che sta alla base di Ianus, del termine sanscrito -yâna, "cammino", e probabilmente dell'irlandese ath- derivato da *yâ-tu-s, "guado". Ianus, formatosi sul tema *yâ-, derivato dalla radice *ey, "andare", rimanda così ad un'idea di "movimento", di "passaggio", coerentemente con tutti i significati coperti dal verbo "andare". Le conseguenza sono importanti. Non solo cade la tesi di un *Dianus/*Ianus derivato da "brillare", "luminosità", etc., ma diventa poco sostenibile la tesi solare o lunare che, eventualmente, dovrebbe trovare appoggio in qualche funzione del dio, non in tutto il dossier e certo non nel radicale da cui si è formato il nome del dio."
    2 punti
  12. Fa un po' specie leggere messaggi discussioni di questo tenore... sembra si stia parlando di traffico di cocaina o d'armi... se gli acquisti sono stati fatti in buona fede, credo che la cosa migliore sia rivolgersi a una casa d'aste o a un negoziante. Ricordiamo sempre che il COLLEZIONISMO DI MONETE CLASSICHE NON E' UN REATO. Cosa diversa se la persona in questione ha fatto le cose consapevolmente in maniera non pulita... in questo caso, son affaracci suoi.
    2 punti
  13. Nel piccolo museo annesso al Dipartimento delle monete, medaglie ed antichità della Bibliothèque Nationale de France, a Parigi, tra camei e lavori di oreficeria, questo simpatico oggettino (già appartenente a Luigi XV) non puo' non attirare l'attenzione. La patera (oltre un chilo e tracento grammi di oro massiccio) fu rinvenuta casualmente nel 1774 a Rennes, in Bretagna, nel corso di lavori urbani di sbancamento, assieme ad una catena d'oro, a quattro pendenti realizati con aurei di Postumo, ad una fibula ed a 94 aurei (da Nerone ad Aureliano). Altri 16 aurei (da Adriano a Geta) sono incastonati nella patera stessa. Cio' ha permesso di ipotizzare una datazione piuttosto "stretta" del manufatto, che deve essere stato prodotto tra il 208 dC (data di emissione del pezzo di Geta) ed il 211 (data dell'assassinio dello stesso imperatore e della conseguente damnatio memoriae). Una serie di articoli disponibili in rete danno informazioni sul ritrovamento e sui materiali associati: Lefèvre Georges. Le Trésor du Chapitre et la patère d'or de Rennes. In: Annales de Bretagne. Tome 67, numéro 1, 1960. pp. 93-102. http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/abpo_0003-391x_1960_num_67_1_2102 sull'interpretazione del reperto: Foucher Louis. La patère de Rennes. In: Annales de Bretagne et des pays de l'Ouest. Tome 86, numéro 4, 1979. pp. 511-523. http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/abpo_0399-0826_1979_num_86_4_2998 Caliò Luigi. La patera di Rennes. Uno studio iconologico. In: Oggetti-simbolo: produzione, uso e significato nel mondo antico. Bologna 2011. pp. 129-150. http://www.academia.edu/916323/La_patera_di_Rennes._Uno_studio_iconologico ed infine sulla sua analisi da un punto di vista numismatico: Morelli Anna Lina. La patera di Rennes: analisi numismatica. In: Oggetti-simbolo: produzione, uso e significato nel mondo antico. Bologna 2011. pp. 105-128. http://www.academia.edu/2875954/La_patera_di_Rennes_analisi_numismatica Particolarmente interessante in quest'ultimo articolo l'aspetto relativo all'ordinamento delle monete incastonate, tutt'altro che casuale e "preordinato". Al di là dell'aspetto "spettacolare" del reperto, cio' che trovo particolarmente intrigante e spunto di riflessioni é l'utilizzo non monetario di monete contemporanee. Stante la qualità del lavoro non credo siano state incastonate al solo scopo di includervi i ritratti: una volta fatto il medaglione centrale credo che per l'artigiano riprodurre i ritratti copiandoli dalle monete sarebbe stato un gioco da ragazzi. Ed invece ha incastonato le monete, seguendo un ordine preciso... Di seguito un paio di particolari (mi scuso per la qualità delle foto, fatte attraverso la vetrina)
    1 punto
  14. ... che sono iscritto al forum ahimè :help: ,come disse un missionario che ho conosciuto, non sono bravo con le parole come le persone che mi stanno vicino,in questo caso voi utenti ,quindi farò un discorso molto semplice :pleasantry: mi sono iscritto il 16 ottobre 2012 con la curiosità di vedere le monete postate in osservetorio rarità a cui ho contribuito con il mio primo messaggio .Da questo forum ho tratto e dato informazioni utili ,anche la mia collezione di monete è quasi raddoppiata grazie a razzie e segnalazioni di convegni a me sconosciuti :good: . non nascondo che ci sono stati momenti brutti come la mia proposta sulla sezione identificazioni che mi ha portato ai limiti del ban e lo scherzetto in osservatorio rarità da principiante.i nizialemente giravo solo nella sezione euro poi mi ho iniziato a esplorare la sezione estere facendo rinascere in me la passione per le estere (di ciò ringrazio @@nikita_ che posta monete magnifiche),poi cercando le monete dei nonni ho iniziato a girare tra le sezioni regno e repubblica. eccomi qua 1 anno e 902 messaggi dopo a festeggiare un momento che aspettavo da tempo saluti alfgio
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  15. buonaserra a tutti....... :D ....vi riproducio quella sigla che ho avuto oportunita d'osservare ,che se capisco bene iniziando da la S invertita vuole dire sigille........se non sbaglio.....ma sigille di qui..? una curiosita ,sara longobardo?carolingio?merovingiano...?od altro...?!... :huh: .....grazie in anticipo per un aiuto.....!.... :)
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  16. London School of Economics: dell’Italia non rimarrà nulla, in 10 anni si dissolveràhttp://www.imolaoggi.it/2013/10/16/london-school-of-economics-dellitalia-non-rimarra-nulla-in-10-anni-si-dissolvera/ 16 ott – “Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà. Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile, ma per il momento è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell’IVA (un incredibile 22%!), che deprime ulteriormente i consumi, e a vacui proclami circa la necessità di spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese alle rendite finanziarie. Le probabilità che questo accada sono essenzialmente trascurabili. Per tutta l’estate, i leader politici italiani e la stampa mainstream hanno martellato la popolazione con messaggi di una ripresa imminente. In effetti, non è impossibile per un’economia che ha perso circa l’8 % del suo PIL avere uno o più trimestri in territorio positivo. Chiamare un (forse) +0,3% di aumento annuo “ripresa” è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni. Più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione. Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. Questo dato da solo dimostra l’immensa quantità di danni irreparabili che il Paese subisce. Questa situazione ha le sue radici nella cultura politica enormemente degradata dell’élite del Paese, che, negli ultimi decenni, ha negoziato e firmato numerosi accordi e trattati internazionali, senza mai considerare il reale interesse economico del Paese e senza alcuna pianificazione significativa del futuro della nazione. L’Italia non avrebbe potuto affrontare l’ultima ondata di globalizzazione in condizioni peggiori. La leadership del Paese non ha mai riconosciuto che l’apertura indiscriminata di prodotti industriali a basso costo dell’Asia avrebbe distrutto industrie una volta leader in Italia negli stessi settori. Ha firmato i trattati sull’Euro promettendo ai partner europei riforme mai attuate, ma impegnandosi in politiche di austerità. Ha firmato il regolamento di Dublino sui confini dell’UE sapendo perfettamente che l’Italia non è neanche lontanamente in grado (come dimostra il continuo afflusso di immigrati clandestini a Lampedusa e gli inevitabili incidenti mortali) di pattugliare e proteggere i suoi confini. Di conseguenza , l’Italia si è rinchiusa in una rete di strutture giuridiche che rendono la scomparsa completa della nazione certa. L’Italia ha attualmente il livello di tassazione sulle imprese più alto dell’UE e uno dei più alti al mondo. Questo insieme a un mix fatale di terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa, sta spingendo tutti gli imprenditori fuori dal Paese . Non solo verso destinazioni che offrono lavoratori a basso costo, come in Oriente o in Asia meridionale: un grande flusso di aziende italiane si riversa nella vicina Svizzera e in Austria dove, nonostante i costi relativamente elevati di lavoro, le aziende troveranno un vero e proprio Stato a collaborare con loro, anziché a sabotarli. A un recente evento organizzato dalla città svizzera di Chiasso per illustrare le opportunità di investimento nel Canton Ticino hanno partecipato ben 250 imprenditori italiani. La scomparsa dell’Italia in quanto nazione industriale si riflette anche nel livello senza precedenti di fuga di cervelli con decine di migliaia di giovani ricercatori, scienziati, tecnici che emigrano in Germania, Francia, Gran Bretagna, Scandinavia, così come in Nord America e Asia orientale. Coloro che producono valore, insieme alla maggior parte delle persone istruite è in partenza, pensa di andar via, o vorrebbe emigrare. L’Italia è diventato un luogo di saccheggio demografico per gli altri Paesi più organizzati che hanno l’opportunità di attrarre facilmente lavoratori altamente, addestrati a spese dello Stato italiano, offrendo loro prospettive economiche ragionevoli che non potranno mai avere in Italia. L’Italia è entrata in un periodo di anomalia costituzionale. Perché i politici di partito hanno portato il Paese ad un quasi – collasso nel 2011, un evento che avrebbe avuto gravi conseguenze a livello globale. Il Paese è stato essenzialmente governato da tecnocrati provenienti dall’ufficio del Presidente Repubblica, i burocrati di diversi ministeri chiave e la Banca d’Italia. Il loro compito è quello di garantire la stabilità in Italia nei confronti dell’UE e dei mercati finanziari a qualsiasi costo. Questo è stato finora raggiunto emarginando sia i partiti politici sia il Parlamento a livelli senza precedenti, e con un interventismo onnipresente e costituzionalmente discutibile del Presidente della Repubblica , che ha esteso i suoi poteri ben oltre i confini dell’ordine repubblicano. L’interventismo del Presidente è particolarmente evidente nella creazione del governo Monti e del governo Letta, che sono entrambi espressione diretta del Quirinale. L’illusione ormai diffusa, che molti italiani coltivano, è credere che il Presidente, la Banca d’Italia e la burocrazia sappiano come salvare il Paese. Saranno amaramente delusi. L’attuale leadership non ha la capacità, e forse neppure l’intenzione, di salvare il Paese dalla rovina. Sarebbe facile sostenere che Monti ha aggravato la già grave recessione. Letta sta seguendo esattamente lo stesso percorso: tutto deve essere sacrificato in nome della stabilità. I tecnocrati condividono le stesse origini culturali dei partiti politici e, in simbiosi con loro, sono riusciti ad elevarsi alle loro posizioni attuali: è quindi inutile pensare che otterranno risultati migliori, dal momento che non sono neppure in grado di avere una visione a lungo termine per il Paese. Sono in realtà i garanti della scomparsa dell’Italia. In conclusione, la rapidità del declino è davvero mozzafiato. Continuando su questa strada, in meno di una generazione non rimarrà nulla dell’Italia nazione industriale moderna. Entro un altro decennio, o giù di lì, intere regioni, come la Sardegna o Liguria, saranno così demograficamente compromesse che non potranno mai più recuperare. I fondatori dello Stato italiano 152 anni fa avevano combattuto, addirittura fino alla morte, per portare l’Italia a quella posizione centrale di potenza culturale ed economica all’interno del mondo occidentale, che il Paese aveva occupato solo nel tardo Medio Evo e nel Rinascimento. Quel progetto ora è fallito, insieme con l’idea di avere una qualche ambizione politica significativa e il messianico (inutile) intento universalista di salvare il mondo, anche a spese della propria comunità. A meno di un miracolo, possono volerci secoli per ricostruire l’Italia.” Autore: Dr. Roberto Orsi - London School of Economics http://blogs.lse.ac.uk/eurocrisispress/2013/10/08/the-demise-of-italy-and-the-rise-of-chaos/
    1 punto
  17. Interessantissimo sigillo, con un'iconografia di Giano molto molto particolare... di certo meriterebbe qualche tentativo di approfondimento, che di certo proveremo a fare successivamente. Veniamo ora alla seconda breve puntata. Come ha già detto L.Licinio Lucullo nel post di apertura, secondo il mito Giano fu il primo re del Lazio, un sovrano che governava territori ove la civiltà ancora non esisteva e che anzi fu da lui introdotta. Da Plutarco, Questioni romane: 22. Credono che Giano sia stato bifronte e così lo rappresentano in dipinti e sculture. Perché? Forse perché, a quanto raccontano, era un greco della Perrebia, che si trasferì in Italia e vivendo tra gli stranieri del luogo cambiò lingua e tenor di vita. O piuttosto perché, avendo trovato che i popoli d’Italia vivevano di prodotti selvatici e seguivano usanze senza leggi, ne modificò e trasformò la forma di vita persuadendoli a praticare l’agricoltura e darsi ordinamenti politici. 41. L’antica moneta aveva incisa su un lato l’immagine di Giano bifronte e sull’altro la poppa o la prua di una nave. Perché? Forse, come dicono i più, in onore di Crono che traghettò in Italia con una nave. Oppure è possibile dir questo di molti (infatti Giano, Evandro, Enea approdarono dal mare); ma si potrebbe fare piuttosto quest’altra ipotesi. Per le città alcune cose sono onorevoli, altre necessarie, e tra quelle onorevoli la più importante è il buon governo, tra quelle necessarie le risorse. Quindi, poiché Giano stabilì un buon ordinamento rendendo civile la loro vita, e il fiume fornisce abbondanza delle cose necessarie, poiché essendo navigabile ne trasporta sia dal mare sia dalla regione, la moneta ebbe a simbolo del legislatore la doppia figura per il mutamento da lui realizzato, come è stato detto, e a simbolo del fiume il battello. Usarono un’altra moneta, che aveva come contrassegno un bovino, un ovino, un suino, in quanto ottenevano prosperità soprattutto dall’allevamento del bestiame e da esso avevano la ricchezza. Perciò gli antichi avevano anche molti nomi come Suilli, Babulci, Porci, come ha detto Fenestella. Quanto scritto da Plutarco trova riscontro in numerose altre opere, su tutte nell’Eneide di Virgilio, e proprio queste sostanziali uniformità portarono illustri storici delle religioni a considerare il tutto come “un’alterazione della storia comparsa solo nel II secolo a.C.” (Wissowa, 1912) e ad esprimere considerazioni quali “l’evemerismo infuriava incontrollato, molte di queste (figure) furono trasformate in primi re delle tribù italiche” (Rose, 1928). Il riferimento non è solo a Ianus ma anche a Saturnus, a Picus ed a Faunus (quest’ultimo padre di Latinus, re dei Latini). Fu però negli anni cinquanta che Angelo Brelich (Tre variazioni romane sul tema delle origini) iniziò a mettere finalmente in discussione la teoria di un’origine evemeristica dei primi re del Lazio, ponendo una semplice domanda: “come mai agli studiosi moderni non è passato per la mente di chiedersi, perché –antica o recente che fosse- la nostra tradizione coinvolgesse proprio quelle quattro divinità, tra l’altro anche così diverse di carattere e d’importanza, e nessun’altra?”. Stiamo affrontando una questione che potrebbe apparire di secondaria importanza, ma che invece ha ricoperto un ruolo centrale nello studio e nella comprensione della religione romana: da una parte abbiamo teorie che inquadravano Giano quale un eroe civilizzatore divinizzato, mentre dall’altra abbiamo a che fare con una scuola di pensiero profondamente diversa, che grazie ad un differente approccio, ha permesso di svelare l’effettiva valenza simbolica e funzionale propria di questa divinità.
    1 punto
  18. In punta dei piedi, attendendo assieme a Licinio e, spero, ad altri la seconda dose della dotta dissertazione di Rapax, propongo questa tarda e con ogni probabilità periferica testimonianza "bifronte". Si tratta di un sigillo in piombo, in cui il ritratto appare sormontato da uno strano gallinaccio, che a me ricorda un po' il grifone delle emissioni arcaiche di Focea e di Teos. La tipologia del sigillo tenderebbe a proporre una datazione piuttosto tarda. Forse una delle ultime testimonianze del "bifronte"?
    1 punto
  19. Questo non significa che non si viene mai mandati a casa di Tizio solo perchè una volta ha acquistato una moneta romana su internet. magari da 10 euro e che era di un ragazzino che ce l'aveva in casa dei nonni da generazioni. Accade anche questo, ma ti ripeto: il decreto tutela anche l'operatore di polizia giudiziaria, che lo esegue. tutto qui.
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  20. Beh certo che averne 3 insieme.. Sarà un venditore torinese ?
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  21. Mi scuso, non ricordavo la regola delle news che vanno postate soltanto una volta..chiedo venia :hi:
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  22. Mi ero ripromesso di guardare con attenzione le monete pero' odisseo mi ha preceduto ed ha confermato quanto gia' da me esposto in maniera frettolosa nel post # 2. Per quanto riguarda la hemilitra di himera,autentica anche questa,lo si puo' vedere benissimo dalla frattura sull'elmo corinzio e da qualche screpolatura di patina,per esempio ad ore 10 vicino il bordo del diritto,dovuta alla pulitura. La moneta e' stata pulita abbastanza bene mantenendo quasi integra la sua patina, non sono stati molto invasivi lo si puo' vedere nelle ali e non toccando assolutamente la parte in basso a sinistra del diritto perche' saltava la patina ed avrebbero rischiato di rovinare la moneta. :good:
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  23. @@pusher79 Ok, però occhio perché il nostro amico sennò ti chiede i danni :rofl:
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  24. Per le altre tre monete, segnalo le seguenti aste: Asta N° 290969445794 Asta N° 181239335946 Asta N° 171139512713 P.S.: Colgo l'occasione, senza voler innestare alcuna polemica, per dare un consiglio: quando si fornisce una valutazione, anche se approssimativa, sarebbe opportuno dichiarare anche da quale fonte è stata ricavata.
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  25. Occorre sempre essere molto cauti nel postare in questa sezione (e infatti io dovrei essere il primo ad astenersi dal farlo :lol:). Ribadisco: 1. La legge è quella. Può piacere o meno ma fintantoché c'è, invitare a disattenderla non è qui accettabile. 2. Sebbene a molti di noi sia chiaro cosa dice il codice Urbani al restante 99,999% della popolazione purtroppo no; e questo include anche magistrati, personale delle sovraintendenze, forze dell'ordine etc. Quindi comportamenti del tutto legali sono comunque sconsigliabili. È vero che poi si viene assolti ma si perde tempo e denaro (oltre al mal di fegato). Scordatevi che discuterne qui sul forum possa portare a dei cambiamenti nella legge; porta solo a litigare ;) Beh, visto che le assoluzioni mi sembra siano la norma credo che la magistratura dimostri spesso un agire un po' troppo disinvolto.
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  26. Caro @@grigioviola non posso che darti ragione ! Giusto perché non rimangano dubbi dichiaro apertamente che la mia astensione è voluta : mi sembra che si sia allo sbando...per non dire di peggio. Prende un certo scoramento, dopo tutto quello che è stato detto, spiegato e ripetuto, e.. alè-opp, tutto da rifare da capo! No, proprio non ci siamo... Occorre assolutamente una premoderazione o una soluzione che impedisca di sparare inesattezze o parzialità a raffica, sempre che non siano vere e proprie cavolate. Chissà che ne pensa Michele (@@bizerba62)... Cordialmente, Enrico P.S. Scusa lo sfogo, ma "quanno ce vò ce vò"
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  27. Davvero divertente! :D Non capisco però l'aneddoto della banca: dopo la "minaccia" dell'applicazione di una commissione, hai cambiato banca o il Direttore di filiale ha desistito? Personalmente e attualmente, i comportamenti che assumo e che sono "particolari" sono l'osservare spesso le monete altrui, anche di persone sconosciute che magari stanno pagando, con il risultato che forse si noterà il mio fissare insistentemente e il pensare "se vedo una rarità, propongo a questa persona di pagarle il triplo o anche di più del nominale per averla" :D Purtroppo o per fortuna non è ancora successo! :P A volte mi arrabbio anche (ovviamente in senso scherzoso) con la mia ragazza quando paga in modo tale da non ricevere monete di resto :P la trovo un'opportunità persa! Specie quando siamo fuori zona :P
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  28. Pensierino maligno di elledi: col cavolo che vi daranno risposte che vanno al di la della recitazione degli articoli di legge relativi. Ma questo è solo il mio pensiero. Magari mi sbaglio.
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  29. C'è una tosatura sull moneta, ma non su tutto il diametro solo su una parte, il peso è circa il 25% in meno se non erro, mi sembra tanto...
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  30. si, ma ci devono essere delle evidenze... non è che qualcuno può dirti "quelle le hai rubate, a meno che tu non sappia dimostrarmi il contrario".
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  31. un ciclo continuo, come quello dell'acqua....
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  32. oh là! questi son avatar come dio comanda! interessante le osservazioni di numizmo. le foto son foto, ma sentire giudizi motivati ti fa capire meglio quantomeno "cosa" andare a vedere per valutare al meglio una moneta. certo che... 3000 dollari per un acquisto online... o si conosce bene il venditore e/o il pedigree della moneta oppure... è un bel salto nel buio!
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  33. Fai sicuramente delle interessanti considerazioni Pier, sicuramente l'assedio di Casale influì ma secondo me non fu il fatto scatenante e decisivo per l'aumento dei grandi nominali, poiché le truppe estere venivano pagate con le monete dei loro paesi e si sostevano di solito con ruberie, personalmente lo vedo più come uno dei vari fattori che incisero. Invece ritengo giusto pensare che in periodo di carestia e di carenza di generi alimentari ci fosse stato un aumento del circolante e quindi anche un aumento dei prezzi, questo varrebbe per la moneta minuta e i dati lo sembrano confermare. Rimane in campo sicuramente la possibilità di grandi acquisti, magari anche al'estero di derrate agricole, per sopperire al momento tragico della popolazione, questo sarebbe credibile e tra l'altro documentato. Il governo che si muove con forti acquisti e per questi occorrono tanti e grandi nominali, o quantomeno li si conia perché si pensa che possano occorrere. Ci sono altre possibili ipotesi, secondo me poco credibili, la fuga di nobili e benestanti che portano via i loro averi, a cui bisogna sopperire con altrettanto monetato da grandi nominali, o tesaurizzatori poi morti che di fatto occultarono le loro ricchezze, ma queste mi sembrano ipotesi più marginali di contorno. C'è anche da dire che la pestilenza successiva promosse l'emigrazione in campagna della popolazione, che il lavoro fu in quel periodo difficile, se non impossibile, i mezzi di sussistenza di certo mancavano e in qualche modo bisognava poi sopperire. Ma vediamo..... grazie intanto dell'intervento e vediamo se vengono fuori anche altre idee o ragionamenti......, Mario
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  34. ciao a tutti. come noterete nel 1629 si fanno il doppio delle monete coniate nei due anni precedenti, a parte il 1630, che si coniano il doppio di ducatoni, forse per le spese dell assedio del monferrato, bisognerebbe avere i dati delle annate precedenti e posteriori per vedere se era una forma di coniazione consolidata cioé coniare in un anno il doppio dei 2 anni precedenti. non pensate che sia anche una forma per contenere i prezzi non immetendo tanto denaro pesante? sicuramente nelle carestie qualcuno ci marciava. é solo un ipotesi! cmq bella discussione e molto interessante.
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  35. Quante storie... il tuo amico non ha fatto assolutamente niente di male: collezionare monete classiche non è un reato, e non è neanche un reato acquistarle in trattativa privata! la fattura non è una necessità, solo una sicurezza per chi compra, niente altro (ricordo che in Italia è l'accusa a dover dimostrare la sussistenza di reato, non viceversa). Per cui, a meno che non ci siano evdenze che possano far pensare che il tuo amico sia andato con il Metal a cercarsele, oppure che abbia comprato monete di illecita provenienza (significa che dovrebbero averlo trovato nell'atto di cercarle o in trattativa con un tombarolo) lui non rischia proprio nulla! ricordo che le monete sono un bene come ogni altro, e gli scambi funzionano come quelli di ogni altro bene mobile non registrato: se acquisti un libro su una bancarella puoi farlo a patto che questo non sia stato rubato dal bancarellaio, fine! possiamo ragionarci sopra quanto vogliamo, possiamo ripetere che negli ultimi casi la normativa non è stata rispettata dallo stato etc etc... ma, ad oggi, questo è quanto dice la LEGGE italiana !!! di pure al tuo amico che non si faccia problemi e le porti ad una qualsiasi casa d'aste (se la raccolta è importante), oppure ad un commerciante, che certo non gli faranno nessun problema!!!
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  36. Suppongo perché l'amico @@momi95 l'ha postata nella sezione falsi e questo torna con la sua domanda: <<Vorrei sapere se è vera>>. Ora però, poiché la moneta non mostra particolari che comportano dubbi di falsità, se volete, la posso spostare nella sezione REPUBBLICA. Un salutone, Antonio
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  37. Ciao tutti, voglio aggiungere anche i miei complimenti per l'ottimo articolo di Luciano su "Venezia san Marco e IL LEONE" che ho trovato molto interessante, come anche quello di Magdi sull' Enriciano Pavese , due ottimi lavori. :hi: :hi:
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  38. Anche per il semplice fatto che per ottenere i prezzi reali da quelli indicati sia sufficiente dimezzarli e non metterli sotto radice quadrata come con il Montenegro...
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  39. Piano, piano, qualcosa in più si può dire.....15 saranno i ragazzi premiati del CGN, come questo non si può dire ancora, ancora qualche giorno e poi si saprà .....nel frattempo speriamo che tutto questo possa unirci nel sostegno verso i giovani..., libri, letture, cultura e numismatica, valori condivisi, grazie a chi ha dato un sostegno a questa iniziativa e anche a chi aderirà anche con un semplice sostegno morale, anche questo è importante, a presto comunque..... Mario
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  40. :clapping: "Più cose vedo, più cose conosco. Più cose conosco, meno cose capisco"... :nea:
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  41. altra foto, spero vi piaccia, avete qualche consiglio da darmi per la rimessa in funzione e le illuminazioni interne?
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  42. grazie , in effetti mi ha attratto il fatto che se la consideriamo nel contesto danese (paese piccolo) il conio di circa 103.000 unità non la fa diventare rara, ma nel complesso trovarne una in queste condizioni nel mercato europeo non è cosa così semplice. Sono molto contento comunque di tutti i commenti, soprattutto danno soddisfazione quando si hanno fatto sacrifici per poterla acquistare :)
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  43. Purtoppo le cose in realtà non sono molto semplici. Il termine di 'lira planet' compare nelle fonti solo dagli inizi del XIV secolo, molto probabilmente dopo che le zecche di Brescia e Bergamo vennero chiuse. In altre parole indicava una unità di conto riferibile alla vecchia lira bresciana che sopravviverà fino al XVIII secolo (come la lira veronese, ad esempio, non più rappresentata da una moneta effettiva dal 1405, o la marca aquileiese, demonetizzata nel 1420).I rapporti di cambio con la lira veneziana (1:2) e quella milanese (2:1) lasciano intendere che dovesse trattarsi di denari mezzani, probabilmente denominati 'planeti' per distinguerli dai mezzani di altre zecche lombarde che, essendo rimasti in produzione, erano soggetti ad ulteriori svalutazioni. Prima di quel'epoca non c'è alcuna prova, che io sappia, che i denari di Brescia e tanto meno di Bergamo venissero indicati come pianeti o planeti (devo dire però che ho dati solo riguardo alla documentazione bresciana, noln a quella bergamasca). Appare anche molto dubbio, per altri versi, che planeti possa derivare da pianetti: nel Du Cange che si riferisce soltanto al latino medievale (disponibile in rete al meraviglioso sito ducange.enc.sorbonne.fr/; basta digitare la parola che interessa), le numerosi attestazioni di planeta si riferiscono solo ai pianeti ed alla veste liturgica; nel Corpus OVI dell'italiano antico su 1625 attestazioni di pianeto, planeto, planeta, pianeta etc. nessuna ha a che fare con 'piano' o piatto. Conclusione, c'è ancora da studiare, temo. Cari saluti, Andreas
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  44. ciao piergi bellissime monete quelle che posti e non fosse che i miei interessi numismatici siano già ampiamente compromessi economicamente sarei molto tentato a collezionare queste monete sabaude. Forse un po' di passione per il collezionismo numismatico e per lo studio delle monete mi deriva proprio dal fatto che nel 1990 acquistai a Milano da un negoziante ,forse in Via Turati o lì vicino(mi piacerebbe sapere anche chi fosse), il mio primo catalogo/prezziario l'Alfa che ancora custodisco con gelosia e sfogliando il catalogo vidi questi signori ritratti sulle monete con i boccoli,con la gorgiera e dall'altro lato dei bellissimi stemmi ,monete economicamente inarrivabili ,per me,ma vidi anche i Cagliaresi che in conservazioni discrete quotavano prezzi accessibili ed alla portata delle mie tasche,ma il caso volle che nella mia regione non vi fossero commercianti ed internet era lontano dal venire ad essere utilizzato,poi ,10 anni dopo ,nella mia città si organizzò ,dopo vari tentativi mal riusciti,un mercatino mensile di antiquariato e fra gli espositori c'era un venditore di monete che aveva un banco zeppo di raccoglitori e fui calamitato su quel banco ed ipnotizzato nel vedere tutte quelle monete esposte:Siccome a Milano,dal negoziante di cui sopra,acquistai anche monete del Regno e precisamente di Vittorio Emanuele III,cercai di acquistare dal venditore che del mercatino monete di V.E.III ,inizialmente quelle belle(non mi riferisco alla conservazione ma proprio alla bellezza della moneta),poi essendo presenti in quei raccoglitori anche altre belle monete di Zecche italiane acquistavo quelle che erano alla portata del mio portafogli evia via ho iniziato ad indirizzare i miei interessi di studio e collezionistici verso le monete di Vittorio Emanuele III e verso quelle del Regno di Napoli e delle Due Sicilie,in massima parte(sono stato quindi "deviato"dal venditore del mercatino,altrimenti,pur essendo lontano dal Piemonte avrei anch'io collezionato monete sabaude)............ ma ora veniamo a noi ,segnalo questa asta in cui vi sono diversi Ducatoni e qualche mezzo Ducatone savoiardi http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1000&category=20643 --Salutoni -odjob
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  45. devo prenotare una visita dall'oculista o hanno scritto Lesus al posto di Iesus? http://www.korazym.org/wp-content/uploads/2013/10/08B3-Foto-Prima-Medaglia-Francesco.jpg A livello artistico la medaglia non è male: personalmente, però, avrei rifinito diversamente i particolari, e avrei evitato l'effetto "consumato": una medaglia FDC pare già BB (o anche meno). Sarò troppo esigente?
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  46. Questa moneta circola più ora che nel suo giusto periodo....ahahah
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  47. Racchiusi in questa moneta i miei ricordi, i miei desideri di ragazzino e tutto quello che non c'è più... Una piccola grande cifra pensando a quello che potevo comprarci alla fine degli anni '60 inizi '70. Nel tempo, con grande dispiacere, ne ho visto scemare il suo buon valore d'acquisto, situazione che ho vissuto, toccato con mano.... nonostante tutto Minerva con il suo elmo era sempre li, immobile, importante, austera... quando dagli inizi degli anni '80 in poi divenne via via uno spicciolo insignificante mi sono accorto di non essere più giovane... avevo smesso di desiderare 100 lire in tasca, ci voleva ben altro... ero diventato adulto. Un pezzo da 100 lire entra a far parte della mia collezione di monete mondiali di comune circolazione solo dopo l'oltraggioso rimpicciolimento del 1990, sino ad allora, a torto, l'avevo considerato solo denaro da spendere. Ho quasi sempre una Moneta da 100 lire con me, ma non la considero un portafortuna, sarebbe piuttosto sminuitivo.... diciamo che mi fa compagnia.. :) La moneta di uso corrente più rappresentativa del mio passato. Italia 100 Lire 1955/1989
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  48. Ciao, non voglio fare il guastafeste ma ho l'impressione che solo il primo sia originale dell'epoca, gli altri sono stati rifatti in tempi recenti, poi l'interno può essere di monete in fdc, ma la carta non credo sia quella giusta... Io ho avuto per le mani un rotolino di 500 lire caravelle 1967, carta marroncina e scritte della zecca tipiche, alcuni pezzi di rotolini 500 lire anni precedenti, tutti con la carta marrone e senza scritte (come il tuo primo rotolino), un rotolino da 5 lire ed uno da 10 lire anni 53 e 55 ed anche per questi la carta era piu' scura, non così bianca. Purtroppo ne ho avuti così e mio malgrado erano stati rifatti... Occhio ai ri-fatti....
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